VITERBO, RIFIUTI ROMANI A MONTERAZZANO: INFURIA LA POLEMICA TRA PROVINCIA E COMUNE

Redazione
Viterbo
– “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, o come in questo caso di chi non vuol capire. Non contento di aver tirato in ballo a sproposito la Provincia di Viterbo con la scusa di presunti ritardi nell’attività di controllo presso la discarica di Monterazzano, oggi il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini ne ha tirata fuori un’altra. Stando ai resoconti giornalistici, è infatti arrivato a sostenere in Consiglio comunale che la Provincia non avrebbe mai inviato atti alla Regione Lazio relativamente al conferimento presso la discarica, di parte dei rifiuti romani trattati nell’impianto di Casale Bussi”.

Il vicepresidente della Provincia con delega all’Ambiente Paolo Equitani replica alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Michelini nella seduta odierna dell’assise di Palazzo dei Priori.

“Sostenere che la Provincia non abbia trasmesso atti alla Regione Lazio è falso – replica Equitani – e fuorviante ai fini della realtà dei fatti. La Regione Lazio, per l’esattezza la Direzione Regionale Territorio, Mobilità e Rifiuti, ha ricevuto per conoscenza la nota da noi inviata al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti di Roma Goffredo Sottile, datata 21 novembre 2013 con la quale si diffidava il commissario dal proseguire il conferimento dei rifiuti romani presso la discarica di Monterazzano. Nella lettera in questione si faceva esplicito riferimento agli accertamenti effettuati presso il sito dal personale della Provincia, che avevano evidenziato, senza ombra di dubbio, come parte dei rifiuti provenienti dall’hinterland romano fossero stati smaltiti nella discarica, contrariamente a quanto comunicato dallo stesso Sottile al momento dell’emanazione del decreto commissariale. I rifiuti romani infatti, ci era stato assicurato nel mese di gennaio 2013, sarebbero stati soltanto trattati a Viterbo presso l’impianto meccanico e biologico di Casale Bussi per poi ritornare nella Capitale. Su nostra esplicita raccomandazione,  il commissario aveva escluso qualsiasi utilizzo della discarica di Viterbo per il successivo smaltimento. Nella diffida – aggiunge ancora Equitani – veniva inoltre specificato come la Provincia fosse stata tenuta completamente all’oscuro di questo improvviso cambio di programma. Oggi scopriamo che, diversamente dalla nostra Amministrazione, altri soggetti istituzionali del territorio avevano invece ricevuto comunicazione, telefonica e scritta, in merito all’intenzione di abbancare, cioè smaltire, quei rifiuti a Monterazzano”.

Equitani poi aggiunge: “Sostenere che in Regione non esisterebbe comunicazioni della Provincia di Viterbo è assurdo – prosegue  – semmai è vero l’esatto contrario. Dalla Regione dovrebbero spiegarci come mai le lettere da noi inviate restano puntualmente inevase. Vogliamo parlare delle reiterate richieste di chiarimento per ciò che riguarda il calcolo della tariffa che i Comuni devono versare ad Ecologia Viterbo per conferire i rifiuti negli impianti viterbesi? O delle altrettante reiterate richieste di confronto che abbiamo più volte inoltrato alla Regione chiedendo di essere invitati alle riunioni con Ecologia Viterbo in cui si prendono decisioni destinate ad incidere sul nostro territorio? La verità è che fino ad oggi la Provincia di Viterbo è stata l’unica istituzione locale che ha alzato la voce contro la gestione dei rifiuti nella Tuscia, scontrandosi il più delle volte contro l’arroganza e la supponenza di chi ha sempre ritenuto di poter imporre la propria volontà a tutti. Non ci stiamo inventando nulla di nuovo, basta leggere le carte dell’inchiesta in atto sulla discarica di Malagrotta e sul sistema dei rifiuti nel Lazio per capire come certe persone erano abituate ad agire. Ha ragione il sindaco Michelini ad affermare che serve maggiore sinergia e collaborazione fra le istituzioni. Cominci a dare lui per primo il buon esempio – conclude Equitani – mettendo fine ad una farsa che ogni giorno di più, alla luce di dichiarazioni sempre più improvvide e destinate ad essere smentite dai fatti e dalle carte, rischia di sfociare nel ridicolo”.

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27/01/2014 VITERBO: E' BAGARRE TRA PROVINCIA E COMUNE SULLA QUESTIONE RIFIUTI


 




VITERBO: E' BAGARRE TRA PROVINCIA E COMUNE SULLA QUESTIONE RIFIUTI

Redazione
Viterbo – Il vicepresidente della Provincia con delega all’Ambiente Paolo Equitani replica al sindaco di Viterbo Leonardo Michelini che ha parlato di ritardi di Palazzo Gentili nello svolgimento dei controlli presso la discarica di Monterazzano. “Michelini non prenda in giro le persone – replica Equitani – la Provincia i controlli li ha svolti regolarmente, senza nessun ritardo; non appena ha accertato che Ecologia Viterbo aveva superato il quantitativo annuo consentito e che parte dei rifiuti di Roma dopo il trattamento meccanico e biologico erano finiti in discarica, ha prontamente informato l’autorità giudiziaria e diffidato il commissario Sottile dal continuare il conferimento. Qui il problema è solo ed esclusivamente politico. Il Comune era stato informato preventivamente dallo stesso Sottile, prima telefonicamente e poi per fax, che parte dei rifiuti romani sarebbero stati abbancati a Monterazzano. E smettiamola di giocare con le parole. Abbancare è un termine tecnico che viene usato per specificare lo stoccaggio dei rifiuti presso un determinato sito. Scaricare sulla Provincia la responsabilità di un ritardato controllo è assurdo e dimostra l’incapacità di Michelini e dell’Amministrazione comunale di trovare giustificazioni plausibili ad un comportamento, il loro, omissivo e superficiale. Resta il fatto che se la Provincia non avesse denunciato il tutto pubblicamente, il Comune avrebbe continuato a far finta di non sapere. E allora caro sindaco – conclude Equitani – ammetta le sue responsabilità ed eviti di trasformare una situazione molto seria in una commedia. L’auspicio è che, quanto avvenuto, le possa servire da lezione per il futuro e possa sensibilizzarla su quella necessaria responsabilità politica ed amministrativa che dovrebbe portarla a tutelare sempre gli interessi del territorio e dei suoi abitanti”. 
 




TARQUINIA, AUTOSTRADA TIRRENICA: IL COMITATO PER IL DIRITTO ALLA MOBILITA' INVIA LA MOZIONE ALLE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO, COMUNE,L REGIONE E PROVINCIA

Redazione

Tarquinia (VT) – La mozione discussa dall’assemblea del comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia il 23 Gennaio 2014 ed approvata all’unanimità dai presenti e votanti è stata inviata a tutte le istituzioni del territorio Regione, Provincia e Comune di Tarquinia poiché facciano proprie le richieste dei cittadini che si battono per il diritto alla mobilità sancito dalla costituzione e dalla carta dei diritti dell’unione Europea.
Considerato che il progetto SAT per il Lotto 6A non prevede la realizzazione di idonee strade parallele all’asse autostradale altro non fa che prevedere interconnessioni della viabilità esistente, costituita per lo più da strade interpoderali (con un’ampiezza totale di 4 metri), comunali e provinciali, per le quali sembrano previsti solo piccoli interventi di adeguamento, che non basteranno ad assorbire tutto il traffico locale, dei mezzi pesanti e dei mezzi agricoli, e a garantire un adeguato standard di sicurezza.
Preso atto che nel lotto 6A il ponte sul fiume Mignone e le relative complanari non erano state previste. Solo oggi, ed in via non ufficiale, la SAT, ha fatto proprie le osservazioni/proposte dei comitati cittadini relative alle infrastrutture mancanti.  Nel tentativo di porre rimedio alle deliberate carenze di progettazione (per risparmiare sulle infrastrutture da realizzare) ha proposto finalmente una viabilità integrativa al lotto 6A, ma finanziata con il lotto 6B che verrà quindi realizzata solamente con il tratto successivo (Tarquinia-Pescia romana).

E’ indispensabile l’intervento immediato da parte di tutte le istituzioni che rappresentano il territorio e pretendere da SAT:
 
•         La pubblicazione immediata del crono programma dei lavori, con maggior riguardo per le zone del tracciato in prossimità del Fiume Mignone, (Farnesiana, Montericcio, Pantano, Pian degli Organi, Pian Boaro)
 
•         Di realizzare idonee strade complanari, adeguate al transito dei mezzi agricoli. La sezione adatta è la Tipo F2, dove le corsie larghe mt 3.25 e le banchine di mt 1.00 permettono il passaggio in sicurezza di veicoli di ogni categoria in entrambi i sensi di marcia con limite di velocità a 50 km /h;
 
•    Di realizzare un ponte sul Fiume Mignone sostitutivo e le relative complanari prima del completamento dei lavori del lotto 6A e comunque prima della chiusura di tutti gli accessi in prossimità dell'attuale ponte (strada vicinale del Melledra, in località Farnesiana; località Pian Boaro, località Pantano ecc)
 
•    Di riconoscere un danno, e quindi un indennizzo, anche a tutti i residenti, alle aziende agricole ed agrituristiche, che non sono stati espropriati ma che possono dimostrare di aver ricevuto un danno dall’infrastruttura realizzata sulla SS Aurelia, sottratta al suo utilizzo pubblico
 
•       Di sostenere le iniziative del Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquini finalizzate all’ottenimento di tutte le richieste della presente Mozione

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TARQUINIA (VT) – I VOLONTARI DI FARE VERDE HANNO PULITO LA SPIAGGIA E LA PINETA DI SAN GIORGIO. TROVATI ANCHE TRE MATERASSI E UN PNEUMATICO PER AUTOVETTURA

Redazione

Tarquinia (VT) – Successo per la seconda giornata di pulizia della spiaggia organizzata dal’associazione ambientalista Fare Verde nell’ambito della manifestazione nazionale “Il mare d’inverno” che si è svolta domenica 26 gennaio 2014 con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Provincia di Viterbo.

I volontari hanno pulito l’arenile e la pineta in località San Giorgio, sul litorale tarquiniese raccogliendo 40 sacchi d’immondizia.
I contenitori in plastica raccolti sono stati 400 e quelli in vetro 200. Tra gli oggetti più svariati ritrovati sulla spiaggia e nella vicina pineta spiccano: tre materassi, un pneumatico per autovettura, diversi metri di filo di ferro arrugginito e un bidone.

A guidare i volontari nell’opera di pulizia è stato Manuel Catini, il quale si dichiara soddisfatto per l’operazione compiuta. “Ringrazio i volontari di Fare Verde – dice Manuel Catini –  per l’impegno che hanno messo in questa opera di salvaguardia del nostro litorale. Le bellezze naturali di Tarquinia non possono essere sommerse dai rifiuti e dall’inciviltà. Lottiamo tutti assieme – conclude – per  difendere la nostra città”.
Alla manifestazione hanno partecipato il personale del Corpo Forestale dello Stato, l’associazione sportiva “Blue Sea” e l’associazione di volontariato AVAD.

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VETRALLA: IL M5S FA ANALIZZARE L'ACQUA E IL RISULTATO E' IN CONTRASTO CON I DATI PUBBLICATI DALLA ASL

Redazione

Vetralla (VT) – Il Movimento Cinque Stelle nel seguire la scandalosa ed infinita vicenda sull'arsenico ha effettuato delle proprie analisi di monitoraggio. Le prime sono state effettuate a fine dicembre 2012 quando sembrava imminente l'allaccio degli impianti di dearsenificazione. Ulteriori analisi sono state fatte a metà ottobre 2013, poco dopo la conferma dell'avvenuta attivazione da parte dell'Ecosystems, ditta costruttrice degli impianti.

Le analisi sono state effettuate entrambe le volte da un rubinetto privato sito in località Selvarella. Il campione ultimo, analizzato presso una università lombarda, ha dato risultati sorprendenti: il valore dell'arsenico ad oggi con i filtri nuovi è sotto all'1%, sono anche migliorati i valori dei nitrati e di conseguenza nitriti. E' stato fatto  controllare anche l'eventuale presenza di altri metalli potenzialmente pericolosi e tutto è risultato nella norma. Ne è risultata un'acqua buona da bere pari o migliore di alcune acque in bottiglia, come dovrebbe essere consuetudine.

"Ci siamo meravigliati di tanta differenza dai risultati pubblicati dall'ASL (www.asl.vt.it/Cittadino/arsenico/localita.php?ms=vetralla), e ci chiediamo se è solo una questione di procedure (l'Arpa usa uno dei metodi previsti dal rapporto Istisan 07/30 come da D.L.vo 31/2001, mentre gran parte dei laboratori privati e alcune università usano i metodi americani EPA). – Dichiarano in una nota dal M5S di Vetralla – Noi non siamo chimici esperti – prosegue la nota – ma normali cittadini che vogliono vederci chiaro, abbiamo fatto del nostro meglio per informarci ed informare, ma sarebbe ora che le istituzioni competenti si impegnino sul tema arsenico seriamente e con maggiore trasparenza. Oltre al fattore salute non dimentichiamoci che usare l'acqua del rubinetto è economicamente e ambientalmente più sostenibile, rispetto all'acqua in bottiglia, comporta un notevole risparmio di denaro, trasporti e rifiuti. – La nota conclude – E' dal 1998 che attendiamo di avere un'acqua legalmente potabile, ci auguriamo che il 2014 sia l'anno della svolta".
 




TARQUINIA, AUTOSTRADA: GRAVE ATTO DI SCORRETTEZZA DAL RAPPRESENTANTE ECODEM

Redazione
Tarquinia (VT)
– "Contestare l’Amministrazione, ascoltando solo una parte è un gravissimo atto di scorrettezza. Da buon avvocato, Corrado Carrubba dovrebbe sapere che in qualsiasi istruttoria è data comunque voce alla controparte. Invece ha fatto inviare una lettera alle ore 12.30 del 25 gennaio al Comune, facendola pubblicare mezz’ora dopo». Lo afferma il primo cittadino Mauro Mazzola, in risposta alla nota del rappresentante di Ecodem sull’autostrada. «Il Comune ha sempre tutelato le istanze del territorio e della sua popolazione. – prosegue – Ha difeso e garantito il diritto alla mobilità di tutti i residenti, chiedendo e ottenendo il totale adeguamento della rete viaria secondaria, anche per la località Farnesiana. Dunque quello che scrive è già superato. L’Amministrazione è disponibile nell’incontrare i cittadini, che chiedono spiegazioni, ed è contraria solo a chi fa della protesta una professione. Anche la sezione locale del Partito Democratico sta lavorando per dare la massima informazione alla popolazione. Un’informazione corretta e non distorta. Da parte del commissario straordinario “temporaneo” di Arpa Lazio un attacco che mi lascia allibito. Senza preavviso e soprattutto senza aver ascoltato il Comune, ribadisco, Carrubba firma una lettera che trasmette immediatamente agli organi d’informazione. Sorprendono poi i modi e i tempi, perché improvvisamente interviene a distanza di anni sull’autostrada. Dov’era quando l’Amministrazione ha dovuto affrontare le criticità che un progetto di così grandi dimensioni comporta? Non mi sembra di averlo mai visto nella nostra città o interessarsi del nostro territorio. Sono comunque pronto a incontrarlo, per un confronto senza pregiudizi".
 




VITERBO: CELEBRATI I FUNERALI DEL GENERALE CALLIGARIS E DEL CAPITANO LOZZI

Redazione

Viterbo – Si sono svolte oggi, presso l'aeroporto Fabbri, sede del 1° reggimento "Antares" dell'Aviazione dell'Esercito in Viterbo,  le esequie del Comandante dell'Aviazione dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Giangiacomo Calligaris, e del Capitano pilota Paolo Lozzi, deceduti il 23 gennaio a seguito di un incidente a bordo di un elicottero AB 206 durante un volo addestrativo nel viterbese.

Alla cerimonia, officiata dall'Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia Monsignor Santo Marcianò, erano presenti il Ministro della Difesa, Senatore Mario Mauro, accompagnato dai Sottosegretari alla Difesa, On. Pinotti e On. Alfano, il capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli,il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano e le massime autorità civili locali, che si sono stretti intorno ai familiari dei due ufficiali per l'ultimo saluto.

Durante l'omelia Monsignor Marcianò ha ricordato "Quando si serve come essi hanno servito, dice Gesù, si è beati, si è felici; si è in quella pace per la quale tanto i nostri militari lavorano e che noi ringraziamo con tutto il nostro cuore".

"Il grande generale che ha compiuto missioni altamente rischiose e il giovane capitano che sognava di farle, cadono nel servizio umile e amorevole del dovere." ha concluso l'ordinario militare.

Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Claudio Graziano, rispondendo alle domande della stampa ha detto: "I nostri soldati hanno grande onestà e grande coraggio, sono pronti a fare tutto quello che è necessario per adempiere al proprio dovere, per servire la Patria. lo hanno fatto in molti in Afghanistan durante le operazioni internazionali e  lo fanno tutti i giorni i nostri militari rischiando in un addestramento che è sempre impegnativo e che in questa circostanza ha portato drammaticamente alla perdita dolorosissima per l'Esercito del Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e di un giovane Capitano".

Al termine delle esequie le note del Silenzio hanno accompagnato l’uscita dei feretri, portati a spalla dai colleghi dell'aviazione dell'esercito.

La cerimonia si è conclusa con gli ‘onori ai Caduti’ resi dal picchetto in armi schierato sul piazzale antistante l'hangar nel quale sono state celebrate le esequie.

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VITERBO: PROCLAMATO IL LUTTO CITTADINO PER LA SCOMPARSA DEL GENERALE CALLIGARIS E DEL TENENTE LOZZI

Redazione

Viterbo – Sabato 25 gennaio 2014 lutto cittadino per la scomparsa del generale Giangiacomo Calligaris, comandante dell'Aves di Viterbo e del tenente Paolo Lozzi. È quanto stabilito con delibera del Comune di Viterbo che, per la triste circostanza, prevede bandiere abbrunate negli uffici pubblici e un minuto di raccoglimento nelle scuole all'inizio dell'orario scolastico.

“L'amministrazione comunale di Viterbo – si legge nella delibera – intende manifestare a livello istituzionale la propria corale partecipazione al dolore dei familiari del generale Calligaris e del tenente Lozzi che hanno perso la vita ieri 23 gennaio a causa dello schianto dell'elicottero  dell'Aviazione dell'Esercito, durante un volo di addestramento”.

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VITERBO: PRECIPITA UN ELICOTTERO DELL'AVIAZIONE DELL'ESERCITO. MUOIONO 2 UFFICIALI

Questa mattina, durante un volo  di addestramento, un elicottero AB 206 del Centro Addestrativo dell'Aviazione dell'Esercito di Viterbo, per cause in corso di accertamento, è precipitato  in una zona impervia a circa 10 km  a sud dell'abitato di Tuscania (VT).
I due Ufficiali a bordo  dell’aeromobile,  decollato da Viterbo, sono stati trovati privi di vita dai soccorritori.
I militari deceduti sono il Generale di Divisione Giangiacomo Calligaris, Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e pilota istruttore, e il Tenente Paolo Lozzi, pilota in addestramento .
I familiari dei due Ufficiali sono stati informati.
Avuta notizia dell'accaduto il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha espresso a nome dell'esercito e suo personale  profondo  cordoglio e  affettuosa vicinanza ai familiari dei due ufficiali scomparsi nell'adempimento del dovere.

Il Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS, 57 anni, originario di Napoli, ha frequentato il 156° Corso dell’Accademia Militare di Modena nel biennio 1974-76 e la Scuola di Applicazione di Torino, ove è stato nominato Tenente dei Bersaglieri nel 1978.

Dopo aver svolto il periodo di Comandante di Plotone e Compagnia presso il 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo” di Legnano, ha frequentato il 16° Corso Piloti di elicotteri presso il Centro Aviazione dell’Esercito in Viterbo.

Esperto pilota con 2000 ore di volo all'attivo, stimato ed apprezzato per il suo valore e capacità professionali,  il Generale Calligaris nel corso della carriera ha ricoperto numerosi incarichi di comando e di staff nella Forza Armata e in ambito interforze.

Tra questi l’incarico di Capo del Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze di Roma, organo di staff che coordina tutte le operazioni sul territorio nazionale e estero che vedono impiegati i soldati italiani. In tale veste ha coordinato le operazioni in Afghanistan, in Chad ed Haiti e le Operazioni “Odissey Down” e “Unified Protector” in Libia. Ha, altresì, coordinato per le Forze Armate, le attività di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia nel corso della “primavera araba” del 2011. Dal 1° marzo 2013 era Comandante dell’Aviazione dell’Esercito in Viterbo.

Nel corso della carriera è stato decorato delle  onorificenze Statunitenze “The Meritorius Service Medal” e della Federazione Russa "Military Cooperation Consolidation Medal”.

Il tenente Paolo Lozzi,26 anni, originario di Montefiascone (VT), ha frequentato il 189° corso dell'accademia militare e ha conseguito il brevetto di pilota militare di elicottero nel luglio 2013. Era Ufficiale frequentatore di corso  presso il Centro Addestrativo Aviazione dell'Esercito dall'agosto 2012.

Il cordoglio del presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi per la tragica scomparsa del generale Calligaris e del tenente Lozzi

“Esprimo il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione provinciale per la scomparsa del generale Giangiacomo Calligaris, comandante dell’Aves, e del tenente Paolo Lozzi, in seguito ad un tragico incidente avvenuto nella giornata odierna.
Avevo avuto occasione di conoscere il generale Calligaris al suo arrivo a Viterbo, quando venne a presentarsi alle istituzioni locali. Un uomo di grandissimo valore, un ufficiale che ha servito il suo Paese su vari fronti, dal Libano al Kosovo, dall’Iraq all’Afghanistan, dall’Egitto alla Libia, coordinando importantissime operazioni militari e distinguendosi per professionalità ed altissima competenza.
L’altra vittima, il tenente Lozzi, ha perso la vita a soli venticinque anni. Mi stringo quindi con sincero affetto intorno alle famiglie dei due ufficiali, così duramente provate dal tragico evento.
All’Aviazione dell’Esercito,  ai familiari del generale Calligaris e del tenente Lozzi, rinnovo i sensi del più vivo cordoglio”.

Nota sul Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS

Il Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS ha frequentato il 156° Corso dell’Accademia Militare di Modena nel biennio 1974-76 e la Scuola di Applicazione di Torino, ove è stato nominato Tenente dei Bersaglieri nel 1978.
Comandante di Plotone e Compagnia presso il 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo” di Legnano, ha frequentato il 16° Corso Piloti di elicotteri presso il Centro Aviazione dell’Esercito in Viterbo.
Ha prestato poi servizio presso il 28° Gruppo Squadroni ALE “Tucano” in Roma. Ha frequentato il 113° Corso di Stato Maggiore ed il 113° Corso Superiore di Stato Maggiore in Civitavecchia conseguendo il titolo Scuola di Guerra.
Quale Ufficiale di Stato Maggiore ha prestato servizio presso lo Stato Maggiore dell’Esercito per più di dieci anni espletando gli incarichi di Ufficiale Addetto di Stato Maggiore, Capo Sezione e da ultimo, per oltre quattro anni, quello di Capo Ufficio Dottrina Addestramento e Regolamenti.
Ha comandato il 49° gruppo squadroni elicotteri d’attacco “Capricorno” in Casarsa della Delizia dal 1994 al 1995 ed il 6° reggimento bersaglieri di Bologna dal 1998 al 2000. Ha al suo attivo più di duemila ore di volo su aeromobile ad ala rotante.
Ha partecipato all’Operazione “Vespri Siciliani”, all’Operazione “Riace 1”, “Calabria” e “Salento” in Puglia.
È stato impiegato all’estero con la Forza multinazionale di pace in Libano nel 1982, ha partecipato all’Operazione “Alba”nel 1995 e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo nel 1999 quale Capo della Joint Implementation Commission (JIC) della Brigata multinazionale ovest a Pec.
Nel 2004 ha assunto l’incarico di Vice Comandante della Brigata Aeromobile “Friuli” in Bologna. Dal 6 settembre al 20 dicembre 2004 ha ricoperto l’incarico di Vice Comandante dell’Italian Joint Task Force Iraq a Nassirya nell’ambito dell’Operazione “Antica Babilonia”.
Dal 4 febbraio 2005 all’11 febbraio 2007 ha comandato la Brigata Aeromobile “Friuli”.
Dal 12 febbraio 2007 al 23 settembre 2012 ha svolto l’incarico di Capo del Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze di Roma, organo di staff che coordina tutte le operazioni sul territorio nazionale e estero che vedono impiegati i soldati italiani. In tale veste ha coordinato le operazioni in Afghanistan, in Chad ed Haiti e le Operazioni “Odissey Down” e “Unified Protector” in Libia. Ha, altresì, coordinato per le Forze Armate, le attività di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia nel corso della “primavera araba” del 2011.
Dal 1° marzo 2013 è Comandante dell’Aviazione dell’Esercito in Viterbo.
È laureato in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino ed in Scienze Politiche presso l’Università di Trieste. Ha conseguito il Master in Scienze di Gestione Integrate e Sviluppo delle Risorse Umane e il Master in Scienze delle Teorie Strategiche.

ATTIVITÀ DI DOCENZA

È stato Esperto Militare di Teoria delle Strategie presso l’Università degli Studi di Torino e docente a contratto presso alcuni atenei nazionali.
ONORIFICENZE

- Croce d’Oro al Merito dell’Esercito Italiano per l’operazione “Joint Guardian” in Kosovo
- Croce d’Argento al Merito dell’Esercito Italiano per speciali attività di servizio
- Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito Italiano per l’operazione Antica Babilonia in Iraq
- Cavaliere dell’O.M.R.I.
- Croce d’Oro con stelletta per anzianità di servizio
- Medaglia Militare Aeronautica per Lunga Navigazione Aerea (20 anni)
- Commendatore con Spade dell’Ordine di Malta
- Commendatore dell’Ordine Equestre di San Silvestro Papa
- Accademico Tiberino per meriti nel Campo della Difesa
- Medaglia Mauriziana
- Commendatore al Merito del Sacro Ordine Militare Costantiniano di San Giorgio
È stato altresì decorato delle seguenti onorificenze estere:
- U.S.A. “The Meritorius Service Medal” 
- Federazione Russa “Military Cooperation Consolidation Medal”

Nota sul L. tenente Paolo Lozzi

L. tenente Paolo Lozzi,26 anni, originario di Montefiascone (VT), ha frequentato il 189° corso dell'accademia militare e ha conseguito il brevetto di pilota militare di elicottero nel luglio 2013. Era Ufficiale frequentatore di corso  presso il Centro Addestrativo Aviazione dell'Esercito dall'agosto 2012.

Nel corso della sua formazione militare, l’ufficiale aveva frequentato i corsi NBC, patente di guida per Blindo conseguita presso la scuola di cavalleria di Lecce, Corso di pilota di elicottero presso la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare di Frosinone.

Il tenente frequentava il corso piloti AVES 2013 "Eridano" (piloti
osservatori esercito), che consiste in una serie di attività
addestrative per un totale di 100 ore di volo circa a bordo di AB 206. È
un corso avanzato in quanto i frequentatori hanno svolto 100 ore di volo per il conseguimento del brevetto con l’elicottero NH500. Al momento dell’incidente il Tenente Lozzi stava svolgendo la fase
tattica prevista dal programma addestrativo dell'AVES.

 




TARQUINIA: AL VIA I VARCHI ELETTRONICI. STOP AL TRANSITO DI AUTO ABUSIVE NEL CENTRO STORICO

Redazione

Tarquinia (VT) – Stop al transito di auto abusive nelle aree pedonali del centro storico. L’Amministrazione Comunale farà installare tre varchi elettronici per filmare 24 ore su 24 i veicoli di passaggio, verificare quelli  autorizzati al transito ed elevare sanzioni contro quelli che non hanno il permesso. I varchi elettronici saranno posizionati alla Barriera San Giusto, per controllare le aree pedonale di Piazza Cavour e di Via Umberto I; nell’area pedonale di via Giuseppe Garibaldi; e nelle aree pedonali di piazza Soderini e di via Giacomo Setaccioli. L’attivazione dei varchi elettronici sarà preceduta da un’adeguata campagna informativa. «Il Comune vuole garantire l’incolumità dei cittadini che, sapendo di passeggiare su un'isola pedonale, non si aspetterebbero il passaggio delle automobili, e punire i trasgressori. – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci – I lavori d’installazione inizieranno a breve». Contestualmente l’Amministrazione acquisterà delle telecamere per la videosorveglianza. «Si stanno studiando vari progetti, per scegliere il migliore e poi reperire le risorse necessarie. – conclude l’assessore Ranucci – Le telecamere saranno poste in varie zone del centro storico, per garantire un controllo costante anche nelle ore notturne ed evitare, nei limiti del possibile, il ripetersi di atti vandalici. Episodi incresciosi che vanno fermati».
 




TARQUINIA, AUTOSTRADA TIRRENICA: OGGI IL CONSIGLIO APERTO DEI CITTADINI PER IL DIRITTO ALLA MOBILITA'

Redazione

Tarquinia (VT) – Dal 7 Gennaio i cittadini sono in presidio a manifestare per il diritto alla mobilità.

"Dopo le numerose iniziative intraprese come la manifestazione sull’Aurelia dell'11 Gennaio, dopo aver fatto informazione sul problema della viabilità alternativa rimasto irrisolto per anni, dopo un incontro con il Prefetto di Viterbo sulla sicurezza stradale seguito da un sopralluogo, dopo la richiesta del crono programma al Commissario governativo, è arrivato il momento per i cittadini di diventare istituzione e decidere  il proprio  futuro. – Dichiarano in una nota i cittadini in presidio – Per questo – prosegue la nota –  oggi 23 gennaio, alle ore 18, presso Casale Farnesiana, si terrà un Consiglio aperto. Tutta la cittadinanza e le istituzioni sono invitate a discutere l’argomento all’ordine del giorno: QUALE VIABILITA’ ALTERNATIVA CI ASPETTA?

Il ponte sostitutivo sul fiume Mignone per ora non verrà realizzato costringendo tutti ad attendere la realizzazione del prossimo lotto 6B Tarquinia – Pescia Romana QUANTI ANNI PASSERANNO PRIMA DI VEDERE IL PONTE?

Tutti gli attuali accessi sull’Aurelia verranno progressivamente chiusi e i residenti saranno costretti a percorrere 7,4 km in più a tratta, su strade completamente inadeguate alla tipologia dei mezzi (autoveicoli, mezzi pesanti ed agricoli). Non si tratta di allarmismo: tutto ciò è stato confermato dalla lettera che SAT ha inviato all’Amministrazione Comunale di Tarquinia e dallo stesso Prefetto di Viterbo, che ha incontrato la delegazione del Comitato per il diritto alla mobilità. Anche se il Prefetto si è impegnato a verificare personalmente lo standard di sicurezza delle strade e a rendere pubblico il crono programma dei lavori del cantiere SAT, i residenti devono chiedere di più.

Durante l'assemblea verrà presentata e discussa una mozione che dovrà ribadire l'urgenza di far realizzare la viabilità alternativa necessaria per tutti, compreso il ponte sostitutivo sul Fiume Mignone, prima della chiusura degli accessi all’attuale SS Aurelia.
La mozione approvata sarà inviata alla Regione Lazio, alla Provincia di Viterbo, al Prefetto di Viterbo e consegnata al comune di Tarquinia, ai relativi consiglieri di maggioranza e di minoranza perché sia la Conditio Sine Qua Non per garantire il diritto alla mobilità dei residenti di Tarquinia.

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