Anguillara, lavori a metà: le promesse spengono la prima candelina

ANGUILLARA (RM) – È trascorso un anno da quando, il 16 settembre del 2016, in un’assemblea del Comitato di Quartiere 9, vennero promessi alla cittadinanza una serie di interventi per il miglioramento del quartiere periferico di Anguillara Ponton dell’Elce. Tra questi, in particolare, si era parlato, a cura dell’assessore Andrea Piccioni, dell’acquisizione dell’immobile in via delle Palme al patrimonio comunale, ma questa ultima procedura sembra ancora alquanto difficoltosa. Una acquisizione che, un anno fa, sembrava sul punto di essere risolta, ma della quale non si sente più parlare. Il manufatto è, oggi come allora, nel più totale stato di abbandono, pericolosamente dimostrato questa estate da un incendio che ha interessato il terreno adiacente, e che ha provocato allarmi nei residenti delle case vicine, con ripetuti interventi dei Vigili del Fuoco.

Altro intervento promesso, durante l’assemblea del settembre 2016, fu l’acquisizione delle aree verdi e delle strade, annosa questione rimasta irrisolta dai tempi della convenzione tra il Comune e i cittadini dopo lo scioglimento del consorzio (ben 27 anni fa). Dopo 365 giorni nulla è dato sapere se, in questo processo, è stato realizzato qualche passo avanti, se è stato protocollato qualche documento che possa generare nei residenti del quartiere la speranza che la zona dove abitano diventi, in un futuro non troppo remoto, un quartiere “normale”.

L’intervento che, in sede di assemblea, sembrava però di più facile soluzione era il ripristino del manto stradale in via dei Faggi in seguito ai lavori di sistemazione dell’acquedotto. Lavori per cui, a quanto apprendiamo, era stata precedentemente stanziata una cifra di circa 160mila euro.

Sempre il 16 settembre di un anno fa i cittadini in assemblea chiedevano la chiusura di una buca davanti al centro commerciale e la riasfaltatura del tratto di strada tagliato. Era già qualche tempo che il lavoro sull’acquedotto, in gran parte, era stato eseguito, e non si comprendeva come mai il tratto di strada non fosse ripristinato come era prima. La risposta del consigliere alle manutenzioni, Massimo Pierdomenico, fu che prima di chiudere il tutto si attendeva la chiusura di un contenzioso con il gestore del centro per la posizione dei contatori.

Dopo alcuni articoli, di cui nel dicembre scorso: 

Anguillara, lavori non conclusi a Ponton dell’Elce: quelle domande rimaste senza risposte

e del 1 febbraio 2017 quando una vettura finì dentro la buca lasciata con una transenna, la buca lasciata vuota è stata riempita di terra, ma l’asfalto non è più stato ripristinato.

Anguillara, Ponton dell’Elce: macchina in buca nonostante le rassicurazioni

Oggi, a un anno da quell’assemblea, alcuni cittadini del quartiere di Ponton dell’Elce ad Anguillara hanno simbolicamente messo una candelina per ricordare le promesse fatte, che hanno compiuto un anno. “La speranza – ci dice uno dei presenti – è che non si debbano attendere altri compleanni prima che lavori che avrebbero dovuto essere effettuati nell’immediatezza degli interventi, vengano finalmente realizzati”.

di Silvio Rossi

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Anguillara, allarme criminalità: il Comune corre ai ripari

ANGUILLARA (RM) – 353 furti, 126 danneggiamenti, 2 rapine, 66 borseggi, 133 truffe e 3 violenze sessuali: questo il dato relativo ai reati accertati sul territorio comunale di Anguillara Sabazia nel periodo dal 1 gennaio 2016 al 31 luglio 2017 rilevato dalle banche dati delle locali Forze di Polizia. Sul territorio comunale, inoltre, sono in continua crescita i sinistri stradali con decessi e prognosi riservate che hanno visto coinvolti i diversi utenti della strada anche con modalità di fuga ed omissione di soccorso.

La spiegazione, per questa crescita dei fenomeni criminali, va ricercata, secondo gli amministratori locali, sul vasto territorio di competenza comunale, di cui una parte rilevante è inclusa nel Parco Regionale Lago di Bracciano- Lago di Martignano, dove alcuni anni fa si sono sviluppati insediamenti abitativi distanti dal cuore della cittadina 15.00 Km. Circa nonché su aree rurali in prossimità di altri centri abitati di Roma, Bracciano, Cerveteri e Fiumicino. Uno sviluppo edilizio spontaneo e disorganico, quindi, che ha reso più difficile l’attuazione di un controllo
capillare da parte delle Forze dell’Ordine.

A pesare sul trend negativo, sempre secondo gli amministratori di Anguillara, la presenza di scuole di vario ordine e grado, asili privati e comunali, di numerose comunità alloggio per anziani e parchi pubblici ubicati su tutto il territorio comunale, sia in aree urbane sia in contesti periferici, che rendono più complicato l’intervento delle Forze di Polizia, costrette a spostarsi sul vasto territorio di Anguillara per controllare più siti o per intervenire in caso di criticità sopravvenute. Nondimeno l’attrattiva dei laghi, ha nel tempo fatto proliferare numerose attività commerciali, di intrattenimento e di pubblico spettacolo che hanno reso il contesto cittadino più caotico anche nelle ore delle tarde serate e soprattutto nel periodo estivo. Di conseguenza sono aumentati gli interventi notturni delle Forze di Polizia per dirimere schiamazzi, risse, oltre i controlli degli stabilimenti lacustri e degli arenili affollati nei periodi estivi.

 

Gli amministratori hanno quindi approvato il progetto relativo alla richiesta di finanziamento regionale, che sarà presentato all’Ente sovracomunale entro il prossimo 15 settembre al fine di cercare di ottenere la concessione di un finanziamento per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza. Da anni, ad Anguillara, è stato avviato un progetto di videosorveglianza sul territorio cittadino dove sono state collocate telecamere sui principali plessi scolastici, al centro storico e presso un centro polivalente che comprende una “stazione” del cinema e il museo della “Piroga”, con collocazione della centrale di controllo del sistema presso il Comando di Polizia Locale. Le immagini sono state spesso utilizzate per controllare eventi particolari e per ricercare autori di fatti criminosi. Una implementazione, quindi, del numero dei siti controllati ad integrazione del sistema di controllo del territorio già installato: telecamere a lettura targhe,
predisposto con l’interfacciamento al sistema SCNTT – Servizio Centralizzato Nazionale Targhe e
Transiti e collegato con i principali data base istituzionali. Apparati mobili di videosorveglianza per monitorare ad hoc situazioni di particolare criticità riconducibile soprattutto a contesti di degrado urbano. L’intenzione è quella di condividere tutte le informazioni derivanti dal sistema realizzato con le locali Forze di Polizia, in un’ottica di promozione di un sistema integrato e di controllo capillare del territorio.

 

In particolare, il progetto prevede:
1. Un centro di controllo presso la sede Comunale per la visualizzazione delle immagini restituite dal
sistema, la loro registrazione e la gestione del sistema stesso nel suo complesso.
2. Realizzazione di una sede “secondaria” di controllo per la sola visualizzazione delle immagini a
disposizione delle altre Forze di Polizia.
3. Postazioni di controllo mobili condivise con le altre forze di Polizia.

 




Cesano e Formello, marijuana e cocaina: blitz dei carabinieri. Arrestate 3 persone

CESANO (RM) – Nel corso di due distinte attività antidroga, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato tre persone accusate, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e produzione di sostanze stupefacenti.

Investigando negli ambienti locali della droga, i Carabinieri della Stazione di Formello, con la collaborazione del Nucleo Cinofili Carabinieri di Santa Maria di Galeria, sono riusciti ad individuare un’abitazione di via della Selviata, al cui interno il proprietario, un 34enne romano già noto alle forze dell’ordine, gestiva il suo traffico di droga.

Ieri pomeriggio è scattato il blitz: i militari hanno fermato l’uomo, rinvenuto 3 piante di marijuana e oltre 260 grammi della stessa droga, pronta per essere immessa nelle piazze di spaccio. Durante le operazioni è stato rinvenuto e sequestrato anche un’ingente quantità di materiale per la coltivazione delle piante e per il confezionamento in singole dosi.

Nella tarda serata di ieri, invece, i Carabinieri della Stazione di Cesano hanno fatto scattare una perquisizione a casa di due cittadini marocchini di 25 e 37 anni, senza occupazione e con precedenti. Nell’abitazione, ubicata in via Valle Corazza a Cesano, i Carabinieri hanno trovato dosi di cocaina e marijuana e circa 1.000 euro in contanti, ritenuto provento della loro attività illecita.

Il 34enne romano è stato posto agli arresti domiciliari mentre i due cittadini marocchini sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.




Anguillara: ennesimo incidente su via di Tragliatella

di Simonetta D’onofrio

ANGUILLARA (RM) – Giornate da incubo ad Anguillara sulle strade adiacenti il quartiere di Ponton dell’Elce. Ennesimo incidente su via di Tragliatella in pochi giorni. Questa volta è accaduto nella tarda mattinata di ieri, all’altezza della curva con via dei Sambuchi, in pieno centro abitato. Fortunatamente il manto stradale è stato sistemato adeguatamente da Acea in seguito ai lavori per la realizzazione dell’acquedotto, e non versa nelle pietose condizioni delle altre strade cittadine. Nonostante ciò, la manutenzione, praticamente inesistente da parte delle amministrazioni impegnate per competenza territoriale, che dovrebbero provvedere alla pulizia delle cunette e vigilare sulla situazione di flusso delle acque del fosso adiacente la strada, hanno reso viscido il fondo stradale, mettendo a repentaglio la sicurezza delle vetture che transitano sul tratto interessato.

A perdere il controllo della macchina, una cittadina residente ad Anguillara, che si trovava alla guida di una vettura Ford KA, è andata a schiantarsi tra gli alberi e il fosso che delimita il terreno.

L’impatto, anche se violento, per un caso fortuito non ha causato feriti gravi. Sul posto, sono intervenuti i vigili e una gru per verificare la situazione. A quanto ci risulta, sono intervenuti mezzi di rimozione dei quali, a quanto sembra, uno era guidato personalmente dal consigliere ad Anguillara delegato alle manutenzioni, che hanno superficialmente rimosso la terra che si è depositata sull’asfalto, e hanno ripristinato alcuni canali di scolo per favorire il deflusso dell’acqua, per rimediare all’emergenza.

Solo pochi giorni su questo giornale si era denunciata, per l’ennesima volta la pericolosità per gli automobilisti di passaggio e dei cittadini che vivono in quel quartiere di Anguillara, oltre duemila unità. I ragazzi che frequentano le scuole sono costretti a prendere il pulmino di zona, con disagi conclamati. Già la precedente giunta di Anguillara, con a capo l’ex sindaco Pd Francesco Pizzorno, si era attivata per mettere finalmente la parola fine a questa vicenda che vede impegnati due comuni: Anguillara e Fiumicino. Tra rimpalli vari e false promesse fatte ai cittadini, in pratica non si è ottenuto nulla di concreto.

La attuale sindaca M5s di Anguillara Sabrina Anselmo, prese personalmente nota della annosa pericolosità, ma a tutt’oggi nulla si sa del carteggio che l’amministrazione ha prodotto con l’altra interessata. Dispiace notare, riferiscono alcuni cittadini, come la differenza dell’attuale giunta rispetto alle precedenti, su cui è stata basata molto della campagna elettorale, finora non si è appalesata. Anche oggi, come ieri, la prevenzione è nulla, si interviene solo dopo che si è sfiorata la tragedia. Speriamo solo che, nonostante le inascoltate segnalazioni, non dovremo un giorno tornare su queste pagine per qualcosa di più grave.




Anguillara, Ponton dell’Elce: macchina in buca nonostante le rassicurazioni

ANGUILLARA (RM) – Già nel mese di dicembre era stato messo nero su bianco. Infatti, proprio su questa testata giornalistica era stata segnalata la pericolosità di una buca, a seguito dei lavori non conclusi a Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell’acquedotto.

 

A nulla sono servite le rassicurazioni che aveva fatto nel mese di settembre il consigliere Cinque Stelle, con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, quando in un’assemblea pubblica rassicurò i cittadini che avrebbe provveduto alla sistemazione della profonda buca, per effetto degli scavi avvenuti per una perdita idrica. lunedì è acceduto qualcosa di inquietante, come si può vedere anche dall’immagine a fianco, poiché è finita una macchina dentro la grossa buca, provocando notevoli danni. Un pericolo che poteva essere evitato, la sicurezza inesistente in un tratto della strada che rappresenta un passaggio obbligato per quasi tutti i residenti, dal momento che si trova di fronte al centro commerciale del quartiere.

 

Ci dice un cittadino F.B. “Non è solo questa la buca pericolosa a Ponton dell’Elce, ridotta ormai in una sequenza di buche, crepe nell’asfalto e toppe messe a freddo, che saltano ogni volta che piove. Avevano promesso di fare molta manutenzione nel paese, parlavano di sistemare il manto stradale dissestato. Nulla hanno fatto di tutto ciò, rimane sempre il rischio che qualcuno possa farsi molto male. Nonostante siano passati oltre sei mesi da quando è stato aperto il cantiere, tutto rimane lì. Poi di fronte c’è anche la fermata dello scuolabus e del trasporto pubblico che collega il quartiere con il centro del Paese. Tutto ciò è vergognoso”.

di Simonetta D’Onofrio




Anguillara, lavori non conclusi a Ponton dell’Elce: quelle domande rimaste senza risposte

ANGUILLARA (RM) – Lavori ancora non conclusi a Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell’acquedotto, nonostante siano passati oltre cento giorni da quando, durante un’assemblea del Comitato di Quartiere n.9 tenutasi al Centro Anziani, il consigliere con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, assicurò i presenti che nel giro di un paio di settimane al massimo, gli scavi effettuati nel quartiere sarebbero stati chiusi. In quell’occasione, secondo quanto riferito da alcuni intervenuti, Pierdomenico giustificò il mancato completamento dei lavori con la presenza dei contatori idrici dei negozi, che si trovano nel centro commerciale in via dei Faggi, che dovevano essere spostati all’esterno della proprietà.

“Non è possibile, – commentano alcuni residenti –  che per degli allacci si lascino oltre cento metri di strada con lo scavo ricoperto in terra in un punto che rappresenta il passaggio obbligato per almeno metà dei residenti del quartiere dove peraltro transitano i pulmini scolastici e il servizio di trasporto pubblico”.

Fatto è che dopo tre mesi dalla spiegazione del Consigliere con delega alla Manutenzione e indipendentemente dalla eventuale responsabilità dei privati in merito allo spostamento dei contatori idrici, il problema non è stato definitivamente risolto e ad ogni pioggia si formano nuove buche che mettono a rischio la sicurezza stradale. Il problema sembra quindi essere quello relativo alla competenza di chi dovrebbe provvedere a far spostare i contatori idrici. Durante la riunione venne infatti comunicato che lo spostamento spettava ai titolari delle utenze in quanto non accessibili ai tecnici comunali, mentre nel regolamento del Comune di Anguillara si parla di accessibilità degli stessi: “Gli apparecchi di misura sono collocati nel luogo e nelle posizioni ritenute più idonee dal Comune e comunque di più facile accesso dall’esterno dal personale preposto al servizio”, definendo quindi con “facile accesso dall’esterno” non necessariamente il confine della proprietà. Attualmente i contatori sono, così come concordato a suo tempo tra Amministrazione e privati, sulla rampa che porta ai sotterranei, un punto non recintato e di facile accesso dall’esterno, perfettamente rispondente alle specifiche richieste dal regolamento comunale.

I titolari degli esercizi commerciali hanno inoltre confermato che le letture avvengono regolarmente, senza bisogno che il tecnico comunale debba chiedere il permesso di ingresso a chicchessia. “I contatori rispettano i dettami del regolamento, – riferiscono – per cui non può esserne chiesto lo spostamento”.

Abbiamo chiesto una versione dei fatti al consigliere Pierdomenico che inizialmente si è dimostrato disponibile nel fornire una versione dei fatti, ma che ad oggi, dopo otto giorni di nostre reiterate richieste, non è ancora arrivata. Avremmo voluto chiedergli:
1) All’assemblea di settembre fu detto che il lavoro non si poteva chiudere perché i negozianti dovevano spostare i contatori sul muro di confine. Il regolamento comunale però non li obbliga in tal senso e  loro affermano che non devono fare nessun lavoro. Qual è la reale situazione?
2) Perché, comunque non portare il tubo a confine e chiudere la strada, che poi eventuali lavori interni alla proprietà non sono a carico del Comune?.

Domande semplici, che avrebbero potuto ricevere risposta in pochi minuti, invece, nonostante le molteplici richieste, dopo otto giorni, siamo stati completamente ignorati. Viene facile, a questo punto, supporre che, se per (non) rispondere ci si mette così tanto tempo, chissà quanto ce ne vorrà per mettere in sicurezza la strada.

Non è possibile attendere scuse non giustificabili per la sicurezza della viabilità. La storia dei contatori da spostare non può tenere in ostaggio un intero quartiere e comunque non giustifica la mancata sistemazione del resto della strada, che da mesi è stata scavata e riempita con terra, non solo in corrispondenza del centro commerciale, ma anche in altre strade di Ponton dell’Elce, dove sono state riparati altri guasti all’acquedotto, ma non è stato ripristinato adeguatamente il manto stradale.

di Silvio Rossi

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ANGUILLARA SABAZIA, FEDERICA MANGIAPELO: “L’ADDIO AL PICCOLO ANGELO”

Anguillara Sabazia (RM) – “Addio angelo biondo” ripetevano in lacrime gli amici di Federica e le centinaia di ragazzi presenti ieri al funerale della sedicenne morta in riva al lago a Vigna di Valle, l’indomani della notte di Halloween. Una morte ancora avvolta nel giallo perche’ sul corpo della ragazza non sono stati trovati segni di violenza.

Tanti palloncini bianchi per Federica, davanti la parrocchia Regina Pacis, una bambina appena adolescente che come ha detto Don Luigi durante la predica “andava ascoltata e la chiesa – ha detto il parroco- e’ un po’ come il pozzo di Giacobbe che ha consentito a una donna di essere capita, rispettata”.

Il video servizio sul funerale di Federica Mangiapelo

E ancora Federica e’ stata descritta come un ragazza piena di gioia:”I tuoi 16 anni la tua voglia di fare delle scelte – ha continuato Don Luigi – la tua splendida fremente giovinezza”. L’insegnamento che porteranno con se tutti quei ragazzi presenti ieri sarà un forte messaggio della chiesa: più attenzione senza pero’ togliere ai giovani la voglia di vivere, di amare perche’ in chiesa c’erano tante Federiche. Anche un amica ha ribadito che non si possono censurare i desideri, “la vita ha bisogno di ali e carburante”. La morte di Federica lascia un  “rimorso terribile” si e’ detto ancora, “il male non vuole colpe” e i genitori, seduti di fronte il corpo della figlia, stretti dal dolore, hanno annuito in segno di condivisione. La bara bianca e tanti petali e fiori profumati per una ragazza gioiosa si’ ma che ha dovuto anche affrontare delle prove di vita: la separazione dei genitori, gli assistenti sociali e psicologi, la malattia della mamma.

Poi, da circa un anno, la piccola Federica trova l’amore in un ragazzo piu’ grande Marco Di Muro 23 enne, cameriere in un ristorante di Anguillara. Lui non si e’ visto al funerale, pare non fosse gradito dai genitori che non vedevano di buon occhio il rapporto con la figlia, spesso litigioso. C’e’ stato qualche momento di tensione quando un ragazzo in pantaloni neri e camicia bianca ha iniziato a piangere, strillare, ingiuriare e dare calci a macchine e cassonetti chiedendo agli organi di stampa di allontarsi. Poi lo stesso ragazzo ha abbracciato tanti amici di Federica e anche i parenti piu’ stretti. “non osiamo immaginare come puo’ stare il fratellino – ha detto una ragazza fuori la chiesa – la mamma con filo di voce ha dato l’ultimo addio alla figlia, portandole i saluti di tutta la cooperativa sociale Ceos, il mondo del lavoro della mamma. “la veglia di Federica – ha detto una signora anziana- e’ stata la più affollata della storia di Anguillara. Non si può morire in questo modo a 16 anni”.

Di fatti da quando lunedì alle 19 e’ stata allestita la camera ardente Federica non e’ mai rimasta sola; anche alle 22, orario di chiusura, le persone continuavano ad arrivare con fiori, peluche, lettere e gli occhi pieni di lacrime. Tante le canzoni di sottofondo ad arricchire un lungo silenzio di dolore, eppure il ritornello di “no woman no cry” e’ stato frequente, anche all’uscita di Federica dalla chiesa. Il sindaco Francesco Pizzorno, amico stretto nonche’ legale della famiglia, si e’ detto profondamente addolorato e ha fatto sapere che come amico e sindaco continuerà a stare vicino ai genitori. Un bagno di folla ha atteso che la bara uscisse dalla chiesa: la mamma Rossella in lacrime, papa’ Luigi a sostenerla, il piccolo fratellino con la maglietta della Roma (squadra del cuore della sorella) insieme ai parenti piu’ stretti. Poi un pianto straziante di Rossella quando la macchina ha iniziato a partire.