VITERBO, CAMERA DI COMMERCIO: ORA E' PIU' FACILE ACQUISIRE LA FIRMA DIGITALE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

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Redazione

Viterbo – La Camera di Commercio di Viterbo ha potenziato il servizio per l’acquisizione del dispositivo di firma digitale. Contattando il numero verde del Registro delle Imprese 800.993022 è possibile fissare l’appuntamento con i funzionari camerali, riducendo drasticamente i tempi di attesa.

L’Ente camerale rilascia due dispositivi di firma digitale: smart card e token. Ciascun dispositivo contiene all'interno due certificati: il certificato di sottoscrizione (con il quale si firmano i file) e il certificato di autenticazione che serve per accreditarsi in tutti i siti della Pubblica Amministrazione per i dati di proprio interesse. È un prodotto che in vista della telematizzazione delle procedure non solo d'impresa, ma anche per altri aspetti può in un prossimo futuro interessare categorie sempre più vaste. A tal proposito il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Viterbo ha registrato negli ultimi due mesi un notevole incremento dei rilasci dei dispositivi di firma. Ai titolari di impresa e ai commercialisti si sono aggiunti i rilasci effettuati a nuove categorie di professionisti quali geometri, architetti e ingegneri per i quali il dispositivo è divenuto indispensabile per adempimenti legati alla loro professione.




VITERBO, STORIA DEL CINEMA: FILM E FICTION GIRATI SUL TERRITORIO IN UNA APPLICAZIONE SMARTPHONE

Redazione

Viterbo – Viterbo e il Grande cinema su Foursquare, se ne è parlato  a Palazzo dei Priori. Ad illustrare il progetto che entrerà nel vivo nel mese di maggio, sono stati Roberto Cobianchi, titolare dell'agenzia Mimulus e Francesca Fabbri, insieme all'assessore al Turismo Luigi Maria Buzzi, entusiasta per l'iniziativa che metterà in risalto Viterbo, film e fiction girati nel nostro territorio, ma anche attori e registi che hanno scelto la città dei papi come set naturale per le loro produzioni. "Ricordo che a un grande regista, Giorgio Capitani, nel 2004 l'allora sindaco Gabbianelli conferì la cittadinanza onoraria. In quegli anni Viterbo entrò in gran parte delle case degli italiani grazie alla fiction Il Maresciallo Rocca con Gigi Proietti, girata in diversi angoli della nostra città. Ricordo tante altre fiction, Rita da Cascia, Papa Giovanni, e ancora Enrico Mattei, I Borgia, solo per rimanere nell'ultimo decennio. Guardando indietro negli anni penso subito al grande Alberto Sordi con Il Vigile, oppure a I Vitelloni di Fellini. L'elenco sarebbe davvero molto lungo, e il peccato più grande sarebbe lasciare nel dimenticatoio questo patrimonio cinematografico vantato dalla nostra città. Mimulus – aggiunge l'assessore Buzzi – che ha scoperto e apprezzato questa nostra risorsa, anche sulla scia di analoghi percorsi portati aventi in altre città italiane, ha voluto proporre questa iniziativa che passa dalle nuove tecnologie, strumenti che usiamo ogni giorno e che in questo caso possono rappresentare una perfetta cassa di risonanza per trasmettere ciò che Viterbo custodisce in ambito cinematografico. Di questa iniziativa abbiamo voluto informare gli organizzatori del Tuscia Film Fest, da anni ormai principali promotori di eventi cinematografici sul territorio. Confidiamo in una loro collaborazione per arricchire ulteriormente questo progetto che, sono certo, potrà riportare alla luce un'ampia fetta di storia viterbese e del cinema italiano". "Abbiamo messo in piedi analoghi percorsi in altre città italiane – hanno spiegato i promotori -: Bologna, Genova, Milano, Rimini. Il funzionamento è semplice, non occorre un collegamento speciale, basta solo scaricare l'applicazione sul proprio smartphone. Al momento siamo nella fase della raccolta del materiale da inserire nel circuito e della digitalizzazione delle informazioni legate ai set cinematografici; il tutto consentirà la realizzazione di un percorso guidato all'interno della città, per far scoprire e conoscere tutte quelle notizie e quelle curiosità che non si trovano nelle guide turistiche. Entro maggio tutti i contenuti saranno online. A quel punto faremo un evento di lancio per presentare l'intero progetto. Uno dei principali vantaggi – aggiungono Capobianchi e Fabbri – sta proprio nell'utilizzo di Foursquare, un ambiente aperto, con connessioni a social come Facebook, Twitter e Istagram. Ogni utente dovrà fare il check-in nelle varie tappe della città per scoprire la particolarità della location e per proseguire nell'itinerario. Ogni tappa avrà un collegamento, il testo fornirà informazioni sul luogo, sul film che vi è stato girato, quando, con quale regista e con quali attori. Il tutto potrà assere corredato da foto o connesso a link che consentiranno direttamente l'accesso a materiali multimediali, come ad esempio brevi file audio e video".




VITERBO PROVINCIA: I SINDACI SI OPPONGONO AL RICORSO AL TAR DI CODACONS

Redazione

Viterbo – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili

Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.




Meroi: “L’Ato si opporrà al ricorso del Codacons, ma intende ridurre le bollette ai cittadini e obbligare la Regione ad assumersi le proprie responsabilità”

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Redazione

Viterbo – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili

Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.




VITERBO, LA RASSEGNA “DEGUSTANDO LA PASQUA” ARRIVA ALLA III EDIZIONE E SCALDA I MOTORI.

Redazione

Viterbo – In programma dal 22 al 24 marzo la III edizione del Degustando la Pasqua, rassegna enogastronomica e di artigianato artistico.Sarà una una tre giorni dedicata alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti Made in Tuscia, con esposizioni di artigianato artistico e degustazioni di cioccolato, vino, olio extravergine d’oliva, nocciole, pane, dolci pasquali e tipicità enogastronomiche locali. L'evento, patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Viterbo, si svolgerà presso la Chiesa di Sant'Egidio, nel centro  storico di Viterbo, e vedrà la partecipazione di Slow Food.




VITERBO, OMAGGIO A STAN GETZ. QUESTA SERA IL GRANDE JAZZ CON PAOLO RECCHIA TRIO

Redazione

Viterbo – Alle 21.30 presso il Numero Nove jazz club nell’ambito della rassegna “Giovedì in Jazz” curata dal Tuscia in Jazz si esibirà uno dei migliori nuovi talenti del jazz italiano Paolo Recchia. In quell’occasione il sassofonista presenterà il suo nuovo progetto musicale dedicato al grande Stan Getz.  Paolo Recchia è sicuramente una delle voci sassofonistiche più interessati della scena jazzistica italiana e non e “Three for Getz” , il suo nuovo progetto, rappresenta un omaggio al grandissimo Stan Getz, uno dei più importanti e camaleontici tenorsassofonisti della storia del jazz, un omaggio al percorso musicale ed umano che lo ha portato ad interpretare con originalità e colore anche una parte del repertorio bossa nova, musica e cultura insieme, fino al suo fertile incontro con Jobim, grandissimo compositore brasiliano autore di molte tra le più celebri melodie brasiliane. Stan Getz è il giovane e talentuoso dell’album “Quartets” , il tenorista del famoso duetto con John Coltrane, quello degli album “Stan Getz and the Oscar Peterson Trio”, “Stan Getz & Bill Evans”, “Stan Getz feat. Bob Brookmeyer” ma è anche semplicemente l´uomo curioso che aveva scelto di vivere in Brasile e di interpretarne il patrimonio musicale, facendolo proprio e rendendolo famoso attraverso il nuovo stile: la “Bossa Nova”. Il Trio è composto da tre tra i più acclamati musicisti di jazz del panorama nazionale ed europeo: Paolo Recchia al sax alto, Enrico Bracco alla chitarra e Nicola Borrelli al contrabbasso




VITERBO, DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE: LA BUONA GESTIO NONOSTANTE I BLITZ DENIGRATORI

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Angela Carretta

 Viterbo –  “Un'Amministrazione pubblica ha sempre il dovere di comunicare, sostenendo i rischi che questo comporta” così Nando dalla Chiesa, docente di sociologia all’Università di Milano, ha concluso un suo recente intervento in occasione di un incontro-studio.

Per una pubblica Amministrazione orientare il cittadino ai valori istituzionali, confermargli la trasparenza dell'ente e di chi lo amministra, è rendere conto.

La nota ricevuta dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Viterbo, dr. Alberto Trisolini, denota quanto la sua gestione sia di sostanza più che di “politica” o di “opinione”: le sue parole vogliono esprimere un concetto, spiegarlo in modo comprensibile, trasferirlo perché arrivi ai destinatari in modo corretto.

 La buona gestio di un “tecnico” che racconta il lavoro di tutto il suo staff realizzato con competenza, esperienza, capacità, perché “Gli strumenti di cura della salute mentale sono rappresentati proprio dalle persone”.

Ecco la nota del direttore del Dipartimento di Salute Mentale  di Viterbo, Alberto Trisolini:

“Avendo letto l’articolo online dell’Osservatore Laziale “Viterbo, Dipartimento di Salute Mentale: i pazienti attendono ancora risposte”,  siamo rimasti profondamente stupiti perché la realtà da noi osservata è completamente diversa dagli scenari prospettati dal presidente dell’associazione Afesopsit, Vito Ferrante. Ci risulta che ci  viene imputata una  “scarsa capacità gestionale” come origine di tutte le difficoltà, eppure il nostro Dipartimento risulta nel Lazio tra i primi  per aver  assunto più personale dal 2010 a oggi. Certamente ancora siamo lontani dagli standard, ma questo,tuttavia, ha  consentito di mantenere aperti tutti i servizi, nonostante la grave crisi determinata dalle ristrettezze economiche e dal blocco del turnover deciso dalla Regione. Non è affatto vero poi che “manchi la presa in carico per i pazienti e le loro famiglie”, ma ancora di più: sono stati istituiti un servizio di prevenzione e intervento precoce per il disagio giovanile fatta  in collaborazione con l’Università. È   stata elaborata una formazione per  un servizio dei  disturbi dell’alimentazione, in rete con i migliori centri nazionali; sulla base delle più recenti acquisizioni internazionali sono state elaborate e diffuse a tutti gli operatori delle linee di intervento per la prevenzione del suicidio; è stata presa in carico la psichiatria del carcere circondariale, sono stati attivati i piani assistenziali individualizzati che consentono  l’attuazione del’ambizioso  progetto abitare elaborato dal Dipartimento di Salute Mentale;  ci sono inoltre  gruppi di ascolto, informazione e sostegno per i familiari e si è costituito un gruppo di lavoro per il miglioramento continuo della qualità. Ci risulta inoltre che un sistema di rilevamento del gradimento degli utenti e dei loro familiari mediante questionari, utilizzato in particolare nel reparto ospedaliero (SPDC), ma che si sta estendendo a tutto il territorio, ha mostrato risultati molto positivi. Al di là delle sue isolate parole, i familiari,  i  pazienti e l’Azienda  sono soddisfatti di questa gestione.

Sarebbe auspicabile non  screditare, né scoraggiare gli operatori, ma  rispettarli, spronandoli a dare il massimo per i cittadini disagiati. Gli strumenti di cura della salute mentale sono rappresentati proprio dalle persone; il  disfattismo ha come unico risultato quello di “bruciare” e demotivare gli operatori, che invece devono potersi avvicinare serenamente ai nostri concittadini sofferenti. La fiducia negli operatori è alla base dell’adesione al progetto terapeutico, e comprometterla inutilmente e infondatamente è un atto grave contro quegli stessi pazienti che il sig. Vito Ferrante vorrebbe rappresentare.

 Anche l’estate passata abbiamo assistito ad uno sgradevole “Blitz”( così titolava il giornale) presso il SPDC di Viterbo. Il sig. Vito Ferrante si è presentato per una visita in reparto psichiatrico insieme ad un politico e ad una giornalista.  Nonostante l’ineccepibilità del reparto, tanto che il sig. Ferrante non ha saputo (o voluto?)  rispondere alla mia richiesta formale di riscontro dei fatti da Lui rilevati in quella circostanza , pur tuttavia è uscito ugualmente  sul giornale un articolo ingiustamente denigratorio nei confronti del personale. Peraltro, una lettera da me ricevuta, da parte di  una madre indignata per l’ingiusto comportamento nei confronti del SPDC di Viterbo , è  un elemento che ritengo significativo di quanto il Ferrante non rappresenti i familiari dei pazienti. L’attuale crisi economica è portatrice di stress e depressione e sappiamo bene quanto sia dolorosa e sofferta, per un paziente e per tutta la sua famiglia, l’accettazione del proprio disagio mentale e la decisione di affidarsi a qualcuno per ricevere aiuto; cavalcare questi sentimenti tormentati per gettare discredito sugli operatori non ci pare compatibile con il ruolo di un’associazione di familiari.

Pur  presupponendo, peraltro, la buona fede degli interlocutori – come regola a priori – mi permetto di evidenziare come sarebbe buona regola una verifica delle eventuali incompatibilità – a presidio di eventuali conflitti di interesse – anche per le rappresentanze (effettive o sedicenti) degli interessi dei pazienti del SSN, specie se con gravi turbe psichiche; per esser più chiari, sarebbe opportuno che tali rappresentanze non coincidano, mai, con incarichi o interessi nelle strutture del SSN e contemporaneamente con Enti anche formalmente privati ma affidatari di servizio (Cooperative Sociali, Consorzi, Fondazioni, Associazioni, ONLUS di ogni genere…).

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27/02/2013 VITERBO, DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE: I PAZIENTI ATTENDONO ANCORA RISPOSTE



VITERBO, NEW ENTRY IN PROVINCIA

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha conferito questa mattina le deleghe all’Agricoltura, Caccia, Pesca, Programmazione, Sviluppo economico ed Attività produttive, Sportello dei consumatori, Trasporti e Mobilità, Ufficio relazioni con il pubblico, al dottor Luigi Ambrosini che entra così a far parte della Giunta provinciale. Luigi Ambrosini, nato a San Lorenzo Nuovo nel 1944, è dottore commercialista ed esperto in tematiche agricole. Ha ricoperto per dieci anni l’incarico di presidente regionale di Confagricoltura Lazio ed è membro del direttivo provinciale di Viterbo della stessa Associazione.

Il presidente Meroi ha espresso viva soddisfazione: “Abbiamo individuato una figura qualificata, molto conosciuta nella Provincia di Viterbo soprattutto dagli operatori del settore agricolo per l’impegno profuso alla guida di una delle più importanti associazioni di categoria del comparto. Si tratta di una scelta condivisa della quale ringrazio tutte le forze che compongono la maggioranza. Rivolgo al neo assessore i migliori auguri di buon lavoro, certo di interpretare in questo senso anche la volontà della Giunta e del Consiglio provinciale”.
 




VITERBO, SCUOLA: L'AZIENDA VALLONE PROMUOVE IL PROGETTO "RICREAZIONI ELETTRICHE"

Redazione

Viterbo – Iniziate  le “RicreAzioni Elettriche”, i percorsi formativi che aiuteranno i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di Viterbo e Provincia a comprendere il valore e l’importanza del riciclo RAEE.

L’azienda Vallone, unica realtà imprenditoriale nel centro Italia e leader nel settore, ha dato esito ad un processo di sensibilizzazione capillare al riciclo, con un focus particolare ai rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

Obiettivo principe del progetto è quello di fare del riciclo, in particolare di quello RAEE, un habitus mentale quotidiano. "Per perseguire lo scopo, – dichiarano dall'azienda Vallone – è indispensabile insegnare che un rifiuto RAEE non è immondizia ma un oggetto che può rinascere a nuova vita; è necessario dimostrare l’opportunità economica che il recupero dei materiali rappresenta per il nostro Belpaese; è fondamentale, infine, stimolare un senso civico profondo e un’inclinazione ecologica forte." 

Il progetto “RicreAzioni Elettriche”, patrocinato dalla Provincia di Viterbo e dal Comune di Montalto, ha così preso il via negli Istituti Comprensivi di Montalto di Castro e Canino. Sabato 16 sarà la volta dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Leonardo da Vinci”. La Vallone, coadiuvata nell’organizzazione del progetto dalla società  Synergye, ha anche indetto un concorso, associato al progetto, per premiare le idee e i progetti più innovativi sviluppati dai ragazzi, donando inoltre alle scuole partecipanti apparecchiature elettroniche utili al potenziamento della didattica.
 




VITERBO: INIZIATO L’ITER FORMATIVO PER GLI UOMINI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Redazione

Viterbo – Iniziato dallo scorso sabato 9 marzo il corso di primo livello per i volontari della Protezione Civile di Viterbo. Un primo approccio all'iter formativo richiesto per gli operatori di protezione civile. “Il percorso di un volontario di protezione civile – spiega il disaster manager della Provincia di Viterbo, Gaetano Bastoni – prevede un iter costante di formazione: cambiano le normative, cambiano i materiali e le attrezzature, i protocolli vengono aggiornati e migliorati. – Bastoni conclude – Per questo alle grandi associazioni, come ai piccoli gruppi comunali, viene chiesto un impegno costante sul fronte formativo.”




VITERBO – GIOVEDÌ L’ARBITRO DI SERIE “A” MAURO BERGONZI OSPITE DEI COLLEGHI VITERBESI.

Redazione

Viterbo – Giovedì 14 marzo 2013, alle ore 19, nella sede dell’Aia, l’associazione italiana arbitri, in via S. Pietro 72 a Viterbo, si svolgerà una riunione tecnica che vedrà come relatore l’arbitro di serie “A” Mauro Bergonzi. Ad accoglierlo i fischietti viterbesi, guidati dal presidente della sezione di Viterbo Luigi Gasbarri.

Mauro Bergonzi è nato il 30 dicembre 1971 a Genova e svolge la professione di assicuratore. Dal 2009 è arbitro internazionale. Appartiene alla sezione Aia di Genova. Il 7 dicembre 2003 esordisce in serie A dirigendo Parma – Lecce.  Ha diretto oltre 120 partite in Serie A, tra cui alcune “classiche” come i1 Derby Lazio – Roma, Roma – Juventus e Inter – Roma e 94 gare in serie B. Nel gennaio 2009 viene nominato arbitro internazionale e nel giugno dello stesso anno é selezionato come rappresentante dell’Aia per dirigere ai Giochi del Mediterraneo. Fa il suo esordio da internazionale nel campo delle nazionali maggiori il 3 marzo 2010, dirigendo un’amichevole tra Malta e Finlandia. Il 20 agosto 2010 ha diretto la finale di Supercoppa Italiana tra Roma ed Inter. Nell’attuale stagione calcistica 2012-2013 ha ricevuto alcune importanti designazioni: ha arbitrato la “classica” della 2^ giornata Inter – Roma, terminata 1-3, Fiorentina – Lazio della 9^ giornata, terminata 2-0 e Napoli – Milan della 13^ giornata, terminata 2-2.Domenica scorsa ha svolto le funzioni di assistente di porta nell’incontro Lazio – Fiorentina terminato con il punteggio di 0-2.