Tarquinia, Consorzio di Bonifica Litorale Nord: Battistoni da il via ai lavori di completamento degli innovativi impianti irrigui

Massimo Gargano (dg ANBI): “Al tempo del Recovery Plan è una bella pagina di futuro a servizio della comunità tutta”

Taglio del nastro a Tarquinia per l’avvio dei lavori di completamento del terzo lotto relativo agli impianti di irrigazione del Consorzio di Bonifica Litorale Nord.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario alle Politiche agricole e forestali, Francesco Battistoni, il capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio, Albino Ruberti, il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri e della federazione di Viterbo, Mauro Pacifici, il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi e il Direttore generale ANBI, Massimo Gargano, oltre ai rappresentanti istituzionali di enti e associazioni del territorio.

“Con l’odierna inaugurazione dei lavori di completamento degli innovativi impianti irrigui di Tarquinia, si è certificata la ripartenza dei Consorzi di bonifica del Lazio con le loro attività al servizio di ambiente, territorio, cittadini, imprese ed Istituzioni. Al tempo del Recovery Plan è una bella pagina di futuro a servizio della comunità tutta” A dirlo e’ il dg ANBI, Massimo Gargano, presente alla cerimonia con il sottosegretario Mipaaf, Francesco Battistoni.

“Una giornata importantissima perché afferma un principio caposaldo della riorganizzazione dei consorzi di bonifica della nostra Regione – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – l’efficienza, l’investimento e soprattutto il reddito agli agricoltori. Tutti quelli che saranno i grandi appalti inaugurati come quello di Tarquinia, daranno garanzia agli agricoltori di poter spendere meno e poter avere la risorsa disponibile nel momento in cui serve. Questo è il grande obiettivo che la Coldiretti si è posta nel lavoro della riorganizzazione dei consorzi di bonifica del Lazio”.

L’impianto a canalette attivo dal 1960, verrà trasformato in un impianto tubato in pressione su una superficie di circa 2150 ettari a valle della ferrovia Roma-Pisa, compresa tra il fiume Marta e il torrente Mignone, denominato 3° lotto.

Un lavoro reso possibile grazie ai fondi del PSRN, il Programma Nazionale per lo Sviluppo Rurale 2014-2020, stanziati dal MIPAF, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

“Credo che interventi come questo – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord e di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti – diano una risposta al mondo agricolo, anche sotto un altro aspetto molto importante per noi, che è quello del costo dell’acqua. Sul nostro comprensorio di bonifica insistono 1450 chilometri di condutture irrigue, che portano l’acqua a 26 mila ettari. Queste condutture, però, sono spesso un datate e hanno continuo bisogno di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Interventi che impongono a volte l’interruzione del servizio di erogazione, spesso anche in periodi critici per le culture. E soprattutto questo lavoro incide, insieme al costo energetico, ad innalzare moltissimo il costo dell’acqua per gli agricoltori”.

Costi che pesano maggiormente per alcuni comparti come quello zootecnico. “Un costo che è diventato insostenibile soprattutto per le colture a più basso valore aggiunto – aggiunge Sacchetti – penso alle foraggiere, che incidono in maniera importante su alcune filiere, in particolare quelle della zootecnia da latte, tipica del nostro Agro romano, che è già in difficoltà causa della crisi determinata dalla pandemia”.

Fondamentale il lavoro svolto dalla Regione Lazio in questo processo di rinnovamento dei Consorzi di Bonifica. “Ci tengo a ringraziare personalmente e pubblicamente il capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio, Albino Ruberti – conclude Sacchetti – per quello che ha fatto per il mondo dei consorzi di bonifica e soprattutto per il nostro. Siamo stati i primi ad uscire dalla fase commissariale e dalla fusione. Si è fatto carico di un processo di riforma complesso e molto ambizioso. Lo ha fatto mettendoci il peso dell’amministrazione e mettendoci la faccia. Credo che questo, più di ogni altra cosa, abbia contribuito a restituire un clima di fiducia, di serenità e trasparenza ad un un mondo che ne aveva davvero molto bisogno. E credo che anche la composizione della nostra amministrazione vada in quest’ottica. Il fatto che i tre presidenti delle principali associazioni agricole si siano messi insieme per lavorare in un clima di grandissima cordialità, fiducia e senso del dovere, credo che vada in questa direzione e sia un ottimo auspicio per il futuro dei nostri consorzi”.




Bracciano, l’assessore alla Cultura Claudia Marini: “Tanti i successi per la nostra Città”

BRACCIANO (RM) – L’intervista con l’Assessore alla Cultura di Bracciano Claudia Marini all’indomani di uno dei tanti traguardi raggiunti dalla Città di Bracciano nel corso di questi ultimi anni con l’amministrazione guidata dal Sindaco Armando Tondinelli. Bracciano è stata insignita del titolo di Città del Formaggio 2021. L’ambito riconoscimento è arrivato dall’ONAF, – l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio – che ha voluto premiare la forte tradizione casearia di Bracciano che rappresenta una vera e propria eccellenza del “Made in Italy” conosciuta in tutto il mondo.



La Città vanta ancora oggi la presenza di una nutrita comunità di allevatori e casari veri e propri custodi di antiche ricette come quelle del “Pressato a mano” e del “Caciofiore di Columella” attualmente prodotto nell’intero territorio sabatino nonché oggetto di Presidio Slow Food per la biodiversità.

Una tradizione, quella del formaggio, che nel corso del Cinquecento appare sulle mense aristocratiche in abbinamento alle pere, considerate il frutto più prelibato e destinato ai soli nobili, da cui il famoso detto “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”. E nel Ducato di Bracciano, istituito nel 1560, l’attività della pastorizia figurava tra le più importanti e remunerative e nella pizzicheria del paese si potevano acquistare numerose varietà di formaggi, come attestato dalla documentazione di archivio datata 1586: Cascio Pecorino a 4 bajocchi alla libbra, Cascio Pecorino tosto, cioè stagionato, a 5 bajocchi, Cascio de capra, a circa 3 bajocchi e a 4 quello stagionato. E ancora: Cascio Vaccino intorno ai 6 bajocchi, Cascio Fresco col sale, quello che oggi viene definito come “Primo Sale” a poco più di 3 bajocchi. Tra i latticini figurava la ricotta romanesca e quella salata nonché il butirro, cioè il burro, nella versione salata, all’incredibile costo di ben 20 bajocchi la libbra.  

La cerimonia di proclamazione si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti Covid lo scorso sabato 15 maggio nella meravigliosa cornice del “Chiostro degli Agostiniani” dove i rappresentanti dell’Onaf hanno consegnato ufficialmente al Sindaco Armando Tondinelli il pannello segnaletico turistico che ora sarà installato all’ingresso della Città a testimonianza della fervida attività di pastorizia, di caseificazione e del consumo di formaggio sul territorio braccianese.

D’altronde, quando si pensa alla cucina tipica romana, che ha influenzato anche quella del territorio sabatino, come si fa a non immaginare spaghetti cacio e pepe, pasta alla Amatriciana, per non parlare della Carbonara, senza l’utilizzo del pecorino romano?




Valmontone, distrugge casa e aggredisce la compagna: arrestato e portato in carcere un 40enne

VALMONTONE (RM) – Un 40enne di origini romene, con precedenti, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale.

È quanto accaduto nei giorni scorsi nella cittadina valmontonese a seguito della richiesta di aiuto della compagna dell’arrestato rimasta ferita dall’ aggressione subita per futili motivi.

Immediato l’intervento dei Carabinieri della locale Stazione e dei colleghi dell’aliquota radiomobile di Colleferro che hanno colto il 40enne, in preda ai fumi dell’alcool, mentre distruggeva casa e aggrediva la compagna, italiana e 46enne, e che, alla vista dei militari, ha cercato di opporsi al controllo.

I Carabinieri di Valmontone, dopo aver fatto soccorrere la vittima successivamente giudicata guaribile con cinque giorni di prognosi, non solo hanno ricostruito l’accaduto, ma hanno delineato come il 40enne aveva posto in essere nei confronti della compagna convivente atteggiamenti provocatori fatti di insulti, minacce e aggressioni verbali al punto che la vittima non ha potuto fare altro che cambiare le proprie abitudini di vita.

Certificata l’escalation di violenze commesse dal 40enne, i Carabinieri lo hanno arrestato e trattenuto in caserma. All’esito del giudizio innanzi all’Autorità giudiziaria di Velletri, in attesa di quello definitivo, l’attività dei Carabinieri è stata convalidata e per il 40enne è scattata la traduzione in carcere.




Campagnano, il bilancio non passa: il sindaco Fulvio Fiorelli si dimette

Un terremoto politico annunciato. Il sindaco di Campagnano Fulvio Fiorelli, 72 anni, eletto nel 2016 si è dimesso. Nell’ultimo Consiglio Comunale del 14 maggio non è passato il bilancio di previsione 2021 – 2023. Da lì è cominciato l’inesorabile gelo e paralisi politico amministrativa che dopo tre giorni ha portato il primo cittadino a rassegnare le dimissioni “irrevocabili e immediate” presentate al presidente del consiglio comunale di Campagnano.

Questo colpo di scena politico arriva a pochi mesi dalle elezioni amministrative per la cittadina di oltre 13 mila abitanti nell’hinterland a Nord di Roma.

Quattro mesi fa, Fiorelli, ha messo alla porta il suo “vice” Alessio Nisi il qualescrisse una lunga lettera in cui spiegava che la cacciata arrivava dopo un passaggio spinoso: “In queste ultime settimane – ha scritto Nisi a gennaio scorso- abbiamo espresso, insieme ad altri assessori e consiglieri, riserve su modi e contenuti della ”linea politica” del sindaco. Più volte abbiamo richiesto, con lealtà e trasparenza, di riprendere uno spirito collaborativo con l’unico obiettivo di dare un contributo di idee e di soluzioni”. Adesso, in vista delle elezioni, il clima si fa più che rovente.




Monterotondo, rientra in casa e coglie sul fatto una ladra: arrestata 43enne di Zagarolo

MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato una 43enne domiciliata a Zagarolo la quale, approfittando della momentanea assenza della proprietaria, dopo averne atteso l’uscita da casa si era introdotta nella sua abitazione.

La proprietaria era tuttavia rientrata a casa subito dopo trovando così la malintenzionata a rovistare in casa. Colta di sorpresa provava ad allontanarsi ma la signora aveva già richiesto l’intervento dei Carabinieri di Monterotondo, che riuscivano a bloccarla poco dopo essere uscita dalla casa, con denaro e un anello provento del furto.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli ha convalidato l’arresto della donna, già gravata da precedenti penali per lo stesso tipo di reato, e ne ha disposto gli arresti domiciliari a Zagarolo.




Fiano Romano, 20enne ruba cosmetici in un negozio: arrestata e rimessa in libertà perchè incinta

FIANO ROMANO (RM) – Arrestata dai Carabinieri della Stazione di Torrita Tiberina in flagranza di reato una 20enne di origine rumena, domiciliata in un campo nomadi di Roma, la quale aveva occultato in una borsa svariati cosmetici asportati furtivamente in un negozio di prodotti per l’igiene personale e profumi del luogo.

La giovane, restituita la refurtiva, poiché in stato di gravidanza è stata rimessa in libertà dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Rieti.




Fiano Romano, in manette due ladri di auto

FIANO ROMANO (RM) – A Fiano Romano i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato due uomini di origine rumena e senza fissa dimora, rispettivamente di 42 e 23 anni, i quali nottetempo si erano introdotti all’interno di un deposito di auto d’epoca e mezzi pesanti.

I malfattori hanno dapprima danneggiato il sistema di videosorveglianza e asportato il relativo sistema di registrazione e poi hanno smontato diversi catalizzatori e radiatori delle auto in deposito, oltre ad aver manomesso due distributori automatici di cibi e bevande asportando il denaro all’interno. Successivamente hanno accantonato il tutto nel piazzale per portarlo via in un secondo tempo, purtroppo per loro però i carabinieri della Radiomobile di Monterotondo sono giunti celermente sul posto e così, all’arrivo delle pattuglie inviate dalla Centrale Operativa della Compagnia di Monterotondo, i due hanno tentato la fuga su una Volkswagen Passat ma sono stati intercettati e fermati al Km 24 della via Salaria da una pattuglia della Sezione Operativa e quindi arrestati per furto aggravato. Su richiesta del PM di turno della Procura di Tivoli, i due malviventi sono stati portati presso il carcere di Frosinone.




“Bracciano Città del Formaggio”, l’Assessore al Turismo Luca Testini: “L’inizio di un percorso per l’affermazione del nostro prodotto tipico”

BRACCIANO (RM) – “Ricevere l’importante investitura “Bracciano Città del formaggio” – dichiara l’Assessore al Turismo e Vicesindaco del Comune di Bracciano Luca Testini – significa che qualcosa si sta muovendo nella direzione auspicata e di questo bisogna dar merito a coraggiosi imprenditori che hanno dovuto superare  innumerevoli ostacoli, con la speranza di poter essere di esempio per tanti altri nella ricerca di valorizzazione di altri prodotti.

Nell’attesa dell’ampliamento dell’offerta , già fin d’ora la qualifica acquisita, verrà inserita e pubblicizzata in ogni manifestazione per convincere il turista a venire da noi sia per uno stimolo culturale che gastronomico.  E’ bello e gratificante  – ha proseguito Testini – poter diffondere la conoscenza dei nostri beni culturali al di fuori della nostra cerchia muraria, ma la funzione del Turismo è anche quella di contribuire allo sviluppo economico del territorio tramite i ritorni finanziari  derivanti dall’utilizzo del nostro sistema ricettivo e della ristorazione accompagnato dai ricavi della vendita dei nostri prodotti, che devono costituire motivo di attrazione per i visitatori.

L’Assessore, durante il suo discorso in occasione della cerimonia di consegna della targa turistica Bracciano Città del Formaggio” da parte dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio) il Turismo auspicato è sì quello che consente al visitatore di ammirare e apprezzare le bellezze, storiche e ambientali che offre Bracciano ma deve comportare anche un risvolto economicamente favorevole per la popolazione, sia in termini commerciali sia di creazione di attività che possano generare occupazione nel rispetto, nella valorizzazione e nella tutela dell’ambiente con il quale è fondamentale vivere in pieno equilibrio e sintonia.



“Un grazie da parte di tutta la cittadinanza – ha detto ancora il vicesindaco Luca Testini – ai produttori del formaggio locale che hanno consentito alla nostra cittadina di potersi fregiare del titolo attribuitogli. Bracciano  è classificata come “città d’arte” per gli stupendi  edifici e per le opere che è in grado di offrire  alla vista  del visitatore.  In passato, però,  si è sempre lamentata la carenza di particolari  prodotti locali enogastronomici   in grado di appagare la ricerca della genuinità alimentare locale.  Negli ultimi due secoli l’economia del territorio era sostenuta soprattutto dall’industria della trasformazione delle materie prime, molto fiorente nei secoli che vanno dal 1500 alla fine del 1700, attraverso l’attivazione di ferriere, cartiere, industria del legno, terme e altri settori.  L’agricoltura, invece, dopo la caduta dell’impero romano ha svolto un ruolo secondario nell’economia locale perché ha prevalso il latifondismo di fatto,  scarsamente produttivo,  che si è perpetrato fino ai giorni nostri  nonostante la conferma degli usi civici e la costituzione di associazioni che avrebbero dovuto  agevolare un sano sfruttamento dei terreni agricoli. E’ a partire dal 1900 – ripercorre ancora un po’ di storia Luca Testini – che per la nostra cittadina viene ipotizzata una crescita economica generata dall’agricoltura, agripastorizia e dal Turismo, ma poco si è fatto in questa direzione. Le produzioni agricole locali sono molto limitate e sono condizionate dalla prevalenza dei paesi limitrofi, Anguillara – Cerveteri – Trevignano, che possono vantare specifiche coltivazioni, sia con monocolture all’aperto (carciofi, zucchine ecc.), sia con colture frazionate in serra. A Bracciano è più diffusa, invece,  la zootecnia, cioè l’allevamento del bestiame, ma prevalentemente allo stato brado, forse per l’ampia disponibilità di pascolo sui terreni di proprietà pubblica, o meglio dell’Università Agraria, che possiede oltre 2.000 ettari di terreno. Questo tipo di allevamento, di fatto immutato da secoli, comporta che siano piccoli imprenditori a gestire un numero limitato di animali con una bassa redditività e mancano, inoltre, le moderne stalle presenti invece nel circondario”.




Anguillara Sabazia, l’eterna incompresa: quando il bene comune viene considerato un optional

Il video editoriale di Emanuel Galea e Chiara Rai all’interno riguardo la vicenda della requisizione dei loculi al Cimitero

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – A circa 30 chilometri a nord-ovest di Roma, adagiata sui rilievi Sabatini e su un promontorio del Lago di Bracciano, si trova uno dei borghi medioevali più incantevoli e suggestivi del Lazio. Vanta nobili origini, discende in linea diretta dalla famiglia della ricca patrizia Rutilia Polla e ha una lunga e ricca storia. Ricca di siti geologici, monumenti storici, aree naturali, clima mite e tramonti da mozzafiato. Non a caso che ai più è conosciuta come “La gemma del Lazio”. Ancora conserva, gelosamente, l’antico punto d’ingresso alla città, una porta cinquecentesca, sormontata da un orologio ancora funzionante mentre tutto il borgo è abbracciato da un bastione cinquecentesco con torrione medioevale compreso. Là dentro è tutta poesia, fascino ed incanto. La natura è stata più che generosa con questo lembo di terra. Il visitatore, a fine giro del borgo, non può che sospirare con i versetti della Zanicchi: “Il tuo sangue nelle vene e ti porto nel mio cuore”.

Qui il tempo si è fermato ed il vecchio borgo di lassù, specchiandosi nelle acque azzurre del lago sottostante, sembra rilassarsi rassegnato e “disteso come un vecchio addormentato e la noia, l’abbandono, il niente son la (sua) malattia.”

Appunto della sua noia, del suo abbandono e della sua malattia che oggi si vuole trattare

Di amministratori meritevoli di menzione, Anguillara ne ha avuti nel lontano passato e poi, come è capitato a Montecitorio e a Palazzo Madama, c’è stata una moria di una vera classe dirigente. La politica ha perso la sua vocazione ed è diventata una bottega di interessi. Oggi il bene comune viene considerato un optional e tutte le attività della politica politicante tendono a un solo fine, l’aumento dei consensi. Quella noia “del vecchio addormentato” più che altro esprime disgusto per questa deriva verso il degrado completo. Il “niente” della politica locale sta privando questa cittadina storica da una meritata posizione  nella scala nazionale di attrazione turistica. E’ vero che madre natura con questo lembo di terra è stata più che magnanima, però purtroppo la generosità dell’una ha incontrato l’indifferenza di altri. Il mistero dell’Acqua Claudia, riconosciuta come unica e speciale già dalla metà del 1700, l’acqua della Mola Antica, per i residenti e non, una risorsa di approvvigionamento, per gli amministratori è stata abbandonata a se stessa mentre il privato raccoglie i frutti di un bene che tutti considerano “bene comune”.  Perché? Come mai questa risorsa non suscita tanto interesse quanto le colate di cemento?

Stesso destino è stato riservato ad un reperto archeologico, unico nel suo genere. Una piroga monossile di 8000 anni fa, rinvenuta nel 2002 in località La Marmotta  sul lago di Bracciano ad Anguillara quando scavando,  i sommozzatori avevano portato alla luce il più antico villaggio neolitico d’Europa.

Il disinteresse degli amministratori non è nato oggi, di fatto il 28 ottobre 2018, su questo stesso giornale con l’articolo “Anguillara Sabazia, la piroga: la solita storia degli amministratori che la vogliono raccontare ma poi s’addormentano” si era lamentato dell’abbandono al suo destino del prezioso reperto archeologico. Altri Comuni, altri amministratori avrebbero fatto carte false per averla nel loro territorio, ma qui siamo ad Anguillara.

Un capannello di anziani, facendo su e giù per via Reginaldo Belloni, dopo un poco si fermavano e guardando il rudere del palazzo accanto al ristorante Zaira, commentavano l’impotenza degli amministratori che, mentre si riempiono la bocca con il bel discorso del decoro urbano non trovano il coraggio o la soluzione oppure un accordo per buttare giù quell’obbrobrio che sta deturpando da anni il decoro del lago stesso. Come mai, dicevano questi signori, che non si riesca a rimuovere quella vergogna? Chi sa chi lo sa? Qualcuno lo dovrebbe sapere…

Giustamente, concludeva il più anziano, la cittadina è stata trascurata ormai da parecchi anni. Ogni amministrazione si è limitata a promuovere nuovi insediamenti, nuove costruzioni, nuovi agglomerati, senza però, adeguare i servizi alla crescita della popolazione. La rete idrica, quella fognante, rete scolo acque fluviali sono rimaste sempre quelle di quando Anguillara contava appena appena sei-settemila abitanti. Oggi i nodi stanno venendo al pettine. Scoppiano i tubi, straripano le fogne e l’acqua piovana invade le strade e la rete elettrica ogni tanto fa cilecca. E gli amministratori? Quei signori non vedono, non sentono, non parlano.

Officina Stampa del 13/05/2021: Emanuel Galea fa il punto sulla requisizione “temporanea” dei loculi cimiteriali che si protrae dal 2017

La lista è lunga ma quello che reca l’onta maggiore agli amministratori fino ad oggi succedutisi, è l’emergenza cimitero

In questo risiede  l’incongruenza, l’incoerenza e l’incomprensione di questa gente che fino ad ora hanno avuto la presunzione di promettere un “futuro migliore” per la cittadina. Sono circa 20 anni che l’emergenza loculi si fa sempre più acuta. L’hanno riconosciuto. Hanno ammesso candidamente che trattasi di vera emergenza. Hanno avuto il pudore di avvisare la cittadinanza che l’emergenza si fa sempre più minacciosa.

Va bene, uno da fuori, potrebbe pensare che dopo tutto questo sarebbero seguiti i fatti, i rimedi, le soluzioni. L’unica soluzione che gli amministratori hanno escogitato è fare cadere il costo dell’emergenza anziché su tutta la comunità, interamente a carico dei 150 concessionari. Per risolvere  poi il problema un nuovo stratagemma  (intelligente) a costo zero: spostare da un loculo all’altro i “cari estinti”. Fino a quando?

Anguillara non si rassegna e fiduciosa aspetta il giorno che arriveranno degli amministratori che la sapranno comprendere, valorizzare i suoi pregi e far passare la sua noia.




Bracciano, Città del Formaggio: attesissimo l’evento di domani per la cerimonia di consegna del pannello turistico

La consegna della targa turistica, fa seguito alla prestigiosa investitura di “Bracciano Città del Formaggio 2021”, da parte dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi)

BRACCIANO (RM) – C’è grande attesa per la cerimonia di consegna del pannello turistico di Bracciano “Città del Formaggio”. L’appuntamento è fissato per sabato 15 maggio alle 17 presso il Chiostro degli Agostiniani in via Umberto I a Bracciano.

L’evento vede la partecipazione di istituzioni di rilievo nel panorama regionale e nazionale di un circuito delle eccellenze legate all’Agricoltura e al buon cibo.

Sarà presente l’Assessore all’Agricoltura e Filiera della Cultura del cibo della Regione Lazio Enrica Onorati, il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il Sindaco di Novara di Sicilia Girolamo Bertolami, il Presidente dell’Arsial Mario Ciarla, il Presidente Onaf Carlo Adami e il Consigliere nazionale Onaf (delegato Roma) Domenico Villani, il Portavoce Produttori Caseari del territorio Lago di Bracciano Giancarlo Gentili. Interverrà anche l’artista Simone Luciani dell’associazione culturale R. Sanzio – Blue in the face con “Elogio al Formaggio”.

A fare gli onori di casa il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli insieme all’Assessore al Turismo e Vicesindaco Luca Testini e all’Assessore alla Cultura Claudia Marini: “Questa investitura di Bracciano Città del Formaggio – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – è una grande opportunità per il nostro territorio che vanta vere e proprie eccellenze caseari. Grazie alla volontà di fare rete e sinergia anche con altri Comuni d’Italia, sono sicuro che potremo guardare lontano. Ringrazio le istituzioni e associazioni che interverranno alla cerimonia della targa turistica dedicata alla nostra città”.

La conduzione è affidata al direttore di Rai News 24 Andrea Vianello. La consegna della targa turistica, fa seguito alla prestigiosa investitura di “Bracciano Città del Formaggio 2021”, da parte dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi).

Con 6 formaggi DOP e 47 prodotti caseari PAT, la Regione Lazio è ai primi posti a livello nazionale per diffusione e presenza capillare sui territori di una vocazione lattiero casearia, fatta di formaggi arcinoti (come il Pecorino Romano, la Ricotta Romana, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pecorino di Picinisco) e meno noti (ad esempio lo Squarquaglione dei Monti Lepini, il Cacio Magno). Più di un formaggio di qualità è prodotto in almeno 110 Comuni su 378 della Regione, molti dei quali, con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, collocati in aree interne, marginali, lontane dai flussi turistici di rilievo.
Al livello territoriale di Bracciano e dintorni, una grande iniziativa che è stata fatta: la costruzione di una sinergia tra Comuni diversi attraverso la costituzione della Rete dei Comuni del Formaggio presieduta dal Sindaco di Sacrofano Patrizia Nicolini.

Su questa scommessa 17 Comuni Laziali, guidati da ALI Lega delle Autonomie, hanno deciso di abbracciare il progetto promosso da ARSIAL e di investire nella forza della rete, sia come strumento di promozione e tutela di un prodotto d’eccellenza della filiera agroalimentare, sia come scambio e condivisione di buone pratiche e di politiche di sviluppo da condividere e attuare in maniera congiunta.




Allumiere, Concorsopoli: Pasquini “caccia” Mori ma non annulla ancora il concorso dei miracoli. “Accuse” contenute nel parere del legale del Comune

Diversi “idonei” sono stati ascoltati nei giorni scorsi dagli inquirenti

Il 9 maggio 2021 con una determinazione comunale il Sindaco di Allumiere Antonio Pasquini rescinde “per giusta causa il contratto a tempo indeterminato del dottor Andrea Mori. La rescissione arriva dopo l’acquisizione da parte del sindaco di un parere dell’Avvocato Stefano Trippanera, pervenuto in data 4 maggio 2021, da cui emerge un dato di fatto a dir poco sconcertante: “La procedura concorsuale risulta viziata”. Conclusioni che risuonano come macigni e a cui però segue un altro fatto ancora più paradossale: perché Pasquini ha annunciato da diversi giorni di voler procedere con l’annullamento del concorso in autotutela e ancora non lo ha fatto?

Tra l’altro nella determina di revoca si legge testualmente: il Comune di Allumiere può rivalersi contro Mori per tutti i danni anche di immagine ed erariali causati e “derivanti direttamente e indirettamente dalle attività illegittime poste in essere dal Dottor Mori durante le fasi del concorso..”.

Sembra che ad Allumiere ci sia un allarmante momento di stasi e immobilismo: se il sindaco non procede all’annullamento del concorso allora va da sé che Mori può risultare come inutilmente sospeso e potrebbe addirittura muoversi nelle sedi opportune per impugnare tale azione.

Imbarazzante il silenzio da parte della Regione Lazio. Che cosa si aspetta? La tempesta non sembra voler passare poi così in fretta. Ci sono delle indagini serrate e diversi “idonei” sono stati ascoltati nei giorni scorsi dagli inquirenti.