VITERBO, EDILIZIA SCOLASTICA: GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI, GRAZIE A RENZI, SI SENTONO DI SERIE B!

Redazione

Viterbo – “Sto seguendo con grande interesse le note di plauso che giungono da parte di amministratori ed esponenti delle associazioni di categoria nei confronti del Governo Renzi per i finanziamenti concessi ai Comuni della nostra provincia nel settore dell’edilizia scolastica. Qualche organo di stampa ha lasciato intendere che le mie rimostranze nei confronti del premier per non aver riservato altrettanta attenzione nei confronti delle province, siano dettate da ragioni di natura politica, in realtà del tutto inesistenti. Forse ci si dimentica che i Comuni non hanno alcuna competenza per ciò che concerne gli istituti superiori, competenza che ad oggi resta in capo esclusivamente alle Province. Quindi ritengo ci sia poco da “rosicare”. Gli unici che avrebbero diritto di farlo sono appunto gli studenti degli istituti superiori per la disparità di trattamento loro riservata”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi interviene nuovamente sul delicatissimo tema dell’edilizia scolastica, che il premier Renzi ha sempre definito prioritario.

“E’ sicuramente positivo apprendere che nei Comuni della Tuscia arriveranno fondi da investire nella messa in sicurezza degli edifici scolastici – aggiunge Meroi – ma il Governo fino ad oggi ha dimostrato con i fatti di considerare gli studenti dei licei e degli altri istituti superiori alunni di seconda classe. Perché i finanziamenti concessi ai Comuni, più o meno sostanziosi, potranno essere investiti soltanto sulle scuole di primo grado. Al contrario, gli studenti degli istituti superiori non potranno godere degli stessi benefici, in quanto le Province, ancora una volta sono state lasciate a secco di risorse e non potranno nemmeno usufruire dell’esclusione dal patto di stabilità nell’anno 2014/2015 per gli interventi di edilizia scolastica, privilegio concesso invece ai Comuni con decreto della Presidenza del Consiglio. Eppure gli studenti e gli insegnanti delle superiori vivono le stesse problematiche che interessano alunni e insegnanti delle scuole primarie. Non si tratta di voler fare polemica ad ogni costo – aggiunge Meroi – ma di prendere atto di un drammatico stato di cose. Le Province sono obbligate a gestire i servizi alla collettività senza avere le risorse per poterlo fare. Il Governo da un lato ci invita a garantire l’erogazione dei servizi nonostante lo stato confusionale ed il caos creato intorno alla pasticciata riforma di riordino degli enti locali, ma dall’altro non ci mette in condizione di poterlo fare concretamente. Eppure sarebbe bastata una maggiore flessibilità per ciò che concerne il rispetto dei vincoli del patto di stabilità per consentirci di ottenere una seppur minima boccata d’ossigeno. Ne prendiamo atto – conclude il presidente –  ma a quegli stessi amministratori locali che oggi, legittimamente, esultano per i finanziamenti concessi dal Governo per le scuole comunali, diciamo sin da ora di rivolgersi direttamente all’amato premier e non più alla Provincia, quando si troveranno di fronte alle proteste degli studenti degli istituti superiori presenti sul loro territorio”.

Meroi ha inoltre annunciato che, questa mattina, l’Upi nazionale ha predisposto un emendamento che sarà presentato al Governo volto ad estendere il beneficio dell’esclusione dal patto di stabilità per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici anche alle Province.

 

 

 

 

 




VITERBO: ECCO LA PROPOSTA DEI SINDACATI PER RIDURRE LE LISTE D’ATTESA NEGLI OSPEDALI

di Gennaro Giardino

Viterbo – Rispetto dei tempi, nomina di un referente aziendale, sospensione o riduzione dell’intramoenia e ricognizione delle figure professionali esistenti. Sono solo alcuni punti della proposta di riduzione delle liste di attesa negli ospedali della regione Lazio avanzata dall’Attivo Unitario CGIL, CISL, UIL Confederali, Pensionati e Funzione pubblica”. A renderlo noto è Giancarlo Turchetti, Segretario Generale della Uil Viterbo.

L’obiettivo – prosegue Turchetti – è quello di assicurare un diritto sacrosanto dei cittadini: il diritto alla salute e ad un servizio erogato in tempi rapidi e certi. Su 26 milioni di prestazioni (al netto delle prestazioni di laboratorio) le strutture pubbliche ne hanno effettuate il 51,5% e le strutture accreditate il 48%. Il sistema Recup, sempre su 26 milioni di prestazioni, ne ha gestite solo il 25%. Non solo, l’ISTAT – in base all’ultimo censimento – ha riconosciuto alla Regione Lazio 300.000 abitanti in più. Questo comporterà un trasferimento aggiuntivo di risorse dallo Stato alla Regione pari a circa 450 milioni di euro e un adeguamento della rete ospedaliera. Un passaggio importante – dichiara Giancarlo Turchetti – a partire dal quale intervenire anche sulle liste di attesa, a fronte di un Piano regionale 2013-2015 che prevede: 1) Estensione del Recup regionale a partire dal 1 gennaio 2014 fino al raggiungimento di almeno il 60% delle prestazioni erogate da parte delle strutture accreditate; 2) Estensione dell’utilizzo delle apparecchiature ad alta tecnologia per almeno 12 ore e per 6 giorni a settimana; 3) Approvazione da parte delle ASL, entro 60 giorni dalla pubblicazione del piano regionale governo liste di attesa, del piano attuativo aziendale (5 gennaio 2014); 4) Sospensione dell’attività libero professionale intramuraria qualora i tempi dell’attività istituzionale superino quelli previsti dal piano nazionale liste di attesa; 5) Le prestazioni inserite nel decreto regionale devono essere effettuate entro 30 giorni e le 29 prestazioni per diagnostica strumentale entro 60 giorni; 5) Approvazione regolamento per l’inserimento a Recup dei privati accreditati per regolamentare le agende entro 30 giorni dall’emanazione del decreto (5 dicembre 2013); 6) Le prenotazioni delle prestazioni in intramoenia (private) dovranno avvenire solo attraverso il sistema Recup a patire dal 2015; 7) Divieto di sospensione delle prenotazioni (agende)”.

Dovranno essere individuati da parte di ogni azienda – sottolinea Franco Palumbo della Uil Pensionati Viterbo – gli ambiti territoriali di garanzia, nei quali dovrà essere garantito il rispetto dei tempi massimi di attesa. Gli ambiti di garanzia per le prestazioni elementari dovranno poi essere effettuate nell’ambito dei distretti e le prestazioni di media ed alta complessità erogate nell’ambito della ASL. Inoltre – spiega Palumbo – le ASL potranno definire accordi con strutture fuori dal territorio di competenza qualora non fossero disponibili, nei tempi previsti, le prestazioni sopra citate. Ad esempio, se ad un utente è stato dato un appuntamento nei tempi previsti all’interno della ASL non può rivendicare nessun diritto, se invece i tempi non sono rispettati, dobbiamo impegnarci affinché vengano sospese o ridotte le prestazioni in intramoenia e pretendere che le prestazioni vengano effettuate anche privatamente, ma con il solo pagamento della quota del ticket”.

Dopo l’approvazione del riordino della rete dell’emergenza e della rete – evidenzia invece Lamberto Mecorio, Segretario Organizzativo della UIL FPL Viterbo – le ASL dovranno innanzitutto predisporre l’atto aziendale, per il quale il sindacato richiederà un confronto serrato, dopodiché le ASL che non hanno ancora approvato il piano aziendale sulle liste di attesa verranno sollecitate per un confronto di merito sempre con le Organizzazioni Sindacali. Nel frattempo, chiediamo la nomina di un referente aziendale delle liste di attesa da parte delle ASL, trasparenza dei tempi con l’inserimento nei siti aziendali del monitoraggio ex ante ed ex post, la sospensione/riduzione intramoenia in caso di superamento dei tempi istituzionali, un piano liste di attesa sui ricoveri ordinari e infine – conclude Mecorio – un protocollo sulle relazioni sindacali da richiedere ad ASL, aziende ospedaliere, IRCCS e policlinici universitari”.




VITERBO, PESCA E ACQUE INTERNE: L'INCONTRO DI BOLSENA TRA CONFCOOPERATIVE E REGIONE, PROVINCIA, ARSIAL

di Gennaro Giardino

Viterbo – “Una giornata di lavori dedicata ai risultati ottenuti con il Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013 e al FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi) che caratterizzerà invece i prossimi anni. Una giornata da svolgersi a Viterbo e per la quale Confcooperative si rende fin da subito disponibile. Un incontro per lavorare alla nuova programmazione, a partire dagli investimenti sulle acque interne che rappresentano uno dei patrimoni più importanti e significativi che il territorio della Tuscia possa vantare”. A dichiararlo è Bruna Rossetti, Presidente di Confcooperative Viterbo, che a Bolsena ha incontrato i rappresentanti di Regione, Provincia, Arsial e Assessorato regionale Agricoltura, Caccia e Pesca. Assieme a loro, oltre al gruppo dirigente dell’Unione provinciale delle cooperative, anche i tecnici del CIRSPE (Centro Italiano Ricerche e Studi per la Pesca). Per la Regione, sono stati presenti: Fabio Genchi, Valeria Vitelli e Luisa Cassitto della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.

“Obiettivo dell’incontro – ha detto la Rossetti – è stato quello di analizzare le esigenze del territorio in vista del Feamp. Un territorio che, oltre ad affacciarsi sul Mar Tirreno, è attraversato da fiumi e corsi d’acqua di straordinaria importanza, anche per la ricchezza di testimonianze storiche, artistiche e archeologiche e l’eccezionale patrimonio naturalistico presente. Non solo, ma nella nostra provincia abbiamo due importanti laghi vulcanici, tra cui quello di Bolsena che ha una storia unica al mondo. È il più grande lago vulcanico d’Europa con una superficie di oltre 114 chilometri quadrati. Un bacino che senza dubbio può rappresentare un vero e proprio volano per l’economia e il turismo nella Tuscia. L’incontro con le istituzioni – prosegue la Presidente di Confcooperative Viterbo – è stato importante e proficuo, testimonianza diretta di una volontà esplicita da parte delle istituzioni di voler avviare una programmazione dal basso e partecipata, anziché calata dall’alto. Colgo infine l’occasione – conclude Bruna Rossetti – per ringraziare le istituzioni che hanno preso parte all’iniziativa, toccando con mano problematiche ed eccellenze del mondo della pesca nel viterbese, così come le cooperative associate che hanno contribuito a far conoscere la qualità della nostra produzione tipica”. Tra loro, le Cooperative Lago Vivo e Minerva che al termine dell’incontro sono state protagoniste di una degustazione dei prodotti del Lago di Bolsena e della pasticceria artigianale locale.




CIVITA CASTELLANA, DONNE VITTIME DI VIOLENZA: TUTTO PRONTO PER LA CENA DI BENEFICENZA

Redazione

Civita Castellana (VT) –  Sabato 2 Agosto presso l'Anspi di Civita Castellana si terrà la cena di beneficenza a favore delle donne vittime di violenza. La cena comprende aperitivo antipasto 2 primi 2 secondi contorni dolci e bevande al prezzo fisso dii 10.00 euro.

Divertimento assicurato con musica giochi bambini e e tantissimo altro ancora assicurano gli organizzatori. Solo 10.euro per ridare una possibilità a chi è stata tolta.




SORIANO NEL CIMINO, COPPIA TRUFFATA: SPENDONO 2400 EURO PER UNA VACANZA INESISTENTE

Redazione
Soriano Nel Cimino (VT)
–  I Carabinieri della Stazione di Soriano nel Cimino, coordinati dal Maresciallo Lo Nero, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Viterbo M.G., 48enne di origine sarda residente a Ronciglione, per il reato di truffa.
Le indagini condotte dai Carabinieri, scattate immediatamente dopo aver ricevuto una denuncia per truffa da parte di due coniugi di Soriano nel Cimino, hanno consentito di identificare l’uomo il quale, fingendosi un operatore turistico di un’agenzia di viaggi di Viterbo, gli aveva proposto un viaggio in un resort pugliese per la cifra di 2400 euro.

Dopo aver ottenuto il pagamento con un bonifico su un conto corrente, il truffatore ha inviato alcuni messaggi alla coppia di Soriano adducendo scuse improbabili in merito all’improvvisa cancellazione del viaggio con la promessa che in breve tempo sarebbe riuscito a risolvere ogni difficoltà. In realtà, di M.G., da quel momento si sono perse le tracce ed ai due sfortunati sorianesi, che non hanno potuto trascorrere le vacanze presso la località turistica prenotata, non è rimasta altra scelta che affidarsi ai Carabinieri per sporgere denuncia per truffa.
Episodi come questi purtroppo se ne registrano molti, specie in questo periodo estivo. Sono frequenti i tentativi di truffa da parte di persone che si fingono operatori turistici e contattando per telefono o via e-mail le loro vittime propongono viaggi a prezzi super convenienti.
Per difendersi da questi odiosi episodi criminosi il Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo  consiglia di tutelarsi mettendo in atto piccoli accorgimenti, tra i quali quelli sempre validi di:
–    diffidare sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;
–    non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d'arte o d'antiquariato se non si è certi della loro provenienza;
–    non accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;
–    non firmare nulla che non  sia chiaro e chiedere sempre consiglio a persone di fiducia più esperte.
Una serie ancora più completa di suggerimenti per evitare di essere raggirati da malfattori senza scrupoli sono consultabili sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri: www.carabinieri.it, nella sez. Consigli.
 




VETRALLA: ANCORA DEGRADO: LE SEGNALAZIONI CORRONO SUL WEB

di Gennaro Giardino 
 
Vetralla (VT) – Pian della Botte frazione di Vetralla: “giardinetti pubblici ridotti ad una indecenza, dove dovrebbero giocare tranquillamente i nostri bimbi, non si può più mettete piede totale abbandono e possibile covo di serpenti o ancor peggio vipere!!! Spero vivamente qualcuno possa provvedere al taglio e al ripristino di questo angolo pubblico. – Scrive un cittadino vetrallese sul social Fb -Comunque oggi e domani tempo permettendo ci siamo cominciati ad adoperare per taglio erba….  – prosegue il residente – disinfestazione formicai immensi…sotto ogni gioco….e pulizia aiuole. A lavoro finito ti invio qualche scatto. tanto per far capire che i cittadini poi non stanno solo ad aspettare la famosa manna dal cielo. Grazie!!! Alessandro!!!!” conclude.
 
Speriamo che questa ennesima segnalazione smuova la coscienza degli nostri amministratori ma soprattutto che il patrimonio artistico-culturale venga valorizzato. 



APRILIA, MORTE OPERAI: IL CORDOGLIO ALLE FAMIGLIE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO

Redazione

Viterbo – “Esprimo la mia vicinanza istituzionale e personale alle famiglie di Fabio Lisei e Roberto Papini, i due autotrasportatori di San Lorenzo Nuovo morti nell’impianto di compostaggio Kyklos di Aprilia in seguito all’ennesimo incidente sul lavoro. Ai familiari esprimo i sensi del più vivo cordoglio per una disgrazia che, come purtroppo si sente ripetere spesso in queste tristi circostanze, poteva essere evitata. E’ inaccettabile che oggi si possa ancora perdere la vita sul lavoro in questo modo. Nessuno di noi, naturalmente intende anticipare sentenze o giudizi sommari, sarà la magistratura ad accertare la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità. Sta di fatto che, ancora una volta, siamo costretti ad assistere inermi al dolore di due famiglie che non hanno visto i loro cari tornare a casa al termine di una giornata di lavoro. Le parole e la vuota retorica in queste circostanze servono davvero a poco. Inevitabile ripetere per l’ennesima volta “mai più morti sul lavoro”, una frase che abbiamo ascoltato troppe volte. E però evidente che quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema che non può non essere trattato con assoluta priorità, attraverso una forte opera di sensibilizzazione e soprattutto investendo sempre di più sulla prevenzione.
Perché non è più il caso di ripetere che certe tragedie “potevano” essere evitate; certe tragedie “devono” essere evitate, ad ogni costo e con ogni mezzo”.
 




CIVITA CASTELLANA: E' ALLARME CHIUSURA REPARTI OSPEDALE

Redazione

Viterbo [Civita Castellana] – Ancora un duro colpo per la sanità della Tuscia, a siglarlo un provvedimento ai danni dell’ospedale di Civita Castellana. Secondo alcune indiscrezioni, a breve saranno chiusi alcuni reparti di terapia intensiva postoperatoria, costringendo i cittadini del luogo a recarsi nelle zone limitrofe o addirittura
a rivolgersi alle strutture sanitarie umbre.

Il Gruppo Provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale prende posizione e si schiera contro l’attuale gestione dell’Asl e nello specifico contro il commissario straordinario Luigi Macchitella.  "Luigi Macchitella oltre a non essere compatibile con il suo ruolo, per aver  gestito in passato un’importante carica presso una struttura privata competitiva con l’azienda sanitaria locale non ha dimostrato di essere all’altezza dell’incarico da lui esercitato fino a questo momento. – Dichiarano in una nota Gianluca Mantuano e Alberto Cataldi del Gruppo Consiliare della Provincia di Viterbo Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – Come dimostrano le esternazioni della governatrice della regione Umbria – prosegue la nota – che sottolinea l’aumento della mobilità passiva della Tuscia, per questi motivi, chiediamo all’attuale Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, di rompere questo monotono silenzio e di correre ai ripari, licenziando il corrente commissario straordinario per affidare il compito ad esperti del settore con le giuste capacità, piuttosto che fantomatici delegati con le giuste conoscenze".

 




VITERBO, GIOVANNI FAPERDUE: "FORSE SCOPERTA LA VERA SALA DEL CONCLAVE"

 di Gennaro Giardino

Viterbo – La storia della prima e unica fioritura del Comune di Viterbo, racconta come il Capitano del Popolo Raniero Gatti il Giovane nel 1271, dette ordine ai suoi uomini di scoperchiare il tetto della sala del conclave, per convincere i Cardinali riottosi a cessare il muro contro muro, “permettendo” allo Spirito Santo di penetrare in quel sacro luogo. Si dice ancora che i porporati, rimasti esposti alle intemperie, si ripararono in capanne improvvisate, costruite con le tende ed i drappeggi delle finestre.  Come a tutti noto, quello fu il più lungo conclave della storia della Chiesa e durò due anni e nove mesi.

Al termine di questo lungo periodo, fu eletto per sfinimento, l’Arcidiacono di Liegi Tedaldo Visconti di Piacenza, che prenderà il nome di Gregorio X. Questa in breve la storia della famosa elezione che coniò il neologismo conclave da “clausi cum clave”, perché i Cardinali furono rinchiusi a forza nella sala dove si doveva eleggere il successore di Clemente IV. Adesso un nuovo tassello si aggiunge a quegli avvenimenti. Infatti, dopo una visita effettuata in una grande stanza, nobile perché affrescata, che si trova proprio nel sottotetto della sala Gualterio, probabilmente è stata scoperta la vera sala dove si riunivano i cardinali, che non sarebbe il salone del conclave.

Per chi non conoscesse il Palazzo Papale, la sala Gualterio si trova proprio a ridosso del salone del Conclave, e vi si accede dalla porta che si trova nel suo lato estremo, verso l’episcopio. La stanza di cui trattiamo misura più di duecento metri quadrati e le sue dimensioni la rendono ideale per le riunioni dei Cardinali che in quell’epoca erano in numero medio non alto. Infatti, nella prima elezione tenuta a Viterbo i porporati erano otto. Nella seconda elezione che conierà il termine conclave, erano diciannove. Poi nei tre conclavi successivi non supereranno questo numero. Quindi entravano comodamente nella stanza affrescata, che si trova nel sottotetto della Sala Gualterio. La “scoperta” si deve al fatto che questa stanza ha urgente bisogno di riparazioni al tetto (forse gli uomini di Raniero Gatti il Giovane le rimisero al loro posto con poca attenzione?).

Alla saletta del Conclave si può accedere passando per una sala interna dell’abitazione del vescovo, che permette di accedere e salire attraverso una scalinata stretta, fino alla Saletta del Conclave. Adesso la nuova Stanza del Conclave che è tutta affrescata, e quindi rivela una certa nobiltà di nascita e di frequentazione, è all’esame degli esperti della Soprintendenza, perché gli affreschi già in cattivo stato, rischiano di  andare completamente perduti per l’infiltrazione di acqua e di umidità. Tali infiltrazioni di acqua sono già penetrati nella sottostante sala Gualterio, e nel suo controsoffitto, creando danni visibili ad occhio nudo. Per concludere è bello che i nostri monumenti ci comunichino frequentemente qualcosa di nuovo e di importante, per aiutarci a capire meglio la nostra gloriosa storia passata.




VITERBO – ROSSETTI: CONFCOOPERATIVE VITERBO TRA LE MIGLIORI ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI DELLA CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE

 di Gennaro Giardino

“Confcooperative Viterbo è tra le migliori organizzazioni territoriali per campagna fiscale e attività di patronato nell’ambito della Confederazione Cooperative Italiane, piazzandosi rispettivamente al secondo e primo posto a livello nazionale”. A renderlo noto è Bruna Rossetti, presidente di Confcooperative Viterbo. È quanto emerso dalla riunione dei Direttori di Confcooperative svoltasi a Verona, alla quale ha partecipato il Coordinatore di Confcooperative Viterbo, Giovanni Bruti.

“La qualità dei servizi – prosegue la Rossetti – rappresenta un obiettivo fondamentale della nostra strategia associativa offrendo alle cooperative un sostegno concreto nei percorsi di sviluppo. Il tutto anche attraverso il controllo di gestione, la pianificazione finanziaria, l’assistenza contrattuale e legale, il marketing, la progettazione, l’internazionalizzazione e l’innovazione. Per rappresentare al meglio tutte le cooperative e chiunque volesse avvalersi dei nostri servizi.  La politica dei servizi – sottolinea la Presidente di Confcooperative Viterbo – per noi non è solo materia esclusivamente tecnica e specialistica, ma assume una vera e propria valenza organizzativa e un ruolo di leva per la promozione e la rappresentanza cooperativa. Il modo migliore per affrontare la crisi – conclude Bruna Rossetti – La qualità della partecipazione attraverso azioni di supporto e mutualità a sostegno della vita delle cooperative”

“Confcooperative Viterbo – ha dichiarato il Vice Segretario Generale di Confcooperative Nazionale e responsabile del Dipartimento Servizi, Marco Venturelli, intervistato da Daniele Camilli ai microfoni di Radiocoop76 – sta veramente dando una risposta completa ai bisogni dei cooperatori, dei cittadini e delle imprese del territorio con una progettualità che punta a sostenere sia le cooperative associate, sia le persone. Un percorso avviato già da tempo. Viterbo – spiega Venturelli – è infatti una delle esperienze più avanzate in ambito nazionale per quanto riguarda le politiche per le persone. Un risultato ottenuto costruendo quotidianamente tasselli di risposte capaci di offrire una gamma completa di servizi. E Confcooperative Viterbo è stata in assoluto tra le prime a fare questa scelta. Una scelta fondamentale”.




VITERBO – UIL TURCHETTI CASSA INTEGRAZIONE ALLE STELLE. IN UN SOLO MESE +200%

di Gennaro Giardino

Viterbo – “Cassa Integrazione alle stelle in provincia di Viterbo. La Tuscia è tra le province italiane che tra maggio e giugno di quest’anno hanno registrato l’incremento più forte nel numero delle ore di Cassa Integrazione, passando da 176.165 ore di due mesi fa alle 531.711 ore del mese scorso con un aumento in termini percentuali del 201,8%”. A dichiararlo è il Segretario Generale della Uil Viterbo, Giancarlo Turchetti, sulla base del 6° Rapporto 2014 dell’Unione Italiana del Lavoro.

“Rispetto al mese di giugno 2013 – prosegue Turchetti – l’aumento è stato invece del 71,4%. Da 310.197 ore a 531.711, con una Cassa Integrazione Straordinaria passata, sempre nel periodo preso in considerazione, da 34.160 ore a 186.351 ore con un incremento del 445,5%. Una situazione – sottolinea il Segretario Generale della Uil Viterbo – che rischia di diventare l’anticamera del licenziamento in una provincia come la nostra che più di tutte ha subito le conseguenze della crisi economica e che si colloca tra i territori italiani con la più alta sofferenza occupazionale. E se ciò non bastasse – spiega Turchetti – il mancato finanziamento da parte del Governo degli strumenti in deroga sta diventando ormai insostenibile per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici che aspettano da troppo tempo, in alcuni casi da oltre sei mesi, di percepire la cassa integrazione in deroga o l’indennità di mobilità. Un atteggiamento grave che scarica sulle spalle di chi lavora tutto il peso della crisi, come se le sue conseguenze non abbiano colpito abbastanza migliaia di famiglie di lavoratori. Un atteggiamento contro il quale oggi, assieme a CGIL e CISL, stiamo manifestando a Piazza Montecitorio a Roma, davanti al Parlamento”.