TARQUINIA, OSPEDALE: SINDACO E CONSIGLIO COMUNALE COMPATTI NEL DIFENDERE IL REPARTO DI OSTETRICIA

Redazione
 
Tarquinia (VT)
– Consiglio comunale compatto accanto al sindaco Mauro Mazzola nel difendere il reparto di ostetricia dell’ospedale di Tarquinia. L’assemblea che si è svolta ieri 25 agosto ha espresso all’unanimità l’assenso al testo della lettera inviata dal primo cittadino al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dove chiede l’apertura di un confronto sul tema. Il voto è stato rafforzato dal documento presentato dalla maggioranza a sostegno dell’azione del primo cittadino. «Ostetricia non può essere chiusa. – ha detto il sindaco Mazzola – Ho già scritto al presidente Zingaretti e al direttore generale dell’Ausl di Viterbo Luigi Macchitella, per esprimere il mio disappunto e disorientamento. Non dimentichiamo che l’ipotesi di chiudere l’ospedale di Tarquinia fu scongiurata già nel 2010 grazie ai numeri di questo reparto, dimostrando inoltre che molti utenti provenivano da Civitavecchia. È inoltre inammissibile che gli amministratori locali, come primi responsabili di fronte ai cittadini, non siano stati ascoltati in materia». Il primo cittadino indica la strada da seguire per una nuova e più efficiente sanità costiera: «È necessaria una collaborazione con Civitavecchia, per far sì che i servizi di sanità del territorio non vadano indebolendosi separatamente ma si uniscano per garantire la giusta assistenza ai cittadini. In tal senso, l’obiettivo finale dovrebbe essere la costruzione di un presidio ospedaliero costiero, che sia punto di riferimento per tutti i comuni del litorale e dell’immediato entroterra e garantisca servizi di eccellenza».
 




VETRALLA: 28 E 29 AGOSTO. PRESENTAZIONE DEL BILANCIO ALLA POPOLAZIONE E TASI 2014

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – L’assessore al Bilancio Francesco Biancucci  invita la popolazione a partecipare all’assemblea pubblica indetta per i giorni 28 e 29 agosto alle ore 18,00, presso la sala consiliare per l’illustrazione su bilancio e TASI 2014.

"Chi vuole può assistere condividendo il pensiero del Sindaco di Vallerano. – Ha dichiarato l'assessore – Attendo suggerimenti e qualche incoraggiamento, c’è bisogno di tutti per centrare l’obbiettivo.”




VITERBO: LA PROVINCIA DA UNA MANO ALLA SOVRINTENDENZA DEI BENI ARCHEOLOGICI

Redazione

Viterbo – “Caro Ministro Franceschini, se il problema è puramente economico la Provincia di Viterbo mette a disposizione alcuni suoi edifici per ospitare la Sovrintendenza ai beni archeologici dell’Etruria meridionale”. Il presidente della Provincia, Marcello Meroi e l’assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Fraticelli lanciano un ancora di salvataggio all’ente che il Ministro Dario Franceschini vorrebbe cancellare e accorpare a quello regionale. 

“Ancora una volta – spiega Meroi – il Governo centrale, in nome del risparmio, vuole penalizzare i territori. Con la cancellazione della Sovrintendenza dell’Etruria Meridionale a rimetterci sarà una delle zone, archeologicamente parlando, più ricche del mondo. Se dovesse andare in porto la riforma, passerebbe alla sovrintendenza regionale, quindi saremmo in presenza dell’ennesima soluzione romanocentrica. Dopo la riforma delle Province, e altri vari tagli, si presenterebbe un altro eloquente esempio di come nel disegno del premier Renzi i territori locali non hanno la possibilità di esprimere la propria autonomia”.

“Va bene che il Ministero ha bisogno di revisionare la spesa per aggiustare le proprie casse –  continua Fraticelli – ma a pagare non devono ancora una volta essere i cittadini di provincia. I numeri forniti dai sindacati parlano chiaro: le spese per il personale che cura, gestisce e vigila i tesori dell’Etruria, sono irrisori al cospetto di quelli utilizzati a Roma. Per questo dobbiamo fare fronte comune al cospetto dell’ennesima scelta scellerata di fagocitare le potenzialità dei territori locali”.

Qui arriva la proposta: “L’amministrazione provinciale – proseguono Meroi e Fraticelli – è disponibile a mettere a disposizione della Sovrintendenza: palazzo degli Alessandri, palazzo Scacciaricci e la torre Scacciaricci per ospitare i loro uffici, insomma mettiamo a loro disposizione il cuore di Viterbo. Visto che, difficilmente, il ministro potrà risparmiare sugli emolumenti dovuti ai dipendenti, con questo gesto vogliamo tendere la mano al Ministero che così potrà risparmiare i soldi destinati alla struttura che ospita nella capitale l’ente. Una soluzione dalla doppia valenza – chiudono presidente e assessore – visto che si salverebbe una figura fondamentale per la gestione delle risorse culturali della Tuscia, che, allo stesso tempo, verrebbe ospitata direttamente sul territorio”.




UN VIRUS CHE GIRA IN QUESTI GIORNI SU FACEBOOK ATTRAVERSO LA CHAT

di Gennaro Giardino

Da giorni gira su facebook un virus che si diffonde attraverso la chat. Potrebbe capitare a molti di voi di ricevere un messaggio in chat mandato da un vostro amico che dice “hei, stavo guardando questo video e ho notato che ci sei tu…. non pensavo facessi queste cose!!! Sei finito nella home di questo sito: www.supervideo.t v”. E’ fondamentale che non clicchiate sul link per aprirlo perchè è proprio lì che si annida il virus della chat di facebook, basterà, quindi, chiudere la finestra della chat e il pericolo sarà scampato. L’amico che vi ha inviato il link infetto è però inconsapevole di averlo fatto, è stato precedentemente infettato a sua volta aprendo un messaggio simile ed ora il virus invia automaticamente il messaggio a tutti i suoi contatti, quindi, una volta ricevuto il messaggio, dovreste avvertirlo del pericolo che corre, ma è importante che non copiate il link ricevuto perchè rischiereste di aprirlo inavvertitamente.

Proprio per questa sua capacità di strisciare da computer all’altro il virus si è guadagnato il nome di worm (verme). Se il virus dalla chat di facebook è strisciato nel vostro computer potete solo cercare di limitare i danni facendo una pulizia all’interno del computer. Il primo passo è fare velocemente la scansione completa del computer con un buon antivirus per isolare il virus e cercare di eliminarlo. Se il vecchio rimedio dell’antivirus non basta dovrete ricorrere ad un programma specifico e una volta rimosso il virus della chat di facebook vi consigliamo di cambiare le password e le domande per recuperarle. L’obiettivo del virus è quello di accedere ai vostri dati e quindi è possibile che qualcuno l’abbia fatto e perlomeno abbia recuperato le vostre password per usarle in futuro. Seguendo la regola che in internet la prudenza non è mai troppa il cambio di password è un passo obbligato.




ACQUAPENDENTE, OSPEDALE: SABATINI (NCD) INTERROGA NICOLA ZINGARETTI

Redazione

Viterbo – “Il Viterbese è la provincia laziale che ha subito i maggiori disservizi, incertezze e disagi”. A stigmatizzare la situazione è il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Daniele Sabatini che interroga il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore competente sulla chiusura dell’ospedale di Acquapendente.

Nell’interrogazione, urgente e a risposta scritta, oltre a evidenziare come “altri territori del Lazio, pur non trovandosi nelle medesime condizioni di disagio, non subiranno i tagli di Acquapendente; che, il mantenimento dell’ospedale consentirebbe alla Regione di risparmiare decine di migliaia di euro annui evitando i costi di mobilità passiva; e che le soluzioni prospettate, quale quella di spostare i servizi presso l’ospedale di Orvieto, paiono altamente lesive delle esigenze dei cittadini, nonché economicamente gravose” Sabatini chiede a Zingaretti di revocare le decisioni adottate e lasciare allo stato attuale il servizio dell’ospedale di Acquapendente.

“Una soppressione decisa – tuona il consigliere Ncd – in totale contrasto con l'interesse, anche prettamente economico, della Regione e senza aver consultato la popolazione locale. Sarebbe quantomeno opportuno, se non doveroso, che Zingaretti fornisca in tempi brevi risposte sulle soluzioni che intende adottare per porre rimedio al grave disagio delle comunità, di Acquapendente e dei comuni limitrofi, che usufruiscono dell’ospedale e su quali risorse intenda destinare, eventualmente, per risolvere il pesante disservizio che ne conseguirà”.

“Il servizio sanitario ed il diritto alla salute sono diritti costituzionalmente garantiti a tutti i cittadini ed è compito della Regione garantirne una fruizione piena. Viterbo non può essere la sola provincia a subire tagli ingenti alla sanità”. 

“A nulla valgono le solite assicurazioni che giungono solo a seguito di numerose levate di scudi in difesa del nosocomio. Finora c'è sempre stato da preoccuparsi dopo ogni rassicurazione da parte del presidente Zingaretti. Rifiuti docet”.

Lo dichiara in una nota il consigliere del Nuovo Centrodestra alla Regione Daniele Sabatini.




VETRALLA: INCROCI PERICOLOSI SULLA CASSIA E L'AMMINISTRAZIONE FA PARTIRE I LAVORI PER UNA ROTATORIA NEL BOSCO

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – Adesso le volpe, i cinghiali, Istrice e tutti gli animali che si  aggirano nel bosco saranno più protetti dal grande traffico urbano.

Abbiamo una Cassia ad altissimo rischio per i sinistri stradali che si verificano tutti i giorni è  facciamo una rotatoria nelle prossimità del Bosco, ottima scelta per la nostra Amministrazione e soprattutto per la sicurezza stradale.

Incroci ad alto rischio presenti a Vetralla:

La Botte Cassia altezza la “SMARA”  Cassia incrocio Cimitero, Cassia incrocio Mazzocchio, Cassia incrocio Centro Commerciale Coop “dove tutti i giorni ci sono sinistri ed a volte anche gravi” Cassia incrocio Aurelia Bis direzione Monte Romano.

Cara Amministrazione a mio modesto avviso,  questi sono incroci ad alto rischio dove mettere delle rotatorie no nel bosco,  ma come si dice il parere di un cittadino conta poco contro quello di grossi studiosi e professionisti  che decidono.    




VETRALLA – IL VANGELO DEL 24.08.2014 DOMENICA XXI T. O. a

Gennaro Giardino

 

Pensiero

da solo.

discepoli, trovare la risposta del suo Popolo, non un parere personale.

Preghiera

O Padre, donaci la luce del tuo Spirito,

Signore, rispondici ancora, salvaci: noi confidiamo in te.

Avvisi

Vocabolario

nei Vangeli. Gli Inferi sono, come pensavano erroneamente gli antichi, una specie di caverna sotterranea dove stanno i morti.

tradizioni errate.


 




ORTE (VT), L'ASSOCIAZIONE "FACCIAMO PER CAMBIARE" METTE IN EVIDENZA DELLE DELIBERE DELL'AMMINISTRAZIONE QUADRIFOGLIO

Gennaro Giardino

 

Pubblichiamo la nota dell'Associazione "Facciamo per Cambiare"

 




VASANELLO: TUTTI PAZZI PER LA "SAGRA DEL MACCARONE"

Redazione

Vasanello (VT) – A vasanello, dal 29 al 31 agosto, festa di fine estate con la sagra del maccarone.




VITERBO: COOPERATIVE DEL TERRITORIO: AL VIA UN SERVIZIO DI COMUNICAZIONE PER PROMUOVERE E VALORIZZARE LE ATTIVITA'

Gennaro Giardino

Viterbo – Un servizio di comunicazione a disposizione degli associati per promuovere e valorizzare le attività delle cooperative viterbesi. A metterlo a disposizione del mondo della cooperazione è Confcooperative Viterbo”. A renderlo noto è Bruna Rossetti, Presidente della Confederazione Cooperative Italiane di Viterbo.

“Un servizio gratuito – spiega la Rossetti – per accompagnare e sostenere le cooperative in tutte le loro attività promozionali in Italia o all’estero, dalla web radio di Confcooperative ai comunicati da mandare alla stampa. Un servizio per far conoscere la qualità e l’eccellenza della produzione, così come il grande lavoro svolto dalle cooperative in tutti gli altri settori. Un lavoro prezioso che non solo permette alle cooperative di reggere l’urto della crisi meglio di chiunque altro, come dati e rapporti resi noti nei mesi scorsi dimostrano, ma sta mantenendo anche i propri livelli occupazionali. Una realtà – conclude Bruna Rossetti – che vogliamo valorizzare il più possibile mettendoci al servizio delle cooperative per farle conoscere e renderle sempre più protagoniste della vita del territorio”.

Per avvalersi del servizio, basta prendere contatto con Confcooperative Viterbo a partire dai recapiti che si possono trovare sul sito www.confcooperativeviterbo.it




VITERBO, VASCHE TERAPEUTICHE AL PARCO DEL BULLICAME: UNO SCARICO CHE NON SCARICA

Gennaro Giardino

Pubblichiamo la nota del  Presidente dell'Associazione Il Bullicame Giovanni Faperdue

Viterbo – Oggi ci occupiamo delle vasche terapeutiche che si trovano all’interno del Parco del Bullicame. Molti viterbesi ricorderanno come, circa 20 anni fa, quando era presidente della Provincia Marini, quel luogo fu oggetto di un lavoro, finanziato con svariati milioni dalla Regione Lazio, rivelatosi poi completamente inutile. Il progetto prevedeva la costruzione di un vascone a forma di manico di ombrello, che partiva dalla vasca circolare e si allungava fino a poche decine di metri dall’ingresso. Erano anche previsti tutta una
serie di camminamenti, estremamente scomodi, su blocchi di tufo interrati. Successivamente nel 2010, nacque a Viterbo l’Associazione “Il Bullicame”.
Il suo presidente, Giovanni Faperdue, si occupò subito di farla conoscere, a tutte le autorità più importanti del capoluogo. Tra queste c’era anche il presidente della Fondazione Carivit Francesco Cordelli, il quale aderì subito all’appello per la rinascita del Bullicame, e mise a disposizione del Comune di Viterbo circa 120.000 euro, per la riqualificazione dell’intero parco. Col nuovo progetto messo a punto e realizzato dall’Orto Botanico si provvide a rimuovere gli scomodi e ingombranti blocchetti di tufo, a ridisegnare il bianco
profilo del “vulcano” del Bullicame, alla creazione di una vasca riservata al rospo smeraldino, e alla messa a dimora di alberi e cespugli tipici del luogo. Inoltre, vista la penuria di acqua termale, si provvide anche a ridurre la dimensione della vasca grande a forma di manico d’ombrello, interrandone circa il cinquanta per cento. E qui, purtroppo, cadde l’asino.

Per la storia la vecchia vasca aveva lo scarico a livello del fondo e faceva defluire le acque e il fango sorgivo, nell’adiacente fosso Madonna degli Occhi Bianchi. Invece lo scarico della vasca ricavata dal rimpicciolimento della vecchia, non è stato posizionato sul fondo, non permette al fango di defluire insieme alle acque e inoltre scarica i liquidi in un terreno limitrofo, che non è di proprietà del Comune. Morale della favola, mentre prima per svuotare le vasche e fare la pulizia bastavano due volontari armati di ramazza, oggi serve una squadra di almeno sei uomini, che sia supportata da un “bobcat”, per eliminare il fango sorgivo che si accumula sul fondo del vascone. Inoltre la vasca manca anche di pendenza e per svuotarla è necessario accompagnare l’acqua con gli scopettoni. Insomma un lavoro enorme che si rende necessario ad ogni pulizia, e che il Comune deve pagare. Tutto questo perché chi ha fatto i lavori che sono costati circa 120.000 euro, non ha considerato il fango e le norme che regolano gli scarichi delle acque. Adesso per rimettere tutto a posto è necessario spendere altri soldi. Questa volta ci auguriamo che il Comune affidi i lavori a tecnici di provata esperienza. Persone che sappiano che le acque si devono scaricare necessariamente nell’adiacente fosso Madonna degli Occhi Bianchi e che le stesse contengono anche fango sorgivo che deve defluire con le acque. Morale per un lavoro appena finito, e costato bei soldoni, adesso, a distanza di due anni, si devono spendere altri soldi per rimetterci le mani. Noi dell’Associazione “Il Bullicame” pensiamo che questi soldi potevano essere utilizzati per costruire i bagni ad acqua corrente, gli spogliatoi, le docce e una tettoia per i bagnanti, necessari “come il pane” per tutti gli
utilizzatori, e invece purtroppo dobbiamo costatare che siamo ancora a “caro amico”.