Ronciglione, messa la parola fine alle continue evasioni dai domiciliari di un pregiudicato del posto

RONCIGLIONE (VT) – Rompe il braccialetto elettronico e fugge dai domiciliari per l’ennesima volta. Si tratta di un pregiudicato agli arresti domiciliari che puntualmente manomette il braccialetto elettronico e se ne va a spasso per la città e puntualmente viene intercettato dai Carabinieri di Ronciglione e rimesso agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La scorsa settimana l’uomo evadeva nuovamente dai domiciliari e veniva riarrestato dai militari, oltre che denunciato per inosservanza del DPCM sulle norme antiCovid-19 e rimesso ai domiciliari.

Ieri il pregiudicato ha deciso di manomettere nuovamente il braccialetto elettronico e di riandarsene in giro per Ronciglione, probabilmente pensando che tanto in caso di nuovo arresto sarebbe stato rimesso ai domiciliari, ma questa volta gli è andata male. Infatti i Carabinieri della stazione di Ronciglione lo hanno rintracciato e portato direttamente in carcere, come disposto dalla misura cautelare richiesta dagli stessi militari dell’Arma per porre fine ai continui episodi di evasione.

Ora a meno che non venga rimesso per l’ennesima volta ai domiciliari, da dove con tutta probabilità potrebbe evadere nuovamente, il pregiudicato è stato assicurato in carcere.




Oltre 20 milioni di euro dalla Regione Lazio per buoni spesa: ecco come funziona

La Regione Lazio con due apposite delibere di giunta approvate oggi su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli, sono stati approvati due provvedimenti: “Buono spesa” che stanzia 19 milioni di euro in favore dei Comuni e misure straordinarie per gli enti del terzo settore per un importo di 2 milioni di euro.

Nel dettaglio, i 19 milioni di euro sono così suddivisi:

7 milioni sono destinati ai Municipi di Roma Capitale, mentre i restanti 12 milioni sono ripartiti tra gli altri Comuni del Lazio, in proporzione alla popolazione.

“Le risorse di “Buono spesa” – spiega l’assessore Troncarelli – sono riservate all’acquisto di cibo, alla distribuzione di pacchi alimentari, nonché alla copertura dei costi sostenuti per i medicinali. Destinatari sono le famiglie e tutte quelle persone che, con l’attuale crisi, non hanno mezzi per far fronte ai bisogni primari. In un momento tanto difficile, la Regione Lazio sta mettendo in campo una serie di azioni concrete e immediate per alleviare le difficoltà delle fasce più vulnerabili, assicurando i beni di prima necessità e dando la possibilità di acquistare anche le medicine. È prevista la possibilità di usufruire delle convenzioni con gli enti del terzo settore per la distribuzione a domicilio”.

Per accedere al servizio, va presentata domanda al segretariato sociale territorialmente competente (anche per via telefonica o mail) oppure bisogna essere segnalati da parte degli enti del Terzo settore.

Tra i requisiti richiesti, l’essere in carico ai servizi sociali comunali oppure trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza derivante dalla epidemia, previa autocertificazione soggetta a successiva verifica.

Il buono spesa o pacco alimentare ha un valore di 5 euro a persona al giorno, elevabile a 7 euro in caso in cui il destinatario sia un minore. Al fine di raggiungere il maggior numero di soggetti possibile, il massimo importo concedibile per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana. Le spese per medicinali sono riconosciute in base alla situazione di disagio economico, fino a un massimo di 100 euro al mese.

I Comuni provvederanno tempestivamente all’erogazione dei buoni spesa o dei pacchi alimentari ai beneficiari, anche attraverso l’attivazione di accordi con le catene di distribuzione alimentare o con singoli esercizi per il servizio di consegna a domicilio. Fondamentale sarà anche il ruolo degli uffici di piano dei distretti socio-sanitari a supporto dei singoli Comuni.

“Con lo stanziamento in favore degli enti del terzo settore – continua l’assessore Troncarelli – diamo un ulteriore riconoscimento al mondo del volontariato che, ancora una volta, assicura un supporto insostituibile nella erogazione di servizi essenziali a favore delle fasce più deboli della popolazione”.

Tra le iniziative finanziate: acquisto e consegna al domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi; acquisto e distribuzione di dispositivi di protezione individuale dal Covid19 anche per gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’ e altre strutture di accoglienza; acquisto pasti per le mense sociali, per i dormitori e per le strutture di accoglienza. Le risorse sono destinate tramite avviso pubblico, per un massimo di 200mila euro per ciascun ente del terzo settore.




Covid-19, il caro spesa e la necessità di spostarsi nei comuni limitrofi

L’ordinanza interministeriale dello scorso 22 marzo relativa alle ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale ha disposto che: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi
o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Molti cittadini, soprattutto quelli che risiedono nei comuni più piccoli, dove spesso non sono presenti grossi supermercati in grado di proporre un’offerta di generi alimentari esaustiva, sia sotto il profilo dei prodotti messi in vendita sia, soprattutto, sotto quello delle offerte commerciali, si sono trovati in questi giorni ad assistere al fenomeno di lievitazione dei prezzi esposti nei piccoli punti vendita. Prezzi aumentati e non di poco, quindi distanziati in maniera troppo eccessiva da quelli che si trovano invece nei supermercati dei comuni limitrofi più grandi. Una pratica, quest’ultima, che in questo periodo di grave crisi economica, per le tasche di tutti, non è risultata certamente gradita da parte dei tanti consumatori che invece avrebbero preferito aiutare il commercio locale dei piccoli centri urbani.

Si può uscire dal proprio comune per fare la spesa?

Sulle FAQ della Regione Lazio si legge che si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

Non sembrerebbe dunque prevista la condizione di spostarsi nel comune limitrofo nel caso in cui uno o più prodotti alimentari venduti nel proprio comune di residenza o domicilio presentino dei prezzi “esagerati” rispetto a ai prezzi applicati dalle rivendite situate nei comuni limitrofi. E in tal senso sembra muoversi l’associazione Codici che ha presentato al Prefetto di Roma una richiesta ufficiale per l’autorizzazione in deroga per i residenti del Comune di Gallicano nel Lazio ad uscire dal territorio cittadino per gli approvvigionamenti alimentari.

Ovviamente qualora il prefetto di Roma dovesse esprimere un parere favorevole la regola si applicherebbe a tutti i comuni di pertinenza.

“Parliamo di un Comune – spiega l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – di circa 6.500 abitanti, che ospita due supermercati e tre negozi di alimentari. Prima delle ultime disposizioni del Governo, molti cittadini si recavano nei paesi vicini per fare la spesa, perché trovavano esercizi commerciali più grandi e più forniti. A seguito delle norme introdotte dall’ultimo Dpcm, ciò non è più possibile. Riteniamo questo fatto molto grave – sottolinea l’avvocato Giacomelli – perché le attività del piccolo Comune di Gallicano nel Lazio non sono fornitissime e stanno anche subendo dei rincari e dei ritardi nell’approvvigionamento delle merci, il tutto per colpa dei fornitori. A nostro avviso in un momento così delicato bisogna tutelare i cittadini – afferma il Segretario Nazionale di Codici – pertanto abbiamo chiesto l’autorizzazione per chi ne faccia richiesta ad uscire dal territorio comunale per potersi rifornire di generi alimentari, anche soltanto una volta a settimana”.

Insomma, aiutare il commercio locale è cosa buona e giusta, ma il commercio locale non esageri nel rialzare i prezzi. E a buon intenditor poche parole.




Ronciglione, evade dai domiciliari e va in giro per il centro

RONCIGLIONE (VT) – Manomette il braccialetto elettronico e se va passeggio per il paese. E’ successo a Ronciglione dove un pregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari ha manomesso il dispositivo di controllo per andarsene in giro in pieno centro cittadino, contravvenendo anche a quanto disposto dal DPCM dello scorso 22 marzo, dove è stato rintracciato da una pattuglia dei carabinieri che lo ha arrestato e riportato nuovamente agli arresti domiciliari.




Viterbo, denunciato un ragazzo che imbrattava i treni alla stazione ferroviaria

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Viterbo, durante un servizio perlustrativo hanno sorpreso e fermato un giovane, che all’interno della stazione ferroviaria stava imbrattando le carrozze dei treni fermi in sosta, peraltro contravvenendo alle disposizioni previste dal decreto cosi detto “ corona virus” che prevede di uscire di casa solo con motivo giustificato; il giovane è stato quindi bloccato dai carabinieri, identificato e denunciato per imbrattamento di cose e per non avere ottemperato alle disposizioni di rimanere in casa




Viterbo, falsa autocertificazione disposizioni coronavirus: dice di andare a fare la spesa invece viene trovato con 20 grammi di hashish. Arrestato

VITERBO – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Viterbo, durante un servizio perlustrativo finalizzato a verificare il rispetto delle restrizioni imposte dal cosi detto decreto sul “coronavirus”, hanno notato e controllato un pregiudicato straniero, di origini marocchine, che giustificandosi con autocertificazione, diceva di dovere andare a fare la spesa per alimenti in un negozio di generi alimentari.

I carabinieri, al termine del controllo lo hanno lasciato proseguire, ma insospettiti dall’atteggiamento, hanno deciso di attivare un servizio di osservazione a distanza, ed effettivamente, il pregiudicato , dopo avere fatto finta di prendere la strada per il supermercato, ha iniziato a fare vari giri fino a recarsi in prossimità di un parco in città.

A quel punto i  militari sono intervenuti di nuovo e lo hanno prima bloccato e poi perquisito, trovandolo in possesso di ben 20 grammi di hashish, pronti per essere spacciati: immediatamente lo hanno dichiarato in arresto e tradotto presso le camere di sicurezza della compagnia di Viterbo e lo hanno denunciato anche per avere commesso falsità ideologica con la falsa autocertificazione oltre all’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.




Coronavirus, il Comune di Soriano nel Cimino avvia la sanificazione del territorio e attiva il servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità

SORIANO NEL CIMINO (VT) – In arrivo importanti iniziative per far fronte all’emergenza coronavirus a Soriano nel Cimino: sanificazione delle strade e consegna a domicilio di beni di prima necessità e farmaci.

“In queste giornate di impegno e sacrificio la sinergia è ciò che permette di ottenere risultati immediati. – Fanno sapere dal Comune – Grazie alla collaborazione fra amministrazione comunale, Protezione civile e Croce Rossa verrà avviata, a partire da stasera, una sanificazione completa di tutte le zone del paese. Per proteggere e tutelare la salute della popolazione l’operazione verrà ripetuta ogni due giorni. Al fine di agevolare queste utili operazioni l’invito che viene rivolto alla popolazione è di rimanere a casa ed uscire solamente per motivi inderogabili”.

Gli amministratori comunali metto in campo anche un ulteriore servizio che sarà attivo a partire da domani. Saranno in funzione due linee telefoniche h 24 a cui rivolgersi per richiedere la consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità. Il servizio è rivolto ad anziani e persone con disabilità. I numeri da contattare sono:
0761 74 40 33
338 11 15 258




Bassano in Teverina, panico in Comune: un uomo entra gridando di avere il coronavirus

BASSANO IN TEVERINA (VT) – I carabinieri della stazione di Bassano in Teverina hanno denunciato un cittadino italiano per inosservanza dei provvedimenti restrittivi legati al coronavirus e per procurato allarme presso l’ Autorità.

Un uomo durante la tarda mattinata di ieri si presentava, senza giustificato motivo e quindi violando le prescrizioni, presso la sede del Comune e gridava più volte terrorizzando i presenti di essere affetto dalla patologia del coronavirus.

A quel punto immediato è stato l’ intervento dei carabinieri , che hanno riportato la calma in Comune ed hanno effettuato le verifiche del caso che hanno escluso che l’uomo fosse effettivamente affetto dalla patologia. I militari hanno quindi denunciato l’uomo per inosservanza dei provvedimenti restrittivi legati al coronavirus e per procurato allarme.




Viterbo, coronavirus: al via la sanificazione delle strade e degli uffici comunali

VITERBO – Al via domattina la sanificazione delle strade sul territorio comunale di Viterbo, a partire dalle ore 6. Ad annunciarlo è il sindaco Giovanni Maria Arena, che spiega: “L’intervento avrà inizio domani e proseguirà nei prossimi giorni. Si partirà dal centro di Viterbo per poi proseguire nelle altre zone del territorio comunale. Verrá effettuato dalla Viterbo Ambiente. L’intervento di sanificazione sarà realizzato con cloro misto ad acqua. La sostanza non risulta pericolosa per gli animali. Ci tengo a ringraziare i miei concittadini – aggiunge e conclude il sindaco Arena -, si stanno comportando in maniera responsabile e soprattutto si stanno attendendo con molta serietà alle disposizioni governative emanate per contenere il contagio”. 
Nella giornata di domani saranno al lavoro mezzi (spazzatrici) che spargeranno soluzione sanificante nel centro di Viterbo, a Bagnaia e a La quercia. Sempre domani altri mezzi saranno operativi in alcune strade di Grotte Santo Stefano, con barra lava strade ad alta pressione.

Nella giornata di sabato 14 marzo é prevista inoltre l’igienizzazione degli uffici comunali. Durante le operazioni di sanificazione le finestre dovranno rimanere chiuse e si dovrà evitare di uscire prima di un’ora dal passaggio dei mezzi. La diluizione della soluzione che verrà utilizzata è stata concordata con i competenti uffici Asl. L’intervento avrà inizio alle ore 6 e durerà circa sei ore




Tuscania, 4 ragazzi vanno in giro in macchina per il paese perchè a casa si annoiano: denunciati dai carabinieri

TUSCANIA (VT) – I Carabinieri della stazione di Tuscania hanno denunciato quattro giovani. Si tratta di tre stranieri ed una ragazza italiana che hanno transitato in auto per il paese più volte ed apparentemente senza meta.

I militari li hanno fermati per controllarli e per accertarsi che fossero a conoscenza delle disposizioni sulle restrizioni ai movimenti ed, alla domanda per quale motivo fossero in giro, i ragazzi hanno risposto che a casa si annoiavano. A quel punto sono stati denunciati per avere violato le prescrizioni di pubblica sicurezza, quelle più permissive in vigore fino a ieri che imponevano ai cittadini di uscire di casa solo in presenza di un motivo di necessità, per recarsi al lavoro o per motivi di salute, visto il particolare momento di pericolo di contagio dovuto alla estrema diffusione del virus.




Nepi, evade dai domiciliari per andare al bar: arrestato

I carabinieri della stazione di Nepi, durante il servizio perlustrativo,
finalizzato anche ad accertare il controllo degli arrestati domiciliari,
hanno controllato la casa di un arrestato domiciliare di Nepi, e
non lo hanno trovato presso la sua abitazione dove stava
scontando la pena; immediatamente hanno avvisato la centrale
operativa della compagnia di Civita Castellana dell’ evasione ed
hanno iniziato le ricerche; durante le ricerche, i carabinieri della
stazione hanno deciso di controllare il centro del paese ed un bar
dove quando era libero era solito frequentare l’ evaso, e lo hanno
avvistato che passeggiava tranquillamente in direzione del locale,
quindi immediatamente lo hanno bloccato, dichiarato in arresto per
evasione e tradotto presso la sua abitazione in regime di
detenzione domiciliare.