Le eccellenze della Tuscia viterbese nel nuovo volume di Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio: sabato la presentazione a Soriano nel Cimino

SORIANO NEL CIMINO (VT) – Sabato 22 febbraio 2020, a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Soriano nel Cimino, sarà presentato il volume “Ville, palazzi e castelli nella Tuscia Viterbese tra XV e XVII secolo: natura, mitologia e alchimia” edito da Edizioni Archeoares e curato sapientemente da Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio. Questo volume riepiloga gli interventi del convegno tenutosi nel 2018 a Soriano sulle residenze, castelli, chiese e giardini che hanno scritto la storia del territorio della Tuscia.

Eccellenze della Tuscia viterbese tra professori, studiosi, ricercatori, cultori hanno partecipato, con una serie di interventi a carattere accademico, presentando e dibattendo su argomenti inerenti la divulgazione e la valorizzazione della ricerca storico artistica, paesaggistica e archeologica dei più importanti complessi architettonici della provincia di Viterbo.

Un viaggio attraverso i segreti, le bellezze e i misteri delle dimore e residenze storiche che hanno scritto la storia del territorio della Tuscia.
Magnifici siti monumentali che hanno attirato l’attenzione di numerosi architetti e artisti nelle varie epoche, ambienti immersi nel verde, nel bello e nella storia, ci riportano la testimonianza delle vicende delle importanti famiglie quali i Farnese, i Madruzzo, gli Orsini, i Marescotti, gli Sforza, i Ruspoli, i Maidalchini, i Pamphili, i Lante, gli Altieri, i Della Rovere e i Colonna, i Barberini Colonna di Sciarra, i Misciattelli, i Del Drago, i Carafa, succedutesi nei secoli.

L’evento, nato dall’idea del conte Stash Klossowski de Rola, del castello di Montecalvello, Francesca Ceci e Sigfrido Höbel, è stato patrocinato dal Comune di Soriano nel Cimino, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo ed è stato organizzato dall’assessore alla cultura del Comune Ing. Rachele Chiani in collaborazione con la Dott.ssa Francesca Ceci e la Prof.ssa Francesca Pandimiglio, e le Associazioni Arte e Benessere di Bomarzo e Soriano Terzo Millennio onlus.

La presentazione di questo magnifico volume, sarà un’occasione unica, per rituffarsi nei tempi che furono seguendo l’itinerario naturale disegnato, attraverso le loro magnifiche opere, gli uomini illustri del nostro passato.




Montefiascone, giallo sulla morte di Aurora: aveva solo 17 anni

MONTEFIASCONE (VT) – S’infittisce il giallo intorno alla drammatica morte di una giovane ragazza di Montefiascone (Viterbo), Aurora Grazini di 17 anni che ieri mattina è stata trovata morta nel suo letto dai genitori.

La giovane, colta da un malore, si era rivolta al pronto soccorso di Belcolle e lì è stata dimessa. I familiari hanno subito avvertito i sanitari e i carabinieri, accorsi immediatamente. La Procura di Viterbo procede per omicidio colposo. Il procedimento, coordinato dal Procuratore Paolo Auriemma, è al momento contro ignoti.

Nella casa di Aurora sono arrivati un medico rianimatore e l’eliambulanza è atterrata vicino la villetta, in località Fiordini. Ma i tentativi di rianimare la giovane sono stati vani. ​Gli inquirenti hanno disposto l’autopsia che verrà svolta martedì all’ospedale di Viterbo.

«È stato immediatamente disposto dal Sistema sanitario regionale l’audit clinico sul decesso della giovane. L’Azienda sanitaria di Viterbo è a completa disposizione dell’autorità giudiziaria per stabilire le cause del decesso». Lo dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Aurora Grazini era stata visitata più volte negli ultimi giorni da personale medico. Quello al pronto soccorso di Belcolle, ospedale del capoluogo, sarebbe stata l’ultimo di una serie di controlli, dopo varie crisi di pianto e di panico accusate nell’ultimo periodo. Dopo le verifiche al pronto soccorso Aurora era stata rimandata a casa.

Aurora frequentava il terzo anno dell’indirizzo ragioneria all’istituto superore Dalla Chiesa di Montefiascone. Per diverso tempo ha avuto una relazione con un giovane più grande, terminata da qualche settimana. Una rottura che la giovane non avrebbe accettato: da qui i malori più volte manifestati e una evidente perdita di peso.

La famiglia di Aurora è molto conosciuta a Montefiascone. Ha un sorella maggiore e i genitori sono separati, il padre è impiegato da anni in un’azienda del caffè a Marta. In un primo momento, questa mattina dopo aver appreso la notizia del decesso, a Montefiascone si è ipotizzato di bloccare la sfilate del carnevale. «Si terrà regolarmente e durante la manifestazione ricorderemo Aurora – ha poi fatto sapere Massimiliano Pieretti, presidente dell’associazione carnevale montefiasconese -. Lo abbiamo deciso in accordo con la sua famiglia». L’evento sarà dedicato alla 17enne Aurora.




Montefiascone, ragazza trovata morta nel suo letto dai genitori: la Procura apre un fascicolo

MONTEFIASCONE (VT) – Una ragazza di 16 anni, Aurora Grazini, è stata trovata morta nel suo letto dai genitori a Montefiascone, in provincia di Viterbo. Sul decesso indagano ora i carabinieri. A quanto ricostruito finora, la sedicenne da una decina di giorni accusava problemi di salute e perdita di peso. In seguito a un malore sarebbe stata anche portata ieri in ospedale e dopo alcuni controlli dimessa. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

La Procura di Viterbo procede per omicidio colposo

Il procedimento, coordinato dal Procuratore Paolo Auriemma, è al momento contro ignoti. Gli inquirenti hanno disposto l’autopsia che verrà svolta martedì presso l’ospedale di Viterbo. Contestualmente verranno raccolti i dati relativi allo stato di salute della ragazza.

L’autopsia dovrà chiarire anche se Aurora Grazini fosse affetta da qualche patologia o malformazione congenita mai diagnosticata che ne avrebbe causato il decesso. Anche per questo motivo la Procura ha acquisito tutto il materiale sanitario inerente la giovane anche presso il medico curante.




Viterbo, aggredito in un bar, rapinato e picchiato con una bottiglia rotta: 2 arresti

I carabinieri del NORM della compagnia di Viterbo, sono intervenuti
in piena notte, alle 23.00 , all’interno di un bar , dove poco prima
un giovane di origini pakistane era stato aggredito , malmenato e
ferito con una bottiglia appositamente rotta, e gli era stato rapinato
il cellulare oltre alla somma di 200 euro; i carabinieri del NORM,
appena giunti sul posto, quasi nell’ immediatezza , visto che si
trovavano di pattuglia preventiva in zona, si sono resi conto della
cruenta rapina che era appena avvenuta, e accertati delle
condizioni del malcapitato, hanno immediatamente iniziato le
investigazioni per rintracciare i rapinatori; i due rapinatori , due
giovani viterbesi, sono stati localizzati alle tre di notte, e avuta
contezza delle prove a loro carico, sono stati ritenuti responsabili di
rapina e di lesioni personali, e sono stati dichiarati in arresto e
tradotti presso le proprie abitazioni in regime di detenzione
domiciliare




Viterbo alla Bit di Milano, una grande occasione per valorizzare le ricchezze della Tuscia

VITERBO – Sarà l’Ufficio turistico del Comune di Viterbo a illustrare al pubblico della storica manifestazione fieristica internazionale, organizzata da Fiera Milano, in programma dal 9 all’11 febbraio, due importanti iniziative. Si tratta dell’evento “Viterbo-Roma Via Francigena in Mtb” e del progetto “In bici nei giardini della Tuscia”. Entrambe le iniziative rientrano nella programmazione generale del Comune di Viterbo e nelle linee guida tracciate dall’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis, che nel corso dell’ultimo anno, ha individuato tra le priorità dell’assessorato lo sviluppo del segmento turistico che sceglie come priorità lentezza e sostenibilità ambientale. In particolare, per quanto riguarda il territorio viterbese, la Via Francigena del Nord e più in generale i cammini di cui la città è crocevia, e il termalismo.

La Borsa internazionale del Turismo, che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo, favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera. Un evento che è anche formativo, tra convegni e seminari sulle ultime tendenze di settore. Tra questi, con un intervento presso lo stand della Regione Lazio, si parlerà di “Viterbo-Roma Via Francigena in Mtb”, un evento previsto per il prossimo 21 giugno, organizzato da Promotuscia e dall’associazione sportiva Tuscia Bikers Mtb, in collaborazione con l’Ufficio Turistico di Viterbo. Il percorso valorizza il territorio della Tuscia, costellato di monumenti d’epoca etrusca, romana e medievale e fa rivivere l’antica strada che collega il nord Europa al cuore di Roma, la Via Francigena, con il suo fascino e il significato della sua simbologia. In sella a una mountain bike, i bikers affronteranno gli oltre 115 km con 1500 m di dislivello dal cuore della città di Viterbo sino alla città eterna. Partendo da piazza San Lorenzo, dove è ubicato il Palazzo Papale del capoluogo della Tuscia, si sfioreranno le Torri di Orlando a Capranica, il Mitreo, l’Anfiteatro e le necropoli etrusche di Sutri, inoltrandosi progressivamente verso le porte di Roma. Nella stessa occasione si illustrerà anche il progetto che vede coinvolto, insieme all’Ufficio Turistico, la guida escursionistica Daniele Bifulco “In bici nei giardini della Tuscia”. La straordinaria rete di giardini di cui è ricca la provincia di Viterbo è resa fruibile da itinerari dedicati agli amanti dell’arte e della botanica che privilegiano una fruizione legata alla due ruote. “La BIT è un evento fieristico internazionale a cui non si può e non si deve mancare – ha sottolineato l’assessore al turismo Marco De Carolis –. La Borsa del Turismo significa promozione ad ampio raggio.

Una grande occasione quest’anno per valorizzare, da una parte uno dei principali cammini religiosi, dall’altra il patrimonio legato a ville, parchi e giardini, entrambi straordinarie ricchezze della Tuscia legate a una delle modalità di fruizione turistica in maggiore espansione negli ultimi anni”.




Tuscania, pensionato preso a pugni e derubato da malvivente in pieno centro

TUSCANIA (VT) – Un pregiudicato di Tuscania ieri in serata ha aggredito a pugni un pensionato del luogo, per rapinarlo del suo telefonino.

Il fatto è accaduto in piazza Mazzini, dove il malvivente ha aggredito violentemente l’anziano strappandogli il telefonino.

Immediatamente i carabinieri della stazione di Tuscania, avvertiti dalla centrale operativa della compagnia che aveva ricevuto la richiesta di soccorso, sono intervenuti.

I militari si sono attivati immediatamente e sono riusciti a risalire al malvivente. Dopo averlo rintracciato quest’ultimo ha tentato di opporre resistenza cercando di scappare, ma i carabinieri della stazione lo hanno bloccato e messo in sicurezza.

L’uomo è stato quindi immediatamente arrestato e portato presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.

Nel frattempo i sanitari del 118, avvertiti dai militari, hanno trasportato la vittima della rapina presso l ‘ospedale di Viterbo dove il pensionato è entrato in codice giallo a causa delle lesioni riportate.




Viterbo, spaccio di droga nei parchi: il blitz con i cani

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia
di Viterbo, a seguito delle segnalazioni dei cittadini raccolte gli
ultimi giorni, ieri sera hanno effettuato un servizio straordinario per
il contrasto allo spaccio all’ interno dei parchi di Viterbo, con l’
utilizzo delle unità cinofile specializzate arrivate dal centro cinofilo
dei carabinieri di Ponte Galeria;
I carabinieri hanno effettuato posti di controllo nelle strade in
prossimità dei parchi, ed hanno effettuato dei servizi di
perlustrazione all’ interno degli stessi parchi; i cani antidroga dei
carabinieri, una volta all’ interno dei giardini pubblici, hanno trovato
numerosi nascondigli pronti ad essere utilizzarti il giorno dopo per
lo spaccio, con al interno occultate numerose dosi di droga; per lo
più sotterrata a ridosso dei cespugli usati dagli spacciatori come
postazioni per la vendita; al termine dell’ ispezione dei carabinieri
cinofili, sono stati trovati e sequestrati quasi due etti di droga , 1,5
di hashish e 0,5 di marijuana.




Ferrovie concesse, guerra aperta tra Atac e Pendolari. Mozione per la Roma-Giardinetti

È guerra aperta tra Atac e le Associazioni consumatori – con il Codacons in testa – e, direttamente o indirettamente, con i pendolari.

Al centro i disservizi che ogni giorno affliggono le ferrovie regionali ex-concesse Roma-Lido e Roma-Viterbo, immortalati da Pendolaria, il consueto rapporto di Legambiente sulla qualità dei servizi ferroviari italiani. E la Roma-Giardinetti? Ce n’è anche per questa linea, la settimana appena iniziata potrebbe infatti riservare spiacevoli sorprese.

La
Viterbo attenzionata dal Garante.
Irrompe
il Codacons con il comunicato di tre giorni fa dove evidenzia che l’ART – Autorità di Regolazione dei Trasporti
ha deciso di far luce sul servizio ferroviario della Roma-Viterbo in
affidamento all’Azienda Capitolina, “annunciando”, recita la nota, “specifiche
azioni di verifica a riscontro delle criticità oggetto di segnalazione”. Nelle
settimane scorse infatti il Codacons, a seguito delle numerose proteste
ricevute dal cittadini, aveva presentato un esposto all’ Autorità in cui si
chiedeva di intervenire a tutela dei pendolari e degli utenti. “La ferrovia è
il mezzo di trasporto più problematico vista la lunghissima durata dei viaggi e
i frequenti ritardi dovuti alla presenza del binario unico”, scriveva l’associazione
consumatori nell’esposto, “presenta tutt’ oggi gravi carenze, sia nello stato
di salute dei mezzi, che continuano ad avere guasti e a presentare
infiltrazioni d’ acqua, sia nella frequenza delle corse, che obbligano spesso
gli studenti e i lavoratori ad arrivare a scuola o a lavoro in ritardo oppure a
uscire anticipatamente per poter raggiungere le fermate, obbligandoli ad
aspettare per ore dopo l’ uscita o impedendogli in molti casi di frequentare
corsi pomeridiani a causa della mancanza di corse nel secondo pomeriggio per il
rientro nei paesi di residenza”. Situazione “che potrebbe finire con l’incidere
anche sul diritto allo studio o sulle prestazioni lavorative di ciascun utente
fruitore. Duole notare la situazione di incuria e mala gestio di una delle tratte che dovrebbe essere un fiore all’occhiello
della città e dell’intera Regione: un concentrato di degrado quasi irreale, che
non risparmia nulla e infetta ogni singolo elemento della vita civile: strade, ponti,
cavalcavia, gallerie”. Nell’esposto il Codacons chiedeva l’intervento della
Procura e dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, “affinché si ponesse fine
all’ odissea quotidiana dei pendolari”.

Botta
e risposta al vetriolo
.
L’annuncio del Codacons, intenzionata ad avviare una “class-action” al riguardo,
acuisce l’ormai atavica diaspora che vede protagonisti Atac stessa e il Comitato Pendolari RomaNord. “Finalmente
un’associazione di consumatori si accorge della nostra situazione e denuncia”, attacca
il portavoce Fabrizio Bonanni, “ma
d’altra parte basta leggere quello che pubblichiamo quotidianamente attraverso
i nostri canali sociali facebook e twitter per farsi una idea di come stiamo
messi”. E non solo. Nei giorni antecedenti il Comitato aveva aggiornato la lunga
lista delle soppressioni, salite a 1200 in 190 giorni, “al netto” delle
cancellazioni “fantasma”, precisano, ovvero di quei treni che sarebbero stati “annunciati
e poi scomparsi dopo la partenza e non segnalati ufficialmente ma ricavati
dalle segnalazioni utente in stazione, senza che siano effettivamente state
effettuate le rispettive corse”.  Piccata
la risposta dell’Azienda: “non risponde al vero che Atac eviti di comunicare le
eventuali cancellazione di corse”, si legge nel comunicato di ieri pomeriggio,
12 gennaio.  “Lo stato del servizio della
ferrovia Roma-Viterbo è pubblicato in tempo reale sul sito atac.roma.it e sugli
altri canali aziendali (ad esempio i social), distribuito open data ai
principali altri canali e distribuito dalle principali app”, tuonano da via
Prenestina. E rispetto alle soppressioni precisano che sabato “sono state
cancellate 20 corse, ed esclusivamente nella tratta urbana, e non ‘una trentina’,
come riportato. Nessuna cancellazione ha riguardato la tratta extraurbana. Si
fa notare in particolare che sulla tratta urbana, in alcuni momenti delle ore
di punta la frequenza dei treni tra Montebello e Flaminio scende sino a 5
minuti. Riportare dati”, aggiungono, “aggregati su base plurimensile senza
rapportarli al totale delle corse programmate è gravemente distorsivo della
realtà, dalla metà di settembre alla fine di dicembre del 2019 è stato
effettuato il 96,2% delle corse previste. 
Le 1.200 corse cancellate, riportate, inoltre si riferiscono a oltre 190
giorni di esercizio. Ciò significa che parliamo di circa 6 corse in media
cancellate al giorno, quando nei giorni feriali ne sono previste 226”.

Nemmeno 12 ore dopo…A stretto giro di posta la replica del Comitato, seguito dallo scossone tellurico di questa mattina. “Ieri sera [domenica 12 gennaio, ndr] abbiamo ribattuto punto su punto al comunicato Atac che ci accusava sostanzialmente di dire bugie sul servizio erogato sulla nostra ferrovia”, annota Bonanni, “ecco che nemmeno 12 ore dopo succede quello che diciamo da tempo: Atac non comunica in tempo i disagi e non attiva per tempo i servizi sostitutivi. Stamattina infatti, dalle ore 7.30 si sono susseguite informazioni tra i pendolari circa un ipotetico guasto a un treno extraurbano. Tale guasto, poi purtroppo confermato da chi era a bordo, ha di fatto bloccato la linea per oltre un’ora. Ebbene, in questo frangente Atac ha sempre valutato come regolare il servizio, mentre accadeva il pandemonio tra Sacrofano e Riano: treno guasto, tentativo di rimorchio fallito da parte di altro treno, passeggeri messi a rischio e ritardi mostruosi sull’intera tratta. Tutto regolare, appunto, secondo Atac almeno fino alle 8.24”.  A corredo di quest’ultima nota, la foto del sito aziendale, dove, effettivamente, nella parte che riguardava la Viterbo non compariva alcuna annotazione sul guasto.

L’annotazione pubblicata dal Comitato Pendolari

Arriva
l’esposto sulla Roma-Lido?
Sulla
ferrovia litoranea, anch’essa segnala dai disservizi, rendicontati soprattutto da
Odissea Quotidiana, è, invece, l’associazione
Assotutela a minacciare un’azione
legale, similare a quella del Codacons. A dirlo il presidente nazionale, Michel Emi Maritato:“Come associazione che difende i
diritti dei consumatori, vogliamo esprimere la nostra forte vicinanza ai
pendolari della Roma-Lido, che nella giornata di ieri [9 gennaio, ndr] hanno
dovuto sopportare ennesimi disagi sulla linea. Una odissea quotidiana, una
triste abitudine che Assotutela denuncia da anni e sulla quale non possiamo più
rimanere inermi. Le istituzioni preposte continuano a essere lacunose,
lasciando al proprio destino una delle linee dei trasporti laziali più importanti
del nostro territorio. Anche e soprattutto alla luce dei disservizi tecnici di
ieri, Assotutela ha intenzione di presentare un esposto alla Procura della
Repubblica al fine di comprendere le dinamiche specifiche che conducono ai
continui disagi sulla Roma-Lido”.

E la Roma-Giardinetti? La linea sulla Casilina, per metà ferrovia e per l’altra metà tranvia (o viceversa), sta vivendo un periodo di stagnazione. Da un lato c’è il progetto di ammodernamento e prolungamento formulato dall’ingegner Andrea Spinosa, e inserito da Roma Capitale nel PUMS, dall’altro il servizio attuale che si trascina a stento. “La linea si trova a un bivio, devono sbrigarsi”, sottolineano dall’associazione TrasportiAmo che ha lanciato una petizione popolare sostenuta tra gli altri da ORT – Osservatorio Regionale sui Trasporti, Legambiente Lazio e dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, presieduto da Luciana Angelini.

“L’idea Spinosa è l’unica praticabile”, riprende l’associazione, “in quanto consente la valorizzazione dell’infrastruttura esistente a costi contenuti”. E sulla pagina proprio del Comitato Andrea Tortorelli de Sferragliamenti sulla Casilina rimarca: “Sebbene il sentire comune vorrebbe l’adeguamento allo scartamento ordinario ‘perché è così che deve essere’, tale scelta porta con sé notevoli complicazioni progettuali ed extracosti. Il mantenimento dello scartamento ridotto, aggiornato con le tecnologie ed i confort della modernità, consentirebbe la creazione di una vera e propria rete metrotramviaria ad est della città, alla stregua della Docklands Light Railway londinese. La presa di posizione del Ministero – prosegue – mi sembra sia caduta in questo peccato ‘di convinzione’. Per tale ragione, fermo restando che il Riparto 2019 rappresenta un’occasione unica ed irripetibile per la salvezza della linea, ritengo che l’Amministrazione Comunale debba sfruttare il rimando al 30 aprile 2020 per rafforzare le tesi che a suo tempo condussero saggiamente verso la scelta dei 950 mm”.

La mozione. Le osservazioni delle associazioni trovano un punto di forza nella mozione (n. 319/2019) a firma della consigliera capitolina Svetlana Celli (capogruppo RomaTornaRoma), che impegna la “Sindaca e la Giunta a porre in essere ogni iniziativa utile a definire il trasferimento della linea ferroviaria Roma-Giardinetti dalla Regione Lazio a Roma Capitale, e a provvedere alla riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti o al prolungamento della linea fino al Parco di Centocelle”. La mozione impegna altresì a sollecitare “il MIT affinché assegni le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento, ad avviare gli interventi di revisione generale agli elettrotreni” e, infine, a “istituire un Osservatorio presso Roma Capitale, aperto ai Municipi, alle Associazioni/Comitati utenti/cittadini del territorio e alle Organizzazioni Sindacali, finalizzato a monitorare l’avanzamento dei lavori”. Argomenti rispetto ai quali la compagine pentastellata difficilmente potrà sottrarsi. “Un intero quadrante aspetta la riqualificazione della ferrotranvia Roma-Giardinetti, promessa dal M5S in campagna elettorale quattro anni fa”, attacca la consigliera Celli. “La maggioranza aveva prospettato la riapertura fino alla stazione Giardinetti e la presa in carico della linea. Ma nulla di fatto ed oggi tutto è fermo. Dallo snodo con la Metro C, all’altezza del Parco di Centocelle, al rilancio della Roma-Giardinetti come metropolitana di superficie, proprio come avviene nelle grandi capitali europee. Tutti progetti possibili, dei quali si avvantaggerebbero i cittadini e l’ambiente, oltre che l’intero sistema Tpl. Questa settimana in Aula andrà al voto la mozione preparata come gruppo RTR che auspica proprio questi scenari futuri. Ci auguriamo sia l’occasione per la maggioranza per rilanciare un progetto strategico per Roma”.

Dello stesso avviso il capogruppo Pd al Municipio VI, il consigliere Fabrizio Compagnone: “I cittadini dei quartieri interessati dalla non sono più disposti a tollerare l’immobilismo dell’Amministrazione Capitolina e il silenzio assordante del Presidente del Municipio VI Romanella e della sua Giunta, le zone commerciali insistenti sul percorso sono allo stremo. Rispetto a questo tema, infatti, in campagna elettorale avevano promesso la riapertura fino alla stazione Giardinetti e la presa in carico della linea. Allo stato attuale, invece, constatiamo che nulla di quanto paventato è stato realizzato. È necessario, a questo punto, un’azione rapida e concreta al fine di individuare quelle soluzioni esaustive in modo da sboccare l’intera situazione e dare un presente e un futuro alla Giardinetti, così tanto importante per un quadrante della Capitale. Ci associamo alle preoccupazioni espresse dalle associazioni e dei comitati di quartieri e speriamo che l’anno appena iniziato risvegli dal torpore l’Amministrazione, votando, in primis la mozione della consigliera Celli”.




Ferrovia Roma Viterbo, nessuna diffamazione verso Atac: Tribunale di Roma archivia e ribadisce il diritto di cronaca e critica per David Nicodemi

Il Presidente dell’Associazione TrasportiAmo, David Nicodemi, non ha diffamato il Direttore di Esercizio metro-ferro di Atac SpA, Giovanni Battista Nicastro. Questo quanto ha stabilito il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Dott. Valerio Savio, che ha respinto l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai legali di Battista Nicastro in merito alla querela intentata contro il cronista/blogger e disposto l’archiviazione del provvedimento nei suoi confronti accogliendo le istanze della difesa, sostenuta dall’avvocato e docente di Diritto Penale Dott.ssa Francesca Trentinella, e dal P.M., Dott. Eugenio Albamonte. Il decreto di archiviazione è stato notificato nella giornata del 10 gennaio, in seguito all’Udienza in Camera di Consiglio del 20 dicembre scorso, nella quale il GIP si era riservato di decidere.

Tre gli articoli contestati al capo di imputazione, pubblicati nell’ottobre 2014 dalla redazione romana della testata giornalistica online “Quotidiano Italiano” con sede in Bari, con la quale Nicodemi collaborava, riferiti a una specifica circostanza riscontrata nella ferrovia Roma-Viterbo, denunciata anche dagli utenti e dal Comitato Pendolari RomaNord.

In particolare il P.M., nel richiedere l’archiviazione, ha evidenziato che “il reato debba considerarsi scriminato alla luce del diritto di cronaca e di critica senz’altro sussitente in capo dell’indagato, alla luce della rilevanza sociale delle argomentazioni affrontate e della ‘continenza’ delle espressioni verbali utilizzate”.

“Il Tribunale di Roma ha quindi ribadito quanto sancito dall’articolo 21 della Costituzione Italiana – dichiara il Presidente Nicodemi – e conferma la correttezza del lavoro svolto. È una vittoria che intendo condividere con tutta la categoria. La stampa, purtroppo, è sempre più oggetto di intimidazioni e di aggressioni, nei casi più gravi, o di querele temerarie. Esprimo sincera gratitudine al GIP e al PM e ringrazio sentitamente il lavoro profuso dall’avv. Trentinella, persona attenta, preparata e precisa. Unico rammarico? In caso di archiviazione, l’attuale legislazione non consente di richiedere il risarcimento del danno, salvo che per specifiche condizioni, che, comunque, mi riserverò di valutare”.




Bassano Romano, spaccia di nuovo nella zona: arrestato

Ieri, durante il giorno dell’ Epifania, i carabinieri della stazione di
Bassano Romano, hanno arrestato su esecuzione di una misura
cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Viterbo,
uno spacciatore del luogo, che era stato in passato bersaglio di
una attività investigativa degli stessi carabinieri della stazione,
poiché era stato sorpreso in precedenza in possesso di oltre 1,2 kg
di droga; a seguito delle investigazioni svolte dai carabinieri della
stazione di Bassano Romano, con numerosi riscontri, è stato
dimostrato che la droga doveva essere spacciata nella zona, e da
qui la richiesta della Procura al tribunale di una misura restrittiva; il
soggetto, è stato quindi localizzato ieri, arrestato e tradotto in
regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.




Viterbo, Epifania: 110 befane pronte a sfilare con 52 metri di calza

VITERBO – La Calza della befana più lunga del mondo è pronta a sfilare per la ventesima volta a Viterbo.

Domenica 5 gennaio, centodieci befane insieme a 15 storiche Fiat 500 porteranno per le vie del centro 52 metri di calza.

L’iniziativa è realizzata dal Centro sociale Pilastro, in collaborazione con Admo, Avis, 500 Tuscia club e Parrocchia Sacro Cuore, con il patrocinio e il contributo del Comune di Viterbo (assessorati Cultura, Turismo e Servizi Sociali), il sostegno di Confartigianato Imprese Viterbo, e, da quest’anno anche di Banca Lazio Nord Credito Cooperativo.

L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Priori dal presidente del Centro sociale Pilastro Luciano Barozzi, Paola Massarelli (Admo), Luigi Ottavio Mechelli (Avis), Mara Piergentili (500 Tuscia Club), Don Flavio Valeri (parrocchia Sacro Cuore) e Andrea De Simone (Confartigianato), insieme agli assessori Marco De Carolis e Antonella Sberna. Con loro anche Luciano Mancinelli del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, parte attiva nella fase di allestimento della calza.

Il ricavato di questa ventesima edizione sarà devoluto all’associazione italiana persone down di Viterbo, rappresentata in conferenza dalla presidente Anna Lupino. L’edizione sarà dedicata alla piccola Elisa di 5 anni, a cui Admo e Avis sono particolarmente vicini, con la speranza di vederla il prossimo anno sfilare insieme alle befane.

Il programma

Alle ore 13, a Porta Romana, avranno inizio le operazioni di montaggio della Calza con l’ausilio dei vigili del fuoco.

Alle 14,30 in piazza del Plebiscito si riuniranno le befane, le Fiat 500 storiche, la banda folcloristica Apolline Bianchi di Bassano in Teverina e le majorettes Starlight di Grotte Santo Stefano per partire alle 15,15 alla volta di Porta Romana, insieme ai musici e agli sbandieratori dell’associazione culturale Pilastro.

La partenza sarà come sempre alle ore 15,30 da Porta Romana

La calza scenderà su via Garibaldi, via Cavour, piazza del Plebiscito (sosta), via Ascenzi, piazza dei Caduti (sosta), via Cairoli, piazza San Faustino (sosta), via Signorelli, viale B. Buozzi. L’arrivo sarà davanti alla chiesa del Sacro Cuore in viale B. Buozzi, dove saranno vendute circa mille calze al costo di soli 2,50 euro, il cui contenuto è offerto ancora una volta dal supermercato Todis di Viterbo. All’arrivo della calza, avrà inizio il corteo con i Re Magi, che dalla chiesa del Sacro Cuore sfilerà fino alla chiesa di San Faustino per il terzo appuntamento del presepe vivente (oltre millecinquecento persone hanno preso parte alle rappresentazioni del 26 dicembre e del 1° gennaio).

Le calze saranno in vendita in piazza del Plebiscito e a viale B. Buozzi, davanti la chiesa del Sacro Cuore

“Ad oggi le befane che hanno aderito sono centodieci – ha spiegato il
presidente del centro sociale Pilastro Barozzi -. Ci sono adesioni anche dal
centro sociale di San Martino al Cimino. Ma le iscrizioni sono ancora aperte.
Tra le befane della prima edizione, venti anni fa, c’era anche una signora di
Venezia. Quest’anno, la befana veneziana, tornerà per festeggiare con noi i
vent’anni della manifestazione. Avremo anche una befana di 104 anni. In
passato, alla guida del corteo di Befane, c’era Fosca Mauri Tasciotti, in veste
di assessore. Quest’anno, alla guida del corteo, ci sarà l’assessore Antonella
Sberna”. La calza della solidarietà e dell’amicizia proseguirà il suo viaggio
il 6 gennaio. Le befane faranno visita agli ospiti della rsa Villa Benedetta.
Durante la presentazione è stato rivolto un ringraziamento anche alla Croce
Rossa Italiana comitato di Viterbo, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile
e alla Questura.

Tra le novità di quest’anno ci sarà il timbro. Ovvero, il timbro con
l’immagine della manifestazione e una specifica dicitura sarà apposto sul dorso
della mano di tutte le befane regolarmente iscritte. Tutte le befane
“autorizzate” riceveranno una bottiglietta d’acqua in omaggio e panini a costi
ridotti presso l’attività Leccabaffo in via Garibaldi.

La conferenza si è conclusa come da tradizione con una poesia di Rosanna
De Marchi.

Ancora aperte le iscrizioni per diventare befane per un giorno: le
interessate possono contattare il Centro sociale Pilastro (via Cristofori 8) al
numero 0761 324148. Tutti coloro che non potranno partecipare all’evento, ma
che sono comunque interessati ad aiutare l’associazione persone down, potranno
versare il proprio contributo sul conto corrente dell’associazione stessa (IBAN
IT 59 I089 3114 5050 0002 0699 203).