TARQUINIA: BOOM DI ESPOSTI CONTRO GLI "ZOZZONI"

Redazione
Tarquinia (VT)
– «La situazione sta diventando insostenibile e gli esposti che arrivano in Comune sono all’ordine del giorno». Così l’assessore ai lavori pubblici Anselmo Ranucci, commenta il disappunto dei cittadini verso i proprietari dei cani che, non curanti delle più elementari regole del vivere civile, imbrattano con i loro incolpevoli amici a quattro zampe strade, giardini e aree pubbliche di Tarquinia. «È vergognoso approfittare delle ore serali per girovagare nei parchi e nei giardini pubblici a sporcare i luoghi dove giocano i nostri bambini. – prosegue – Non è giusto che i giardinieri siano costretti a ripulire i prati dalle deiezioni. Il cane è un animale stupendo. Ci sono però delle regole da rispettare. Vengo inondato da foto e reclami da parte di cittadini esasperati. Un peccato e, da una parte, un’autentica ingiustizia verso chi si comporta in modo civile. Per questo motivo abbiamo deciso usare il pugno duro, coinvolgendo le guardie zoofile. Ho parlato con il responsabile Alessandro Sacripanti che mi ha garantito come, terminata la campagna informativa ed educativa promossa dall’Amministrazione, saranno rafforzati i controlli e sarà sanzionato chi viola quotidianamente le leggi e i regolamenti esistenti. Il Comune ha fatto uno sforzo economico non indifferente per creare due parchi per cani, proprio per venire incontro alle esigenze dei proprietari. E al riguardo ricordo che anche nei “fido park” ci sono regole ben precise da osservare. Ringrazio tutti i proprietari che amano davvero i propri cani e il cui comportamento esemplare dovrebbe essere da stimolo a chi, invece, possiede questo meraviglioso animale ma non merita di averlo.
 




TARQUINIA: ALLA SCOPERTA DELLE TOMBE ETRUSCHE CON L'INIZIATIVA "I COLORI DEGLI ETRUSCHI"

Redazione

Tarquinia (VT) – Visita guidata alle tombe delle Pantere, del Barone, dei Tori, degli Auguri e degli Aninas Domenica 6 aprile, alle ore 11.00, con partenza dalla Necropoli del Calvario

Cinque tombe etrusche per una visita guidata da non perdere. È la proposta di Artetruria, per domenica 6 aprile, con l’itinerario agli ipogei dipinti delle Pantere, del Barone, dei Tori, degli Auguri e degli Aninas, nell’ambito dell’iniziativa “I colori degli Etruschi”.

Partenza alle ore 11.00 dalla Necropoli del Calvario. Per gli spostamenti sarà necessaria l’automobile, data la distanza tra le varie zone. Ne varrà la pena, per il valore artistico delle tombe: quella delle Pantere è la più antica; quella degli Auguri è considerata una delle più importanti testimonianze della pittura etrusca; quell’Aninas ha un’unica grande camera con una porta che presenta ai lati le figure di due demoni della morte; quella dei Tori ha un ampio atrio su cui si affacciano due celle funerarie; quella del Barone ha una grande stanza funeraria con poche figure distribuite in modo simmetrico. «Lo straordinario successo di pubblico delle Giornate FAI di Primavera dimostra che le tombe etrusche costituiscono un’eccezionale attrattiva turistica. – sottolinea Artetruria – Nel nostro piccolo vogliamo far conoscere questo patrimonio unico al mondo, che ha permesso a Tarquinia di fregiarsi del riconoscimento Unesco». Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero di telefono 331/8785257.
 




TARQUINIA: ALLA SOCIETÀ VILLAGGIO DEL BUTTERO LA GESTIONE DEL CASALE DEI GUARDIANI DELLA ROCCACCIA

Redazione

Tarquinia (VT) – “La Società Villaggio del Buttero si è aggiudicata il casale dei guardiani, in località Roccaccia. La consegna ufficiale avverrà in occasione della Festa della Merca”. A dare l’annuncio l’assessore al centro aziendale Renzo Bonelli. "L’idea progettuale è chiara: la Roccaccia come luogo da sfruttare e utilizzare in coerenza con ambiente, folklore e turismo. – prosegue – Si punta quindi sul mondo del cavallo in forma ludica, didattica e aggregativa. Dalla mascalcia all’avviamento al cavallo, dagli sport equestri alla natura come risorsa, tutto finalizzato a generare un’offerta seria e competitiva. Di rilievo anche la parte economica: 508.000 euro di nuovi investimenti a carico del Villaggio del Buttero, oltre al canone mensile. Insieme all’attivazione dei fondi sul PSR, sono già in fase di realizzazione i progetti necessari: una pioggia di risorse su un sito importante che in questo decennio ha cambiato faccia senza perdere la propria naturale vocazione». “La via del bando pubblico si è dimostrata non solo la più trasparente, ma anche e soprattutto la più vantaggiosa. – dichiara il presidente Alessandro Antonelli – Fanno sorridere, a distanza di tempo, le illazioni e le polemiche dei mesi scorsi, per esempio su presunte cooperative che avrebbero vinto: pronostico sbagliato. Canone fisso, investimenti, opere di completamento: tutto sarà garantito con indubbio beneficio per l’Università Agraria. Un plauso al lavoro della commissione, esclusivamente tecnica, molto meticolosa e attenta. La fretta è cattiva consigliera. Oggi abbiamo invece un progetto serio (con un partner che sta facendo bene sul territorio con strutture analoghe), in cui pubblico e privato lavorano insieme, tenendo la politica alla giusta distanza. Sarà interessante. Infine, la ricaduta occupazionale per le figure professionali legate al mondo equestre e naturalistico, solitamente ai margini delle opportunità di lavoro”.    

 




VITERBO: AL VIA LA PRIMA ASSEMBLEA DEI SOCI DEL COMITATO "CENTRO DI GRAVITA'"

Redazione

Viterbo – Mercoledi 2 aprile 2014 , alle ore 21.39si svolgerà l'assemblea dei soci del nascituro comitato per il centro storico, Centro di Gravità, l'assemblea si terrà  presso i locali dell ex tribunale , dove già 2 settimane fa la stessa associazione aveva organizzato l'incontro con il sindaco e parte della giunta in merito alle problematiche derivate dalla chiusura del centro storico. Scopo dell'assemblea sara l'elezione del consiglio direttivo, presidente, vicepresidente, consiglieri, tesoriere e segretario , la presentazione del programma e dello statuto , nonche un confronto diretto con tutti i soci i quali potranno intervenire  e dare consigli e idee . La partecipazione all'assemblea sara aperta a tutti i soci iscritti ; residenti, artigiani ,commercianti liberi professionisti , che vivono ed operano in centro .chi non fosse ancora iscritto potrà farlo anche al momento dell'ingresso . La candidatura alle varie cariche del  consiglio sara aperta a tutti gli iscritti e avverra in modo democratico.

Il comitato nasce allo scopo di creare un interfaccia tra chi vive e lavora in centro e l'amministrazione comunale di Viterbo , sara totalmente apartitico e avrà il solo scopo di rendere più vivibile quella parte della città che , pur essendo la più bella, è anche la più abbandonata.

Far rivivere San Pellegrino e dintorni , a partire da Porta Romana sarà l'impegno che si assumerà l'associazione. "Chiediamo la partecipazione di tutti i cittadini, – fanno sapere dal comitato – una volta eletto il comitato e registrato lo statuto l'amministrazione comunale avrà a disposizione dei veri rappresentanti con cui potersi confrontare e interagire per il bene comune . – Concludono dal comitato – Certi della partecipazione di tutti , vi aspettiamo mercoledi 2 per iniziare insieme una nuova era."
 




RONCIGLIONE, BASSANO ROMANO E SUTRI: IL CONTROLLO DEL TERRITORIO DA PARTE DELL'ARMA DEI CARABINIERI

Redazione

Ronciglione, Bassano Romano, Sutri (VT) –  A Ronciglione, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato per i reati di oltraggio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale un pregiudicato romeno di 41 anni, in quanto, sorpreso da militari operanti nei pressi di un esercizio commerciale con fare sospetto, e durante il controllo proferiva confronti medesimi frasi oltraggiose e minacciose, rifiutandosi di fornire i propri documenti. Gli stessi militari hanno denunciati, inoltre, un pregiudicato del posto di anni 33, che all’interno del bar “Numero 9” mentre i militari effettuavano un controllo si rivolgeva loro proferendo frasi oltraggiose.

A Bassano Romano, i carabinieri del pronto intervento hanno denunciato per i reati di trasporto e smaltimento illegale di materiale ferroso due pregiudicati romeni, un uomo e una donna, di 35 anni residenti a Roma. I due viaggiavano a bordo di autocarro con targa rumena, all’interno del quale trasportavano materiale ferroso, oggetti in plastica e batterie esauste, senza le prescritte autorizzazioni. Il materiale e l’autocarro sono stati sequestrati.

A Sutri, i carabinieri hanno denunciato per furto aggravato in concorso due diciannovenni incensurati del posto che avevano rubato una ruota di scorta ed altri oggetti da un’utilitaria parcheggiata nella cittadina.

Sono stati segnalati, inoltre, nei comuni di Ronciglione, Sutri, Monte Romano e Barbarano Romano 5 giovani, di cui 2 minorenni e 3 pregiudicati con precedenti specifici, per l’uso personale di sostanze stupefacenti  e sequestrati complessivamente 5 g di marjuana,  2 g di cocaina e 2 spinelli artigianali.
 




TUSCANIA, RINOMATO RISTORANTE CON 6 LAVORATORI IN NERO E 1 IN REGOLA. DENUNCIATI IL PROPRIETARIO E IL GESTORE

Redazione

Tuscania (VT) – Lo scorso sabato sera, 29 marzo 2014, i carabinieri della compagnia di Tuscania, insieme ai colleghi dei nuclei Antisofisticazione e Sanità e Ispettorato del Lavoro di Viterbo hanno effettuato una serie di ispezione nei confronti di esercizi di ristorazione della cittadina.
Nel corso del controllo di un rinomato ristorante affollato dai numerosi clienti provenienti da tutto l’alto viterbese i militari hanno riscontrato che l’85% dei dipendenti, ovvero 6 lavoratori su 7, risultavano impiegati completamente a nero, un locale adibito a magazzino risultava di realizzazione abusiva e molti prodotti alimentari di dubbia provenienza erano stoccati in modo non propriamente adeguato.
Sono scattati così le denunce nei confronti del proprietario dei locali, B.G. 49enne di Tuscania e del gestore, T.T. 52enne di Sutri, la chiusura dell’attività, il sequestro del magazzino abusivo e la contestazione di violazioni amministrative per un importo superiore ai 30 mila euro.
 




ORTE FINTI AUTOVELOX PAGATI 86 MILA EURO: TORTOSA E PETRASSI PRESENTANO UNA INTERROGAZIONE

Redazione

Orte (VT) – Un’interrogazione scritta per sapere quale provvedimento regionale abbia reso possibile l’acquisto di 30 finti autovelox da parte del Comune di Orte, pagati oltre 86.000 euro ma vuoti al loro interno e quindi disattivi, è stata presentata oggi al Presidente Nicola Zingaretti dai Consiglieri Regionali Oscar Tortosa (PSI) e Piero Petrassi (Centro Democratico).
A sollevare il caso è stata la trasmissione televisiva Le Iene, nella puntata dello scorso 12 marzo, che ha individuato nel Comune di Orte la città italiana a più alta concentrazione di colonnine installate: 30 per 9000 abitanti. “Il sindaco di Orte, Dino Primieri, intervistato nel corso della puntata, ha dichiarato di aver utilizzato un finanziamento regionale per l’impianto su strada di questi box di plastica arancioni da utilizzare per la rivelazione della velocità, denominati Velo Ok, pagandoli quasi 3000 euro al pezzo. Ci chiediamo, quindi, quale provvedimento regionale abbia reso possibile l’acquisto di tali strutture che non sono né omologate, né approvate dal Ministero dei Trasporti e nemmeno previste dal Codice della Strada, peraltro vuote al loro interno perché prive di un apparecchio di rilevazione elettronica della velocità conforme a quelli previsti per legge, come documenta la trasmissione de Le Iene. Una domanda che non vale solo per il Comune di Orte ma che si estende anche per gli altri Comuni della Regione Lazio che hanno cominciato a posizionare nelle loro strade questi falsi rilevatori.” – hanno dichiarato i Consiglieri Tortosa e Petrassi.

 




VITERBO: ALLARME EUTROFIZZAZIONE DEL LAGO DI VICO

Redazione

Viterbo – Il  Coordinamento dell’ Alto Lazio dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) ha presentato una segnalazione- esposto  in relazione  alle problematiche ambientali e al rischio sanitario connesso al  persistere del processo di eutrofizzazione del lago di Vico.

Il  Coordinamento dell’ Alto Lazio dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde, in relazione al  processo di eutrofizzazione del lago di Vico, alle connesse problematiche ambientali e al rischio sanitario, ha presentato una segnalazione-esposto alle Istituzioni e agli Enti competenti.

Coordinamento dell’ Alto Lazio dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde

Di seguito il testo della segnalazione –esposto.

Al Ministro dell’Ambiente
al Ministro della Salute
e per opportuna conoscenza:
al Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea
al Ministro della Difesa
al Prefetto di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Sindaco di Caprarola
al Sindaco di Ronciglione
al Direttore generale dell’Istituto superiore di sanità
al Presidente dell’Istituto superiore di sanità
al Direttore generale della Asl di Viterbo
al Direttore sanitario della Asl di Viterbo
al Dipartimento di prevenzione – Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo
al Dipartimento di prevenzione – Servizio igiene e sanità pubblica – sezione 4 Vetralla – della Asl di Viterbo
al Servizio veterinario della Asl di Viterbo
al Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio
al Direttore dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo
al Direttore Regionale Energia e Rifiuti
all’Arpa Lazio – sezione di Viterbo
al Direttore dell’Agenzia regionale dei Parchi del Lazio
al Direttore della Riserva naturale regionale del lago di Vico
al Direttore del Centro Tecnico Logistico Interforze Nbc
all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo
all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio
ai Consiglieri della Regione Lazio
al Presidente della Commissione  Ambiente del Senato
al Presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato
al Presidente della Commissione Difesa del Senato
al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati
al Presidente della Commissione Affari sociali della  Camera dei Deputati
al Presidente della Commissione della Difesa della Camera dei Deputati
al Presidente della Talete s.p.a.
ai responsabili dell’Ato 1 – Lazio

Oggetto:  segnalazione-esposto relativo  alle problematiche ambientali e al rischio sanitario connesso al  persistere del processo di eutrofizzazione del lago di Vico.

Egregi  Ministri,
egregi signori,
il  lago di Vico  per le particolari  e pregiate caratteristiche  del suo ecosistema  è  stato classificato come Sito d’importanza comunitaria- Sic n. IT6010024  e Zona di protezione speciale- ZPS-  n.  IT6010057.
Proprio per proteggere questo delicato ecosistema,   nel 1982, veniva istituita la Riserva naturale regionale del lago di Vico (legge regionale del 28 settembre 1982 n. 47 e successiva legge regionale del  24 dicembre 2008 n. 24) che tra  gli svariati compiti avrebbe dovuto anche “ preservare l'equilibrio biologico del lago e l'effettiva potabilità delle sue acque” a tutela del diritto alla salute delle popolazioni che da questo lago attingono acqua ad uso umano.
Gli acquedotti dei Comuni  di Caprarola e Ronciglione sono riforniti  in misura preponderante da acque captate  proprio da questo lago, e da anni si susseguono ordinanze di non potabilità che attestano il potenziale  rischio per la salute dei cittadini che possono essere esposti, e ormai da lungo periodo, alle sostanze tossiche e cancerogene presenti in esse ovvero: attraverso il loro uso per bevande, preparazioni alimentari, per fini igienico-sanitari e con il consumo di fauna ittica proveniente dal lago.
Come da documentazione acquisita, le  analisi eseguite nel  corso  del 2013 dall’ArpaLazio- sezione di Viterbo  e dall’Istituto superiore di Sanità  sulle acque erogate ad uso umano  nei due Comuni continuano a 
mostrare l’inadeguatezza  dei sistemi di potabilizzazione  nel garantire costantemente, completamente   ed efficacemente acque che rispondano alle caratteristiche  di potabilità e salubrità  secondo quanto previsto  dal
Decreto legislativo 31/2001 che  all’articolo 4 afferma: “1. Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. 2. Al fine di cui al comma 1, le acque destinate al consumo umano: a) non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana;. .. ( http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/01031dl.htm).
Come invece già  rappresentato  dall’ Associazione italiana medici per l’ambiente- Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) nell’esposto – segnalazione  del 30 marzo 2010, in quello successivo del  primo agosto 2012 e in più circostanze,  persistono  forti motivi di preoccupazione  per il rischio sanitario delle popolazioni,  in quanto il lago continua  a presentare un gravissimo processo di eutrofizzazione  caratterizzato da una marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque e  da  frequenti  ed importanti fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens,  solo di recente un po’ attenuate per la  mitezza dei periodi  invernali e  per una altrettanto lieve riduzione del quantitativo di fosforo presente nei fertilizzanti che  purtroppo  sembra continuino a   raggiungere le acque  lacustri.
Il  cianobatterio, detto comunemente alga rossa, è  capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna  del lago.
Nelle acque del lago sono inoltre  persistenti ed elevati  valori di arsenico, altro elemento tossico e cancerogeno secondo la classificazione Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro).
Per poter avviare una bonifica e un vero risanamento dell’ecosistema del lago di Vico è necessario contrastare le molteplici cause  che verosimilmente ne  sono all’origine  e che qui ricordiamo,
in particolare:
–     le intense  fioriture  del  cianobatterio Plankthotrix rubescens,  favorite verosimilmente dall’uso ultradecennale di fertilizzanti e fitofarmaci nelle vaste aree coltivate a noccioleti in prossimità dello stesso;
–     gli  scarichi fognari abusivi o non a norma;
–     la possibile azione  di inquinamento dovuta agli agenti contaminanti individuati nel sottosuolo del dismesso Magazzino Materiali di Difesa Nbc di Ronciglione, ubicato anch’esso in prossimità delle sponde del lago e in attesa da anni di  bonifica;
–     le possibili attività illecite condotte all’interno e in prossimità della Riserva naturale.
Nel 2010 sono stati presentati dati allarmanti che hanno evidenziato  anche la presenza di altre sostanze tossiche e cancerogene, di norma estranee alle acque del lago ( mercurio, idrocarburi policiclici aromatici – IPA), e nei suoi sedimenti alte concentrazioni di Arsenico, Cadmio e  Nichel , sulla cui presenza e provenienza l’Isde di Viterbo ha più volte chiesto l’avvio di specifiche indagini.
Nel corso di questi anni  sono state  numerosissime  le interrogazioni di deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri regionali  che hanno  condiviso  le preoccupazione dell’Isde di Viterbo e  ne hanno  sostenuto gli appelli e le richieste.
Il  Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea è  stato costantemente  informato del perdurare di questa situazione ed è intervenuto più volte richiamando al rispetto degli obblighi di legge in materia ambientale e sanitaria e delle norme comunitarie anche in vista degli obiettivi di qualità  per le acque di superficie  da raggiungere  entro l’anno 2015 (  http://ec.europa.eu/environment/pubs/pdf/factsheets/wfd/it.pdf ) .
Il Coordinamento dell’Alto Lazio dell’Isde, per responsabilità etica e scientifica,  nel denunciare ancora quanto sopra riportato,   chiede  ai ministri, alle  istituzioni e ai responsabili degli  enti preposti,  interventi  efficaci e risolutivi a tutela dell’ecosistema lacustre e della salute  dei cittadini.

Di seguito  le indicazioni dell’Associazione  più volte rappresentate :
In sintesi:
–    abbandono immediato della captazione di acqua dal lago di Vico e contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico per i cittadini, le scuole, gli esercizi pubblici e le industrie alimentari di Caprarola e Ronciglione;
–    ricerca  immediata di fonti idriche definitive ed  alternative a quelle lacustri (costruzione  di nuovi pozzi e potenziamento della captazione  da quelli  già esistenti da dotare di dearsenificatori);
–     immediata installazione di impianti pilota per lo studio di una potabilizzazione extralacustre veramente efficace delle acque in relazione alle loro criticità e  ricerca di  nuove falde di captazione;
–    costante monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna e la flora lacustre;
–    biomonitoraggio per sostanze inquinanti della fauna lacustre , della flora lacustre e  delle aree circostanti;
–    informazione ampia e diffusa ai cittadini, negli studi medici, nelle scuole, negli ambulatori della Asl e presso l’ospedale di Ronciglione;
–    inizio immediato di un monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini;
–    screening  gratuiti per le popolazioni esposte al cosiddetto “ effetto cocktail” determinato dall’esposizione   contemporanea a  più cancerogeni e sostanze tossiche  presenti nelle acque del lago, in particolare: arsenico, metalli pesanti, pesticidi e microcistine algali; 
–    drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con graduale riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole;
–     costante controllo e  periodica verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimità del lago;
–    rapido avvio della  adeguata bonifica del deposito militare Nbc di Ronciglione;
–    intensificazione dei controlli di tutte le attività notturne e diurne all’interno e in prossimità della Riserva.

In attesa di un cortese ed urgente riscontro alla questione  in oggetto, si inviano distinti saluti,

dottor Giovanni Ghirga, dottoressa Antonella Litta, dottor Mauro Mocci
per il Coordinamento dell’ Alto Lazio dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde
(International Society of Doctors for the Environment – Italia)

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VITERBO NUCLEO SOMMOZZATORI COMANDO PROVICIALE VV.FF. IL SINDACO MICHELINI: “LAVOREREMO PER EVITARE LA CHIUSURA”

Redazione
Viterbo
– Il sindaco Leonardo Michelini scende in campo per evitare la paventata chiusura del nucleo sommozzatori del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Viterbo. “Lavoreremo affinchè venga mantenuto operativo il nucleo sommozzatori di Viterbo – sottolinea il sindaco – un presidio di soccorso con grande esperienza acquisita dai componenti del nucleo direttamente sul campo e attraverso attività formative con relative abilitazioni.

Stiamo parlando di sicurezza del nostro territorio. Un territorio costituito tra l'altro da tratti costieri, laghi, bacini artificiali, fiumi.  I numerosi interventi di salvataggio portati a termine nel corso degli anni, alcuni richiesti anche al di fuori dei nostri confini regionali, confermano l'importanza del lavoro svolto con professionalità da tutti i componenti del nucleo, coordinato da Antonino Corsini. Il mio impegno per evitare il rischio di chiusura sarà totale. È mia intenzione rivolgermi, insieme ai parlamentari locali, al sottosegretario al Ministero dell'Interno Bocci per rappresentare questa esigenza legata principalmente alla tutela del nostro territorio e alla sicurezza di chi lo abita.
 




RONCIGLIONE: ARRESTATI DUE PLURIPREGIUDICATI DI CESANO DI ROMA

Redazione

Ronciglione (VT) – Nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio destinati a contrastare e prevenire il fenomeno dei furti in abitazione nella zona di Ronciglione e comuni viciniori, in  località "XXX Miglia", militari del pronto intervento hanno deferivano in stato di libertà per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli due pluripregiudicati entrambi 31enni uno albanese e uno italiano, residenti a Cesano di Roma.

Intercettati da militari a bordo di un’utilitaria sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso e grimaldelli nascosti all’interno del vano motore. Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di recuperare cinque tappeti persiani, un apparato home theater, quattro televisori, argenteria e monili vari, provento di un furto consumato alcuni giorni fa in località Punta del Lago. La refurtiva recuperata, per il valore di circa € 7.000, è stata sequestrata.
 




VITERBO, LA GUERRA DELLA MONNEZZA: STOP AI RIFIUTI DELLA PROVINCIA ROMANA A SEGUITO CHIUSURA CUPINORO

di Mario Vito Torosantucci

Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, unitamente all’assessore provinciale all’Ambiente Cesare Costa, ha incontrato l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Michele Civita per discutere delle problematiche legate al conferimento dei rifiuti della provincia di Roma nella discarica di Monterazzano, in seguito alla chiusura del sito di Cupinoro.

“Nel corso dell’incontro – ha detto Meroi – abbiamo sollecitato Civita a fornire in tempi rapidi una risposta ufficiale alla diffida da noi inviata alla Regione, attraverso la quale abbiamo contestato il conferimento dei rifiuti extra Ato nella discarica di Viterbo. Attraverso la diffida stragiudiziale, avevamo messo in evidenza soprattutto il profilo d’illegittimità derivante dall’assenza dell’autorizzazione al conferimento da parte di un’autorità competente, la Regione stessa o in alternativa il commissario per l’emergenza rifiuti. A nostro giudizio infatti, il conferimento al di fuori dell’Ato di riferimento, non può concretizzarsi attraverso un semplice accordo fra i Comuni interessati e i responsabili della società Ecologia Viterbo come invece è avvenuto.

Altra contestazione da noi sollevata ha riguardato la mancata motivazione della criticità che ha portato al conferimento dei rifiuti romani in un Ato diverso da quello di competenza; in questo ambito abbiamo altresì evidenziato la presenza, oltre a Viterbo, di altri Ato di prossimità ai Comuni dell’area braccianese interessati dalla chiusura dell’impianto di Cupinoro. Pertanto, essendo la discarica di Monterazzano già pesantemente gravata dal conferimento dei rifiuti prodotti in provincia di Rieti, abbiamo invitato ancora una volta la Regione ad individuare siti alternativi per i Comuni romani in emergenza. Dalla Regione – prosegue Meroi – non abbiamo ricevuto alcuna risposta ai quesiti da noi posti in diffida, così come nessun chiarimento ci è stato fornito in relazione alla destinazione dei rifiuti da spazzamento, in seguito alla decisione di Ecologia Viterbo di non riceverli più nell’impianto di trattamento meccanico e biologico di Casale Bussi. Abbiamo sollecitato quindi l’assessore Civita a fornirci rapide risposte, anche per le vie brevi, senza necessariamente dover attendere il parere legale, anche in considerazione della collaborazione reciproca tra istituzioni che rappresentano il territorio”.

“Come Provincia – aggiunge ancora – abbiamo anche richiesto un chiarimento sul conferimento dei rifiuti romani sul nostro territorio, evidenziando come in questo modo si metta a repentaglio l’autonomia della discarica di Viterbo e si rischi di rendere vani tutti gli sforzi fatti in questi anni per incrementare al massimo la raccolta differenziata e per impedire la rapida saturazione degli invasi di Monterazzano. Siamo tornati a chiedere pertanto – conclude Meroi – dati certi sulla tempistica di conferimento e sulle volumetrie, auspicando che il nostro territorio la smetta di essere utilizzato, oggi e nel futuro, come una sorta di pattumiera nella quale riversare tutte le emergenze di Roma e provincia”.

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