Fonte Nuova: finisce in manette la storia dello stalker violento

FONTE NUOVA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Mentana hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino marocchino di 40 anni, nella Capitale senza fissa dimora, con le accuse di atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti di una donna peruviana di 55 anni.

I militari sono intervenuti in via del Pascolaretto su richiesta della vittima, che era stata dapprima minacciata di morte, poi colpita al volto con una bottiglia di vetro dall’uomo.

La donna, visitata al pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo, è stata riscontrata affetta da un trauma cranico con ferita lacero contusa: prognosi di 7 giorni.

Ai Carabinieri, la 55enne ha raccontato che l’autore dell’aggressione, che per lei è un semplice conoscente, ha iniziato a porre in essere atti persecutori e violenze circa due anni fa, causandole un perdurante stato d’ansia e disagi a livello psicologico.

Lo stalker è stato rintracciato e arrestato: ora si trova nel carcere di Rebibbia a disposizione dell’A.G. di Tivoli.

Si segnala che il descritto e risolutivo intervento dei Carabinieri si innesta in un più ampio progetto di tutela delle vittime vulnerabili organizzato dalla Procura della Repubblica di Tivoli, ove opera da tempo un pool di magistrati specializzati nei reati di violenza di genere.




Anguillara Sabazia, scuola container. Giannini (Lega): “Tra Roma e provincia i 5 Stelle hanno trasformato in fogne a cielo aperto le nostre città”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Se a governare una qualsiasi città è un sindaco dei 5 Stelle, meglio chiedere la residenza altrove. A Roma i danni prodotti dalla sindaca Raggi li conosciamo tutti, ma non immaginavamo neanche lontanamente che anche nella provincia romana accadessero analoghe situazioni. E se nella capitale girano indisturbati ratti e cinghiali per via dei rifiuti in strada, ad Anguillara Sabazia non va meglio. Circa 400 studenti dell’ex plesso via Verdi (che vanno a scuola nei container), infatti, si ritrovano a fare i conti da giorni con un numero impressionante di scarafaggi nelle aule”. E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini. “Altro che storie – aggiunge. I 5 Stelle hanno trasformato in fogne a cielo aperto le nostre città perché letteralmente incapaci di amministrare. A quando una disinfestazione seria? A quando provvedimenti risolutivi frutto di programmazione seria e di buona amministrazione? A quando le auspicabili dimissioni dell’altra ‘sindaca’ pentastellata Sabrina Anselmo di Anguillara per incapacità manifesta? Ieri mattina – conclude Giannini – per dirimere la questione sono dovuti intervenire i carabinieri considerata l’assenza in blocco di chi governa la città. Il diritto allo studio è sancito all’articolo 34 della nostra Costituzione. La Anselmo si vergogni se anziché aprire un libro, 400 studenti sono stati costretti a rientrare nelle loro case per colpa della sua inefficienza”.




Anguillara, scuola container allagata e scarafaggi: Anselmo chiude il plesso fino al 7 ottobre

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Pioggia e scarafaggi nei container scolastici di via Duca degli Abruzzi ad Anguillara Sabazia: la Asl Roma 4 ha disposto “l’interdizione ai locali in considerazione dei rischi per la salute e per la pubblica sicurezza”. La lista è molto lunga, ci sono ben 15 punti e il più importante rappresenta proprio le le infiltrazioni di acqua su soffitti e pareti. I bambini hanno perso un altro giorno di scuola e chissà quanti ancora ne perderanno prima che i container siano pronti per accoglierli.

L’amministrazione comunale ha comunicato alla Dirigente Scolastica l’immediato sollecito a riparare le perdite d’acqua e ha emesso una ordinanza di chiusura del plesso fino a lunedì 7 ottobre compreso.




Bracciano, assemblea pubblica dopo il taglio degli alberi

BRACCIANO (RM) – “Partecipazione dei cittadini sul taglio degli alberi a Bracciano”. Sabato 12 ottobre alle ore 17 in Aula consiliare del Comune di Bracciano è promosso un incontro pubblico. A darne notizia è GASP – Associazione Antifascista di Promozione Sociale

https://www.facebook.com/GASPantifascista/photos/a.2309427856007316/2448063955477038/?type=3&eid=ARCJMAOd84kvxb_wAmh_vQ1GNm90zVA944jfXJ2atbEKo2zbpiXiVn0wENZb9iOq4TbPrVs-bhYwlOcT&xts%5B0%5D=68.ARCcCSVDccAGNxMvegw8ytZ3GHMDEWl6fZ16gAM61bnEHcZsYXJat6TyfJXbCQg_To_1f4PBjIqCuaT3Uc-4D-e47lvJWNFVzvsyMY3_QXvCMTdgKhI-buNqaELkiC7Pwnxg_e5T4ALg8IH5x-4hLWJF2Ui9ZsOOQTtmNWafuu7WBQIWnfaZWBUmmSryXa8FlugcosD5vWJXKBBT8UHGVFAD2eyL-Ddi0U18ao5C-9wCfhIoqH-rngJKW9yn4wwyMDlZsKZfQLOQSh73eS0Wj0GV8fR71qWkCN-A4ttm70F-UymDucdhXPu_lPA4Y99BBwuigpIk0uO0rE7UDti_QNY3c2CH&tn=EHH-R

Dopo l’esposto e la richiesta di accesso civico presentati lo scorso 18 settembre dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Lazio in merito al taglio alberature in via Odescalchi a Bracciano, il Capo Gabinetto del Ministero per i Beni Culturali, prof. Lorenzo Casini, aveva invitato, con nota Prot. 0025505-24/09/2019 la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana, provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale a garantire l’accesso alla documentazione in suo possesso.

A seguito della nota, la Soprintendenza ha invitato il Gruppo di Intervento Giuridico alla presa visione e acquisizione dei documenti per il giorno 27 settembre 2019 presso gli Uffici di via Cavalletti 2, Roma.

Dall’esame del fascicolo queste alcune delle informazioni ottenute

“A seguito del nostro esposto – dichiarano dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Lazio – la Soprintendenza si è rivolta (20 settembre 2019) al Sindaco di Bracciano chiedendo di fornire con urgenza informazioni sugli interventi di abbattimento alberi in via Odescalchi. Con tale lettera la Soprintendenza chiede al Sindaco di “relazionare nel merito delle azioni intraprese e della normativa di riferimento applicata”, chiarendo che non risultava pervenuta dal Comune di Bracciano nessuna comunicazione o attivazione di procedimento. Da ciò – proseguono – si desume che il Comune di Bracciano ha compiuto un intervento programmato di taglio alberi senza munirsi dell’autorizzazione paesaggistica richiesta dal D.P.R. n. 31/2017 (Allegato A, punto A 14) per aree sottoposte a vincolo paesaggistico quali il Lungolago e via Odescalchi. La Soprintendenza, fra l’altro, ha chiesto al Sindaco se sia stata valutata la possibilità di misure alternative al taglio (presidi strutturali di supporto), quindi invitandolo a considerare l’adozione di interventi in sostituzione dei previsti abbattimenti.

Il Comune di Bracciano ha risposto con nota prot. 34036 del 25 settembre 2019, ricordando una Determinazione dell’Area Manutenzioni del 14 maggio 2019 che ha incaricato un dottore forestale di effettuare indagini con monitaoraggio del patrimonio arboreo della città. Tutti gli alberi risultano esser stati identificati e numerati a fini di schedatura per l’analisi di rischio. Presso la Soprintendenza sono visionabili, alla data del 27 settembre, 132 schede riguardanti 20 alberi del Parco di via del lago (abbattimento valutato per gli alberi n. 7 e 17), 20 alberi nel Parco di via Cavour (abbattimento valutato per gli alberi n. 27, 28, 29, 39), 34 alberi in via Odescalchi (abbattimento valutato per gli alberi n. 53, 61, 64, 67, 73), 5 alberi in viale Regina d’Italia (destinato all’abbattimento il n. 75), 36 alberi in via Principe di Napoli (destinati ad abbattimento i n. 83, 86, 90, 91, 94, 97, 98, 102, 109, 114 e 115, alcuni con prescrizioni aggiuntive), 1 albero nel parcheggio via U. Bombieri, 3 in via S. Lucia (abbattimento per il n. 118) e 13 alberi in via Claudia (abbattimento per i n. 120, 122 e 132). Il Comune non ha sinora comunicato alla Soprintendenza le schede degli alberi del Lungolago, per cui risulta presentato un esposto da un soggetto privato a seguito degli interventi avvenuti già prima di quelli in via Odescalchi.
Allegata alla nota del Comune di Bracciano è l’Ordinanza del Sindaco n. 128 del 2 agosto 2019, che pone il termine di 30 giorni per l’abbattimento degli alberi presenti sul territorio di Bracciano come individuati nella relazione tecnica del dottore forestale depositata agli atti d’ufficio.
L’Ordinanza n. 128 stabilisce che all’abbattimento “dovrà seguire la conseguente idonea piantumazione da effettuarsi nei periodi consoni all’attecchimento ed alla vegetazione previa progettazione che dovrà ottenere l’autorizzazione paesaggistica”. Dunque, il Sindaco di Bracciano ha ritenuto che solo la progettazione di una nuova piantumazione sia soggetta al procedimento di autorizzazione paesaggistica.

Ciò contrasta palesemente con la strada che sarebbe stata più ragionevole (se non più legittima!) proprio alla luce della presa di posizione della Soprintendenza. Se, infatti, proprio quest’ultima chiede al Sindaco di Bracciano di considerare l’adozione di interventi sostitutivi all’abbattimento, ove possibile, non è forse vero che la via scelta dal Sindaco di procedere senza previa consultazione con la Soprintendenza, motivata (prot. 34065 inviato al Gruppo di Intervento Giuridico) con l’art. 54 TUEL, ha impedito una più approfondita ponderazione di tutti gli interessi in gioco, specialmente quelli tutelati dal vincolo paesaggistico? Ci sono leggi e buon senso da osservare. Nessun sindaco – concludono dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Lazio – può fare quello che vuole. Ora il coinvolgimento della Soprintendenza sia di beneficio per il patrimonio arboreo della città.”




Sport In Piazza: partecipano anche Bracciano e Lanuvio

Anche Bracciano e Lanuvio sono inclusi nel progetto Sport In piazza promosso dal Coni e Regione Compagni di Sport: Sport In piazza, il Comune di Bracciano ha avuto l’opportunità di essere inserito con una giornata che avrà luogo il giorno 5 ottobre dalle ore 10 alle ore 18. Mentre il 6 ottobre c’è Lanuvio.

Il progetto è rivolto a tutte le fasce di età dai piccoli, alle famiglie, ai giovani fino alla terza età, coinvolgendoli in un momento di festa e di socializzazione mediante lo sport, come occasione di promozione e per favorire un’esperienza attraverso il movimento all’aria aperta.

Sono intervenuti Liam Farley e Kevin Cusenza a Parco Schuster all’interno della manifestazione “Sport in piazza” organizzata da Coni e Regione compagni di sport, in qualità di ospiti d’onore.
I due cestisti della Virtus Roma si sono messi a disposizione nell’area dedicata alla pallacanestro per giocare con i bambini delle società che hanno aderito all’iniziativa, fare foto e firmare autografi. Continua così il legame tra la Virtus Roma e le istituzioni sportive.

Il prossimo appuntamento per “Sport in piazza” sarà dunque il 5 ottobre a Bracciano e il 6 Ottobre a Lanuvio.




Canale Monterano, quest’anno niente Presepe Vivente: una grande perdita per il turismo e per l’intero territorio del Lazio

CANALE MONTERANO (RM) -Brutta notizia per Canale Monterano e per i migliaia di turisti che avrebbero potuto visitare le sue bellezze. Purtroppo il meraviglioso presepe vivente di Canale Monterano, quest’anno, non si farà.

Ci sono poche forze lavoro e la gente che si dedica è poca

I fondi pubblici non sono molti e insomma è più l’impresa che altro. E la remissione economica è dietro l’angolo. Peccato, peccato perché il presepe vivente di Canale Monterano, l’anno scorso come del resto in questi sette anni, ha portato tantissimo nuovo turismo, visitatori e curiosi da ogni parte del Lazio e anche da fuori regione.

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Il sindaco di Canale Monterano Alessandro Bettarelli, il presidente della Contrada Carraiola Manuele Magagnini e il responsabile del presepe vivente medioevale Riccardo Rabbai a Officina Stampa dello scorso 27 dicembre per presentare il presepe vivente edizione 2018

L’anno scorso un contributo tra Regione e Comune di circa 6 mila euro aveva dato respiro all’associazione culturale Nobile Contrada Carraiola che organizza lo splendido evento

“Per rifarlo – dice il Presidente Manuele Magagnini – c’è bisogno di un investimento che punti a valorizzare questa grande opportunità turistica. Servono infrastrutture, corrente, strade. Si tratta di un evento che costa intorno ai 30 mila euro. Ma la manifestazione è cresciuta e ora le poche risorse umane ed economiche a disposizione non bastano più. Se il Comune e la Regione si facessero carico dell’evento allora sarebbe un’altra storia. Si potrebbe ripartire con più entusiasmo e anche i volontari sarebbero più numerosi e disposti a mettersi in gioco. Anche il campanilismo tra contrade va superato. Speriamo che quest’anno di stop, in cui il Presepe non ci sarà, serva da riflessione per tutti, a partire dalla Regione per arrivare a tutti i cittadini di Canale. Con la nostra cornice naturalistica abbiamo dimostrato che è possibile realizzare iniziative importanti, apprezzate e che portano ricchezza al nostro territorio”.

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Il video servizio

L’associazione ha comunicato lo stop per quest’anno su Facebook. Ecco la nota:

“A malincuore dopo sette anni ci spiace comunicare che quest’anno il presepe non si farà. Sette anni dove ce l’abbiamo messa veramente tutta per ridar vita all’antico abitato di Monterano, che ormai da troppo tempo rimaneva inutilizzato, convinti che dietro l’evento presepe ci potesse essere un reale modello di sviluppo per il nostro amato paese ed un futuro per i nostri ragazzi.
Sette anni dove abbiamo gettato il cuore ben oltre l’ostacolo, superando più volte i nostri limiti; nella consapevolezza di provare a dare lustro a questo luogo, fortemente identitario per noi e per tutti i canalesi. Siamo partiti da niente, proprio per dimostrare che a volte l’impossibile può diventare possibile, basta volerlo. Grazie ai nostri volontari, abbiamo ricreato le condizioni, sia materiali che non, per far apprezzare Monterano ad un pubblico che non rimanesse circoscritto ai nostri confini; ricordiamo su tutti il riconoscimento a Luogo del Cuore FAI. In sette anni ne abbiamo tentate sicuramente di ogni e se oggi Monterano è tornato nuovamente ad essere così apprezzato, ci piace pensare (almeno a noi) che forse una parte del merito possa essere riconducibile anche alla nostra associazione. Sette anni dove con ogni mezzo abbiamo provato a far passare il messaggio che il presepe non è della Carraiola, così come non lo è Monterano, e sta a tutti (o almeno a coloro che lo hanno a cuore quanto noi) saperlo valorizzare e promuovere, proprio perché rappresenta un “ bene paese” che dovrebbe andare ben oltre i campanilismi di turno. Oggi però è un altro giorno, quello della consapevolezza. Consapevolezza amara di un gruppo di sognatori che si rende conto che nulla dura per sempre, e l’entusiasmo da solo non basta più per realizzare un evento di tale portata. Consapevolezza di chi si rende conto che le sole promesse non bastano più, abbiamo voluto crederci per sette anni. Consapevolezza di chi si rende conto che forse il nostro paese ha ben altre priorità al momento. Ed allora eccoci qui oggi, con un nodo alla gola, a darvi la notizia che non avremmo mai voluto dare: “quest’anno il presepe non si farà”; con la speranza che possa essere solo un arrivederci e non un addio. Un’ultima precisazione, questo post non sta puntando il dito contro qualcuno o qualcosa, non è nel nostro stile, non l’abbiamo mai voluto fare e non inizieremo ora. Ci interessa molto di più il bene del paese e della nostra comunità e non crediamo sia questo ne il mezzo ne il luogo per affrontare le criticità che ci hanno portato a questa decisione. Per questo vi chiediamo di evitare sterili polemiche in tal senso. Siamo però altrettanto convinti, che sia giusto, come abbiamo sempre fatto, rendervi partecipi delle nostre decisioni e delle nostre attività. Per chiunque avesse bisogno di ulteriori informazioni, il 27 ottobre, come da regolamento, si rinnoverà il Cda, sarà quella l’occasione per raccontare quanto fatto fin qui e rispondere a tutte le vostre domande.
Grazie a tutti, ad maiora! Il presidente Manuele Magagnini, Il segretario Elvino Pasquali, Il cda tutto Ass. Cult. Nobile Contrada Carraiola




Anguillara, scarafaggi nella scuola container: genitori furiosi. Quasi tutti i bambini tornano a casa

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Un’altra giornata da incubo per i circa 400 studenti dell’ex plesso via Verdi di Anguillara Sabazia che vanno a scuola nei container. Il problema? Ci sono gli scarafaggi che circolano per le classi prefabbricate e l’ingresso.

Ieri la Dirigente scolastica Paola Napoli anziché allertare subito la Asl, per estrema volontà di collaborazione con l’Amministrazione Comunale ha contattato subito il Sindaco Sabrina Anselmo, informandola del problema e avvisandola che nel caso non si fosse risolto avrebbe contattato la Asl:

“Alle 17:30 – dice la Dirigente Paola Napoli – è arrivato un comunicato dell’Amministrazione comunale che informava che ci sarebbe stata una disinfestazione non invasiva per i bambini e che la scuola sarebbe stata aperta il giorno 2 ottobre. Era stato anche fissato un appuntamento con gli amministratori comunali per le 7:30 di questa mattina (2 ottobre ndr.) ma purtroppo non si è presentato nessuno. A quel punto sono entrata nella scuola insieme a una collaboratrice intorno alle 8:10 e abbiamo trovato due scarafaggi. Non possiamo prenderci delle responsabilità che non ci competono, sono le 10 del mattino e stiamo attendendo la certificazione dell’avvenuta disinfestazione per poter far entrare i bambini in classe. Purtroppo la realtà è che questa è una situazione estremamente delicata e precaria, ci sono molte difficoltà e problemi da affrontare. È ancora una scuola cantiere dove vanno sistemati ancora i bagni e c’è necessità di un cronoprogramma degli interventi in maniera tale da collaborare sinergicamente per il bene degli studenti. Noi come scuola siamo disponibili e predisposti alla collaborazione e dialogo per garantire ai ragazzi e alle famiglie la serinità di poter andare a scuola in un ambiente sicuro e a norma sotto il profilo igienico sanitario ”.

Tanti i genitori rimasti fuori in attesa che arrivasse la carta dell’avvenuta disinfestazione del Comune

Molti genitori sono tornati a casa con i bambini e circa una trentina sono rimasti ad attendere gli sviluppi. Immaginarsi i disagi per i padri e le madri che lavorano. Intanto sul posto sono arrivati il dipendente comunale D’Agostino e l’assessore al Bilancio Landolfi che non hanno inteso firmare alcun permesso per l’entrata a scuola. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri.

Alle ore 10:06 minuti sono arrivati gli ispettori della Asl per ispezionare i container e decidere se la scuola è agibile

Presente sul posto anche Sergio Manciuria, presidente dell’associazione AnguillaraSvolta e padre di una bambina che frequenta la scuola container e che ieri ha segnalato il problema degli scarafaggi sia con un esposto alla Asl che all’Ispettorato: “Siamo alle solite con questa amministrazione incompetente: stamani all’entrata i nostri figli sono stati accolti da blatte e scarafaggi nonostante la presunta disinfestazione della notte. Alle rassicurazioni dell’Assessore Landolfi e del dipendente comunale D’Agostino che tutto fosse in regola e alla richiesta dei genitori di assunzione di responsabilità ed esibizione della certificazione si sono dileguati in attesa di carabinieri e Asl”.

Anche il consigliere regionale ed ex sindaco Emiliano Minnucci (PD) si è precipitato sul posto: “Purtroppo il problema –dice Minnucci – è sempre lo stesso, ovvero la palese incapacità dell’amministrazione di relazionarsi con il resto del mondo. Non c’è un calendario degli interventi che verranno fatti, non si conoscono i tempi e la scuola è un cantiere vero e proprio con i bagni che ancora vanno sistemati, con uno scarrabile pieno di immondizia e residui di edilizia. Genitori e Dirigenti scolastici non chiedono la luna ma, a mio parere, vorrebbero soltanto sapere quando verrà fatta la pulizia interna, esterna e una disinfestazione non blanda ma risolutiva. Ogni giorno si è in balia di problemi e di comunicazioni parziali, telefoniche. Ripeto, sono venuto qui per dovere istituzionale e per capire se quelle dei genitori fossero richieste esagerate e fuori dal mondo ma nient’affatto, chiedono il minimo sindacale: avere un dialogo informale ma anche formale con comunicazioni ufficiali e una tempistica certa”.




Anguillara Sabazia, taglio ai servizi per i disabili gravi: la lotta delle famiglie inizia oggi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il pensiero di oggi deve poter andare alle 8 famiglie che hanno un disabile grave in casa e che hanno visto rientrare i propri cari dalla Cittadella del Sociale alle 14:30 del pomeriggio anziché alle 17:30. Per loro è un fulmine a ciel sereno. Significa aver dovuto riorganizzare tutta la loro vita con i nuovi orari stringenti che l’amministrazione guidata da Sabrina Anselmo gli ha imposto.

Fausta Leopardi che ha una sorella affetta da gravi disabilità si è sfogata su Facebook, ha tirato fuori tutta la rabbia che come lei provano anche gli altri genitori

Ecco cosa scrive:Ringrazio questa nostra amministrazione a partire dal sindaco e scendere fino al basso molto basso del comune per aver trovato il modo più idoneo per il servizio dei disabili gravi adulti. Ringrazio perché quando un’amministrazione ti è vicina fa del tutto per aiutare la famiglia già gravemente provata. L’aiuto cosi grande che è stato ridurre l’orario senza motivazione , (non è un problema economico ,ne un problema per altri inserimenti come si vuol far credere) e solo semplice volontà .Il modo di lavorare e risolvere le difficoltà è stato soprattutto suggerito dal cuore. Mi sono meravigliata e commossa fino alle lacrime per il loro buon cuore, e il modo eccellente di amministrare. Che dire un plauso fortissimo a voi e non posso che augurarvi di continuare così. Alle prossime elezioni. P.S. Questo va a chi dice continuamente: ‘Hanno pensione e accompagno’. Io lo cederei volentieri per una vita normale tra virgolette. Comunque per chi ha tanta invidia di questo non e nel mio stile ma non è poi così difficile accedere a tutti questi meravigliosi euro. Ricordiamoci che ci troviamo tutti sotto lo stesso cielo e nessuno è immune. Buon lavoro“.

Parliamo di persone distrutte che comunque vada hanno l’onere di prendersi cura dei propri cari disabili, accudirli, preparagli da mangiare, cambiarli, pulirli, intrattenerli e combattere con le loro malattie. Disabilità complicate. Molto, molto gravi. Questa redazione aveva già parlato del taglio delle ore del centro diurno per disabili ma non aveva ancora sentito le voci più importanti, quelle delle famiglie. Che hanno vissuto gli ultimi giorni malissimo.

Quando la sindaca ha chiesto scusa ai disabili dicendo parlate solo con me, poi è sparita ed è comparsa la vice sindaca

“Siamo finiti in un vortice infernale – racconta Fausta – l’amministrazione non ha voluto ascoltarci e non ha voluto concederci neppure un’ora in più. Si tratta di volontà. Siamo stati ricevuti due volte nel mese di settembre, la prima volta il Sindaco Anselmo si è scusata con noi e ci ha detto che avrebbe sistemato tutto e si è raccomandata che fra noi famiglie e lei (il sindaco) non ci fossero più intermediari, avremmo dovuto confrontarci con lei. Invece poi, al secondo incontro, qualche giorno fa, c’era l’assessore – e vice sindaca ndr. – Sara Galea, le assistenti sociali, la psicologa e in ritardo è arrivata la responsabile della cooperativa “Area Sociale”. Il sindaco che si era raccomandata di non avere intermediari invece non era presente”.

Cosa è cambiato per queste famiglie?

Prima il centro diurno rispettava l’orario dalle 8:30 alle 17:30, 9 ore al giorno per un totale di 2.160 ore mentre con il nuovo appalto il tempo è passato dalle 8:30 alle 14:30 compresa l’aggiunta della mattinata di sabato che nessuno vuole perché il sabato tutti possono gestire meglio il loro tempo: per molti non c’è lavoro, non ci sono figli da accompagnare a scuola ecc.

Si paga sempre la stessa cifra di prima ma per meno ore di assistenza

Le famiglie pagano con i voucher che erogati dal distretto sociosanitario. Prima pagavano 450 euro per 9 ore al giorno e adesso sborsano la stessa cifra per l’orario ridotto. sembra una cosa logica?

Assistenti in vacanza e disabili senza servizi

Cosa ancora più assurda sono le vacanze che si mettono di mezzo ad appesantire ancora di più l’organizzazione di queste famiglie: due settimane a Natale, due settimane a Pasqua e tutto il mese di agosto. Insomma, è il caso di dire: che ferie signori! Complimenti. E i disabili tutto il giorno a casa che fanno? Sono disorientati, irrequieti, sono difficilissimi da gestire. Ma agosto, tutto il mese… tutti al mare. Neppure i tribunali chiudono così tanto!

La notizia delle ore tagliate, da parte del Comune, è passata in pompa magna, quasi come se si stesse regalando qualcosa a queste famiglie

Quasi come se tutti i servizi fossero stati potenziati. La differenza è che mentre prima non venivano contemplati nelle ore di assistenza i disabili lievi, adesso invece hanno qualche ora a settimana di sfogo. Una cosa positiva, ma perché penalizzare i disabili gravi? I disabili sono disabili senza distinzioni e un’amministrazione virtuosa potrebbe dare il buon esempio raddoppiando il servizio e ampliandolo, visto che i soldi ci sono. E visto che in una nota Sabrina Anselmo e Sara Galea facevano presente anche di aver “… stanziato 50.000 euro annui in più rispetto al passato, a singolo capitolato proprio per poter garantire i servizi di assistenza che si era prefissata di erogare in funzione proprio di dare risposte a quelle situazioni di cui i servizi sociali erano a conoscenza”.

Sei soldi ci sono e sono anche di più allora sarebbe bene far respirare queste famiglie. A volte tornare indietro sui passi non costa nulla e si donano tanti sorrisi e speranze.




Bracciano Ambiente, davanti al giudice ordinario gli ex amministratori a cui la Corte dei Conti ha chiesto un maxi risarcimento

BRACCIANO (RM) – In merito alla sentenza della II sezione centrale Appello della Corte dei Conti sulla Bracciano Ambiente, il Comune di Bracciano ha provveduto a deliberare la riproposizione del giudizio davanti al giudice ordinario nei confronti dei soggetti individuati dalla procura contabile.

Dopo che, con la sentenza n. 43/19, la II Sezione Centrale D’Appello della Corte dei Conti ha annullato la pronuncia di primo grado n. 4/17, accogliendo l’appello dei convenuti, la Giunta comunale di Bracciano lo scorso 10 settembre ha deliberato la riproposizione del giudizio davanti al Giudice Ordinario (perché competente per legge) e con tempi stringenti dettati proprio dalla Corte dei Conti, ovvero non oltre sei mesi da quando la sentenza della Corte Contabile (che risale a giugno del 2019) sia passata in giudicato.

Per incaricare i legali che si occuperanno di far in modo di dare esecuzione a quanto già accertato dalla procura contabile in sede di giurisdizione ordinaria, gli amministratori comunali hanno esperito una gara a evidenza pubblica a seguito della quale hanno affidato l’incarico.

Con il giudizio di primo grado (sentenza 4 del 2017 del 10 gennaio) sono stati individuati a risarcire il Comune di Bracciano diversi amministratori, dipendenti e funzionari ritenuti responsabili di danno erariale per un importo totale di oltre 3 milioni di euro. Sono stati ritenuti corresponsabili Giuliano Sala, Roberto Signore, Marinella Silla, Luigi Di Matteo ai quali si imputa il pagamento di 631 mila euro e rotti ciascuno. Cifre nettamente inferiori ma comunque importanti sono state imputate ad altri responsabili tra cui Antonio Pizzigallo e Stefano Paolessi, Francesco Pizzorno, Matteo Rovelli, Francesco Mazzei, Annarita Rovellini, Vincenzo Maglia, Marcello Mancini, Marcello Cancellieri, Lucia Dutto, Piera Bocci, Iride Persiani, Walter Amoroso, Valter Casagrande, Enzo De Santis, Marco Placidi.

I giudici della Corte dei Conti seguiranno da vicino l’iter del Comune di Bracciano aspettando di essere rendicontati tramite polizia giudiziaria. Addirittura per consentire la riproposizione immediata davanti al Giudice Ordinario la Procura Contabile ha messo a disposizione copia integrale di tutta la documentazione in supporto digitale.

Una vicenda che ha il suo peso dato che il giudizio civile prosegue e il Comune di Bracciano, in quanto amministrazione danneggiata, può chiedere anche in sede civile i provvedimenti cautelari per i soggetti ritenuti responsabili del danno prodotto verso la Bracciano Ambiente che è una municipalizzata ovvero partecipata dal Comune di Bracciano, dichiarata fallita nel 2016. Senz’altro si tratta di un doloroso strascico per chi ha amministrato Bracciano in passato.




Cassia bis, rifiuti. Cangemi in prima linea per la lotta agli incivili: “Presto le piazzole saranno protette dalla videosorveglianza”

Tempi duri per gli incivili che abbandonano i rifiuti sulla Cassia bis. Presto le piazzole prese di mira per abbandonare rifiuti di ogni genere saranno protette da sistemi di videosorveglianza grazie al protocollo d’intesa promosso dal Consiglio regionale del Lazio, insieme al responsabile Anas-Area compartimentale Lazio, il presidente del Municipio XV, al sindaco del Comune di Formello e che coinvolge anche il Parco di Veio.

“Si tratta di un provvedimento importante – ha detto il Vicepresidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi – frutto di una sinergia che permetterà di dare risposte celeri e concrete.”

L’intervista di Chiara Rai all’On Giuseppe Cangemi

Cangemi, insieme ai consiglieri comunali di Formello Giancarlo Zuccheri e Domenico Cagnucci, e il consigliere del Municipio Roma XV Giuseppe Mocci sono intanto scesi in campo in prima persona per fare pulizia dopo che i soliti incivili avevano riabbandonato rifiuti sull’arteria stradale.
“Ancora una volta gli incivili hanno colpiti abbandonando decine di sacchi di rifiuti urbani lungo la Cassia bis, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripulito la strada. Un gesto di educazione civica perché non vogliamo arrenderci al malcostume che sembra non avere fine. I soliti mascalzoni che pensano di farla franca hanno sporcato di nuovo dopo che Anas aveva pulito le piazzole e a bordo strada. Presto le aree che qualcuno ha scambiato per discariche, saranno protette da un sistema di videosorveglianza”.




Anguillara Sabazia, a scuola nei container: dignità e onestà intellettuale arriva dai genitori

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dignità e onestà intellettuale arriva dai rappresentanti dei genitori del 205esimo circolo rispetto alla nota poco istituzionale, poco comprensiva, poco vicina ai principi ispiratori del Movimento Cinque Stelle che il sindaco Sabrina Anselmo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook

Intanto questo è il lungo commento del sindaco Anselmo che riportiamo integralmente

Ieri è stata una lunga mattinata, in cui i riferimenti dell’amministrazione si sono prodigati nel confermare la piena agibilità della scuola temporanea in Via Duca degli Abruzzi, in condizioni sufficienti per accogliere finalmente i bambini ai quali i ritardi operativi avevano già mangiato 5 giorni di scuola. Nessuno ha nascosto l’assenza di alcune rifiniture e la necessità di continuare ad eseguire quelle lavorazioni che già erano state programmate nei pomeriggi di assenza degli scolari, probabilmente per almeno un altro mese. Abbiamo fatto accedere anche i consiglieri del Circolo Didattico, i rappresentanti di classe ed una delegazione di genitori non rappresentanti ed ovviamente se avessimo avuto qualcosa da nascondere avremmo censurato il loro ingresso. Il caos è stato generato a livello mediatico da giorni e giorni su varie chat e sui social ed era stato ampiamente programmato e di questo ci dispiace perché si è anteposta la politica più becera al diritto allo studio tanto sbandierato da tanti ma preso sul serio solo da questa amministrazione, che ha lavorato a fianco della ditta anche di notte insieme ai tecnici comunali che ringraziamo per la grande disponibilità, per far aprire la scuola ieri 23 settembre dopo averla costruita da zero nel tempo record di soli 21 giorni. Queste sono le prescrizioni della ASL ossia i motivi per i quali i vostri figli ieri non hanno potuto accedere e fare regolare lezione:
• certificazione della corretta funzionalità delle porte antipanico (porte funzionanti ma da registrare);
• posizionamento del pavimento mancante (incollaggio di 15 mq di linoleum);
• interdizione accessi alle aree non completate (chiusura delle porte degli ambienti da completare)
• posizionamento degli estintori

Inutili e pretestuose tutte le fotografie pubblicate che volevano ingigantire a tutti i costi i problemi presenti, anche facendone nelle parti della struttura non ancora completate e quindi non consegnate; il dato di fatto è che le operazioni per la sistemazione di questi problemi sono state eseguite in circa 1 ora di lavoro dalla ditta incaricata che lavorerà tutti i pomeriggi dopo la scuola.

Come specificato ieri mattina dall’amministrazione, la scuola viene consegnata nelle modalità sufficienti per lo svolgimento delle lezioni.

Le migliorie ed i completamenti, che NON sono cause ostative all’utilizzo della struttura come detto ieri mattina dal consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, saranno tutte eseguite nel prosieguo dei lavori, compresa ad esempio la contropannellatura esterna colorata come da progetto che abbiamo volutamente lasciato indietro poiché non strettamente necessaria per far avviare le lezioni.

Come detto le problematiche si potevano risolvere facilmente ed avremmo potuto evitare la perdita di un altro giorno di scuola per far piacere ai maestranti della politica che oggi inneggiano alla sicurezza ma che ieri erano totalmente assenti.

Ci troviamo di fronte ad una realtà mai avvenuta ad Anguillara Sabazia negli ultimi 20 anni, ossia l’unica scuola di Anguillara Sabazia in possesso di tutte le certificazioni tramite le quali è stato possibile rilasciare la CERTIFICAZIONE DI AGIBILITA’ di cui il 77% delle scuole d’Italia è sprovvisto e che comprende:

• ACCATASTAMENTO DELLA STRUTTURA
• COLLAUDO STATICO
• CERTIFICAZIONE DI ANTISISMICITA’
• NULLA OSTA IGIENICO SANTARIO ASL
• CERTIFICAZIONE ANTINCENDIO (SCIA)
• CERTIFICAZIONE PROTEZIONE FULMINI
• CERTIFICAZIONE DI CONFORMITA’ DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E DI CLIMATIZZAZIONE
• CERTIFICAZIONE DI RISPETTO DELLA NORMATIVA PER IL SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
• AUTORIZZAZIONE IMBOCCO IN FOGNA
• ATTESTAZIONE ALLACCIO IDRICO

lasciamo a tutti voi giudicare se quelli trovati ieri mattina a tutti i costi da persone piene di livore nei confronti di chi sta dando alla comunità finalmente una scuola ultrasicura, e soprattutto per motivi che vanno oltre qualsiasi limite comprensibile essendo diventati solo degli attacchi politici forzati da personaggi che con la loro totale inerzia decennale hanno perso ogni titolo di affidabilità, erano gli insormontabili ostacoli che non garantivano la sicurezza dei vostri bambini.

Non ci siamo fatti mancare neanche le assurde affermazioni circa presunti “allagamenti” della scuola.

Nulla di più falso poiché il residuo di bagnato era dovuto al passaggio dei macchinari utilizzati per le pulizie finali terminate alle 5.30 di mattina. Non si negano alcuni gocciolamenti dal soffitto ma solo di acqua “residua” legata alle lavorazioni sul tetto eseguite domenica pomeriggio durante le forti piogge.

Anche i Vigili del Fuoco infatti, intervenuti probabilmente su chiamata dei soliti noti, hanno perlustrato l’intera struttura, anche salendo sul tetto, certificando che non vi era alcuna problematica di infiltrazioni dal tetto né allagamenti presunti poiché in caso contrario diverso sarebbe stato lo stato della scuola se l’acqua avesse “allagato” la struttura.

Onde evitare ulteriori strumentalizzazioni da persone forzatamente NON in grado di dare giudizi “oggettivi” perché fortemente inquinate da questioni sempre e solo attinenti alla politica, stamattina l’accesso alla scuola è stato consentito esclusivamente ai membri che, valutato il riscontro positivo della ASL alla verifica di ieri pomeriggio alle 19.00, avevano il titolo per accedere e firmare il passaggio di consegne.

Estendiamo i ringraziamenti a tutti coloro che si sono prodigati a vario titolo, anche fuori dal loro orario lavorativo, compreso il funzionario della ASL intervenuto ieri alle 19.00 ampiamente al di fuori del suo normale orario poiché aveva a cuore che i bambini potessero finalmente fare gli scolari.

Si, si la nota è finita. Niente paura. Delirante? C’è chi l’ha definita così

Abbiamo desistito dal commentarla aspramente come forse andava fatto. Ma prendiamo atto che non è passata inosservata a tutte quelle mamme e papà che hanno preso per mano i loro figli con gli zaini sulle spalle per accompagnarli a quello che poi non è stato il loro primo giorno di scuola.Perché? Perché un’accoglienza dignitosa è il minimo che si può offrire a dei bambini, perlopiù della materna e della primaria, che passeranno metà della loro giornata in delle classi prefabbricate.

Perché se i genitori vedono il pavimento bagnato, le infiltrazioni d’acqua e gli spifferi devono potersi sentire autorizzati a chiamare carabinieri, Asl e vigili del fuoco, perché la politica qui non c’entra nulla ma si parla di minori che vanno tutelati, salvaguardati e che hanno diritto a trascorrere delle ore avvolti in un ambiente che contribuisce allo sviluppo del loro benessere.

I genitori non sono dei visionari o marionette in preda ai comandi dell’opposizione oscura che vorrebbe annientare la povera amministrazione che lavora sodo.

I genitori sono esseri pensanti che sanno quando è giusto contestare e quando collaborare. Complimenti, nonostante i chiari di luna (non di stelle sia ben inteso), i rappresentanti del circolo 205 hanno scritto. Da quotare tutto. Anche i punti esclamativi sono giusti. Per questo motivo, L’Osservatore d’Italia intende promuovere un incontro pubblico per parlare del problema scuola, per ascoltare, analizzare e riunirsi. Presto lo faremo. E come sempre, inviteremo anche il sindaco Anselmo con la speranza che almeno questa volta provi a lasciare la tastiera e i social e a confrontarsi de visu con i media che, purtroppo per lei, sono i rappresentanti di una gran bella fetta democratica della nostra penisola.

Ecco la nota dei genitori con gli attributi che si sono guadagnati uno spazio di democrazia, un margine di raziocinio

Anguillara Sabazia, 26 settembre 2019

I rappresentanti dei genitori del consiglio di circolo

Riteniamo doveroso, in quanto rappresentanti dei genitori del 205° circolo, e testimoni di quanto avvenuto la mattina del 23 settembre c.a., difendere tutti coloro che hanno manifestato perplessità in merito alla regolarità dei locali che avrebbero dovuto ospitare i bambini dell’ex Via Verdi e che a causa di ciò sono stati accusati, nel comunicato del sindaco, di aver anteposto al diritto allo studio dei propri figli, becere finalità politiche.

Pensare che un’intera comunità scolastica, perché di questo stiamo parlando, che comprende oltre ai genitori, le insegnanti e il personale, abbia cospirato, tramato e fatto sì che il giorno 23 non si entrasse nella nuova “scuola” in modo subdolo e premeditato e che i genitori siano tutti “politicizzati” ci sembra un’idea a dir poco fantasiosa e poco sostenibile. Immaginare una schiera di mamme perfide che, dopo aver magari preso un giorno di ferie, svegliano i propri bambini alle 7.00 del mattino, gli preparano gli zaini con le merende e tutto il necessario per iniziare il nuovo anno, consapevoli di riportarli a casa dopo una squallida pantomima, lo troviamo davvero offensivo e irrispettoso. Parliamo di una comunità che dal 22 maggio vive nell’incertezza e nella precarietà e che abbiamo tastato con mano, aspettava speranzosa e fiduciosa, contro ogni evidente ritardo nello stato di avanzamento lavori, l’inizio dell’anno scolastico. Ci abbiamo creduto tutti. Oltre il danno anche la beffa!!!