VASANELLO, BOOM DI PRESENZE ALL'INCONTRO DI SABATO "CENTRALI A BIOGAS E A BIOMASSE – SCELTA ECOLOGICA O ECOTRUFFA"

Redazione

Vasanello (VT) – Si  è svolto sabato 13 aprile 2013 a Vasanello un incontro sull’ argomento “ Centrali a biogas e a biomasse: scelta ecologica o ecotruffa” che ha  registrato una partecipazione numerosa ed attenta di cittadini, del sindaco di Vasanello e di rappresentanti delle istituzioni anche del limitrofo comune di Orte.

Il professor Alessandro Pizzi, già prestigioso sindaco di Soriano nel Cimino, una delle figure più autorevoli dell’ambientalismo scientifico e dell’impegno civile  dell’ Alto Lazio ha aperto l’incontro con una eccellente e puntuale relazione sul tema: “ Altre centrali sono necessarie? Necessario è il risparmio e l’uso appropriato dell’energia, per la difesa della biosfera  e dei diritti di tutti gli esseri viventi”.In questa relazione il professor Pizzi ha dimostrato, con rigore morale ed una consistente quanto inoppugnabile documentazione  scientifica il legame sempre più evidente  tra i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo la vita del pianeta e delle persone e l’uso sbagliato ed irresponsabile dell’energia prodotta attraverso le combustioni di  materiale fossile ovvero petrolio, gas, carbone e derivati. Il professor Pizzi ha sottolineato anche la necessità di mettere fine subito allo spreco e alla rapina delle  risorse naturali del pianeta e di diffondere e migliorare l’utilizzo dell’energia solare ed eolica,  uniche e vere energie rinnovabili.

Indispensabile e fondamentale anche, così a conclusione del suo intervento, una forte e consapevole  riduzione dei consumi superflui spesso indotti da ragioni di puro profitto, obiettivo da conseguire attraverso scelte di vita più sobrie e rispettose dell’ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani.
La dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’Ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment) ha esposto le principali criticità ambientali e sanitarie della provincia di Viterbo, a cominciare da quelle determinate dall’arsenico, sostanza tossica e cancerogena presente nelle acque destinate a consumo umano,  e dal gas radon, altro elemento cancerogeno presente diffusamente nella struttura geologica del’Alto Lazio.

Il  dottor Mauro Mocci, referente per il Lazio dell’Associazione italiana  medici per l’Ambiente – Isde,  ha evidenziato con chiarezza  di esposizione e dati l’inutilità e la dannosità per salute e ambiente delle centrali a biogas, a biomasse e degli impianti di biodigestione anaerobica che vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per fonti  autenticamente rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente. Il dottor Mocci ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la raccolta  differenziata e “porta a porta”  e con  una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e  discariche.
I tre interventi hanno anche dimostrato che non  vi è  alcun un bisogno di aumentare la produzione di energia elettrica mentre si dovrebbero ridurre subito le fonti d’inquinamento già presenti, a cominciare dal polo energetico più grande d’Europa, quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, che da decenni immette in aria tonnellate di gas e polveri nocivi, con danni  gravi e fin mortali per la  salute delle persone, come evidenziato anche da studi epidemiologici.

Da questo incontro ancora un forte e condiviso appello perché nel nostro territorio si dia la priorità, il massimo dell’attenzione e dell’impegno a programmi di tutela e bonifica ambientale, di sorveglianza dello stato di salute delle popolazioni residenti e si rifiuti decisamente e senza tentennamenti ogni altra scelta, struttura e/o impianto ad alto impatto ambientale e sanitario.

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VITERBO, "FIRMA DAY": RACCOLTE 942 FIRME IN UN SOLO GIORNO

Redazione

Viterbo – Raccolte ieri, domenica 14 aprile 2013, le prime 942 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” che se approvata rappresenterà una vera e propria “rivoluzione verde”.

Si è dimostrato un vero successo il primo “Firma Day” organizzato in tutta Italia e che nella nostra provincia si è svolto in otto località. Di seguito le città con accanto il numero delle firme raccolte: Viterbo 180, Corchiano 120, Vetralla e Cura di Vetralla 170, Marta 22, Montefiascone 150, Oriolo 150, Sutri 150.

Il Coordinamento “Diamocidafare per Viterbo verso rifiuti zero” esprime grande soddisfazione per il risultato di questa prima iniziativa. Ma la raccolta di firme non si ferma e prosegue giovedì 18 aprile, alle ore 18.30, nella sala del consiglio comunale di Tarquinia, dove si svolgerà un incontro con i cittadini, in collaborazione con l’amministrazione comunale, al quale parteciperà Massimo Piras, esperto in materia di rifiuti. Inoltre, a Viterbo si può firmare, in orario di apertura, nell’ufficio relazioni con il pubblico situato in piazza del plebiscito, oppure presso gli uffici del segretario generale del Comune in via Ascenzi 1.

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TUSCIA, ARSENICO NELL'ACQUA: UN DANNO GRAVE PER CONSUMATORI E IMPRESE

Redazione

Tuscia (VT) – E' preoccupatissimo e lancia un appello alle istituzioni il presidente della Camera di Commercio Ferindo Palombella: “La questione dell'elevata concetrazione di arsenico nell’acqua potabile – dice Palombella –  è divenuta insostenibile e non più rinviabile sia per i consumatori sia per le imprese della Tuscia. I primi perché continuano a essere esposti pericolosamente ai dannosi effetti sulla salute e sono costretti a limitazioni e disagi inaccettabili rispetto a un bene primario quale è l’acqua. I secondi in quanto, oltre a doversi fare carico dei costi di acquisto per uno o più dearsenificatori, operano in un clima sociale caratterizzato da timori e diffidenza che inevitabilmente influiscono pesantemente sui consumi. È necessario pertanto l'intervento immediato dei massimi rappresentanti istituzionali, – conclude –  affinché si mettano in campo tutte le risorse necessarie e si individuino soluzioni definitive per superare in tempi strettissimi quella che è diventata una vera e propria emergenza di rilevanza nazionale che sta già penalizzando l’economia della Tuscia”.

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Alberto De Marchis

Viterbo – Sono oltre 15 ore che Filippo Rossi, candidato sindaco di Viva Viterbo non beve, è dura ma Rossi è deciso ad andare fino in fondo per protestare contro l’acqua all’arsenico, una situazione insostenibile e che va avanti da anni.

Dunque è partito di domenica  lo sciopero della sete a staffetta. Questo significa che toccherà un giorno intero per uno non bere per protesta: domani il testimone passerà a un'altra persona e così di seguito. Potrà aggiungersi chiunque alla protesta senza colori politici ma in difesa del bene primario e comune: l’acqua. ''La staffetta – fa sapere Rossi –  un giorno senza bere a testa, e' gia' coperta fino alla fine del mese”.

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VITERBO: ALLARME ARSENICO NEL PANE

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Redazione

Viterbo – Convivere con un veleno che non si trova soltanto nell’acqua e non è stato debellato ma adesso anche nei cibi di prima necessità: l’arsenico si trova nel pane. Codacons ha avviato una nuova azione risarcitoria a favore degli esercizi commerciali, ma chissà come andrà a finire? Il problema è che poi queste richieste di risarcimento scoraggiano anche i cittadini i quali fanno quel che c’è da fare per essere rimborsati ma poi, oltre alla lotta non rivedono più i loro soldi. Sulla delusione data dai “rimborsi facili”, ad esempio c’è l’esperienza di un nostro lettore Alberto Addari, di Roma, ex residente di Velletri fino a giugno 2012, con un regolare contratto Acea. Addari fece domanda di rimborso perché dai rubinetti della sua abitazione usciva acqua all’arsenico e adesso chiede un ulteriore verifica per la domanda di rimborso presentata il 29 settembre del 2011, compilata presso un ufficio di Velletri situato al lato della stazione centrale ferrovia di  Velletri . “I Signori mi avevano contattato per un eventuale diritto ad un rimborso per me e la famiglia (moglie e tre figli minori a carico) – spiega Addari –  riguardante  l’eccesso di arsenico nell’acqua che arrivava a casa. Ormai passati quasi due anni posso solo affermare che le sole persone che si sono interessate al caso sono i redattori del qutidiano L’osservatore laziale. Posso sapere che ne è stato del mio rimborso?  Concludo permettendomi una nota al Comune di Velletri: “Noi cinque eravamo arrivati in questa bella cittadina nel 2010 carichi di entusiasmo e motivati in questa realtà dei Castelli; per la preoccupazione con figli minori dell’acqua non sicura; siamo stati costretti a tornare ad Ostia Lido con notevoli disagi: di traslochi,di scuole, di amicizie, di stress e di spese considerando che sono l’unico lavoratore della famiglia. Ringrazio tutti quanti per l’attenzione prestatami  e suggerisco di non credere mai alle facili promesse  di ipotetici professionisti che assicurano alle famiglie che “campano giornalmente con il pezzo di pane” rimborsi e facili diritti”.

Nel frattempo, l’Istituto di Sanità ha ricordato i numeri di questa emergenza: dai rubinetti di 45 Comuni della provincia di Viterbo e 5 comuni della provincia di Roma “escono ancora acque non conformi relativamente alla quantità di arsenico“, per un totale di circa 260.000 residenti interessati. “I rischi per la salute legati all’arsenico sono elevatissimi, al punto da portare oggi il Codacons a chiedere alle Asl territoriali di intervenire, disponendo la chiusura di quegli esercizi commerciali costretti ad utilizzare acque contaminate per la produzione di alimenti – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Ma le attività come panetterie, ristoranti, bar, pasticcerie, ecc. operanti nel Lazio non hanno alcuna colpa per la grave situazione determinatasi: per tale motivo abbiamo deciso di intervenire in loro soccorso, avviando una azione risarcitoria contro i Ministeri competenti e la Regione Lazio, volta a far ottenere ai gestori di esercizi commerciali adibiti alla produzione di beni alimentari che prevedono l’utilizzo di acqua, il risarcimento dei danni subiti, fino ad un massimo di 1 milione di euro ad attività”. Nel frattempo il Ministro alla Salute, Renato Balduzzi tranquillizza: “Con il Presidente Nicola Zingaretti e gli enti locali interessati avvieremo in tempi stretti le misure urgenti per far fronte ai disagi della popolazione in seguito all’emergenza da tempo creatasi a causa delle alte concentrazioni d’arsenico nell’acqua nel Viterbese”.

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VITERBO, INFRASTRUTTURE: FATTURE FALSE PER QUATTRO MILIONI DI EURO

Redazione

Viterbo – Conti correnti per un valore  di 2,8 milioni sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Viterbo a sei societa' specializzate nella costruzione di infrastrutture per le reti ferroviarie tra Viterbo, Terni e Roma, responsabili di frode fiscale con fatture false per 4 milioni.Sei i responsabili italiani sono stati tutti denunciati. Tra questi anche il direttore di una famosa radio romana che, sebbene non rivestisse formalmente alcun ruolo nelle societa' coinvolte, reperiva imprenditori disposti ad aderire.




FEDELTA’ ALLA REPUBBLICA

Redazione

Viterbo – Ieri mattina, presso la Scuola Sottufficiali, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, gli allievi Marescialli del 15° corso “Ardire” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica.

Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato il Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, il Presidente della Provincia, Marcello Meroi, il Sindaco di Viterbo, Giulio Marini. Erano presenti anche i familiari del Caporal Maggiore Scelto Giandomenico Pistonami, caduto in Afghanistan a settembre del 2009, del Sottotenente Mauro Gigli, caduto in Afghanistan a luglio del 2010, del Capitano Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan a febbraio del 2011 e del Caporal Maggiore Scelto Roberto Marchini, caduto in Afghanistan a luglio del 2011.

Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, dopo aver espresso “la più sincera e affettuosa vicinanza alle famiglie dei caduti, che hanno conosciuto il dolore della perdita di un proprio congiunto nell’assolvimento del dovere” ha rivolto un saluto alla città di Viterbo e alle autorità intervenute “che con la loro presenza testimoniano il forte legame tra uno degli Istituti d’eccellenza dell’Esercito e la città di Viterbo che lo "ospita da oltre quarant’anni”.

Il Generale Graziano, rivolgendosi agli Allievi Marescialli, ha sottolineato che: “attraverso il giuramento appena prestato, avete liberamente e consapevolmente manifestato la vostra decisione di servire in armi il nostro Paese. Amor di Patria, fedeltà alle Istituzioni, disciplina, lealtà, onore, senso del dovere e coraggio, sono la sintesi della stessa identità militare che si traduce”, ha detto il Generale Graziano, “nell'anteporre i valori della collettività a quelli del singolo”. “L’Esercito si trova oggi ad affrontare innegabili criticità, dovute all’attuale situazione economica, che hanno imposto una riorganizzazione in chiave riduttiva dello strumento militare”, ha concluso il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, “e anche voi sarete veri protagonisti di questa riconfigurazione in quanto, trascorrerete la parte più intensa e gratificante della vostra carriera presso i reggimenti e le Brigate che costituiscono il centro di gravità della nostra Forza Armata”. Nel corso dell’evento, è intervenuto il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare per la missione IBIS in Somalia, che ha dato lettura del messaggio del Gruppo Medaglie d’Oro agli Allievi Marescialli. Della missione in Somalia, di cui quest'anno si celebra  il ventennale, il Generale Graziano ha ricordato “i nostri 11 soldati e l'ufficiale della Croce Rossa Italiana caduti nell’assolvimento del dovere”. Il 15° corso “Ardire” è intitolato alla memoria del Sottotenente Mauro Gigli, decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare, che ha frequentato presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito il 60° corso Allievi Sottufficiali. Sono complessivamente 136, di cui 7 donne, gli Allievi Marescialli del 15° corso, di questi: 71 sono stati selezionati con un concorso pubblico al quale hanno partecipato  oltre 13.000 concorrenti oltre 13.000 concorrenti e 65 reclutati mediante concorso interno riservato ai Sergenti e ai Volontari in servizio permanente della Forza Armata. Al termine del ciclo formativo triennale, gli Allievi Marescialli conseguiranno la laurea di 1° livello in “Scienze Organizzative e Gestionali” presso l’Università della Tuscia, mentre gli allievi Marescialli qualificati “Infermieri Professionali” acquisiranno la laurea di primo livello in “Infermieristica”, presso l’Università “Roma Tre”. La parola maresciallo deriva dall’arabo ed è l’insieme delle due parole “marah”, cavallo e “shalk”, custode, “custode del cavallo” che nel mondo arabo è il patrimonio più importante.

La figura del Maresciallo quale “junior leader”, nel contesto degli attuali scenari d’impiego operativi, è un elemento cardine e irriducibile, che l’Esercito impiega principalmente come comandante di plotone, “peculiarità” unica in ambito della NATO. La Scuola Sottufficiali dell’Esercito, al comando, da gennaio del 2010, dal Generale di Divisione Roberto Ranucci, è il Polo responsabile della formazione di base e avanzata dei Sottufficiali della Forza Armata: i Marescialli Comandanti di plotone, i Marescialli qualificati Infermieri e i Sergenti.Dal 1965 e fino al 1995, presso la casa madre dei Sottufficiali dell’Esercito Italiano, si sono succeduti 77 corsi per un totale di circa 35.000 Allievi Sottufficiali. Nel 1998 l’Istituto ha assunto l’attuale denominazione di Scuola Sottufficiali dell’Esercito e, da allora, sono stati formati oltre 3.000 marescialli che al termine del triennio di studi hanno conseguito una laurea di primo livello con la possibilità di transitare nella categoria degli Ufficiali del Ruolo Speciale dell’Esercito. 




ORIOLO ROMANO, PARROCCHIA DI S. GIORGIO MARTIRE: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE ALL’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO

Redazione

Oriolo Romano (VT) – Sabato 6 aprile nella chiesa di S. Anna di Oriolo Romano, ha preso il via la seconda edizione della  Scuola di formazione all’impegno sociale e politico, promossa dalla parrocchia S. Giorgio Martire. Dopo l'esperienza dello scorso anno, il parroco e il consiglio pastorale hanno voluto riproporre l'iniziativa per continuare, insieme ai giovani e agli adulti interessati, il cammino di crescita, ponendo l'attenzione su quei temi utili a confrontarsi riguardo alle buone pratiche di cittadinanza.

Primo dei sei incontri previsti, il relatore Bengasi Battisti Sindaco di Corchiano,  ha affrontato i temi della crescita decrescita, sobrietà e qualità della vita. Battisti ha subito  premesso di non essere un esperto di crescita e decrescita, dal punto di vista  teorico economico, ma che sicuramente poteva portare la sua testimonianza su i temi in questione, in virtù della sua esperienza da Sindaco di un comune  virtuoso a cinque stelle, in cui si praticano iniziative non solo nella raccolta differenziata, ma anche per l’edilizia sostenibile che non consuma suolo, il fotovoltaico, agricoltura e terre abbandonate. l’utilizzo di biodisel per il parco macchine comunale e soprattutto la conservazione dei saperi locali e delle emergenze di valore naturalistico presenti sul territorio. Il Sindaco essendo membro nazionale dei forum per l’acqua pubblica, ha poi illustrato le problematiche relative all’Acqua come bene comune e le anomalie di un referendum rimasto ancora congelato.

Ai ragazzi è interessato molto l'approfondimento sulla TAV, sia per l'argomento in sé, sia perché hanno avuto occasione di ascoltare l'esperienza concreta e l'opinione formata sul campo (non solo attraverso i giornali); Battisti ha raccontato della sua partecipazione alla recente manifestazione dei No Tav, illustrando le motivazione e le ragioni  degli abitanti della Val di Susa, che reputano l’opera dannosa, costosa  e non prioritaria.  Bengasi Battisti, ha rilevato nel suo appassionato intervento la necessità di avere una politica  orizzontale, nel senso che i cittadini, vogliono sempre meno delegare ai vertici dei partiti le proprie necessità, perché questi, da luogo di discussione si sono trasformati in luoghi in cui si sostengono posizioni autoreferenziali, spesso legate ad interessi dei potentati economici e finanziari. Nel dibattito che è emerso a valle della relazione del Sindaco, si è escluso un antagonismo tra crescita e decrescita, l’informazione più paludata non mette in rilievo che i movimenti della Decrescita,  in realtà perseguono  una crescita di qualità = bioedilizia-agricoltura naturale-energia rinnovabile, sicurezza alimentare e qualità del cibo –raccolta differenziata – qualità ambientale della produzione – difesa del territorio e delle acque ed anche redistribuzione del reddito, insomma atteggiamenti individuali sobri non legati al consumismo sfrenato, per una vera qualità della vita.
 




VITERBO, LEGALITA' E DEMOCRAZIA: L'INCONTRO TRA GLI STUDENTI DEL LICEO RUFFINI E GIUSEPPE AYALA

Redazione

Viterbo – “La legalità è centrale nella tenuta della salute della democrazia”. Questo il messaggio principale lanciato questa mattina al Cinema Teatro Genio dal giudice Giuseppe Ayala, invitato dagli studenti del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo a partecipare alla loro assemblea d’istituto. Magistrato ed ex parlamentare, Ayala è stato pubblico ministero al maxiprocesso di Palermo di fine anni ’80, alla cui fase istruttoria lavorarono i suoi colleghi, stretti collaboratori e amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia insieme a Francesca Morvillo e agli agenti della scorta nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio nel 1992. Davanti a centinaia di studenti attenti e desiderosi di porre domande al magistrato – che ha parlato anche del suo ultimo libro, “Troppe coincidenze” (2012), seguito al più noto “Chi ha paura muore ogni giorno” (2009) -, Ayala ha raccontato gli episodi salienti della sua carriera di uomo al servizio dello Stato, esortando i giovani a diventare “una generazione di adulti migliori, capaci di governare un Paese più vivibile e gestibile”.

All’iniziativa degli studenti del “Ruffini” ha partecipato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, insieme alla dirigente scolastica dell’istituto, Maria Antonietta Bentivegna. “Ringrazio il dottor Ayala, un magistrato che ha dedicato vita al servizio delle istituzioni, per la sua presenza qui oggi a confronto con tanti giovani del nostro territorio – dichiara il presidente Meroi -. In un momento estremamente difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, sono lieto della capacità dei nostri ragazzi di organizzare simili momenti di riflessione. Parlare di mafia, ma anche e soprattutto del valore del rispetto delle regole per una convivenza civile in un’organizzazione democratica, è un segnale positivo di grande sensibilità verso i temi della legalità e del senso dello Stato”.

“Ringrazio Giuseppe Ayala perché ha fatto tantissimo per combattere la mafia – aggiunge –, ha svolto il suo lavoro di magistrato in maniera corretta, con la serietà di chi cerca sempre la verità basandosi su fatti concreti, non sui teoremi. Io e il senatore Ayala siamo stati colleghi in Parlamento, seppur su fronti opposti, e devo dire che ho sempre apprezzato la sua correttezza professionale. Qualità che purtroppo, e lo dico con un velo di polemica, non tutti i suoi colleghi hanno mostrato. Grazie, dunque, perché ancora oggi Ayala continua a mettere la sua esperienza al servizio dei più giovani affinché continui a diffondersi la consapevolezza che il fenomeno mafia non può essere ricondotto alla sola Sicilia e che si può combatterlo ovunque con la legalità. La battaglia del giudice Ayala – conclude Meroi – è la battaglia di tutti gli italiani onesti che credono nella legalità”.
 




VINITALY 2013, LA QUALITÀ DEI VINI DOC E IGT DELLA TUSCIA

Redazione

Viterbo – Bottiglie allineate e calici pronti per la degustazione dei vini Doc e Igt che 14 imprese della Tuscia presenteranno al Vinitaly, il Salone internazionale dei Vini e dei Distillati in programma a Verona dal 7 al 10 aprile. La Camera di Commercio di Viterbo – insieme all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, Unioncamere Lazio, gli Enti camerali e le province laziali – anche per questa edizione favorisce la partecipazione delle imprese vinicole della provincia nell’ambito di un’apposita area dedicata al “mondo che amiamo” ubicata nel padiglione Lazio. Da 47 edizioni Vinitaly detiene, nel settore enologico, il primato di evento blasonato per eccellenza, dove promuovere il meglio della produzione di settore e confrontare le qualità tra il più ampio numero di etichette, rinnovando, anno dopo anno, un contesto che di fatto scandisce l'evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà economiche. “Questa manifestazione- dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo, rappresenta per le nostre imprese oltre a una prestigiosa vetrina promozionale, l’occasione per consolidare relazioni commerciali e aprire nuovi canali nei mercati nazionali ed esteri. Ringrazio la Regione Lazio e Unioncamere Lazio per aver accolto le nostre sollecitazioni e quelle delle imprese, superando ostacoli che avrebbero certamente penalizzato la presenza dei vini laziali al Vinitaly, tra le più importanti fiere internazionali del settore”.Prendono parte al Vinitaly: Antica Cantina Leonardi di Montefiascone, Ciucci di Orte, Mazziotti di Bolsena, Cantina Sociale di Montefiascone, Falesco di Montefiascone, Cassano di Canepina, Fattoria Madonna delle Macchie di Castiglione in Teverina, Paolo e Noemia d’Amico di Castiglione in Teverina, Sergio Mottura di Civitella d’Agliano, Tenuta Ronci di Nepi, Tenuta S.Isidoro di Tarquinia, Trappolini di Castiglione in Teverina, Trebotti di Castiglione in Teverina, Viticoltori dei Colli Cimini di Vignanello.




VITERBO COMUNALI: E' BAGARRE POLITICA PER I SOSTEGNI AL CANDIDATO MICHELINI

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Alberto De Marchis

Viterbo – La campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Viterbo è già entrata nel vivo. A far scoppiare la miccia le parole del neo consigliere regionale eletto nel listino di Zingaretti Riccardo Valentini il quale sostanzialmente avrebbe attribuito al candidato sindaco di centrosinistra Leonardo Michelini i consensi, in termini elettorali, dell'Università degli studi della Tuscia. Dura a proposito la nota del Pdl di Viterbo che commenta così le parole del neo consigliere della Regione Lazio.