Anguillara Sabazia, Daniele De Vito lascia la Lega: “Ora personaggi il cui cambio di casacca è virtù”

L’ex coordinatore locale della Lega Daniele De Vito lascia definitivamente il partito di Salvini e lo fa tramite una nota da cui traspare delusione rispetto alle aspettative che probabilmente De Vito riponeva nello schieramento politico. Ecco la nota di De Vito:

“Il partito ha tradito la sua vocazione- dice – non è un luogo dove regna la meritocrazia ma altre logiche. Ho aderito alla LEGA con la convinzione che il percorso proposto da Salvini ponesse al centro dei propri obiettivi un rinnovamento del nostro territorio. Appariva scontato che per realizzare questo progetto fosse necessario valorizzare le donne e gli uomini e le risorse attribuendo alla classe dirigenziale una profonda melodia soprattutto alla luce degli eccezionali risultati delle elezioni Europee. Purtroppo dopo le Europee la melodia si è interrotta e nel partito, soprattutto nel Lazio, sono cambiati gli assetti. Non faccio riferimenti ma punto il dito contro la nuova LEGA dove non si riconoscono nomine e posizioni dominanti. Dopo più di tre anni di lavoro, sacrificio personale, mi hanno confermato il ruolo di coordinatore, una gratifica onorevole, adeguata e dovuta per il rispetto della comunità locale. Ma d’improvviso l’incarico, così come quello di capolista, mi è stato rinnegato a favore di personaggi il cui cambio casacca è una virtù e non una vergogna! Davanti all’evidenza di tanti meriti sconosciuti a me e al mio direttivo preferisco abbandonare definitivamente queste logiche di partito . Tenetevi i nominati e continuate a prendere a calci la meritocrazia. Ma senza di noi. Credo ancora più nella politica fatta da persone che non hanno interessi personali da perseguire e amano il territorio, non lo usano”




Anguillara Sabazia, disamina politica tra Genoveffo, Anastasio e… Cenerello

Da fine maggio sono iniziati i tavoli del centrodestra, tavoli difficili, animati da personalismi e da tanti protagonisti non disposti a fare il famoso passo indietro per il bene del Paese e dopo due mesi tondi tondi di riflessioni e pensieri, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno deciso di convergere sulla candidatura dell’avvocato Angelo Pizzigallo, figlio del pediatra Antonio Pizzigallo che dal ’95 è sulla scena politica di Anguillara. Una persona stimata da tanti senza dubbio ma certamente non un volto nuovo della politica.

Chi alla scorsa tornata elettorale aveva fatto l’ennesimo passo indietro “per il bene di Anguillara”, parliamo di Sergio Manciuria, a questo giro si è sfilato senza se e senza ma

La ragione predominante, secondo chi scrive s’intende, è stata che Pizzigallo quando nel 2016 chiese a Manciuria di sostenerlo promise altrettanto “per la prossima tornata elettorale” con una stretta di mano e di amicizia come si fa tra persone legate da una reciproca stima personale che tutt’ora rimane in piedi, non abbiamo dubbi, nonostante lo strappo. Le parole hanno un peso e Manciuria, nonostante non fosse entrato in consiglio comunale ha fatto una strenua opposizione ai pentastellati, ha messo la faccia su tante questioni senza risparmiarsi e come abbiamo sempre sostenuto anche pubblicamente, insieme a Silvio Bianchini sono stati le voci strenue e solitarie di opposizione e presenza costante ad Anguillara. Bianchini e Manciuria, senza se e senza ma.

La politica delle vecchie logiche di partito che decide dall’alto cosa deve avvenire in un campo già martoriato dai danni dei Cinque Stelle

Ma torniamo alla disanima politica. Pizzigallo (senior) che promise pieno sostegno a Sergio Manciuria ha probabilmente perso la memoria o attuato il principio molto in auge in alcuni ambienti per cui in amore e in politica tutto è concesso e il “tradimento” è una delle varianti più presenti.

Dunque Pizzigallo Junior è il candidato ufficiale del centrodestra mentre “Cenerentola Manciuria” è stato lasciato fuori da qualsiasi analisi ma, come insegna la celebre novella, potrebbe essere proprio lui a finire dritto al gran ballo del principe anche se non è il figlio legittimo della politica ma un civico che ha scelto di correre con la sua AnguillaraSvolta e lasciare da parte quelli che definisce i “riciclati”, la “politica delle vecchie logiche di partito che decide dall’alto cosa deve avvenire in un campo già martoriato dai danni dei Cinque Stelle”.

Manciuria a Falconi: “Ci vediamo al ballottaggio”

Immediate le reazioni, anche inaspettate da parte di persone che avrebbero dovuto obbedire come soldati per spirito di politica e di appartenenza. Parliamo del giovane e valente Antonio Fioroni, colui che in tempi non sospetti, per pura coerenza e onestà intellettuale, ha lasciato la maggioranza pentastellata e si è seduto all’opposizione non condividendo più le azioni dell’amministrazione Anselmo perché totalmente opposte al programma elettorale con cui i pentastellati erano arrivati al governo della città. Fioroni, tempo dopo, si è avvicinato a Fratelli d’Italia, il suo ingresso (non sappiamo se poi veramente effettivo) era stato festeggiato alla Pisana dai vertici regionali del partito della Meloni. Ebbene Fioroni, dopo pochi minuti dall’ufficializzazione di Pizzigallo Junior è uscito con un post inequivocabile su Facebook, condividendo la candidatura a sindaco di Sergio Manciuria: “Per me è una questione di rispetto della parola d’onore che cercherò di affrontare con cuore, competenza e coraggio, rimettendomi alle decisioni degli elettori e non sottostare alle vecchie logiche politiche – impostate solo per stare insieme per vincere e non per fare squadra – di coloro che i problemi di Anguillara li hanno letti sui giornali lasciando ad altri l’onere di provare a risolverli”.

Altri fermenti, altri auguri sono arrivati a Manciuria ma probabilmente per spirito di cordialità politica e stima: Giovanni Chiriatti (purgato dai Cinque Stelle nonostante abbia contribuito in maniera determinante alla vittoria della Anselmo) anche lui coerente con le idee e distante dai pseudo pentastellati che hanno malgovernato Anguillara.

E gli auguri a Manciuria sono arrivati anche da Francesco Falconi, l’avvocato che ha ufficializzato qualche giorno fa la sua scesa in campo con una lista civica. Emblematico il riscontro agli auguri di Falconi da parte del presidente di Anguillara Svolta: “Ci vediamo al ballottaggio”.

I Cinque Stelle è assai probabile che non riusciranno a fare una lista e non si presenteranno alla imminente tornata elettorale. Ed è anche probabile che, anche se rimasti una manciata disallineata e disorganizzata, riservino colpi di scena mettendosi a stampella di candidati insospettabili.

Nel centrosinistra forse aspettavano le mosse del centrodestra

Anche da quelle parti si nota paralisi e confusione. Ci sarebbero le persone valide da candidare e con ottime possibilità di vincere ma per strani influssi astrali le carte jolly non vengono ancora calate e probabilmente non verranno calate. Ancora non c’è alcuna ufficializzazione ma soltanto un gran parlare.




Anguillara Sabazia, elezioni 2020: mentre il centrodestra ufficializza la candidatura di Pizzigallo junior Manciuria (AnguillaraSvolta) prende le distanze e corre da solo

Manciuria: “Puntiamo alla squadra non alle logiche dei singoli”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “E’ arrivato il momento di dire un ‘NO’ forte e chiaro alla irrinunciabile vanità di Pizzigallo, che si ricandida a primo cittadino per la sesta volta consecutiva dal 1999 con scarni risultati e annuncio la mia candidatura a sindaco”.

Così in una nota Sergio Manciuria presidente di “AnguillaraSvolta” a margine della notizia che il candidato sindaco per la coalizione di centrodestra, rappresentata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo è l’avvocato Angelo Pizzigallo.

Manciuria dunque correrà con la propria lista per la conquista di palazzo Orsini

“Una candidatura indipendente, – dice il presidente di AnguillaraSvolta – una candidatura rappresentativa di tutti quei cittadini che per Anguillara vogliono un’amministrazione libera dai vecchi arnesi della politica riciclati per l’occasione e di chi li sostiene sperando sul contentino che mai otterrebbe con i voti. Nulla di personale nei confronti della “controfigura” del figlio Angelo usata per nascondersi dietro i fallimenti delle competizioni precedenti e soprattutto dove in questi quattro anni di amministrazione grillina invece di stare con la gente per le scuole, i sensi unici e tanto altro, ha brillato dai banchi dell’opposizione per il silenzio assoluto”.

Annuncia così il presidente di AnguillaraSvolta, Sergio Manciuria, la soluzione condivisa per una candidatura unitaria della coalizione di 4 anni fa ad Anguillara e la decisione di scendere in campo direttamente candidandosi a sindaco.

“Alcuni invocano l’unità soltanto a parole – è la riflessione di Manciuria – guardano al proprio orticello incapaci di promuovere l’identità di una lista di partito e senza mai essere disposti ad agevolare un percorso comune in ragione di un altro unicamente autoreferenziale. Dalla caduta della fallimentare amministrazione a 5 Stelle ho lavorato ad una candidatura che fosse sintesi di un perimetro identitario facendo nuovamente un passo di lato per giungere ad una soluzione che rispecchiasse le attese di tutti e, soprattutto, dei cittadini. Nonostante la nostra leale collaborazione, non è andata come speravamo grazie anche a coloro che della stretta di mano ne fanno un vanto ma poi puntualmente la disattendono per un illusorio strapuntino”.

“A quanto pare – sottolinea il presidente di AnguillaraSvolta – c’è chi crede di vivere ancora nel Regno delle Due Sicilie e ritiene la nostra città un feudo, una questione familiare, dimostrando di non voler collaborare ad un progetto comune per il bene della città. Anche questa volta i soliti cortigiani, con la scusa di essere quarantenni come i predecessori pentastellati e di rappresentare il nuovo, stanno seguendo una strada di stampo borbonico, continuando ad agire secondo logiche che si sono ripetutamente rivelate perdenti, dimostrando di non volere tenere conto delle risposte ricevute dagli elettori”.

“Ciò che resta di un’area politica e del tempo che fu – conclude Manciuria – si assumerà la responsabilità di avere impedito la nascita di una lista unitaria . Per me è una questione di rispetto della parola d’onore che cercherò di affrontare con cuore, competenza e coraggio, rimettendomi alle decisioni degli elettori e non sottostare alle vecchie logiche politiche – impostate solo per stare insieme per vincere e non per fare squadra – di coloro che i problemi di Anguillara li hanno letti sui giornali lasciando ad altri l’onere di provare a risolverli”.




Monterotondo: strage di Alberi

Italia Nostra Lazio: abbattimenti indiscriminati delle alberature urbane a Monterotondo

La continua strage delle alberature urbane nel Lazio, che degrada il paesaggio, aumenta i livelli di inquinamento e peggiora la vivibilità delle città, è da tempo all’attenzione di Italia Nostra. Gli
abbattimenti vengono spesso giustificati con ragioni di sicurezza, non di rado esagerata, ma dove c’è è per lo più dovuta alla mancanza di manutenzione o alle potature “estreme” effettuate da ditte incompetenti.
L’amministrazione di Monterotondo sembra ora voler primeggiare in questo tipo di barbarie urbanistica. La città non ha, a quanto pare, un Regolamento del Verde da rispettare, e negli ultimi tempi, dopo aver
abbattuto diversi alberi monumentali, anche nello storico Giardino del Cigno, ha assegnato un appalto per la realizzazione di marciapiedi e il rifacimento stradale che prevede l’abbattimento dell’intera alberatura di via Serrecchia, che è parte integrante dell’assetto storico del centro storico. La motivazione, riportata nella relazione sul progetto, parla di “sostituzione degli alberi con altri di dimensioni inferiori, coerenti con la larghezza della strada.” Si propone di sostituirle con
degli oleandri (che sono arbusti). Come se ci fosse un rapporto fisso da rispettare per legge tra altezza degli alberi e larghezza della strada.
Gli abbattimenti indiscriminati erano in realtà già iniziati con le precedenti amministrazioni, guidate dal sindaco Mauro Alessandri (ora assessore regionale ai Lavori Pubblici e alla Tutela del Territorio (!)
nella giunta Zingaretti), che, tra l’altro, hanno fatto fuori buona parte dei platani monumentali lungo la via Salaria. Ci sono però norme da rispettare per l’abbattimento di alberature storiche, che sono sempre
a forte impatto paesaggistico, ma non risulta siano state rispettate nella stesura del progetto di via Serrecchia e neppure nei casi precedenti. In passato, prima dell’invenzione di opinabili criteri sul
rapporto tra altezza dell’albero e larghezza della strada, si sono invocate ragioni di sicurezza, o presunte malattie degli alberi. Ma l’associazione “Centro Storico in Movimento” e il locale gruppo attivo
di Italia Nostra, che, per verificare la presenza delle necessarie perizie tecniche sullo stato degli alberi, hanno a più riprese richiesto un accesso agli atti, non sono riusciti finora ad ottenere i risultati
di queste perizie. Questo per capire quali siano i criteri di trasparenza a cui si attiene l’amministrazione di Monterotondo.

Ma c’è qualcosa di ancor più preoccupante. In risposta ad una richiesta di accesso agli atti del 1/3/2020 su abbattimenti eseguiti dal settembre al febbraio scorsi, l’amministrazione comunale, senza peraltro concedere l’accesso, ha risposto con un documento in cui si fa riferimento ad autorizzazioni ottenute a maggio 2020 e successivamente. A quanto sembra l’amministrazione si procura autorizzazioni post factum, il che, se confermato, costituisce un’illegittimità piuttosto grave, che dovrebbe
essere sanzionata.

Molti cittadini di Monterotondo, in primo luogo quelli del centro storico, chiedono che sia salvata l’alberatura storica di via Serrecchia, perché considerano gli alberi un elemento essenziale del
decoro urbano e della storia della città e, soprattutto, un indispensabile polmone verde per la difesa della qualità dell’aria e della salute della popolazione. Chiedono gli alberi vengano conservati,
se sani, e che le eventuali perizie per accertare lo stato di salute e la staticità su ciascuna pianta – più volte richieste e completamenti assenti dal progetto esecutivo di via Serrecchia- siano d’ora realmente
effettuate prima di ogni intervento, siano eseguite da periti indipendenti, e rese pubbliche. Domandano, infine, di esser consultati ogni qualvolta è in fase di progettazione un’opera pubblica, come quella
in questione, con importanti effetti urbanistici. Italia Nostra si rivolgerà agli organi di tutela e alle autorità competenti affinché ci sia una reale verifica della correttezza delle
procedure per il progetto di via Serrecchia. Italia Nostra, Consiglio Regionale del Lazio
Associazione “Centro Storico in Movimento” Monterotondo




Bracciano, nessun pericolo di dissesto finanziario: l’assessore al Bilancio smentisce con i numeri il solito consigliere pentastellato

BRACCIANO (RM) – Sul tentativo del consigliere M5s Marco Tellaroli di screditare l’immagine dell’Ente e insinuare che il Comune è in pericolo dissesto finanziario interviene con carte alla mano l’Assessore al Bilancio Luca Testini il quale, dopo la nota del Sindaco Armando Tondinelli, entra  nel merito della questione:

“È stato sollevato un polverone mediatico – dice Testini – da parte del consigliere di minoranza Tellaroli, del M5S, il quale asserisce che le finanze comunali non sono state affatto risanate, anzi sta aumentando il disavanzo di amministrazione che al 31 dicembre 2019 sfiora euro 6.900.000.

È lo stesso personaggio che negli anni passati scriveva che la Corte dei conti o aveva le “traveggole”, come veniva imputato pure a lui, o che andavano licenziati tutti gli esperti che avevano consentito che non fosse respinto il Piano pluriennale di riequilibrio, compresi quelli della stessa Corte e del Ministero dell’Interno. È noto a tutti come sono andate poi le cose.

Anche oggi fa carico all’Amministrazione di diffondere menzogne che, però, non trovano riscontro nei dati finanziari del bilancio e cito testualmente il pentastellato “ciò che maggiormente colpisce in questo rendiconto e che è l’unico elemento che conta in un bilancio consuntivo è il disavanzo e sui numeri..non si può fare propaganda”. Affermazione verissima, che però prevede la capacità di saper leggere quei numeri e questa sembra una dote poco comune.

Proviamo allora a ripercorrere e a risalire alla genesi del disavanzo che ha inizio nel 2015

A questo punto mi sembra davvero doveroso. A seguito del riaccertamento straordinario dei residui, emerge un disavanzo di euro 3.122.181 a fronte del quale  l’allora Giunta Sala delibera che venga spalmato e rimborsato in 30 anni, dal 2015 al 2044, con accantonamenti annuali di euro 104.072. Subito dopo – prosegue l’Assessore Testini – vengono evidenziate alcune anomalie che fanno emergere un ulteriore disavanzo di euro 6.599.369.  Nel frattempo viene ammortizzata la quota annuale del primo disavanzo che scende così ad euro 3.018.108. 

La somma dei due disavanzi ammonta ad euro 9.617.78. Questa, pertanto, è l’entità del disavanzo ereditato dall’Amministrazione Tondinelli: euro 9.617.478.

Da allora, 2016, l’importo si è andato sempre riducendo nel pieno rispetto degli impegni assunti e sempre sottoposti al rigido controllo della Corte dei conti. Si deve presumere che il consigliere Tellaroli non si sia accorto che oltre ai due disavanzi di cui sopra, l’Ente ha dovuto recuperare la somma di euro 1.462.712 dovuti alla quota di Fondo Anticipazione Liquidità, e che, detratta, conferma la riduzione del disavanzo anche per il 2019.

Con questi numeri sarebbe più che lecito mostrare orgoglio e farne propaganda, perché sono reali e non frutto di strumentali critiche, a differenza di chi si fa propaganda sulla cattiva informazione. Ad ogni modo ricordiamo a tutta la minoranza faziosa, facinorosa e soprattutto poco pratica di conti che i risultati del rendiconto anno 2019 appena approvato dall’amministrazione Tondinelli rispetto all’ultimo rendiconto approvato dall’amministrazione Sala sono riportati qui sotto.

Il raffronto è tra il rendiconto 2019 approvato il 27 luglio del 2020 e il rendiconto 2014 approvato il 3 giugno del 2015 della precedente amministrazione:

Il fondo di cassa complessivo nel 2014 era di – 298.362,14 euro mentre nel 2019 è di 3.457.125,73 euro con un incremento di 3.755.487,87 euro
Il risultato di amministrazione nel 2014 era di 765.407,18 euro mentre nel 2019 era di 18.757.722,92 euro con un incremento di 17.992.315,74 euro
Le riscossioni nel 2014 erano di 22.336.398,37 euro mentre nel 2019 di 42.978.695,06 euro con un incremento di 20.642.296,69 euro
I pagamenti nel 2014 ammontavano a 23.025.688,46 euro mentre nel 2019 ammontano a 41.315.227,20 euro  con un incremento di 18.289.538,74 euro

La matematica non è un’opinione e quindi al pentastellato consiglio di leggere bene i numeri anziché darli”




Anguillara Sabazia, incompetenze a 5 stelle: ex Responsabile area Tecnica condannato

L’architetto Santamaria è attualmente il responsabile dell’area Ambiente del Comune di Guidonia

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Condannato a pagare 8 mila euro di sanzione l’ex responsabile dell’area Tecnica del Comune di Anguillara Sabazia Egidio Santamaria.

La vicenda, che ha visto il Tribunale di Civitavecchia emettere il decreto penale di condanna nei confronti di Santamaria, riguarda l’installazione dei giochi sull’arenile di viale Reginaldo Belloni avvenuta nel 2018 durante l’amministrazione guidata dalla ex sindaca Sabrina Anselmo.

Una installazione autorizzata dall’area tecnica del Comune senza che l’Ente sovracomunale – Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano – avesse mai ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione.

Il decreto penale, convertito in multa, contesta dunque la posa in opera senza autorizzazione paesaggistica di scivolo, altalene altri giochi sull’arenile lungo viale Reginaldo Belloni, il lungolago vicino piazza del Molo.

Se fosse stata richiesta l’autorizzazione, prima di posizionarli, i residenti di Anguillara Sabazia non avrebbero subito i disagi durati oltre due anni.

Ora l’architetto Santamaria, che è attualmente il responsabile dell’area Ambiente del Comune di Guidonia, ha proposto opposizione verso il decreto penale. La vicenda andrà quindi dibattuta con l’iter processuale.




Osteria Nuova, Nardini (Lega): “Troppi incidenti. Urge rotatoria sulla Braccianese”

OSTERIA NUOVA (RM) – “È inaccettabile che continui a persistere una situazione di estremo pericolo per gli automobilisti e i residenti di Osteria Nuova, periferia del XV Municipio. Sono infatti all’ordine del giorno drammatici incidenti stradali, tant’è che dal lontano 2015 gli abitanti invocano, senza successo, una rotatoria all’incrocio tra via Braccianese, via Santa Maria di Galeria e via della Stazione di Cesano. Per la zona, già penalizzata dalla presenza del sito Enea Casaccia, che ospita impianti del ciclo combustibile nucleare, è prevista l’assegnazione da parte del CIPE di un contributo compensativo annuale per le popolazioni limitrofe. Vi è, infatti, un piano di riqualificazione ambientale che prevede, tra le altre cose, due rotatorie, l’una alla confluenza di via Anguillarese con via Braccianese, l’altra su via Anguillarese, con la modifica dell’incrocio a raso con Vv Quero. Questo è evidentemente insufficiente, nella parte in cui non si prevede la moderazione del traffico anche nel terzo e suddetto grande incrocio a tre vie, lungo la Braccianese. Un tratto ad alto rischio stradale, per il quale è assolutamente necessario agire, integrando l’intervento al progetto esistente”. Così in una nota Andrea Nardini, coordinatore della Lega in Municipio Roma XV.




Bracciano, il Sindaco Tondinelli sulla nota di Tellaroli: “Spiace per il consigliere Cinque Stelle, le casse del Comune godono di ottima salute”

BRACCIANO (RM) – “Il consigliere di opposizione Marco Tellaroli è tornato a dare i numeri mettendosi in contraddizione con il documento del Revisore dei Conti sul rendiconto del 2019 in cui si registra non soltanto un 50 per cento circa di introiti in più nelle casse comunali rispetto al 2018 ma anche il saldo di tesoreria in attivo di oltre circa 1 milione e 600 mila euro. È dal 2016 che continua a rendersi ridicolo dicendo che andremo in dissesto ma ormai, anno dopo anno, lo smentiscono i numeri e i documenti contabili del Comune. Negli anni passati, il consigliere dei Cinque Stelle ha addirittura messo in discussione la Corte dei Conti perseverando in un’azione sciocca che ci fa soltanto sorridere ma a cui dobbiamo forzatamente rispondere perché non vogliamo passino messaggi assurdi e sbagliati ai cittadini che per troppi anni hanno dovuto subire una gestione scellerata e irresponsabile dei soldi pubblici. 

Basta fare un ragionamento che vale per tutte le menzogne dette che ledono l’immagine del Comune: se la Corte dei Conti avesse trovato problemi di cassa o rilevato rischi avrebbe già dichiarato il dissesto ma questo non è successo e non succederà. Ci dispiace per il consigliere Tellaroli ormai rimasto solo con un paio di personaggi in cerca d’autore al seguito. Dicesse la verità: gli da fastidio che abbiamo risanato le casse del Comune, gli da fastidio che non abbiamo dovuto accendere nessun nuovo mutuo rispetto agli oltre 120 mutui accesi in passato, gli da fastidio che i soldi che abbiamo utilizzato sono residui dei mutui accesi dalle precedenti amministrazioni, mutui di cui i cittadini già pagavano le rate. Gli da fastidio che siamo riusciti a non indebitare nessuno anzi abbiamo ridotto il debito pro capite dei cittadini di Bracciano. Gli da fastidio che non ricorriamo alle anticipazioni di cassa, gli da fastidio che non abbiamo alzato le tasse dei cittadini di Bracciano anzi, le abbiamo abbassate. La verità è che abbiamo recuperato di più di quanto previsto dal piano di riequilibrio e che adesso le casse dell’Ente sono sane e godono di ottima salute. Noi alle parole alleghiamo i fatti ed è per questo che mettiamo a disposizione il documento contabile dei Revisori dei Conti del Comune di Bracciano. Non ci sorprende il fatto che il partito che rappresenta sia ormai quasi completamente svanito e abbia perso ogni sorta di credibilità. Capiamo che quando si arriva al capolinea è molto difficile scendere ma invitiamo Tellaroli a smetterla di fare terrorismo mediatico e mettersi davvero a ricoprire il suo ruolo di attenta opposizione. Così sta solo dimostrando di non conoscere la macchina amministrativa e rischia di perdere anche gli ultimi due supporters delle cause perse rimasti”. Così in una nota il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli




Lazio, il Piano sulla gestione dei Rifiuti arriva in Consiglio Regionale. Il Presidente della Commissione Marco Cacciatore all’attacco: “Sito scelto dalla Raggi contrario al suo programma elettorale”

Arriva al Consiglio Regionale del Lazio il “Piano sulla gestione dei Rifiuti” e Marco Cacciatore, Presidente della Commissione, fa il punto della situazione.

“Non ho potuto condurre i lavori in commissione, chiusura al confronto. La maggioranza lascia discutere per tre giorni e poi cala il maxiemendamento”. Promette battaglia in Aula, lo ha scritto di recente in un post su facebook, anche perché ha presentato un emendamento per creare l’ATO a sè stante di Roma, che consentirebbe alla Capitale, in perenne crisi, di chiudere il ciclo rifiuti e evitare la realizzazione di altri impianti «al di fuori dei confini comunali».

Nella stimolante intervista, rilasciata a L’Osservatore d’Italia, Marco Cacciatore parla a ruota libera. Entra nel merito del TMB di Guidonia, rispetto al quale è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma change.org per scongiurarne la riattivazione, e del TMB di Rocca Cencia, consapevole com’è delle preoccupazione degli abitanti di quelle zone. “Rimanere accanto alle esigenze della cittadinanza», afferma chiaramente, «con proposte fattibili. Il TMB dell’Inviolata non può sorgere, mentre Rocca Cencia ha bisogno di misure concrete per alleviare l’impatto che rende quel quadrante invivibile”.

Infine, la rottura con il M5S, che secondo il Presidente della Commissione, “deve uscire dalle logiche politiche di palazzo. Sono stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del Movimento per aver presentato un esposto contro la discarica di Monte Carnevale“. Il sito scelto dall’Amministrazione di Virginia Raggi, “contrario al suo programma elettorale”, tuona. “Questa e le altre decisioni mi hanno spinto a lasciare. Ricordo che la raccolta indifferenziata è ferma al 40%. Basta con politiche a misura di comunicato stampa”. L’intervista va ascoltata con attenzione per meglio comprendere dove si è inceppato il meccanismo amministrativo.




Sacrofano, passeggiate nella natura fino a che la luna non illumina i pensieri

Sacrofano sta approcciando a una nuova forma di turismo, un turismo dove al centro torna la contemplazione e fruizione di una natura incontaminata e sicura. La programmazione di eventi che valorizzano le bellezze naturalistiche di Sacrofano è alla base di un piano turistico di rilancio della bellissima cittadina a nord di Roma.

Questi alcuni degli scatti realizzati ieri nel corso della passeggiata “Camminando dall’Eremo alle stelle”, organizzata dalla Pro Loco Sacrofano con il Patrocinio del Comune di Sacrofano e dell’Ente Regionale Parco di Veio. Tra questi anche la suggestiva #luna vista dal telescopio.
Protagonista assoluto il nostro splendido #territorio, che ha accolto i partecipanti in un viaggio naturalistico tra piante ed erbe spontanee, reperti storici e pascoli dell’Upb.
La guida specializzata Elisa Achilli ha accompagnato i visitatori rispondendo alle tante curiosità mentre, dopo cena, gli astronomi dell’Associazione Romana Astrofili hanno reso possibile una emozionante #osservazione astronomica di stelle e pianeti, preceduta dalla musica di Don Oscar.
“È stato bellissimo ritrovarsi sull’erba a contemplare le stelle con la testa all’insù, nel silenzio e lontani dalla quotidianità e dal frastuono del mondo che ci circonda, soprattutto dopo un periodo difficile come quello passato. Siamo ritornati alla libertà, come essere di nuovo bambini, alle prese con una esperienza che ha donato meraviglia”.
Con questa bellissima testimonianza vi invitiamo a seguirci perché, a seguito del grande consenso ricevuto, organizzeremo presto nuove iniziative.
Siamo onorati di vivere in un territorio ancora incontaminato, così ricco di bellezze e di storia e il nostro desiderio è quello di valorizzarlo e di promuoverlo in ogni sua forma.




Campagnano, l’associazione dei Carabinieri controllerà il Parco di Veio

Firmati due Protocolli d’Intesa per incrementare i controlli ambientali e migliorare la fruizione dei sentieri e delle aree verdi Tutela dell’ambiente, cura delle aree all’interno del Parco di Veio, controllo, monitoraggio e segnalazione di criticità ambientali, oltre alla tutela di ambienti storici e archeologici. Sono questi gli obiettivi di due protocolli d’intesa che l’ Ente Regionale Parco di Veio ha siglato con l’Associazione Nazionale Carabinieri sezione Trionfale, 1° squadrone volontari a cavallo, e il Corpo Italiano di San Lazzaro – Gruppo Civitas Romae.
I protocolli sono stati firmati per la parte del Parco di Veio dal presidente Giorgio Polesi e dal presidente della Comunità del Parco Fulvio Fiorelli, Sindaco di Campagnano.
I volontari agiranno in supporto e in coordinamento costante con i Guardiaparco del Parco di Veio e in particolare l’Associazione Carabinieri si occuperà della tutela dell’area di Campetti nei pressi di Isola Farnese e dei relativi sentieri attigui.
Il Corpo Italiano di San Lazzaro invece sarà operativo lungo la via Francigena, che attraversa il Parco di Veio per circa 27 chilometri, e delle sue varianti, e in generale nelle aree di maggior fruizione del Parco di Veio.
Più nel dettaglio il Corpo di San Lazzaro effettuerà controllo e mappatura dei sentieri Cai, osservazione e segnalazione di eventuali atti vandalici e violazioni nelle aree naturalistiche e archeologiche, prevenzione incendi, assistenza ad escursionisti e pellegrini.