NEMI, SLITTA IL TAVOLO PER SUGGELLARE UN’INTESA DI CENTROSINISTRA

Chiara Rai

L’incontro avrebbe dovuto tenersi mercoledì, invece per “problemi logistici organizzativi” dice il segretario Pd Francesca Bertucci, il tavolo è saltato e si terrà probabilmente la settimana prossima. Francesca B. ha letto le dichiarazioni di Vairo Canterani e non ha esitato a commentare, seppur in breve, le considerazione del leader della lista civica “Nemi per sempre”. “Mi dispiace che Canterani l’abbia presa in questo modo – dice Francesca Bertucci – la nostra non era affatto una volontà di estromissione, solo pensavo che Vairo Canterani, che ha comunque meno di 600 voti ma circa 300, fosse abbastanza rappresentato dal segretario di Federazione di Sinistra, come del resto, Renzo Colazza (anch’esso rappresentante di una lista civica) è stato ben rappresentato dal Pd. Comunque stiamo ancora in fase di vaglio e preferisco non commentare oltre le parole di Canterani”. Insomma, pare che l’estromissione di Vairo Canterani, non sia stata volutamente ricercata dal “nuovo gruppo” (che aspira all’intesa tra Pd – Udc – Sel e Fed.), ma che il segretario Pd, “moderatore” in causa, avesse invitato al tavolo soltanto le sigle politiche. Non è tardato ad arrivare un commento a caldo di Canterani: “Ribadisco tutto quello che ho già detto – ripete Vairo – non mi interessa cosa stiano vagliando, mi auguro comunque che trovino un accordo. Per quanto mi riguarda, mi tiro fuori dai giochi e starà agli altri esponenti della lista civica “Nemi per Sempre”, decidere il da farsi. Invitando il segretario di Federazione – aggiunge Canterani – non hanno certamente sottinteso la mia presenza, perché io rappresento una lista civica e quindi, ripeto, mi hanno estromesso”.  




MALAGROTTA, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA STATO EMERGENZA:ATTESA PROROGA CONSIGLIO DEI MINISTRI

Redazione

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Consorzio Colari che gestisce la discarica di Malagrotta teso a porre nel nulla la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla prossima chiusura della discarica. La IV sezione della suprema magistratura amministrativa ha sottolineato come la dichiarazione dello stato di emergenza “si fondi su una situazione oggettiva”. Il Consiglio di Stato ha inoltre confermato la valutazione del giudice di primo grado in ordine alla “compatibilità dei poteri del commissario delegato con i principi normativi vigenti, stante il richiamo espresso alla natura espropriativa dell’acquisizione dell’area e della possibilità di realizzazione e gestione diretta dell’infrastruttura da parte dell’ente pubblico (il commissario delegato, ndr.)”. Per questi motivi la IV sezione ha deciso di confermare la lettura del Tar sull’inesistenza dei presupposti per l’adozione della misura cautelare richiesta dal Colari. Il rinvio delle decisione della magistratura alla giornata di ieri era scaturito da una decisione dello scorso 27 dicembre da parte della IV sezione del Consiglio di Stato che aveva rimandato di un paio di settimane la decisione sull’esproprio del sito di Riano Quadro Alto, accogliendo l’istanza di misura cautelare provvisoria formulata dal Colari con la quale si chiedeva di sospendere l’ordinanza del Tar Lazio del 24 novembre sull’esproprio del sito di Quadro Alto acquistato dal patron di Malagrotta Manlio Cerroni.

A questo punto si attende che il Consiglio dei ministri proroghi ulteriormente lo stato di emergenza scaduto a fine anno e rinnovato provvisoriamente fino a ieri, 17 gennaio, in attesa della pronuncia della magistratura amministrativa, mentre per la chiusura della discarica occorrerà attendere ancora sei mesi, salvo nuove proroghe. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, aveva infatti adottato un provvedimento per “la prosecuzione del servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti urbani presso la discarica di Malagrotta sino al 30 giugno 2012” per “evitare l'insorgere di gravi problemi sotto il profilo igienico-sanitario sul territorio della provincia nelle more della realizzazione delle discariche provvisorie ai sensi dell'Opcm 3963 del 6 settembre 2011”. Secondo l’ordinanza nello sversatorio capitolino potranno essere conferite altri 1.280.000 metri cubi di rifiuti nei primi sei mesi dell’anno. Gli impianti TMB (Trattamento meccanico-biologico) di Malagrotta dovrebbe garantire a regime 900 t/giorno con la “formazione del personale per l’attivazione del secondo turno giornaliero” a cui si aggiungerà, si legge sempre nell’ordinanza, un altro impianto nell’area industriale di “Castellaccio” nel comune di Paliano (FR) che dovrebbero essere realizzati nell’arco di dodici mesi da Ama e Acea.  




COMUNE DI ROMA, ALEMANNO SIGLA INTESA PER VALORIZZAZIONE IMMOBILI

Redazione

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha siglato un protocollo d’intesa con l’Anci, l’Agenzia del demanio e l’Agenzia del territorio per avviare una collaborazione sulle procedure per la valorizzazione del patrimonio immobiliare capitolino. Il protocollo avrà durata biennale con possibilità di rinnovo. Il protocollo spiega il Campidoglio in una nota -nasce dall’esigenza degli Enti locali di ridurre, anche per il rispetto delle regole del “Patto di stabilità interno”, gli oneri gestionali e autofinanziarsi in modo da incidere il meno possibile sul livello di indebitamento pubblico. In quest’ottica, quindi, il progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare, di proprietà di Roma Capitale e delle sue controllate, rappresenta uno strumento strategico per la gestione finanziaria. Roma Capitale, Agenzia del demanio, Agenzia del territorio e Anci lavoreranno insieme per effettuare una valutazione globale sulle potenzialità del patrimonio esistente per giungere a ottimizzarlo sotto il profilo degli usi interni e adeguarne la redditività. L’obiettivo è quello di attuare una visione innovativa dell’intero complesso del patrimonio immobiliare di Roma Capitale che, partendo dalla conoscenza degli immobili, arrivi a sfruttarne le potenzialità finanziarie, in modo che esso rappresenti una fonte di risparmio e di reddito per l’Amministrazione capitolina. Per questo, l’analisi del patrimonio prevede: elaborazione di linee guida di razionalizzazione gestionale dello stesso; raccolta ed elaborazione dei dati attraverso sopralluoghi; accertamenti urbanistici ed edilizi; analisi del mercato immobiliare; valutazione degli immobili.

Nello specifico il protocollo indica, all’art. 2, l’oggetto e le finalità dell’accordo e cioè lo studio, la redazione e l’attuazione di un Programma per la pianificazione, gestione e razionalizzazione di interventi sul patrimonio immobiliare che siano ispirati a criteri di efficienza (raccolta e gestione delle informazioni chiave sul patrimonio immobiliare), efficacia (implementazione di strategie, iniziative e soluzioni operative), modernizzazione e eccellenza operativa e gestionale (condivisione e diffusione di conoscenze e esperienze, “best practices”, modelli e metodologie). L’accordo prevede la costituzione di una Cabina di regia, composta dagli assessore al Bilancio, all’Urbanistica e al Patrimonio, dal direttore generale e dal direttore esecutivo di Roma Capitale. La Cabina fornirà gli indirizzi strategici e di pianificazione del lavoro. Essa provvederà inoltre a individuare gli immobili oggetto di razionalizzazione e valorizzazione, dando priorità a quelli idonei allo scopo nel breve periodo. Il protocollo prevede altresì la costituzione di una Unità Tecnica, composta da qualificati soggetti individuati dagli enti sottoscrittori, nonché dai rappresentanti delle società partecipate del Gruppo Roma Capitale interessate.I lavori dell’Unità Tecnica si svolgeranno sotto il coordinamento dell’Agenzia del Demanio, sulla base delle linee di indirizzo strategico e di pianificazione individuate dalla Cabina di Regia. All’Unità Tecnica sarà affidato il compito di predisporre uno Studio di Prefattibilità in linea con il Programma per identificare in dettaglio esigenze specifiche, ambiti di intervento, obiettivi da perseguire e risultati attesi. Inoltre, l’Unità tecnica si occuperà di redigere gli Accordi di Servizio, attraverso i quali verranno indicati gli impegni assunti e i termini di attuazione.

Infine, nello specifico, l'Agenzia del demanio parteciperà all’Unità tecnica fornendo un contributo tecnico-specialistico e coordinerà le attività e i lavori della stessa; l’Agenzia del territorio supporterà le attività dell’Unità Tecnica segnatamente sulle valutazioni estimative e catastali; l’Anci svolgerà, oltre che un ruolo di supporto tecnico, anche un’azione di monitoraggio delle procedure seguite nella redazione delle proposte di valorizzazione per esportare le “best practices” su scala nazionale.




ROMA, I TASSISTI INVIANO PROPOSTE AL GOVERNO. ANCORA PROTESTE

Redazione 

Ancora un'altra protesta dei tassisti contro le liberalizzazioni a Roma. Circa cento auto bianche si sono riunite questa mattina al Circo Massimo. Al termine dell’assemblea Raffaele Grassi, delegato dai tassisti romani, ha consegnato al rappresentante del governo, il segretario della presidenza Manlio Strano, il documento con le controproposte dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali, allo schema di liberalizzazioni del settore illustrato dall'esecutivo nell'incontro di ieri. Praticamente impossibile oggi per turisti e cittadini romani trovare un taxi nella Capitale. Inesistenti anche all’aeroporto di Fiumicino.

I tassisti sono dunque sul piede di guerra e lo si era capito già dall’avvertimento arrivato in mattinata dal presidente di Unitaxi Loreno Bittarelli: “Se ieri sera il governo ci ha solo ascoltato allora scateniamo la guerra. E se è stata solo un'audizione, allora faremo sentire le nostre ragioni. Se vogliono il braccio di ferro davvero succede l'inferno”. La bozza delle controproposte è stata illustrata anche al sindaco Gianno Alemanno che ha sottolineato: "Mi trovo d’accordo con le loro proposte, che rispecchiano le esigenze della categoria ma che sono in grado di migliorare questo servizio pubblico molto importante tutelando i bisogni dei cittadini utenti”. Le sigle sindacali incontreranno nuovamente l’esecutivo domani mattina, poi sarà l’assemblea a decidere il da farsi.  




IL PD DI VELLETRI ESPELLE I CONSIGLIERI TADDEI E BAGAGLINI

Redazione

Fuori dal Pd! Il gruppo consiliare del Partito democratico di Velletri ha espulso i consiglieri Fabio Taddei e Vincenzo Bagaglini. I due avrebbero contrastato l’azione amministrativa, addirittura dando corda, talvolta, al centrodestra. “Un partito fatto di regole – si legge in una nota –  non può più tollerare che consiglieri comunali agiscano in aperto e sistematico contrasto con tutto il Gruppo consiliare e la dirigenza del partito come accade continuamente da circa un anno con azioni volte a mettere in difficoltà l'amministrazione anche mediante uno stretto e palese collegamento con l'opposizione di centro destra".




ROMA, IMPRESE AFFOSSATE DA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. ARACRI PDL PRESENTA INTERROGAZIONE

C.R.

Le imprese sono in ginocchio a causa dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. La denuncia arriva a mezzo di un'interrogazione presentata ieri dall'on. Francesco Aracri del Pdl al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Il ritardo nel pagamento di fatture scadute è diventato presso talune amministrazioni una regola fissa e in certi casi il ritardo nei pagamenti si misura in anni, secondo la stima del Ministro dello sviluppo economico lo scaduto dei pagamenti privati e pubblici raggiunge ormai la cifra di 60-80 miliardi di euro di debito forzoso. “Le amministrazioni mettono in pratica politiche di rigore sul versante degli adempimenti fiscali e del recupero dei tributi non pagati – continua Aracri – mentre, nello stesso tempo e contro gli stessi soggetti, sono più o meno disattente nel rispetto di regole contrattuali, mettendo in dubbio la loro onorabilità, legittimità e in ultima analisi la credibilità dell'intero sistema statale”.

Aracri chiede l’operatività immediata della direttiva Ue 2011/7/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce termini non derogabili per l'adempimento delle obbligazioni monetarie delle pubbliche amministrazioni, prima del termine di recepimento, fissato al 16 marzo 2013 e che il Ministero provveda ad istituire meccanismi di compensazione tra le imprese e le pubbliche amministrazioni in ritardo con i pagamenti.




MARINO, L'IDV REPLICA AL SINDACO PAOZZI E GLI FORMULA 7 DOMANDE

Redazione

 

Riceviamo e pubblichiamo da Marco Comandini Coordinatore IDV Marino

 

Autogol di Palozzi: dimentica da dove provengono frasi e norme, e cioè dal suo partito. Rigiri gli insulti ai suoi vertici e risponda nel merito, invece di auto incensarsi. 

Questa volta almeno si è risparmiato il termine “becero”, il Sindaco fa finta di non sapere che le parole che abbiamo usato, sono quelle del suo segretario nazionale Alfano e che ripetiamo: “un culo, una poltrona”. Pertanto le accuse rivolte a noi, nel solito mix imbarazzante di termini che di politico non hanno come al solito nulla, forse le dovrebbe più propriamente, rigirare ad Angelino Alfano.

Il Sindaco nega l’evidenza, il fatto di doversi dividere tra due incarichi importanti, e di dover spartire evidentemente il tempo, domani forse ci dirà di saper moltiplicare pani e pesci, ne prendiamo atto, come prendiamo atto, che la classe dirigente pidiellina debba ricorrere a doppi incarichi per ricoprire ruoli importanti, evidentemente a corto di classe dirigente di qualità o per altre logiche.

Quanto alla legge citata dal segretario regionale IdV Maruccio, la 148/2011 e da noi riportata, è stata fatta dal governo Berlusconi e non da Di Pietro, impone limiti ben precisi, che non vengono rispettati, forse il Sindaco ritiene che le leggi siano optional, noi pensiamo che invece vadano rispettate, e lei le rispetta con il suo nuovo incarico?

Questi “manettari da strapazzo” come ci definisce il Sindaco, purtroppo per lui, citano norme fatte e frasi dette dai loro rappresentanti nazionali, noi ne invochiamo solo il rispetto, un autogol clamoroso del primo cittadino.

Inoltre ricordiamo, che sono stati il Sindaco e la Presidente Polverini ad aver promesso l’apertura del pronto soccorso del San Giuseppe e non IdV, noi vi chiediamo semplicemente di onorare le promesse elettorali con le quali, e grazie alle quali, vi vantate di aver vinto le elezioni, e purtroppo ad oggi illuso i cittadini, pertanto invece di arrampicarsi sugli specchi, ci sbugiardi comunicandoci una data, saremo lieti di essere smentiti ed azzittiti, ben lieti, ma lei non dice mai quando.

Quanto poi alla favoletta dell’invidia, solitamente si invidia chi è meglio di noi, e francamente questo non ci sembra proprio il caso, parola che di politico ha ben poco e che non ci appartiene, la invitiamo quindi ad essere più serio, perché non cadremo in provocazioni.

Siamo invece e questo si, nauseati, nel fare domande puntuali e leggere un guazzabuglio di frasi sconclusionate, sempre offensive, mai entranti nel merito delle cose, ma ce ne siamo fatti una ragione, e comunque pazientemente gliene riproponiamo alcune in sintesi:

1) Questione Bacco Jazz Festival sono state accertate le responsabilità?

2) Museo del Cinema, cosa è accaduto?

3) Pronto Soccorso: quando riapre?

4) Lei rispetta la legge 148/2011 alla luce del suo nuovo incarico?

5) Costa Caselle: sono state rilasciate licenze edilizie senza che ci siano tutti i servizi basilari, scelta giusta?

6) Acea: Stà rispettando totalmente il contratto?

7) Rifiuti: perché non passare al porta a porta? Non si stanno penalizzando i cittadini?

Sono domande caro Sindaco che un opposizione deve ed è giusto che faccia, alle quali un Sindaco dovrebbe però rispondere, che sia IdV o anche solo un cittadino a fargliele, bisogna che anche di questo se ne faccia una ragione.




PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE

Angelo Parca

 

L’Idv ha semplicemente citato la legge e il sindaco marinese, ha invece parlato d’altro. "Il moralismo falso e le bugie autentiche giunte in particolare dall'Idv di Marino – dice Palozzi – non sono altro che il solito minestrone di cattiverie e pettegolezzi contro la mia persona che naturalmente non hanno nessun effetto sul governo della città di Marino né sul consenso che i figuri imprecisati dell’Italia dei Valori di Marino non riescono né riusciranno a intercettare. Al punto che ci sono persone evidentemente così valide costrette a sobbarcarsi di lavoro e a ricoprire doppi incarichi a causa delle manchevolezze e delle incapacità altrui, passate e presenti”.

Sarebbe, dunque, per il sindaco un doppio incarico assunto per incapacità altrui?

 E la legge, in questo caso, va forse ignorata?

 

“Quello che più fa male – continua Palozzi – ma spiega anche il perché della sfiducia dei cittadini nei loro confronti, è la chiara volontà da parte di questi individui di strumentalizzare, mentendo, persino atti giudiziari come una sentenza del TAR a fini politici".

 E la legge?

 “Sono orgogliosamente sindaco di Marino da sei anni – prosegue Palozzi – Alla guida dell'Amministrazione più stabile nella storia della Città di Marino. Non nascondiamo le difficoltà. Le governiamo. Allo stesso modo sto cercando di operare al Cotral. Del resto il senso civico e la buona amministrazione dalla parte del territorio e dei cittadini non devono conoscere soluzioni di continuità. Proprio questo, non l'ambizione personale, come dicono i dipietristi marinesi è ciò che mi ha portato ad assumere con massimo senso di responsabilità l'incarico alla presidenza del Cotral per il quale la presidente della Regione Lazio ha deciso di proporre e sostenere la mia persona”.

 La lunga nota del sindaco marinese continua, ma il succo pare esser questo: I dipietristi sarebbero falsi moralisti e per giunta invidiosi, mentre Palozzi lavorerebbe per il bene comune. Immediata la replica del Capogruppo Idv in consiglio regionale del Lazio Vincenzo Maruccio: “Palozzi parla d’altro – dice Maruccio – non è questione di meritocrazia o meno e neppure di moralismo: Per legge Palozzi non può coprire lo stesso incarico essendo stato un amministratore che controllava Cotral. Quindi o c’è stata una svista oppure nel nominarlo si è fatto finta di vedere e non ricordare cosa recita la legge 148/2011, fatta tra l'altro dal governo Berlusconi”.




ARICCIA: PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI SANT’ANTONIO ABATE – DOMENICA 22 GENNAIO

Redazione

Domenica 22 Gennaio dopo la celebrazione della SS. messa nella Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo officiata dal parroco don Antonio Sciliuzzo e al termine la benedizione degli animali in piazza di Corte. Nel pomeriggio a partire dalle 15,30 la tradizionale “Corsa delle pile” con il palio degli asinelli rappresentanti le contrade della Citta e a seguire la premiazione dei vincitori del palio. Concluderà la banda musicale “Città di Ariccia” con un intrattenimento musicale in piazza.




MONTE COMPATRI: IRREGOLARITA' IN COMUNE

Redazione

Riceviamo  pubblichiamo dal Comune di Monte Compatri

 

Alla fine dello scorso anno è stata eseguita da parte del Ministero Economie e Finanze una verifica ispettiva alla gestione economica del Comune di Monte Compatri. L’Amministrazione comunale di Monte Compatri sta procedendo alla verifica dei rilievi ed entro breve termine chiederà un’audizione al Ministero.

“I rilievi contestati costituiscono ipotesi e saranno oggetto di controdeduzioni nei termini concessi – spiega il Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis. – Consiglio al centrosinistra locale e in particolar modo al Consigliere Francesco Ferri un approccio più prudente. Le sue esternazioni non fanno che avvelenare il clima pre-elettorale”.

In realtà il Ministero non ha preso in considerazione esclusivamente la legislatura De Carolis ma l’ultimo decennio amministrativo e le numerose giunte che si sono succedute prima del 2007. Dalla relazione sembrerebbe proprio che i problemi e le incoerenze sui conti abbiano radici precedenti alla giunta De Carolis, non toccando, quindi, il quinquennio in corso.

“Molte delle contestazioni addebitate dall’ispettore del ministero non sono gravi come si vorrebbe far credere – aggiunge il primo cittadino. – Io noto, invece, la stessa opera denigratoria e controproducente verso il paese operata dalla minoranza Pd. Dopo Palazzo Altemps e l’isola ecologica arriva un altro gancio al quale aggrapparsi per cancellare dagli occhi quanto di buono è stato fatto in questi cinque anni. Voglio soltanto ricordare che Monte Compatri non conosceva un’opera pubblica iniziata e completata dagli anni ’80. Soltanto il restyling delle tre piazze centrali e di quella di Laghetto porterà alla cittadina nuova linfa turistica ed economica. E non è vero che ci siamo appropriati di opere già in cantiere: gli stessi progetti delle piazze sono stati disegnati ex-novo. Un’altra cosa voglio sottolineare. Tutta questa attività che ha preso forma come lavori pubblici è stata possibile attuarla perché il Comune di Monte Compatri aveva ampia disponibilità economica. Inutile prendersela con l’Ufficio Ragioneria quando per il passato l’attuale Pd non è riuscito ad investire in opere pubbliche sconfessando completamente gli accordi presi con gli elettori. La mancanza di capacità politica sommata a quella degli interessi personali hanno portato al baratro Monte Compatri. In questi cinque anni, invece, l’intera Comunità ha notato raziocinio e volontà di far crescere un territorio così ricco e fertile. Le opere denigratorie non servono a nessuno, salvo agli incapaci”.




A CACCIA DELL'ENERGIA DEL SOLE NEI LABORATORI DI FRASCATI

Redazione

Fondere l’atomo invece di spezzarlo. Imbrigliare le reazioni che alimentano il sole e le stelle producendo grandi quantità di energia a basso costo senza aumentare le emissioni di gas serra. Questi gli obiettivi sempre più vicini delle ricerche italiane sulla fusione nucleare che potrebbe risolvere parte dei problemi energetici e climatici. L’Italia – hanno sottolineatogli esperti riuniti in questi giorni a Frascati – consuma circa 60 GW di potenza ogni giorno: con 40 centrali a fusione si potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del nostro paese. Il futuro dell’energia parte dal Lazio: i meccanismi che si producono all’interno del Sole verranno ricreati in laboratorio, attivando investimenti per circa 300 milioni, cui se ne aggiungeranno 50 per le infrastrutture, destinati in parte alle piccole imprese del settore meccanico, elettronico ed elettrotecnico della regione. Serviranno per costruire e avviare FAST, uno dei più importanti esperimenti europei sulla fusione nucleare. La nuova macchina capace di confinare il plasma a milioni di gradi verrà ospitata a Frascati, nei laboratori Enea dove già si trova il tokamak FTU, la struttura che finora ha dato alcuni dei maggiori risultati scientifici nel campo della ricerca in campo di fusione nucleare.

Se ne parla nel workshop nazionale “Prospettive per il programma italiano sulla fusione: un satellite europeo a partire dalla proposta FAST” in corso in questi giorni a Frascati.

La nuova macchina di Frascati avrà un ruolo abbastanza concreto: sarà, certo, una sorta di ‘satellite’ di ITER, il vero e proprio progetto di ricerca, ma servirà anche e soprattutto a studiare le soluzioni per DEMO, il prototipo di centrale a fusione nucleare che dal 2030 dovrebbe cominciare a immettere energia nella rete. FAST costerà circa 350 milioni di euro, poco più di un ventesimo di ITER (10 miliardi di euro di cui 6 miliardi e 600 milioni stanziati dall’Europa).

La localizzazione degli impianti di ricerca rappresenta per il territorio una grande opportunità che innesca un impatto occupazionale sia diretto che indiretto. L’industria italiana, con il supporto tecnico dell’ENEA, solamente l’anno scorso ha avuto commissioni pari a circa 500 milioni di euro per la realizzazione di ITER.

“Una nuova macchina tokamak nel Lazio sarebbe la conferma che l’Italia è leader in Europa nella ricerca sulla fusione nucleare”, spiega Giuseppe Mazzitelli, responsabile della macchina FTU e presidente di Frascati Scienza, l’associazione che riunisce tutti gli enti scientifici di Frascati e che organizza ogni anno la Notte Europea dei Ricercatori. “Si tratta di un progetto che può fare del nostro Paese, e in particolare del Lazio, uno dei centri di eccellenza di formazione e sviluppo scientifico e tecnologico che porterà alla realizzazione di una sorgente di energia sicura, sostenibile per l’ambiente e praticamente illimitata. Continuando a investire nella ricerca– dice Mazzitelli- arriveremmo ad avere la commercializzazione di energia da fusione a partire dal 2050. Un’energia a basso costo, sia in termini economici che ambientali, con grande potenza: due centrali da 1,6 GW sarebbero sufficienti per coprire il fabbisogno attuale di una città come Roma.”