Anguillara Sabazia, scuole e containers: l’ANAC apre un fascicolo su affitti e appalti a 5 stelle

Manciuria: “Necessaria la costituzione di una Commissione di indagine consiliare che faccia luce sulle tante ombre che hanno riguardato i plessi scolastici di Anguillara Sabazia sotto la gestione Anselmo”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Scuola di via Verdi ad Anguillara Sabazia sotto la lente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – ANAC – che ha aperto un fascicolo su quelle che sono state le procedure e gli interventi che hanno portato alla chiusura del plesso scolastico da parte dell’ex amministrazione comunale M5s.

L’ANAC ha chiesto ai nuovi amministratori comunali di voler trasmettere entro 30 giorni una relazione aggiornata corredandola con la documentazione relativa a quello che nel 2017 è stato l’affidamento all’ingegner Andrea Scopetti dello studio di vulnerabilità sismica, quindi tutti gli atti connessi all’affidamento come la determina a contrarre, la modalità di calcolo del corrispettivo, la procedura di affidamento, la convenzione di incarico e tutti gli atti connessi, nonché la relazione rimessa dall’ingegnere e i provvedimenti successivi adottati dall’amministrazione comunale.

5 milioni di euro per un nuovo plesso approvati dagli ex amministratori M5s

L’Autorità Anticorruzione vuole vederci chiaro anche su quella che è stata la progettazione di un nuovo plesso scolastico che sembrerebbe essere stato approvato per oltre 5milioni di euro a settembre del 2019, chiedendo tutta la documentazione relativa l’iter tecnico-amministrativo.

400mila euro l’anno per l’affitto di containers fatiscenti da parte degli ex amministratori M5s

Una vicenda, quella della chiusura della scuola di via Verdi, per la quale gli ex amministratori hanno noleggiato dei containers per ospitare le lezioni dei piccoli studenti. Moduli scolastici al costo di circa 400mila euro l’anno poi rivelatesi fatiscenti a causa di infiltrazioni di acqua e presenza di scarafaggi tanto che la Asl Roma 4 ne dispose la chiusura in considerazione dei rischi per la salute e per la pubblica sicurezza.

L’ex segretaria comunale nega l’accesso agli atti ma viene smentita dalla nuova segretaria che invece lo autorizza

E a cercare di fare chiarezza, su quella che appare come l’ennesima storia di sperpero di soldi pubblici, il Consigliere comunale Sergio Manciuria che lo scorso 27 novembre si è visto negare, dalla ex segretaria comunale Alessandra Giovinazzo, l’accesso agli atti per quanto riguarda l’indagine ANAC su via Verdi e per quanto riguarda la lettera del Commissario Prefettizio dove vengono indicate le modalità di pagamento alla ditta Metalsystem dei canoni di locazione dei containers. Lettera, quest’ultima, già acquisita dall’Autorità Anticorruzione.

E appare quantomeno singolare e irrituale il fatto che la ex segretaria abbia avocato a sé l’accesso agli atti, ancor prima del parere dei responsabili delle competenti aree – Amministrativa e Lavori Pubblici – fatta dal Consigliere Manciuria.

A rimettere ordine a quello che deve essere il normale iter burocratico da seguire è intervenuta la nuova segretaria comunale Francesca Tedeschi, nominata dall’attuale amministrazione del Sindaco Angelo Pizzigallo, che smentendo la ex segretaria ha confermato il pieno diritto da parte del Consigliere comunale di accedere agli atti richiesti chiedendo inoltre ai Responsabili delle due aree di reperire la lettera del Commissario Prefettizio e di trasmetterla al Consigliere Sergio Manciuria.

“Ora più che mai – ha dichiarato il Consigliere comunale Sergio Manciuria – è necessaria la costituzione di una Commissione di indagine consiliare che faccia luce sulle tante ombre che hanno riguardato i plessi scolastici di Anguillara Sabazia sotto la gestione Anselmo partendo dal plesso di via Verdi fino all’aggiudicazione dei containers e agli esiti delle vulnerabilità sismiche degli altri edifici comunali scolastici”.




Castelli Romani e Valle del Sacco, Eleonora Mattia: “Bonus dalla Regione per cambiare auto. Via le inquinanti”

“Grazie a uno stanziamento di un milione di euro da destinare a contributi per la sostituzione delle auto inquinanti, la Regione Lazio continua a elaborare strategie vincenti per migliorare la qualità dell’aria e combattere l’inquinamento.

Una scommessa che la Regione Lazio, questa volta, ha deciso di lanciare principalmente nei comuni della Valle del Sacco e dei Castelli Romani, dove si registrano particolari alterazioni delle concentrazioni di smog. Con ‘Eco bonus auto’, i cittadini di Albano, Rocca di Papa, Valmontone, Colleferro, Labico, Genazzano, Segni, Gavignano e di tanti altri comuni del cosiddetto ‘agglomerato di Roma’ e della Valle del Sacco potranno beneficiare di contributi, che vanno dai mille ai 3 mila e 500 euro e che sono cumulabili con altri incentivi, per rottamare un veicolo a benzina fino ad Euro 3 incluso o diesel fino ad Euro 5 incluso e per acquistare una vettura di nuova immatricolazione in grado di garantire zero o bassissime emissioni di inquinanti.
Solo due le condizioni per ottenere il bonus: essere residente nei comuni riportati nell’elenco allegato all’avviso pubblico e essere in regola con il pagamento della tassa automobilistica. La politica green della Regione Lazio, quindi, va avanti con un’iniziativa che attiverà il circolo virtuoso in cui i cittadini possono permettersi un’auto nuova senza troppi sacrifici e i cui vantaggi si svilupperanno non solo sull’ambiente, ma anche sulla filiera produttiva delle automobili, settore che la crisi generata dalla pandemia non ha risparmiato. I cittadini interessati al bonus dovranno presentare domanda esclusivamente online e il bando sara’ chiuso all’esaurimento delle risorse disponibili. Ringrazio il Presidente Nicola Zingaretti e l’assessora Enrica Onorati”. Così, in una nota, Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione del Consiglio regionale del Lazio.




Bracciano, focoloaio Covid all’ospedale Padre Pio. Il direttore Asl Rm4 Quintavalle: “Situazione sotto controllo. Grazie ai medici, 118 e Coa”

Rientrato l’allarme all’ospedale Padre Pio di Bracciano dove è scoppiato un focolaio Covid nel reparto di Medicina. Ieri i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti a Civitavecchia e sanificato il nosocomio. “La direzione aziendale – ha dichiarato il direttore generale Asl Rm4 Giuseppe Quintavalle – vuole ringraziare tutto il personale del Padre Pio di Bracciano per la gestione del focolaio di coronavirus riscontrata presso il reparto di medicina. Ai nostri medici, il dott. Carbone, Marrocco, Negretti e a tutti i medici e infermieri, a tutto il personale del dipartimento di prevenzione, un sentito grazie per il lavoro svolto nell’immediato. Un ringraziamento speciale al 118 e al Coa per il trasporto e la collocazione dei positivi. Si sono attivati subito i protocolli per trasferire i pazienti positivi, effettuare il controllo sul personale ed effettuare la sanificazione”.




Bracciano, focolaio al Padre Pio: pazienti “Covid” trasferiti a Civitavecchia. Morto Amedeo Paciotti, imprenditore agricolo

Nell’ospedale di Bracciano non c’era nessun positivo al reparto di medicina ma in poche ore è scoppiato un focolaio Covid e al Padre Pio di Bracciano è iniziata l’emergenza.

Su 27 pazienti ricoverati, 9 sono risultati positivi al tampone. Al momento sono in corso le indagini su tutti gli operatori sanitari, medici ed infermieri da parte della Asl Rm4. I pazienti risultati positivi verranno trasferiti al reparto medicina Covid di Civitavecchia. Il reparto ospedaliero è stato sanificato. Nel frattempo i cittadini di Bracciano piangono la perdita di Amedeo Paciotti, 74 anni, imprenditore agricolo, stimato e conosciuto nella comunità braccianese. A darne notizia il sindaco Armando Tondinelli suo caro amico: “Oggi è un giorno triste per la comunità. Alla famiglia di Amedeo – ha dichiarato il sindaco – arrivi il cordoglio e le condoglianze da parte mia, dell’Amministrazione e della cittadinanza. Non dimenticherò mai la sua vicinanza, onestà e gentilezza”. Sempre nella cittadina sul lago continuano a scendere i contagi. Oggi nessun nuovo caso Covid e 8 persone guarite per un totale di 79 persone che hanno contratto il virus.




Anguillara Sabazia, i conti non tornano: sanzioni per l’ex Sindaca Anselmo e l’ex Responsabile Finanziario

La Corte dei Conti rileva incompletezze e irregolarità nella relazione di fine mandato

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Multati l’ex sindaca di Anguillara Sabazia e l’ex responsabile del servizio finanziario per un totale di 4.624,75 euro per aver presentato in ritardo la relazione di fine mandato oltre a “incompletezze ed irregolarità” nel merito del contenuto.

Il provvedimento sanzionatorio è stato determinato lo scorso 30 novembre dalla nuova amministrazione comunale dopo che i magistrati della Corte dei Conti hanno accertato che la ex prima cittadina Sabrina Anselmo in carica fino allo scorso 18 febbraio, ha sottoscritto la relazione di fine mandato – 2016- 2020 – in data 9 settembre 2020, peraltro solo a seguito di sollecito della magistratura contabile, l’Organo di Revisione – OREF – ha potuto quindi procedere alla prevista certificazione riscontrando ed evidenziando l’erroneità dell’affermazione, contenuta nella relazione di fine mandato, secondo cui nell’esercizio 2019 il Comune non avrebbe presentato, in sede di rendiconto, indicatori di deficitarietà strutturale rilevando invece la sussistenza di un indicatore di deficitarietà strutturale, riferito all’eccessiva mole di debiti fuori bilancio.

Nella medesima certificazione, inoltre, l’Organo di revisione ha precisato di non potere certificare le risultanze della contabilità economica patrimoniale, per come esposte nella relazione di fine mandato, rinviando alle osservazioni già svolte in proposito in sede di parere sullo schema di rendiconto degli esercizi 2017, 2018 e 2019.

La Corte dei Conti ha quindi deliberato che “il Comune di Anguillara Sabazia e, per esso, il Sindaco pro tempore, dia riscontro alla presente deliberazione entro sessanta giorni dalla sua ricezione, comunicando le misure adottate per dare attuazione alle sanzioni previste dall’art. 4, comma 6, del d.lgs. n. 149/2011; la trasmissione della presente deliberazione al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale, affinché ne dia sollecita comunicazione al Consiglio comunale, all’Organo di revisione dell’Ente; la pubblicazione della presente pronuncia sul sito istituzionale del Comune, ai sensi dell’art. 31del d.lgs. n. 33/2013, sezione “amministrazione trasparente”.

Il Comune ha quindi provveduto a sanzionare per euro 3.115,29 l’ex Sindaca Anselmo e per euro 1.509,46 l’ex Responsabile del Servizio Finanziario Eugenio Maria De Rose.




Anguillara Sabazia, fallita “temporaneamente” la mission a Cinque Stelle di rimuovere la storica edicola del lago

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Gli ex amministratori Cinque Stelle di Anguillara Sabazia volevano rimuovere la storica edicola del lago su viale Reginaldo Belloni ma non hanno avuto ragione, almeno per il momento, davanti al Giudice amministrativo che ha sospeso l’ordinanza (n. 176 del 12 dicembre 2019, notificata in data 7 gennaio 2020) che intimava la rimozione del chiosco. Adesso si aspetterà il merito.

Tra l’altro come indicato nell’ordinanza n. 4223 del 10/06/2020, lo spostamento dell’edicola in contestazione era stato assentito in via temporanea, fino al completamento della riqualificazione dell’area ed individuazione area chioschi, un piano mai realizzato e forse completamente sfumato a meno che la nuova amministrazione non abbia un progetto di riqualificazione da attuare.

Adesso non è finita ancora e per il momento l’edicola è salva. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospeso gli atti impugnati. La trattazione nel merito avverrà il 2 febbraio del 2021.




Colleferro, cappuccini e cocaina: sospesa la licenza al titolare del “Bar dello Spaccio”: un luogo di ritrovo in pieno centro cittadino di avventori con precedenti penali in materia di droga

COLLEFERRO (RM) – Proseguono i controlli e il monitoraggio degli esercizi commerciali da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro. I militari della Stazione di Gavignano hanno proposto all’Autorità di Pubblica Sicurezza preposta, la sospensione della licenza di un noto bar del centro della cittadina colleferina.

Il provvedimento è scaturito dalle varie segnalazioni pervenute al numero d’emergenza “112” e dai numerosi servizi di controllo del territorio, che i militari delle Stazioni di Gavignano e Colleferro hanno costantemente effettuato riscontrando, in quel locale, l’assidua presenza di avventori con precedenti penali in materia di droga, facendolo diventare un luogo abituale di ritrovo.

Decisivo è stato, tra l’altro, l’attività della Stazione Carabinieri di Gavignano proprio nei pressi del bar, dove i militari hanno arrestato il titolare 41enne, per spaccio di sostanze stupefacenti. In quella circostanza i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 8 dosi di cocaina, occultate all’interno del registratore di cassa.

I Carabinieri di Gavignano hanno notificato al titolare dell’esercizio commerciale, il provvedimento che impone la chiusura temporanea di 30 giorni, ai sensi dell’art.100 del Tulps. 




Bracciano: “Su Ospedale Padre Pio basta strumentalizzazioni di certa politica!”

Riceviamo e pubblichiamo da nostri lettori

Caro Direttore Chiara Rai, quando a tutti i costi si vuole cavalcare una idea che non esiste non ci troviamo di fronte al giornalismo ma a un gossip di partito politico messo in scena da pseudo giornalisti che attaccano l’asino dove vuole il padrone. La critica è un conto e la cronaca un altro.

Sull’Ospedale di Bracciano non ci possono essere equivoci di sorta: siamo in emergenza Coronavirus e finché l’emergenza non finisce ci sono dei cambiamenti momentanei che fanno parte dell’ottimizzazione della gestione sanitaria.

Non c’è bisogno di gridare al lupo al lupo per fare qualche click in più, per mobilitare le folle alla vigilia di campagne elettorali che scottano e confondere le carte in un momento difficile dove bisogna fare i conti con la realtà.

Il nosocomio di Bracciano rimane un punto d’eccellenza per i Comuni intorno al lago e anche oltre. L’azienda sanitaria ha investito nel potenziamento dell’Ospedale di Bracciano e sarebbe un controsenso smantellare tutto. In virtù di cosa? Personalmente insieme a un nutrito gruppo di cittadini abbiamo letto la nota della Asl Rm4 e sentito l’intervento del direttore Quintavalle nell’ambito della trasmissione Officina Stampa da lei condotta e sinceramente non vediamo come sia possibile fraintendere delle comunicazioni così chiare che vorrei riportare all’attenzione dei lettori dell’Osservatore d’Italia perché sono la risposta a tutta la confusione messa in atto da determinati personaggi che fanno parte di un passato opaco.

LA VIDEO INTERVISTA AL DOTT GIUSEPPE QUINTAVALLE DIRETTORE GENERALE ASL ROMA 4 – CLICCARE SULLA FOTO PER VISIONARE

Officina Stampa del 26/11/2020 – La video intervista al Direttore Generale della ASL RM4 Dott. Giuseppe Quintavalle che ha parlato anche dell’ospedale di Bracciano

L’Ospedale Padre Pio fa parte del polo ospedaliero e in questo momento tutti siamo chiamati a fare il nostro dovere per contrastare la pandemia. Nello specifico le attività poste al contrasto del contagio sono state: per Civitavecchia ospedale San Paolo: divisione della medicina Covid con 30 posti e medicina non Covid con 13 posti (creati in week surgery e ortopedia). Per Bracciano ospedale Padre Pio: creazione di ulteriori 16 posti di medicina non Covid nella orto-chirurgia. Per questo periodo di emergenza pandemica, è necessario decongestionare i pronto soccorsi, e per poterlo fare è necessario avere la possibilità di effettuare i ricoveri presso il reparto di medicina non Covid. Di conseguenza abbiamo momentaneamente chiuso l’attività chirurgica non urgente a Bracciano. Le operazioni urgenti verranno effettuate a Civitavecchia, mentre al Padre Pio resteranno attivi gli interventi salva-vita. Non appena terminato questo periodo, che ci auguriamo passi al più presto, riprenderanno tutti i progetti dedicati al Padre Pio, la Post acuzie, le attività chirurgiche e oculistiche e l’implementazione dell’oncologia già in atto”.

E visto che la seguiamo con molta attenzione, caro direttore, senza voler entrare nel merito tanto a buon intenditor bastano poche parole, volevamo complimentarci con lei per sua professionalità e serietà: lei non risponde mai alle polemiche che circolano sui social, a volte anche aspre. Va dritta, garantendo l’anonimato anche alle persone che la fanno esporre a pubblica polemica per aver detto che in un comune c’è paura per i contagi. Sappiamo che sono parole che qualcuno ha pronunciato e che lei coerentemente con il segreto professionale copre incassando il brutto e il bello. La volevamo ringraziare invece per la sua costante presenza sul territorio, dedizione e apprezzamento che esprime attraverso ciò che scrive. Ne abbiamo tanti di esempi che potremmo fare: lei ama questo territorio.

Ciò che conta adesso è che attraverso il suo giornale possiamo chiedere a gran voce a chi denigra e semina incertezze di lasciare stare ogni strumentalizzazione: basta prendere in giro i cittadini. Finita l’emergenza l’Ospedale di Bracciano tornerà esattamente come prima, anzi continuerà a essere valorizzato. Noi siamo un gruppo di cittadini a cui siamo sicuri che lei manterrà, ancora una volta l’anonimato per permettere libertà di espressione e di parola anche a chi pensa di non averne. Grazie




Bracciano, il Museo civico si arricchisce di 400 reperti di epoca etrusca donati dagli eredi di Bruno Panunzi

Il sindaco Tondinelli: “Ringraziamo la famiglia Panunzi per il grande gesto compiuto”

BRACCIANO (RM) – È stato stipulato l’atto con il quale le eredi del dott. Bruno Panunzi hanno donato al Comune di Bracciano la collezione archeologica di proprietà della famiglia perché venga esposta presso il Museo Civico.

Marzia e Vittoria Panunzi e Patrizia Arduini, figlie e moglie del defunto Bruno, hanno deciso di donare la collezione di loro proprietà al Comune con la condizione che sia esposta presso il Museo civico per onorare la memoria del loro caro. 

Bruno Panunzi, molto amato dai braccianesi e fortemente legato all’associazione Forum Clodii, ha voluto e contribuito alla realizzazione del Museo del Duomo a lui intitolato e dato il suo contributo all’istituzione del Museo civico. Laureato in giurisprudenza, ha collaborato al recupero e riordino di archivi storici come quello Odescalchi e Giustiniani.

Il dott. Bruno Panunzi scomparso nel 2010

La collezione donata al Comune è composta, complessivamente, da 392 reperti di epoca etrusca e romana che ben documentano le civiltà che hanno abitato anticamente l’area sabatina e ceretana. Uno dei pezzi più importanti dal punto di vista storico documentario è un piattello di origine etrusca, oggetto di studio fin dalla fine dell’Ottocento, che riporta sul bordo una scritta.

Il professor Paci dell’Università di Macerata ha messo in luce le particolarità del piattello braccianese. La scritta sul bordo è molto particolare e testimonia l’incontro tra le tre più importanti culture dell’Italia antica: la lingua utilizzata è il latino, le lettere sono quelle dell’alfabeto greco, la zona d’origine dell’oggetto etrusca. Il piattello era un oggetto molto diffuso in epoca etrusca; la scritta sul bordo ha quindi anche un valore educativo e rappresenta la volontà, in un’epoca nella quale l’istruzione era riservata alle élites, di alfabetizzare i più giovani attraverso l’uso quotidiano di un oggetto.

Si è conclusa così una trattativa che andava avanti da quasi dieci anni: “La precedente Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Armando Tondinelli – aveva già manifestato la volontà di comprare la collezione, in quanto patrimonio importante per la Comunità di Bracciano. Con l’atto notarile appena siglato, abbiamo concluso una donazione, senza alcun costo a carico dei cittadini. Ringraziamo la famiglia Panunzi per il grande gesto compiuto. La collezione verrà presto esposta presso il Museo civico a disposizione non solo della comunità di Bracciano, ma anche dei visitatori del museo e della comunità degli studiosi. Ciò rappresenta il modo migliore per onorare la memoria del defunto Bruno, apprezzato per la sua importante opera di valorizzazione dei beni culturali locali”. 

“La stipula dell’atto di donazione – ha dichiarato il Direttore del Museo Civico Cecilia Sodano – se rappresenta la fine di un percorso, segna pure l’inizio di un altro, finalizzato a rendere pienamente fruibile la collezione ai cittadini, ai turisti, agli studiosi. La collezione è vincolata come bene culturale; per il trasporto in museo è quindi necessario attendere l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, che ha seguito il percorso della donazione supervisionando il lavoro di prima inventariazione. Sarà poi necessario, per esporre i pezzi in museo, far restaurare quelli frammentati. Bisognerà poi predisporre la nuova esposizione corredata di un efficace apparato comunicativo, raccogliendo gli studi esistenti sulla collezione”.




Anguillara Sabazia, cave di Basalto: via libera dal Consiglio di Stato

Manciuria (AnguillaraSvolta): “Ennesimo sfregio alla volontà dei cittadini”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Sei anni di battaglie e ricorsi avverso lo sfruttamento indiscriminato della campagna sabatina non hanno convinto i Giudici Amministrativi a rigettare quanto voluto dalla Società Inerti Nazionali Srl: la coltivazione di una cava a pieno regime pari a circa 50 ettari in località Quartaccio a ridosso delle aree decentrate di Colle Sabazio, La Riccia e Ponton Elce”. Tuona così il Presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato del 23 Novembre 2020 n° 7261/2017.

“Come forza di minoranza siamo allibiti dalla riforma della Sentenza di primo grado emessa dal TAR Lazio che annullava la determina regionale per vizio procedurale – rileva il referente sabatino – condannando la nostra città a subire l’ennesimo scempio e consumo del territorio tra l’altro a ridosso di centri abitati già penalizzati da analoghi sfruttamenti minerari. Con questa ulteriore “buca” si rischia di mettere a repentaglio la produzione di prossimità delle nostre aziende agricole e di allevamento leader nel settore del broccoletto e dei derivati da latte di pecora”.

“Chiedo un sforzo comune all’attuale maggioranza e minoranza della nostra città, cosi come accaduto per la mozione Acea e Impianto di Compostaggio di Cesano – conclude il Capogruppo Consiliare Sergio Manciuria – affinchè tutti insieme si eviti di rassegnarci alla desertificazione della nostra area agricola di pregio”.




Anguillara Sabazia, riduzione Tari e tutela del lago, acqua pubblica e salute del cittadino: il Consiglio comunale approva due mozioni presentate dal centrosinistra

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sono state approvate lo scorso sabato due mozioni presentate dai Consiglieri comunali Enrico Stronati, Matteo Flenghi e Michele Cardone nel corso del terzo Consiglio comunale dell’era del Sindaco Angelo Pizzigallo ad Angullara Sabazia.

Le due mozioni riguardano:

  • riduzione della TaRi 2020 per attività commerciali e cittadini che hanno subito danni economici per emergenza COVID19;
  • azioni a tutela del lago, dell’acqua pubblica e della salute del cittadino

La mozione sulla TaRi é stata approvata con modifiche introdotte da un emendamento proposto dalla maggioranza che ha indicato l’utilizzo della somma recentemente stanziata dalla Città Metropolitana (70 mila euro) per coprire i costi delle agevolazioni riservate alle attività commerciali per il 2020.

“Su nostra sollecitazione – fanno sapere i tre Consiglieri – è, poi, nato un confronto che ha portato ad un testo condiviso per far sì che fosse prevista anche una indicazione in merito alle somme da stanziare per le utenze domestiche che, diversamente, sarebbero rimaste fuori. Avremmo preferito che anche il Comune si fosse impegnato con una somma da Bilancio coopartecipando all’azione di riduzione dell’imposta e interventi più immediati. Vigileremo, comunque, sulla concretizzazione di tali prime misure condivise”.

Anche la mozione per la difesa del Lago e dell’acqua bene comune nonché per avviare azioni di opposizione alla cessione del servizio idrico ad Acea Ato2, é stata approvata all’unanimità con i contributi di tutte le forze politiche rappresentate

“Tra le azioni previste in questa nostra mozione – hanno proseguito Stronati, Flenghi e Cardone – c’è l’impegno per il Sindaco e il Presidente del Consiglio a coinvolgere tutti i comuni del Lago in una azione condivisa a tutela del bacino idrico e dell’acqua. La difesa di questi beni comuni è nel DNA di ogni cittadino Sabatino, l’acqua del lago è la nostra essenza. Sosterremo questa azione con convinzione, così come dichiarato nel corpo dell’atto proposto e approvato ieri in consiglio. Auspichiamo che la costituzione della Commissione voluta da FdI in sostituzione del comitato da noi proposto (avremmo preferito il comitato aperto a tutti, come da noi proposto) consenta ai cittadini di partecipare liberamente, senza restrizioni né limitazioni di accesso alle informazioni e ai documenti. L’acqua è di tutti e tutti debbono poter partecipare allo stesso modo alla sua difesa. Sul finire del Consiglio comunale abbiamo richiesto alla maggioranza di riattivare il canale informativo sul sito del comune pubblicando regolarmente le analisi delle acque che, ad oggi, sono ferme ai primi mesi del 2020″. 

In merito alla questione Covid-19, sollevata nel corso del precedente Consiglio comunale dai tre Consiglieri, il Consiglio comunale ha provveduto ad aggiornare sullo stato dei fatti.

Sono in via di definizione delle convenzioni con dei centri di analisi privati e con delle farmacie per l’allestimento di drive-in per i tamponi, è attivo un continuo controllo della situazione scolastica con ipotesi di pedonalizzazioni temporanee per evitare assembramenti davanti alle scuole (peraltro questa è una proposta che la Scuola IC di San Francesco fece al Commissario e i cui piani di fattibilità sono pronti dai primi giorni di settembre), nonché orari contingentati per l’accesso ai parchi pubblici.

“Abbiamo anche chiesto al Sindaco – hanno proseguito ancora Stronati, Flenghi e Cardone – di farsi garante di un costante aggiornamento per condividere il più possibile tutte le informazioni con i cittadini e presentato una mozione per fare in modo che l’Ente metta a disposizione le strutture comunali (es. Ex Consorzio Agrario) e ogni altro utile supporto per l’attività di test da parte dei medici di base e pediatri del nostro paese. L’emergenza di oggi e del prossimo futuro è molto grave, in particolare per quanto attiene all’aspetto sociale ed economico, noi ci mettiamo a disposizione, con le nostre proposte, le nostre idee e le nostre competenze per collaborare e affrontare le delicate sfide che il paese tutto ha davanti a sé. In tal senso è stata condivisa la necessità di istituire una commissione ad hoc che lavori da subito sui tanti dossier Covid-19. In attesa dell’individuazione di chi si occuperà di alcune deleghe importanti all’interno dell’Amministrazione che ancora mancano all’appello, quali ad esempio cultura, commercio, attività produttive, sport e agricoltura, auspichiamo la rapida istituzione delle Commissioni affinché si inizi subito un lavoro proficuo per la città”.

I tre Consiglieri hanno poi concluso informando che all’indirizzo seguente pubblicheranno i documenti/atti delle loro proposte e delle loro azioni nonché l’iter delle stesse e le risposte/decisioni assunte. https://fuoridalcomune.net/attivita