VITERBO: ALLARME CARENZE DI PERSONALE E STRUTTURALI DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE

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Redazione

Viterbo – Una richiesta d'incontro urgente è stata avanzata a Regione Prefetto e vertici dell'Azienda Sanitaria di Viterbo in merito alle gravi carenze del personale e strutturali del Dipartimento di Salute mentale della ASL di Viterbo. da parte del presidente della consulta dipartimentale per la salute mentale Vito Ferrante. Lo stesso presidente ha diramato la seguente nota: "Lo stato di emergenza sociale in cui oggi si trova l’Italia – vedi suicidi e aumento di patologie psichiatriche – necessita del potenziamento di risorse per la Salute Mentale, per rispondere a situazioni emergenziali in crescita e, quindi, per prevenire un fenomeno che rischia di cronicizzarsi.

Inoltre a seguito del passaggio al DSM delle competenze del carcere e delle persone che saranno prese in carico, a seguito dell’imminente e giusta chiusura degli OPG, sono ancora più inaccettabili i tagli, il precariato e la mancata considerazione delle reali necessità della Salute Mentale, che rischia di negare il diritto alla Salute e di far saltare il sistema dell’assistenza territoriale.

Per questi motivi e su questi temi la Consulta dipartimentale per la Salute Mentale della ASL di Viterbo chiede un incontro per illustrare dettagliatamente l’attuale drammatica situazione e per sollecitare un intervento al fine della realizzazione di tutti gli atti e i provvedimenti necessari affinché i servizi pubblici dispongano del personale, delle strutture e delle risorse indispensabili allo svolgimento delle attività previste per garantire assistenza adeguata a tutte le persone che ne hanno bisogno".




TARQUINIA, IL CORPO FORESTALE DELLO STATO APRE AL PUBBLICO LA RISERVA NATURALE DELLE SALINE

Redazione

Tarquinia (VT) – Il Corpo Forestale dello Stato aprirà al pubblico, domenica 12 maggio, la riserva naturale delle Saline. L’iniziativa, denominata “RiservAmica”, rientra nell’ambito della 1ͣ edizione della festa nazionale delle Riserve Naturali Statali, che ha l’obiettivo di far conoscere e apprezzare i circa 130.000 ettari di aree protette gestite dal Corpo Forestale dello Stato e che avrà un tema conduttore comune che per il 2013, Anno internazionale delle risorse idriche indetto dall'ONU, sarà rappresentato dall'acqua. L’evento vede la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e di molte associazioni locali, tra cui la Pro Loco.

Durante la giornata si svolgeranno visite guidate ambientali, archeologiche e di archeologia industriale, laboratori didattici, mostre d'arte e cinematografia, recupero della spiaggia e stand agroalimentari per conoscere e valorizzare i prodotti tipici del territorio. Derivata da un sito di produzione del sale costruito nel 1805 e chiuso alla produzione nel 1997, la riserva naturale delle Saline è dal 1980 una zona sotto tutela per il ripopolamento animale in quanto luogo di sosta e di riproduzione per numerose specie di avifauna, come il fenicottero rosa. Questo il programma dettagliato: alle ore 10.00 ci sarà la pulizia dell’arenile; alle ore 11.30 si terranno le visite agli scavi archeologici di Gravisca; alle ore 13.00 saranno aperti gli stand agroalimentari; alle ore 14.00 il personale del Corpo Forestale dello Stato accompagnerà i visitatori nei sentieri della riserva; alle ore 14.30 saranno inaugurate le mostre pittoriche di Mobbs e Rossini; alle ore 15.00 prenderanno il via i laboratori di didattica ambientale dedicati ai bambini; alle ore 15.30 si svolgeranno le visite al borgo delle Saline; alle ore 16.00 sarà proiettato il documentario sui luoghi di Pinocchio; alle ore 16.30 saranno distribuite e timbrate le tessere “Cercatori di Riserve”.




VITERBO, AL VIA IL CORSO PER PASTICCERI. LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ENTRO IL 29 MAGGIO

Redazione

Viterbo – La Provincia di Viterbo – Settore Formazione Professionale ha pubblicato un bando per l’ammissione di diciotto allievi al corso di acquisizione di competenze in tecniche base di pasticceria.
Si tratta di un progetto realizzato da Palazzo Gentili e cofinanziato dall’Unione Europea. Il corso della durata di 120 ore, articolate in 18 ore di formazione teorica e 102 ore di formazione pratica in laboratorio, sarà svolto presso la Scuola Alberghiera di Viterbo. Vi possono partecipare tutti i cittadini italiani o appartenenti ad uno dei paesi dell'Unione Europea che hanno compiuto 35 anni, hanno assolto l’obbligo scolastico, sono domiciliati nella Regione Lazio con priorità nella Provincia di Viterbo, risultano disoccupati o inoccupati regolarmente iscritti al Centro per l’Impiego di propria competenza territoriale. E’ richiesta la conoscenza della lingua italiana sia scritta che parlata.

La domanda di ammissione al corso potrà essere redatta sul modulo scaricabile dal sito internet della Provincia di Viterbo all’indirizzo www.provincia.vt.it  alla voce "Albo Pretorio", oppure in carta semplice, con allegata la dichiarazione relativa al possesso dei requisiti richiesti. Dovrà essere fatta pervenire a mezzo raccomandata a/r o a mano, entro il termine improrogabile del giorno 29 maggio 2013 ore 12 (non farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Provincia di Viterbo, Settore Vl – Formazione Professionale, Via Saffi 49, 01100 Viterbo. La domanda potrà essere trasmessa anche all'indirizzo di posta certificata: provinciavt@legalmail.it.

Al termine del corso, gli allievi che avranno superato le prove di verifica finali conseguiranno un attestato di frequenza ai sensi della Legge Regionale n. 23 del 25 Febbraio 1992.
“Prosegue l’attività formativa della Provincia grazie al contributo finanziario dell’Unione Europea – ha commentato l’assessore alla Formazione Professionale e alle Politiche del Lavoro Paolo Bianchini –  questo nuovo corso è rivolto a formare competenze in un settore, quale quello della pasticceria, molto radicato e diffuso sul territorio provinciale. L’iniziativa prende proprio le mosse dalle richieste giunte dagli addetti ai lavori, alla ricerca di operatori adeguatamente formati, da impiegare nelle attività di laboratorio”.
 




BASSANO ROMANO, OBIETTIVO RIFIUTI ZERO. CENERI PESANTI E SCORIE, CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE.

Luca Pagni

Viterbo – Nell’ambito del festival di cultura digitale Medioera, sabato 4 maggio 2013, alle ore 17, nella Sala Regia di palazzo dei Priori in piazza del Plebiscito a Viterbo, si svolgerà un dibatto dal titolo “Obiettivo rifiuti zero”.

Interverrà Massimo Piras, presidente dell’associazione Zero Waste Lazio. Il coordinamento dell’evento sarà affidato al giornalista Francesco Ciaraffo. Si parlerà della proposta di legge d’iniziativa popolare denominata “Rifiuti zero”, a sostegno della quale un comitato nazionale sta raccogliendo le firme necessarie per la presentazione al parlamento nazionale. Per tutta la durata del festival, da oggi 30 aprile fino al 4 maggio 2013, sarà allestito un tavolo dove i cittadini potranno sottoscrivere la proposta di legge.

A Tarquinia l’assemblea comunale del 30 aprile 2013 ha approvato all’unanimità la proposta del presidente consiglio Armando Palmini di esprimere la più ferma contrarietà all’uso del combustibile da rifiuti e del combustibile solido secondario alle centrali di Torre Valdaliga Nord e Torre Valdaliga Sud.

Da queste centrali potrebbe giungere "ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose" in Loc. Stazione scalo a Bassano Romano (VT). «Di fronte a una situazione complessa e in continua evoluzione, com’è quella dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Lazio, abbiamo voluto dare un segnale forte contro questa ipotesi assurda.  – dichiara il presidente Palmini – Il polo energetico di Civitavecchia è il più grande d’Italia e d’Europa. Senza dimenticare il porto, uno dei più importanti del bacino del Mediterraneo. Bruciare i rifiuti per produrre energia creerebbe quindi un ulteriore problema ambientale per il nostro territorio». L’amministrazione comunale d Bassano Romano (VT) ha incontrato ieri la cittadinanza presso la Biblioteca Comunale, allo scopo di tranquillizzare la cittadinanza circa il RICORSO AL T.A.R. che intendono fare insieme con l’Avv. Vanessa Ranieri (Presidente del W.W.F. LAZIO) che è intervenuta in diretta Skype.

Al prossimo consiglio comunale, forse martedì 7 maggio 2013, il Comune di Bassano Romano presenterà una INTERROGAZIONE all’Assessore alle Infrastrutture alle Politiche abitative e all’Ambiente ed all’Assessore alle Politiche del territorio della Mobilità e dei Rifiuti  “per conoscere: se non ritenga necessario il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale di Bassano Romano e dei soggetti operanti nel territorio, nella valutazione complessiva del progetto di cui in questione e, di conseguenza, la sospensione dell’iter per l’autorizzazione e la rivalutazione del parere di esclusione dello stesso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale”.

La determina della Regione Lazio n. A01445 del 27.02.2013  ha escluso il progetto di “Recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di manufatti edilizi in cls” dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, sul presupposto che detti rifiuti non sarebbero pericolosi, mentre invece si ritiene che dovendo l’impianto lavorare anche con sostanze pericolose, la valutazione di impatto ambientale sia doverosa e necessaria, quantomeno sotto il profilo dell’applicazione del principio di precauzione.
Il Coordinatore della Sezione Tutela Ambientale della PROCIV-ARCI di Bassano Romano  ha presentato alla PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI VITERBO ritenendo al Regione Lazio colpevole di “Omissioni in atti d’ufficio” rendendo il progetto attuabile senza nessuna considerazione dell’ambiente naturale ed umano situato in Località Stazione Scalo a Bassano Romano , dove tale progetto avrebbe dovuto attuarsi nel vecchio cementificio, chiusi negli anni ’70/’80 dal Ministero della Sanità.

Il Sindaco di Corchiano è MEDICO CURANTE, ed ha allertato ieri la cittadinanza che l’inspirazione di microparticelle di ceneri e scorie E’ POTENZIALMENTE CANCEROGENO PER TUTTI GLI ORGANI UMANI

La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale oltre al danno alla salute pubblica creerebbe DANNO IRREVERSIBILE ad una realtà di imprenditori agricoli, allevatori ed albergatori.

L’ex cementificio si trova sopra  diversi affluenti del fiume Mignone, ed è confinante con ambiente boschivo protetto da vincoli “Lago di Vico e di Bracciano”, Sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale Il cui ecosistema, nella faggeta monumentale, si regge su un microclima che va da 7 gradi d’inverso a 27 gradi d’estate.

Nella Determinazione della Regione Lazio n. A01445 del 27/02/2013 si parla di PROGETTO "RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI EDILIZI IN CLS", SITO NELLA PROVINCIA DI VITERBO, COMUNE DI BASSANO ROMANO, LOC. STAZIONE SCALO", proponente TUSCIA PREFABBRICATI srl Registro elenco progetti n. 37/2012

Alla pagina 7 dello stesso documento “si riportano le attività sui rifiuti non pericolosi previste” presentando il codice CER 19 01 11 come concernente solo “ceneri pesanti e scorie” OMETTENDO di INDICARE che  il vero significato dello stesso  CODICE CER 19 01 11* ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose ed omettendo altresì di indicare che la tipologia di rifiuto classificata con codice CER 19 01 riguarda “Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti”.

Ai fini della presente decisione per “sostanza pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche; per “metallo pesante” si intende qualunque composto di antimonio, arsenico, cadmio, cromo (VI), rame, piombo, mercurio, nichel, selenio, tellurio, tallio e stagno, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche classificate come pericolose.

Il Comune di Bassano Romano sostiene di aver ricevuto la determina regionale dal 7 marzo 2013 mentre il progetto preliminare dell’azienda proponente lo hanno acquisito il giorno 8 maggio 2012 con Prot. 4363. 

L’Osservatorio Nazionale Amianto, ha ricevuto diverse segnalazioni da cittadini, i quali chiedono una attenzione su questi problemi, e non escludono di dover ricorrere al TAR, peraltro avendo conferito mandato all’ Avv. Ezio Bonanni, e all’Avv. Barbara Costa, al fine di chiedere tutela nei modi e termini di legge, ai sensi di quanto stabilisce l’art. 8 Cedu e di cui agli artt. 32 e 41, II comma, della Costituzione e ogni altra norma applicabile. I legali saranno a Bassano Romano, domani 2 maggio 2013 dalle 15 alle 17 in via Leonardo Da Vinci  35, su richiesta del cittadino ed imprenditore agricolo Calo Leoni che proporrà ricorso al TAR entro la data ultima del 6 maggio 2013.

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BASSANO ROMANO, SUL CEMENTIFICIO ”INCENERITORE” IL COMUNE INTERROGA LA REGIONE E LA PROVINCIA DI VITERBO

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Oggi, martedì 30 aprile, alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale di Bassano Romano (VT) è indetta una pubblica assemblea in cui verranno rese note le azioni che l'Amministrazione Comunale ha messo in atto per contrastare il progetto di realizzazione di un impianto di "recupero di rifiuti non pericolosi", presentato dalla Tuscia Prefabbricati Srl nell'ex sito industriale (colacem) di Strada della Stazione.

Giovedì 2 maggio 2013 dalle ore 15:00 alle 17:00 sempre a Bassano Romano (VT) nei locali di in via Leonardo Da Vinci 35 il battagliero imprenditore agricolo Carlo Leoni ha indetto l’ultima riunione conoscitiva con i legali dell’O.N.A.Osservatorio Nazionale Amianto, che si opporrà con ricorso al T.A.R. alla realizzazione del cementificio,che grazie al Decreto Clini potrebbe un domani diventare un inceneritore.

Come già documentato su L’osservatore laziale del 25 e 26 aprile 2013, a Bassano Romano (VT) nella zona di Loc. Stazione Scalo, c’è il rischio di un potenziale pericolo per la salute e per l'imprenditoria agricola e turistica, oltre che per le falde acquifere e per l'atmosfera, qualora fosse avvalorata la Determina regionale n. A01445 del 27/02/2013 che ha escluso il progetto di "Recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di manufatti edilizi in cls" presentato dalla procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (V.I.A. e S.M.I.). Il termine ultimo per opporsi alla Delibera regionale scade il prossimo 6 maggio 2013, per cui occorre fare presto e muoversi bene, come pare stiano facendo le amministrazioni comunali di Bassano Romano e di Oriolo Romano che hanno inviato alla Provincia di Viterbo una richiesta formale di coinvolgimento nell'eventuale percorso autorizzativo a cui la Provincia è chiamata oltre che all’accesso a tutti gli atti relativi al procedimento. Questo almeno da quanto ha dichiarato il Vicesindaco di Oriolo Italo Carones sul suo diario Facebook. L’Assessore all’ambiente bassanese Ugo Pierallini ha invece annunciato che l’amministrazione farà interrogazione alla REGIONE LAZIO per accedere agli atti e per contestarli sia politicamente che formalmente.

Intanto il 6 maggio 2013 si avvicina e sarà opportuno valutare la possibilità che il TAR, tenendo  ben presente che la legittimazione processuale spetta oltre che agli enti pubblici, per i profili di carattere generale, anche ai privati, titolari di diritti soggettivi, per i quali solo il titolare può agire. Con questo presupposto giuridico, tutti coloro che vorranno far verificare la legittimità di queste procedure della Regione Lazio e tutelare i loro diritti individuali, potranno e dovranno agire singolarmente, in modo parallelo con il Comune di Bassano Romano che, a quanto sembra, pare voler agire per il controllo di legittimità.

Eventuali lesioni ambientali potrebbero determinare oltre al pregiudizio per la salute e la salubrità della vita, da vantarsi come DIRITTO A VIVERE IN UN AMBIENTE SANO EVITANDO IMMISSIONI MOLESTE (Art. 8 C.E.D.U.), oltre ad una svalutazione delle attività agricole ed imprenditoriali e delle proprietà immobiliari.
La faccenda più preoccupante è che l’azienda proponente ha omesso di indicare che il codice CER 19 01 indica “Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti” e che lo specifico 19 01 11* indica “ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose”

La stessa azienda proponente ha omesso di indicare che il codice CER 10 01 indica  “Rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici” e che lo specifico  10 01 01 indica  “Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 10 01 04)”

I rifiuti contrassegnati nell’elenco con un asterisco “*” sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi e ad essi si applicano le disposizioni della medesima direttiva, a condizione che non trovi applicazione l’articolo 1, paragrafo 5.

Ai fini della presente decisione per “sostanza pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche; per “metallo pesante” si intende qualunque composto di antimonio, arsenico, cadmio, cromo (VI), rame, piombo, mercurio, nichel, selenio, tellurio, tallio e stagno, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche classificate come pericolose.

Molte le sentenze a sostegno del ricorso al TAR in materia di inquinamento:

Già nel 2006 la Corte Europea ha confermato il DIRITTO AL RISPETTO DELLA VITA PRIVATA E FAMILIARE contro le IMMISSIONI INQUINANTI DA STABILIMENTO INDUSTRIALE situato vicino ad abitazioni AUTORIZZATO DALLA REGIONE LAZIO.

La salute (bene tutelato dagli artt. 32 Cost. e 2059 c.c.) va intesa come stato di benessere psicofisico la cui lesione viene determinata da ogni immissione idonea a provocare stress, esasperazione e tensione psicologica anche a rescindere dalla prova dell'esistenza di patologie (sentenza del Tribunale di Mantova del 5 novembre 2004).

Per aversi inquinamento atmosferico è sufficiente che l'alterazione dell'atmosfera incida negativamente sui beni naturali o anche semplicemente sull'uso di essi mentre NON E’ necessario il pericolo di danno alla salute dell'uomo per la presenza di sostanze inquinanti o tossiche o nocive (Cassazione penale sez. III, 11 dicembre 1991. Il D.P.R. 24 maggio 1988 n. 203")

Quindi può costituire molestia anche il semplice arrecare alle persone generalizzata preoccupazione ed allarme circa eventuali danni alla salute da esposizione a emissioni atmosferiche inquinanti (Cass. del 7 aprile 1994, n. 6598). Le emissioni odorifere moleste alle persone possono integrare, con gli altri presupposti di legge, il reato di cui all’art. 674 del codice penale.

Forte è il rischio di lesione dell’ambiente e della salute pubblica, beni e diritti fondamentali, rispetto ai quali deve essere in ogni caso rispettato il principio di precauzione (art. 191 TFUE).

La determina della Regione Lazio n. A01445 del 27.02.2013 ha escluso il progetto di “Recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di manufatti edilizi in cls” dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, sul presupposto che detti rifiuti non sarebbero pericolosi, mentre invece si ritiene che dovendo l’impianto lavorare anche con sostanze pericolose, la valutazione di impatto ambientale sia doverosa e necessaria, quantomeno sotto il profilo dell’applicazione del principio di precauzione.


L’Osservatorio Nazionale Amianto, Associazione, ha ricevuto diverse segnalazioni da cittadini, i quali chiedono una attenzione su questi problemi, e non escludono di dover ricorrere al TAR, peraltro avendo conferito mandato al Presidente Nazionale l’Avv. Ezio Bonanni, e all’Avv. Barbara Costa, al fine di chiedere tutela nei modi e termini di legge, ai sensi di quanto stabilisce l’art. 8 Cedu e di cui agli artt. 32 e 41, II comma, della Costituzione e ogni altra norma applicabile.

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EDIZIONE "VIRTUAL PAPER" DE L'OSSERVATORE LAZIALE DEL 25 APRILE 2013 PAGINA 3

26/04/2013 BASSANO ROMANO, SI CONVIVE CON IL PERICOLO DI SCORIE E SOSTANZE PERICOLOSE

 




VITERBO,SAN PELLEGRINO IN FIORE: DUE APPUNTAMENTI ENOGASTRONOMICI "A PRANZO CON LE ERBE AROMATICHE" E "SIAMO FRITTI"

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Viterbo – In occasione di San Pellegrino in Fiore, martedì 30 aprile Slow Food Viterbo presenta in piazza del Gesù, presso lo Slow Bar due iniziative enogastronomiche: dalle ore 12 “A pranzo con le erbe aromatiche”, menù con degustazione guidata dalla nutrizionista Alessia Fuschino; dalle ore 19 “Siamo fritti”, ortaggi locali fritti in piazza all’istante, nel solco della tradizione del “cibo di strada”.

Come di consueto per i soci Slow Food sconto del 10%, mentre per quanti vorranno associarsi o rinnovare la tessera sarà l’ultimo giorno per usufruire della promozione che consente di ricevere in omaggio, insieme a tessera e un libro a scelta, due libri della collana “Ricettari Slow Food”.




VITERBO, L’AIA OSPITA UNA TERNA ARBITRALE DI SERIE A. ALLENAMENTO E RIUNIONE TECNICA PER I FISCHIETTI VITERBESI

Redazione

Viterbo – Un grande appuntamento sportivo si svolgerà martedì 30 Aprile 2013, alle ore 17, presso il Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino, dove la sezione di Viterbo dell’associazione italiana arbitri ospiterà una terna arbitrale di serie A, composta dall’arbitro Maurizio Mariani della sezione di Aprilia e dagli assistenti Alessandro Giallatini e Giulio Dobosz entrambi della sezione di Roma 2. Con l’occasione i fischietti viterbesi terranno una seduta di allenamento con i graditissimi ospiti nel campo sportivo del complesso alberghiero e alle 18.45 in una sala conferenze dell’Hotel si svolgerà una riunione tecnica.  Grande la soddisfazione del presidente della sezione di Viterbo  Luigi Gasbarri che ha ottenuto il benestare di questa visita direttamente dal presidente nazionale dell’Aia Marcello Nicchi. “Sarà l’occasione – dichiara Gasbarri – per conoscere in maniera più approfondita questi tre ragazzi della nostra regione che già da diversi anni si sono affacciati nel mondo del calcio professionistico e che continuano ad arbitrare con passione ed orgoglio.” Maurizio Mariani è nato a Roma e durante gli studi presso la scuola militare "Morosini" di Venezia ha frequentato il corso da arbitro per poi esercitare la sua attività sportiva nella sezione apriliana. Oggi è il più giovane arbitro della Lega Professionisti e il suo recente esordio in Serie A nella partita Chievo – Atalanta è da considerarsi il frutto di una carriera rapida, riconoscimento delle sue grandi capacità in un ruolo sempre delicato come quello del direttore di gara. Ha esordito in serie B nel 2011 nella partita Gubbio -Ascoli e nella stagione corrente oltre ad arbitrare diverse partite di serie B ha più volte svolto le mansioni di arbitro di porta in serie A. Alessandro Giallatini è assistente arbitrale internazionale, è nato a Roma il 4 Luglio 1975 ed é divenuto arbitro insieme all’altro assistente arbitrale Giulio Dobosz il 15 dicembre 1990. Ha iniziato la sua cavalcata trionfale debuttando in serie A il 1 novembre 2009 in Cagliari – Atalanta come secondo assistente, in un crescendo di ottime prestazioni. Giulio Dobosz è nato a Roma il 29 ottobre 1974 e ha accompagnato Maurizio Mariani sia al suo esordio nel campionato regionale di Promozione e sia nella splendida cornice di Verona per l’esordio in serie A dell’arbitro di Aprilia. Giulio ha esordito in serie A il 21 Dicembre 2008 in Chievo – Genoa, nella corrente stagione sportiva spiccano le designazioni per Juventus – Fiorentina, Milan – Sampdoria, Inter – Fiorentina. Ad oggi ha diretto 65
gare di Serie A.
 




VITORCHIANO: PALESTRA ULTIMATA MA LA DIRIGENTE SCOLASTICA NON AUTORIZZA L'UTILIZZO

Redazione

Vitorchiano (VT) – La palestra è ultimata ma non può essere utilizzata? A tal proposito l’amministrazione comunale di Vitorchiano scrive una nota alla dirigente scolastica: “Come annunciato in più occasioni, l’amministrazione comunale ha provveduto all'ultimazione dei lavori che interessano la palestra adiacente il complesso scolastico della scuola primaria e scuola media, ma la dirigente scolastica non ha ancora autorizzato l’utilizzo. In data 27 marzo l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Bagnato ha inviato una comunicazione alla segreteria dell’istituto Pio Fedi, alla dirigente scolastica e alle insegnanti di attività motoria, nella quale veniva riferito l’espletamento di tutti gli adempimenti necessari per garantire la sicurezza nella nuova struttura, sia di carattere statico che in materia di antincendio. Soprattutto veniva autorizzato l’utilizzo durante l’attività curriculare dal 2 aprile con la contestuale messa a disposizione per le scuole elementari e medie. La stessa comunicazione non ha seguito nessuna formale replica da parte della dirigente scolastica, per cui in data 19 aprile l’amministrazione ha provveduto all'invio di un nuova comunicazione nella quale si rinnovava la messa a disposizione della palestra per la attività motorie scolastiche. Come riferito nella stessa e nella speranza di una fattiva collaborazione, soprattutto nell'interesse dei giovani alunni, rimaniamo in attesa di un tempestivo riscontro, che ci stupisce non sia ancora pervenuto”.




BASSANO ROMANO: TUTTO PRONTO PER LA "DOMENICA DEL VILLAGGIO"

Redazione

Bassano Romano (VT) – L’Associazione Culturale La Rocca di Bassano Romano (VT) Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Bassano Romano, è lieta di presentare "La domenica del villaggio" che si terrà il 19 maggio 2013.
Bassano Romano, un borgo tra storia e natura. Un borgo sorto dopo l’anno mille e da modesto villaggio riesce a divenire centro di notevole interesse economico, sociale e culturale grazie alla Famiglia Giustiniani, divenuti Signori di Bassano nel 1595. Sarà il Marchese Vincenzo Giustiniani, grande mecenate, l’autore di importanti interventi riqualificativi che segneranno la “personalità” del rinato borgo.

Programma:
ore 9.30
Appuntamento con i partecipanti in Via San Gratiliano n. 22 (davanti ufficio
Pro Loco) dove l’Associazione offrirà una colazione di benvenuto
Ore 10.00
Appuntamento con la storia:
inizio visita guidata del centro storico dove sono previste le seguenti tappe:
ponte delle Vaschie, cantina dei Butti, scuderie Giustiniani, Palazzo Giustiniani ricco di pregevoli affreschi risalenti al XVI e XVII secolo, Via Maria Giustiniani e la sua ramificazione di vicoli, Borgo San Filippo. Durante tale escursione si potranno ammirare gli antichi forni, il restaurato lavatoio, l’Oratorio della confraternita e la chiesa di San Filippo Neri.
Ore 12,00
Aperitivo a cura della Coop Lascherano, con degustazione di prodotti a base di nocciole (produzione locale)
Ore 13.00
Appuntamento con la cucina casareccia:
pranzo con menù turistico di € 18,00 presso la trattoria Da Alfredo e la trattoria Il Melangolo
Ore 15,00
Appuntamento con la natura: Ritrovo in Via San Gratiliano n. 22 (davanti ufficio Pro Loco) e con mezzi propri trasferimento alla Faggeta di Bassano dove poter ammirare un monumento naturalistico di suggestiva bellezza.
Ore 17,00
Appuntamento con l’arte: Visita alla chiesa di San Vincenzo M. dove è custodita la prima versione del Cristo Porta Croce di Michelangelo.
Ore 17.30
Ritorno al paese, con la speranza di aver trascorso una piacevole giornata
Prenotazione presso i recapiti dell’Associazione oppure telefonando al cell. 393.6356297 e
328.5692578 – In caso di pioggia l’evento è rinviato alla domenica successiva




BASSANO ROMANO, SI CONVIVE CON IL PERICOLO DI SCORIE E SOSTANZE PERICOLOSE

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Martedì 30 aprile 2013 alle ore 18,00 nella biblioteca comunale di Bassano Romano  si terrà una pubblica assemblea per raccogliere adesioni al il ricorso al TAR  che il Comune di Bassano Romano intende promuovere contro la DETERMINAZIONE n. A01445 del 27/02/2013 della Regione Lazio  Dipartimento istituzione e territorio Direzione Regionale Ambiente Area Valutazione Impatto Ambientale.

La DETERMINA riguarda una pronuncia di assoggettività  a V.I.A. e S.M.I. del progetto di "RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI EDILIZI IN CLS" sito nella Provincia di Viterbo, Comune di Bassano Romano, Loc. Stazione scalo. proponente TUSCIA PREFABBRIACTI srl. Il progetto in valutazione riguarda la proposta di installazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di conglomerati cementizi, all'interno del sito aziendale esistente, gestito dl proponente ubicato in zona industriale del Comune di Bassano Romano (VT) in località Stazione Scalo. All'attualità sono presenti nell'area gli impianti necessari all'attività di confezionamento del calcestruzzo (cls) e alla sua lavorazione. Il ciclo produttivo, ad oggi, utilizza materie prime quali inerti di cava, sabbia, cemento e acqua, senza trattare rifiuti e viene svolto internamente ad un capannone esistente. Nella Determina si riportano le attività sui rifiuti non pericoli previste ed i quantitativi che si intendono smaltire:
CER 100102: ceneri leggere (15 tonnellate al giorno) + CER 100101: ceneri pesanti (135 tonnellate al giorno) + CER 190111: ceneri pesanti e scorie (*) + CER 030310: scarti di fibre e fanghi contenenti fibre derivanti dalla depurazione della pasta di carta e dell'industria cartaria (*)+ CER 030305: fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta (*)
CER 030309: fanghi di scarto contenenti carbonio di calcio (*)
(*): materiali utilizzati in sostituzione o in mix con il codice CER 100101 in modo tale da non modificare i quantitativi di rifiuti non pericolosi gestiti (150 tonnellate al giorno)

Continuando a leggere la determina della REGIONE LAZIO  “il proponente esclude qualsivoglia contaminazione degli ambienti e delle acque sotterranee e del sottosuolo”. Anche l’Amministrazione Comunale di Bassano Romano sta seguendo con molta attenzione l’iter di autorizzazione del suddetto impianto. Secondo il Dr. Ugo Pierallini, Assessore Ambiente e Cultura:

“L’Amministrazione ha seguito e continua a seguire e monitorare la situazione, anche avvalendosi di esperti competenti, al fine di evitare che qualsiasi attività produttiva/industriale proposta nel nostro Comune costituisca pericolo per la cittadinanza e/o per l’ambiente e il territorio stesso. Stiamo prendendo tutte le dovute informazioni in merito alla pericolosità o meno di questo impianto industriale, nel quale è previsto l’utilizzo, come materia prima per la produzione di blocchi di cemento per l’edilizia, di ceneri pesanti e leggere provenienti dalla centrale termoelettrica a carbone di Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia). Possiamo fin d’ora affermare che la volontà politica dell’Amministrazione è quella di incentivare lo sviluppo di attività industriali e artigianali che siano in armonia con l’ambiente e con il territorio, mentre siamo contrari ad attività che possano in qualsiasi modo mettere in pericolo o comunque arrecare danno alla salute dei cittadini, all’ambiente e al nostro territorio. Proprio per questo motivo siamo rimasti contrariati dalla determinazione della Regione Lazio che esclude questo impianto dall’obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), liquidando la questione con la stesura di 17 prescrizioni, per giunta redatte senza interessare il nostro Comune, su cui ricade detto impianto. Per queste ragioni abbiamo inoltrato la documentazione ad un legale con il quale stiamo valutando di presentare ricorso al TAR del Lazio verso la suddetta determinazione con il quale chiederemo che venga effettuata una seria valutazione di tutti gli eventuali rischi collegati alla realizzazione di questo impianto. L’Amministrazione Comunale continuerà ad essere vigile e non esiterà, qualora le risposte non fugassero i dubbi sugli eventuali rischi, a farsi promotrice assieme alla sua comunità di eventuali azioni di contrapposizione."

Nella DETERMINAZIONE n. A01445 del 27/02/2013 della Regione Lazio   è espressamente indicato che “Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni secondo le modalità di cui al D.Lgs 2 luglio 2012, n. 104, ovvero ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL”.

SUL SITO S.E.A. SERVIZI ENERGETICI AMBIENTALI si scopre qualche incongruenza  che ha allarmato imprenditori agricoli e di agriturismi adiacenti gli impianti di TUSCIA PREFABBRIACTI srl che temono di dover chiudere le proprie attività, nonostante abbiano pre-pagato al Comune di Bassano Romano un P.U.A. (Piano Utilizzazione Aziendale) valido anche per 10 anni: 190111* ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose 100101 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 100104)

PERCHE' NELLA DETERMINA SI E' CERCATO DI FAR PASSARE QUESTI DUE CODICI CER SENZA INDICARE COSA SI INTENDA PER SCORIE E PER SOSTANZE PERICOLOSE ?

Nella determina si parla di CER 19 01 11 annoverando solo "ceneri pesanti e scorie" ed EVITANDO DI SEGNALARE CHE QUESTE SONO "contenenti sostanze pericolose" e CHE IL CODICE CER 19 01 RIGUARDA "Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti". Il tutto VERIFICATO Leggendo "Testo definitivo della Decisione 2000/532/CE che contiene l'elenco dei nuovi CER"




FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER IL COMPLETAMENTO DELL’HUB PORTUALE DI CIVITAVECCHIA.

Redazione

Viterbo – “Un passo importante in direzione di uno sviluppo della nostra provincia e del Lazio in un momento di grave difficoltà economica, con gli enti locali pressoché privi di risorse”. Così il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore provinciale ai Trasporti Luigi Ambrosini hanno definito la firma del protocollo d’intesa per il completamento del piano strategico dell'Hub portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e del sistema di rete e della logistica, avvenuto lo scorso mercoledì a Roma alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà.


Si tratta di una struttura logistica integrata, fruibile per le esigenze produttive di aree ad alto valore strategico e con forti prospettive di sviluppo, come l’area di Roma e dell’Italia centrale. La Provincia di Viterbo, insieme alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma, ai comuni di Roma, Fiumicino, Civitavecchia, Viterbo, Tarquinia, alle Ferrovie dello Stato, all’ENI, all’Anas, all’Ardis, a Fincantieri, a Grimaldi group, ad Aeroporti di Roma e all'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta è partner nella realizzazione del progetto. Il protocollo per conto di Palazzo Gentili è stato sottoscritto dall’assessore Ambrosini.
Il presidente Meroi, nel corso del precedente incontro in cui era stato dato l’ok all’ultima bozza del documento, aveva evidenziato l’urgenza di accelerare la realizzazione dell’ultimo tratto della Trasversale che va da Monteromano a Civitavecchia ribadendo come la Provincia, di fronte alla carenza di risorse evidenziata dall’Anas, avesse realizzato una progettazione alternativa con costi molto ridotti rispetto a quelli originari.   “La firma del protocollo – aggiungono Meroi ed Ambrosini – permette di delineare la cornice istituzionale nell’ambito della quale saranno promossi tutti gli interventi di realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture primarie e quelle di collegamento previste per completare e rendere funzionale il progetto dell’Hub portuale di Civitavecchia. Per la Provincia di Viterbo questo atto assume una rilevanza straordinaria, in quanto va a certificare la necessità di collegare il sistema portuale all’Italia centrale, attraverso il completamento delle infrastrutture e della rete logistica. Impensabile che, di fronte ad un’opera del genere, si possa pensare di raggiungere il centro Italia con i tempi attuali e con un sistema viario che da Civitavecchia a Monteromano è del tutto inadeguato, per non dire da terzo mondo. Salutiamo quindi con soddisfazione la firma del documento, alla stesura del quale abbiamo contribuito attivamente”.