Trevignano, apparizioni mariane: cittadina blindata per il raduno del 3 maggio

Trevignano di Roma si prepara ad ospitare l’ennesimo raduno mensile di fedeli che accorreranno nel terreno della presunta veggente Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Scardia, che ogni 3 del mese è portatrice dei messaggi che gli lascerebbe la Madonna.

Un raduno, che questa volta si attende più corposo grazie soprattutto all’esposizione mediatica che ha avuto il caso in questo ultimo periodo.

Per l’occasione la cittadina sarà blindata dalle forze dell’ordine e al campo di via Monticello ci si potrà arrivare soltanto a piedi.

Ci saranno posti di blocco che non permetteranno l’accesso in via Campo delle Rose con la vettura. Non si potrà parcheggiare vicino ai terreni che si trovano in quella zona protetta e vincolata.




Bracciano, tentato furto in un supermercato alla Rinascente: caccia ai ladri

La scorsa notte, su segnalazione giunta al “112”, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Bracciano sono intervenuti in via Braccianese Claudia, in località Rinascente, presso un esercizio commerciale ove poco prima ignoti avevano tentato di compiere un furto. I militari hanno accertato che poco dopo la mezzanotte almeno 3 persone, travisate, dopo aver divelto una porta laterale del supermercato, hanno tentato di asportare la cassaforte ivi custodita, senza tuttavia riuscire nel loro intento e dileguandosi a bordo di un’autovettura risultata rubata.
I militari hanno effettuato i rilievi sul posto e sono in corso l’estrapolazione dei filmati delle telecamere dell’esercizio commerciale




Bracciano, ancora chiuso il campo sportivo. Tondinelli: “Crocicchi incapace ad amministrare, torni a fare l’allenatore!”

In un video l’ex sindaco Armando Tondinelli, attuale capogruppo di Fratelli D’Italia in Consiglio Comunale, dopo le recenti false accuse che imputavano alla sua amministrazione la mancata apertura del campo sportivo, torna sulla questione con un video dove spiega come sono andati i fatti.

«Mio malgrado – ha detto Tondinelli – mi trovo costretto a fare questo video perché dopo circa due anni passati da quando ho lasciato il mio mandato ancora oggi veniamo chiamati chiamati in causa. Vorrei chiarire una volta per tutte come stanno i fatti. Nel 2020 con la mia vecchia giunta approviamo un progetto esecutivo che era stato validato dai Vigili del Fuoco, dal Coni e della Lega Nazionale Dilettanti. Sono stati affidati i lavori a una ditta che aveva vinto la gara espletata da Città Metropolitana. Verso il termine dei lavori che poi sono quelli tutt’ora visibili perché la situazione è ferma da allora, il direttore lavori disse che c’erano ancora degli interventi da fare per completare l’opera, come ad esempio la recinzione esterna, l’allaccio delle delle varie condutture e la sistemazione dei parcheggi, la pulizia del verde. Lavori per circa 160 mila euro e io ricordo bene che pochi giorni prima di lasciare il posto da sindaco, facemmo una variazione di bilancio (delibera 169 del 15 ottobre 2021 di circa 160 mila euro). Ebbene questa delibera non è stata mai applicata e ancora oggi il sindaco Crocicchi dice che non ha i soldi per terminare il campo sportivo. No, il sindaco purtroppo è incapace di portare avanti le opere, perché quei soldi non li ha spesi come non ha speso i 500 mila euro che il governo aveva dato per le famiglie in difficoltà che andavano spesi entro il 31 dicembre 2022. Così come ha interrotto l’accordo con Ispra per esplorare gli ipogei nel sottosuolo di Braccianese, come anche sta perdendo il finanziamento di circa 4 milioni di euro per il lungolago perché se entro il 30 giugno non avrà affidato i lavori questi soldi li perderà. Questa è palese incapacità! Adesso come gruppo di Fratelli d’Italia del Comune di Bracciano abbiamo fatto una interrogazione a risposta scritta a cui lei dovrà rispondere puntualmente e non potrà a dire le sue solite bugie! Se non è capace a fare il sindaco torni a fare quello che faceva prima che forse più bravo».




Lago di Martignano, pronto per l’assalto: ecco come ci si arriva

Bisogna sicuramente ripensare a un’ organizzazione più agevole per raggiungere Martignano senza dover subire disagi.

Il lago di Martignano si raggiunge con tanta buona volontà, scarpe comode e una buona dose di pazienza: tra buche e disagi vale sempre la pena godere di un sito naturale protetto che mantiene la sua bellezza selvaggia, nonostante gli anni che passano. Dopo anni però cambia la logistica e le distanze si accorciano perché il parcheggio delle auto è stato spostato ed è meno faticoso godersi qualche ora di relax in riva alle acque dolci del piccolo lago nell’hinterland a Nord di Roma. Una sperimentazione che potrebbe restare aggiustando un po’ il tiro, ad esempio rendendo ben visibile la zona ZTL, dove possibile lasciare l’auto e attivare navette. Nel frattempo il comune di Anguillara ha fatto sapere che per raggiungere il lago di Martignano nei giorni di oggi, il 23, 24, 25 aprile, 29 e 30 aprile e 1 e 2 maggio è stata temporaneamente individuata l’area di parcheggio “Piana di San Biagio” dalle ore 9 alle ore 19:30. È stata pertanto riperimetrata la Ztl, zona a Traffico Limitato, su via Comunale di Martignano, compresa tra via della Mola Vecchia e l’area parcheggio al fine di consentire l’ingresso ai veicoli. Dalla piana di San Biagio il lago dista circa un chilometro di camminata che non è tanto se si considera il fatto che lo scorso anno se ne dovevano percorrere cinque tra buche e strada sterrata che non si può asfaltare perché ricade in zona speciale protetta. «Si ringrazia il Parco Regionale Naturale di Bracciano e Martignano – ha detto il sindaco di Anguillara Sabazia Angelo Pizzigallo – per la collaborazione. Buon divertimento ai visitatori nel rispetto delle regole». Nel frattempo diversi sono i commenti lasciati dai residenti e frequentatori sul social istituzionale del Comune: «Gentile Sindaco – scrive Fabrizio Adinolfi – mi domando perché non si lasci la possibilità di arrivare fino alla piana di San Biagio anche in estate, parcheggiando le auto e proseguendo a piedi o con la navetta, anziché obbligare chi vuole raggiungere il lago a prendere quest’ultima o a percorrere circa cinque chilometri a piedi. Senza contare che nei giorni feriali fuori stagione la navetta non c’è e la Ztl resta attiva, situazione che rende irraggiungibile il lago, a meno di non camminare appunto per 5 km andata e ritorno. Se è possibile far arrivare le auto fino alla piana di San Biagio in queste giornate, in cui vi sarà comunque molto afflusso, lo è per forza anche in estate. Auspico che il Comune e l’Ente Parco risolvano finalmente questa situazione paradossale che va avanti da qualche anno, rendendo le cose difficili anche per le attività presenti sulle rive del lago. Un luogo fruibile e frequentato permette anche di far girare l’economia e di creare posti di lavoro».




Da Bracciano a Monterotondo, stretta contro lo spaccio e il consumo di droga

Guerra aperta contro gli spacciatori, l’uso della droga e la movida violenta. Le istituzioni stanno facendo la loro parte e anche le famiglie che osservano comportamenti strani in casa devono fare la loro. Il fenomeno del consumo e dello spaccio di droga è una triste piaga che va arginata con forza e con alternative di impegno civico e sociale. Il contrasto alle piazze di spaccio è un impegno per le forze dell’ordine. C’è un ulteriore giro di vite da parte dei carabinieri della compagnia di Bracciano e di quella di Monterotondo per arginare il consumo e compravendita di stupefacenti e le risse dovute spesso all’eccessivo uso di alcool e droghe nei fine settimana nei borghi della provincia a Nord e Nord Est della Capitale.I controlli dei militari proseguono senza sosta su tutto il territorio, con l’obiettivo di inibire il più possibile le occasioni di illegalità, di contrastare i reati perpetrati e, soprattutto, garantire sicurezza ai cittadini. L’ultimo caso riguarda l’arresto di un ragazzo di 21 anni, originario dell’Albania, il quale è stato fermato un controllo in via Ponte Medioevale durante un normale servizio di pattuglia nel centro storico di Bracciano. I carabinieri sono rimasti insospettiti dall’atteggiamento assunto dal giovane che camminava con passo spedito e il cappuccio calzato. Hanno deciso di fermarlo per identificarlo. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando per chiedergli le generalità, il giovane ha tentato di scappare, iniziando a correre.Raggiunto e bloccato poco dopo, i militari a seguito di perquisizione personale sono riusciti a trovare in possesso del ragazzo dosi di cocaina nascoste tra i vestiti. Perquisita anche l‘abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 40 dosi di cocaina, per un totale di 30 grammi, oltre a qualche centinaio di euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Il 21enne è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. A Monterotondo circa due mesi fa si è verificato un maxi sequestro di cocaina su un tir droga per 30 milioni di euro. A insospettire una pattuglia della Guardia di Finanza sono state le strane manovre effettuate dall’autista di un tir con targa slovena nella zona di Monterotondo Scalo. A questo punto i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Roma hanno deciso di controllare il mezzo pesante, al volante del quale c’era un autista di nazionalità bulgara, senza precedenti penali: dalla perquisizione del rimorchio sono saltati fuori quasi sette quintali di cocaina per un valore superiore ai 30 milioni di euro.Si tratta, secondo i Baschi verdi, di un quantitativo enorme, circa 650 chili, divisi in 600 panetti, destinato al mercato della droga della Capitale. Una fornitura che era in procinto di essere nascosta in un deposito nella zona industriale di Monterotondo, forse prima di essere smistata sul mercato al dettaglio di Roma e provincia. Lo stupefacente era peraltro nascosto nel rimorchio dell’autoarticolato fra pezzi di ricambio per auto. L’autista è stato arrestato e condotto in carcere a Rebibbia dove il provvedimento è stato convalidato dal gip del tribunale di Tivoli, ma sono in corso ancora indagini meticolose per individuare il canale di rifornimento della droga. I controlli continuano serrati.




Campagnano, attesa la festa del Baccanale e la Fiera di San Marco

Molto attesa a Campagnano la festa del Baccanale e la Fiera di San Marco, celebrazioni che inizieranno il 25 aprile per terminare il 7 maggio.

Il 25 aprile sarà di nuovo grande festa nella cittadina che si affaccia sulla Cassia bis a Nord di Roma con il ritorno del Baccanale arrivato alla sessantatreesima edizione e la tradizionale Fiera di San Marco per le vie del Paese.Quella del Baccanale, che prende il nome dal latino Bacchanalia da una festività romana a sfondo propiziatorio, di origine greca, è una delle feste più note e apprezzate nel Lazio e che trova le radici nelle tradizioni del territorio: «Il primo appuntamento – dice il sindaco di Campagnano Alessio Nisi – sarà la tipica scarciofata alla campagnanese. Aspettiamo numerosi tutti i cittadini ma anche i visitatori e appassionati delle nostre tradizioni, per noi questo periodo di festa è molto sentito ogni anno».Grazie alla preziosa collaborazione delle contrade, dell’Aps Baccanale e della pro loco anche quest’anno torneranno per le vie del paese i profumi ed i sapori che da sempre contraddistinguono questa importante occasione.

Fittoil calendario che inizia lunedì con l’inaugurazione alle 9:30 in piazzale Ortonelli e l’esibizione della banda Iris. Apriranno gli stand con prodotti di artigianato ed enogastronomia. Alle 10 in piazza Regina Elena è prevista l’apertura straordinaria del Map, il museo archelogico del Pellegrino. Atteso il momento della grande scarciofata campagnanese e “sarciciata alla panonta” alle 11:30 in piazzale Ortinelli con migliaia di carciofi “alla matticella” – conditi con aglio, olio, mentuccia – e cotti direttamente su brace – e salsicce arrostite su brace di quercia e servite su pane locale. Nel frattempo per le vie del paese si terrà la tradizionale Fiera di San Marco dedicata alla vendita di attrezzature, prodotti per animali e tanto altro.Il 25 aprile, giornata in cui si celebra la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese, alle 10, presso il Monumento dei caduti, l’amministrazione poserà una corona di fiori in memoria dei caduti per la libertà del paese e la banda Iris eseguirà l’inno d’Italia. Da sempre a Campagnano si festeggia San Marco nel giorno in cui tutti festeggiano la Liberazione. San Marco è sempre stato il giorno della Fiera agricola, un evento atteso dalla popolazione quasi come la festa patronale. C’erano animali, attrezzi agricoli e sementi di ogni sorta: per i bambini fonte di grande attrattiva e per gli adulti di grande utilità.La fiera di San Marco è una tradizione fortemente radicata nei campagnanesi che gireranno tutto il paese rigorosamente a piedi. Il panino con la porchetta è tipico della tradizione della Festa di San Marco.La Fiera di San Marco era ed è la prima uscita di Primavera: la prima giornata di sole in cui incontrare amici e parenti in un clima festoso e sempre spensierato. Campagnano spalanca le porte a visitatori e appassionati.




Trevignano, veggente e amici “facoltosi”: spunta fuori un terreno… pronto all’uso?

Ci si preparava forse ad ospitare migliaia e migliaia di fedeli?

TREVIGNANO (RM) – Sembra esserci un bel business e giro di soldi intorno alle apparizioni che ogni mese colpiscono la sedicente veggente di origini siciliane Maria Giuseppa Scarpulla o Gisella Cardia.

Intanto l’ultimo rendiconto della Onlus che gestisce le attività della veggente e raccoglie le donazioni, presieduta dal marito Gianni Cardia, rende disponibile sul proprio sito (fino a qualche giorno fa) soltanto la rendicontazione del 2020 dove le “donazioni” dichiarate ammontano a quasi 70 mila euro. Nel 2020 sono entrati nelle casse della Onlus oltre 119 mila euro e usciti circa 97 mila.

Non ci sono rendicontazioni degli anni successivi. Non ci sono notizie della segretaria Concetta Alessandra Tallarita, è difficile contattarla. Non si riesce a contattare neppure quella che nel rendiconto viene definita come collaboratrice nel 2021, ovvero la sociologa Giorgia Cotugno che secondo quanto scritto sul rendiconto della Onlus avrebbe aiutato  nello studio di alcuni progetti sociali.

Poi ci sono alcune coincidenze come quella relativa l’acquisto di un terreno di 7 ettari confinante all’area di preghiera in via Campo delle Rose dove avverrebbero le apparizioni mariane

Un terreno acquistato da una società la cui denominazione fa esplicito riferimento alla Beata Vergine e che per ora non rendiamo nota. Una società, che ha presentato gli ultimi due bilanci (2020/2021) in perdita, di proprietà di una sola persona che a sua volta detiene anche la proprietà di quote societarie di una SPA con un capitale sociale di 150 milioni di euro, oltre ad altre partecipazioni societarie. Da alcune testimonianze sembrerebbe che questa persona sia anche specializzata in sculture di opere sacre e mariane e che abbia frequentato, anche se sporadicamente, il luogo di preghiera entrando in contatto con la presunta veggente e il marito di quest’ultima e abbia visto, in una delle apparizioni mariane, “Il sole pulsare”.

Ci si preparava forse ad ospitare migliaia e migliaia di fedeli? Questa persona, molto facoltosa e credente, potrebbe essere stata anche una potenziale donatrice in buona fede di quei soldi provenienti da benefattori privati che hanno gonfiato le casse della Onlus presieduta dal marito della presunta veggente, a meno che non si voglia ipotizzare un business da turismo religioso. Ma queste sono solo ipotesi e sta alla Magistratura trovare evidenze tramite il fascicolo aperto in Procura a Civitavecchia.

Fatto è che il terreno acquistato per circa 140mila euro è vincolato e quindi non ci si può piantare nemmeno un albero, in compenso, però, gode di una vista mozzafiato.

Questa breve digressione per significare che la veggente comunque ha attirato l’attenzione di persone in buona fede e anche facoltose che avrebbero potuto essere potenziali ottimi donatori per la “buona causa” che comprende la moltiplicazione degli gnocchi, lo sfamare decine di persone con un coniglio, miracoli e guarigioni tutti meticolosamente raccontati nei libri in vendita (insieme ai gadget) da parte dell’associazione presieduta da Cardia.

Nel frattempo nei giorni scorsi l’investigatore privato Andrea Cacciotti  ha sporto denuncia ai carabinieri della compagnia di Bracciano riguardo l’attività svolta dalla sedicente Maria Giuseppa Scarpulla. E dal comando di Bracciano sono stati trasmessi gli atti in Procura a Civitavecchia che deciderà il da farsi. Nella denuncia si chiede di voler fare delle verifiche per accertare se vi siano o meno dei reati perpetrati dalla donna, tra cui, quelli di truffa e raggiro. “Qualcosa non va – si è lasciato sfuggire l’ investigatore alle telecamere di Mattino 5, perchè, come stiamo verificando, ci sarebbero anche dei soldi versati su alcuni conti correnti di associazioni…”.

Intanto in paese c’è chi dice che la veggente avrebbe fatto le valigie e lasciato Trevignano ma a dire del marito della veggente è soltanto una maldiceria: nessuno è scappato ma le aggressioni e le malelingue li hanno costretti a cercare privacy altrove. Sembra più un pettegolezzo, di fatto la presunta veggente al momento non è colpita da alcuna restrizione giudiziaria.

La signora da quasi cinque anni, dice di parlare direttamente con la Madonna e ha creato un giro di fedeli seguaci che pendono dalle sue labbra. Secondo quanto raccontato dalla veggente, il volto della Madonna di Trevignano si sarebbe bagnato di lacrime di sangue e alla donna sarebbero comparse anche le stigmate. Inoltre il tre di ogni mese, una folla di centinaia di persone si raduna in preghiera sul luogo dove sorge la statua. Attorno a lei ha creato dunque un vero e proprio fenomeno, con seguaci e fedeli che arrivano in massa su un promontorio che affaccia sul lago di Bracciano, fuori dal centro storico, dove ormai è sorto un punto di ritrovo che causa non pochi disagi ai residenti, molto dei quali ormai si lamentano per l’immagine e risonanza mediatica che sta avendo un borgo così bello alle porte di Roma Nord nonchè per il traffico e circolazione che ogni tre del mese va in tilt.

La pseudo veggente Gisella, 53 anni di origini siciliane che prima di scoprirsi una persona con poteri sovrannaturali era imprenditrice, è risultata essere condannata in primo grado dal tribunale siciliano di Patti a due anni per bancarotta fraudolenta, pena sospesa. La signora si sarebbe riscoperta veggente dopo un trascorso lavorativo che è finito nel mirino degli inquirenti.

Ora ci si chiede: il 3 di maggio sarà nell’area di preghiera. Certo tutto questo clamore da una parte ha messo in presunti guai giudiziari e non la veggente ma dall’altra ha accresciuto l’attenzione mediatica sul fenomeno e sul personaggio. E come sempre ci sarà chi continuerà a seguirli come e più di prima.




Banca Popolare del Lazio, c’è una alternativa: intervista a Domenico Capitani

L’Osservatore d’Italia ha intervistato l’imprenditore agricolo Domenico Capitani.

Capitani, ritiene che la dinamica delle premature dimissioni del Consiglio di Amministrazione sia stata ben digerita dai soci? Come commenta la vicenda?

Come pensa che possa commentare? Un Consiglio di Amministrazione che approfitta della normativa sul Covid che non richiede il voto in presenza, si dimette in blocco e non lascia tempo di creare una alternativa per delle rielezioni lampo è ormai un chiaro messaggio per tutti: i soci non hanno voce in capitolo, ormai la banca è in mano a pochi personaggi e guai a chi dissente. Ritengo che pochi si siano appropriati indebitamente di un bene comune. Non c’è più di fatto il ruolo di dell’Assemblea dei Soci che garantisca che la voce di tutti venga ascoltata.

Perché parla di assenza di ruolo?

Era settembre 2022 quando in una intervista apparsa sul quotidiano “Sole 24 ore” il direttore generale Massimo Lucidi ci annunciava l’acquisto della banca Valconca e l’avvio della procedura della quotazione in borsa. Peccato che non aveva fatto i conti con l’Assemblea dei Soci della banca Valconca che hanno fatto valere le proprie ragioni.
È evidente che il rapporto con le assemblee dei soci rappresenta un buco nero per i vertici Bpl e Blu banca perché si preferiscono le decisioni monocratiche dei Cda e la più semplice formalità della raccolta delle deleghe dei soci clienti da parte dei dipendenti della banca.

Eppure, a dire del presidente Capecelatro si vede una maggiore partecipazione alle attività della banca.

Eh sì, infatti si vede che le code nelle filiali per sottoscrivere la delega sono frutto delle lunghe spiegazioni e informazioni sul nuovo assetto del Cda e le complesse spiegazioni sul bilancio.
Senza contare che durante le cene e i pranzi offerti dalla banca ai soci più importanti, sia il presidente che l’Ad direttore generale hanno spiegato oltre al bilancio anche la scelta di dimettersi per poi rinominarsi con l’aggiunta di una quota rosa figlia d’arte. Anche questa scelta spiegata ai soci nelle code alle filiali. Se poi questo permetta a qualche amministrare di allungare di due anni la sua permanenza nel Cda è una concausa. Insomma gestiamo la vita sociale della banca come fosse una associazione di calcetto.

Eppure la banca è solida, la banca va bene, secondo quanto asseriscono i vertici

Certo, la banca va bene è solida nonostante gli insuccessi, i crediti incagliati, i super costi per i compensi al management, i costi per ricche consulenze, per proggetti di acquisizioni farlocche, ristrutturazioni faraoniche ecc ecc. Nonostante ciò la banca va bene, ma da dove arrivano tutti questi ricavi? In un periodo in cui le banche soffrono noi siamo la mosca bianca!!!
Noi non siamo nelle condizioni di dubitare della veridicità dei numeri ma sarebbe più tranquillizzante se il tutto fosse spiegato e illustrato ai soci personalmente, guardandosi in faccia.

Quello che dice si può forse toccare con mano analizzando la svalutazione delle azioni che ai tempi del presidente Mastrostefano avevano un valore alto che negli anni si è quasi completamente perso

Lei che dice? Va tutto bene tranne le azioni dei soci che valgono zero visto che nessuno le vuole quotate in un mercato sconosciuto. Sono tanti i soci che ormai pensano che siano soldi persi , magari chissà è questo l’obbiettivo dà raggiungere.
All’illustrissimo presidente ricordo che ci aveva garantito in più occasioni che l’operazione banca della Tuscia serviva a trasformare la Coop in Spa per valorizzare le quote dei soci. È stato fatto tutto per ottenere il contrario ivi compreso lasciare la Bpl con quattro filiali, portare di fatto la sede a Roma e addio Velletri mentre il silenzio degli amministratori e dei soci Velletrani è assordante. La ricetta è molto semplice non servono grandi manovre. Bisogna iniziare un percorso di valorizzazione delle azioni prima di tutto togliendole dal quel mercato parallelo assurdo. Le azioni vanno riportate all’interno della banca rivitalizzando uno scambio proficuo tra soci e clienti, dando il giusto valore all’interno della banca. Solo così può tornare a crescere una banca sana dove tutti all’interno hanno un peso e contribuiscono alla crescita delle imprese, delle famiglie e del territori.

Sembra ci siano molti temi cruciali su cui discutere

Potremmo dire tante altre cose per esempio sulla gestione del personale, il cerchio magico, assunzioni familiari, carriere stroncate, panchine lunghe ecc
Preferiamo concentrarci sulla questione soci. Ora per presentare una lista di amministratori alternativi alla lista presentata dalla banca occorrono 250 firme autenticate dei soci e nove candidati. Operazione che stiamo facendo nonostante i tempi ristrettissimi che sono dettati dallo statuto e dai regolamenti. Una operazione che comunque si può effettuare anche dopo la nomina del “nuovo” cda.
È inutile dire che questa nostra iniziativa viene osteggiata dal presidente e dall’Ad – direttore generale, contattando i soci sostenitori offrendo posti, ruoli ecc e dimostrando ancora una volta che la banca è cosa loro e qualsiasi iniziativa seppur legittima viene vista come un “attacco” personale alle loro autorità. Neanche chi la banca l’aveva creata gestiva con questa arroganza di potere. È mancato il rispetto delle regole. Va anche detto che le autorità preposte al controllo sia sulla attività bancaria che sulla legittimità delle attività societarie lasciano a desiderare ma come si dice mai dire mai, magari ora si svegliano dal torpore in cui sembra versino.

Nonostante le difficoltà e la fretta quindi, riesce a nascere una lista alternativa rispetto a quella della banca?

Certo che sì. Siamo ancora in democrazia. La lista c’è ed è composta di soli professionisti. Questa lista alternativa a quella della banca ha un compito preciso e delineato: rimettere al centro i soci senza alcun stravolgimento rivoluzionario. Noi intendiamo soltanto riportare la banca alla funzione originaria: la banca del territorio. La banca di riferimento di imprenditori e famiglie. La banca che cresce e che coinvolge l’assemblea dei soci. La Banca Popolare del Lazio dei vecchi tempi ma con uno sguardo a un futuro prosperoso.

Grazie a Domenico Capitani




Bracciano, Tondinelli su centri anziani:«Li abbiamo messi in sicurezza. Vogliamo un confronto pubblico con Crocicchi»

“Siamo alla fiera del ridicolo con il sindaco Crocicchi che continua a sparare frottole.

Nell’annunciare la riapertura dei due centri anziani già messi a norma durante la nostra amministrazione, si è permesso di dire che ha superato “molteplici problemi tecnici e amministrativi ereditati”: dicesse quali sono questi problemi anziché cercare di screditare il nostro lavoro! La verità è quest’amministrazione è arrivata al capolinea e non gli rimane altro che parlare di problemi ereditari perché sono incapaci anche solo di amministrare l’ordinario. Adesso basta però, chiediamo un confronto pubblico dove vorremmo ci venisse spiegato quali sono i problemi e perché da quando si sono insediati hanno fatto poco, pochissimo, se non nulla di ciò che hanno promesso”. Così in una nota Armando Tondinelli capogruppo di Fdi in Consiglio comunale




San Vito Romano, tutto pronto per “Bastarde senza gloria”

Il 2 aprile ore 17 al Teatro Caesar andrà in scena lo spettacolo di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, l’adattamento e la regia dello spettacolo è di Siddhartha Prestinari

“Bastarde senza gloria” è un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere. E’ una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te. La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.

NOTE DI REGIA

Una nuova sfida. Un racconto tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva. Sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili. Una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.

Appuntamenti

2 Aprile SAN VITO ROMANO (RM)

5 Aprile MATELICA (MC)

6 Aprile CHIETI

Dal 13 al 23 Aprile Teatro MANFREDI di Ostia

Dal 25 Aprile al 7 Maggio Teatro 7 di Roma




Bracciano, al liceo Vian si parla ancora di antiviolenza

Il tavolo interistituzionale contro la violenza si apre alle scuole e ai ragazzi. Si è svolto, infatti, martedì 21 nell’aula magna del Liceo Vian di Bracciano, al cospetto di una platea di studenti, il quarto appuntamento del tavolo interistituzionale contro la violenza. Un’iniziativa che nasce circa un anno fa dalla collaborazione tra la Asl Roma 4 la Procura di Civitavecchia e l’Ordine degli psicologi e a cui partecipano, oltre alle associazioni del territorio, anche i diversi rappresentati delle istituzioni, delle forze dell’ordine, la Procura di Civitavecchia, l’ordine degli Avvocati e degli Psicologi, e i Dirigenti dei servizi sanitari chiamati ad operare in casi di violenza.“Dopo tre tavoli tecnici nei quali ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a gettare le basi di questa rete – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4, l’avvocato Cristina Matranga, in apertura dei lavori – abbiamo deciso di incontrarci in una scuola. Per due motivi fondamentali: capire quale è la percezione che le giovani generazioni hanno del fenomeno della violenza in tutte le sue declinazioni, e coinvolgerli in un percorso di sensibilizzazione e informazione sul tema. Coinvolgere i giovani significa approcciarsi anche alle loro famiglie e quindi arrivare alla comunità. Ringrazio la preside dell’istituto, la dottoressa Lucia Lolli, per averci accolto e dato la possibilità di confrontarci con i ragazzi”.L’incontro di martedì ha seguito una scaletta dei lavori diversa rispetto ai precedenti tavoli e ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti che hanno rivolto domande sul tema della violenza, anche sotto l’aspetto giuridico, ai partecipanti del tavolo, in primis al Procuratore Alessandro Gentile, che ha spiegato ai ragazzi quali servizi e quali procedure nel territorio vengono adottate per contrastare la violenza e dare supporto alle vittime ma anche a chi si macchia di questo reato.“La Procura di Civitavecchia – ha spiegato ai ragazzi il Procuratore – mette a disposizione uno Sportello Ascolto Vittime di Reato. Un servizio dedicato, appunto, alle vittime di violenza di genere e in condizione di particolare vulnerabilità, sito all’interno del Tribunale di Civitavecchia, e si offre un percorso di accoglienza e ascolto, consulenza psicologica e orientamento legale. In questi giorni poi, come suggerito dal tavolo interistituzionale, è stata attivata una check list di avvocati esperti nel settore della violenza che, gratuitamente, forniranno orientamento legale a chi si rivolge allo Sportello. La nostra Procura, come la Asl Roma 4, è molto attenta a questi casi, che rappresentano la maggior parte dei procedimenti da noi trattati, tanto che sono ben quattro i magistrati che afferiscono al servizio dedicato”.A prendere la parola sono state poi le rappresentanti delle diverse associazioni. Le referenti si sono confrontate con gli studenti raccontando le esperienze raccolte durante le giornate di ascolto e di quale rete di assistenza e servizi esiste sul territorio per le vittime dirette, indirette e anche per chi si macchia di questo tipo di reato. Reati che, come dimostrano i dati Istat dove il 30% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha dichiarato di aver subito violenza, sono in aumento e spesso la prima interfaccia sono le forze dell’ordine. “Durante i precedenti incontri – ha aggiunto la dg Matranga – è emersa la necessità di creare un percorso di formazione dedicato alle forze dell’ordine perché sono spesso loro i primi ad intervenire e quindi intercettare situazioni critiche che possono sfociare in vere tragedie. Avere quindi gli strumenti per riconoscere anche i minimi segnali è fondamentale per attivare subito i percorsi più adeguati. Per questo, insieme alla Procura, all’Ordine degli Psicologi e con il supporto dei nostri esperti, stiamo mettendo appunto uno specifico percorso di formazione”.La giornata, allietata da momenti musicali proposti dagli studenti, si è conclusa con la data del prossimo appuntamento del tavolo nel mese di maggio e che si svolgerà sempre all’interno di una scuola del territorio. “Siamo voluti entrare nelle scuole – ha commentato il Direttore Generale Matranga – perché è da qui che si crea consapevolezza. Vedere, poi, questi ragazzi così partecipi e attenti mi ha fatto molto piacere. Per questo si è deciso oggi che tutti gli appuntamenti del tavolo interistituzionale a partire dal prossimo si svolgeranno all’interno di istituti scolastici e coinvolgeremo gli studenti all’interno dei quattro gruppi di lavoro che andremo a formare”.L’iniziativa del quarto tavolo interistituzionale contro la violenza rientra tra le attività promosse dalla Asl Roma 4 per la promozione della campagna di sensibilizzazione #Lottocontrolaviolenza a cui hanno aderito diverse Asl della regione Lazio.