VITERBO, CENTRODESTRA ALL'ATTACCO: "MICHELINI NON SA' DI COSA PARLA"

Redazione

Tutti contro Michelini? Tutto il centrodestra perlomeno, pare proprio di sì. Una sfilza di sigle ha firmato una nota congiunta con la quale si criticano le esternazioni di Michelini in tv. Ma vediamo cosa hanno da dire il Popolo della Libertà, Fratelli d’Italia, Ego Sum Leo, Civica per Viterbo, FondAzione, La Destra, La Mia Tuscia, Fiamma Tricolore.

Ecco la nota:

"Andiamo bene, andiamo proprio bene! Il candidato sindaco del centrosinistra, Leonardo Michelini, vuole fare il primo cittadino di questa Città ma dimostra pubblicamente di non conoscere Viterbo. Altrimenti, ci chiediamo, per quale motivo avrebbe ieri ripetuto davanti alle telecamere di Rai Tre di voler approvare il regolamento dell’ornato per il centro storico? Lo dice, forse, perché ignora che tale regolamento esiste ed è stato approvato in consiglio comunale poco tempo fa? Della serie: non so proprio di che parlo.
Stesso discorso vale per Ferento, che il volenteroso Michelini afferma di voler pulire, probabilmente non sapendo, oltre che l’area è di proprietà privata, che la manutenzione ordinaria del sito archeologico spetta unicamente e senza deroghe alla Soprintendenza dei beni culturale per l’Etruria Meridionale e che né il Comune né altro Ente possono effettuarvi interventi di alcun tipo. A meno che non voglia incorrere in qualche denuncia, consigliamo quindi a Michelini di documentarsi meglio prima di entrare, vanga alla mano, nella zona di Ferento senza autorizzazione.
Fa davvero sorridere, poi, il richiamo di Leonardo Michelini alla presunta futura mancata sudditanza del centrosinistra viterbese nei confronti dei poteri forti della capitale. C’è poco da ventilare ipotesi da meraviglioso mondo di Oz: la realtà dei fatti questa terra la conosce bene perché, come un incubo, i suoi cittadini l’hanno già purtroppo vissuta non molti anni fa. Ma cosa vuol parlare Michelini di “ruolo di rilievo” alla Pisana per Viterbo quando lo stesso Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, pur disponendo di consiglieri di ottimo profilo eletti nel centrosinistra con grande consenso sul territorio viterbese, si è ben guardato dal nominare un rappresentante della Tuscia in giunta, preferendo elementi ancora una volta espressione romana! E se poi Leonardo Michelini farà anche solo il minimo sforzo di andarsi a leggere i bandi PLUS, che sono pubblici e accessibili a tutti, il candidato sindaco del centrosinistra farà, meraviglia!, pure una doppia scoperta: in primo luogo, verificherà che i soldi ci sono e che lui è l’unico al mondo rimasto a non saperlo, come ha dichiarato ieri in diretta tv; si accorgerà poi che 13,5 milioni di risorse dell’Unione Europea sono arrivati a Viterbo grazie alla Giunta Polverini. Non a quella di Marrazzo né a quella di Zingaretti. Lo sollecitiamo a compiere questa difficilissima e faticosissima operazione di conoscenza degli atti, comunque per lui necessaria al fine di dire altre corbellerie".

 




CURA DI VETRALLA, GRANDE ATTESA PER IL 2° RING RULES

Redazione

Cura di Vetralla (VT) – E allora… via! Si comincia. Tutti pronti ai loro posti di combattimento: pugili, maestri, arbitri, commissario di riunione, staff sanitario, scuola di ballo, organizzatori. Al centro della pista di pattinaggio all’interno della villa comunale di Cura, sarà collocato per la prima volta un vero ring professionistico su cui si confronteranno atleti di Vetralla già conosciuti per la loro caparbietà e atleti provenienti da altri comuni della provincia.

L'evento sportivo è patrocinato dall'assessorato allo Sport e organizzato, in qualità di referente del comitato Associazioni Sportive di Vetralla, Gennaro Giardino in stretta collaborazione per la parte tecnica con i noti Campioni Renato Sini e Alessio De Falco.

Le associazioni che prenderanno parte alla manifestazione saranno le seguenti: Scuola della Tigre del M. Renato Sini per la “Kick Boxing”, Invictus Boxe Lazio del M. Alessio De Falco, Palestra K2O del M. Carlo Blengio per il “Kung Fu e Sandà”, M. Stefano Smera per il “Krav Maga”, M. Luca Sabatini Palestra Dimensione Fitness di Vitorchiano  per Kick Boxing, Scuola di Boxe di Viterbo del M. Massimo Bastianini, Scuola di Ballo Antares della M. Valentina Cincotti.     

La serata sarà coreografata dalla scuola di ballo di Valentina Cincotti con le sue bravissime allieve.  Ospiti d’onore della manifestazione oltre alle Autorità locali, il grande campione di boxe viterbese,  Andrea Di Luisa, il Professore Gilberto Pietrella fondatore dell’università della Tuscia, il noto attore Viterbese Piermaria Cecchini, Alessio Sarri medaglia oro olimpica per il fioretto e la spada, Marco Cima Paraolimpico Nazionale per il fioretto 4° paraolimpico di Londra 2012.

“Ringraziamo i privati che hanno sponsorizzato e permesso di realizzare questo evento e invitiamo tutti a seguirlo, – è l'invito espresso dagli organizzatori dell’evento. – Un doveroso ringraziamento a tutta l’Amministrazione Comunale, dagli  impiegati, che hanno seguito la parte burocratica, alla giunta, che ha dato la massima fiducia rilasciandoci il patrocinio e un contributo per la parte economica, al nostro caro amico Delegato allo sport Elio Pietro Romolo Ferri."




VITERBO BALLOTTAGGIO, IL PDL SU APPARENTAMENTO ROSSI – MICHELINI: "FILIPPO ROSSI HA VENDUTO LA SUA GENTE"

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Redazione

Viterbo – E' polemica da parte del Pdl di Viterbo dopo un presunto inciucio raggiunto. Filippo Rossi ha reso noto di aver raggiunto l'accordo con il candidato sindaco del centrosinistra Leonardo Michelini. Nessun apparentamento, ma solo un'intesa che, tuttavia, qualora Michelini vincesse il ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, gli permetterà comunque di ottenere un assessorato.

Il Pdl in una nota commenta la manovra di Rossi:

Un accordo non scritto, ma stampato – vista la specificità della situazione – già agli albori della nascita di Viva Viterbo. Che Filippo Rossi potesse decidere di sottoscrivere un apparentamento con il centrodestra in realtà noi non lo abbiamo mai creduto davvero possibile, semplicemente perché l’ormai defunta lista Viva Viterbo, alla faccia e in barba a chi sinceramente ci ha creduto, è un movimento nato da un’idea del centrosinistra e dello stesso Rossi per sostenere al ballottaggio Leonardo Michelini.

L’accordo siglato l’altra notte dal “fasciocomunista” ex portavoce di Scajola svela infatti chiaramente la regia dello sposettiano Roberto Pepponi dietro ogni mossa di quello che in questa Città passerà alla storia come il distruttore di un movimento, Viva Viterbo, dissoltosi più velocemente della luce nonostante il buon risultato elettorale del primo turno.


Senza curarsi della reale possibilità di partecipare ad un progetto vero di rinnovamento e di sviluppo della Città, Filippo Rossi ha venduto la sua gente, i suoi candidati e il suo elettorato per perseguire un duplice obiettivo personale, che si realizzerà però solo se Michelini vincerà le elezioni. In primo luogo, Filippo Rossi vuole fare l’assessore alla Cultura, traguardo inseguito dai tempi in cui lo sponsorizzava quell’altro grande esempio di coerenza che risponde al nome di Gianfranco Fini. Poco importa a Rossi se per il suo assessorato ha gettato alle ortiche la possibilità di una maggiore presenza in consiglio delle persone che hanno creduto in lui e nel suo progetto. In seconda battuta, se Michelini vincerà le elezioni Filippo Rossi potrebbe volersi occupare personalmente da dentro la giunta di Caffeina e della Fondazione Caffeina, il cui presidente e uno dei maggiori sponsor è proprio il figlio maggiore di quel Roberto Pepponi regista delle operazioni rossiane. Per inciso, l’altro figlio di Pepponi si è candidato proprio nella lista di Rossi e anche per lui è già pronto un posto nella eventuale giunta Michelini, ma stavolta in quota Sposetti. Quando si dicono le coincidenze.


Certo, tutto il teatrino di Rossi in queste ultime settimane ce lo saremmo volentieri risparmiato, abbracci alle mura e palloncini compresi. Visto che la sua finalità è sempre stata un’altra, il cinema poteva anche evitarselo. Bastava una riunione notturna a prendere ordini da Pepponi e via. Chissà, magari ora che ha cambiato sponsor a divenire assessore ci potrebbe anche riuscire davvero: se basta un Pepponi qualsiasi per ottenere un posto in giunta, ci chiediamo perchè il buon Filippo abbia perso tanto tempo e speso tanta energia dietro al collezionista di figure misere, Gianfranco Fini. Bisogna vincere le elezioni prima, certo, ma il grande catalizzatore di consensi ormai considera questa opzione una pura formalità, si sa, perché cosa vuoi che gliene freghi a lui di quello che desidera la gente??? L’importante è aver ben chiaro, pardon stampato, in mente il proprio scopo.


Almeno ora che ha fatto outing in favore di Michelini, tuttavia, il “fasciocomunista” potrà smetterla di rinnegare anche l’amico finiano Potito Salatto. Si ritroveranno magari tutti insieme, anche con i “nuovi” Ugo Sposetti, Nando Gigli e Peppino Fioroni. Quelli di cui Filippo Rossi non più tardi di una settimana fa aveva detto “mai insieme a loro” e con i quali invece fra qualche giorno tenterà l’assalto al Comune di Viterbo. Sottigliezze, dirà lui, convinto ancora una volta di poter usare la sua vacua abilità di incantatore per convincere i viterbesi a votare per Leonardo Michelini, al pari suo altro prodotto dell’accordo tra Gigli, Fioroni e Sposetti.

Chissà, però, che Rossi, preso dall’obbedienza incondizionata (o invece proprio condizionata, da Caffeina e dai suoi interessi) non abbia stavolta sottovalutato l'intelligenza dei viterbesi? Se lo hanno mollato Antoniozzi e molti dei suoi, ora che ha gettato la maschera, chissà che non lo mollino anche i cittadini. Una volta per tutte.




BASSANO ROMANO, IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRIME PARERE CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI

L. .P.

Bassano Romano (VT) – Il Consiglio Comunale di Bassano Romano, nella seduta del 30 maggio 2013, ha presentato un Ordine del giorno con “parere contrario alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi presso lo stabilimento ex Colacem in loc. Stazione Scalo – Bassano Romano”.

Di seguito pubblichiamo il testo del documento presentato: 

Premesso che

è stato presentato dalla società Tuscia Prefabbricati Srl il progetto per la realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di manufatti in calcestruzzo per l’edilizia, da realizzarsi presso lo stabilimento ex Colacem sito in Bassano Romano, loc. Stazione Scalo;

l’impianto in questione ricade, per effetto del Piano Regolatore Generale, nel comprensorio D4-Industriale;

detto progetto è tuttora in fase di autorizzazione da parte degli Enti preposti;

Considerato che

è espressamente dichiarata la volontà della ditta proponente di utilizzare nel ciclo produttivo anche ceneri pesanti e leggere provenienti dalla centrale termoelettrica a carbone di Torrevadaliga Nord (Civitavecchia);

la natura delle lavorazioni e dei materiali utilizzati per la produzione di manufatti in cls per l’edilizia ha legittimamente destato molta preoccupazione sia all’interno della cittadinanza di Bassano Romano che negli abitanti dei paesi limitrofi;

ad aggravare tali preoccupazioni è intervenuta la Determinazione Dirigenziale A01445 del 27.03.13, emessa dal Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio, con la quale si esclude il progetto dalla Valutazione di Impatto Ambientale;

l’Amministrazione Comunale ha promosso in data 30.04.13 un’Assemblea Pubblica dalla quale è emersa chiara e netta la contrarietà dei cittadini bassanesi al progetto;

l’Amministrazione Comunale ha già provveduto a presentare ricorso presso il TAR del Lazio contro detta Determinazione;

alcuni cittadini e associazioni hanno a loro volta presentato ricorso al TAR contro la suddetta Determinazione;

Considerato inoltre che

seppur approvato nel novembre 2011, il Piano Regolatore Generale del Comune di Bassano Romano fa riferimento ad una situazione urbanistica mutata rispetto all’attuale, soprattutto rispetto alla suddetta zona industriale, e proprio per questa ragione necessita di un approfondimento e variazione che tenga conto dei suddetti mutamenti;

sia nel comprensorio D4-Industriale che nelle particelle ad esso contigue sono già presenti attività agricole e strutture ricettive, quali Bed & Breakfast, regolarmente autorizzate;

sono inoltre presenti in prossimità dell’impianto aree di proprietà della locale Università Agraria attualmente adibite a pascolo di ovini/bovini e alla coltura di olivi;

nelle vicinanze sono presenti le faggete di Bassano Romano e Oriolo Romano, rientranti all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano, aventi al loro interno siti SIC e ZPS (Sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale);

Ritenuto che

è dovere dell’Amministrazione locale tutelare la salute pubblica, anche e soprattutto facendo ricorso al principio di precauzione vigente nei Paesi dell’Unione Europea;

è compito della stessa riconoscere, sostenere le tradizioni produttive locali, proponendo ed incentivando un sviluppo del territorio che non le danneggi, stravolgendo la natura stessa dell’area;

in virtù di quanto appena descritto è convinzione dell’Amministrazione che non tutte le attività industriali sono di fatto compatibili con la zona interessata; 

l’utilizzo di ceneri pesanti e leggere, ancorché ricomprese dalla normativa vigente nella categoria dei rifiuti non pericolosi, richiede un’attenzione particolare sulle possibili ricadute sulla salute umana, animale e d’impatto ambientale;

non è da sottovalutare il rischio concreto che tali ceneri di carbone possano andarsi a sommare a quelle risultanti dalla combustione di rifiuti, per effetto del recente “Decreto Clini” che consente l’utilizzo dei rifiuti urbani trasformati in CSS (Combustibile Solido Secondario) come combustibile nelle centrali termoelettriche (Torrevaldaliga Nord);

la vocazione del territorio di Bassano Romano e dei territori limitrofi è prettamente agricola e non è quindi affatto compatibile con una tale attività industriale;

Ribadito che

l’Amministrazione comunale è impegnata nel creare i presupposti per una valorizzazione del territorio che tenga conto delle peculiarità ambientali e culturali;

il Comune di Oriolo Romano, confinante con il sito in cui dovrebbe sorgere l’impianto, rappresenta bene l’idea di sviluppo auspicabile per l’intera area;

per questo è stato già avviato un percorso che porterà ad una più attenta gestione dei rifiuti attraverso l’attivazione di servizi che aumentino il rispetto dell’ambiente e diminuiscano l’impatto ambientale della comunità bassanese;

è intenzione dell’Amministrazione aderire alla strategia internazionale denominata Rifiuti Zero, che prevede un progressivo abbattimento della quantità di rifiuti prodotti all’interno della comunità da raggiungersi mediante una più attenta gestione dei rifiuti con il coinvolgimento attivo della cittadinanza;

che tale strategia non è compatibile con la presenza sul territorio comunale di una impianto di questo tipo; 

tutto ciò premesso esprime

il proprio parere contrario alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi sul territorio di Bassano Romano;

incarica il Sindaco e la Giunta

a regolamentare, anche avvalendosi di idonei professionisti, le attività industriali realmente proponibile nel comprensorio D4-Industriale, proponendo un percorso partecipato che veda il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio bassanese (enti pubblici, associazioni,  professionisti, singoli cittadini);

ad aderire e promuovere sul territorio comunale la raccolta firme per la legge nazionale “Rifiuti Zero”;

di redigere il regolamento per l’istituzione di una commissione consigliare in tema ambientale, come previsto dall’art.6 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.




VITERBO, BALLOTTAGGIO: IL MONDO DELL’IMPRESA E DEL LAVORO INCONTRA GLI SFIDANTI

Redazione

Viterbo – Il 5 giugno, alle ore 11, il Focus Impresa e Lavoro della Tuscia Viterbese, costituito dalle rappresentanze economiche del territorio, incontra i candidati al ballottaggio per le elezione a sindaco del Comune di Viterbo, presso la sala consiliare della Camera di Commercio di Viterbo.

Durante l’incontro – aperto alla presenza dei giornalisti – i rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacali, consumatori e Camera di Commercio si confronteranno con Giulio Marini e Leonardo Michelini sulle priorità economiche che il prossimo sindaco intende porre in agenda per lo sviluppo del capoluogo di provincia. 

Il Focus Impresa e Lavoro della Tuscia Viterbese, si è costituito nel 2010 con l’adesione di Camera di Commercio di Viterbo, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali e Associazioni di tutela dei Consumatori della provincia di Viterbo, allo scopo di discutere e approfondire, con finalità propositive, tematiche che nel breve e medio termine interessano lo sviluppo economico del territorio.




VITORCHIANO, BILANCIO CONSUNTIVO: APPROVATI 310MILA EURO PER AMPLIAMENTO DEARSENIFICATORE

Redazione

Vitorchiano (VT) – "A Vitorchiano l’acqua non è uguale per tutti infatti sono circa 100 le famiglie residenti nel comune cui viene giustamente riconosciuto dall’amministrazione Olivieri il diritto a non pagare l’acqua, che possono usare illimitatamente, ma la sola quota fissa ( circa 9,00 euro annue) poiché ricevono dal gestore idrico (il Sindaco) acqua non potabile né dearsenificata. – Dichiara in una nota Massimiliano Baglioni Progetto Futuro Vitorchiano –  In questi tempi di crisi economica – prosegue Baglioni – laddove tutti i cittadini a Vitorchiano pagano oro un’acqua non potabile né dearsenificata quanto succede per le famiglie di cui sopra è privilegio non da poco. Ma non è tutto perché nonostante i proclami della maggioranza, che il bilancio consuntivo se l’è votato da sola, non risponde al vero che non ci sono stati aumenti. Infatti nel bilancio approvato è prevista una spesa di ben trecentodiecimila euro per un ampliamento del dearsenificatore risultato ad oggi sottodimensionato per errori nel calcolo del bilancio idrico redatto a suo tempo dal responsabile dell’UTC Giuseppe Bagnato e ora introvabile in Comune. Un’altra strana dimenticanza è quella del Sindaco Olivieri che ha chiesto il giudizio di potabilità, solo dopo l’intervento della Ausl, per tutte le fonti di approvvigionamento idrico del Comune di Vitorchiano tranne che per quella sopra citata; dimenticanza di cui non si è accorto neppure il geometra del comune che vive proprio in quella zona? Perché, ci chiediamo, questo paese deve avere cittadini di serie A e cittadini di serie B? Questo il motivo per cui la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula e non partecipare alla votazione del bilancio, come segno di protesta di fronte ad una maggioranza capace solo di continui aumenti delle tariffe, di indifferenza nei confronti dei cittadini e mistificatrice delle verità nascoste dietro comportamenti che concedono privilegi ad alcuni a spese del resto della comunità come già in passato è stato evidenziato dalla magistratura intervenuta per ristabilire la legalità".




VITERBO, BALLOTTAGGIO: SANTUCCI: "CI APPARENTEREMO CON CHI SOTTOSCRIVERA' IL NOSTRO PROGRAMMA"

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Viterbo – Ecco che spuntano richieste al ballottaggio. Offrire apparentamento in cambio di approvazione di ben 11 punti stilati. “Ci apparenteremo con chi sottoscriverà gli undici punti programmatici proposti”. Il coro unanime arriva dai 32 candidati di Fondazione che si sono riuniti per discutere sul da farsi al prossimo ballottaggio. “Ogni candidato – ha affermato Gianmaria Santucci – ha avuto l’opportunità di fare l’analisi sulle ultime votazioni, ma soprattutto ha potuto dare la propria idea sul da farsi al prossimo ballottaggio. All’unanimità è scaturita la decisione di sottoporre ai due candidati sindaci al prossimo in corsa un miniprogramma da 11 punti, quelli che riteniamo fondamentali per un pronto rilancio della nostra città”.

“Credo sia la migliore soluzione – ha aggiunto – anche perché il nostro movimento è nato con l’obiettivo di dare vita a progetti che possano migliorare la città e la vita quotidiana dei cittadini. Non ci interessano poltrone o posti di potere. Per questo, se il nostro programma sarà accettato ci schiereremo, altrimenti saremo ben felici di stare per cinque anni all’opposizione e fare il nostro lavoro perché Viterbo possa diventare una città migliore”.




VITERBO: "DONNE CHE AIUTANO LE DONNE"

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Redazione

Viterbo – Dalle ore 10 alle 16 di giovedì 30 maggio 2013 si svolge presso la sede del CeFAS, in viale Trieste 127 a Viterbo, l’Open Day “Donne che aiutano le donne”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo. Per l’occasione le esperte delle Associazioni di categoria di tutti i settori produttivi e del commercio, del BIC Lazio, dello Sportello Marchi e Brevetti e dello Sportello Sostegno e Promozione di Impresa, saranno a disposizione delle imprenditrici, o aspiranti tali, interessate a chiarire dubbi o a formulare quesiti di varia natura sui propri progetti lavorativi.




VITERBO: BRACCIO DI FERRO TRA PD E PDL

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Viterbo – Per il Comune di Viterbo è braccio di ferro tra il centrosinistra con Leonardo Michelini che con 12.542 voti ha preso il  35,85 per cento e il centrodestra rappresentato da Giulio Marini con 8.807 pari al 25,17 per cento. Appuntamento al 9 giugno.          




BASSANO ROMANO, ALLARME AMBIENTE: IN ATTESA DELLA DIRETTA RAI…

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – A Bassano Romano la Tuscia Prefabbricati potrebbe essere autorizzata dalla Provincia di Viterbo a realizzare conglomerati cementizi in CLS, usando al posto della sabbia, ceneri, polveri e scorie, forse contenenti rifiuti pericolosi, provenienti dalle centrali termoelettriche ed a carbone di Civitavecchia.

Il ricercatore Giulio Belz, dell'ENEL di Brindisi ha pubblicato  un interessante ricerca su "L’IMPIEGO DELLE CENERI DI CARBONE NEI CALCESTRUZZI". [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA PUBBLICAZIONE ]

Questi i passaggi più interessanti e pertinenti il cementificio, riportati alla pagina 3 della suindicata ricerca: 

"Le ceneri sono il prodotto della trasformazione subita dalle impurità minerali presenti nel carbone (principalmente quarzo, argilla e pirite) a seguito della sua combustione nelle caldaie delle centrali termoelettriche. Nell’impiego delle ceneri di carbone nei calcestruzzi, dal punto di vista chimico, le ceneri di carbone, al pari delle pozzolane naturali finemente macinate, sono capaci di reagire a temperatura ambiente con l’idrossido di calcio (Ca (OH)2) liberato dall’idratazione del cemento Portland  generando silico alluminati idrati di calcio del tutto simili a quelli prodotti dalla reazione del cemento. L’eccesso di calce idrata rappresenta un componente di indebolimento del manufatto finale in calcestruzzo, spesso all’origine del suo degrado nel tempo.  I cristalli di idrossido di calcio sono infatti poco compatti e resistenti, e risultano chimicamente reattivi con numerosi agenti chimici esterni. Fra questi l’anidride carbonica e le acque carbonati che (con formazione di carbonato e bicarbonato di calcio che causano effetti espansivi o dilavanti e la depassivazione dei ferri di armatura) ed i solfati (con produzione di ettringite espansiva)."

 

A fronte di queste attente analisi e valutazioni ci domandiamo cosa potrebbe accadere se la Tuscia Prefabbricati venisse autorizzata da enti pubblici a lavorare sia ceneri leggere di carbone (CER  10 01 02) che fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio (CER 03 03 09), grazie alla Proposta 6549 del 9 maggio 2013 da cui la Regione Lazio ha emanato la determinazione A03805 del 16 maggio 2013 a rettifica degli errori materiali contenuti nella vecchia determinazione A01445 del 27 febbraio 2013 in cui si parlava di rifiuti pericolosi con codice CER 19 01 11. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DETERMINAZIONE REGIONALE DEL 16 MAGGIO 2013 ]

Con questo atto si lascia di fatto carta bianca all'ufficio rifiuti della Provincia Di Viterbo che potrebbe autorizzare la realizzazione di conglomerati cementizi con uso di ceneri, polveri e scorie al posto della sabbia. E  questo senza pretendere dall’azienda proponente di ripresentare da capo il suo progetto. 

La struttura del risultante cemento armato o dei semplici foratini come reagirebbero in caso di infiltrazioni di umidità o di rottura di tubi dell'acqua, visto il loro contenuto specifico?

Anche il Dottor Paolo Franceschi, Pneumologo, Membro del Comitato Direttivo e dell’ Albo degli Esperti dell’ ISDE Italia – Medici per l’Ambiente,  ha evidenziato che secondo diversi studi  “le ceneri che derivano dalla combustione del carbone sono fonte di preoccupazione, in quanto è stato dimostrato il loro effetto genotossico e mutageno”. “Oltre alla diffusione in atmosfera degli isotopi radioattivi, deve destare attenzione anche l’ utilizzo delle ceneri derivanti dalla combustione del carbone per  la costruzione di edifici, in quanto   esse  presentano valori di radioattività che eccedono o sono molto vicini ai valori  massimi  di radioattività consentiti“. 

A Musestre (TV) nei mesi scorsi è stata abbattuta una nuova abitazione a causa della scarsa qualità del cemento, dove sono state rilevate  ceneri, diossine, metalli pesanti, sostanze tossico nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite nei muri di quella casa. Non si può pensare di aver risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti, quando le ceneri di combustione finiscono nel cemento e quindi nelle nostre abitazioni.

In Italia, così come pubblicato da AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento), nei 52 cementifici attivi ora in Italia si utilizzano 680.000 t anno di ceneri e gessi chimici (dati 2011). Nessuno vuole che si lavorino rifiuti per fare edifici civili come case, scuole, uffici o altro. 

I cittadini chiedono che sia tutelato il diritto costituzionale alla  salute ed alla salubrità dell'aria oltre che i polmoni verdi delle faggete di Oriolo e Bassano Romano. La Provincia di Viterbo dovrebbe forse prendere ad esempio la Provincia di Lucca catapultata dal sistema incenerimento alla prospettiva rifiuti zero entro il 2020 con queste valide motivazioni: “gravi criticità emerse nell'esercizio degli impianti di incenerimento, diffuse preoccupazioni riguardo alla tutela della salute e dell’ambiente, le attività proprie della raccolta differenziata, del riuso e del riciclo sono ad alta intensità di lavoro  e pertanto la chiusura degli inceneritori non produrrebbe la perdita di posti di lavoro“.

Questo tenendo conto che a Bassano Romano l’inceneritore ancora non c’è…

Il Decreto LEGISLATIVO 18 maggio 2001, n. 228 tutela le zone aventi specifico interesse agrituristico come potrebbe essere quella tra Bassano Romano, Oriolo Romano e Bracciano. A chi giova la distruzione della faggeta di Bassano dentro il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano 

istituito il 25 novembre 1999 con L.R. n.36, commissariato per volere della Giunta regionale.

In particolare sotto attacco si trovano la Faggeta e tutto il Bosco di Bassano, questo nonostante il "Bosco Montevano e Cavoni" sia stato riconosciuto come SIC (Sito di Importanza Comunitaria) dalla CEE, per la presenza di un coleottero raro, Rosalia alpina, e come ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la presenza di Nibbio bruno, Poiana e Falco Pecchiaiolo.

Anche i pendolari della FL3 Roma–Cesano-Viterbo non vorrebbero respirare nano particelle potenzialmente cancerogene, frutto della lavorazione di codici CER 19 01 11 o 19 01 12. 

A fronte di questo potenziale rischio di disastro ambientale sembra paradossale che l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo, Luigi Ambrosini, abbia presentato due progetti affinché la Provincia di Viterbo diventi un distretto rurale d’Europa e la Maremma sia inserita nel patrimonio dell’Unesco. 

L’assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha recentemente denunciato le  “aggressioni sempre più frequenti a danno del territorio” evidenziando che “Purtroppo da qualche tempo la Tuscia sembra diventata una terra di conquista. Interi ettari di terreno sono stati sottratti all’agricoltura per installare impianti ad energia rinnovabile, impianti fotovoltaici ed eolici in particolare, con pesanti ricadute sull’impatto ambientale e sulla tenuta del paesaggio. Purtroppo abbiamo le mani legate, la legge non ci fornisce strumenti per difenderci da queste continue aggressioni e manca anche da parte della Regione un piano energetico che detti linee guida ai governi locali ponendo dei paletti al proliferare indiscriminato di questi impianti".

Abbiamo già fatto presente il pubblico timore di possibili infiltrazioni malavitose legate al fatto che Tuscia Prefabbricati operi in stabilimenti della Colacem che ha rapporti con Italcementi, denunciata per collusione con la 'ndrangheta dal  "Decimo rapporto SOS Impresa" presentato da Confesercenti il 22 ottobre 2007, e ripreso nel libro "La deriva" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.

Da fonte ANSA ci risulta che L'Italcementi precisa che nessun fatto attributo alla società è stato 'giuridicamente accertato' e che quindi è assolutamente priva di fondamento la deduzione che 'Italcementi ha ceduto alla morsa della ndrangheta''. Il Tribunale di Reggio Calabria nel 2010 ha disposto la revoca della sospensione temporanea dell’amministrazione degli stabilimenti calabresi della Italcementi Spa di Bergamo, che era stata decisa sempre nel 2007. La decisione, dicono gli investigatori, è arrivata a seguito della introduzione da parte della Italcementi: “di innovativi modelli organizzativi volti a fronteggiare il pericolo di infiltrazioni e collusioni (del tipo di quelle accertate nel corso dell’indagini) con la criminalità organizzata”.

Le ceneri sono il prodotto della trasformazione subita dalle impurità minerali presenti nel carbone (principalmente quarzo, argilla e pirite) a seguito della sua combustione nelle caldaie delle centrali termoelettriche Nell’impiego delle ceneri di carbone nei calcestruzzi, 

Dal punto di vista chimico, le ceneri di carbone, al pari delle pozzolane naturali finemente macinate, sono capaci di reagire a temperatura ambiente con l’idrossido di calcio (Ca (OH)2) liberato dall’idratazione del cemento Portland generando silicoalluminati idrati di calcio del tutto simili a quelli prodotti dalla reazione del cemento. L’eccesso di calce idrata rappresenta un componente di indebolimento del manufatto finale in calcestruzzo, spesso all’origine del suo degrado nel tempo. I cristalli di idrossido di calcio sono infatti poco compatti e resistenti, e risultano chimicamente reattivi con numerosi agenti chimici esterni. Fra questi l’anidride carbonica e le acque carbonatiche (con formazione di carbonato e bicarbonato di calcio che causano effetti espansivi o dilavanti e la depassivazione dei ferri di armatura) ed i solfati (con produzione di ettringite espansiva).

Cosa potrebbe succedere se la Tuscia Prefabbricati lavorasse contemporaneamente ceneri leggere di carbone (CER  10 01 02) e fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio (CER 03 03 09) ?

Nella nota della  Provincia di Viterbo la Tuscia Prefabbricati cita questo codice Cer 03 03 09 omettendo di citare “fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio”. Ma i tecnici degli enti pubblici (Regione/Provincia/Comune) conoscono i codici Cer?

La struttura di cemento armato ed i foratini come reagirebbero in caso di infiltrazioni di umidità o di rottura di tubi dell'acqua ?

La cittadinanza insieme ai Comitati Rifiuti Zero chiedeno a gran voce di difendere salute e le faggete di Oriolo e Bassano,  bloccando la possibilità di lavorare rifiuti per fare case. E dicendo  " NO " alla lavorazione di codici CER 19 01 11 o 12 con emissione di nano particelle potenzialmente cancerogene e respirabili anche passando con il treno Roma-Viterbo.

Il Comune di Bassano Romano, cittadini ed associazioni hanno presentato ricorso al TAR.

Venerdì 7 giugno 2013 dalle 7,30 alle 8,00  diretta RAI TV sul posto con "Buongiorno Regione Lazio"

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TUSCIA, PREMIO "ROMA": FORMAGGI E PANE SUL PODIO

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 Redazione

Viterbo – Le aziende della provincia di Viterbo hanno ben figurato al Premio Roma, il prestigioso concorso regionale e nazionale dedicato ai migliori formaggi e pani, organizzato dall’Azienda Romana Mercati della Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Unioncamere Lazio e Camera di Commercio di Viterbo.

 

Nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano questa mattina sono stati consegnati alle imprese viterbesi i seguenti premi:

–            Formaggi, sez. Roma, tipologia  Ovini stagionati: 3° classificato a  I Buonatavola Sini con Pecorino Romano del Lazio Dop;

–            Formaggi, sez. Lazio, tipologia “Ricotta”: 1° classificato alla Fattoria Faraoni con la Ricotta vaccina;

–            Formaggi, sez. Nazionale,  tipologia a “Crosta Fiorita”: 2° classificato all’Azienda Agricola Monte Jugo con lo Stracchinato;

–            Pani, sez. Nazionale, tipologia “Pane Senza Sale”: 1° classificato a I Fornai con il Pane toscano senza sale; 2° classificato al Panificio Morelli con il Pane sciapo;

–            Pani, sez. Nazionale, tipologia “Biscotteria Dolce Secca da Forno”: 3° classificato a Nepi Pan con la Ciambellina al vino.

 

“E’ sempre emozionante – ha commentato Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo – partecipare alla gioia degli imprenditori quando sono chiamati per essere premiati, tanto più in una fase in cui le imprese ce  la mettono  tutta per emergere e hanno bisogno anche di raccogliere soddisfazioni per il loro lavoro. Colgo l’occasione per sottolineare che salire sul podio del Premio Roma è un’affermazione importante nel segno della tipicità, della qualità e dalla sana alimentazione in quanto alimenti base della dieta mediterranea”.