ORTE: ARRESTATO ALGERINO LATITANTE. SCOPERTO CHE SI TRATTA DI UNO DEGLI ORGANIZZATORI DEI DISORDINI AL CIE

Redazione

Orte (VT) – I carabinieri di Orte, a seguito dell’intervento per la nota rissa scatenatasi sabato sera tra 7 cittadini stranieri, approfondendo i rilievi dattiloscopici a carico di uno di loro privo di documenti, hanno scoperto che si trattava di uno degli organizzatori della rivolta nel CIE di Gradisca d’Isonzo avvenuta il 22 settembre scorso, che ha comportato notevoli danni per la struttura finalizzati ad una fuga di massa dal centro dove erano trattenuti gli stranieri.

Nella circostanza un gruppo di venti immigrati inscenò una violenta protesta, lanciando bottiglie e suppellettili all'indirizzo degli agenti impegnati nel turno di guardia nel perimetro esterno del centro. Approfittando dei tafferugli tre di loro, con corde improvvisate, riuscirono ad arrampicarsi sul muro di cinta e a scavalcarlo, facendo perdere le proprie tracce.

L’uomo, un algerino, era latitante sin dall’episodio che lo ha visto tra i protagonisti dei tafferugli e dopo aver avuto contezza della sua reale identità i militari gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare che lo riguardava, dopodiché lo hanno associato al carcere di Viterbo.

 




TUSCANIA: SCATTATE LE MANETTE PER UN FALSARIO

Redazione

Tuscania (VT) – Una brillante operazione e’ stata portata a termine nella giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Tuscania.
In particolare, una pattuglia di quell’aliquota radiomobile, ricevuta la segnalazione da parte di un commerciante di Ischia di Castro, al quale uno sconosciuto aveva tentato di rifilare duecento euro falsi dopo aver fatto spesa all’interno della sua attivita’, si metteva sulle sue tracce. lo stesso, dopo brevi ricerche, veniva rintracciato e bloccato sulle strade di quel comune, mentre si dava alla fuga. immediatamente scattava la perquisizione nei confronti dell’uomo, accertato poi essere un piemontese con precedenti specifici, che portava al rinvenimento di ben 26 banconote false da duecento euro, pronte per essere messe in circolazione. Lo stesso aveva con se anche diverse migliaia di euro “buoni”, provento della sua attivita’ delittuosa, oltre a diversi generi, soprattutto alimentari, acquistati sino a poche ore prima in vari comuni del Lazio e della Toscana.

Una volta in caserma, i militari del nucleo operativo, hanno poi accertato che gli acquisti erano stati pagati dal fermato con altrettante banconote false dello stesso taglio di quello rinvenuto, presso ignari negozianti dei comuni per l'appunto di Cerveteri, Civitavecchia, Grosseto, Manciano E Castel Del Piano. Immediati e tempestivi accertamenti hanno permesso poi di individuare e contattare questi ultimi, che consegnavano le banconote gia’ messe in circolazione, che venivano sequestrate, mentre l’uomo veniva tratto in arresto e gia’ nella mattinata odierna portato davanti all’A.G. di Viterbo per la convalida dell’arresto ed il successivo rito direttissimo, a conclusione del quale lo stesso e’ stato condannato a mesi 10 di reclusione più € 200,00 di multa. particolare interessante e’ che le banconote false sequestrate recavano tutte lo stesso numero seriale.
 




FERROVIA ROMA NORD. LINEA ROMA VITERBO: LA SERIE INTERMINABILE DEI PASSAGGI A LIVELLO. QUELLO CHE NON VEDE IL MACCHINISTA

di Gianfranco Lelmi

Viterbo – Avete preso mai il treno della Ferrovia Roma Nord da Roma fino a Viterbo? Ebbene provateci, rimarrete sorpresi. Specialmente se vi mettete vicino al macchinista, vi accorgerete che chi conduce questi bestioni di Alstom su questa ferrovia ha un compito veramente ingrato, un lavoro che richiede la massima attenzione, nervi saldi. Alla fine del viaggio chi guida questi convogli è veramente stanco.

Ne capitano di tutti i colori, gente distratta che si avvicina al treno senza rendersi conto del pericolo che corre, gente che vuole sfidare il pericolo, automobilisti che si divertono a far arrabbiare il povero macchinista passandogli davanti, a pochi metri, mentre il treno sta arrivando, facendo, poi dei gestacci nei suoi confronti.
Di storie strane, ridicole se ne raccontano tante. Poco prima di Civita Castellana un signore, prima di uscire dalla sua abitazione, azionava un telecomando che apriva il cancello del passo carrabile, che contemporaneamente apriva le sbarre di un passaggio a livello che aveva costruito ed installato lungo i binari della ferrovia per proprio conto. Un bel giorno mentre si apprestava ad uscire di casa, dopo aver azionato il su congegno artigianale, rimase investito dal treno, per fortuna con conseguenze non gravi.

Dopo i rilievi e gli accertamenti, gli fu rimosso il suo congegno, dovette ripagare i danni alla ferrovia, si prese una multa ed una denuncia. Altro episodio di alcuni anni fa, è il racconto che alcuni macchinisti fanno dell’incidente avvenuto nei pressi di Fabrica di Roma. Un vecchio Tibb si approssimava al passaggio a livello sito difronte alle ceramiche Erica. Il proprietario di questa fabbrica, raccontano alcuni, forse era in conversazione con il cellulare, non accortosi del sopraggiungere del treno, si avvicinava lentamente ai binari. L’impatto fu inevitabile, per fortuna con conseguenze non serie per l’automobilista. La macchina fu distrutta, era talmente robusta che protesse il guidatore e fece deragliare il treno. Il macchinista racconta che quando andò per soccorrere il poveretto, aveva una faccia grigia che metteva paura.

Quello che lamentano i macchinisti è la mancanza di visibilità ai passaggi a livello spesso creata artatamente. Nei pressi di Riano un incosciente parcheggia sempre la sua auto nei pressi del passaggio a livello, mentre nei pressi di Castel Nuovo di Porto un signore ha tolto le piante che ostruivano la vista sulla strada, pensando bene di sostituire il tutto con un telo verde che seguita a creare problemi alla visibilità.

Poi c’è il discorso dei passi carrabili privati, dove i proprietari sono in possesso di chiave del lucchetto per poter transitare. Ebbene molti di loro lasciano la sbarra alzata, obbligando il macchinista ad un ulteriore rallentamento. Non sanno che potrebbero incorrere in multe salatissime.
Per non uscire dal tema comunque è bene segnalare che il pericolo di frane sui binari, come l’episodio del sasso avvenuto recentemente, l’instabilità di un ponte nei pressi di Castel Nuovo di Porto, creano al treno aggiuntive diminuzioni di velocità.

Comunque l’ultimo incidente di Castel Nuovo di Porto ha lasciato nei macchinisti un segno indelebile, il viaggio Roma e Viterbo è diventato molto più lungo. Specialmente la sera, quando la visibilità è scarsa, il treno, nei pressi di alcuni passaggi a livello procede ad un andatura che è inferiore a quella di quando si dice a “passo d’uomo”.

Tutto questo si ripercuote nell’allungamento dei tempi di percorrenza che arrivano anche a tre ore di viaggio se non oltre tra il capoluogo della Tuscia e la Capitale. Se a breve non verranno messi in sicurezza i passaggi a livello, aumenterà la disaffezione della clientela. Se i sindaci dei paesi posti lungo la linea non adegueranno i piani regolatori alle esigenze della ferrovia, costruendo sottopassi e sovrappassi, obbligando i costruttori dei nuovi centri residenziali a sopportare a proprie spese le opere per non creare problemi al collegamento ferroviario, a breve sarà la paralisi totale, blocco della ferrovia, blocco del traffico stradale. Unica alternativa, resta e resterà il trasporto collettivo, dando la priorità assoluta al treno.

 
 




TARQUINIA: GLI ETRUSCHI SI TINGONO DI ROSA CON "I COLORI DEGLI ETRUSCHI"

Redazione
Tarquinia (VT)
– “I colori degli Etruschi” a tinte rosa. L’associazione Artetruria, sabato 8 marzo, proporrà le visite guidate alle tombe dipinte delle Pantere, degli Auguri, dei Tori, del Barone, e degli Aninas a costo ridotto per le donne. Sono previste due partenze dalla necropoli del Calvario: la prima alle ore 10, la seconda alle ore 15. Sarà indispensabile avere l’auto. «Le tombe sono capolavori dell’arte etrusca. – sottolinea Artetruria – Vistarle e ammirarle sarà un modo diverso per trascorrere la festa dell’8 marzo». La tomba delle Pantere è una delle più antiche; la tomba degli Auguri è considerata dagli studiosi uno fra i più importanti monumenti della pittura parietale etrusca; la tomba degli Aninas, appartenuta all’omonima famiglia aristocratica etrusca, è composta di un'unica grande camera che ha dipinte, ai lati della porta, le figure di due demoni della morte; la Tomba dei Tori è formata da un ampio atrio sul quale si affacciano due celle funerarie; la tomba del Barone presenta una stanza funeraria molto grande e le figure rappresentate sono poche e distribuite simmetricamente. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero di telefono 331/8785257. Per conoscere l’attività dell’associazione Artetruria si può visitare il sito internet www.artetruria.it (email artetruria@alice.it) e la pagina facebook.
 




TARQUINIA: TRA TRADIZIONE E NOVITA' DEBUTTA BOOK & WINE 2014

Redazione
Tarquinia (VT)
– «Quando metto per iscritto l’idea che ho in testa, i personaggi che creo iniziano a prendere il sopravvento; e a quel punto c’è poco da fare: io scrivo soltanto, lascio che loro facciano quel che vogliono, che vadano per la loro strada». C’è molto della naturalezza e della spontaneità di Valentina D’Urbano in questa frase, una delle tante con cui ha conquistato il numeroso pubblico di Book&Wine. Una spontaneità che dalla voce passa alla scrittura in un romanzo,

Acquanera, che sta rafforzando il successo della sua opera prima “Il rumore dei tuoi passi”. La chiacchierata che sabato scorso si è svolta nella suggestiva cornice della chiesa di San Pancrazio, a Tarquinia, conferma la bontà del progetto ideato e promosso dall’Università Agraria di Tarquinia: una formula semplice e informale, un pubblico sempre numeroso – e sorprendente per gli autori che arrivano in città – e l’abbinamento con il gusto che, in questo 2014, non si ferma ai vini ma spazia, in occasioni speciali, tra i sapori, sempre con l’intento di valorizzare le tipicità del territorio di Tarquinia e della Tuscia. Come in quest’occasione, quando gli studenti dell’IPSEOA “A. Farnese” di Montalto di Castro hanno presentato al pubblico le loro ricette a base di cioccolata. Non è, questa, l’unica novità dell’edizione 2014 per Book&Wine, che da inizio anno ha un nuovo sito internet, www.bwtarquinia.it, e ha patrocinio del Comune di Tarquinia.

«Alcune cose si rinnovano, – spiega il vicepresidente dell’Università Agraria di Tarquinia, Maurizio Leoncelli – altre sono piacevolmente riconfermate: anche quest’anno prosegue la collaborazione con l’Associazione Artistica Culturale La Lestra e con la FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori». Il prossimo appuntamento con la rassegna è in programma, sabato 29 marzo, presso la sala consiliare del palazzo comunale: ospiti Mimmo e Nicola Rafele, autori di Ultimo Requiem, romanzo che ripercorre la storia italiana degli ultimi 30 anni, dalla strage di Bologna al rapporto Stato-mafia.
 




ORVIETO, PALLACANESTRO PALESTRINA: VISITA TELEMATICA NELLA CITTA' VITERBESE

Redazione

Orvieto (VT) – Primo marzo con visita alla Telematica Orvieto, come dichiarato da coach Longano inizia un doppio confronto esterno che ci dirà molto sulle ambizioni del Palestrina e sulla mentalità che saprà costruire per ambire ad un prestigioso posto playoff. Dopo la sosta forzata del 23 febbraio, si torna sul parquet cominciando dalla sfida sul campo di Porano con la Orvieto Basket di coach Brandoni. Un confronto che all’andata segnò l’inizio della riscossa arancio verde, col primo successo stagionale, e l’esordio di Andrea Vitale, che stavolta non ci sarà per la ben nota squalifica di due giornate. Situazione capovolta con gli umbri che ora si trovano alle spalle della Citysightseeing, anche a causa del recente ko sul campo della Stella Azzurra, giunta soffrendo per larghi tratti e con grossi problemi di falli. Quella di sabato è formazione non profondissima ma con punte di esperienza in giocatori come Marcante e Candido, che hanno giocato in alte categorie, così come Palmerini, Agliani e Negrotti che però non sono mai andati oltre la B2. Tra i giovani spiccano i nomi degli ex Virtus Siena Rovere e Mirone, insomma una squadra che non può essere sottovalutata e tra le mura amiche cerca i punti utili a chiudere il discorso salvezza prima possibile. Ma se Orvieto risulta avversario ostico specialmente davanti il proprio pubblico, gli arancio verdi possono vantare già affermazioni importanti su campi ugualmente intricati, una prerogativa da portare avanti per tenere il passo delle agguerrite avversarie.
Palestrina può quanto meno sorridere perchè riavrà a disposizione Omoregie e Molinari, il primo fermo da quasi due mesi, il secondo da circa tre settimane, e chiama alla conferma gli altri protagonisti, da Rossi decisivo contro Stella Azzurra e Senigallia, a Samoggia, 24 punti all’Altero Felici, dal solidissimo Brenda al pivot Di Giacomo, in grado di duellare anche contro un pari ruolo quotato come Candido. Nella domenica di riposo le pretendenti ai playoff hanno fatto qualche passo avanti, Senigallia si è riscattata battendo dopo due overtime Pescara salendo a quota 22, Montegranaro battuta in casa dall’Eurobasket è raggiunta dai romani a 20, all’ottavo posto Sant’Elpidio abbranca Giulianova a quota 18. Palestrina dunque, con una gara da recuperare, resta in scia a due lunghezze dall’ultimo posto utile, con una concorrenza che si fa sempre più spietata e durante la fase ad orologio vedrà tanti decisivi confronti diretti.
Arbitri dell’incontro saranno i sigg. Alessio Dionisi di Fabriano e Michele Centonza di Grottammare, che alzeranno la palla a due alle ore 21.15 al Palasport di Porano in via Marconi (dieci minuti da Orvieto). Un minuto di silenzio sarà osservato per commemorare la scomparsa del dirigente orvietano Mauro Melis.




CAPRAROLA PROVINCIALE VALLE DI VICO: LA PROVINCIA SOLLECITA LA FINE DEI LAVORI

Redazione

Caprarola (VT) – Il presidente della Provincia, Marcello Meroi e l’assessore provinciale alla Viabilità, Carlo de Angelis, nella mattinata di giovedì hanno effettuato un sopralluogo sulla strada provinciale Valle di Vico, arteria chiusa da tempo per consentire al Comune di Caprarola di effettuare lavori di disboscamento. Insieme a loro i tecnici di palazzo Gentili e il primo cittadino del Comune di Caprarola, Eugenio Stelliferi.

Il sopralluogo è stata la giusta occasione, per il presidente e l’assessore, per verificare lo stato degli interventi e sollecitare la fine dei lavori per permettere così la riapertura della strada. “Una visita – ha affermato Meroi –  nata dalla necessità di verificare a che punto sia il taglio degli alberi, resosi necessario per ristabilire la sicurezza sulla Valle di Vico. Devo dire che è stato fatto un lavoro veramente eccellente. Al contempo ho sollecitato il Comune di Caprarola e la ditta appaltatrice ad abbreviare il più possibile i tempi di riconsegna, per far sì che si possa ristabilire la circolazione su una arteria di grande importanza per la viabilità della zona”.

Ma nell’incontro si è parlato anche di sicurezza: “Abbiamo colto l’occasione – ha aggiunto Meroi – anche per verificare alcune situazioni particolari che riguardano le banchine ancora da sistemare e dei guard-rail da sostituire. La Provincia si è resa disponibile a partecipare economicamente a questi interventi, fondamentali per ristabilire la sicurezza su tutta la strada”.

“La sicurezza viene prima di tutto – ha aggiunto l’assessore De Angelis – per questo è meglio attendere qualche giorno in più per la riapertura della provinciale, ma mettere a disposizione della collettività una arteria perfettamente percorribile. Ci scusiamo con i fruitori della strada per il disagio che è stato dato in questo periodo, ma gli interventi fatti erano urgenti e non più prorogabili”.
 




BAGNAIA (VT): STRAORDINARIA SCOPERTA DI UN FILO DIRETTO TRA IL PENSIERO TIBETANO E IL BOSCO DI MONTECCHIO

di Caterina Luisa De Caro

Bagnaia (VT) – Sabato 22 scorso, a Bagnaia, un piccolo borgo antichissimo  nella provincia di Viterbo, ho avuto il piacere di assistere a come si possa politicamente e socialmente mettere a frutto le potenzialità del proprio territorio. Bagnaia, è conosciuta dai più per la sua splendida villa rinascimentale dei Lante della Rovere; ma, non tutti sanno l’enorme patrimonio culturale che cela Montecchio: il bosco delle Streghe, dove, a opera di Pier Isa della Rupe e di suo marito Franco, sono venute alla luce delle scoperte straordinarie. Isa ha trovato il trono dove una comunità di donne dedite al culto della Terra Madre avevano creato una società di Amazzoni Guerriere. Molti libri sono stati pubblicati in proposito e l’attenzione in Italia per questo sito diviene sempre più vigile, perché, di anno in anno, vi sono ritrovamenti eccezionali. Alcune di queste consistono in scoperte straordinarie tra cui un Osservatorio Astronomico risalente a prima degli etruschi e a una serie di architetture rituali tra cui un Lincam o masso della fertilità, che oltre a riproporre un culto praticato in tutto il Mediterraneo, avvicina la nostra cultura a quella indiana  vedica, avvalorando l’idea che gli uomini provengano da un unico ceppo culturale e che la Tradizione sia la stessa. Tutto questo ha portato il sindaco di Viterbo e la sua giunta a voler creare un parco protetto che consenta di preservare e diffondere queste conoscenze, creando così posti di lavoro in un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando. Durante il convegno, il signor Franco Pierini ha esposto una scoperta ancor più straordinaria: le prove di un collegamento tra il pensiero tibetano e il bosco di Montecchio a Bagnaia. Infatti, ha trovato che nei primi anni del ‘900, Bagnaia e una sua grotta furono scelte da un eremita di nome Padre Giuliano,   ben conosciuto dalla popolazione, poiché proveniva da lontano e che gli abitanti del luogo consideravano strano. Di recente, però, questo strano personaggio è tornato alle cronache. Sono apparsi in Francia dei documenti che attestano non solo la presenza di questo anomalo eremita ma il suo collegamento   con i Rosacroce e il centro situato presumibilmente in Tibet, nell’Himalaya ad Agartha, un luogo in cui le attività spirituali della terra venivano dirette. Il ragazzo Mario Fille, che conobbe Padre Giuliano negli anni venti, pur essendo italiano viveva in Francia e portò i documenti che gli erano stati donati dal frate con sé, senza capirne il valore. Quando divenne un grande ricercatore in Francia, capì, per primo, il grande dono che questo bagnaiolo gli aveva lasciato, quello della divinazione. L’Eremita di Bagnaia che sembrava un semplice e modesto uomo in realtà aveva trasferito il suo sapere in occidente prima che scoppiasse di nuovo un conflitto mondiale. Questo modesto asceta, secondo i documenti storici, si è rilevato essere uno dei più grandi iniziati della terra. Le indagini di approfondimento e di collegamento sono tutt’ora in atto e la straordinarietà di queste, è l’elevato collegamento che c’è stato tra le varie società segrete prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Chiunque abbia  visto il film americano di Jean Jacques Annaud  dove lo scalatore tedesco va alla ricerca di una comunità montana dell’Himalaya  sa che queste ricerche interessarono moltissimo i Paesi anglofili  e tedeschi. Scoprire che tutto parte dal nostro territorio fa rivalutare non solo le vicende narrate nei libri di Storia ma ci apre gli occhi su quanto ancora dobbiamo scoprire delle potenzialità che vi sono in questo e poco valorizzate.




TARQUINIA UNIVERSITA' AGRARIA: APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014

Redazione
Tarquinia (VT)
– Il consiglio di amministrazione dell'Università Agraria di Tarquinia ha approvato il bilancio di previsione 2014, con tredici voti. Hanno votato a favore i consiglieri del Partito Democratico Valeri, Gentili, Palmini, Jacopucci, Ricci, Olivieri, Montesi, oltre al presidente dell'Ente Antonelli e al presidente del consiglio Bordi; del Polo dei Moderati, Bacciardi; del Polo Civico Sinistra, Caria e Tufarini; e del gruppo indipendente, Fiaccadori. Assenti al momento del voto, i consiglieri Maneschi, Crescia e Serafini; contrari i consiglieri Catini, Gambetti, De Alessandris, Arpini e Guarisco. La maggioranza tocca quota tredici; la minoranza si ferma a cinque. Nella sua introduzione il presidente Antonelli ha ribadito come «siamo davanti a un bilancio tecnico, elaborato da una giunta politica. Non vi chiedo solo di votarlo ma di condividerlo. Come fu per la "datio in solutum", vi invito a risolvere con noi un problema storico. Questa sera sanciamo il risanamento totale dell’Università Agraria. La soluzione definitiva per un problema risalente agli anni Novanta: ovvero il mancato pagamento dell'IVA e dell'IRPEG. Una questione che non abbiamo generato noi, ma ci siamo impegnati a risolvere. Sentenze riferite al 2009-2010, che hanno portato all’Ente oltre tre milioni di euro di debiti, compreso l’ICI, che abbiano saldato e ristrutturato con l’impegno degli uffici. Un lavoro di cui andiamo orgogliosi. In via generale, è un bilancio realistico, attento, necessario a far fronte agli impegni assunti. La nostra maggioranza si conferma solida e coesa. La natura non perfettamente definita dell’Università Agraria, ci rende soggetto oltremodo gravato dal punto di vista fiscale. Ora la battaglia è la soppressione delle tasse sui terreni agricoli». Non è stato votato l’emendamento dei consiglieri Guarisco e Serafini, sulla realizzazione di un campo da golf, perché dichiarato tecnicamente inammissibile. Parere negativo è stato espresso tanto dal responsabile del servizio finanziario, quanto da quello del servizio tecnico e dal segretario dell’Ente.
 




ROMA-VITERBO, FERROVIA ROMA NORD: TRA SOPPRESSIONE DI CORSE FONDAMENTALI E SERVIZI IGIENICI INDECENTI PARTONO GLI ESPOSTI ALLE PROCURE DI ROMA E VITERBO

di Gianfranco Lelmi

Roma / Viterbo – Ennesima protesta del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord. Come racconta il presidente del Comitato, in una lettera indirizzata ad ATAC, Comune di Roma e Regione Lazio viene evidenziata la situazione di estremo disagio nella quale vivono i pendolari di questa utilissima ferrovia.
"La soppressione di corse fondamentali crea affollamenti incredibili e disumani. Inoltre – prosegue nella lettera Fabrizio Bonanni – le condizioni igienico sanitarie delle vetture e delle stazioni sono indecenti. Cosa sta succedendo, si domanda l’autore della missiva? Il biglietto che noi pendolari paghiamo non è per avere questo tipo di trasporto pubblico, la capitale d’Italia non è degna di questo servizio, vogliamo che il gestore si adegui agli standard europei". Nella lettera si avverte che verranno informate le Procure competenti in merito allo stato della ferrovia. Successivamente  si è appreso che due esposti sono stati indirizzati alla Procura della Repubblica di Roma e di Viterbo.   

[ PER LEGGERE ILTESTO DELL'ESPOSTO CLICCARE QUI ]

Inaugurata nel 1932, la Ferrovia Roma Nord è sempre stata simbolo di una politica demenziale. Agli sperperi sono seguiti altri sperperi. Nel 1960, la deviazione per il nuovo Cimitero Flaminio ne è la dimostrazione principale. Fu costruita completamente e poi non fu mai utilizzata.
L’interramento del binario di collegamento con le Ferrovie dello Stato, la “vandalizzazione” della stazione di Magliano Romano, lo scarso controllo sull’evasione dei biglietti nella tratta extra urbana, il mancato acquisto dei Firema “Freccia Flaminia”, la carenza perpetua di macchinisti, il totale abbandono ai vandali delle carrozze del 1932 e di quelle più moderne e via dicendo sono alcune delle incredibili vicissitudini di questa ferrovia.

Eppure, benché non siano stati spesi soldi per apportare dei miglioramenti, se non che per la tratta urbana, questa ferrovia si rivela ancora utile. Costruita dopo la ferrovia Roma Capranica Viterbo, con il fine di unire il maggior numero di paesi, permette di raggiungere Roma da Civita Castellana in minor tempo rispetto l’auto. Stesso discorso in merito al collegamento Civita Castellana Viterbo. E la demenza è sempre regnata sovrana, i sindaci dei comuni posti lungo la linea ferroviaria hanno permesso una lottizzazione selvaggia lungo il percorso del treno, senza imporre la costruzione di sottopassi o di cavalcavia, creando sempre maggior ostacoli alla velocità di marcia dei convogli. Così ne hanno risentito i pendolari e gli utenti della ferrovia.

Le promesse attraverso gli anni da parte dei vari politicanti e politici sono state infinite. Investimenti, opere ciclopiche poi più nulla. Ora si presenta all’orizzonte il raddoppio dei binari fino a Riano, poi fino a Pian Paradiso. Sono opere costosissime che forse si fermeranno nel nulla. E’ anche previsto l’allontanamento di qualche stazione dai centri abitati, creando una probabile disaffezione negli utenti della ferrovia. Insomma la demenza regna e regnerà sovrana. Ecco perché si è ritenuto opportuno accompagnare con il Concerto della demenza di Vieri Tosatti, il filmato del viaggio da Viterbo a Roma su questa ferrovia che attraversa paesi ricchi di storia e “paesaggi” di indicibile bellezza. Presto tutto questo rimarrà solo nei video girati.

CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO "LA FERROVIA ROMA NORD da VT a RM nr 1"

CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO "LA FERROVIA ROMA NORD da VT a RM nr 2"

CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO "LA FERROVIA ROMA NORD da VT a RM nr 3"




TARQUINIA, UNIVERSITA’ AGRARIA: OGGI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Redazione

Tarquinia (VT) – Fabio Bordi presidente del consiglio dell’Università Agraria fa sapere che oggi ci sarà consiglio di amministrazione in cui verranno ridisegnati i gruppi politici al suo interno. “Molto frammentario lo scenario. – Commenta Bordi – Nei giorni scorsi sono nati Forza Italia, con Annarita De Alessandris e Livia Crescia, – prosegue – il Nuovo Centro Destra, con Ferminia Arpini. Rimangono nel Pdl Manuel Catini, Alessio Gambetti e Marcello Maneschi. Ultimo gruppo nato in ordine di tempo quello di Marco Fiaccadori, denominato “indipendente”. Invariato Pd, formato da Elisa Valeri, Marco Gentili, Daniele Ricci, Armando Palmini, Sergio Olivieri, Francesco Montesi, Alessandro Jacopucci, oltre che dal presidente Alessandro Antonelli e Fabio Bordi. Così come il Polo Civico Sinistra con Luigi Caria e Maurizio Tufarini. Rimangono uninominali il Polo dei Moderati di Renato Bacciardi e quelli di Giovanni Guarisco e Pierluigi Serafini. La conferenza capigruppo è ora composta da nove membri, così come le commissioni, che saranno integrate su indicazione dei gruppi consiliari. Una divisione che non faciliterà il lavoro, ma garantirà maggiore partecipazione alle
commissioni.