Bracciano, scambio di droga con “staffetta”: due arresti

BRACCIANO (RM) – Nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di droga, la scorsa notte, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano hanno arrestato due persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, nel corso di un servizio d’osservazione, i militari hanno notato due auto impegnate nello scambio della droga con il metodo della staffetta. I Carabinieri hanno bloccato la prima auto con a bordo un 29enne di nazionalità rumena, che aveva poco prima consegnato la droga alla seconda auto, condotta da un 37enne del luogo con numerosi precedenti alle spalle. Quest’ultimo, dopo aver tentato di disfarsi della sostanza
stupefacente appena acquistata, lanciando l’involucro fuori dal finestrino, ha tentato una breve fuga prima di essere bloccato dai militari.
La sostanza, corrispondente a 500 grammi di marijuana, veniva prontamente recuperata e sequestrata dai Carabinieri.
All’esito dei controlli estesi presso le rispettive abitazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato all’interno dell’appartamento del cittadino rumeno diverse dosi di cocaina, un bilancino di precisione e altro materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.
I due arrestati, dopo il rito di convalida sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.




Anguillara Sabazia, a piazza del Molo la prima edizione della festa della zuppa di pesce di lago

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Prima edizione della festa della zuppa di pesce di lago ad Anguillara Sabazia i prossimi 4 e 5 maggio. Gli organizzatori si ripromettono di far rivivere e promuovere una tradizionale usanza della cittadina di Anguillara Sabazia. Infatti tempo fa i pescatori della città sabatina erano soliti riunirsi nel periodo invernale/primaverile per onorare il loro Patrono Sant’Andrea. E anticamente questi ultimi avevano l’abitudine di incontrarsi nei pressi della chiesetta della Madonna delle Grazie, dove raggruppavano una grande quantità di pesce di lago per cuocerlo in grossi contenitori di rame sostituiti nel tempo da quelli in alluminio, preparando così il caratteristico “brodetto” con il quale veniva insaporito il pane “abbruscato”.

Il programma completo della manifestazione

Sabato 4 maggio

Ore 18 apertura stand gastronomico
Intrattenimento musicale a cura di Dj Felix
Ore 21:30 Spettacolo musica live con Terzo Tempo Ligabue cover band

Domenica 5 maggio

Ore 12 apertura stand gastronomico
Intrattenimento musicale a cura di Dj Felix
A seguire musica popolare con canti e storie delle parti nostre
Ore 15:30 Esibizione Scuola di ballo country West Frontier
Ore 18 apertura stand gastronomico
Ore 20:30 Spettacolo di Cabaret Walter Del Greco 8




Anguillara Sabazia, dopo due mesi torna potabile l’acqua del Montano

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Torna potabile l’acqua proveniente dall’acquedotto Montano ad Anguillara Sabazia.

La sindaca ha revocato oggi l’ordinanza di non potabilità emessa lo scorso 1 febbraio 2019 dopo che la Asl ha comunicato che a seguito di nuove analisi i valori sono rientrati nella norma.

Possono dunque tornare a utilizzare l’acqua pubblica
per uso potabile, dopo quasi due mesi di divieto, i residenti del centro storico a partire dal lago fino all’incrocio tra via
Anguillarese e via di Ponte Valle Trave – Strada vicinale dei Vignali.

Un’acqua, quella fornita dall’acquedotto del Montano che viene miscelata con quelle prelevate dai pozzi locali con quella proveniente dall’acquedotto Peschiera-Le Capore fornita dal gestore Acea.




Anguillara Sabazia, emergenza arsenico nell’acqua. Asl Rm 4: “Lettera del sindaco diffamatoria e offensiva”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Diffamatoria ed offensiva: così dalla Asl Rm 4 è stata definita la lettera del sindaco di Anguillara Sabazia in cui si chiede che i prelievi dei campioni di acqua vengano effettuati alla presenza del personale del Comune sabatino, “A sottintendere – fanno sapere dalla Asl Rm 4 – inaccettabili mistificazioni da parte di questa Azienda”.

Lo scorso 18 Aprile la sindaca Anselmo ha
emanato un’ordinanza di non potabilità riguardo l’acqua erogata dal pozzo
“Biadaro”, ultimo pozzo della città sabatina che era rimasto immune da
ordinanze di non potabilità, a seguito della comunicazione della Asl che
informava la prima cittadina che l’Arpa Lazio, a seguito di rilievi effettuati
lo scorso 4 aprile, aveva registrato il valore di arsenico pari a 51 Ug/l.

“Appare inconsueto affidare ai social delle note ufficiali lesive dell’immagine di un’Azienda che ha sempre avuto il massimo rispetto dei ruoli di tutti gli Enti presenti nel territorio.- Dichiarano dall’Azienda sanitaria – La Asl – proseguono – agisce con l’esclusivo fine di tutelare la salute pubblica e a fronte dei risultati ufficiali dell’Arpa Lazio, non può in alcun modo mettere a rischio la salute dei cittadini. Allo stato, in ottemperanza alla vigente normativa in materia, ed al ruolo istituzionale ricoperto, non verrà richiesta la revoca dell’ordinanza, fino all’acquisizione di dati ufficiali conformi forniti dall’Arpa Lazio”.

Manciuria (AnguillaraSvolta): “Un fenomeno divenuto incontrollabile”

“La Resurrezione è alle porte ma la città di Anguillara Sabazia rimane sotto la conclamata incapacità amministrativa della giunta Anselmo che in appena tre anni, mai successo in precedenza, riesce a conseguire l’en plain su tutti i pozzi comunali per i quali oramai da mesi vige l’ordinanza di non potabilità dovuta principalmente alla presenza di arsenico”.

Cosi Sergio Manciuria da Presidente di AnguillaraSvolta sull’emissione dell’ordinanza di non potabilità del pozzo Biadaro rimasto finora unico a fornire acqua potabile .

“La sindaca, piuttosto di occuparsi solo di feste della primavera la cui formulazione suggerita con delibera e senza una gara lascia perplessi e sgomenti – sottolinea il Presidente di AnguillaraSvolta – provi a studiare un piano di emergenza per garantire al cittadino-contribuente una qualità e potabilità in linea con i parametri di legge. Siamo letteralmente inorriditi da un atteggiamento alla Ponzio Pilato oltre che menefreghista e al limite della legalità, visto il protrarsi di un fenomeno divenuto incontrollabile ed esteso a tutto il territorio”.

“Il persistere di tale stato emergenziale dovrebbe inevitabilmente condurre alla chiusura di scuole e attività commerciali che, prive di un servizio sostitutivo capillare e non sporadico con autobotti, non può protrarsi sine die senza un doveroso intervento del Prefetto e della Asl che avochi a sé una soluzione definitiva. Come sta accadendo nella vicina capitale, dove la Raggi, a dimostrazione della consueta inefficienza grillina non è in grado di gestire l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti, per il bene di Anguillara la prima cittadina pseudo pentastellata rassegni le dimissioni senza anteporre scuse su un passato oramai troppo lontano. Come Associazione – conclude Manciuria – non lasceremo trascorrere ulteriore tempo e, se come prevediamo, questa “diversamente amministrazione” non provvederà immediatamente al rimborso per un servizio inesistente e lesivo della salute pubblica, ci rivolgeremo ad un legale del ramo consumatori per il giusto ristoro. Approfittiamo dell’occasione per augurare alla cittadinanza una Serena Pasqua con l’auspicio che sia l’ultima sorpresa sotto questa cattiva stella”.




Anguillara Sabazia, emergenza acqua potabile: accuse gravissime degli amministratori comunali a Asl e Arpa Lazio

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – L’amministrazione comunale di Anguillara Sabazia contesta i rilievi sull’acqua effettuati dall’Arpa Lazio lo scorso 4 aprile dove è stata certificata una presenza di arsenico 5 volte superiore al valore massimo consentito dalla legge.

Lo scorso 18 Aprile, infatti, la sindaca
Anselmo ha emanato un’ordinanza di non potabilità riguardo l’acqua erogata dal
pozzo “Biadaro”, ultimo pozzo della città sabatina rimasto immune fino a due
giorni fa da ordinanze di non potabilità, a seguito della comunicazione della
Asl che informava la prima cittadina che l’Arpa Lazio, a seguito di rilievi
effettuati lo scorso 4 aprile, aveva registrato il valore di arsenico pari a 51
Ug/l.

Un’ordinanza, dunque, che è scattata dopo 14
giorni dai rilievi, periodo quest’ultimo durante il quale la popolazione è
rimasta ignara del fatto che l’acqua non poteva essere utilizzata per uso
alimentare.   

Gli amministratori comunali hanno inoltrato
una lettera alla Asl e all’Arpa Lazio contestando quanto appurato dall’unico
organo deputato ai rilievi – Arpa Lazio – asserendo che:

“L’acqua prelevata dai pozzi dell’acquedotto del Biadaro prima che venga trattata dall’impianto di osmosi, presenta da sempre valori di arsenico compresi fra i circa 19 microg/litro provenienti dal Pozzo n. 3 fino ai 23 microg/litro del Pozzo n. 8 con una media di circa 21 microg/litro, per cui anche ad impianto di osmosi spento questo sarebbe il livello massimo di arsenico presente” e che nella giornata del 18 Aprile sono state effettuate delle campionature di acqua da 2 laboratori accreditati che hanno certificato una concentrazione di arsenico pari a circa 6 microg/litro, quasi 10 volte in meno rispetto al risultato di Arpa Lazio.

Gli amministratori comunali hanno definito come “impossibili” i rilievi effettuati da Arpa Lazio.

Accuse gravissime, quelle rivolte dagli
amministratori comunali nei confronti di Asl e di Arpa Lazio che se dovessero
rivelarsi veritiere esporrebbero l’Agenzia regionale a gravi responsabilità
anche in materia di allarmismo.

In attesa che chi di competenza voglia fare chiarezza, per ora tra la cittadinanza regna il caos in quanto per tutti i pozzi vige il divieto di utilizzo dell’acqua erogata.   




Anguillara Sabazia, Silvio Bianchini (Pd): “Ecco la vera faccia della Giunta Anselmo”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Silvio Bianchini capogruppo Pd in Consiglio comunale ad Anguillara Sabazia

“Prima le famiglie!”, urlavano i grillini locali fuori dal Palazzo, ma è storia ormai passata.

Oggi,
la maggioranza guidata dalla Sindaca Anselmo, rinnegando ogni promessa
elettorale, tradendo ogni attesa, riserva ai cittadini di Anguillara il suo dono
pasquale: aumenti delle tariffe della mensa scolastica e dell’asilo nido del
10%, aumento del livello di indebitamento dell’ente, aumento della TaRi per i
possessori di case sopra gli 80mq!

Il
bilancio è l’atto più importante perché definisce la direzione politica annuale,
è il documento dove sono ripartite le somme a disposizione dell’amministrazione
per intervenire sulle aree che la stessa ritiene strategiche.

Ebbene,
nel bilancio 2019 targato M5S, non c’è alcuna traccia di politica sociale, di
sostegno alle famiglie e di supporto alle fasce deboli della nostra società.
Nulla! Per contro sono stati aumentati i mutui e il livello di
indebitamento.

Tra le voci approvate con il bilancio c’è anche la TaRi

Per
la prima volta, come anche rilevato dai revisori, l’approvazione della tariffa è
stata fatta in violazione di quanto stabilito all’art. 8 del Dpr 158/1999 ovvero
in assenza del Piano Economico Finanziario del servizio. A nulla è servito
evidenziare questa gravissima mancanza all’assessore competente che,
visibilmente imbarazzato, ha affermato che i chiarimenti devono essere discussi
in conferenza dei capigruppo. Come se il Consiglio comunale fosse subalterno
allo stesso. Alla faccia della trasparenza.

Chiederò conto agli organi preposti di questa violazione

I
cittadini sappiano, quindi, che la somma della TaRi 2019 che verrà loro
recapitata a casa non si sa come è stata determinata.

Solo
bar, ristoranti e alberghi (che sono solo 2 ad Anguillara) risparmieranno
qualche decina di euro che però, essendo inalterati i costi totali del servizio,
rispetto allo scorso anno, saranno le famiglie con la casa grande a dover
compensare.

Un bilancio di fantasia

Fantasia di interventi che non si realizzeranno mai, tranne (gli unici) quelli finanziati con mutui che peseranno sulle spalle dei cittadini per i prossimi 30 anni.

Nel
2018 è stato acceso un mutuo di 1.700.000,00 euro che prevede interessi annui di
oltre 100.000,00 euro e ancora non autorizzato dalla Cassa Depositi Prestiti,
pertanto anticipato dallea casse comunali togliendo interventi.

Nel
2019 è previsto un altro mutuo pari a 1.436.000,00 euro, anche questo comporterà
interessi annui di circa 100.000,00 euro.

Sono
scelte scellerate, miopi, che stanno conducendo il Comune verso il baratro di
ulteriore indebitamento che sarà difficilmente sostenibile e provocherà impegni
di risorse economiche che si sarebbero potute utilizzare in altro
modo.




Anguillara Sabazia, valori arsenico 5 volte superiori alla norma al biadaro: la comunicazione arriva dopo 14 giorni dalle analisi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Continua l’emergenza arsenico nei pozzi che servono l’acqua potabile ad Anguillara Sabazia per i quali ormai da diversi mesi permane l’ordinanza di non potabilità. E in via della Maianella, l’unico pozzo che era rimasto fino a ieri immune da ordinanze di non potabilità, il valore dell’arsenico nell’acqua è risultato di 51 Ug/L, ben 5 volte superiore al massimo consentito dalla legge di 10 Ug/l.

Questo quanto rilevato dall’Arpa
Lazio, l’unico organo deputato a stabilire i valori di potabilità delle acque, che
il 17 Aprile ha trasmesso i rilievi effettuati lo scorso 4 aprile alla Asl, dopo
ben 13 giorni. A questo punto la Asl ha immediatamente informato il sindaco di
Anguillara Sabazia, primo garante della salute pubblica, chiedendo di emettere
ordinanza di non potabilità in considerazione della tossicità dei valori
riscontrati. Il 18 Aprile, quindi, il sindaco di Anguillara Sabazia ha emesso l’ordinanza
di non potabilità.

14 giorni, quelli che intercorrono tra la data del prelievo (4 Aprile 2019) e la data di emissione dell’ordinanza (18 Aprile 2019) in cui la cittadinanza di Anguillara Sabazia, interessata dal pozzo inquinato, ha creduto di utilizzare l’unica acqua a norma rimasta sul territorio.

Polemica sui social

“E considerate – scrive Enrico Stronati già assessore all’Ambiente e Consigliere comunale ad Anguillara Sabazia – che per 14 giorni i fenomeni dell’amministrazione (che si sono anche alzati lo stipendio appena insediati, per evidenti capacità che solo essi ritengono di avere) vi hanno fatto bere questa acqua. MAI livelli di Arsenico così alti! E l’impianto del Biadaro potrebbe trattare il doppio dell’acqua che tratta con Arsenico a 100 microgrammi/litro. C’è qualcosa che proprio non torna.
Sappiatelo”.     

“La Resurrezione è alle porte – ha detto Sergio Manciuria Presidente di “AnguillaraSvolta” – ma la città di Anguillara Sabazia rimane sotto la conclamata incapacità amministrativa della giunta Anselmo che in appena tre anni, mai successo in precedenza, riesce a conseguire l’en plain su tutti i pozzi comunali per i quali oramai da mesi vige l’ordinanza di non potabilità dovuta principalmente alla presenza di arsenico”. Manciuria ha così commentato l’emissione dell’ordinanza di non potabilità del pozzo Biadaro rimasto finora  unico a fornire acqua potabile. “La sindaca, – ha proseguito il Presidente di “AnguillaraSvolta” piuttosto di occuparsi solo di feste della primavera la cui formulazione suggerita con delibera e senza una gara lascia perplessi e sgomenti  – sottolinea il Presidente di AnguillaraSvolta – provi a studiare un piano di emergenza per garantire al cittadino-contribuente una qualità e potabilità in linea con i parametri di legge. Siamo letteralmente inorriditi da un atteggiamento alla Ponzio Pilato oltre che menefreghista e al limite della legalità, visto il protrarsi di un fenomeno divenuto incontrollabile ed esteso a tutto il territorio”.

“Il persistere di tale stato
emergenziale dovrebbe inevitabilmente condurre alla chiusura di scuole e
attività commerciali che, prive di un servizio sostitutivo capillare e non
sporadico con autobotti, non può protrarsi sine die senza un doveroso intervento
del Prefetto e della Asl che avochi a sé una soluzione definitiva. Come sta
accadendo nella vicina capitale, dove la Raggi, a dimostrazione della consueta
inefficienza grillina non è in grado di gestire l’emergenza dello smaltimento
dei rifiuti,  per il bene di Anguillara
la prima cittadina pseudo pentastellata  rassegni le dimissioni senza anteporre scuse
su un passato oramai troppo lontano. Come Associazione – conclude Manciuria – non lasceremo trascorrere ulteriore tempo e, se
come prevediamo, questa “diversamente amministrazione” non provvederà
immediatamente al rimborso per un servizio inesistente e lesivo della salute
pubblica, ci rivolgeremo ad un legale del ramo consumatori per il giusto
ristoro. Approfittiamo dell’occasione per augurare alla cittadinanza una Serena
Pasqua con l’auspicio che sia l’ultima sorpresa sotto questa cattiva
stella”.  

Una situazione, quella della presenza di arsenico nell’acqua che sembrava dovesse risolversi definitivamente con l’installazione dei dearsenificatori, ma che ad oggi, a quanto pare, risulta ancora irrisolta vista anche l’abbondanza delle varie ordinanze di non potabilità che si stanno collezionando nella città sabatina. E mentre si discute se cedere all’Acea la gestione idrica, che quantomeno garantirebbe la qualità del servizio anche se con costi maggiori per gli utenti, chi ne paga le conseguenze sono i cittadini che continuano a pagare le bollette per un servizio inutilizzabile per le finalità alimentari e chi ci guadagna sono le case produttrici di acqua minerale.




Artena, Comunali. Zicchieri (LEGA): “Sosteniamo con convinzione la candidatura a sindaco di Ileana Serangeli”

ARTENA (RM) – “La Lega Salvini Premier sosterrà con entusiasmo e convinzione la candidatura di Ileana Serangeli a sindaco di Artena, trattandosi di una donna dalla comprovata valenza umana e dalle spiccate qualità professionali. Si tratta di un avvocato capace, piena di entusiasmo e ben determinata a fare bene. E’ per questo che saremo al suo fianco in questa battaglia elettorale, certi che la Lega Salvini Premier sarà costituire l’asse portante della futura Giunta Serangeli, contribuendo così al rilancio e allo sviluppo di Artena, che proprio insieme ad Ileana ci apprestiamo ad amministrare con impegno e passione”. Così, in una nota stampa, il coordinatore regionale della Lega, Francesco Zicchieri.




Bracciano, la video intervista al giornalista antimafia Paolo Borrometi [ESCLUSIVA]

BRACCIANO (RM) – Il giornalista Paolo Borrometi, originario della provincia di Ragusa, vive sotto scorta dall’agosto del 2014 a causa delle continue minacce da parte di Cosa nostra. E’ finito nel mirino dei boss mafiosi per le sue inchieste “scomode”.

Ieri a Bracciano durante la cerimonia ufficiale che ha visto concedere la cittadinanza onoraria al giornalista antimafia Paolo Borrometi quest’ultimo ha ricordato come sia significativa per lui la giornata del 16 aprile, quando esattamente cinque anni fa si trovava in ospedale a seguito di un’aggressione di stampo mafioso: “Quel giorno – ha detto – segnò l’inizio per me di una serie di minacce e atti organizzati dalla criminalità contro la mia persona. Oggi 16 aprile 2019 mi trovo in un altro contesto”.

Poi il giornalista ha stemperato la situazione: “Caro sindaco – ha detto – non ho i soldi per pagare le tasse comunali per il conferimento della cittadinanza onoraria”. Una risata ha contagiato l’Aula. Poi Paolo Borrometi ha parlato del suo libro “Un morto ogni tanto”. Un’opera dove sono presenti esperienze personali nonché inchieste che hanno portato ad esiti positivi per la collettività come l’operazione che ha portato al commissariamento il Comune di Vittoria fulcro di attività mafiose con business di milioni e milioni di euro.




Bracciano, cittadinanza onoraria a Paolo Borrometi. Tondinelli: “Faremo altri eventi di questo tipo perché continueremo a contrastare l’illegalità.”

BRACCIANO (RM) – È stato un momento importante quello di ieri nell’Aula Consiliare del Comune di Bracciano in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi, diventato un esempio di legalità per aver contrastato la mafia rischiando la propria stessa vita.

“Considero Borrometi un vero e proprio eroe dei nostri giorni e per questo motivo va premiato – ha detto il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli contornato da tutti gli amministratori – non solo in quanto giornalista ma prima di tutto come cittadino che con alto senso civico ha deciso di non voltarsi dall’altra parte e sacrificare la sua libertà e incolumità personale in nome di una libertà più grande: il senso civico, il contrasto alla corruzione e alla malavita. Faremo altri eventi di questo tipo perché continueremo a contrastare l’illegalità. Questo tipo di manifestazioni fanno bene ai cittadini e alle amministrazioni perché si comprende meglio, in maniera collettiva, quali sono i veri valori della vita”.




Bracciano, conferita la cittadinanza onoraria al giornalista antimafia Paolo Borrometi

BRACCIANO (RM) – Un evento atteso al Comune di Bracciano quello di ieri che ha visto ufficializzare la cittadinanza onoraria al giornalista antimafia Paolo Borrometi.

Le motivazioni,
votate all’unanimità dal Consiglio comunale e riportate sulla pergamena della
cittadinanza, si riferiscono al lavoro svolto da Borrometi nella sua Sicilia:
“Per l’elevato senso civico dimostrato, sfidando le mafie in nome della verità
e della giustizia contribuendo con le proprie inchieste a portare alla luce
gravi reati legati alle organizzazioni mafiose e diventando così un esempio da
seguire sia come giornalista, sia e soprattutto come uomo e cittadino”. Un lavoro di
legalità che non si piega nemmeno davanti alle minacce dei boss di Pachino che
avevano orchestrato per lui un attentato sullo stile di quello di Capaci.

Il sindaco: “Borrometi, un eroe dei giorni nostri”

Il sindaco
Armando Tondinelli riferendosi a Borrometi lo ha appellato come “eroe, di
quelli veri, di quelli che servono all’Italia perché incarnano quei valori che
ci hanno permesso di diventare una grande nazione”. Il primo
cittadino ha ricordato come un articolo d’inchiesta sulle mafie agroalimentari,
firmato dal giornalista siciliano e pagato 3 euro lordi, sia costato a
Borrometi una menomazione permanente di una spalla.

Paolo Borrometi: “5 anni fa, mi trovavo in ospedale dopo un’aggressione mafiosa”

Lo stesso
giornalista antimafia, una volta presa la parola, ha ricordato come il 16
aprile sia per lui un giorno difficile: “5 anni fa, mi trovavo in ospedale dopo
un’aggressione mafiosa che ha segnato l’inizio di tutta una serie di atti
invasivi compiuti contro la mia persona”. Borrometi si
è poi soffermato sull’importanza della libertà del giornalista di svolgere
onestamente il suo mestiere, una libertà che va difesa perché prodromo per la tutela
di tutte le altre libertà, “Io non condivido la tua idea, ma morirei affinché
tu possa esprimerla”.

Davanti le
videocamere de L’Osservatore d’Italia, Borrometi ha spiegato nei dettagli le
pagine del suo libro “Un morto ogni tanto” dove riporta attimi di vita
personale, articoli ed inchieste che hanno portato al commissariamento di molti
comuni tra cui quello di Vittoria centro propulsivo per le agromafie che
proprio lì avevano dato il via ad un business di centinaia di milioni euro.

Oggi Paolo
Borrometi è costretto ad una vita sotto scorta, una non vita, per continuare a
lottare affinché il cancro mafioso venga finalmente sconfitto. Borrometi non ama
definirsi un eroe dato che “Esistono solamente cittadini perbene che fanno il
loro mestiere” ma sicuramente è, per dirla con Siani, un “giornalista
giornalista”.