San Cesareo: usura, estorsione e truffa: sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro per 3 residenti

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo il sequestro di beni del valore di oltre 5 milioni di euro, disposto dal Tribunale Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina nei confronti di LICENZIATO Mario (classe 1947), il figlio Mauro (classe 1981) e HUDOROVICH Elvis (classe 1977), tutti residenti a San Cesareo (RM), arrestati dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma nel luglio 2018 per fatti di usura, estorsione, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa aggravata ai danni dello Stato e intestazione fittizia di beni.

L’indagine, denominata “Terza età”, aveva consentito di ricostruire una serie di prestiti a tassi usurari – tra il 90% e il 180% annuo, con punte del 570% – erogati, per lo più, a imprenditori in gravi difficoltà economiche. L’attività veniva svolta in modo continuativo e professionale: “compà voi dovete capire una cosa io, cioè io, cioè chi fa per me, che con i soldi ci lavoriamo”, affermava in una telefonata intercettata Mauro LICENZIATO.

Quando le vittime non effettuavano i pagamenti alle scadenze imposte scattavano le minacce. Mario LICENZIATO così diceva a una persona incaricata della riscossione: “chiama subito … gli devi dire «la cambiale non è stata pagata» … dici «che aspetti che viene Mario lì sopra e ti rompe la testa a te e a tuo figlio» … se no devo chiamare a … e lo devo mandare là, lo devo mandare a rompergli la testa”.
I proventi venivano poi reinvestiti in imprese operanti nei settori alberghiero, della ristorazione e del commercio di autoveicoli, intestate a familiari o compiacenti “prestanome”.
Una società, in particolare, era stata costituita per gestire una casa di riposo per anziani ad Artena (RM). Il business si era rivelato talmente redditizio che Mario LICENZIATO si stava organizzando per aprire un’altra analoga struttura a San Cesareo.

Partendo dalle risultanze dell’operazione “Terza età”, gli specialisti del G.I.C.O. hanno eseguito meticolosi accertamenti economico-patrimoniali, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con l’obiettivo di aggredire, attraverso gli strumenti della normativa antimafia, le ricchezze illecitamente accumulate dal gruppo criminale.

In una conversazione con Pasquale ZAZA, nipote del boss di camorra Michele ZAZA inteso “Michele o’ pazz”, Mario LICENZIATO, che non risulta aver mai svolto alcuna attività lavorativa, dichiarava: “io e te guadagniamo da un miliardo a un miliardo e mezzo l’anno”. Mauro LICENZIATO e Elvis HUDOROVIC, con redditi dichiarati modesti o addirittura nulli, mantenevano un tenore di vita particolarmente agiato, fatto di ville di pregio, auto di lusso, frequenti vacanze e beni voluttuari di particolare valore economico.
Sussistendo i presupposti soggettivi – pericolosità sociale dei 3 proposti – e oggettivi – disponibilità di beni in misura sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati – il Tribunale di Roma ha emesso il decreto di sequestro in corso di esecuzione, che ha ad oggetto il patrimonio milionario accumulato in pochi anni, così composto:

  • quote societarie di maggioranza di un’impresa che gestisce una casa di riposo per anziani ad Artena, ora affidata ad un amministratore giudiziario;
  • 19 immobili ubicati nei comuni di San Cesareo, Palestrina e Anzio;
  • 4 automezzi, tra cui una Porsche;
  • 11 rapporti finanziari per circa 180.000 euro e denaro contante per quasi 230.000 euro;
  • 5 polizze assicurative vita per circa 150.000 euro;
  • 11 orologi di pregio, tra cui numerosi Rolex, nonché un lingotto d’oro e preziosi del valore complessivo di oltre 170.000 euro.

L’operazione di oggi testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica, del Tribunale e della Guardia di Finanza di Roma volto a individuare le ricchezze illecitamente accumulate dalla criminalità, al fine di restituirle alla collettività.




Bracciano, opposizione scatenata tra “esibizioni canterine” e video fake: interviene l’assessore Luca Testini

BRACCIANO (RM) – A Bracciano ultimamente una certa parte dell’opposizione dirama comunicati, poi pubblicati da una parte della stampa locale in copia carbone, che puntualmente vengono smentiti dai rappresentanti del governo locale.

Gli ultimi casi sono stati quelli che hanno visto prima alcune affermazioni rese dal consigliere di minoranza Donato Mauro, che alla luce di quanto emerso dall’intervista con la dottoressa Simona Di Paolo, Coordinatore Ufficio di Piano distretto Rm4.3 e Rup – Responsabile Unica Procedimento si sono poi rilevate inesatte e fuorvianti. E successivamente il tentativo sempre del consigliere Donato Mauro insieme al pentastellato Marco Tellaroli di accaparrarsi il merito di una azione di governo che ha visto approvare una importante manovra di bilancio da 243 mila euro a favore dei commercianti, imprenditori e famiglie di Bracciano.

Una opposizione che alla luce di quanto si assiste, soprattutto in questo periodo emergenziale in cui sarebbe necessaria una politica costruttiva più che di mera propaganda sembra non sapere più che “pesci prendere”.

Così, dopo aver assistito anche ad una commovente esibizione canterina da parte di un consigliere di minoranza, con buona pace di Francesco De Gregori, ieri un consigliere grillino ha postato su Facebook un video che elargisce l’ennesima “Lectio magistralis” – questa volta però mancava la lavagna e la bacchetta – per quanto riguarda l’impiego dei soldi pubblici.

Sui contenuti di questo ultimo video è intervenuto, attraverso una video nota, l’assessore al Bilancio Luca Testini che ha voluto fare alcune precisazioni.

https://www.facebook.com/comunedibracciano/videos/1317971205064442/

“Sicuramente non ci piace fare polemica però abbiamo il dovere quantomeno di fare chiarezza quando dall’opposizione vengono fatte delle affermazioni che non corrispondono alla realtà. – Ha detto l’assessore Testini – Ieri in un video – prosegue – è stata menzionata la possibilità di poter impiegare i soldi destinati ai lavori pubblici a sostegno delle famiglie indigenti dei commercianti e delle piccole imprese. Appare davvero curiosa questa proposta da parte dell’opposizione perché il consigliere dei pentastellati dovrebbe conoscere bene il Testo Unico degli Enti Locali e non dovrebbe formulare queste proposte perché chi ha un minimo di competenza sa bene che le entrate di mutuo si possono utilizzare solo ed esclusivamente per i lavori pubblici e quindi sarebbe stato impensabile poter utilizzare quella somma a sostegno delle famiglie.Abbiamo fatto una manovra, di cui ha già dato notizia il Sindaco, di 243 mila euro da destinare ai commercianti, piccoli e medi imprenditori e alle famiglie.
La manovra è stata concretizzata tramite un atto di giunta perché il bilancio era in via di approvazione.
Adesso, cercheremo sicuramente di intervenire su tutte le tasse come già abbiamo ribadito fin dall’inizio di questa emergenza posticipando tutte le scadenze e cercando di trovare un sistema per alleggerire la pressione fiscale su tutti i cittadini in questo momento di emergenza perché siamo consapevoli delle enormi difficoltà cui devono far fronte le famiglie. Ci tenevo a sottolineare questo perché effettivamente anche a noi piacerebbe utilizzare tanti soldi dell’Amministrazione a sostegno dei cittadini ma purtroppo non si può fare perché questi importi destinati ai lavori pubblici (rotatorie, asfalto ecc) sono soldi in conto capitale e quindi per legge non possono essere assolutamente utilizzati come spesa corrente.
Ci tenevo a farvi questa comunicazione per evitare malintesi a seguito della diffusione di un video che purtroppo da false speranze e false informazioni. Noi ci siamo, sempre. Forza Bracciano. Insieme ce la faremo!”




Guidonia Montecelio, Ammaturo: “Il cimitero riapre con il contagocce”

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – ll sindaco di Guidonia Montecelio “concede” l’onoranza limitando l’ingresso a 15 persone contemporaneamente. “Chi stabilisce i tempi di preghiera per i propri cari? – dichiara Giovanna Ammaturo di FdI – L’area è di circa sei ettari – prosegue – e vi riposano quasi 15.000 defunti. Si avvisano le Forze dell’Ordine e la ASL, sperando che certifichino le 195 salme ammassate nella cappella e una sentenza dimenticata da Barbet nei cassetti, anzi che numerare i visitatori.

L’Ordinanza 128 del 2 maggio del sindaco pentastellato di Guidonia Montecelio Barbet, indica che dal 4 maggio riaprirà il cimitero comunale. L’accesso è consentito dal lunedì al venerdì dalla 7,30 alle 17.00 ed il sabato dalle 7,30 alle 13.00. La domenica Barbet l’ha omesso e comunque non lo consente- prosegue Giovanna Ammaturo – con 3 pagine di richiami, al punto 4 “consente” che all’interno non vi siano più di 15 persone contemporaneamente, mentre il punto 5 resta un mistero: la permanenza all’interno sia limitata al tempo strettamente necessario ed esclusivamente per la visita ai propri congiunti, al fine di consentire una maggiore disponibilità di accesso durante l’orario di apertura. È evidente la parafrasi del Presidente Conte a “consentire”, che per i pentastellati sta diventando un liet motiv: quando la mediocrità si allea e congiura per soffocare la libertà, i diritti e soprattutto il buon senso. 15 visitatori su una area di quasi 6 ettari è come cercare un ago in un pagliaio. In pratica una estensione di 90 campi di calcio, dove riposano circa 15.000 defunti. Non capiamo perché a Barbet come a Conte piaccia il numero 15. Vista la simbologia del premier abbiamo provato a fare ricerche in merito a 15, ma nulla sembra pertinente. In un cimitero si va per onorare i defunti, primo indicatore della civiltà di una comunità, ma come fa il sindaco Barbet a misurare i tempi dei parenti in preghiera, resta un mistero, neanche definito dal protocollo. Non è come scegliere un biscotto al supermercato, una operazione in banca o in un ufficio postale, una mela in frutteria, una marca di sigarette o un viaggio in autobus per lavoro. E’nel cuore di ogni cittadino che si reca al cimitero il rispetto: per se stessi, i propri cari e per tutti gli altri. Nessuno nell’incontrare un conoscente è mai andato oltre un cenno di saluto da lontano. Ci sono stati diversi sindaci in Italia, visto il luogo più aperto di qualsiasi supermercato, che non ha chiuso: ad esempio Nettuno. Sono incline a ritenere che Barbet e accoliti intendano mantenere sui carboni ardenti con ansie ed angosce legittimandosi da re corticelli enfatizzando la sottomissione al punto che la cultura del servizio si trasforma in un privilegio feudale. Non si può aprire un cimitero comunale di tale ampiezza oltremodo senza avvertire il gestore, i dipendenti, i fiorai, chi vi lavora intorno, dimenticandosi di non aver eseguito una qualsiasi sanificazione. Negli ultimi due mesi, rimasto chiuso , si sarebbe potuto procedere al collaudo di quei 2030 loculi e 695 ossari fonte di tante liti giudiziarie dove il Comune ha avuto sempre torto oltre al danno erariale. Si sarebbe potuto offrire degna sepoltura a 195 salme che giacciono accatastate da 3 anni nella piccola cappella cimiteriale. Si sarebbe potuto ma non si è fatto se non “concedere” una visita veloce e di circostanza. Grazie Sindaco per aver inviato l’ordinanza 128 alla Polizia Locale, al Prefetto, Asl RM5, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza che spero vengano a constatare che da tre anni non si esegue una sentenza che ordina la sepoltura” senza ulteriore indugio” delle 195 salme e si adoperino di conseguenza anzi che numerare se i presenti sono 15, 35 o 105 su una area sufficientemente vasta e dispersiva di quasi sei ettari. La riapertura deve avvenire gradualmente, conferma Colao, seduto sulla poltrona a Londra. Ma allora perché non riaprire l’isola ecologica come ho richiesto al Sindaco con nota del 24 aprile u.s. previo appuntamento telefonico quanto il cimitero. Sono piccoli segni per il ritorno alla normalità. Questo vogliono gli Italiani: tornare a vivere consapevoli di cosa sia una pandemia da Covid-19. Gli Italiani non sono fessi anzi il contrario né le Istituzioni possono dettare i tempi per onorare i defunti .”




Bracciano, Enzo Picone: Da Tellaroli e Mauro una ‘stupida’ ricerca di paternità. Anziché criticare si rimbocchino le maniche”

Ferma e puntuale la nota del Il Presidente del Consiglio comunale di Bracciano Enzo Picone che arriva a seguito di quello che il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli non ha esitato a chiamare “sciacallaggio mediatico” da parte di Tellaroli e Mauro che in un momento di emergenza tentano di appropriarsi delle iniziative della maggioranza soltanto per pura strategia di consenso politico.

Ecco la nota di Enzo Picone: “Ora basta! Finiamola con la spasmodica ricerca di paternità di atti dovuti e necessari! La posizione di Presidente del Consiglio del Comune di Bracciano mi impone di fare chiarezza su quanto è affermato in questi giorni sui social network e attraverso articoli di giornale della stampa locale al riguardo di una variazione di bilancio approvata in Giunta il 29/04/2020.
Per prima cosa occorre chiarire, con precisione, quanto avvenuto prima della Deliberazione di Giunta Comunale “incriminata” e lo farò in maniera quasi schematica con brevi didascalie affinché il lettore possa avere un quadro chiaro di quanto accaduto.
Il giorno 17 aprile sono state inviate ai Consiglieri del Comune le convocazioni per la Conferenza dei Capigruppo indetta per 22 aprile e per il Consiglio Comunale indetto per 23 aprile.
In data 21 aprile il Movimento 5 stelle invia alla Presidenza una Mozione.
Durante la Conferenza dei Capigruppo tenutasi il giorno successivo alla ricezione della Mozione, quindi in data 22 aprile, ho fatto presente che l’Amministrazione per mezzo della Giunta era in procinto di adottare una variazione di Bilancio rivolta a sostenere l’imprenditoria e le famiglie Braccianesi, ho comunicato, inoltre, che l’Assessore Testini in sede di Consiglio avrebbe riferito nuove informazioni inerenti alle azioni che saranno portate avanti dall’Amministrazione per far fronte a questo periodo di assoluta emergenza.
Ora occorre evidenziare che nella Mozione presentata, si chiede al Sindaco e alla Giunta, oltre ad impegnarsi presso l’ANCI e la Regione Lazio, di trovare fondi per le categorie colpite dalla crisi economica derivante dalla attuale pandemia.
Le categorie individuate nel testo dell’atto vanno dai nuclei familiari alle associazioni senza scopo di lucro in ambito sociale, sportivo e culturale che svolgono servizi a favore della collettività locale, mai è fatta menzione di somme pari o vicine ai 243/300 mila euro.
Vista la copiosità delle categorie richiamate appare evidente che la Mozione è rivolta a impegnare la Giunta nel trovare fondi per la quasi totalità della cittadinanza e non solo, quindi è ovvio e lapalissiano che dopo il 21 aprile qualunque atto approvato in Giunta o Consiglio Comunale, sarà politicamente rivendicato come figlio della Mozione dei 5 stelle, e non so per quale motivo anche dal Consigliere Mauro e a suo dire sostenuta anche da tutta la minoranza.
A mio parere, questa Mozione assume il tenore e la valenza della celeberrima frase della Sibilla Cumana “ibis redibis non moriero in bello”, in altre parole come diremmo noi ai nostri tempi: “Una Mozione 4 stagioni”.
Nel ringraziare chiedo ai Consiglieri che rivendicano inutilmente la paternità della variazione di bilancio ed a colui il quale critica l’insufficienza del contributo a fondo perduto stanziato da questa Amministrazione, di impegnarsi con lo stesso vigore e accanimento verso i loro referenti politici che siedono gli scranni della Regione Lazio e del Governo, come stanno facendo Assessori e Consiglieri dell’Amministrazione Tondinelli, affinché arrivino contributi a fondo perduto per i cittadini di Bracciano, del Lazio e dell’Italia intera.
Sperando di aver fatto luce su alcuni lati bui di questa “stupida” ricerca di paternità porgo un cordiale e affettuoso saluto ai lettori e li assicuro che Sindaco, Assessori e Consiglieri non si sono mai risparmiati e non si risparmieranno mai, nemmeno un giorno, nel cercare di dare risposte concrete ai bisogni nati e che nasceranno a seguito di questo infausto periodo.




Bracciano, obiettivo strade. Partiti i lavori di asfaltatura. Il Sindaco: “Continua il rilancio della città. L’opposizione non continui con la misera opera di sciacallaggio politico”

BRACCIANO (RM) – Iniziata l’asfaltatura delle strade a Bracciano Nuova. Gli interventi di rifacimento dell’intero manto stradale riguardano via Omo Morto, via Borsellino, via Lecci, via Perugini e via Bombieri.

Soddisfatto il Sindaco Armando Tondinelli: “Intendiamo dare un segnale concreto alla cittadinanza  – dice Tondinelli – anche quest’opera è stata programmata nell’ottica di rilancio della città che può avvenire soltanto mettendo mano al decoro urbano, un’azione che non veniva fatta da decenni. Facciamo presente che La delibera di Consiglio con cui avevamo predisposto il rifacimento delle strade è datata 8 ottobre 2019 e in quell’occasione Donato Mauro si astenne dalla votazione e Marco Tellaroli addirittura votò contro. Questa precisazione è dovuta, viste le ultime strumentalizzazioni dei due soggetti di minoranza,  onde evitare che questa coppia di personaggi in cerca d’autore tenti di nuovo di fare sciacallaggio politico anche sulle strade, cercando di appropriarsi la paternità di una iniziativa di questa Amministrazione senza avere il buon senso di tacere in un momento drammatico come questo.  È chiaro che se neppure sono in grado di produrre proposte che sia farina del loro sacco allora farebbero bene a tacere ed evitare polemiche che ci fanno perdere solo tempo. Lavorare per la comunità significa comportarsi correttamente e con onestà intellettuale. Detto questo, proseguiamo dritti con i nostri obiettivi per fare di Bracciano un salotto dell’accoglienza”.  




Guidonia Montecelio, buoni spesa. Ammaturo: “Una carneficina sociale”

Per i sussidi del Covid 19 ai titolari delle carte Soldo, che oscillano da 300 a 500 euro, si “consente” di spendere 100 euro a settimana. L’assessore smentisce l’informativa. Qual’è la verità chiede Giovanna Ammaturo consigliere comunale di FdI

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – “Una carneficina sociale. Solo cosi si può definire la saga dei buoni spesa in atto a Guidonia Montecelio – dichiara Giovanna Ammaturo consigliere comunale di FdI- dopo la quarta giornata di consegna di 227 carte Soldo Care ad altrettanti capifamiglia in silenziosa fila sotto l’acqua ed il sole nel piazzale del centro commerciale Tiburtino in cui il sindaco Barbet (M5S) ha voluto che si svolgessero le operazioni. Non bastassero le forche caudine di dieci dipendenti tra cui due vigili che, più lontano, verificavano la presenza dei cittadini richiamati con sms fossero in elenco. Alla fine del mesto tunnel la ciliegina: un questionario da riempire, identico a quello inviato per e-mail dal richiedente e su cui l’assessorato sociale aveva basato la valutazione unitamente all’informativa su due pagine fitte oltre alla consegna della Carta e per ultimo la raccomandazione reiterata che l’utilizzo era “consentito” per 100 euro a settimana. Come ben descritto in grassetto al punto 15 che l’addetto sottolineava con il dito, parafrasando il paternalismo casareccio che il sindaco Barbet e l’assessore Russo non avrebbero potuto non accondiscendere. Semmai – conferma l’Ammaturo- sono i tributi degli italiani onesti che hanno consentito il piccolo aiuto che a Guidonia Montecelio varia a seconda dei componenti del nucleo familiare da 300 a 500 euro. La terza città del Lazio ha ottenuto in totale 1.001.240,07 euro di cui 645.279,05 ( reversale di accredito del 29 marzo) con il Dpcm 658 quanto a 355.961,02 dalla Regione Lazio delibera 138 ( reversale di accredito 31 marzo). La cura del cittadino inizia con la sua libertà e “ consentire” scimmiottando il presidente Conte la spesa di 100 euro a settimana è un orrore di posizione dominante. Oltremodo l’assessore Russo, interpellato telefonicamente, ha negato, ribadendo che la raccomandazione al punto 15 dell’informativa fosse un retaggio della delibera regionale assentita dalla dirigente da ricopiare. Nulla di più inveritiero. Sul Dpcm di 3 pagine, la delibera regionale di 4 fogli e sull’allegato sulle modalità di erogazione di 3 nulla del genere è descritto semmai per aumentare la platea dei beneficiari di abbassare a 100 euro a settimana specificando un fabbisogno giornaliero di 5 euro procapite e 7 per i minori. Sebbene in questi giorni tutti parlano di sburocratizzare l’Italia a Guidonia il sindaco Barbet attende che si reiteri lo stesso questionario già presentato, “ consente “ di spendere solo 100 euro a settimana, l’assessore conferma il contrario e i dipendenti continuano a dare indicazioni tecniche contro ogni sentimento di libertà mentre la dirigente in smart working. L’informativa consegnata è prima di tutto un errore politico oltre che tecnico. Raccomandare spregiudicatamente il limite di spesa, finora a 924 cittadini, equivale a profittare della ingenuità dei bisognosi. Ad oggi 250 le richieste non ammesse. Non si può essere tanto maldestri contro chi per la prima volta ha chiesto un sussidio che esclude chiunque abbia avuto altri contributi ( es. reddito di cittadinanza). Occorre riflessione , umanità non parafrasata, reale sburocratizzazione e assunzione dei doveri. Esiste un diritto speciale per le situazioni d’emergenza ma non si può mettere la costituzione ed il rispetto sotto i tacchi quasi a dominare lo stato di bisogno. Qual è la rete solidale? Barbet ha l’obbligo di intervenire perché è il sindaco e ripristinare la legalità di cui ha delega dopo averla ritirata a Russo. Non si debbono trattare così 2100 cittadini richiedenti. Le necessità, i bisogni e le esigenze di una famiglia sono valori che non si possono annichilire ed asservire ai giochini di chi eufemisticamente ha una leva più corta di un chiodo. Avevo proposto in videoconferenza con il sindaco il recapito delle 2100 carte a Poste Italiane unitamente alla lettera di accompagno: una discrezione maggiore e un costo più basso, di certo. È evidente che sarà materia del prossimo consiglio straordinario richiesto dall’opposizione. Quanto l’istanza ufficiale della convenzione sottoscritta con Soldo Financial Services Ltd con sede a Londra comprensivo dei bonifici effettuati alla Società . Dopo due settimane di vaghe promesse non si può riferire di averle richieste al dirigente dott. Roccolino. Abbiamo onore e rispetto per tutti ma chiediamo il rispetto per i cittadini di Guidonia Montecelio soprattutto per coloro che dovrebbero andare più fieri di tanti caricature del marchese del Grillo. 2100 cittadini hanno compreso quanto sia importante la propria famiglia e davanti a loro occorre togliersi il cappello non giocare a fare i forti offrendo indicazioni in aperto contrasto negli stessi uffici”.




Bracciano, Tellaroli e Mauro corrono a rivendicare la manovra di bilancio dell’Amministrazione. Il Sindaco: “Sciacallaggio politico in un momento di emergenza”

BRACCIANO (RM) – Mentre l’Amministrazione comunale di Bracciano guidata dal Sindaco Armando Tondinelli approva una importante manovra di bilancio di 243 mila euro a favore dei commercianti, imprenditori e famiglie di Bracciano, i consiglieri di opposizione Donato Mauro e Marco Tellaroli si affannano per rivendicare l’azione che è puro frutto della maggioranza.

La proposta infatti non nasce nel Consiglio Comunale del 23 aprile come asserito dai due ma è stata anticipata dallo stesso Sindaco addirittura l’11 aprile a mezzo comunicato stampa pubblicato da varie testate giornalistiche.

Amareggiato il Sindaco Tondinelli rispetto a ciò che non ha esitato a definire “puro sciacallaggio politico”

“Finora non mi sono mai soffermato sui bassi attacchi politici di questo paio di personaggi in cerca di autore ma trovo veramente un’azione scorretta quella di rivendicare le iniziative pensate e attuate dalla maggioranza in un momento simile di emergenza pandemica dove dovrebbe prevalere il buon senso e la correttezza.

La variazione di bilancio è stata annunciata molto prima del Consiglio Comunale, parlano i fatti

Questi soggetti sgradevoli e mistificatori non sanno davvero più cosa inventarsi dopo aver innalzato un castello di menzogne che gli si sta sgretolando addosso. Chiedo a questi personaggi di rispettare chi in questo momento critico sta lavorando per Bracciano tutti i giorni e non lo fa per appendersi le medaglie al petto ma per aiutare chi in questo momento ha bisogno. Rispetto per la Comunità! E vergogna per queste bassezze politiche”.

https://www.facebook.com/comunedibracciano/videos/736404590478501/



Artena, attimi di follia: si presenta dai vicini con l’accetta e gli spacca la porta

Una giornata di pura follia che poteva finire in tragedia. E’ quella che un 45enne, con precedenti, ha messo in atto nella cittadina di Artena e per cui è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro per minaccia aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi.
A causa di problemi di vicinato, l’uomo si è recato presso l’abitazione contigua alla sua e
armato di un’accetta e in preda alla follia, ha iniziato a colpire la porta degli occupanti
indirizzando anche nei loro confronti minacce di morte.
I Carabinieri della Stazione di Artena sono intervenuti immediatamente e hanno bloccato il
45enne che alla loro vista, ha tentato dapprima di fuggire per poi spintonarli e minacciarli
di morte. Dopo l’arresto, a seguito della perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto
anche un coltello con una lama di dodici centimetri.
Portato in caserma, il 45enne è stato trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in
attesa del rito di convalida.




Guidonia Montecelio, Ammaturo (FdI): Barbet scambia la consegna delle tessere buoni spesa con una scampagnata elettorale”

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – “Una sciagurata decisione quella del sindaco di Guidonia Montecelio, il grillino Michel Barbet, che ha voluto distribuire le tessere buoni spesa emergenza Covid 19 presso il punto commerciale Tiburtino”. Così in una nota Giovanna Ammaturo consigliere di FdI a Guidonia Montecelio.

“In tre giorni – prosegue Ammaturo – i 658 richiedenti hanno fatto la fila occupando la metà dell’ingresso al Centro. Alla faccia della privacy.

In tre giorni  sono stati rispettivamente, 203, 178 e 277 il numero dei capifamiglia che disciplinatamente e con dignità hanno ritirato la carta Soldo Care e attenderanno qualche giorno per avere il pin sul cellulare. 142 quelli non ammessi perché non residenti o percettori di altro reddito e/o contributo. Avevo richiesto – prosegue Ammaturo – insieme a tutta l’opposizione, in videoconferenza, l’opportunità  di utilizzare le stanze vuote del Comune visto che tutti i dipendenti sono in smart working ma il sindaco ha preferito riaprire i battenti della delegazione nel noto centro scambiando la solidarietà nazionale per una scampagnata elettorale e facendosi anche fotografare in posa sorridente. La casa del Comune come quella dei cittadini è il palazzo comunale. È inutile fare gli elenchi degli aventi diritto sul sito istituzionale, omettendo le prime sei lettere del codice fiscale, invocando la privacy e poi lasciare in fila tante brave persone in un centro commerciale. Una fotografia che i cittadini non dimenticheranno. Resto sempre in attesa – conclude Ammaturo – degli atti della convenzione sottoscritta dal Comune con la società emittente la carta, la Soldo Financial Services Ltd con sede a Londra.”




Centrale dello spaccio a Colleferro: in manette madre e figlio

COLLEFERRO (RM) – Arrestati madre e figlio, di 49 anni e 23 anni, entrambi incensurati, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri hanno individuato i due in strada ed hanno deciso di fermarli per sottoporli ad una verifica. Il loro atteggiamento nervoso, ha spinto ai militari di approfondire il controllo, trovando occultate nelle tasche dei due pusher, 26 g di marijuana, suddivisi in dosi.

Gli uomini dell’Arma hanno perquisito il domicilio della coppia, compreso un garage di loro pertinenza, scoprendo una vera e propria “centrale dello spaccio”. Infatti, all’interno di un trolley sono stati trovati vari barattoli con circa 700 g di marijuana, tutto il materiale utile per il confezionamento delle dosi, la somma di 600 euro in contanti, bilancini di precisione ed una lista con tutti gli acquirenti dei pusher su cui i militari di Colleferro proseguiranno gli accertamenti.

Mamma e figlio sono stati portati in caserma in stato di arresto e, successivamente, per la donna si sono aperte le porte del carcere di Roma Rebibbia mentre per il figlio quelle del carcere di Velletri dove rimangono a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Bracciano, al via il rifacimento di via dei Lecci e altre strade. Testini: “Prima dell’asfaltatura già programmata pensiamo ad abbattere le barriere architettoniche”

BRACCIANO (RM) – “Via libera al rifacimento delle strade dissestate a Bracciano, ma prima del restyling abbiamo pensato ad abbattere le barriere architettoniche”. 

Un’azione importante è stata attuata dall’Amministrazione guidata dal sindaco Armando Tondinelli che nel progetto di rifacimento della strada via dei Lecci e dintorni, per cui il cantiere riparte nei prossimi giorni, ha prima pensato a un ambiente accessibile per i disabili, anziani con difficoltà motorie e anche genitori con i passeggini e bambini.

“Qualsiasi amministratore – dichiara il Vice Sindaco Luca Testini – dovrebbe accompagnare un disabile con la carrozzina per la Città e prendere nota di tutte le difficoltà che incontra per cercare di ridurre i disagi. È per questo che abbiamo ridisegnato una via dei Lecci senza barriere architettoniche”.

Il Sindaco Armando Tondinelli è soddisfatto: “Stiamo lavorando senza sosta per consegnare una città con le strade asfaltate. In via dei Lecci abbiamo operato una messa in sicurezza a 360 gradi, piantumando 50 lecci al posto di 8 pini che danneggiavano l’asfalto. E adesso con l’abbattimento delle barriere architettoniche prima dell’asfaltatura abbiamo disegnato una strada nuova a misura di cittadino”.