ARSENICO, PALUMBO (UIL PENSIONATI VITERBO): RICORSI CONTRO EMERGENZA ARSENICO E PER DIRITTO ACQUA POTABILE

 di Gennaro Giardino

Viterbo, “L’emergenza arsenico non è ancora superata e i disagi per i cittadini della provincia di Viterbo continuano. E le responsabilità politiche e morali delle istituzioni nazionali, così come delle amministrazioni regionali, comunali e provinciali sono così diffuse da sembrare quasi ‘inaccertabili’”. A dichiararlo è Franco Palumbo, Segretario Generale della Uil Pensionati Viterbo.

 

“Deroghe e auto deroghe – prosegue Palumbo – hanno allungato i tempi dal 2001 ai nostri giorni, ma non sono state sufficienti e si continua così a distribuire acqua dichiarata non potabile. Le casette dell’acqua vengono chiuse o riportano affisse analisi di 5 o 6 mesi fa. I dearsenificatori non sono ancora in funzione e i cittadini sono costretti a comprare acqua minerale anche per lavarsi i denti. Ben altre scelte si sarebbero dovute fare per il riconoscimento del diritto all’acqua potabile. I cittadini – sottolinea Palumbo – si aspettavano un rimborso del 50% che altri Enti gestori hanno riconosciuto autonomamente. Inoltre, anziché pensare alla soluzione definitiva del problema, c’è chi assurdamente propone aumenti delle bollette per risanare i bilanci della Talete. L’atto di ripianare i debiti con l’aumento delle bollette è un atto assurdo. Si continuerà infatti a distribuire acqua non potabile, addirittura pagata di più dai cittadini. Proponiamo alle istituzioni – spiega il Segretario della Uil Pensionati Viterbo – di rispettare quanto stabilito dalla Legge regionale sull’acqua pubblica e di formare un Consorzio tra i Comuni. Occorre farlo in fretta, per il bene dei cittadini. Occorre poi mettere in funzione i dearsenificatori costati 22 milioni di euro, trovando nel frattempo la soluzione definitiva al problema arsenico. E in tale direzione, perché non prendere in considerazione gli studi fatti e messi a disposizione da almeno 10 anni dall’Università degli Studi della Tuscia che ha già individuato l’acqua potabile nel sottosuolo viterbese? Perché non prendere seriamente e definitivamente in considerazione la possibilità di miscelare le acque come da più parti suggerito?

 

La Uil Viterbo e la Uil Pensionati – dichiara Palumbo – in collaborazione con il Comitato Acqua Potabile, continueranno l’azione rivolta a sollecitare le istituzioni alla soluzione del problema. Continueremo poi con la presentazione dei ricorsi di fronte al giudice ordinario per ottenere, in via equitativa, il risarcimento dei danni calcolati in 1600 euro per inadempimenti contrattuali, violazione della normativa europea e per ottenere la riduzione del canone del 50%. Coloro che hanno acquistato – conclude Franco Palumbo – con fattura o ricevuta documentata, filtri o depuratori per la filtrazione dell’acqua in casa o negli esercizi commerciali, potranno così presentare richiesta di rimborso della spesa effettuata. Per partecipare ai ricorsi basta recarsi presso le sedi della Uil Pensionati (il martedì dalle ore 16 alle ore 18, Via Varisco 6 a Capranica; il mercoledì dalle 16 alle 18, Corso Italia 68, Viterbo – Tel. 0761.340886) o del Comitato Acqua Potabile (per appuntamento, lunedì, giovedì e venerdì, Via Resistenza 3/c, Ronciglione). Sempre per partecipare ai ricorsi, servono infine i seguenti documenti: ricevute e fatture acqua anni precedenti, documento d’identità e codice fiscale del richiedente, stato di famiglia o autocertificazione sostitutiva”.




TARQUINIA: AUGURI PER LE 100 CANDELINE A ORESTE DE ANGELIS

Redazione
Tarquinia (VT)
– Festa di compleanno speciale, ieri 11 luglio, per il signor Oreste De Angelis che ha spento 100 candeline, circondato dall’affetto dei due figli, di parenti e nipoti. A rendergli omaggio il sindaco Mauro Mazzola e l’assessore ai servizi sociali Enrico Leoni, che hanno consegnato una targa all’anziano cittadino tarquiniese, per moltissimi anni titolare di un negozio di scarpe in corso Vittorio Emanuele II. «Festeggiare i 100 anni di un concittadino o di una concittadina è diventata una splendida abitudine. – dichiara il primo cittadino – Al signor Oreste va tutto l’affetto dell’Amministrazione Comunale e della città di Tarquinia. In tanti, se non tutti i tarquiniesi, nel corso del tempo, hanno comprato, almeno per una volta, le scarpe nel suo negozio».
 




VETRALLA, LOCALITÀ LA BOTTE – PISTA DEL RUZZOLONE LASCIATA AL DEGRADO:

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – La denuncia di una lettrice sul Gruppo di Facebook Striscia Vetralla, segnala la situazione di estremo degrado: erba alta, il vecchio barbecue invaso da sterpaglie e radici, cartacce e rifiuti di vario genere. Impossibile una scampagnata di famiglia, rischioso il cammino per la presenza testimoniata di vipere. Forse non ci sono i fondi per provvedere…perché non promuovere allora una gara alla migliore idea risolutiva?

Le segnalazioni inviate dai cittadini a Giardino circa il gravissimo degrado del paese purtroppo,  non trovano  fine, i cittadini  levano la propria voce per ottenere interventi dal Comune.




VETRALLA, FARNESE PNEUMATICI, INDAGINE PER FRODE FISCALE: LA REPLICA DEL PRESIDENTE MAURIZIO FARNESE

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – Dopo il sequestro di beni per 11 milioni, a opera della Guardia di Finanza, arriva una nota dal Presidente Maurizio Farnese della Farnese Spa di Vetralla una delle più importanti aziende di pneumatici della provincia.

Farnese spiega che l’azienda si è trovata indirettamente coinvolta in una frode detta “carosello” commessa da alcuni .

"La Farnese Pneumatici S.p.A, purtroppo si è trovata indirettamente coinvolta in una frode detta “carosello” commessa da alcuni dei nostri fornitori di pneumatici. – Dichiara Maurizio Farnese, in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione – sento il bisogno di chiarire, a coloro che hanno sempre creduto nella nostra azienda – prosegue Farnese –  e nel nostro staff, la mia posizione, quella di tutto il consiglio di amministrazione, e ovviamente quella della Società. La Farnese Pneumatici S.p.A. è sempre stata ed è un’azienda sana, gestita con sani principi e nel rispetto delle regole e delle persone. Mi rendo perfettamente conto che leggendo quanto i rotocalchi scrivono sia veramente difficile credere alla nostra estraneità, confido però nella stima di chi ci conosce da sempre e sa come operiamo e quanto siamo rispettosi delle regole. E’ devastante, credetemi, leggere enormi imprecisioni volte esclusivamente a fare notizia senza minimamente valutare le ripercussioni che tali mendaci affermazioni possono creare non solo all’azienda e alla famiglia Farnese ma alle centinaia di persone che lavorano e collaborano con noi, che tra l’altro, sono il nostro primo pensiero. Vorrei avere la possibilità di spiegare, in questa sede, a quanti avranno voglia di capire cosa è accaduto, in maniera semplice e comprensiva, i tecnicismi li lascerò per altre sedi nelle quali sono fermamente convinto che riuscirò a dimostrare la totale buona fede mia, di tutto il consigli di amministrazione e della Società.

Molto semplicemente, la Farnese Pneumatici S.p.A ha acquistato merce da fornitori che, a nostra insaputa, non hanno versato le imposte dovute ai sensi di legge. Ora l’Iva che tali fornitori non hanno versato viene richiesta a noi che abbiamo acquistato la merce in quanto, secondo gli organi inquirenti, noi eravamo a conoscenza del comportamento fraudolento del nostro fornitore. Non voglio eccedere nelle polemiche, perché per difendermi dalle accuse e dalle ingiurie ci muoverermo nelle opportune sedi e negli opportuni modi, ora ci preme solo chiarire la nostra posizione ai nostri collaboratori: Alla Farnese Pneumatici S.p.A non sono stati contestati reati per emissione di fatture relative ad operazioni e documenti inesistenti, la Farnese Pneumatici non ha mai evaso l’IVA, l’iva non è stata versata dai fornitori della Farnese Pneumatici S.p.A. Posso affermare con orgoglio e senza timore di smentita che in tutti questi anni la Farnese Pneumatici S.p.A ha sempre puntualmente e regolarmente versato l’IVA, le imposte sui redditi e i contributi.

Posso affermare con tranquillità che la Farnsese Pneumatici S.p.A non ha mai eluso il fisco e non ha mai beneficiato di altrui evasioni fiscali e non ha alterato il mercato operando in maniera sleale rispetto alla concorrenza…. ovviamente tutto ciò sarà dimostrato nei dovuti modi nelle opportune sedi. Un’ ultima considerazione, e concludo, a noi viene praticamente addebitata l’iva non versata dal nostro fornitore, dopo che noi abbiamo già versato l’iva dovuta all’erario; mi chiedo, quando il fornitore non versava l’iva e non presentava le dichiarazioni dei redditi l’Agenzia delle Entrate, le Dogane, il Ministero delle Finanze dov’erano? Perché non hanno impedito a quel contribuente che non versava le imposte e non presentava le dichiarazioni di operare? Perché non gli hanno immediatamente impedito di continuare l’attività aiutando così gli operatori del mercato a non cadere in simili trappole. – La nota di Maurizio Farnese conclude – Troppo semplice scaricare le colpe di un sistema inefficiente su chi lavora, è presente e combatte quotidianamente per lavorare e dare lavoro ai propri dipendenti, troppo facile. Vogliamo esternare la nostra piena fiducia nel sistema giudiziario: dimostreremo nelle relative sedi la nostra buona fede e la nostra totale estraneità a tali reati. Ovviamente sarà necessario attendere i tempi della giustizia: nel frattempo, nonostante le enormi difficoltà createci da questo infondato coinvolgimento, noi resteremo sul campo a lavorare, come sempre abbiamo fatto".




TARQUINIA: OBIETTIVO PROMUOVERE E VALORIZZARE LE VACANZE IN CAMPAGNA NEL VITERBESE

Redazione

Tarquinia (VT) – Oggi, alla presenza del notaio, a Tarquinia è stato sottoscritto il contratto di rete nel settore dell’agriturismo “Le nuove terre della Farnesiana”. Il contratto, promosso da Confagricoltura Lazio, con il supporto della sede nazionale, è stato siglato  tra 5 aziende agricole ed agrituristiche e prevede la realizzazione di un portale web; la creazione e la promozione di pacchetti turistici; l’ideazione di eventi attrattori legati al territorio, la partecipazione aggregata ad eventi come imprese partecipanti ad una rete, a fiere, mercati, eventi con per promuovere la produzione, l’immagine, l’attività e la professionalità delle imprese partecipanti. Presenti il presidente di Confagricoltura Lazio, Sergio Ricotta, il presidente di Viterbo Giuseppe Ferdinando Chiarini, assieme ai vicepresidenti nazionali Ezio Veggia, Massimiliano Giansanti.

Nel Lazio Confagricoltura – si legge in una nota dell’Organizzazione regionale – ha voluto avviare questa prima rete dall’interno del proprio sistema agrituristico, perché crede in questo modello aperto di collaborazione, che non limita l’imprenditore, consentendo  la condivisione aggregata dell’idea di business, dando concrete opportunità di crescita, attraverso la promozione, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle proprie attività imprenditoriali.

L’obiettivo di questo innovativo modello di aggregazione è far crescere le imprese agricole e agrituristiche e l’intero sistema economico del comprensorio. Questa, a parere della Confagricoltura laziale, è la formula associativa più innovativa e valida per sostenere la promozione e la valorizzazione dell’area di Tarquinia, un territorio ricco di potenzialità turistiche e commerciali. Lavorando in squadra, le 5 aziende agricole e agrituristiche, pur non intaccando l’autonomia imprenditoriale di ognuna, condividono gli obiettivi strategici da perseguire, limiteranno la concorrenza, anticiperanno le esigenze dei consumatori a vantaggio dell’economia locale ed in sinergia anche con settori vicini.




VITERBO: 1° EDIZIONE DEL CORSO PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO PSICOLOGICO NELL’AMBITO

di Gennaro Giardino 

-supporto agli interventi psico-pedagogici in contesti di emergenza.

per ulteriori informazioni: mail:direzione@criminologi.com. oppure, telefonare ai seguenti numeri: 0761.1711448, 3349694130.

DEGRADO UN CITTADINO SCRIVE AL GRUPPO DI FACEBOOK “STRISCIA VETRALLA”

di Gennaro Giardino

Nella speranza che si prendono i dovuti provvedimenti.

Striscia Vetralla




TARQUINIA, DEGRADO DEL TEMPIO DELL'ARA DELLA REGINA: INTERVIENE L'UNIVERSITA' AGRARIA

Redazione
Tarquinia (VT)
– Il sito dove sorge il tempio dell’Ara della Regina è di competenza del Ministero dei Beni Culturali. Come ogni estate però l’Università Agraria di Tarquinia ha avviato la pulizia dell’area archeologica, con i propri dipendenti. Lo stato di degrado in cui versa il tempio più importante dell’Etruria è inaccettabile. Le recinzioni sono malridotte e i cancelli divelti, rendendo facile l’accesso per chiunque. Il paradosso è che per pulire il sito dobbiamo attendere l’autorizzazione del Ministero. Nonostante non vengano riconosciuti all’Università Agraria i premi di rinvenimento, lavoreremo per ridare dignità al luogo, non prima di aver scritto al ministro Dario Franceschini. La speranza è che l'iter di riforma avviato dal ministro per la gestione dei beni culturali sia rapido e restituisca dignità ai territori e alle Soprintendenze. Fino a oggi le poche risorse erogate sono destinate alla pulizia della necropoli dei Monterozzi, peraltro effettuata con ritardo, lasciando sommersi dalla vegetazione il resto delle persistenze archeologiche situate sul territorio. Pochi sanno che il biglietto di ingresso pagato alle tombe e al museo lascia zero euro a Tarquinia. Una scelta che lede all’immagine della città. È troppo facile poi prendersela con gli Enti Locali. Un tale patrimonio ha bisogno di maggiore attenzione da parte dello Stato. Gli operai dell'Ente stanno bonificando l’area pic-nic, il parcheggio e la viabilità interna della Civita. Un luogo esteso in balia di atti vandalici e non solo. Sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere. L’area del pianoro della Civita è peraltro un SIC (Sito Interesse Comunitario) ai fini naturalistici con vincoli importanti anche per le attività di manutenzione consentite. Un sito di valore europeo per l’ambiente e mondiale a livello archeologico, per il quale unico presidio non può essere la sola Università Agraria.
 




VITERBO STADIO COMUNALE: LAVORI IN CORSO PER L'ENRICO ROCCHI

Redazione
Viterbo
– Lavori in corso allo stadio comunale Enrico Rocchi per la rigenerazione del tappeto erboso e la realizzazione del nuovo impianto di irrigazione. Ieri mattina, sul posto, il sindaco Leonardo Michelini e il consigliere delegato allo Sport Sergio Insogna. “L'intervento – ha spiegato il delegato Insogna – sarà ultimato nelle prossime settimane, in modo da garantire la fruibilità del campo entro l'inizio della prossima stagione calcistica. Nel mentre, nei prossimi giorni, procederemo alla firma della convenzione tra il Comune di Viterbo e la società Viterbese Castrense, all'interno della quale è inserito anche l'intervento in corso d'opera”. “I lavori al campo sportivo Rocchi stanno procedendo nel migliore dei modi – ha aggiunto il sindaco Michelini -. L'impianto, anche a seguito della promozione della squadra della nostra città, necessita di alcuni interventi. Tra questi, quello riguardante il manto erboso. Stiamo inoltre valutando la possibilità di recuperare un ulteriore spazio all'interno dell'impianto sportivo, da anni abbandonato e non sfruttato. Un'area di rispetto che si trova a pochi metri dall'ingresso di via della Palazzina che, se recuperata, potrebbe essere utilizzata per finalità sportive”. Sul posto ieri mattina, insieme al sindaco Michelini e al delegato Insogna, anche Michele Ranucci, legale della società Viterbese Castrense e Alessandro Zannoni, titolare della ditta che sta effettuando i lavori di rigenerazione al manto erboso.
 




VETRALLA, PLURIPREGIUDICATO SICILIANO E COMPAGNA POLACCA: AI DOMICILIARI PER DETENZIONE DI ARMI,MUNIZIONI ED ESPOSIVO

Redazione
Vetralla (VT) – I Carabinieri della Stazione di Vetralla, coordinati dal Maresciallo Adriano Marzi, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa il 9 luglio dal GIP del Tribunale di Viterbo nei confronti di M.S., 54enne pregiudicato di origini siciliane e della sua compagna M.B.I, polacca di 51 anni, arrestati lo scorso 6 luglio all’interno della loro abitazione sita a Vetralla, dove nel corso di una perquisizione domiciliare i Carabinieri della locale Stazione rinvenirono sul tetto dell’immobile una pistola beretta modello 34 con due caricatori e 3 candelotti di esplosivo “tritamon-b”, corredato di inneschi e micce.
Alla coppia, già responsabile dell’incendio doloso di un furgone nel comune di Villa San Giovanni, che per la detenzione dell’esplosivo e della pistola era finita in carcere, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice per le indagini preliminari, valutata la loro pericolosità ed il pericolo di reiterazione del reato, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la loro abitazione.

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UIL VITERBO: QUATTRO VITERBESI NEL CONSIGLIO TERRITORIALE DELLA UIL ROMA E LAZIO

di Gennaro Giardino

Viterbo – “Quattro viterbesi nel Consiglio Territoriale della Uil di Roma e del Lazio. Si tratta di Giancarlo Turchetti, che entra a far parte anche dell’Esecutivo regionale, Antonio Franco Palumbo, Lamberto Mecorio e Francesco Palese. Ad eleggerli il VI Congresso della Uil di Roma e del Lazio che ha riconfermato all’unanimità Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale regionale dell’Unione Italiana del Lavoro”. A renderlo noto è la Uil di Viterbo. Subito dopo l’elezione, il segretario generale ha poi proceduto al rinnovo della squadra: Laura Latini, Paolo Dominici, Pierluigi Talamo si aggiungono ai riconfermati Felice Alfonsi, Agostino Calcagno e Giuliano Sciotti.

“Continueremo a lavorare – ha detto Bombardieri – affinché la visione di un modello di sviluppo diverso da quello seguito finora abbia una visione regionale. Negli anni passati è assolutamente mancata una capacità di coordinamento e di programmazione, per una visione dello sviluppo del territorio regionale. Nell’ultimo anno il reddito pro-capite nel Lazio è diminuito del 2,9%, e di ben il 4,5% nell’ultimo quinquennio. Siamo ancora lontani dalla capacità di agganciare una possibile inversione di rotta – ha sottolineato – Oggi nel Lazio i disoccupati hanno raggiunto le 310 mila unità, oltre 90 mila in più soltanto nell’ultimo biennio e ogni giorno nella nostra regione 100 imprese cessano la propria attività: 33.500 hanno chiuso nel 2013, 1.200 in più dell’anno precedente.

Noi immaginiamo un nuovo modello di sviluppo – ha dichiarato il Segretario Generale della Uil Roma e Lazio – che dia realmente valore alla qualità sociale della nostra vita, alla salute, all’istruzione, all’ambiente, alla partecipazione. Per questo abbiamo costituito un Osservatorio sui costi e la produttività della politica. Un terreno sul quale proseguiremo il nostro lavoro. Chiediamo inoltre: nuove politiche industriali in grado di dare indicazioni alle nostre aziende, per fare innovazione di prodotto, smettendola, una volta per tutte, di rincorrere la riduzione dei salari e dei diritti, cassa integrazione e riduzione del costo del personale; una politica “distrettuale” di sistema, che coinvolga attivamente e che ponga finalmente in sinergia le università, la ricerca, le imprese, le conoscenze tecnologiche e l’innovazione. Chiediamo anche una riconversione complessiva di tutti i processi produttivi, nella prospettiva della sostenibilità.È necessario inoltre – spiega Bombardieri – il coinvolgimento attivo ed il coordinamento tra Regione e Istituzioni locali, al fine di mettere a sistema tutte le risorse pubbliche disponibili e gli investimenti privati, e soprattutto un utilizzo efficace dei fondi europei, la risorsa di gran lunga più consistente di cui il nostro territorio potrà disporre nei prossimi anni”.

Il Segretario della Uil ha poi posto l’accento sul modello di gestione delle politiche del lavoro. “Un modello – ha specificato – che è stato assolutamente inadeguato negli ultimi anni. Non è riuscito a favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e non ha creato nessun collegamento con il sistema di orientamento e i cambiamenti del tessuto imprenditoriale. Dovremo quindi occuparci di quali sono gli strumenti per aiutare chi cerca lavoro. Un intervento indispensabile e sempre più urgente appare il rafforzamento della rete dei servizi per l'impiego”.

Tra gli altri temi affrontati, il sostegno all’accesso alla conoscenza tramite gli “Open Data” – “la diffusione dei dati pubblici accrescerebbero l’efficienza e la trasparenza della Pubblica Amministrazione, migliorando la qualità della vita dei cittadini e fornendo alle imprese nuove opportunità di crescita” – così come il tema della mobilità delle persone e delle merci e la necessità di ripensare ad infrastrutture necessarie a mettere in rete il Lazio con il resto d’Italia. “Investimenti sempre promessi e sempre disattesi: la Roma-Latina, la Orte-Civitavecchia, il corridoio tirrenico settentrionale, il raddoppio della Salaria, le complanari in entrata su Roma”.

“Infine – ha concluso Pierpaolo Bombardieri – la nostra regione dispone di un enorme patrimonio artistico e culturale. Il potenziale di crescita è davvero rilevante, e da tale crescita dipende naturalmente anche la ricaduta occupazionale del settore. Un settore che nonostante le crisi aziendali affrontate ancora nel 2013 registra importanti risultati, con ben 46.448 imprese registrate. Anche in termini occupazionali i dati del settore confermano il turismo come uno dei segmenti più dinamici della regione (con oltre 441 mila occupati, pari al 20% del totale degli occupati)”.