Anguillara Sabazia, locale Malaspina: illecito amministrativo e violazione delle norme anticovid

Il Comune ha ordinato la cessazione dell’attività di spettacolo e di pubblico intrattenimento per l’ex Hollywood

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il Comune di Anguillara Sabazia ha notificato l’ordinanza di cessazione immediata dell’attività di spettacolo e di pubblico intrattenimento al locale Malaspina (ex Hollywood), dopo l’accertamento effettuato dai Carabinieri in cui è stato contestato un illecito amministrativo nonché la violazione delle norme anticovid meglio specificate dall’art 16 del Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 02/03/2021.

I fatti si riferiscono allo scorso sabato 26 giugno quando il cocktail Bar Malaspina dalle 23 fino alle prime luci dell’alba di domenica mattina ha ospitato tantissimi giovani che hanno ballato attaccati fino all’alba, come testimoniato dal video pubblicato nel nostro precedente articolo, ricordando più una attività di discoteca che di cocktail Bar con musica di sottofondo. Una situazione simile a quella dello scorso agosto 2020 quando alcuni ragazzi di ritorno dalla Sardegna, dove era scoppiato il cluster proveniente da Porto Rotondo, avevano partecipato a una delle serate organizzate dal locale e che aveva visto nei giorni successivi la Asl Rm 4 invitare tutti coloro che avevano partecipato a mettersi in autoisolamento.

E anche in questo caso è intervenuta la Asl Rm4 dopo che successivamente alla serata “danzante” si sono registrate 2 persone positive al Covid che hanno fatto partire gli accertamenti sanitari.

Nel verbale di contestazione dello scorso giovedì 1 luglio 2021 emesso dai Carabinieri è stata disposta la chiusura del locale per cinque giorni demandando al Comune l’emissione di provvedimenti consistenti nella ordinanza di cessazione immediata di attività di pubblico spettacolo.

Nell’ordinanza del Comune di Anguillara, indirizzata al legale rappresentante del locale, si legge testualmente: “il soggetto e’ risultato violare le norme di cui   all’art. 68 del R.D. n. 773/31 (TULPS) e l’art. 666 C.P.comma 1 cosi come modificato  dall’art 49 comma 1 lett B  del D.L.vo 30/12/1999 nr 507(in luogo aperto  al pubblico dava uno spettacolo pubblico senza la  prescritta licenza dell’Autorità): in un locale autorizzato per somministrazione di alimenti e bevande con musica di sottofondo “dava per un elevato numero di invitati maggiore a 200, uno spettacolo/trattenimento danzante ……. dagli accertamenti emergeva la presenza di allestimenti con strutture tipiche  dell’attività di discoteca…. la presenza di disk-jockey, la richiesta di pagamento all’ingresso di biglietto, la pubblicità sui social network con  previsione dell’evento……. elementi  tali da  far assumere allo spettacolo/trattenimento posto in essere le caratteristiche per il quale e’ necessaria la licenza ex art 68 TULPS …omissis…“.

Il titolare del locale aveva inviato una nota di smentita dove tra l’altro evidenziava che: “risultano assolutamente insostenibili le apodittiche, strumentali ed ingiuste accuse, a cui si intende fermamente reagire, se del caso con iniziative anche giudiziali, posta la natura diffamante dello scritto, che chiaramente tende a gettare un velo di discredito sull’attuale classe politica, prendendo di mira per l’ennesima volta la nostra attività, che ha la sola colpa di continuare a dare lavoro a giovani del posto, che, lo si tiene a precisare, non ha mai posto in essere alcuna violazione alle norme anticovid, solo strumentalmente chiamate in causa, senza una reale necessità”.

Dunque alla cronaca fin d’ora seguita da L’Osservatore d’Italia fanno seguito gli effetti di quello che fin dall’inizio abbiamo narrato come un ripetersi di un episodio già visto lo scorso anno. Tant’è.




Ponzano Romano, scoperto lager di cani “Husky” all’interno di un villino fortificato

Trovato anche un cane deceduto, ormai da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere

https://www.osservatoreitalia.eu/ponzano-romano-caso-del-canile-lager-il-gip-archivia-il-procedimento-verso-il-titolare-della-villetta/

PONZANO ROMANO (RM) – Un vero e proprio lager di cani razza “Husky” quello scoperto dai Carabinieri della Stazione di Ponzano Romano insieme ai militari della forstale di Sant’Oreste.

110 gli amici a 4 zampe trovati all’interno di un villino privato a Ponzano Romano che versavano in condizioni di maltrattamento ed abbandono

Un vero e proprio allevamento tenuto presso un villino “fortificato” in campagna, come possibile allevamento abusivo, anche per i lamenti degli animali che si udivano nelle vicinanze, ma a rafforzare il dubbio dei Carabinieri è stato un esposto di un’ associazione per la protezione ambientale ed animale di Roma, che ha segnalato i possibili maltrattamenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Sant’Oreste competente per territorio.

Così l’azione sinergica dei Carabinieri dell’Arma Territoriale e del Reparto Specializzato nella tutela ambientale e animale ha permesso di accertare la fondatezza dell’esposto: all’esterno della villa sono stati rinvenuti 16 recinti con all’interno 82 Husky. Gli spazi erano comunque di dimensioni ridottissime per contenere un numero così elevato di animali, con l’ulteriore aggravante che erano privi di acqua corrente per abbeverare gli animali, soprattutto con le elevatissime temperature di questi giorni, ed è stato accertato che agli stessi animali non veniva fornito cibo da tempo.

Quando poi i Carabinieri, unitamente al personale della locale ASL, hanno bussato alla porta per controllare se ci fossero animali anche all’interno, gli occupanti non hanno consentito l’accesso. A quel punto, i militari della Stazione di Ponzano, consci della gravità della situazione già in parte riscontrata, non si sono persi d’animo ed hanno chiesto ed ottenuto in tempo reale dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Rieti un decreto di perquisizione, notificato il quale, nessuno ha più potuto opporsi al controllo dei Carabinieri anche all’interno dell’abitazione.

La sorpresa più triste e pesante per i militari, quando sono riusciti ad entrare in casa, è stata il rinvenimento di un cane ormai deceduto da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere, a conferma della disumanità con cui veniva gestita la struttura.

Ma la tenacia dei Carabinieri è stata premiata e compensata dalla soddisfazione di salvare altri 29 cani ristretti in anguste gabbie “trasportino”, tra escrementi, mancanza di acqua e cibo, tutte condizioni talmente gravi ed inaccettabili che hanno indotto i militari a porre sotto sequestro l’intero immobile ed affidare in custodia i 110 esemplari di Husky, tratti letteralmente in salvo dai Carabinieri, facendo scattare la denuncia per il titolare alla Procura della Repubblica di Rieti per “maltrattamento di animali” e “ detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Un’ipotesi di reato che in questo caso è “rubricata” dalla Procura come “aggravata” dall’aver ritrovato un cane privo di vita. La carcassa del cane più sfortunato è stata traslata all’istituto di zooprofilassi per accertare le cause effettive che ne hanno cagionato il decesso, anche per scongiurare eventuali diffusioni di gravi malattie tra i cani tratti in salvo.




Fiano Romano, tornano gli eventi in presenza: al Castello Ducale si è parlato di libertà e diritti umani

Due autori, due libri e a dialogare con gli ospiti Zaira Belfiore, portavoce del Sindaco Ottorino Ferilli

FIANO ROMANO (RM) – Patrocinati dal Comune di Fiano Romano, al Castello Ducale si sono svolti due incontri culturali per salutare la tanto attesa “modalità di eventi in presenza”.

Il 24 giugno è stata la volta di Italo Arcuri, noto giornalista e scrittore antifascista, che ha dedicato gran parte della sua vita a narrare storie di vita e di libertà negate. Lo ha fatto con Memme Bevilatte salvata da Teresa (Emia edizioni), Ambrogio Donini e la storia delle idee (Emia edizioni), Il Rifiuto. Riano, voci e immagini di una lotta di popolo (Emia edizioni 2016) e con una nuova edizione de “Il Corpo di Matteotti” (Emia edizione 2019) presentato a Fiano Romano e intervistato da Zaira Belfiore.

Sono intervenuti all’incontro Eleno Mattei, Assessore alla Cultura, che ha ricordato come “la ripresa dopo la pandemia debba passare anche e soprattutto attraverso la divulgazione culturale” e Daniela Antonucci, Presidente ANPI di Fiano Romano, che ha sottolineato con grande fermezza “il ruolo ed il valore dell’ANPI tutt’altro che esaurito nel terzo millennio”.

Italo Arcuri, attraverso una narrazione intrisa di fatti storici e racconti di vita, ha coinvolto il pubblico spostando l’attenzione sul calvario del corpo di Giacomo Matteotti, dal giorno del rapimento al ritrovamento, a Riano. Ripercorrendo i fatti salienti di quegli anni, Matteotti è stato ricordato dallo scrittore, non solo come importante riferimento politico antifascista ma anche come amico, padre, compagno di Velia, e uomo lasciato “solo” nelle battaglie a difesa dei contadini e di un Paese libero.

Giovedì 1 luglio, invece, è ritornata a Fiano con il suo nuovo romanzo “Lo Scorpione Dorato” (AUGH Edizioni) Marika Campeti, responsabile comunicazione e ufficio stampa ASL RM4, che dal 2002 dedica tempo e passione alla scrittura e con grande successo; nel 2018 il suo romanzo d’esordio “Il segreto di Vicolo delle Belle” in cui toccava già con grande maestria il tema della violenza e in ambito domestico.

I saluti istituzionali sono stati affidati al Sindaco Ottorino Ferilli, orgoglioso della ripresa degli eventi in presenza al Castello, fulcro di manifestazioni culturali che hanno avuto come protagonisti l’arte, la pittura, la fotografia, il cinema, il teatro, la letteratura. Ha ricordato come la pandemia sia stata un acceleratore, per certi versi, della lettura. “Da alcune rilevazioni – ha ricordato – sono emersi dati confortanti sui lettori in Italia che sono aumentati dal 2020 mantenendo il trend anche nel primo trimestre 2021” e ha auspicato quanto prima la ripresa del Gruppo Lettura di Fiano Romano che, da anni, raccoglie e aggrega in biblioteca molte persone appassionate di libri e storie.

Dopo i saluti del Sindaco, Zaira Belfiore e Marika Campeti hanno aperto l’incontro entrando nel vivo dei diversi temi: stress post-traumatico, violenza, assistenza, libertà, diritto all’infanzia negato, abusiAnche qui due corpi, due storie di vita forti e simbolo di una società che priva uomini e donne di libertà e diritti umaniPer dar vita alla sua ultima storia, Marika si è avvalsa dell’aiuto e collaborazione di un’associazione umanitaria che da tempo sostiene personalmente “Support and Sustain Children” (www.supportandsustainchildren.org) e che da diversi anni opera al confine turco siriano.

Con “Lo Scorpione Dorato” Marika affronta due drammi: quello delle donne occidentali – attraverso la storia di Chiara– ingabbiate in una società che le vuole perfette, capaci, mai stanche e sempre all’altezza delle aspettative; l’altro, il dramma di una donna simbolo, Beyan, una donna profuga curda a cui Marika, attraverso una eccellente narrazione, riesce a dar voce facendo emergere tutta la violenza quotidiana in cui è immersa. Beyan diventa il corpo simbolo di una società che nega, alle donne e ai bambini, diritti umani e libertà. Ma Beyan e Chiara sono anche portatrici di speranza: con la tecnica del flashback, Marika è riuscita ad intrecciare due storie apparentemente diverse ma che si incroceranno ad un tratto attraverso  il coraggio al femminile, che è istinto ma anche capacità di resistere per un bene più grande, la vita nelle sue varie forme. La storia di Beyan, dei bambini e di coloro che sono ritenuti diversi nei contesti narrati da Marika, assume una valenza anche informativa: ”l’intenzione – ha detto la scrittrice – è stata soprattutto quella di far conoscere le condizioni di molte donne e di molti bambini non così tanto lontani da noi e che necessitano di interventi puntuali e costanti; sono persone che non possono restare senza il nostro sostegno e intervento, non è umano, non ce lo possiamo permettere”.




Ponzano Romano, scoperto un canile lager con 110 husky maltrattati

https://www.osservatoreitalia.eu/ponzano-romano-caso-del-canile-lager-il-gip-archivia-il-procedimento-verso-il-titolare-della-villetta/

Centodieci husky maltrattati e abbandonati sono stati trovati in una villa privata dai carabinieri a Ponzano Romano. I militari della locale stazione avevano già individuato la privata abitazione, un villino in campagna, come probabile allevamento abusivo, anche per i lamenti degli animali che si sentivano nelle vicinanze. I dubbi sono diventati veri e propri indizi a seguito di esposto di un’associazione per la protezione ambientale ed animale di Roma, che ha segnalato i possibili maltrattamenti alla stazione carabinieri forestale di Sant’Oreste (Rm) competente per territorio.

L’operazione congiunta dei carabinieri dell’arma territoriale e del reparto specializzato nella tutela ambientale e animale ha permesso di accertare la fondatezza dell’esposto: all’esterno della villa sono stati trovati 16 recinti con all’interno 82 Husky. Gli spazi erano comunque di dimensioni ridottissime per contenere un numero così elevato di animali, con l’ulteriore aggravante che erano privi di acqua corrente per abbeverare gli animali, soprattutto con le elevatissime temperature di questi giorni, ed è stato accertato che agli stessi animali non veniva fornito cibo da tempo. Quando poi i carabinieri, unitamente al personale della locale Asl, hanno bussato alla porta per controllare se ci fossero animali anche all’interno, gli occupanti non hanno consentito l’accesso. I militari ottenuto dal Pm di turno della procura presso il tribunale di Rieti un decreto di perquisizione, notificato il quale, nessuno ha più potuto opporsi al controllo dei carabinieri anche all’interno dell’abitazione.

I militari hanno trovato anche un cane morto da diversi giorni. I carabinieri hanno invece salvato altri 29 cani ristretti in gabbie “trasportino”, tra escrementi, mancanza di acqua e cibo, tutte condizioni talmente gravi e inaccettabili che hanno indotto i militari a porre sotto sequestro l’intero immobile e affidare in custodia i 110 esemplari di Husky, tratti letteralmente in salvo dai carabinieri, facendo scattare la denuncia per il titolare alla procura della Repubblica di Rieti per “maltrattamento di animali” e “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Un’ipotesi di reato che in questo caso è “rubricata” dalla Procura come “aggravata” dall’aver ritrovato un cane privo di vita. La carcassa del cane più sfortunato è stata traslata all’istituto di zooprofilassi per accertare le cause effettive che ne hanno cagionato il decesso, anche per scongiurare eventuali diffusioni di gravi malattie tra i cani tratti in salvo.




Fiano Romano, brutto incidente sulla via Tiberina: scontro auto e moto

Brutto incidente stamattina sulla via Tiberina a Fiano Romano dove una moto si è scontrata in pieno con una Fiat Panda, all’incirca all’altezza del civico 45. Sul posto la Polizia Locale di Fiano Romano. Lo schianto tra la vettura e la moto è avvenuto al centro della carreggiata. La dinamica dell’incidente è ancora da ricostruire. Sembrerebbero gravi le condizioni del centauro. Ferito anche il conducente.




Anguillara, 2 positivi dopo la serata al Malaspina: parte il tracciamento della Asl

Due positivi al Covid sono stati registrati dalla Asl Rm4 dopo la serata al Malaspina, il cocktail bar che lo scorso 26 giugno ha organizzato un evento. La serata è stata oggetto di attenzione dei consiglieri comunali di minoranza di Anguillara che hanno chiesto lumi all’amministrazione Pizzigallo riguardo i controlli sull’osservanza delle norme anti covid. Già lo scorso anno, intorno a ferragosto, il locale era stato al centro dell’attenzione da parte della Asl e dei media dopo che due ragazzi provenienti dalla Sardegna avevano frequentato il locale partecipando agli eventi organizzati e contagiando altri giovani.

Ora a distanza di una settimana, dopo una nota del Malaspina che di fatto accusava di strumentalizzazione politica i consiglieri che a ragione veduta si sono preoccupati di tutti quei giovani che ballavano attaccati fino all’alba, come testimoniato dal video pubblicato nel nostro precedente articolo, arriva la nota della Asl Rm4:

Asl Roma 4 avviso importante :

“In relazione alla positività al COVID-19 di 2 persone che nella serata del 26 giugno si sono recate presso il locale Malaspina di Anguillara Sabazia – Scrivono dall’azienda sanitaria – la Asl Roma 4 invita chiunque abbia frequentato il locale a sottoporsi a test antigenico rapido presso il drive in dell’ospedale Padre Pio di Bracciano.

Domani SABATO 3 LUGLIO.

Al fine di non creare assembramenti preghiamo tutti i soggetti il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla L di recarsi presso il drive in dalle ore 8.00 alle 13.00. Le persone con cognome che inizia da M a Z, dalle ore 13.30 alle 18.00″.




Anguillara Sabazia, strisce blu e tanto altro…: arriva l’App “Telepass Pay”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Al via ad Anguillara Sabazia il nuovo servizio di pagamento della sosta sulle “Strisce blu” con lo smartphone attraverso l’app “Telepass Pay”, senza più spreco di tempo e denaro. È ora attivo anche nel comune di Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, il servizio di pagamento delle soste nelle aree gestite con parcometro tramite l’app Telepass Pay: l’innovativo sistema consente di pagare la sosta sulle strisce blu con il proprio smartphone, anche senza avere il Telepass in auto. Comodo, intuitivo e cashless: il servizio, riservato ai clienti Telepass Pay, permette il pagamento dei soli minuti di sosta effettivi, sulla base delle tariffe indicate dal Comune, senza alcun costo aggiuntivo sulla tariffa della sosta.

Non è più necessario cercare parcometri

Telepass Pay semplifica dunque la vita agli automobilisti anche in città. Grazie alla piattaforma, infatti, non è più necessario cercare parcometri, ricorrere a carte di credito, ricariche o monetine ma basta scaricare l’app Telepass Pay o Telepass Pay X, confermare la propria posizione e impostare la durata della sosta. Al resto ci pensa l’app che avvisa l’utente quando la sosta sta per scadere e calcola direttamente l’importo complessivo che sarà successivamente addebitato. Inoltre, è possibile modificare il termine della sosta, anticipandolo o posticipandolo, anche a distanza in modo da pagare l’effettiva durata della sosta ed evitare le multe.

La regolarità del pagamento della sosta con Telepass Pay è verificata dagli ausiliari del traffico tramite consultazione di un palmare, inserendo la targa del veicolo in sosta. Per poter ulteriormente segnalare agli ausiliari il metodo di pagamento (obbligatorio nel comune di Anguillara Sabazia), è necessario esporre il tagliando Telepass Pay disponibile sul sito telepass.com o nell’ app. Quest’ultima segnalerà all’utente se nel comune in cui sta effettuando la sosta l’esposizione del tagliando è obbligatoria.

È possibile, inoltre, fare la propria nota spese accedendo all’archivio delle soste presente nell’app Telepass Pay

“Con l’avvio del servizio Strisce blu ad Anguillara Sabazia, diventa più semplice ed economico parcheggiare in città, con un vantaggio sia per le persone che per la mobilità urbana. – ha dichiarato Pietro Cereda, Chief Consumer Officer di Telepass. – Grazie alla proficua collaborazione con ATS Gestioni S.r.l, che gestisce la sosta a pagamento sulle strisce blu di Anguillara Sabazia, la città si aggiunge alle oltre 140 località su tutto il territorio italiano dove il servizio è già attivo. Nello scenario attuale, la sfida di Telepass è offrire una rete di servizi che diano alle persone la possibilità di muoversi in libertà, in modo integrato, sicuro e sostenibile”.

Non solo strisce blu

Il pagamento della sosta sulle strisce blu è solo uno dei numerosi servizi offerti tramite Telepass Pay nell’ambito della strategia Safe&Clean adottata da Telepass in questo particolare periodo. L’obiettivo è di fornire ai propri clienti una piattaforma sempre più completa di servizi digitali per la mobilità, garantendo sia il risparmio di tempo che la massima sicurezza, grazie alla riduzione delle occasioni di contatto per la natura cashless.

Tramite l’app, ad esempio, è possibile pagare il rifornimento di carburante o noleggiare un monopattino elettrico, prenotare un lavaggio auto o ordinare prodotti in Autogrill e ritirarli nel pick up point dedicato senza contatti diretti o scambio di denaro contante.




Anguillara Sabazia, scuola di via Verdi: affidati i lavori di rinforzo e ristrutturazione

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il Comune di Anguillara Sabazia ha affidato i lavori di rinforzo e ristrutturazione della scuola elementare e materna “San Francesco” di via Giuseppe Verdi per un importo totale di 323mila euro di cui circa 200mila finanziati dalla Regione Lazio.

Il plesso scolastico era stato chiuso il 22 maggio 2019 durante la precedente amministrazione M5s dopo uno studio di vulnerabilità sismica, redatto dall’Ingegner Andrea Scopetti, dal quale era emerso un indicatore di vulnerabilità pari a 0,118, corrispondente ad un elevato rischio per gli occupanti. Vennero quindi affittati dei containers, per ospitare gli studenti e il personale scolastico, posizionati all’interno dell’impianto sportivo comunale “Ferdinando Capparella”.

Con l’avvento della nuova amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angelo Pizzigallo si è ritenuto necessario procedere ad un livello conoscitivo “LC3” superiore per la struttura scolastica al fine di approfondire lo stato dell’immobile e dei lavori necessari per garantire e tutelare l’incolumità dei fruitori del plesso scolastico, da un lato, e ridurre la spesa sostenuta per i moduli noleggiati, dall’altro.

Dopo i nuovi rilievi effettuati dallo studio d’ingegneria Minnucci Associati e la redazione del progetto esecutivo di “Rinforzo e ristrutturazione della scuola elementare e materna S. Francesco in via Giuseppe Verdi” si è poi approvato il progetto esecutivo, in linea tecnica, redatto dallo studio d’ingegneria Minnucci Associati dell’importo complessivo di € 323.359,10.

Finisce dunque l’incubo dei containers per tanti studenti di Anguillara Sabazia che a Settembre potranno finalmente rientrare nelle aule di via Verdi.




Anguillara Sabazia, tutti a ballare al Malaspina: un film già visto lo scorso anno…

Sembra di assistere a un film già visto il cui finale è già scritto nei dati di fine estate dello scorso anno

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tutti a ballare al cocktail Bar Malaspina, che ricorda una vera e propria discoteca anche se di fatto non lo è, di Anguillara Sabazia dalle 23 dello scorso sabato fino alle prime luci dell’alba di domenica mattina. Una situazione simile a quella dello scorso agosto quando alcuni ragazzi di ritorno dalla Sardegna, dove era scoppiato il cluster proveniente da Porto Rotondo, avevano partecipato a una delle serate organizzate dal locale e che aveva visto nei giorni successivi la Asl Rm 4 invitare tutti coloro che avevano partecipato a mettersi in autoisolamento.

Ora a un anno di distanza e con una variante Delta che si sta insinuando anche nel nostro Paese a ritmo esponenziale con un tasso di contagiosità nettamente superiore rispetto quello del virus originario sembra di assistere a un film già visto il cui finale è già scritto nei dati di fine estate dello scorso anno.

E a puntare i riflettori sull’esigenza di garantire sicurezza e rispetto delle norme anti-covid è la minoranza in Consiglio comunale.

Alcuni consiglieri testimoni oculari di gruppi di giovanissimi che alle 5.30 della mattina di sabato si sono riversati alla stazione in attesa del primo treno per Roma delle 6.43. Per più di un’ora, in evidente stato di euforia, tra schiamazzi e assembramenti che hanno disturbato i residenti della zona: “Avevamo avuto le avvisaglie – scrivono i consiglieri comunali – con alcune segnalazioni della scorsa settimana di cittadini che lamentavano musica ad alto volume sino a tarda notte. Ma eravamo confidenti che la presenza in giunta di una delega alla “sicurezza” fornisse garanzie sul rispetto delle regole la cui palese violazione ha portato lo scorso anno la nostra città alla ribalta delle cronache proprio per un focolaio esploso in un locale della zona. Invece oggi ci corre l’obbligo di denunciare una evidente violazione delle più elementari norme anti-covid19. Riteniamo urgente che l’amministrazione si renda attrice di una rapida ed immediata indagine, la salute della nostra comunità, specie dei più giovani ancora non vaccinati, é un dovere in particolare del sindaco”. Le domande che fanno i consiglieri comunali sono tante: che tipo di autorizzazione ha il locale? Chi controlla gli ingressi?




Canale Monterano, tutela ambientale: Comune e Guardie zoofile firmano accordo

CANALE MONTERANO (RM) – È stata siglata, nella splendida cornice dell’Eremo di Montevirginio, la convenzione tra il Comune di Canale Monterano e il Corpo delle Guardie Zoofiloambientali “Fare Ambiente Bracciano Anguillara” alla presenza del Sindaco Alessandro Bettarelli e del Responsabile provinciale di Fare Ambiente Andrea Mariani.

Il Sindaco Alessandro Bettarelli e il Responsabile provinciale di Fare Ambiente Andrea Mariani

L’occasione è nata dall’iniziativa “Puliamo Canale”, organizzata dal Comune e finalizzata alla pulizia e alla riscoperta delle strade che vanno al Sacro Eremo di Montevirginio. Amministrazione comunale, Universitá Agraria, Pro-Loco, Guardie Ecozoofile, Gruppo volontari delle “Strade dell’Eremo”, con il patrocinio di Anci Lazio hanno pulito e sfalciato le strade che conducono al Sacro Eremo di Montevirginio con il prezioso coordinamento dei Padri Carmelitani e di Padre Elias in particolare.

Hanno portato i loro saluti il Comandante Bellino della Stazione Carabinieri di Manziana, il Priore dell’Eremo Padre Paolo Rinelli e Padre Arnaldo Pigna.

La convenzione tra Comune e Guardie Zoofiloambientali prevede un impegno del corpo guidato da Mariani finalizzato all’osservanza delle leggi relative alla tutela dell’ecosistema e alla tutela degli animali, sia con attività di prevenzione che di repressione delle condotte illecite ivi compresa la prevenzione del randagismo. Il Corpo, attraverso i propri volontari potrà inoltre prevenire e reprimere le violazioni inerenti la tutela del patrimonio ecologico, faunistico, ambientale e degli incendi boschivi e svolgere altri diversi compiti di vigilanza, prevenzione e tutela da autorizzare di volta in volta con l’Amministrazione Comunale.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Bettarelli e dal Responsabile Mariani. “Iniziamo un percorso comune – ha detto Bettarelli – con questo bel gesto di grande umiltà e passione per il nostro territorio avvenuto oggi presso l’Eremo di Montevirginio. Vedere i tanti volontari delle Guardie Zoofiloambientali lavorare fianco a fianco con la nostra Protezione Civile, Comune, Agraria e Pro-Loco, ci rende sicuri del buon esito di questo accordo”

“È con orgoglio – ha commentato Mariani – che daremo il nostro contributo mettendoci a disposizione di un Amministrazione così attenta alla salvaguardia dell’ambiente ed alla tutela degli animali. Quali rappresentanti di Fare Ambiente Movimento Ecologista Europeo saremo a supporto di tutta la cittadinanza e del Sindaco  Bettarelli.”




Concorsopoli e i suoi derivati, Guidonia caput mundi: da Marino a Subiaco altri “assunti eccellenti”

In questi giorni continuano le segnalazioni di assunzioni quantomeno singolari ma corrette da un punto di vista formale. C’è sempre una città al centro di “assunzioni Vip”: Guidonia governata dal primo cittadino a cinque Stelle Michel Barbet. L’ultima riguarda un assessore di Marino, Andrea Trinca, assessore all’Urbanistica M5S del sindaco grillino Carlo Colizza, assunto al Comune di Guidonia come istruttore direttivo a tempo indeterminato. Il caso viene sollevato dall’opposizione marinese: “Questa storia – dice Gabriella De Felice, candidata sindaca di Marino 2030 – dei concorsi banditi da un Comune dalle cui graduatorie e dal cui elenco degli idonei possono attingere anche altri enti locali sta generando una commedia dell’assurdo: decine e decine di sindaci, assessori, consiglieri, dirigenti politici locali che si assumono tra loro. Un girone infernale. Alla faccia di migliaia di cittadini alle prese con Covid, crisi economica, chiusure, fine del blocco dei licenziamenti. La legge lo consente ma il buon senso imporrebbe a chi fa politica di tenere atteggiamenti più sobri, responsabili e opportuni”.

Ma non è tutto perché Guidonia ha “imbarcato” anche Francesco Pelliccia arrivato a fine doppio mandato vincitore di uno dei tre concorsi banditi dal Comune di Guidonia Montecelio per l’assunzione di otto nuovi dipendenti. Il sindaco di Subiaco è primo nella graduatoria pubblicata venerdì 25 giugno, e relativa ai 4 posti a tempo pieno ed indeterminato da Istruttore Direttivo Amministrativo di categoria C. Seconda è Chiara Benedetti, assunta a Guidonia a dicembre scorso attraverso la graduatoria di Allumiere e poi inserita al settore Personale, terzo Luca Parenti e quarto Simone Bulgarelli.

Ma torniamo a Marino, De Felice, candidata sindaca di Marino 2030 interviene sugli sviluppi politici della cosiddetta Concorsopoli venuta alla luce in ambito regionale_ “Il M5S è nato come anticasta -prosegue – e ha finito per diventare casta, prendendo tutto il peggio della peggior politica. Il sindaco Colizza non ha nulla da dire sul proprio assessore assunto da suo collega e compagno di partito a Guidonia?” si chiede De Felice.

“All’assessore Trinca invece consigliamo prudenza e un maggiore senso dell’opportunità in relazione alle scelte che si trova a compiere e alle azioni conseguenti. C’è da star certi, infatti, che con un M5S all’opposizione, a parti invertite, la platea grillina, di fronte a una fattispecie simile, si sarebbe stracciata tutte le vesti possibili, invitando con modi e termini più o meno urbani, l’assessore o il consigliere coinvolto ad andare a casa. Noi, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, auspichiamo e speriamo con un legittimo ottimismo della volontà, che a provvedere in tal senso per l’assessore Trinca e per tutta la giunta del sindaco Colizza saranno direttamente i cittadini di Marino che con il potente diritto di voto potranno liberare la città da questo M5S manettaro, populista e demagogico a correnti alternate che predica bene solo quando non può razzolare male”.

“Una volta che la città sarà stata liberata – conclude De Felice – a chi succederà loro a Palazzo Colonna, auspicabilmente a chi pensa davvero a Marino 2030 con coraggio, passione e competenza, toccherà il compito di sistemare i disastri combinati da Colizza e dalla sua giunta. Certo consola che almeno l’assessore Trinca non avrà il pensiero di diversi riciclare in qualche modo perché avrà di che vivere grazie al suo bell’impiego a Guidonia per il quale gli auguriamo sentitamente buon lavoro”.