TARQUINIA, BERNARDO PODDA: “PRONTO A MARCIARE IN MUTANDE SULL’AURELIA.”

Redazione

Tarquinia (VT) – “Farò una marcia di protesta sull’Aurelia con quello che Sat mi ha lasciato. Quindi in mutande”.  Così si esprime Bernardo Podda, uno dei due fratelli proprietari del chiosco di formaggi all’incrocio dell’Aurelia con l’autostrada Roma – Civitavecchia, nel territorio di Tarquinia (VT), che ieri è stato raso al suolo dalle ruspe della Sat, la società autostrada tirrenica che vuole realizzare l’autostrada Civitavecchia – Livorno. L’imprenditore si è fatto fotografare in mutande sopra le macerie del suo punto vendita.
Il casotto è stato demolito dopo che è trapelata la notizia che il  Tar del Lazio aveva rigettato il ricorso d’urgenza presentato dai legali dei fratelli Podda.
Ma a tutt’oggi la sentenza del tribunale amministrativo non è stata ancora pubblicata!

Non ha avuto esito positivo nemmeno l’incontro, organizzato dal Sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, tra i legali dei Podda e quelli della Sat per trovare una collocazione alternativa per l’attività commerciale dei due fratelli. L’unico impegno assunto dagli avvocati della Sat è stato quello di incontrare di nuovo i legali dei Podda, ma senza mettere nulla per iscritto e senza fissare una data per il futuro incontro.

Intanto, salgono a sei i dipendenti dei fratelli Podda che hanno perso il lavoro dopo la rimozione del chiosco. Alle tre donne licenziate ieri si aggiungono tre operai che lavoravano nell’azienda agricola dei Podda e che sicuramente trascorreranno un brutto Natale.
 




VITERBO: A PALAZZO DEI PAPI SI PARLA DI GEOLOGIA

Redazione

Viterbo – All’appuntamento, organizzato dall’Ordine presieduto da Roberto Troncarelli, parteciperanno numerosi enti regionali ed esperti del settore. Presenti anche il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi

Rocce e terre da scavo tra caos normativo e necessità di un “riciclo” virtuoso. Dal 21 agosto 2013  è nuovamente cambiata la legislazione nazionale di riferimento per utilizzare come sottoprodotti i materiali da scavo di tutti i cantieri e per migliaia di imprese edili, polmoni imprenditoriali del Lazio e del Bel Paese, il rimescolamento normativo ha portato difficoltà di interpretazione e disorientamento diffuso, anziché semplificazioni e certezze nelle procedure. In che modo la destinazione di riutilizzo delle rocce e terre da scavo sarà corretta, certa e determinata? In che modo l’utilizzo non comporterà rischi per salute e ambiente rispetto alle normali materie prime? Come la nuova normativa persegue obiettivi di rispetto del paesaggio, salubrità dei processi e snellimento burocratico? Queste alcune delle domande che si pongono cittadini e addetti ai lavori. Domande a cui l’Ordine dei Geologi del Lazio tenterà di dare risposte chiare e precise in occasione del convegno istituzionale “Terre e rocce da scavo: normativa, procedure tecniche e autorizzative, aspetti gestionali”, che si svolgerà venerdì 20 dicembre dalle ore 15 al palazzo dei Papi – sala Alessandro IV, in piazza San Lorenzo a Viterbo.

“La necessità di fornire agli operatori del settore uno strumento funzionale a una corretta applicazione della norma sulla gestione di terre e rocce da scavo – dice il presidente dell'Ordine dei Geologi Lazio, Roberto Troncarelli – ha suggerito l’opportunità di organizzare una giornata di aggiornamento, nella quale verranno presentati anche casi reali di applicazione delle procedere introdotte”. Tale opportunità nasce alla luce delle recenti modifiche normative che hanno costretto liberi professionisti, imprese e funzionari pubblici addetti – Arpa Lazio, Comuni e Province – a reimpostare le modalità di elaborazione e valutazione delle procedure gestionali dei materiali. Realtà che tira in ballo il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute collettiva. “Lo scopo – continua Troncarelli – è fornire una chiave per un corretto orientamento, a chi “lavora” nel settore, nell’ambito di un quadro normativo articolato e talora di dubbia interpretazione e consentire il reale perseguimento degli obiettivi di salubrità del territorio”. L’importante appuntamento è patrocinato da Provincia di Viterbo, Comune di Viterbo, Corpo Forestale dello Stato, Ordine degli Ingegneri di Viterbo, Ordine degli Architetti di Viterbo, Ordine degli Agronomi e Forestali di Viterbo, Ordine dei Geometri di Viterbo e Arpa Lazio. Inoltre presenzieranno il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, mentre per il Consiglio Nazionale dei Geologi, Eugenio Di Loreto.
 




VITERBO, "FORMAZIONE IMPRENDITORIALE PER EDILIZIA E DESIGN": FIRMATA OGGI L'INTEGRAZIONE AL PROTOCOLLO D'INTESA

Redazione

Viterbo – Nuove adesioni per il protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di una rete organizzativa di rilancio degli istituti scolastici ad indirizzo tecnico della Tuscia. Il documento dal titolo “Formazione imprenditoriale per edilizia e design”, sottoscritto la scorsa estate da Provincia di Viterbo, Ufficio scolastico regionale, IIS “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia, IIS “Fabio Besta” di Orte e Collegio dei geometri della provincia di Viterbo, è stato oggi integrato grazie alle adesioni dell’I.T.I.G.S. “Leonardo da Vinci” di Viterbo, rappresentato dalla dirigente scolastica Elvia Federici; dall’I.I.S.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone, per cui ha firmato la preside Maria Rita Salvi; dell’Ente Scuola Edile di Viterbo, in rappresentanza del quale era presente il presidente Ettore Bacchelli. Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha sottoscritto il documento in nome e per conto dell’Amministrazione di via Saffi, e all’iniziativa hanno partecipato anche il presidente della Cassa Edile di Viterbo, Andrea Belli, e il dirigente del settore Formazione di Palazzo Gentili, Giuliana Aquilani.

Il protocollo ha la finalità di realizzare una sinergia operativa fra i firmatari, aperta al contributo di altri eventuali soggetti istituzionali e non, finalizzata ad incrementare la popolazione scolastica degli istituti ad indirizzo tecnico e a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro agli studenti che li frequentano. La Provincia di Viterbo garantisce il patrocinio all’iniziativa e s’impegna a fornire, per quanto di propria competenza, il supporto organizzativo e coordinativo tra i soggetti coinvolti, facilitando i flussi informativi fra essi. Gli istituti tecnici s’impegnano a realizzare i corsi formativi curricolari ed extracurricolari previsti dal protocollo, fornendo i docenti e predisponendo i programmi didattici, grazia anche alla collaborazione fattiva di eventuali altri soggetti che intendessero rendere disponibile la propria comprovata competenza in materia. Il Collegio dei geometri, che ha sottoscritto il documento già la scorsa estate, s’impegna a sostenere la rete organizzativa creatasi per la riuscita dell’iniziativa stessa e a partecipare fattivamente in specifico alla predisposizione e programmazione del tirocinio propedeutico all’esame di abilitazione per la libera professione di geometra. La Scuola Edile, quale ente espressione delle parti sociali e collegato con la più immediata realtà produttiva del settore delle costruzioni, si impegna con la firma di oggi a proporre e sostenere moduli ed azioni di apprendimento diretto (cantiere scuola, visite guidate, confronti ed esperienze sul campo) integrati nei percorsi didattici curriculari ed extracurriculari condivisi con le singole realtà scolastiche, collocate in una prospettiva di utilizzo delle competenze acquisite nella dimensione specifica propria dell’impresa edile. La Scuola Edile inoltre, considerata la sovrapposta funzionalità operativa col Comitato paritetico antinfortunistico territoriale, svilupperà questa collaborazione con particolare accentuazione ed approfondimento per le tematiche della sicurezza ed igiene nello specifico delle realtà produttive dell’edilizia ed affini.
“Stiamo riuscendo nell’importante operazione di unire in maniera concreta il mondo scolastico, la formazione professionale e la realtà dell’impresa – spiega il presidente Meroi -, rendendo gli studenti degli istituti tecnici più qualificati grazie ad un supporto professionale operativo. Ciò è reso possibile solo grazie alla partecipazione congiunta delle scuole e delle associazioni, con il coordinamento istituzionale della Provincia. Credo che quello di oggi sia un momento importante, perché dopo le firme del luglio scorso adesso la rete si allarga e si arricchisce di partecipazioni attive di qualità che certamente potranno essere utili al percorso formativo degli studenti”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dagli altri firmatari dell’accordo. “Azioni sinergiche di questo tipo – spiega la preside Federici – trasformano la quantità della popolazione scolastica in qualità. Dobbiamo lavorare sulle competenze, unendo il sapere al saper fare”. Dello stesso avviso la dirigente Salvi. “Oggi l’accesso alle professioni è più difficile – aggiunge -, le scuole tecniche devono preoccuparsi anche di fornire ai ragazzi le opportunità per trovare un’occupazione. Gli istituti però non lo possono fare da soli, perciò ben vengano queste collaborazioni”. “Sono lieto di essere qui perché ho partecipato alla fase embrionale di questo progetto – dichiara Andrea Belli – e devo dire che l’incontro della scuola con l’impresa è come un sogno che si realizza. Dobbiamo ispirarci al modello tedesco, dove gli alunni stanno già sui cantieri e nelle aziende mentre frequentano la scuola: mi auguro che si possano avviare tanti altri progetti di questo tipo”. “La Scuola Edile – conclude Bacchelli – ha puntato molto su questo modello formativo, con un’attenzione particolare alla sicurezza sui luoghi di lavoro in edilizia. Questo ci permette di essere parte attiva del progetto, facendo in modo che i ragazzi passino dai banchi di scuola all’operatività del lavoro vero e proprio. Oggi purtroppo di cantieri aperti ce ne sono pochi, complice la crisi, ma credo sia importante dare agli alunni la possibilità di toccare con mano come funziona in concreto il lavoro”.

 




VITERBO: GRANDE SUCCESSO PER IL PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI "LE MURA MEDIEVALI DI VITERBO TRA SIENA E ROMA"

Redazione

Viterbo – Le mura medievali di Viterbo tra Siena e Roma, ne hanno parlato e ne parleranno ancora esperti professionisti e addetti ai lavori. Lo scorso sabato 14 dicembre, a Palazzo Brugiotti, la tematica è stata dettagliatamente affrontata e approfondita nell’ambito del convegno organizzato dagli assessorati alla Cultura e ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo. Il recente progetto di restauro conservativo delle mura urbane medievali di Viterbo, redatto dall’assessorato ai Lavori Pubblici, ha fornito l’occasione per far confrontare alcuni dei principali studiosi della tecnica delle costruzioni medievali e in particolare delle fortificazioni dell’epoca di mezzo, sul tema delle cinte murarie fortificate del Medioevo e delle loro peculiarità costruttive. Il convegno nazionale di studi, organizzato dal Comune e curato dall’architetto Renzo Chiovelli, ha permesso di presentare pubblicamente sia i risultati del progetto conservativo delle mura viterbesi e sia lo stato degli studi in merito alla cinta muraria di Viterbo e di altre realtà urbane del centro Italia. Partendo dalla storia delle tecniche edilizie murarie di Viterbo e della Tuscia, i relatori non si sono limitati a esporre ricerche di cultura materiale, ma si sono addentrati nel più ampio campo della storia culturale, confrontandola con altre realtà territoriali dell’area mediterranea. A questo primo convegno sulle mura viterbesi che prende in esame e confronta le caratteristiche tecniche di una delle principali aree italiane, come quello tosco-laziale, farà seguito, nel corso del prossimo anno, un secondo convegno internazionale, dedicato alla diffusione di tali opere costruttive murarie nell’ambito del bacino del Mediterraneo.

“Viterbo ha ereditato dal passato un inestimabile patrimonio – ha sottolineato il sindaco Leonardo Michelini durante il suo intervento al convegno -. Nei secoli passati le nostre mura difendevano la città, oggi siamo noi a doverle tutelare e salvaguardare. La scorsa settimana ho avuto modo di apprezzare,  insieme all’assessore Barelli, la città di Baku, in Azerbaijan. Una città che come Viterbo ha una prestigiosa cinta muraria, riconosciuta patrimonio dell’Umanità. Nei giorni scorsi, non appena rientrato dalla bellissima esperienza, ho fatto recapitare all’ambasciatore di Baku in Italia l’invito per questo convegno dedicato alle mura civiche. Io credo che la contaminazione di culture e storie appartenenti a città diverse, più o meno lontane, sia fondamentale per la crescita dei diversi territori. Così come il trasferimento del sapere, dei valori, delle conoscenze, di memorie e pezzi di civiltà. E su questo vogliamo lavorare. Anche in quell’ottica di rilancio del nostro centro storico, la cui fase di recupero è già iniziata”.

Ad aprire il convegno sono stati gli assessori Raffaela Saraconi e Giacomo Barelli. Al convegno era presente anche l’assessore al centro storico e all’urbanistica Alvaro Ricci. Tra gli interventi istituzionali anche quello del presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti. Il convegno è proseguito quindi con gli interventi tecnici dei relatori, a partire dall’architetto Renzo Chiovelli che si è soffermato sulle tipologie e le tecniche costruttive delle mura urbane di Viterbo tra l’eredità di Roma e la contemporaneità di Siena. Gli architetti Ferdinando Contessa e Sebastiano Meloni hanno illustrato il progetto di restauro delle mura di Viterbo. Si sono poi susseguiti gli interventi dei professionisti Rossana Mancini, Daniela Esposito, Sandra Pifferi e Fabio Gabbrielli. Tra gli altri argomenti trattati, le mura aureliane di Roma, la ricostruzione medievale di torri e cortine, la fortificazione in area romana tra XIII e XIV secolo, ma anche le mura urbane del patrimonio di San Pietro in Tuscia, le porte e le mura di Siena tra XII e XV secolo.
 




TARQUINIA: PREMIO "ANGELO JACOPUCCI" AL NUOTATORE LUCA MENCARINI

Redazione

Tarquinia (VT) – È Luca Mencarini lo sportivo tarquiniese dell’anno. Il nuotatore ha ricevuto il “Premio Angelo Jacopucci”. Il dorsista ha ottenuto nel 2013 risultati sportivi di assoluto rilievo, tra cui la medaglia d’oro nei 200 metri ai mondiali juniores di Dubai. La cerimonia si è svolta il 12 dicembre nella sala consiliare del palazzo comunale. Erano presenti il sindaco Mauro Mazzola, l’assessore allo Sport Sandro Celli e il delegato provinciale del CONI Alessandro Pica. Assente giustificato Mencarini, impegnato proprio il 12 dicembre nella finale dei 200 metri agli Europei, in Danimarca. A ricevere il “Premio Angelo Jacopucci” la famiglia. Consegnati premi individuali e alle associazioni sportive. Una targa speciale è andata alla famiglia Podda, in ricordo del giovane Matteo recentemente scomparso. «Vedere la sala consiliare gremita di tanti sportivi, in rappresentanza di tutte le società tarquiniesi, è una grande soddisfazione. – ha dichiarato il primo cittadino – Il “Premio Angelo Jacopucci” è diventato un evento sentito e partecipato. Un evento intitolato a un pugile, che ha portato in alto il nome della città». «In questi anni abbiamo fatto molto. – ha detto l’assessore Celli – Con le associazioni e le società abbiamo creato un clima di proficua collaborazione, realizzando importanti iniziative e progetti. Mai come adesso lo sport tarquiniese è stato così vitale, con ragazzi e ragazze che stanno ottenendo riconoscimenti in Italia e all’estero. Mencarini, Anastasia Anastasio e tanti altri ne sono un chiaro esempio. Grande merito di tutto ciò va dato a chi ogni giorno mette a disposizione il proprio impegno e la propria passione nell’insegnamento». Parole di elogio sono venute dal delegato provinciale del Coni Pica, che si è congratulato con l’Amministrazione per il lavoro svolto e per aver trovato una realtà sportiva in rapida crescita.
 




VITERBO: L'ARBITRO DI SERIE B FABIO MARESCA OSPITE DEI FISCHIETTI VITERBESI

Redazione

Viterbo – L’arbitro di serie B Fabio Maresca, mercoledì 18 dicembre 2013, alle ore 19, sarà ospite dei colleghi viterbesi presso i locali della sezione Aia di Viterbo, in via San Pietro 72. L’arbitro napoletano incontrerà i fischietti viterbesi in una riunione tecnica che rientra nel calendario delle attività annuali dell’associazione italiana arbitri.

“Diamo il benvenuto al collega Maresca – dice Luigi Gasbarri, presidente della sezione Aia di Viterbo – e lo ringraziamo per il fatto di mettere la sua esperienza a nostra disposizione. I suoi consigli saranno preziosi per tutti gli arbitri viterbesi, specialmente quelli più giovani.”

Fabio Maresca è stato ufficialmente promosso in serie B nel luglio scorso, ha 32 anni essendo nato a Napoli il 12 aprile 1981, ed è arbitro dall’età di 16 anni.
Da molti anni la Sezione Aia  di Napoli, fra le prime in Italia per numero di associati, non vantava un fischietto al vertice dei ruoli nazionali, se si eccettua una fugace apparizione di Antonio Iannone nella stagione sportiva 2006-2007.

All’arbitraggio Maresca è arrivato per caso. A soli 15 anni, calciatore svincolato in attesa della nuova stagione agonistica, si trova ad arbitrare un’amichevole tra giovanissimi in allenamento. A questo incarico è chiamato dallo zio, allenatore di quella squadra. Nonostante la ritrosia ad accettare la richiesta, Maresca porta a compimento quella prima direzione non ufficiale con tale autorità che da lì a poco si ritrova nella sezione Aia di Napoli.  Galeotta é anche l’insistenza del famoso “zio” che intravede nel giovanotto qualità interessanti.
 




BASSANO ROMANO: AL VIA L'ASSEMBLEA PUBBLICA SULL'OPPORTUNITA' DI AVERE LA FERMATA DEL TRENO

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Bassano Romano (VT) – Il prossimo sabato 14 dicembre 2013 a Bassano Romano si terrà un’ Assemblea pubblica con all’ordine del giorno: “Il treno fermerà a Bassano Romano?” L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini è fissato alle ore 16 presso la Biblioteca Comunale in via Amerigo Vespucci, 2. “Una nuova opportunità per i cittadini con l’inserimento di Bassano Romano nel Piano provinciale del trasporto pubblico locale. – Commentano in una nota comune del Comitato Mobilità Bassano Romano e del Comitato PratoCecco Bassano Romano organizzatori dell’evento –
Uscire dall’isolamento – prosegue la nota – arrivare a Roma o Viterbo, potrebbe essere possibile e sarebbe una scelta più economica, e in certi orari più veloce, a disposizione di lavoratori e studenti. Anche il turismo ne sarebbe avvantaggiato.  – La nota conclude – Il piano è stato redatto dal Dipartimento di ingegneria civile edile e ambientale della Sapienza ed è coordinato dal Prof. Antonio Musso. Interverrà il Dr. Daniele Natili  (APRODUC – Associazione per la Tutela delle Proprietà Collettive e dei Demani di Uso Civico)per dare informazioni ai cittadini su terreni di uso civico e Piano Regolatore.

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VITERBO: TUSCIAPETROLI LANCIA “NONISOLIAMOLI” PER DEVOLVERE UNA PARTE DEI SUOI RICAVI ALLE POPOLAZIONI SARDE COLPITE DALL’ALLUVIONE.

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Viterbo – Tusciapetroli, noto rivenditore petrolifero di Viterbo presente sul territorio con diverse stazioni di servizio,  sempre attento alle tematiche sociali, ha annunciato nei giorni scorsi il lancio di una campagna benefica a favore delle popolazioni della Sardegna colpite dal maltempo lo scorso 18 novembre.
Cosi, a un mese dai tristi accadimenti di Olbia, il 14 e 15 dicembre, l’azienda di Viterbo promuove la campagna NONISOLIAMOLI.

L’iniziativa, valida su tutte le stazioni di servizio Tusciapetroli, dalla mezzanotte di venerdi 13 fino alle 24 di domenica 15 dicembre,  permetterà a chiunque effettui rifornimento presso le aree della compagnia gialloblù, di devolvere alle popolazioni sarde colpite dall’alluvione, 30 millesimi per ogni litro di carburante effettuato.
L’intero ricavato dell’operazione sarà successivamente devoluto a  Onlus locali già individuate ed operanti dalle prime fasi dell’emergenza sul territorio colpito.

Per ricordare l’importanza di “Nonisoliamoli”, è stato appositamente creato un gadget esclusivo che sarà distribuito nelle prossime ore e che, appeso allo specchietto retrovisore della propria auto, ricorderà agli automobilisti quale valore intrinseco assuma questo gesto quotidiano se compiuto invece nell’ambito dell’iniziativa.
In questo modo l’impresa viterbese, prossima all’inizio dei lavori del suo primo punto vendita nella terra dei 4 mori (Cagliari/ndr), vuol rendere ancora più forte il suo prossimo legame con l’isola tanto cara a molti concittadini e alle numerose associazioni presenti nelle nostre zone.
 




VITERBO, ESATTORIE: IL VICE SINDACO CIAMBELLA ALLA RIUNIONE CON L'ANCI REGIONALE

Redazione

Viterbo – “Sulla questione Esattorie non abbassiamo la guardia”. Lo ha affermato il vice sindaco Luisa Ciambella a conclusione della riunione di lunedì scorso presso la sede dell'Anci Lazio in via dei Prefetti a Roma.

Al tavolo con l'assessore di Palazzo dei Priori e il ragioniere capo del Comune di Viterbo Stefano Quintarelli erano presenti il presidente di Anci Lazio Francesco Chiucchiurlotto, Dario Gambino per l'Anci Toscana e le sigle sindacali in rappresentanza dei 38 ex dipendenti di Esattorie SpA. “Nel precedente incontro in Prefettura – ricorda il vice sindaco – avevamo avviato un tavolo di lavoro insieme a tutte le realtà istituzionali del territorio. In quell'occasione si parlò di un modello applicato in Toscana. Un progetto che vede Anci come garante di soluzioni rappresentative e la costituzione di un modello analogo a quello toscano.

La riunione di lunedì scorso fa seguito a quanto già ipotizzato nel mese di novembre. Il progetto in piedi in Toscana sta risolvendo il problema legato alla fiscalità di numerosi comuni, 140 per l'esattezza, per un giro di circa 250 milioni di euro. Nell'ambito della riunione – ha aggiunto il vice sindaco Ciambella – abbiamo chiesto informazioni sulle modalità di affiliazione. È importante allargare la base dei comuni da coinvolgere nel “modello Toscana”, partendo da quelli serviti già in passato da Esattorie SpA.

Tutto questo per costituire una massa critica più consistente da proporre all'Anci regionale. Il Comune di Viterbo ha proposto all'Anci questa soluzione ed è a disposizione per agevolare la costituzione del progetto ipotizzato. Il nostro impegno – ha continuato il vice sindaco – è anche quello di interessare il presidente della Regione Lazio Zingaretti e sollecitare un suo intervento. Al tempo stesso auspichiamo una capillare azione di sensibilizzazione da parte di Anci Lazio affinchè i comuni della nostra regione possano sposare questa strategia. La concretizzazione dell'operazione dipende principalmente dal numero di adesioni su base regionale. Entro il mese di febbraio si potranno quantificare le manifestazioni di interesse da parte dei comuni e, in base al numero, procedere con la fase operativa. L'incontro con i responsabili di Anci Lazio e Toscana – ha concluso l'assessore Ciambella – è stato molto prezioso per meglio comprendere le future azioni da mettere in campo ed evitare nuovi e inutili carrozzoni, nella maggior parte dei casi dannosi per i bilanci degli enti e dei dipendenti. Siamo fiduciosi, l'operazione non è semplice, né scontata, ma indubbiamente seria e vantaggiosa, sia in termini di servizi ai comuni, sia in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali”.
 




VITERBO ARSENICO, IL SINDACO MICHELINI: “I DEARSENIFICATORI NON SONO LA SOLUZIONE DEFINITIVA”

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Viterbo – “Con il problema arsenico il territorio ha perso una battaglia”. Lo ha detto ieri mattina il sindaco Leonardo Michelini durante il suo intervento al convegno presso l'aula magna dell'Università degli Studi della Tuscia.  “I dearsenificatori – ha aggiunto il primo cittadino –  non sono l'unica soluzione possibile per la risoluzione di questa emergenza. Una criticità che si trascina da anni. Oggi, probabilmente, a bocce ferme, avremmo potuto fare anche scelte diverse. Lo dico in maniera apolitica. I dearsenificatori sono necessari in quei territori dove la risorsa idrica risulta carente e solo di un tipo: cioè con l'arsenico. A Viterbo l'acqua proprio non manca. Questi impianti inoltre, una volta realizzati non hanno un ciclo vita particolarmente lungo. Non solo. I notevoli costi di manutenzione vanno fortemente a gravare sui bilanci delle amministrazioni e sulle bollette. È evidente che ci troviamo a gestire una situazione particolarmente complessa. Di fronte a un problematica come questa ogni istituzione deve contribuire con le proprie competenze. L'ateneo potrà garantire quell'indispensabile contributo scientifico a soluzione di questa criticità, attraverso accurati studi e monitoraggi. L'Università è la prima sentinella del nostro territorio. La specificità di questo ateneo può essere determinante e al centro di una politica regionale – ha concluso il sindaco Michelini -. Alla Regione dobbiamo proporre soluzioni alternative, meno onerose, scaturite da attente ricerche e analisi scientifiche”. Ad aprire il convegno di ieri mattina, dal titolo Arsenico: aspetti biomedici, agroalimentari e idrogeologici è stato il professor Raffaele Saladino. Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco Michelini, il rettore dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggieri, il presidente della Provincia Marcello Meroi. Tra gli interventi anche quello del consigliere regionale Riccardo Valentini e del professor Onofri, docente Unitus, direttore del dipartimento di Scienze Biologiche. Presente anche il prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero. La problematica dell'arsenico è stata poi trattata dagli esperti relatori che ne hanno analizzato i diversi aspetti, legati all'organismo umano, alla catena alimentare e all'assetto idrogeologico del territorio.
 




VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: PROVINCIA E UNIVERSITA' INSIEME PER SOLUZIONI MIGLIORI

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Viterbo – Si è tenuto ieri mattina presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia in Santa Maria in Gradi il convegno “Arsenico; aspetti biomedici, agroalimentari e idrogeologici” organizzato dalla Provincia di Viterbo in collaborazione con l’Ateneo.

L’organizzazione è stata curata dal professor Raffaele Saladino, docente di biorganica applicata e chimica organica, nonché consigliere provinciale. Il convegno ha visto la presenza di illustri relatori, esperti della materia, che hanno inquadrato ed esaminato la problematica dell’arsenico nei suoi molteplici aspetti. Una problematica che si è manifestata nella sua massima criticità dal primo gennaio di quest’anno, con l’entrata in vigore della normativa europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque destinate al consumo umano.

“La Provincia di Viterbo e l’Università della Tuscia – ha spiegato Saladino – hanno voluto organizzare questo incontro per approfondire la tematica e discutere intorno a possibili soluzioni al problema, ragionando su basi scientifiche e dati concreti. I nostri Enti in questi anni sono stati impegnati nella ricerca delle migliori metodologie d’approccio al problema, evitando di ingenerare confusione in un ambito già di per se piuttosto complesso. Con l’incontro di oggi abbiamo voluto offrire un ulteriore contributo alla chiarezza”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha ringraziato l’Università per la sinergia messa in atto nell’organizzazione di questa giornata di studio: “Quando il territorio può avvalersi di professionalità e competenze come quella del professor Saladino e di suoi autorevoli colleghi, queste potenzialità devono essere necessariamente valorizzate. Purtroppo in Italia si ha la brutta abitudine di intervenire sempre e solo sul piano normativo, modificando le leggi senza mai risolvere i problemi dal punto di vista strutturale. Ci siamo trovati così con l’emergenza arsenico che ha creato un disagio sociale alle nostre popolazioni, a causa dell’impossibilità di utilizzare l’acqua dei rubinetti per il consumo umano. Con l’aiuto degli esperti che conoscono bene la materia e le sue implicazioni sull’organismo umano, sulla catena alimentare e sull’ambiente, puntiamo al conseguimento di una progettualità concreta, non effimera, che sappia fornire soluzioni definitive e che non sia limitata a tamponare l’emergenza, lasciando senza risposte la legittima richiesta di sicurezza che arriva dai cittadini. Il contributo della Provincia non poteva mancare dal momento che, su questo problema, siamo tutti coinvolti nella ricerca delle migliori soluzioni. Ringrazio il Magnifico Rettore Alessandro Ruggieri e l’Università della Tuscia che oggi hanno dimostrato ancora una volta di avere a cuore i problemi del territorio e di voler essere fra gli attori principali dello sviluppo di questa provincia”.

La giornata è poi proseguita con gli interventi dei vari relatori che hanno affrontato diversi aspetti legati alla presenza dell’arsenico. Il vicepresidente della Provincia e assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha puntato l’attenzione sugli aspetti normativi del problema e sullo stato dell’arte, mettendo in evidenza ancora una volta come, ben prima che l’emergenza si presentasse in tutta la sua complessità, Provincia e Università avessero proposto il sistema della miscelazione delle acque del lago di Bolsena, a bassa concentrazione di arsenico, con quelle dei pozzi, come soluzione definitiva al problema.