Ferrovie ex concesse, la “rivoluzione” di Nicola Zingaretti: Roma lido e Roma Viterbo in gestione alla Regione. Resta il nodo sulla Roma Giardinetti

C’è voluto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per cercare di stendere un velo, pietoso, sulle condizioni delle ferrovie ex-concesse, immortalate da Legambiente nel dossier Pendolaria, importante quanto puntale appuntamento annuale.

“Dopo aver risanato e reso di nuovo competitivo il Cotral, dopo aver rinnovato i treni per pendolari e aver messo in campo centinaia di milioni d’euro di investimenti, ora la Regione prenderà in gestione anche le tratte Roma-Lido e Roma-Viterbo“.

Parole pronunciate da Nicola Zingaretti qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa per la riapertura del cantiere della nuova stazione di Flaminio, che metterà in collegamento la fermata della metro A con la stazione di testa della RomaNord.

Insieme al Governatore l’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri, il Presidente della stessa Cotral Amalia Colaceci, l’amministratore unico di Astral Antonio Mallamo e il vicepresidente della Regione Daniele Leodori.

“Subito 800milioni di euro – ha spiegato il presidente della Regione Lazio – 500 dei quali disponibili entro il primo semestre del 2020, per migliorare la vita delle persone che viaggiano tutti i giorni e far ripartire i cantieri fermi da anni”.

“Queste linee fanno schifo, – ha detto ancora Zingaretti – abbiamo accolto il grido di dolore dei pendolari. Dal 2013 è stata avviata una mezza rivoluzione nel comparto dei trasporti, è stata risanata la Compagnia Cotral, rinnovato il parco veicoli con 1000 bus nuovi e svecchiato il materiale rotabile delle ferrovie regionali”.

E ora, salvo complicazioni, spetta alle ex-concesse:

144 milioni saranno impiegati per la Lido e 337 milioni per la Viterbo. Nello specifico. Investimenti Roma-Lido: opere civili nelle stazioni (recinzioni e barriere fonoassorbenti); nuovo deposito Ostia Lido; manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente; sistema di comunicazione terra-treno (segnalamento, potenziamento e risanamento della linea elettrica); Rinnovo totale dell’armamento della linea, compresi i deviatoi. Investimenti Roma-Viterbo: Raddoppio della stazione Flaminio; Raddoppio della tratta Riano – Morlupo; Predisposizione raddoppio tratta Montebello – Riano; Manutenzione straordinaria materiale rotabile esistente; Potenziamento deposito Acqua Acetosa; Potenziamento linea elettrica.

Elenco interventi messa in sicurezza Roma-Viterbo

A questi si aggiungono 315 milioni per l’acquisto di 38 nuovi treni per le due ferrovie ex concesse, già sono state spedite le lettere di invito per l’acquisto della prima tranche di treni (5 Roma Lido e 6 Roma-Viterbo), per un ammontare di 100 milioni, di cui 40 milioni di fondi ministeriali e 60 milioni di fondi regionali. Il 28 febbraio del 2020 scadrà il bando e si procederà alla seconda fase della gara.

Il cambio della governance:

“Dal 1 gennaio 2020 – ha proseguito Zingaretti – Astral spa affiancherà Atac nella gestione delle infrastrutture fino al 1 luglio 2020, data in cui Astral diventerà unico gestore delle infrastrutture e dal 1 gennaio del 2021 Cotral affiancherà Atac nella gestione dell’esercizio, fino al 1 luglio 2021, quando Cotral diventerà gestore unico dell’esercizio sulle due linee ferroviarie”.

Si riparte da piazzale Flaminio

“Ripartiamo da qui, da Piazzale Flaminio – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Alessandri – abbiamo scelto questo cantiere, nel giorno della sua riapertura, per illustrare nuovamente i grandi investimenti che stiamo mettendo in campo sulle ferrovie ex concesse. Piazzale Flaminio è un punto nevralgico di questo nuovo inizio che vedrà, a partire dal 2020, le due linee trasformarsi in cantieri, con più di 500 milioni di euro di risorse, degli 800 complessivi, attivabili entro il primo semestre del prossimo anno, tra interventi sulle infrastrutture, sulle dotazioni tecnologiche e acquisto nuovi treni».

Una svolta, “una grande svolta”, secondo i diretti interessati, dopo anni di incertezze, ripensamenti e vertiginose piroette. Ma è il presente e la gestione del servizio durante i cantieri, che dureranno fino al 2024, a tenere banco e a preoccupare i pendolari. Lo scorso 25 dicembre il Comitato della RomaNord, infatti, ha presentato un esposto alla Procura di Roma e di Viterbo “l’ennesimo per segnalare”, scrive Fabrizio Bonanni nel sito, “l’immane stato di degrado del servizio che viene fornito all’utente pendolare che viaggia sulla linea Roma-Viterbo. Riteniamo doveroso che qualcuno intervenga a mettere ordine e sistemare le cose: stiamo sempre peggio e senza visione sul futuro. Su quei treni noi ci viaggiamo tutti i giorni, mentre chi ha poteri decisionali non viaggia con noi”.

Dal Campidoglio, interviene il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno che trova singolari, “per non dire “ridicole” e lontane dalla logica” le affermazioni di Zingaretti. “Ovviamente che Roma Viterbo e Roma Lido non brillino per efficienza è un dato di fatto, negarlo sarebbe da sciocchi, ma addossare la colpa al gestore, ad Atac, anche se capisco può essere facile a livello mediatico, è un insulto alla logica, al buon senso e molto lontano dalla realtà”. Poi rilancia: “La Roma Lido deve essere una metropolitana, lo abbiamo messo nero su bianco nel PUMS“.

Peccato che la dismissione delle due ex-concesse è stata inserita nel Piano Industriale Atac, parte integrante del Concordato Preventivo, e peccato, altresì, che il corrispettivo di 90milioni di euro erogati annualmente dalla Regione all’Azienda Capitolina, secondo quanto stabilito dal Contratto di Servizio ancora in essere, è destinato anche alla manutenzione ordinaria dei beni, delle infrastrutture, dei mezzi e degli impianti ferroviari. O no?

Disquisizioni
politiche a parte, resta da capire cosa ne sarà della Roma-Giardinetti, ora limitata a Centocelle. Linea fuori dalle grazie regionali, per le sue
caratteristiche tranviarie, ma anche fuori da quelle comunali, dato che Roma Capitale deve ancora formalizzare
l’acquisizione dell’infrastruttura. Oggetto questo della mozione presentata
dalla consigliera comunale Svetlana
Celli
, che sarà discussa dall’Assemblea Capitolina nei primi mesi del
prossimo anno.

A complicare le cose lo stop del Ministero dei Trasporti (si auspica momentaneo) al prolungamento e all’ammodernamento della linea, sviluppato e fatto proprio dall’Amministrazione e inserito nel PUMS. “Tale progetto”, spiega l’ing. Andrea Spinosa, che ha collaborato alla sua stesura, «era stato ben valutato dal MIT, tanto da rientrare tra i primi nella classifica finale delle istanze: la scelta finale è stata però di non inserire progetti con prescrizioni (la prima scelta era di finanziarlo con prescrizione sul cambio dell’armamento nella stesura del definitivo) ma di rimandarli all’istruttoria relativa al riparto 2019, con scadenza per la presentazione delle integrazioni al 30/04/20 (da non confondersi con il riparto 2020 e scadenza per le istanze al successivo 1° giugno). E il progetto della linea Termini-Tor Vergata è proprio uno dei due che è automaticamente incluso nel nuovo riparto, essendo già stato ammesso nel primo e non incluso nel riparto 2018 per motivazioni non relative a carenze o difetti della proposta ma a scelte tecniche”.

Ma il cambio dell’armamento,
e cioè della larghezza tra le rotaie, così come richiesto dal MIT, è un vincolo
non di poco conto e rischia di compromettere l’intero impianto. Infatti, ci
sono punti dell’attuale ferrovia, tipo il sottovia Casilino, compreso tra le
fermate Sant’Elena a Porta Maggiore, in cui risulta davvero difficoltoso, dati
gli spazi esigui, installare binari a scartamento ordinario. Per non parlare
dei raggi di curvatura, altro aspetto tecnico.

E mentre si aspetta la manna dal cielo, il servizio si trascina a fatica. Domenica mattina un altro treno, il secondo nel mese di dicembre, è finito fuori dai binari, durante le manovre all’interno del deposito/officina di Centocelle. A denunciarlo l’Associazione TrasportiAmo e l’ORT-Osservatore Regionale sui Trasporti in un comunicato congiunto: “Il tempo delle chiacchiere è terminato, questa linea, che gioca un ruolo fondamentale nella mobilità della Casilina, insieme alla Metro C, deve uscire dal limbo nel quale è caduta a causa del menefreghismo istituzionale. I Comitati di quartiere, le associazioni dei pendolari e i cittadini devono unire le proprie forze e pretendere il suo risanamento”.

Il convoglio deragliato domenica scorsa a Centocelle

“L’ennesimo svio ed il mancato finanziamento del Ministero”, aggiunge Andrea Ricci dell’Osservatorio, “dimostrano ulteriormente che non c’è davvero più tempo da perdere se non si vuole che sia scritta un’altra pagina vergognosa nella storia dei trasporti romani e del Lazio. L’Osservatorio collaborerà con tutte le altre realtà che si sono occupate in questi anni della linea per fare, con un’iniziativa condivisa e dal basso, i passi che spingano, a partire dal pro-getto presentato al MIT, Ministero, Regione e Comune a rapidamente concludere gli atti amministrativi che consentano di riportare questa linea, in sicurezza, efficienza e sostenibilità, a riprendere il ruolo centrale che le compete”.

D’accordo il CESMOT che si unisce “alle richieste delle altre associazioni del settore, tra cui TrasportiAmo, riteniamo sia urgente ed indifferibile che Regione e Comune si affrettino a spiegare ai cittadini cosa intendono fare della linea e se nel 2020 dovranno continuare a fare i conti con l’inefficiente gestione Atac, colpevole anche dell’assurda limitazione della linea a Centocelle. Il tempo delle chiacchiere è terminato, ora è tempo di rilanciare un’infrastruttura strategica per la mobilità della Casilina». Mentre da Legambiente Lazio, il presidente Roberto Scacchi ammonisce: «La linea deve diventare un moderno Tram, e tornare a percorrere ogni metro dei binari fino alla stazione Giardinetti fuori il GRA, e non fermarsi nel nulla, sulla Casilina e senza neanche incrocio finale con una fermata della Metro C”.

Corre, intanto,
la petizione online lanciata proprio da Trasportiamo (per firmarla qui),
un altro segnale che indica quanto la Giardinetti sia importante soprattutto
per i cittadini del Municipio V e VI.




Fabrica di Roma, standing ovation per il concerto di fine anno

FABRICA DI ROMA (RM) – A Fabrica di Roma nella serata di ieri si è tenuto il concerto di chiusura d’anno della Banda musicale Raffaele Poleggi. Una tradizione, reintrodotta di recente dal Maestro Giovanni Angelini, per salutare e ringraziare amici e sostenitori del Gruppo.

Musica leggera, che ha spaziato da Zucchero a M. Jackson e classici della tradizione natalizia hanno animato la serata, chiudendo un anno ricco di concerti e partecipazioni.

Nell’anno che si appresta a finire, la Banda musicale ha stretto importanti collaborazioni classificandosi nei primi posti nel concorso bandistico organizzato a Ronciglione e partecipando al raduno a Gallese.

Senza mai dimenticare le proprie origini, concerti, sfilate e
processioni nel paese di Fabrica di Roma sono la colonna portante del Gruppo
che ha permesso in questi anni di proseguire sempre all’insegna della Musica.

Le note, capaci di far sognare in un linguaggio universale,
hanno unito, nel concerto di ieri sera, ancora una volta. La folla presente,
infatti, si è lasciata trascinare dal Maestro Angelini sui ritmi melodici e
incalzanti per concludere cantando insieme ai musicisti.

La banda musicale Raffaele Poleggi chiude il 2019 con un
sorriso grazie a tutte le persone che la sostengono, ai parroci Don Luigi e Don
Silvano che mostrano sempre sensibilità e partecipazione e al presentatore
Claudio Ricci che anima di storia ogni pezzo.

Tutto questo è reso possibile dall’unione e l’impegno dei
trenta musicisti che compongono la Banda musicale e un saluto speciale va ad un
giovanissimo musicista che ieri si è esibito per la prima volta con la tromba,
un legame che durerà secoli.




Bracciano, presepe vivente più grande d’Italia: l’amministrazione Tondinelli fa il pieno di consensi [I VIDEO]

BRACCIANO (RM) – Grande successo di presenze e di gradimento per il presepe vivente di Bracciano, il più grande d’Italia.

Un’ idea voluta e realizzata dall’amministrazione di Armando Tondinelli in collaborazione con i rioni di Bracciano, l’Associazione Commercianti e soprattutto con il prezioso ausilio della Pro Loco.




Bracciano, presepe vivente più grande d’Italia: record di ingressi al debutto di Santo Stefano

BRACCIANO (RM) – Grande successo di presenze e di gradimento per il presepe vivente di Bracciano, il più grande d’Italia.

Un’ idea voluta e realizzata dall’amministrazione di Armando Tondinelli in collaborazione con i rioni di Bracciano, l’Associazione Commercianti e soprattutto con il prezioso ausilio della Pro Loco.

Il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli

Il presepe con 25 associazioni storiche partecipanti e 200 figuranti è stato allestito per la prima volta nella splendida cornice di palazzo Odescalchi: “L’atmosfera che si respira a Bracciano sotto Natale – ha detto il sindaco Armando Tondinelli – è indescrivibile. Grazie a una forte azione sinergica con le associazioni e agli ottimi rapporti che giorno dopo giorno abbiamo costruito siamo riusciti a realizzare qualcosa di unico. Venite a trovarci anche il 29 e il 6 gennaio, vi aspetto”.

Un successo senza precedenti

I numeri registrati hanno decretato quello che può definirsi un successo senza precedenti: in un solo giorno 4 mila e 500 ingressi registrati. Le visite al presepe sono iniziate alle ore 15:00 per terminare poco dopo le 19:00.

I servizi di collegamento con la navetta vicino ai parcheggi di Bracciano sono stati efficienti, senza disagi per i visitatori.

Migliaia di visitatori per il presepe vivente

Il presepe vivente ha riscosso gradimento da parte della cittadinanza e soprattutto dalle migliaia di visitatori arrivati per visitarlo.

Tanti gli artigiani in mostra che hanno rappresentato ai visitatori le loro arti e mestieri: armigeri, arcieri e falconieri, maghi, alchimisti e amanuensi, giullari, contadine e lavandaie, falegnami, fabbri, orafi e cartai, cestai, fornai, calzolai, candelari, scultori, vasai.

Molti i cavalieri e le dame, i musici a sfilare lungo i percorsi illuminati del Castello. Suggestiva l’immagine di Papa Sisto IV Francesco Della Rovere che in fuga da Roma colpita dalla peste del 1476 trovò rifugio nella torre di San Giacomo della fortezza braccianese, dove tornò nel 1481 per trascorrere un periodo di soggiorno ospite degli Orsini, suoi alleati contro i Colonna.

Gli assessori Claudia Marini (Cultura) e Luca Testini (Bilancio e Turismo) sono stati sempre presenti insieme al Sindaco Tondinelli a monitorare la prima giornata di apertura alle visite del presepe.

Il presepe di Rossana Ricciardi la “Ricamatrice di Papi”

Sorprendente anche il presepe allestito dalla vulcanica quasi ottantenne Rossana Ricciardi, la “Ricamatrice dei Papi” che ama farsi chiamare “artigiana” e non artista. La sua mostra allestita presso l’Archivio Storico è un’opera unica nel suo genere perché i personaggi sono rivestiti di stoffe preziose, sete, broccati. La lana utilizzata per rivestire le pecore è quella originale

Venticinque pezzi unici

rivestiti di stoffe preziose, sete e broccati, un’opera di sei metri per tre, sormontata da stelle e angeli in volo.

Il celebre Presepio artistico e artigianale di Rossana Ricciardi, conosciuta come “la ricamatrice dei Papi”, inaugurato l’8 dicembre nel suo nuovo allestimento presso la Sala dell’Archivio Storico di Bracciano, è di nuovo aperto alle visite del pubblico nella prima settimana del 2020 (da venerdì 3 a lunedì 6 gennaio).

Originaria delle Marche, nata 79 anni fa a Sarnano, la “Signora dei presepi” espone a Bracciano un’opera realizzata venti anni fa e che ha girato tutta l’Italia, la cui principale peculiarità è il rivestimento dei personaggi realizzato con scampoli delle stoffe utilizzate per i paramenti sacri delle massime cariche vaticane, cardinali e papi, che la Ricciardi ha voluto così proteggere perché non andassero perduti.

Rossana Ricciardi con l’assessore alla Cultura Claudia Marini

Rossana Ricciardi ha imparato a ricamare all’età di 12 anni nel Collegio delle Suore di San Giuseppe di Macerata. Trasferitasi giovanissima a Roma, negli anni ’60 ha lavorato per importanti sartorie specializzate in paramenti sacri, tra cui il celebre Laboratorio di Arte Sacra di Marcello De Ritis, realizzando abiti e accessori di valore inestimabile e dove si è specializzata nell’arte del ricamo con filo d’oro. Nel 1963 fu premiata per aver realizzato la straordinaria pianeta cinquecentesca indossata nel film Il Magnifico Avventuriero sulla vita di Benvenuto Cellini.




Anguillara Sabazia, cartelle pazze Tari. Interviene l’assessore Landolfi. Fioroni: “Caos è prassi”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Interpellato da L’Osservatore d’Italia, l’assessore al Bilancio e Patrimonio ad Anguillara Sabazia Fabrizio Landolfi, interviene sulla pioggia di cartelle pazze relative la Tari arrivate a tante famiglie di Anguillara Sabazia a pochi giorni dal Natale.

Innanzitutto, occorre fare una premessa. – dichiara Landolfi – L’Ente – prosegue – effettua ogni anno due tipi di controlli.

Il primo è relativo ai versamenti omessi (siano essi parziali o totali) riferiti ad immobili correttamente dichiarati (come ad esempio una rata non pagata).

Il secondo, invece, è più specifico, ed è un controllo in cui l’Ufficio verifica la rispondenza delle informazioni rilasciate in sede di iscrizione o variazione (quali ad esempio metri quadri o componenti del nucleo familiare) per inviare successivamente l’avviso di accertamento per evasione del tributo.

I risultati di queste due tipologie di verifica vanno però notificati ed inviati separatamente, proprio perché riferiti a differenti violazioni.

Purtroppo, a causa di un’errata impostazione del software, alcuni avvisi hanno tenuto conto di entrambe le violazioni e vanno pertanto rettificati o parzialmente annullati, attività che, attualmente, stiamo già svolgendo su singole segnalazioni pervenute.

Nel contempo, stiamo cercando una soluzione – conclude l’assessore al Bilancio – che possa permettere la rettifica d’ufficio, in modo da rendere il processo più semplice per il cittadino.

Cosa è successo?

Dal Comune sono arrivate richieste di pagamento della tassa sui rifiuti relativa il 2014, senza distinguere tra chi ha già pagato e chi invece deve ancora regolarizzare una quietanza che tra l’altro viene richiesta dopo cinque anni, data che potrebbe vedere già prescritte diverse somme dovute dai furbetti della Tari all’Ente.

Manciuria: “L’ennesimo flop della gestione dell’amministrazione di Sabrina Anselmo”

E già fioccano i ricorsi e i reclami dei residenti, molti dei quali si sono rivolti all’associazione civica AnguillaraSvolta presieduta da Sergio Manciuria: “Mi sono informato – dice Manciuria – e non risultano diversi versamenti relativi il 2014 nel server del Comune a causa di un cambio programmatico del software. Le cartelle pazze hanno colpito circa il 25 per cento dei contribuenti su 8 mila circa totali. Siamo di fronte l’ennesimo flop della gestione dell’amministrazione di Sabrina Anselmo in quanto saranno recuperati poche migliaia euro rispetto all’accertamento complessivo sicuramente superiore al mezzo milione di euro, costringendo migliaia di famiglie alla spasmodica ricerca dei famigerati F24 regolarmente pagati. Un Natale per Anguillara sicuramente senza luminarie ma con sotto l’albero una bella cartella pazza a cui far fronte”.

Residenti pronti a tutelarsi nelle sedi opportune

Un altro residente di Anguillara, Carlo Zugarelli è furioso: “Abbiamo ricevuto una richiesta di pagamento Tari 2014 – dice – addirittura di mille e cento euro circa che già abbiamo pagato regolarmente al Comune. È possibile che sotto Natale dobbiamo essere colpiti dalle bollette pazze?”.

Anche un altro residente, Pietro Tranquillo ha ricevuto una cartella da oltre 400 euro: “Faremo ricorso – dice – devono annullare la cartella, altrimenti ci vediamo costretti a tutelare i nostri diritti nelle sedi opportune. È mai possibile trovarsi nella condizione di doversi difendere quando si pagano regolarmente le tasse?”.

Fioroni: “Questa Amministrazione è solita recapitare alle famiglie bollette già scadute”

Non è affatto sorpreso il consigliere comunale di opposizione Antonio Fioroni: “Purtroppo , questa delle bollette pazze – sostiene Fioroni – è prassi in quanto questa Amministrazione è solita recapitare alle famiglie bollette già scadute o con richieste di soldi già versati anziché perseguire i veri evasori e pensare a fare cassa. Inoltre, ricordarsi di chiedere dei soldi alla soglia della prescrizione delle somme dovute è una palese mancanza di organizzazione e di rispetto nei confronti delle famiglie di Anguillara”.




Bracciano, il Tribunale di Civitavecchia condanna l’ex sindaco Giuliano Sala e altri sei consiglieri per abuso di ufficio

BRACCIANO (RM) – Piomba come un macigno giudiziario la sentenza di primo grado sull’estromissione illegittima dell’allora consigliere comunale Armando Tondinelli, attuale sindaco a seguito del consiglio comunale del 9 luglio 2012.

L’ex sindaco Giuliano Sala e gli altri consiglieri, per il Tribunale di primo grado, sbagliarono ad estromettere Tondinelli consumando il reato di abuso di ufficio. Il Tribunale di Civitavecchia si è pronunciato questo mercoledì 18 dicembre 2019

Tre assoluzioni rispettivamente per gli allora consiglieri Pagliarani, Mondini e Latini perchè il fatto non costituisce reato mentre ha condannato Giuliano Sala e gli altri consiglieri (Nardelli, Ciervo, Borzetti, Michelangeli, Lucci e Capparella) per abuso di ufficio a 6 mesi con pena sospesa e al risarcimento del danno in via equitativa di 2000 euro ad Armando Tondinelli e 3000 euro al Comune con liquidazione di euro 3.870 per spese legali per entrambi.

L’allora consigliere comunale Tondinelli fu infatti illegittimamente estromesso dal consiglio comunale, per poi essere reintegrato a seguito del pronunciamento del TAR che comunque ha eccepito la giurisdizione passando il testimone al giudice ordinario.

Il Comune fu condannato a pagare 17.000 euro a titolo di risarcimento danni. In sintesi, per il Tar il tenore delle dichiarazioni di Tondinelli rilasciate alla testata giornalistica erano perfettamente in linea con il suo mandato di consogliere comunale.

Ricordate la storia? Tondinelli aveva denunciato, con ampia cassa di risonanza mediatica, lottizzazioni edilizie ritenute “abusive” perché sarebbero state realizzate mediante procedure “illegittime”. A quel punto l’allora consiglio comunale di Bracciano, per iniziativa dell’ex sindaco Giuliano Sala, decise di procedere con giudizio civile contro Tondinelli e i giornalistici che fecero un servizio per Rai News per diffamazione a mezzo stampa e lesione d’immagine del comune (delibera 11 giugno del 2012) e conseguentemente dichiarava decaduta la carica di consigliere di Tondinelli per sopravvenuta imcompatibilità propria a causa della controversia che si era andata ad instaurare con il Comune.

Non è tardato ad arrivare il commento dell’ex sindaco Giuliano Sala: “Sono appena stato condannato dal Tribunale di Civitavecchia – scrive Sala su Facebook – per un asserito abuso d’ufficio commesso per aver votato nel 2012, con i pareri tecnici e giuridici favorevoli dei dirigenti comunali, le delibere di consiglio comunale relative alla decadenza per incompatibilità dell’allora consigliere Tondinelli. Esprimo soddisfazione per l’assoluzione di tre consiglieri e grande rammarico per gli altri sei che, insieme a me, sono stati ritenuti colpevoli”. L’ex sindaco prosegue poi il suo post aggiungendo che aspetterà di leggere le motivazioni della sentenza per poi proporre appello.

Fatto sta che adesso, sottolineare da parte dell’ex sindaco che il suo voto era fondato sulla base di “con i pareri tecnici e giuridici favorevoli dei dirigenti comunali” sembra quasi voler condividere a posterioriori delle responsabilità che invece nello storico giudiziario di questa vicenda non sembrano esserci.

Dove sarebbero i pareri tecnici espressi dai dirigenti comunali? Per ora gli unici condannati in primo grado sono l’ex sindaco e gli altri ex sei consiglieri. Ma i gradi di giudizio sono tre e per il momento, ricordiamo, si tratta di una sentenza di primo grado.

Preferisce non commentare la sentenza l’attuale sindaco Armando Tondinelli: “La sentenza parla da sola e non voglio infierire oltremodo ma voglio continuare ad anteporre gli interessi della collettività rispetto a tante dinamiche personalistiche che adesso danno i frutti. Tutti i nodi vengono al pettine – dice Tondinelli, liquidando la questione – noi continuiamo a lavorare per far uscire Bracciano da queste vecchie e oppressive logiche politiche”.




Fiumicino, in mostra le sculture finaliste del concorso “Leonardo e il viaggio. Oltre i confini dell’uomo e dello spazio”

FIUMICINO (RM) – Sei laboratori trasparenti da oggi ospitano le sei opere finaliste del concorso, bandito da ADR in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo, che completeranno dal vivo le loro sculture in aeroporto e che poi verranno esposte presso l’area d’imbarco E.

L’iniziativa nasce da una norma di legge (L. n° 717 del 29/07/1949): qualora un’infrastruttura venga realizzata con  una quota di finanziamento pubblico, come nel caso del Molo E/Avancorpo, una percentuale dell’investimento deve essere destinata all’arricchimento architettonico dell’infrastruttura che, nello specifico, prevede la creazione di opere d’arte contemporanea.

Il bando di concorso, predisposto da ADR,
pubblicato a giugno e diffuso sui siti di settore del mondo dell’arte, era
rivolto ad artisti italiani e stranieri di età inferiore ai 40 anni, categoria
Young, e ad artisti italiani e stranieri di età superiore ai 40 anni, categoria
Over; dal punto di vista tecnico si
richiedeva la realizzazione di un’opera scultorea in marmo bianco delle Alpi
Apuane, entro precisi limiti in termini di dimensioni e pesi.

Ogni artista ha consegnato un progetto grafico ispirato al tema «Leonardo e il viaggio. Oltre i confini dell’uomo e dello spazio».  Nell’opera, al fine di rappresentare al meglio lo spirito del genio leonardesco, dovevano essere trasferiti i concetti di libertà, velocità, dinamismo, tecnologia, innovazione, studio puntuale e analitico del corpo umano e della natura come strumento per arrivare al superamento dei confini umani e territoriali. I sei artisti, selezionati da una commissione che accoglie esperti del settore, hanno realizzato il 90% del lavoro nei propri atelier. Le sculture potranno essere ultimate dal vivo nei laboratori installati al mezzanino del Terminal 3,

situato nell’area partenze aperta a
passeggeri, accompagnatori e visitatori.

Una volta completate, le opere resteranno
esposte per un periodo limitato nei laboratori. Durante questa fase  i passeggeri potranno votare la preferita
tramite il sito Internet dedicato. Successivamente le opere saranno trasferite
al Molo E, dove si terrà la premiazione finale dei primi classificati per ciascuna
categoria, Young e Over, sulla base della seconda valutazione della commissione
giudicatrice.

Per informazioni il sito https://leonardo-il-viaggio.adr.it




Anguillara, Manciuria sul Natale sotto la gestione Anselmo: “No alle luminarie, si alle cartelle pazze”

“La diversamente amministrazione Anselmo ha abituato i cittadini di Anguillara ad aspettarsi di tutto, ovviamente in chiave negativa. Eppure, a distanza di 42 mesi di gestione riesce comunque a stupire per pressappochismo e incapacità amministrativa: ben oltre 2000 famiglie, sotto l’albero di natale troveranno come dono del sindaco giallo sbiadito, la richiesta di quietanza della tariffa rifiuti risalente al 2014”.

Cosi riferisce Sergio MANCIURIA, Presidente di AnguillaraSvolta, l’arrivo della cartella TARI supplementare a quella dell’anno in corso

“Lo stupore nel vedere recapitata la cartella pazza di matrice grillina – osserva il referente sabatino – dipende esclusivamente dalla motivazione per la quale è stata emessa e non certo perché a ridosso delle feste natalizie: non risultano i versamenti nel server del comune a causa di un cambio programmatico del software”.

“Qualche buontempone addetto alla notizia bufala di origine controllata – continua il Presidente – proverà a trincerarsi dietro l’inefficienza della precedente gestione a guida partito democratico, senza ovviamente spiegare perché aspettare il quinto anno utile con la possibilità di vedere prescritte eventuali somme ai soliti furbetti evasori della Tari. Una tassa, ricordiamo, totalmente a carico dei contribuenti di Anguillara e – ribadisce il responsabile di AnguillaraSvolta – che secondo indiscrezioni dall’area metropolitana, per mano della delegata all’ambiente Silvestri, con il nuovo appalto previsto per la primavera 2020 si vorrebbe incrementare del 30% annuo”.

“Siamo talmente convinti dell’ennesimo flop della gestione grillina, che salvo rari casi di smarrimento o dimenticanza – conclude Manciuria – saranno recuperati poche migliaia euro rispetto all’accertamento complessivo sicuramente superiore al mezzo milione di euro (media di 250 euro a famiglia), costringendo migliaia di famiglie alla spasmodica ricerca dei famigerati F24 regolarmente pagati. Un Natale per Anguillara sicuramente senza luminarie ma con sotto l’albero una bella cartella pazza di Babbo Grillino”.




Trevignano Romano, atto vandalico alle luminarie: responsabili incastrati dalla videosorveglianza

TREVIGNANO ROMANO (RM) – La scorsa notte, ignoti hanno vandalizzato e distrutto due “renne luminescenti”, del valore di circa 1500 euro, fatte collocare in occasione delle festività natalizie dall’amministrazione comunale di Trevignano Romano nella piazza principale del paese,

Le ricerche dei responsabili sono scattate subito dopo l’intervento dei carabinieri e l’attività investigativa ha consentito in un primo momento di identificare un gruppo di giovani ragazzi maggiorenni, che era stato notato proprio aggirarsi nell’area d’interesse durante la serata del danneggiamento, in stato di evidente ebbrezza alcolica.

Successivamente dall’analisi di
alcune immagini di videosorveglianza, i militari sono riusciti a scoprire che
proprio uno dei ragazzi del gruppo, aveva materialmente sradicato le due renne,
prendendole a calci.

Per il giovane vandalo, di 21 anni,
di Bracciano, con precedenti, è scattata la denuncia penale per danneggiamento
aggravato.




Anguillara, brutto incidente: muore Martina Oro

Giovanissima, bella, solare e con tante passioni come quella per la Roma e per le moto. Martina Oro è morta ieri notte intorno alle 2.30 su via Braccianese Claudia ad Anguillara Sabazia.

I vigili del fuoco sono stati i primi a darne notizia. Martina era in auto con una sua amica, la vettura è finita fuori strada e si è schiantata contro un albero.

Le ragazze sono state estratte dalle lamiere dai pompieri. Una ventenne, Martina Oro, purtroppo non ce l’ha fatta, è morta. L’altra giovane è rimasta ferita e trasportata con l’eliambulanza all’ospedale Gemelli di Roma. Al momento è ricoverata in rianimazione, la prognosi è riservata. Ha riportato fratture in diverse parti del corpo. Le sue condizioni di salute al momento sono stabili ed è sedata.

Secondo quanto si apprende, le due ragazze sono di Ponton dell’Elce, quartiere di Anguillara Sabazia.




Anguillara Sabazia, abuso consigliere Pierdomenico. Fioroni: “Amministrazione grillina arrivata al capolinea”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Cosa dice il Movimento 5 stelle? Onestà. Bene, ora è il momento di applicare questo principio. Nonostante l’ordinanza di demolizione il consigliere Massimo Pierdomenico ha deciso di fregarsene, probabilmente perché si è adeguato al senso di onnipotenza di tutta la maggioranza.” Questo un primo commento del Consigliere comunale ad Anguillara Sabazia Antonio Fioroni dopo aver appreso la notizia della sanzione di 10mila euro al consigliere di maggioranza Pierdomenico del governo locale guidato da Sabrina Anselmo, eletto sotto l’effige del M5s per non aver dato corso all’ordinanza di demolizione per opere abusive che quest’ultimo ha realizzato su una sua proprietà in zona vincolata.

La sanzione è motivo di incompatibilità col ruolo di Consigliere comunale

“Dopo 6 mesi dall’accertamento – prosegue Fioroni – un briciolo di giustizia è stata fatta e il comune si è finalmente mosso multandolo. Il pagamento dei 10.000 euro non è però la fine del procedimento. La sanzione è motivo di incompatibilità, il Sindaco ora dovrà chiedere le dimissioni del consigliere. Non è possibile che un eletto abbia sanzioni dallo stesso Ente che è chiamato ad amministrare. Ricordo a tutti – commenta ancora il consigliere Fioroni – che ora il terreno dovrà essere acquisito a patrimonio del comune e vigilerò affinché questo accada, non per accanimento personale ma solo perché quando si tratta di persone esterne al “circolo grillino” non si fanno problemi a compiere gesti forti senza pensare alle conseguenze. Questo è solo l’ennesimo scandalo che coinvolge questa amministrazione arrivata da troppo tempo al capolinea, oltre a chiedere le dimissioni di Pierdomenico è tempo che l’intera maggioranza prenda la situazione in mano sfiduciando anche il Sindaco, visto il rapporto molto stretto che la stessa ha con il consigliere coinvolto. Anguillara merita di più, merita di essere rispettata.”