Bracciano, Covid-19. Il sindaco: “Lavoriamo per varare una manovra economica a favore dei commercianti e operatori turistici”

BRACCIANO (RM) – L’amministrazione Tondinelli è al lavoro per programmare una ripartenza dell’economia locale e del turismo dopo oltre un mese di fermo delle attività: “Stiamo lavorando per il futuro – dice il Sindaco Armando Tondinelli –  per varare una manovra economica importante che possa permettere anche ai commercianti e gli operatori turistici, oltre ovviamente alle fasce più deboli, di poter affrontare il dopo Covid-19 in maniera corretta per far ripartire l’economia del nostro paese”. Una notizia molto importante per i negozianti e gestori di attività turistiche preoccupati per le perdite economiche registrate a causa dell’emergenza: “Siamo consapevoli – ha concluso il Sindaco –  dell’entità della crisi economica causata da questa pandemia e proprio per questo motivo cercheremo di favorire in ogni modo le attività commerciali e turistiche allo scopo di consentire una ripresa più accelerata. Noi ci siamo e siamo vicini al tessuto florido, virtuoso e produttivo della nostra Bracciano. Sono sicuro che saremo in grado di risollevarci presto. Insieme ce la faremo!”




Pomezia, Covid-19. Nessun nuovo caso. Il sindaco: “Importante continuare a rimanere a casa e limitare gli spostamenti allo stretto necessario”

POMEZIA (RM) – Nessun nuovo caso registrato nella giornata di oggi a Pomezia. Rimangono 39 i casi accertati di Covid-19, di cui 9 in isolamento domiciliare e 5 presso strutture sanitarie. Salgono a 23 i cittadini guariti. Sono 42 le persone in isolamento domiciliare precauzionale (non positivi), di cui 31 in uscita nei prossimi 7 giorni (salvo nuovi aggiornamenti).

“Continua a salire il numero dei concittadini guariti – commenta il Sindaco Adriano Zuccalà – Un dato che ci rassicura sull’andamento dell’epidemia nella nostra Città. Rimane alta l’attenzione con controlli a tappeto su tutto il territorio e verifiche sulle seconde case. In poche ore sono stati controllate circa 300 abitazioni ed emesse 12 sanzioni”.

“Come noto, le misure per il contenimento del contagio sono state prorogate fino al prossimo 3 maggio, è quindi importante continuare a rimanere a casa e limitare gli spostamenti allo stretto necessario – conclude Zuccalà – Colgo l’occasione per augurare a tutti, nonostante la situazione, una serena Pasqua e ringraziare i medici, le forze dell’ordine, i volontari e tutti colori che continueranno a lavorare in queste giornate di festa per tutti noi”​.




Pomezia, Covid-19: la Epta dona 100 mila euro al Comune. Il sindaco: “Gesto di forte altruismo con cui potremo aiutare centinaia di famiglie”

POMEZIA (RM) – La multinazionale Epta ha realizzato una donazione di 100mila euro a favore del Comune di Pomezia per offrire un contributo importante in questa fase di emergenza che anche il nostro territorio sta affrontando. 

Epta, rappresentata dalle famiglie Nocivelli e Triglio Godino, è un gruppo che opera a livello internazionale nel mondo della refrigerazione commerciale per la grande distribuzione organizzata, per il canale Food & Bev ed Ho.re.ca, noto sul territorio locale per il suo stabilimento, storica sede del marchio Misa.

Il contributo versato sarà utilizzato per le spese legate all’emergenza, quali pacchi alimentari, contributi a chi è in difficoltà, sostegno alle associazioni di volontariato, alla Protezione Civile e a tutto il personale impegnato in prima linea per gestire l’emergenza.

“Si allunga la lista delle aziende e dei privati che scendono in campo per supportarci in questa fase emergenziale – ha commentato il Sindaco Adriano Zuccalà –. È importante fare squadra per uscire quanto prima da questa terribile pandemia e far ripartire Pomezia e l’Italia intera. Voglio ringraziare il gruppo Epta e il suo Presidente Marco Nocivelli per il gesto di forte altruismo con cui potremo aiutare centinaia di famiglie. Questa crisi ha fatto emergere la centralità delle reti di solidarietà per supportare chi ha più bisogno e per contrastarne l’isolamento”.​




Pomezia: in corso lavori di manutenzione alla scuola d’infanzia Maria Immacolata e alle scuole primarie di Santa Procula e San Giovanni Bosco

POMEZIA (RM) – Non si fermano gli interventi di manutenzione negli istituti scolastici del territorio. Durante il periodo di chiusura delle scuole dovuto all’emergenza Covid-19, l’Amministrazione comunale sta portando avanti una serie di lavori di riqualificazione. 

La prima oggetto di intervento è stata la scuola d’infanzia Maria Immacolata, dove è stata effettuata una tinteggiatura totale di tutti gli spazi interni. 

Presso la scuola primaria di Santa Procula sono state realizzate invece prove strutturali e prove geologiche: si tratta di sondaggi propedeutici per la progettazione di interventi finalizzati all’adeguamento degli edifici alla vigente normativa sismica.

Ricordiamo che il Comune di Pomezia è risultato infatti vincitore di un bando – a cui ha partecipato nell’agosto del 2019 – per la progettazione di interventi finalizzati all’adeguamento degli edifici o delle strutture pubbliche alla vigente normativa sismica. Le prove sono state tutte eseguite, ora si procederà con la pittura totale delle pareti. 

A breve altre prove strutturali interesseranno anche la primaria San Giovanni Bosco. Anche in questo caso il Comune è risultato vincitore di un bando, per un importo totale di circa 2 milioni di euro, che comprende la progettazione e i lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico.

“Stiamo lavorando cercando di sfruttare al massimo questo periodo di chiusura delle scuole – ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci – per portare avanti una serie di interventi di manutenzione. A causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria molte ditte hanno difficoltà nel reperimento dei materiali e di conseguenza tante attività lavorative non possono essere portate avanti, ma stiamo cercando di effettuare più lavori possibile. A fronte del reperimento dei materiali continuerà l’attività di pittura anche delle altre scuole”.

“L’Amministrazione comunale – ha proseguito il Sindaco Adriano Zuccalà – sta proseguendo nella riqualificazione del patrimonio scolastico di competenza comunale. Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza e l’efficienza dei luoghi frequentati da bambini e ragazzi, docenti e operatori. Di solito gli interventi più significativi nelle scuole vengono effettuati soltanto nei periodi di chiusura dei plessi, ovvero nei mesi di luglio e agosto; in questo caso abbiamo approfittato dello stop dell’attività didattica ordinaria per anticipare alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.




Pomezia, acqua: al via i lavori per i nuovi collegamenti idraulici al serbatoio di via dei Castelli Romani

POMEZIA (RM) – Sono partiti lunedì 6 aprile i lavori per i nuovi collegamenti idraulici al serbatoio di via dei Castelli Romani. Per consentire la realizzazione dell’opera, che durerà circa 10 giorni, è stato istituito un senso unico alternato in prossimità dell’incrocio con Via Campobello.

“Stiamo utilizzando queste giornate in cui le vie cittadine sono praticamente vuote – spiega l’Assessore Federica Castagnacci – per realizzare lavori che, altrimenti, avrebbero causato diversi disagi al traffico. I nuovi collegamenti idraulici sostituiranno le pompe di via Giamaica, interessate spesso da guasti, garantendo così il potenziamento e la regolazione del flusso di acqua potabile”.

Questa fase dei lavori, realizzata dal Comune di Pomezia per un valore di 94.000 euro, è propedeutica all’attivazione del serbatoio sopraelevato di via dei Castelli Romani che consentirà l’attivazione di nuove utenze idriche nelle zone di Pomezia Nord, Santa Procula, via Laurentina, via Campobello e traverse, via Naro e traverse, Monte d’Oro e, in una fase successiva, Monachelle.

“Un’opera fondamentale – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – per garantire un bene primario come l’acqua potabile ai quartieri che ne sono ancora sprovvisti”.

Contemporaneamente il Comune sta procedendo ad impermeabilizzare la copertura del serbatoio stesso, danneggiata a seguito della tromba d’aria del 15 novembre dello scorso anno.




Regione Lazio, Covid-19. trend contagi rallenta al 3,9 percento: la situazione aggiornata nelle ASL e Aziende Ospedaliere

Si è conclusa alla presenza dell’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato la videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

“Oggi registriamo un dato di 151 casi di positività, si conferma il rallentamento del trend al 3,9%. A Rieti si registra un dato di 58 casi in prevalenza già noti, relativi ai cluster delle case di riposo, notificati in ritardo e che rappresenta 1/3 dei casi totali nella regione, mentre Roma città continua il rallentamento. Buone le performance registrate dalle terapie intensive dell’A.O. Sant’Andrea che hanno un dato di bassa mortalità. Su dieci pazienti critici che entrano in terapia intensiva infatti otto di questi hanno un esito clinico positivo. Proseguono i controlli nelle case di cura, circa 1/3 di queste strutture sono state controllate su tutto il territorio e oltre il 60% delle RSA. Da questa mattina partono le prime RSA COVID. Questa mattina ho inoltre fatto visita al COVID Center dell’Ospedale dei Castelli e ho potuto apprezzare una particolare attenzione alla sicurezza e i percorsi. Un ringraziamento va a tutti gli operatori. Superata quota 50 mila tamponi effettuati da inizio emergenza e sono in continua crescita i guariti che salgono di 27 unità nelle ultime 24h arrivando a 502 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 12.684 e i decessi nelle ultime 24h sono stati 10” commenta l’Assessore D’Amato.

La nuova app della Regione ‘LazioDrCovid’ in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, ha già registrato oltre 81 mila utenti che hanno scaricato l’applicazione e 2.200 medici di famiglia e 310 pediatri di libera scelta collegati. Per quanto riguarda infine i DPI – dispositivi di protezione individuale oggi sono in distribuzione presso le strutture sanitarie: 64.000 mascherine chirurgiche, 32.200 maschere FFP2, 3.200 maschere FFP3, 6.500 camici impermeabili, 28.000 calzari, 63.000 guanti e 15.000 cuffie.

La situazione nelle Asl e Aziende Ospedaliere:

Asl Roma 1 – 15 nuovi casi positivi. 2 i pazienti che sono guariti. 1.498 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Controllate 10 RSA su 18 e più di 40 case di riposo del territorio;

Asl Roma 2 – 16 nuovi casi positivi. 43 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Controllate 10 RSA su 18 e il 70% delle case di riposo del territorio;

Asl Roma 3 – 8 nuovi casi positivi. 10 i pazienti che sono guariti. 2 i decessi: due uomini di 79 e 84 anni con precedenti patologie. 1.545 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Attivati oggi 4 posti di terapia intensiva all’Ospedale Grassi. Controllate 5 RSA sulle 10 presenti nel territorio;

Asl Roma 4 – 3 nuovi casi positivi. 1 paziente è guarito. 0 decessi. 1.498 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Si sono conclusi i controlli su tutte le RSA e case di riposo del territorio;

Asl Roma 5 – 12 nuovi casi positivi. 4 i pazienti sono guariti. 3 pazienti sono deceduti. 1.577 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. 44 su 49 le case di riposo controllate. Una risultata abusiva è stata denunciata;

Asl Roma 6 – 11 nuovi casi positivi. 2 decessi: una donna di 70 anni di Albano e un uomo di Velletri di 44 anni. 54 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. A Genzano da oggi operativo il laboratorio per il test COVID. Completate le verifiche sulle strutture socio assistenziali del territorio;

Asl di Latina – 14 nuovi casi positivi. Deceduta una donna di 80 anni con precedenti patologie. 3 pazienti sono guariti. 3.832 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Controllato il 58% delle case di riposo e il 100% delle RSA;

Asl di Frosinone – 6 nuovi casi positivi. 2 pazienti sono guariti. 0 decessi nelle ultime 24 ore. 301 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Prevista la riapertura il PS di Alatri dopo la sanificazione da parte dei Vigili del Fuoco. Controllate l’85% delle case di riposo e il 100% delle RSA del territorio;

Asl di Viterbo – 8 nuovi casi positivi. 5 pazienti sono guariti. Anche oggi non si registrano decessi nella provincia. 2.305 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Controllate il 30% delle RSA e delle case di riposo del territorio;

Asl di Rieti – 58 nuovi casi positivi di cui 30 dal cluster di Contigliano e gli altri riferibili alle case di riposo del territorio. Il dato è frutto di un ritardo delle notifiche nelle giornate precedenti. 2 pazienti sono guariti. 2 decessi: un uomo di 91 e un uomo di 83 anni con patologie pregresse. 31 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Controllato il 50% delle case di riposo e il 100% delle RSA del territorio;

Policlinico Umberto I – Attualmente 134 pazienti ricoverati in degenza ordinaria e 23 pazienti ricoverati in terapia intensiva. 2 pazienti sono guariti;

Azienda Ospedaliera San Giovanni – Non si registrano operatori sanitari positivi. Domani sarà attivato il laboratorio per il test COVID h24;

Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – Attivo servizio psicologico per cittadini e operatori h24. Terapie intensive: ad oggi su 10 pazienti ricoverati in terapia intensiva 8 sopravvivono;

Policlinico Gemelli – 250 pazienti ricoverati in posti letto ordinari. 40 pazienti ricoverati in terapia intensiva;

Policlinico Tor Vergata – 7 pazienti sono guariti. Domani saranno attivati ulteriori 16 posti letto dedicati;

Azienda Ospedaliera San Camillo – Operativo il laboratorio per il test COVID;

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – 8 pazienti ricoverati. 3 neonati e 2 mamme di Civitavecchia sono risultati negativi al primo tampone, in attesa del secondo per la conferma della guarigione;

Ares 118: Non si registra nessuna difficoltà sui trasferimenti e sulle terapie intensive

IFO – Attivo il servizio di consulenza dermatologica e venereologica a distanza per tutti coloro che hanno necessità di contattare uno specialista. Da domani operativo il laboratorio per il test COVID;

Università Campus Bio-Medico – 8 pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in degenza ordinaria al COVID Center Campus Biomedico.




Asl Rm6, i dati non sono allineati: l’editoriale del direttore

A volte è importante riflettere ad alta voce. Per alcuni versi sono profondamente toccata dall’umanità e dalla competenza di molti colleghi che ai tempi del Coronavirus preferiscono tacere e contare fino a dieci anziché correre dietro una conta spasmodica dei positivi, anche ufficiosi, svilendo e demolendo tutto il lavoro buono che la categoria porta avanti.

Non è semplice per nessuno. E mi si permetta uno sfogo, non sono affatto soddisfatta di come certe Asl, come la Rm6, gestiscano la comunicazione con i giornalisti, le amministrazioni locali che diventa poi la comunicazione con la cittadinanza.

Mi spiego meglio, spesso la realtà non coincide con la conta. Si vedono camper che circolano e fanno i tamponi, cittadini chiusi in casa perché hanno ricevuto i risultati, altri con parenti stretti positivi ma che non riescono a ottenere la possibilità di fare un tampone per escludere un possibile contagio.

Mi arrivano telefonate di persone in lacrime che non possono dire addio ai loro cari entrati per una patologia e diventati positivi nelle strutture.

Ci sono altri residenti del territorio Asl Rm6 che comunicano la loro positività al loro sindaco, tanto per essere trasparenti e per ricevere una parola di solidarietà ma che non risultano nel conteggio del giorno che fa la Asl.

I dati che arrivano dalla Asl Rm6 ai sindaci non appaiono allineati con la realtà. Le dimostrazioni sono innumerevoli basta citare i casi di Albano, è stata data notizia sia dei primi casi positivi che non erano stati comunicati, sia dell’età delle persone e delle circostanze del contagio vedi la gita religiosa ad Assisi che poi ha causato almeno cinque ricoveri e una persona deceduta ieri.

Tutta questa cronaca chi ce l’ha fornita? Nessuna delle istituzioni, proiettandoci come cronisti allo sbaraglio a caccia dei contagiati omessi. Poi con il contagocce sono arrivate le informazioni e questo grande gap ha fatto sì che si creasse un grande spartiacque tra i quotidiani che come il nostro preferiscono non fare falsi allarmismi e si attengono a una conta ufficiale che ci arriva con enorme approssimazione e i quotidiani che comunque vogliono contare anche i positivi sommersi.

In pratica la carenza d’informazione ha messo tutti contro tutti. Invece, questo non dovrebbe accadere. Qui non si pretende di sapere nome e cognome ma soltanto il numero di positivi esatto di ogni giorno con specifica dei Comuni di appartenenza e di informazioni che si ritengono importanti per la collettività come ad esempio se il contagiato sia entrato a contatto con qualcuno con particolare attenzione ai focolai (case di riposo, posti di lavoro come addetti ai supermercati ecc)…

Lavoro encomiabile stanno facendo quasi tutti i sindaci che cercano il più possibile di aggiornare i cittadini sullo stato dei fatti, sui contagi sebbene leggo in alcune situazioni la volontà di mettere la polvere sotto il tappeto. Di dire che i contagi sono pochi, di sminuire una situazione pandemica unica e devastante.

La mia impressione, confortata anche da lunghe chiacchierate con chi naturalmente e per ovvi motivi non può palesarsi e metterci la faccia è che le conte giornaliere siano poco attendibili e che se un giorno ci sono 3 contagiati e il giorno dopo 20 dipende soltanto dal numero di tamponi che si effettuano. Ci sono giorni dove in alcuni Comuni non si effettuano tamponi e quindi i contagiati risultano stabili, non aumentano. E noi pensiamo che sia un bene ma in realtà non è un dato attendibile. Si muore per delle patologie pregresse o soltanto per coronavirus? In entrambi i casi penso ma sarebbe bene scindere meglio questo dato perché se ogni giorno contiamo i decessi di anziani già malati rischiamo di non avere i dati puliti.

Bisognerebbe fermarsi. Oggi abbiamo perso molto tempo intorno alla comunicazione di un sito online fatta ieri nel tardo pomeriggio (3 aprile) su un contagiato a Nemi.

Si è aperta una vera e propria caccia al positivo cercando di circoscrivere il campo. In tanti ci hanno telefonato e tanti abbiamo contattato noi: “Come stai cara vicina di casa? Quanto tempo che non ci sentiamo…”. I sospetti hanno cavalcato e predominato sulla nostra capacità di essere razionali. Chi non ha una stabilità psicofisica ben salda con una notizia del genere può essere colto da attacco di panico, da crisi e non a caso i distretti sanitari hanno attivato i consulti psicologici per telefono.

Ma torniamo ai fatti. Come è possibile che abbiano scritto di un contagiato senza che sia stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale? Evidentemente avranno avuto i loro motivi e le loro fonti. Ma perché nel 2020 queste fonti rimangono carbonare? Ebbene su Nemi, la Asl non comunica nulla al Comune (quindi si deduce che ad oggi non ci siano contagi) ma il sito locale è ancora lì con la notizia di un positivo e il link rimbalza sui social, viene condiviso e crea agitazione, preoccupazione e anche tanti sospetti: cosa ci nascondono? Di chi è la mancanza? Perché?

Non ho scritto per dare delle risposte a tutte queste domande ma per denunciare una gestione della comunicazione da parte della Asl Rm6 che non funziona. Ripeto, i decessi, i dati, i fatti spesso non sono confortati dai numeri che vengono dati con ritardo o messi in un calderone approssimativo e dunque poco attendibile. sicuramente sono dati non allineati con la realtà. Domani è domenica e chissà quanti tamponi fatti avranno un esito, chissà se la situazione sarà stabile per poi tornare a impennarsi lunedì e soprattutto chissà se veramente c’è questo positivo a Nemi a cui a questo punto facciamo i nostri migliori auguri ovunque egli sia e se realmente esista.




Bracciano, 6 nuovi positivi: il Sindaco dichiara guerra a coloro che non rispettano le regole

BRACCIANO (RM) – “Oggi a Bracciano abbiamo 6 nuovi positivi al Covid-19. – Fa sapere Armando Tondinelli Sindaco di Bracciano – Questo sta ad indicare che questa situazione non si è affatto conclusa e mi rivolgo soprattutto a chi pensava che tutto fosse finito: non è così. Dobbiamo rimanere a casa!

https://www.facebook.com/comunedibracciano/videos/814302825727170/

Questa mattina – prosegue il Sindaco – ho fatto un giro a Bracciano e purtroppo ho visto troppa gente in giro, gente che parlottava, gente che camminava come se stesse facendo una passeggiata. Non va affatto bene! Pochi giorni fa sono stato criticato per l’uso del drone e su questo punto voglio ribadire un concetto: utilizzerò tutti i mezzi a disposizione che ho, anche se sono pochi, per colpire coloro che non rispettano le regole.

Sarò intransigente e ho già dato disposizione alle forze dell’ordine di accentuare ancora di più i controlli. Non è possibile andare avanti così e voglio continuare questa linea forte e ben delineata di invito al rigore perché lo devo all’Istituzione che rappresento, lo devo a tutti i cittadini perbene che rispettano le regole, lo devo a tutti coloro che lavorano senza sosta e parlo degli operatori sanitari che sono in prima fila per tutelarci dai contagi e lo devo soprattutto a coloro che sono morti a causa di questo virus.

Infine – conclude Tondinelli – voglio ringraziare tutti coloro che stanno facendo beneficenza in silenzio senza apparire sui social: li ringrazio veramente di cuore, sono tanti e così intendo essere il vero concetto di beneficenza: donare in silenzio senza protagonismi. Grazie di cuore, insieme ce la faremo!”




Roma, Guardie Zoofile: denunce e sanzioni tra Civitavecchia, Tolfa e Allumiere per maltrattamento animali

Ancora un intervento delle Guardie Zoofile dell’OIPA di Roma nell’ambito dell’operazione denominata “Spartacus” volta alla repressione dei maltrattamenti dei cani in generale, ma in particolare di quelli sfruttati per la caccia.

Questa volta gli agenti dell’OIPA sono intervenuti nella provincia nord di Roma, tra Civitavecchia, Tolfa e Allumiere, zona di cosiddetti “cinghialari” ovvero cacciatori dediti alla caccia al cinghiale, la più cruenta per gli animali e la più pericolosa per gli umani, questa tipologia di caccia infatti ogni anno causa tantissime vittime tra gli stessi cacciatori e a non solo, spesso vengono coinvolte persone estranee all’attività venatoria che per loro sfortuna si vengono a trovare sulla traiettoria dei pallettoni.

Trentadue cani da caccia sono stati trovati in un canile abusivo in zona boschiva, legati a catene cortissime, nel fango, con cucce improvvisate realizzate con tavole di legno e non coibentate, esposti alle intemperie in una zona dove l’inverno le temperature scendono spesso sotto lo zero.

Le Guardie Zoofile dell’OIPA hanno sottoposto a sequestro tutti gli animali e richiesto l’intervento della ASL Roma 4 la quale ha confermato la detenzione degli animali in condizioni incompatibili con la loro natura, condizione che integra il reato previsto dall’articolo 727 del codice penale.

I cacciatori di cinghiali sono organizzati in squadre, per braccare gli ungulati impiegano mute di cani composte da molti esemplari, molti di questi muoiono nello scontro. Altri cani restano vittime del “fuoco amico”, amico per modo di dire visto il trattamento che i cacciatori gli riservano.

Alcuni cacciatori per contenere le spese di mantenimento dei cani, realizzano delle strutture fatiscenti, completamente abusive, spesso nelle zone boschive e di campagna; oltretutto i poveri cani nei mesi durante i quali la caccia è chiusa (febbraio-settembre) sono costretti in tuguri in completo isolamento e senza la possibilità di attività fisica nè rapporti sociali, con gravidanze continue per il commercio dei cuccioli.

L’operazione “Spartacus” dell’OIPA ha già portato al rinvenimento di molte strutture abusive a Roma e provincia, con le conseguenti denunce all’Autorità Giudiziaria per i maltrattamenti ai quali sono sottoposti gli animali, oltre alle sanzioni per migliaia di euro.




Bracciano, nuovo look per il giardino della scuola Tittoni. Il sindaco: ora tocca all’istituto Silvestri

BRACCIANO (RM) – Completamente rifatto il giardino della scuola comunale primaria Tommaso Tittoni di Bracciano. L’intero plesso scolastico è stato sanificato in tutti locali ed è pronto per accogliere nuovamente i bambini quando terminerà l’emergenza Covid-19.

A renderlo noto il primo cittadino Armando Tondinelli attraverso un post sulla pagina Facebook del Comune dove per l’occasione è stato inserito anche un video illustrativo.

“Non sappiamo se la campanella tornerà a suonare nel mese di maggio o direttamente a settembre – ha scritto il sindaco Tondinelli – ma comunque vada, noi lavoriamo in vista di un nuovo ritorno alla normalità per fornire una calorosa accoglienza ai ragazzi che per primi hanno fatto il sacrificio di contenere la loro vivacità e rispettare le regole insieme alle loro famiglie”.

Tondinelli ha inoltre reso noto che gli interventi non sono finiti: “Provvederemo – ha aggiunto il sindaco – inoltre una volta approvato il bilancio ad intervenire anche sul giardino dell’Istituto Silvestri in via dei Lecci. È importante che le famiglie sappiano che i ragazzi che frequentano i plessi comunali troveranno le aule sanificate. Stiamo continuando a pensare non solo al lavoro pubblico fine a se stesso ma anche all’effetto benessere che c’è dietro. Siamo convinti – ha concluso – che i parchi, giardini, cortili scolastici, verde pubblico, ambiente naturale devono essere osservati con entusiasmo e come sana promozione per la salute fisica e mentale dei ragazzi”.

https://www.facebook.com/comunedibracciano/videos/833894407115071/



Anguillara Sabazia, ampliamento cimitero comunale: dopo anni di immobilismo il commissario passa ai fatti

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il Commissario Prefettizio di Anguillara Sabazia ha deliberato l’inizio dei lavori di ampliamento del cimitero comunale dando formale mandato “al Responsabile dell’Area Urbanistica – Edilizia – Lavori pubblici di valutare le modalità tecniche per la realizzazione in tempi celeri, di un numero minimo di loculi necessario per fronteggiare l’emergenza, nelle more della realizzazione dell’ampliamento del cimitero comunale, anche alla luce dei progetti tecnici elaborati ed agli atti dell’Ufficio”.

Un atto, quello del Commissario Prefettizio, che arriva – finalmente – dopo l’immobilismo di questi ultimi 4 anni da parte dell’amministrazione pentastellata guidata dalla ex sindaca Anselmo che ha portato all’inevitabile emergenza loculi e quindi a deliberare la requisizione temporanea delle tombe ai legittimi proprietari ancora in vita.

Era il 4 agosto 2017, quando la Giunta Anselmo, con delibera n. 114 approvò il progetto di fattibilità tecnica ed economica per realizzare i lavori di ampliamento del cimitero cittadino.

Poi il nulla, a parte qualche proclama su Facebook

Il Commissario Prefettizio pone dunque la parola fine a una delle pagine tristemente dimenticate dalla politica locale e che ora in attesa dell’imminente ampliamento continuerà ad assistere alla temporanea requisizione dei loculi ceduti in concessione e non ancora utilizzati.

Sono stati infatti riconfermati i criteri già esposti nella delibera di giunta n. 30 del 22-02-2018 che prevedevano la “Requisizione temporanea di un loculo a tutti i soggetti che ne hanno in concessione più di uno e requisizione temporanea, in via secondaria dei loculi liberi in base alla data di nascita del concessionario”.