INQUINAMENTO AMBIENTALE VALLE DEL SACCO INTERVENTO DEL SINDACO DI COLLEFERRO SU GOLD TV

Redazione

Domani sera, giovedì 26 gennaio, il sindaco Mario Cacciotti interverrà sulla problematica dell'inquinamento ambientale della Valle del Sacco nel corso di una trasmissione realizzata da TCR (Tele Colline Romane). Gli ospiti, tra cui il Sindaco di Valmontone Egidio Calvano e due rappresentanti del Comitato No Turbogas (Stefania Sanzotta e Rosa Maria Chimisso), all'interno della trasmissione televisiva "Luogo Comune" condotta da Matteo Raimondi, si confronteranno su un tema molto caro ai cittadini: come conciliare lo sviluppo industriale con il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute. La trasmissione andrà in onda alle ore 20 sul canale Gold Tv.  
 




NEMI, MASHA E' UN ARTISTA CHE SI MANTIENE GRAZIE ALLA PROPRIA ARTE NONOSTANTE LA CRISI

Chiara Rai

Masha vive e si mantiene, seppur con difficoltà, grazie alla sua arte. Non fa altri lavori, ma ha dedicato la sua vita all’espressione dei suoi sentimenti che riporta sulle sue opere, nelle tele e nella poesia. “Io pago le tasse come artigiano – dice Masha –  e riesco a restare in piedi nonostante la crisi, magari evito di comprarmi un paio di scarpe e compro una tela”. Masha ha aperto la sua galleria d'arte su Corso Vittorio Emanuele a Nemi nel 2006, realizzando così il suo sogno nel cassetto. L’apertura è coincisa con la crisi europea, un periodo difficile dove soltanto l’audacia e la tenacia di chi crede nelle proprie ambizioni poteva contrastare tutto il resto. “Avevo il forte desiderio – racconta l’artista – di aprire i mie sentimenti a colori. Un giorno un amico mi disse hai presente quando un dottore scopre una medicina rivoluzionaria e non dice niente a nessuno? Così fai tu, se non decidi di aprirti agli altri e avviare la tua galleria”. La soddisfazione più grande di Masha, è quando qualcuno entra in galleria e rimane colpito sia dalle sue poesie che dalle opere: “I soldi non sono la base della vita – dice Masha –  i soldi servono per vivere, ma purtroppo sta succedendo che sempre più persone con la crisi, si sentono crollare le fondamenta, tutto ciò che si sono creati perché hanno troppo vissuto in relazione ai soldi subordinando a loro il proprio essere. Anch’io ho bisogno di soldi,  ma per me non rappresentano le fondamenta. Arricchire la mia vita è per me un valore fondamentale, giocare con mia nipote è senz'altro più importante che pensare costantemente al guadagno materiale. A volta si sente la mancanza del superfluo, perché si è abituati al superfluo”.  Masha ha tanto da dire, è un vulcano di emozioni, ma non ritiene di dover girare il mondo per esporre le sue opere a destra e a manca: “Comunico al livello internazionale con le mie opere – aggiunge –  sono un travaglio tra emozioni e delusioni, tra gioie e dolori e la sensazione di inadeguatezza rispetto al sistema. Non mi importa di chi non mi capisce, mi rendo conto che a volte ricerco la mia solitudine che apprezzo e vivo bene con me stessa senza il bisogno di volere dimostrare nulla a nessuno”. E' il mondo che arriva da Masha, e quando si entra nella sua galleria si rimane senza fiato perché le sue emozioni sono sentimenti comuni che ognuno di noi interpreta e riconosce a suo modo. E’ il destino che porta da Masha e non conduce a lei soltanto per vedere le sue opere, ma per guardarle (che è ben diverso).  L’opera di Masha che ho avuto il piacere di fotografare è semplice nella sua complessità. “Ho avuto un cambiamento – racconta l’autrice –  un evoluzione interiore da un anno a questa parte. Non ricerco più la perfezione dell'immagine ma mi concentro sul contenuto nella sua semplicità”. L’opera rappresenta la leggerezza di un bambino (con un palloncino rosso) e un andare in controcorrente che Masha spera ancora che oggi esista. Si augura che si possa crescere col proprio io, senza essere uguale alla massa. Masha ha un suo sito web: “Col mondo interattivo ho un rapporto di curiosità – afferma –  perché la crescita e la scienza dipende da come ci rapportiamo con essa e dell'utilizzo che ne facciamo. Tanti ne hanno paura perché sono presi dall'ignoranza della non conoscenza”.




SCIOPERO TIR, FRUTTA E VERDURA REGALATI DALLA COLDIRETTI

Redazione

Coldiretti Lazio regalera' a pensionati e famiglie, a Roma domani – alle 10 in Piazzale Flaminio e a Ponte Lungo (Alberone), nei pressi fermate della Metro A – la la frutta e verdura bloccata nei campi e nei magazzini a causa dello sciopero dei Tir.

Un modo, come spiega il presidente del Lazio Massimo Gargano, "per denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi".

"Gli agricoltori perdono 50 milioni al giorno per l'impossibilita' di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori sono sempre piu' difficili gli approvvigionamenti e i prezzi aumentano" sottolinea infatti in una nota l'associazione, che giovedi' inaugurera' anche un nuovo mercato di Campagna Amica, presso la propria sede regionale in via Piria, nella zona di Rebibbia.

"Si tratta di un'iniziativa contro il furto di valore aggiunto e di identita' dei nostri prodotti, che, all'interno della filiera agroalimentare, spesso avvantaggiano produzioni di indubbia provenienze e di incerta qualita'- ha detto Aldo Mattia, direttore della Coldiretti Lazio- In un momento di crisi e di difficolta' economiche per tante famiglie il Mercato di Campagna Amica, con i prezzi controllati e che fanno riferimento al servizio "SMS Consumatori", puo' rappresentare un momento importante ed alternativo di fare la spesa in modo trasparente e più sicuro oltre che conveniente visto che di media si risparmia all'incirca il 30%". "Altro fattore non trascurabile – ha aggiunto Mattia – e' la certezza della provenienza provinciale dei prodotti, assicurata dai produttori che "ci mettono la faccia" direttamente con crescente e tangibile soddisfazione dei produttori agricoli-venditori e dei consumatori-acquirenti. Al mercato si troveranno tutti i prodotti di stagione e tipici locali grazie alle aziende di Roma e provincia che saranno presenti con gli imprenditori degli altri territori laziali dalle ore 10.00 alle ore 15.00".




COLPITI I CASAMONICA: 39 ARRESTI E SEQUESTRI PER 5 MILIONI DI EURO

Redazione

Grande operazione per i carabinieri e la polizia di Stato di Roma che hanno sferrato un duro colpo al clan dei Casamonica, eseguendo ben 39 provvedimenti restrittivi sul conto di altrettanti appartenenti alla citata famiglia (e a quelle collegate degli Spada, Di Silvio, De Rosa, di Guglielmo), tutti della borgata Romanina della Capitale, in relazione al reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, del tipo cocaina, nell’area sud est di Roma. Per gli inquirenti si tratta di un risultato di primo piano perché per la prima volta viene colpita una consistente porzione della famiglia Casamonica che proprio in due vie del quartiere Romanina, luoghi di residenza, aveva creato un vero e proprio supermarket della droga, con apertura giornaliera di 24 ore su 24, ove la cocaina veniva ceduta, secondo un modus operandi collaudato, a giovani tossicodipendenti, da i 18 ai 25 anni (anche minorenni), della Capitale e della zona dei Castelli. L’attività illecita si concretizzava con la cessione dello stupefacente ad opera esclusivamente delle donne del clan mentre gli uomini si preoccupavano del controllo della zona e dello smistamento degli acquirenti verso i luoghi dello spaccio al dettaglio. Per operare in condizioni di maggior sicurezza, i Casamonica avevano collocato lungo le vie dello spaccio un sistema di video sorveglianza con monitor all’interno delle abitazioni, posizionando altri accoliti con il ruolo di vedetta all’ingresso delle strade d’interesse, per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine.

I guadagni illeciti, frutto del traffico di droga, venivano reinvestiti per ulteriori rifornimenti di cocaina ma soprattutto nell’acquisto di immobili, di autovetture di grossa cilindrata e per finanziare la lucrosa attività dell’usura. Per tale motivo, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dei beni riconducibili agli arrestati. Si tratta di beni immobili (ville, terreni, abitazioni), autovetture e conti correnti, depositi bancari e postali, per un ammontare complessivo di circa 5 milioni di euro. L’operazione odierna ha dimostrato come il clan dei Casamonica costituisca nella Capitale una vera e propria associazione criminale, coesa e monolitica, di difficile penetrazione, caratterizzata dal vincolo associativo per lo stretto vincolo di sangue che lega tutti gli appartenenti al clan e dalla forza di intimidazione per il grande senso di apprensione e di insicurezza che sanno incutere.

“Plauso alle forze dell'ordine” da parte del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, del presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, del presidente della Regione Lazio Renata Polverini. “Si tratta senz’altro di una grande risultato – ha sottolineato il sindaco – che testimonia l’impegno quotidiano di polizia, carabinieri e Guardia di finanza. Le forze dell’ordine stanno infatti moltiplicando la loro presenza con controlli a tappeto in tutte le zone della città anche grazie all’arrivo dei rinforzi previsti nel Terzo Patto per Roma Sicura, che abbiamo fortemente voluto”. Anche il governatore laziale ha ricordato l’impegno delle amministrazioni con il Patto di Roma sicura. “La Regione Lazio – ha spiegato Polverini – continuerà a dare sostegno attraverso l'Osservatorio per la legalità, di cui fanno parte anche rappresentanti delle forze dell'ordine, e il Patto Lazio Sicuro e Roma Sicuro, finanziati dalla Regione per assicurare agli operatori della sicurezza tutte le risorse e i mezzi necessari a svolgere al meglio il proprio lavoro”. Zingaretti ha invitato a “non abbassare mai la guardia e sostenere le forze dell’ordine nella loro quotidiana e fondamentale azione di repressione del crimine”.  




PARALISI ITALIANA: SCIOPERO TIR, PREZZI ORTOFRUTTA IN SALITA, LA FIAT DI CASSINO CHIUSA

Redazione

Un'ordinanza contro "i forconi" che in questi giorno stanno tentando di paralizzare diverse regioni italiane. Vietata la circolazione degli automezzi adibiti al trasporto di merci che non siano destinati alla distribuzione nella Capitale o nella Provincia, in direzione di Roma all’interno del Grande raccordo anulare, lungo tutte le strade di accesso alla Capitale e nell’ambito del territorio dello stesso Comune. E ancora vietati gli assembramenti senza autorizzazione “in prossimità dei caselli in entrata nella Capitale” e lungo tutte le strade di accesso a Roma. Lo ha stabilito un’ordinanza emessa oggi dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Lo stop è previsto fino al 27 gennaio. “Il provvedimento si è reso necessario – si legge nell’ordinanza – a seguito delle proteste della categoria che stanno avendo ripercussioni su tutto il territorio nazionale e che, come noto, stanno compromettendo il regolare approvvigionamento di beni primari per i cittadini e per le attività produttive. L’inosservanza dell’ordinanza prefettizia comporterà una sanzione amministrativa pari a circa 200 euro per violazione dell’art. 650 C.P. e, ai sensi dell’art. 6 del Codice della strada, il ritiro della patente, della carta di circolazione ed il fermo amministrativo del mezzo. Qualora s’impedisca l’esercizio del servizio pubblico essenziale si configurerà l’ipotesi di cui all’art. 331 C.P”.
 

Alla fiat di Cassino il primo turno delle 6 è stato fermato per la mancata fornitura dei pezzi per l’assemblaggio delle autovetture. Mentre sono a rischio le forniture alimentari in tutto il Lazio. Nella giornata di ieri nel Centro agroalimentare di Roma mancavano già nuovi approvvigionamenti per il 70 per cento delle merci. Nei mercati della Capitale i banchi di ortofrutta hanno dovuto aumentare i prezzi per alcune tipologie di prodotti come melanzane, peperoni e le zucchine romane. Queste ultime hanno toccato il prezzo di 6 euro al chilogrammo contro i normali 2,5-3 euro. Nel frusinate, dove si sono concentrati i blocchi degli autotrasportatori, iniziano a scarseggiare i carburanti con numerosi distributori che hanno deciso di chiudere gli esercizi fino a nuove forniture. Da Anagni a Fiuggi fino agli Altipiani di Arcinazzo, da Frosinone a Pontecorvo e Cassino al secondo giorno di sciopero dei tir la situazione si fa sempre più complicata. Possibili schiarite si sono registrate nel pomeriggio dopo che le forze dell’ordine hanno sciolto il presidio organizzato alla barriera dell’A1 a Napoli. Domani una iniziativa promossa da Coldiretti porterà gli agricoltori laziali a piazzale Flaminio, a Roma, dove sarà distribuiti gratuitamente frutta e verdura bloccata a causa dello sciopero dei Tir. L’iniziativa di domani si svolgerà alla fermata metro A a partire dalle 10 per interessare molte altre città italiane. La distribuzione gratuita nella capitale sarà fatta anche a Ponte Lungo (Alberone) presso la fermata della Metro A.
 




ROMA CRIMINALITA' A BRAVETTA: 64 ENNE UCCISO A COLPI DI PISTOLA

Redazione

Roma si tinge ancora di rosso con un nuovo omicidio. In via del Fontanile Arenato 310, a Bravetta, un uomo di 64 anni è stato ucciso a colpi di pistola all’interno del garage condominiale della sua abitazione. L'uomo, che si chiamava Antonio Maria Rinaldi ed era originario di Salerno, aveva precedenti per droga. Era seduto a bordo della sua Smart quando è stato raggiunto da una serie di colpi di pistola, dei quali il più fatale, uno alla testa, ne ha causato il decesso. L’omicidio è avvenuto intorno alle 14,15. A colpirlo sarebbe stato un uomo incampucciato che poi è scappato. Alle indagini partecipano uomini del commissariato Monteverde e della squadra mobile della Capitale. A chiamare le forze dell'ordine è stato un passante che ha sentito gli spari.

“È uno scontro che possiamo e dobbiamo vincere, come dimostrano i risultati di tutte le operazioni condotte dalle forze dell’ordine e della magistratura in questi ultimi mesi”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ricordando l’operazione di oggi contro il clan dei Casamonica. Il primo cittadino ha assicurato che “Roma vincerà questa sfida: ogni forma di criminalità presente nella nostra città deve sapere che non avrà né tregua né scampo rispetto all’azione combinata di tutte le istituzioni che non si devono dividere, che non devono perdersi in polemiche sterili, ma che devono affermare il controllo dello Stato in tutto il territorio cittadino”.




IL COMUNE DI COLLEFERRO COMMEMORA L’ANNIVERSARIO DELLO SCOPPIO DELLA FABBRICA DI TRITOLO DEL ‘38

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Domenica 29 gennaio l’Amministrazione comunale commemorerà, come ogni anno, lo scoppio della fabbrica di tritolo del ’38, con una cerimonia che si terrà, a partire dalle ore 11,30, davanti al monumento fatto erigere all’interno della rotonda di via Latina. Saranno presenti alla manifestazione il sindaco Mario Cacciotti, la Giunta, rappresentanti del mondo politico, sociale e religioso. Il sindaco Mario Cacciotti deporrà una corona d’alloro ai piedi della scultura, che venne posta  quattro anni fa, in occasione del 70° anniversario del tragico evento, e tutti i presenti si uniranno in preghiera e in un momento di riflessione. “Ricordiamo questo tragico evento che ha segnato la storia della nostra città – dice in proposito il sindaco Mario Cacciotti –. Sono passati ormai ben 74 anni da quella triste giornata ma non possiamo e non vogliamo dimenticare il grave episodio, che ha colpito non solo i colleferrini ma anche tanti abitanti dei centri limitrofi. Ancora oggi – e così sono certo sarà sempre, anche negli anni a venire – il nostro ricordo sentito va a tutti quei lavoratori che persero la vita mentre svolgevano il lavoro quotidiano e a tutti quegli eroi che si sacrificarono nel tentativo di limitare al massimo le conseguenze e salvare quante più vite possibili. Anche a tutti loro si deve lo sviluppo e la crescita della nostra città”.
La cerimonia ricorda il tragico fatto avvenuto il 29 gennaio del 1938 quando la città di Colleferro venne colpita dalla tragedia più grave che il Comune ricordi. Un primo scoppio alle 7,40 e poi un altro più devastante alle 8,05 all’interno della fabbrica di tritolo provocò 60 morti e il ferimento di oltre 1500 persone tra operai, impiegati e dirigenti.

 




ANMIL, INAIL E MISS ITALIA IN SENATO PER LE "DONNE CHE VINCONO"

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Stefania Bivone, Miss Italia 2011, e le miss che hanno partecipato alla realizzazione del Calendario “Donne che vincono”  interverranno giovedì prossimo 26 gennaio, alle ore 11.00, alla presentazione a parlamentari e stampa di una proposta di legge da parte delle senatrici Silvana Amati e Ombretta Colli per migliorare le condizioni delle donne nei luoghi di lavoro e delle lavoratrici con disabilità. La proposta di legge è stata sollecitata dall’Anmil e condivisa dalla stessa Associazione. Alla presentazione, che si svolgerà nella Biblioteca “Giovanni Spadolini”, presso la Sala degli Atti Parlamentari, in piazza della Minerva 38, sarà presente il presidente del Senato Renato Schifani.

 Nell’occasione sarà presentato il Calendario 2012 realizzato dall’ANMIL in collaborazione con INAIL e Miss Italia. Interverranno, per l’Anmil, il presidente nazionale Franco Bettoni, per l’INAIL il Commissario straordinario Gian Paolo Sassi, per Miss Italia la presidente Patrizia Mirigliani e la fotografa Tiziana Luxardo, che  ha realizzato le immagini.

Saranno presenti anche le 12 donne infortunate sul lavoro protagoniste delle foto del calendari  e le miss Maria Ludovica Perissinotto, Ilaria Rocchetti, Mara Dell’Armellina, Eleonora Pierella, Michela Albiani, Alessia Cervelli e Valentina Vidal.




CRIMINALITA’, CONTE (IDV): “COMPLIMENTI FORZE DELL’ORDINE, MA CAPITALE IN BALIA DEI CLAN”

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“I Casamonica, insieme ai Di Silvio, sono una vera e propria organizzazione criminale che usa metodi mafiosi per il controllo del territorio. Ogni cittadino romano conosce la pericolosità sociale di questi clan da decenni  per questo facciamo i complimenti alle forze dell'ordine che, nonostante le difficili condizioni di lavoro, ottengono risultati come quello di oggi.” Lo dichiara in una nota Adele Conte, responsabile regionale del dipartimento antimafia dell’Italia dei Valori.

“Tuttavia è inquietante ancora una volta vedere come il territorio della capitale sia diventato preda facile di tale organizzazione che è riuscita ad organizzare un circuito di spaccio di altissimo livello. Per questo – conclude Adele Conte – non solo applaudiamo al lavoro fatto dalle forze dell'ordine e dai magistrati, ma chiediamo di potenziare le strutture atte al controllo del territorio”.

 

 




SCUOLE ROCCA DI PAPA, IL SINDACO BOCCIA CONTRO AFFERMAZIONI DI PALMIERI

Nota del sindaco Pasquale Boccia 

“On. Palmieri, in risposta ai suoi comunicati diramati a mezzo stampa, mi pare di capire che Lei non conosce affatto la reale situazione delle scuole di Rocca di Papa né quanto l’Amministrazione comunale attuale e quella precedente, da me ugualmente guidata,  si siano  impegnate negli anni a garantire  l’efficienza  e il potenziamento sia delle strutture scolastiche  che dei servizi. Premettendo che le scelte inerenti l’organizzazione e la gestione della scuola statale spettano e sono di esclusiva competenza dell’istituzione scolastica medesima  e non della Giunta comunale, trovo ingiusto e scorretto diramre comunicati stampa che raccolgono e veicolano informazioni errate e palesemente false; tutto ciò  è poco professionale e lede gravemente il lavoro di tanti professionisti del settore che si adoperano quotidianamente per ottimizzare l’attività scolastica di Rocca di Papa. L’Amministrazione che mi pregio di guidare, nel 2010, ha consegnato alla città, unicamente con risorse proprie, due nuovi edifici scolastici in linea con gli standard europei, uno in località Campi di Annibale e l’altro all’interno del consorzio “Giardino degli Ulivi’ nel quartiere “Le Vigne”. Quest’ultimo accoglie gli studenti che prima venivano ospitati nel vecchio e inadeguato edificio in moduli, ex Colle delle Fate, dando maggior respiro ad una zona residenziale in continua crescita. Ed è proprio in virtù di questa espansione demografica e grazie all’ottimo lavoro svolto dagli insegnanti e dalla dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo del nostro territorio che le nuove iscrizioni sono cresciute in maniera esponenziale, rendendo necessaria la predisposizioni di un ulteriore ampliamento del plesso. E’ per questo, On. Palmieri, che gli uffici comunali hanno già predisposto per la scuola “Giardino degli Ulivi”  un progetto di aumento  delle aule e degli spazi per accogliere nuovi studenti della scuola primaria. Intervento questo, insieme ad adeguamenti e manutenzioni, che potrebbero realizzarsi in tempi sicuramente più celeri, in questo momento di pesanti ristrettezze economiche in cui vengono a trovarsi tutti i municipi, se la Regione concedesse nuovi finanziamenti.  

Per quanto riguarda i finanziamenti concessi dalla Regione, circa 800mila euro in totale risalenti al 2008, questi sono stati utilizzati per adeguare le strutture preesistenti e funzionanti, tralasciando il vecchio edificio scolastico ex Colle delle Fate, su cui è stato richiesto un finanziamento alla Regione Lazio per realizzarvi, ex novo, una scuola dell’infanzia. Ed è solo nelle more dell’inizio dei lavori, che è stata messa temporaneamente a disposizione  del comitato di quartiere “Le Vigne” una delle stanze dell’edificio.

Inoltre la scelta di trasferire gli alunni dell’unica sezione della scuola secondaria di primo grado situata presso il plesso “Giardino degli Ulivi” in via sperimentale, nei locali della sede centrale dell’Istituto comprensivo è stata suggerita dalla stessa scuola per esigenze pedagogiche  e didattiche ben specifiche. Il dirigente scolastico dell’Istituto, prof. Paolo D’Anna, ha inteso recepire i bisogni scolastici degli studenti, affermando che “ quella che si sta facendo è una scelta più  funzionale rispetto alla qualità del servizio offerto, potenziando e specializzando due poli: uno di scuola primaria nel  “Giardino degli Ulivi” e uno di  istruzione  secondaria nella sede centrale”. Al momento sono in corso gli incontri tra la dirigenza scolastica e i genitori degli alunni coinvolti nello spostamento, perché qualsiasi decisione verrà presa in futuro, sarà il frutto di una concertazione ragionata e ampiamente discussa.

 Inoltre, la informo, che nessuno studente resterà escluso dalla formazione scolastica e le iscrizioni, aperte il 20 gennaio, si concluderanno solo il 20 febbraio.

Cos’altro dire se non che ritengo assurdo che la politica oggi si occupi di creare falso allarmismo e cattiva informazione quando ci sono ben altri compiti da svolgere per aiutare i nostri cittadini.  Resto comunque aperto a qualsiasi confronto sulla vicenda”.

 

  




CIAMPINO, CONSIGLIERE REGIONALE PALMIERI (LP): LA PARTECIPATA VA IN ROSSO, PAGANO I CITTADINI

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Nota del Consigliere regionale della lista Polverini e vicepresidente della Commissione sicurezza e lotta alla criminalità, Maresciallo Pino Palmieri.

“La forma più opportuna che l’Amministrazione comunale di Ciampino è riuscita ad escogitare per risolvere la gestione dei rifiuto, è stato l’aumento del 30% della TARSU. Roba da alta finanza!

La raccolta differenziata porta a porta a Ciampino funziona grazie al grandissimo impegno profuso dalla cittadinanza. I 40 mila abitanti sono anni che selezionano, dividono, raccolgono, portano alle isole ecologiche. Il ringraziamento a questo comportamento virtuoso è stato l’aumento della tassa. La gente ha capito ed ha attuato un comportamento lungimirante, peccato non possa dirsi altrettanto dell’Amministrazione comunale.

La lagnanza della mancanza di fondi ad opera della Provincia non è veritiera, stante l’erogato così come prevede la legge. Addurre inoltre come scusa l’inesigibilità di molte cartelle di pagamento che contenevano errori e quindi non più riscuotibili è sicuramente imputabile alla mala gestione del Comune, che fa pagare i propri errori a quelli che considera suoi sudditi. Ha inoltre falsamente giustificato l’aumento scaricando ulteriormente le proprie responsabilità sulla società Ambi.en.te che ‘per quattro anni si è impegnata a non ritoccare in nessun modo i costi, lasciando le tariffe vecchie’. Voglio ricordare al Comune di Ciampino che la società Ambi.en.te è partecipata, e che la quota di partecipazione dell’amministrazione e del 99,63%.

Allora forse sarebbe più trasparente dichiarare che non ci si guadagna abbastanza. Era preferibile divulgare, già nel mese di luglio scorso, quando il Sindaco ritirava il premio di Legambiente “Comuni Ricicloni 2011” e i dirigenti di Ambi.en.te si dimettevano (motivi di salute o bilancio in rosso?) che sarebbe arrivata la stangata per i cittadini.

Sta di fatto che i ciampinesi hanno valutato la gestione dei rifiuti in termini di qualità delle condizioni di vivibilità del territorio, mentre la miopia delle istituzioni ha valutato in termini economici e di profitto.”