Bracciano, manutenzione del manto stradale: approvato il progetto esecutivo per altre 5 vie cittadine

BRACCIANO (RM) – Prosegue l’opera di riqualificazione per le strade della città di Bracciano dove l’amministrazione guidata dal sindaco Armando Tondinelli ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di manutenzione del manto stradale presso via dell’Omo Morto, via Borsellino, via Bombieri, via dei Lecci e via Perugini.

Una
riqualificazione delle strade della città sede del castello Odescalchi che
aveva già assistito, all’inizio di quest’anno, al rifacimento del manto
stradale di altre vie cittadine.

“Il decoro urbano e la
manutenzione ordinaria sono tra le priorità dell’amministrazione Tondinelli che
con buonsenso sta finalmente attuando quel giusto e atteso cambiamento che
merita la cittadinanza di Bracciano”. Avevano dichiarato – hanno dichiarato a
gennaio scorso Fabrizio Marcantoni (consigliere delegato alle Manutenzione) e Giulia Mo (Vicepresidente del Consiglio, delegata ai Parchi, Giardini
e Decoro Urbano).




Pensionati, conti bancari e… quelle tariffe dei gestori telefonici per inviare gli O-Key-sms ai correntisti: la brutta avventura di un anziano di Anguillara Sabazia alla filiale Intesa-San Paolo

Difficile immaginare cosa avrebbe raccontato Emilio Gadda se al posto dell’anziano pensionato si fosse trovato egli stesso, quella mattina nella filiale di quella banca a via Santo Stefano ad Anguillara Sabazia. Forse un racconto della vergogna, una storia che non sarebbe dovuta mai capitare, in un paese – l’Italia – normale.

Il malcapitato è un comune anziano pensionato. E’ uno dei tanti. L’autore di quel brutto pasticcio è la filiale di una banca che si vanta di essere il primo gruppo bancario in Italia per numero di sportelli.

L’obbligo di legge per riscuotere la pensione in banca

Bene è conoscere che a seguito delle vigenti leggi si fa obbligo al pubblico dipendente e al pensionato di diventare, loro malgrado, titolari di un conto corrente bancario. Questo lo spiega il seguente commento alle disposizioni in materia di legge: “Un dipendente di una società privata, che sino ad oggi ha percepito uno stipendio inferiore a 3.000 euro con accredito direttamente in banca potrà, a partire dal 1° gennaio 2016 (data di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, continuare a chiedere la consegna del denaro contante. Non lo potrà fare invece il pubblico dipendente o il pensionato. Questo perché la legge di Stabilità 2016 modifica solo l’art. 49, comma 1-bis, del decreto legislativo del 21.11.2007 n. 231 che ha ad oggetto le “limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”.
1) -Il c/c del nostro anziano presso la banca in questione assolve a questo obbligo impostogli.
2) -Per sua comodità, al momento dell’accensione del conto gli fu fornito oltre al bancomat anche il servizio internet con relativo codice
o-key, con il quale avrebbe potuto visionare la situazione del suo conto corrente con rinuncia però di operare online.

I fatti

Lo scorso 31 maggio, da parte del Consigliere delegato e Ceo – Filiale N. 40113 della banca Intesa San Paolo ad Anguillara Sabazia, arrivato il seguente messaggio all’anziano cliente: “La sua carta di pagamento è prossima alla scadenza. La nuova carta sostitutiva è già stata prodotta e sarà disponibile in filiale”. L’anziano prendendo tempo, verso la fine di giugno si è recato in filiale per farsi “sostituire la carta di pagamento”

Quello strano ed equivoco comportamento allo sportello

“Firmi qua, una firma qui-qui e anche qui, la vecchia carta non serve più, la strappiamo, ecco la nuova carta, il numero del cellulare è sempre quello? Conferma? Va bene! Abbiamo fatto! Buona giornata! La chiavetta
O-key non serve più, al suo posto riceverà un messaggio dalla banca. Di nuovo, buona giornata.”

La inaspettata scoperta dell’anziano

Arrivato a casa, il nostro anziano, cercava di connettersi al suo conto online e gli arrivava un messaggio sms con un codice della banca sul suo cellulare Brondi, quindi immetteva il codice nello spazio richiesto e il conto si apriva. Una volta, due volte e poi NON PIU’. “Errore, chiedere al proprio provider”. L’anziano facendo una veloce ricerca su internet scopre infine l’arcano.
I messaggi della banca stavano esaurendo la sua carica telefonica. Volendo saperne di più scopre questa strana pubblicità sul web: “O-Key SMS ha un canone annuo di 10 euro. In più, ti sarà addebitato il costo di ogni SMS ricevuto in base al gestore telefonico sull’utenza del cellulare certificato. In particolare, i costi sono: TIM 0,075 euro, Vodafone 0,08 euro, Wind 0,08 euro, H3G 0,16 euro, Iliad 0,08 euro, PostePay 0,16 euro, Fastweb 0,08 euro, Kena Mobile 0,16 euro, Tiscali 0,08 euro, Coop Voce 0,16 euro, Welcome Mobile 0,16 euro.”

Alla faccia della direttiva UE!

L’anziano svegliandosi s’accorge che allo sportello gli avevano fatto firmare un servizio che non avrebbe mai firmato se glielo avessero spiegato.
Il 28 giugno ha inviato una immediata disdetta per il servizio che gli avevano fatto sottoscrivere a sua insaputa con il pretesto di sostituire la carta scaduta.

Immediata la risposta della banca : “Buongiorno, potete recarvi in filiale per firmare la revoca del servizio. Cordiali saluti”
L’anziano recandosi in banca, firma la revoca del servizio e torna a casa. A questo punto la banca non avrebbe dovuto più interessarsi se l’anziano avesse o no il cellulare oppure se fosse ancora collegato ad internet. Per la banca da questo momento in poi l’anziano avrebbe dovuto figurare come cliente che intrattiene semplici rapporti di conto corrente. Chiaro il concetto, no? Per la banca, vedremo più avanti, sembra di no.

Allo sportello scoppia il fattaccio

Lo scorso 7 ottobre, alle ore 11.00 l’anziano si è presentato allo sportello per fare un bonifico. Il cassiere, molto imbarazzato, per tre quarti d’ora maneggia con il computer. Alla fine assumendo uno sguardo compassionevole dice all’anziano: “Non si può fare niente.”
Perché, chiede l’anziano, manca la corrente? No, risponde il cassiere, il suo conto è bloccato. Sta scherzando? I soldi ci sono, insiste l’anziano.
“I soldi non c’entrano. – dice il cassiere – Il suo conto è bloccato perché lei aveva disdetto il servizio codice O-Key sms.”

A questo punto, l’anziano abbastanza contrariato sbotta: Che c’entra mai il servizio o-key sms. Stiamo parlando di conto corrente e pertanto, prego, mi faccia il bonifico.
Il cassiere insiste con la sua tesi allora l’anziano chiede quali siano le disposizioni e da chi provenissero. Chiede che gli venga consegnata copia di queste direttive. A questo punto il cassiere stampa un foglietto dove si vede scritto: “ATTENZIONE: il cliente non ha ancora sottoscritto il contratto di dematerializzazione”
L’anziano pensionato ci tiene a precisare che a lui non è stato mai presentato questo tipo di contratto. L’unico presentato che poi lo aveva disdetto, era quello per il servizio codice O-Key sms, fra l’altro con abbonamento e addebiti dei messaggi inviati dalla banca.

Quando è troppo è troppo!

Come ultimo stratagemma l’anziano prova: Allora vado a fare un prelievo bancomat così mi potrà fare il bonifico contro contanti. “Va benissimo, risponde il cassiere, ma le costerà 9 euro.”

La chiamata ai carabinieri e l’intervento della direttrice

A questo punto l’anziano esaurito, si alza, chiede alla sua signora il cellulare ed inizia a formare il numero per chiamare i carabinieri.
Intanto da quando era entrato in banca già era già trascorsa quasi un’ora e mezza. I clienti in sala assistevano a questa scena movimentata tanto è che finalmente intervenendo la direttrice, invita l’anziano ad accomodarsi nel suo ufficio. L’anziano, su preghiera della stessa direttrice interrompe la telefonata con i carabinieri e si accomoda presso l’ufficio della direttrice. Senza dilungarsi ulteriormente è trascorsa un’altra ora dopo di che la signora direttrice ha fatto il bonifico al malcapitato anziano. Roba da non raccontare. Due ore e oltre per fare un bonifico con una folle pretesa che non sta ne in cielo e ne in terra. Ovvio, chiede qualcuno, ma l’anziano non ha presentato alcun reclamo alla sede della banca? Certo che lo ha fatto e sta aspettando risposta, dopo di che valuterà se intraprendere altre vie per fare conoscere il fattaccio cosi altri anziani non dovranno vivere simili esperienze.




Anguillara Sabazia, scuola container con pioggia, scarafaggi e cappotto. Bianchini (PD): “Manderemo tutto alla Procura della Repubblica”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il consigliere comunale Pd di Anguillara Sabazia, Silvio Bianchini e la consigliera regionale Pd Michela Califano hanno partecipato questa mattina alla manifestazione di protesta dei genitori della scuola-container’ di via Duca degli Abruzzi (ex plesso scolastico di via Verdi).

“Quello che sta accadendo è intollerabile e inaccettabile – sottolinea Bianchini -. Ringrazio il consigliere regionale Michela Califano per aver accolto il mio invito. Ha avuto modo così di rendersi conto di persona della drammatica situazione che stiamo vivendo con l’inagibilità della scuola container. Ho partecipato alla manifestazione oltre che come consigliere come cittadino a sostegno delle famiglie e bambini perché venga loro garantito un diritto. Abbiamo assistito allo sperpero di 800mila euro per avere una scuola container usata, con infiltrazioni di acqua e scarafaggi, con l’ultima trovata di un capotto per la pioggia per nascondere le magagne di un appalto iniziato male e finito peggio. Questa volta non ci limiteremo alla contestazione in Consiglio, qualora accertassimo che vi siano state violazioni sull’appalto, manderemo tutto alla Procura della Repubblica perché faccia luce e identifichi in modo tangibile le responsabilità”.

Sull’argomento è intervenuta anche la consigliera regionale Michela Califano: “Sollecitata dal consigliere di opposizione Silvio Bianchini ho partecipato questa mattina alla manifestazione di protesta dei genitori della ‘scuola-container’ di via Duca degli Abruzzi (ex plesso scolastico di via Verdi) ad Anguillara. Volevo rendermi conto in prima persona dei disagi che vivono bambini e famiglie. Si tratta di una situazione surreale e grottesca che purtroppo testimonia l’inadeguatezza di un’amministrazione che al bene comune continua ad anteporre il proprio ego e soluzioni insensate. Sono vicina alle famiglie e sostengo con forza la battaglia degli esponenti dell’opposizione e del consigliere Bianchini: i bambini hanno il sacrosanto diritto di avere aule e scuole dignitose”.




Bracciano, prosegue l’opera di risanamento delle casse comunali: l’amministrazione Tondinelli rinegozia i mutui

BRACCIANO (RM) – Prosegue l’opera di risanamento per le casse comunali del Comune di Bracciano. Dall’Ente è stata infatti determinata la rinegoziazione dei mutui concessi nel corso degli anni passati dalla Cassa Depositi e Prestiti al Comune di Bracciano. Mutui, che al primo gennaio di quest’anno presentavano un debito residuo a carico dell’Ente per un totale di 1 milione e cinquecentomila euro, 1.513,535 di euro per l’esattezza.

Un’operazione, quella messa in campo dall’amministrazione Tondinelli finalizzata a una migliore gestione dell’indebitamento dell’Ente

“Prosegue il lavoro incessante di rimettere in ordine i conti” parole queste pronunciate dal primo cittadino all’alba della sentenza emessa dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti che lo scorso febbraio avevano promosso l’amministrazione Tondinelli dandogli atto di aver messo in piedi un processo di risanamento delle casse comunali scongiurando il dissesto finanziario, grazie ad un attenta opera di risparmio da “buon padre di famiglia”.

La rinegoziazione vedrà dunque una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico del Comune di Bracciano in quanto il tasso di interesse sulla base del quale sono determinati i nuovi piani di ammortamento è inferiore a quello previsto nel piano di ammortamento originario.

Un risparmio per le casse comunali di quasi 18 mila euro per semestre considerando che il totale delle rate da pagare su base semestrale, prima della rinegoziazione, era di 67.666,18 euro rispetto i 50.010,67 euro post rinegoziazione.




Anguillara Sabazia, scuola container e amministratori in affanno. Dopo 800 mila euro e un mese di disagi spunta la soluzione cappotto: si salvi chi può

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riapre domani la scuola container in via duca degli Abruzzi ad Anguillara Sabazia, chiusa giovedì scorso a causa della presenza di scarafaggi e di infiltrazioni d’acqua dal tetto e dalle pareti. L’orario per i giorni 8 e 9 sarà ridotto, “per favorire – si legge in una nota della dirigente scolastica Paola Di Napoli – i lavori di una copertura supplementare sulla struttura”.

Un altro elemento paradossale si aggiunge ad una storia già di per se complessa e maldigerita che ha estenuato gli animi dei genitori dei circa 400 bambini della ex scuola via Verdi che ricordiamo essere stata chiusa perché dichiarata inagibile senza considerare la possibilità di una messa in sicurezza che avrebbe potuto evitare questo mare di disagi.

I fatti più recenti

La sindaca di Anguillara Sabazia Sabrina Anselmo ha comunicato a tutte le autorità competenti tra cui la Asl di voler procedere all’installazione di una copertura”per far fronte a eventuali fenomeni temporaleschi denominati bombe d’acqua”. La decisione di mettere il “cappotto” ai container sarebbe stata “suggerita” all’Amministrazione nella relazione tecnica delle infiltrazioni nei monoblocchi dell’impresa appaltatrice.

“Siamo alla follia – dice Sergio Manciuria, presidente di AnguillaraSvolta e portavoce di centinaia di genitori – per due motivi sostanziali in base alla relazione pubblicata dal Sindaco di Anguillara e fornita della Metalsystem srl fornitrice dei famosi container ipertecnologici: il primo certifica che il progetto dei container non è collaudato per resistere a fenomeni temporaleschi tale da richiedere in via cautelativa una copertura supplementare. Secondo il tecnico incaricato è stato nominato da Algeco cioè da una società terza all’appalto indicata originariamente dall’attuale amministrazione come modello di esempio da eseguire, cioè in pratica è stato chiesto all’Oste se il vino è buono. Come genitori siamo sempre più preoccupati della sicurezza dei nostri figli e non oso pensare se in quei giorni a seguito di bomba d’acqua fosse crollata l’attuale copertura. La magistratura deve intervenire”.

Nel frattempo tutti i consiglieri di opposizione hanno protocollato la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto al pubblico per affrontare “il disastro della scuola container e il vergognoso taglio del servizio ai disabili gravi”: “Entrambe le situazioni – scrivono tra l’altro dalle opposizioni – hanno scosso le sensibilità di tutti i cittadini, soprattutto quelli coinvolti direttamente, tanto da aver ispirato manifestazioni spontanee per la difesa di diritti sacrosanti. Data l’impossibilità nel ricevere risposte e chiarimenti, l’opposizione si è vista costretta a depositare richiesta di convocazione del Consiglio comunale per discutere ampiamente di questi due temi. L’assenza di condivisione delle scelte che coinvolgono la vita dei cittadini è ormai prassi ed è triste pensare che nemmeno fa più notizia, la trasparenza non pervenuta e la completa indifferenza mostrata davanti le richieste delle persone coinvolte nelle scelte prese continua ad allargare il divario tra gli occupanti del Palazzo Baronale e i cittadini sempre più stanchi di questo modus operandi. Speriamo che i consiglieri che sostengono puntualmente questa giunta ci spieghino il perché di questa ostinazione. Non parlano con i loro concittadini? Non vedono che ormai nessuno in città ritiene il loro operato minimamente positivo? L’opposizione chiederà risposte, spiegazioni e pretenderà che qualcuno si prenda la responsabilità di quanto sta accadendo. E’ impensabile che i sempre più frequenti errori di questa maggioranza non portano mai ad alcun tipo di conseguenza. Richiediamo inoltre di svolgere tale consiglio comunale in un giorno ed un orario adatti alla partecipazione della cittadinanza. Dovevano cambiare Anguillara, cacciare i politici e rendere il Comune un palazzo di vetro, ora sono diventati i rappresentanti di tutto ciò che hanno sempre criticato. Prima di diventare maggioranza, il delegato alla scuola e il Sindaco hanno sempre usato l’argomento scuola per fare politica e ricevere consenso, alla prova del nove non solo non hanno risolto alcuna problematica a suo tempo contestata ma si stanno dimostrando incapaci di mettere le toppe anche ai danni creati da loro stessi. Il Vice Sindaco che senza alcuna empatia e senso umano taglia il servizio offerto alla disabilità grave senza prendere in considerazione alcuna richiesta delle famiglie. Hanno fallito da ogni punto di vista, aiutateci a mandarli a casa”.




Bracciano ancora set cinematografico: la città fa il bis con “Glassboy, il bambino di vetro”

BRACCIANO (RM) – Bracciano ancora set cinematografico dopo che all’inizio dello scorso mese di settembre le macchine da presa della nuova fiction targata Rai 1 “Sei Bellissima” avevano scelto la città come location per le riprese.

E ora Bracciano è stata scelta tra le location del nuovo film “Glassboy, il bambino di vetro” che vede la regia di Samuele Rossi, la produzione di Solaria Film, Peacock Film, WildArt Film, Rai Cinema e che nel cast vedrà Andrea Arru.

Si illumineranno dunque via Principe di Napoli, Piazza IV Novembre, via Ponte Medievale e piazza della Praterina che per l’occasione si trasformeranno in set cinematografici.

Il film parla di una variopinta cittadina incastrata ai piedi di gigantesche montagne rocciose, dove ormai stanco di una vita sempre uguale a se stessa, Pino, un bambino di 12 anni da sempre confinato nella sua grande e fantastica villa di famiglia a causa di una forma rara di emofilia sfida la sua fragile condizione, le paure dei genitori e le obsolete convinzioni della dispotica nonna materna, quando provoca l’incontro con la Banda della Piazza Vecchia, 5 scalmanati ed imprevedibili ragazzi che imperversano nel quartiere.




Anguillara Sabazia, altro ricorso al Tar contro l’amministrazione Anselmo: sul caso requisizione loculi dov’è l’opposizione?

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – L’enigmatico abbandono dei lavori di ampliamento del cimitero comunale e “l’ambigua emergenza” dei loculi dichiarata dall’amministrazione comunale di Anguillara Sabazia guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo vede coinvolte diverse persone che stanno assistendo alla requisizione – dichiarata temporanea fino a fine emergenza – dei propri loculi. Un fine emergenza però di cui non si riesce a intravedere uno spiraglio di luce. Una scelta, quella degli amministratori comunali che sta suscitando non pochi malumori sui vari concessionari dei loculi che si sentono offesi a seguito dell’atto d’imperio da parte dell’Ente locale.

Dopo l’uscita del nostro articolo – Anguillara, “Nerona”: occupate le tombe private dei cittadini. E’ così che si risolve l’emergenza – pubblicato su questo quotidiano lo scorso 4 ottobre abbiamo raccolto delle testimonianze commoventi e tristi da raccontare. E rispettando la riservatezza dei protagonisti, serbiamo rispettoso silenzio.

Un’iniziativa, quella messa in campo dall’amministrazione comunale dell’era Anselmo, che fino ad oggi non ha visto una fattiva volontà di adottare tutti gli strumenti ed i meccanismi utili per far cessare l’emergenza camposanto, quindi poter tornare alla normalità.

Un’iniziativa che presenta due aspetti: uno legale e l’altro umano che a sua volta avrà dei risvolti politici

Per quanto riguarda l’aspetto legale del provvedimento è pendente a Tribunale Regionale del Lazio un ricorso per chiedere l’annullamento della Deliberazione n. 30 del 22/02/2018 Giunta comunale comune di Anguillara Sabazia con la quale è stata disposta la requisizione temporanea di loculi cimiteriali assegnati ma non ancora utilizzati e dell’Ordinanza Dirigenziale n. 117/2018 con cui è stata predisposta la requisizione di una prima tranche di loculi nonché dell’Ordinanza Dirigenziale di requisizione temporanea dei loculi cimiteriali ad integrazione e sostituzione dell’Ordinanza n. 117/2018 del 31/10/2018 (Registro Generale n.136).
Il Giudice amministrativo ha fissato l’udienza per la trattazione dell’argomento al prossimo 22 novembre e qualora dovesse annullare il provvedimento comunale ci si troverebbe di fronte all’ennesimo flop da parte di questa Giunta.

Per quanto riguarda l’aspetto umano non si può non trascurare l’impatto devastante prodotto da questo provvedimento nei concessionari dei loculi che per la maggior parte sono persone di una certa età.
Racconta una signora, di cui non faremo il nome, che ha avuto la disgrazia di perdere un suo carissimo parente e che per mancanza di loculi il caro estinto si è visto parcheggiare in deposito. Un primo impatto negativo per i parenti. Risulta infatti triste e straziante pensare a un proprio caro che non trova la sua dimora definitiva per il riposo eterno. E immaginare che dopo un certo periodo di tempo il caro estinto “viene traslocato” in un loculo di un concessionario privato, fino a quel momento inutilizzato. A questo punto si riapre la ferita per i parenti che devono assistere nuovamente al macabro rito del caro estinto portato in giro per il cimitero.

“Secondo l’amministrazione comunale, – ci dice la signora – se il legittimo concessionario domani avesse bisogno di occupare quel loculo, il mio caro verrebbe nuovamente disturbato nel sonno eterno e trasferito in un altro loculo di qualche altro concessionario privato che non intende utilizzarlo per il momento. Ma per assurdo, prosegue commossa la signora, se quest’ultimo privato concessionario dovesse cambiare idea passando a miglior vita, il mio carissimo dovrebbe nuovamente raccogliere le sue ossa e trasferirsi altrove e poi ancora e ancora il caro defunto a spasso per il giardino degli alberi pizzuti. Vergogna! E si vergognino tutti quelli che non si vergognano!”

Non è una barzelletta, questo è il progetto studiato ad arte dall’amministrazione Anselmo

Gridare al fuoco, al fuoco e nessuno si muove, non si attiva per spegnerlo!
Il progetto per l’ampliamento del cimitero c’è, approvato con la delibera di giunta n. 114 del 04.08.2017 approvazione di fattibilità tecnica ed economica per realizzare i lavori d’ampliamento del cimitero comunale e annesso parcheggio. Le somme sono a disposizione dell’amministrazione! Manca solo la buona volontà. Chiedere rispetto per i vivi all’amministrazione Anselmo è lesa maestà? Chiedere rispetto per i morti è “atto osceno”? Vergogna, lesa maestà e atto osceno non bastano per fare uscire l’opposizione dal letargo su questo argomento?

Torneremo presto sull’argomento, confidando che nel frattempo qualcuno si sia svegliato dal torpore.
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Anguillara Sabazia, scuola container tra pioggia e scarafaggi al costo di 800mila euro all’anno: la situazione si fa incandescente

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La questione della scuola improntata alla meno peggio in dei container dal modico costo di 800 mila euro all’anno che fino ad ora sono risultati come non idonei ad ospitare alunni e personale scolastico sta diventando sempre più seria e ingestibile.

Il consigliere comunale e capoguppo del partito Democratico Silvio Bianchini ha messo l’accento su un fatto inoppugnabile: l’appalto dei container. Un appalto per centinaia di migliaia di euro che deve essere rispettato

Il 4 ottobre i bambini della materna e primaria di via Duca degli Abruzzi hanno fatto lezione di pomeriggio, ospiti nella scuola d’infanzia e primaria a tempo pieno in via degli Oleandri perché le loro nuove classi prefabbricate dove la campanella è suonata in ritardo il 24 settembre scorso (sarebbe dovuta suonare il 23) si sono allagate e hanno subito una vera e propria invasione di scarafaggi. Dopo i sopralluoghi della Asl dello scorso mercoledì, il sindaco Sabrina Anselmo ha dovuto emettere l’ordinanza di chiusura dei container a causa, principalmente, delle infiltrazioni d’acqua dal soffitto e dalle pareti delle aule e della presenza di scarafaggi nei prefabbricati.

Una decisione che arrivata dopo le proteste dei genitori , gli esposti al Nas e soprattutto a seguito dell’intervento della Dirigente scolastica Paola Napoli.

La situazione si fa incandescente

Il prossimo 8 ottobre 2019 alle ore 8.45, ad Anguillara Sabazia partirà una manifestazione da via Duca degli Abruzzi fino ad arrivare a piazza del comune. L’iniziativa parte dai genitori degli studenti ex via Verdi i quali richiedono la massima partecipazione e condivisione anche alla cittadinanza di Anguillara Sabazia. I genitori hanno tenuto a sottolineare che la manifestazione è pacifica e non ha a che fare nulla con la politica.
Inoltre, sempre i genitori dei ragazzi, hanno chiesto se possibile di indossare una maglietta bianca con scritto Davanti “205°Circolo Didattico.
Dietro” DIRITTO ALLA SCUOLA “: “Siamo una comunità – scrivono su Facebook – ed il problema è di TUTTI, vi ringraziamo anticipatamente”.

Intanto Silvio Bianchini scrive in una nota: “Vogliamo dire all’Anselmo – sottolinea – che gli appalti di lavori e forniture hanno delle polizze a garanzia su cui rivalersi qualora i lavori sono stati realizzati male o le forniture non hanno caratteristiche e certificazioni previste nel bando di gara. Invece di emettere le solite comunicazioni prive di fondamento (della parte lesa) ci risponda la Anselmo dell’appalto della scuola e gli 800.000 euro spesi per una struttura usata e fatiscente.

Vogliamo sapere dov’è la scuola della presentazione in pompa magna nella quale si lodavano le caratteristiche con foto e descrizioni da scuola Alto Atesina, con certificazione energetica e materiali ecosostenibili che ci avrebbero fatto risparmiare (su questo punto ci torneremo) sui consumi energetici e ambienti salubri.
Vogliamo sapere molte cose per questo abbiamo richiesto tutti gli atti relativi al bando di gara e fase lavori per renderci conto di come sono stati amministrati i soldi della collettività, di come è stato gestito l’appalto e com’e stato possibile collaudare e rilasciare l’agibilità (tutto in un giorno) di una struttura che dalle foto pubblicate, può sembrare tutto tranne che una scuola all’avanguardia.

Anni fa per un po di acqua in una scuola alcuni adepti presenti in maggioranza crearono una campagna diffamatoria nei confronti del Sindaco Pizzorno, cosa dovremmo fare noi oggi per 800.000 euro buttati in una struttura fatiscente e inagibile??

Su questo e altro non solo chiederemo conto ma ci dovranno spiegare anche della folle delibera di giunta per la nuova scuola da 5,1 milioni di euro senza copertura economica. Sulla questione, il Capo Area Economica ci dovrà dimostrare (e ne risponderà) dove ha intenzione di andare a raschiare il barile (vuoto), dopo che sta anticipando 1,5 milioni di lavori per il fotovoltaico delle scuole e relativo mutuo, 450.000 euro per asfaltare tre strade e 1,4milioni da sborsare per i container.

Stiamo parlando di un esposizione economica nel prossimo anno di 8,4 milioni di euro, con coperture ipotetiche prive di fondamento, per non parlare delle cause pendenti per altri 3milioni, il tutto condito da incapacità amministrativa e stupida supponenza!!!”




Bracciano, maneggi nel mirino: maxi multa a due attività

BRACCIANO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio, predisposto dal Gruppo di Ostia.
Al termine dei controlli sono finite in manette 2 persone, mentre 7 sono state denunciate a piede libero ed altre 4 sono state segnalate all’Ufficio Territoriale del Governo per abituale assunzione di droga.
Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Castelnuovo di Porto hanno arrestato due cittadini italiani su cui pendeva un ordine di carcerazione, rispettivamente per i reati di ricettazione, porto abusivo di arma e violazione di sigilli.

Entrambi sono stati accompagnati presso il carcere di Rebibbia.
Con l’ausilio dei Carabinieri del NAS di Roma, delle ASL locali ed il supporto aereo del Nucleo Elicotteri Carabinieri, continua il serrato controllo ai maneggi/aziende agricole, presenti sul territorio.
In particolare, sono state elevate contravvenzioni per un ammontare totale di circa euro 8.000 a due maneggi, ove sono state riscontrate difformità sul registro di carico degli equidi e dei trattamenti farmacologici, nonché sui dati identificativi di 3 equidi, sprovvisti sia di microchip che di passaporto.
Inoltre, un autotrasportatore è stato fermato e multato poiché trasportava alcuni cavalli senza le prescritte autorizzazioni di viaggio.
Nel corso dei controlli stradali effettuati nei comuni prospicenti il lago di Bracciano, i Carabinieri hanno denunciato tre cittadini italiani, per detenzione ai fini di spaccio, in quanto trovati in possesso di varie dosi di differenti sostanze stupefacenti. Inoltre, due persone sono state deferite per porto di oggetti atti ad offendere, poiché in possesso di un coltello di 23 cm ed una sciabola artigianale, occultati nelle rispettive autovetture.
Infine 3 giovani sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza.
Sono 4 invece gli automobilisti trovati in possesso di hashish e cocaina. Oltre alle sanzioni per loro è scattata anche la sospensione della patente di guida.




Colleferro, figlio aggredisce con un coltello e minaccia di morte il padre 81enne che lo aveva accolto in casa ai domiciliari

COLLEFERRO (RM) – Nonostante fosse già in regime di arresti domiciliari presso l’abitazione del padre 81enne che lo aveva accolto per non farlo rimanere in carcere, lo ha aggredito e lo ha minacciato di morte con un coltello in pugno.

Questo è quanto hanno accertato i Carabinieri della Stazione di Colleferro che hanno arrestato il figlio violento 45enne, del luogo.
L’uomo è già stato arrestato tempo fa dai Carabinieri, per il reato di stalking nei confronti dell’ex compagna e per questo portato presso il carcere di Velletri. Successivamente su richiesta del padre 81enne, il 45enne è riuscito ad ottenere dal Tribunale di Sorveglianza l’autorizzazione a scontare la misura cautelare presso l’abitazione del padre. Ma anche qui l’uomo ha continuato ad avere comportamenti violenti, facendo intervenire i Carabinieri in più occasioni, presso il domicilio dell’anziano. I militari nei vari interventi hanno ricostruito la vicenda certificando, non solo episodi di violenza domestica nei confronti dell’81enne, ma anche come il 45enne abbia continuato ad avere comportamenti persecutori nei confronti dell’ex compagna 28enne.
Le risultanze dei Carabinieri di Colleferro sono state pienamente accolte dall’Autorità giudiziaria, che ha disposto per il 45enne nuovamente la traduzione presso il carcere di Velletri.




Fabrica di Roma, rapinatore di Civita Castellana in manette

I carabinieri della stazione di Fabrica di Roma, hanno arrestato un rapinatore originario di Civita Castellana di 40 anni, poiché a seguito di indagini mirate ed articolate, effettuate dai carabinieri della stazione, è risultato essere l’ autore di una rapina cruenta commessa a Corchiano nei confronti di un anziano pensionato del luogo, avvenuta nel mese di Agosto.
Lo scorso 27 agosto infatti, a Corchiano, il pensionato di 76 anni mentre passeggiava in una via del centro, veniva avvicinato da un individuo che con fare minaccioso gli chiedeva del denaro in prestito, ed al rifiuto opposto dal pensionato lo aggrediva violentemente a calci e pugni e gli rapinava il portafogli; immediatamente la vittima veniva soccorsa e venivano avvisati i carabinieri, che iniziavano le investigazioni dato che il rapinatore si era
dileguato senza lasciare traccia; le indagini, svolte in modo incisivo e efficace, hanno consentito ai carabinieri della stazione di Fabrica di Roma di individuare il rapinatore nel quarantenne di Civita Castellana, e di
raccogliere elementi di prova che permettevano al tribunale di Viterbo di emettere su richiesta della Procura della Repubblica l’ordine di arresto ,successivamente eseguito nei confronti del rapinatore