Anguillara Sabazia, strutture alternative a via Verdi: Manciuria chiede la pubblicazione degli indici di rischio

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia, dopo la chiusura delle primarie e dell’asilo di via Verdi, perché a rischio crollo, avvenuta lo scorso giovedì oltre trecento bambini insieme al personale scolastico si sono ritrovati a dover evacuare gli edifici.

La struttura scolastica,
infatti, non ha superato le prove di vulnerabilità antisisimica con la
risultanza che l’edificio scolastico non è sicuro e quindi va demolito.

Gli alunni insieme al
personale riprenderanno dunque le attività il prossimo martedì 28 maggio, dopo
le consultazioni elettorali per le europee, presso l’istituto Comprensivo di
Scalo, in due in spazi di proprietà dell’hotel Massimino nella zona circostante
la stazione di Anguillara e probabilmente anche alla struttura della Porta del
Parco. Per la scuola dell’infanzia gli amministratori locali hanno ipotizzato
lo spostamento all’ex Consorzio agrario, mentre per quanto riguarda la sala
mensa non è stata trovata nessuna soluzione quindi ognuno dovrà portarsi il
pranzo da casa.  

Sulla questione è intervenuto il presidente dell’associazione AnguillaraSvolta – Sergio Manciuria – che ha protocollato in Comune una richiesta, indirizzata al sindaco Sabrina Anselmo e al Responsabile Tecnico Architetto Egidio Santamaria mettendo in copia conoscenza la Dirigente  Scolastica del 205° Circolo, il Prefetto di Roma, l’Agenzia Regionale della Protezione  Civile, il Comando Carabinieri di Anguillara Sabazia, il Comando della Polizia Locale di Anguillara Sabazia chiedendo  di pubblicare gli indici di rischio delle scuole e delle strutture che verranno utilizzate in alternativa al plesso di via Verdi.




Guidonia, Ammaturo lancia l’allarme degrado e incuria per l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII: “Situazioni di evidente pericolo nascoste sotto il tappeto”

GUIDONIA (RM) – Il capo gruppo di fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo è in campagna elettorale ma a Villanova di Guidonia ha voluto visitare la scuola IC Giovanni XXIII: “Un edifico violaceo fuori ma che fa assumere lo stesso colore a chi ci entra. Un plesso di fronte alla Delegazione Comunale, quella per intenderci che dal primo Giugno dovrebbe chiudere per fine locazione senza che la giunta pentastellata di Guidonia Montecelio intervenga se non all’ultimo momento per far diminuire le pretese economiche dell’affittuario. Una scuola con una sala mensa in cui mangiano più di 500 bambini e ragazzi trattandosi di elementari e medie. In cui la pittura è un ricordo con soglie di travertino staccate da un pezzo, con umidità alle pareti ed al soffitto che ha cinto lumi e prese di derivazione dell’impianto elettrico. Salnitro e muffa dalle pareti quanto la decarburazione del cemento e travetti arrugginiti, infiltrazioni d’acqua e scollamento dei verticali della guaina sul terrazzo, quanto la palina parafulmini. A piano terra di due bagni da mesi ne funziona solo uno con l’indicazione del sesso per le due tazze. Una situazione irreale che ho voluto verificare con il bravissimo Dirigente ai LLPP Arch. Olivadese che fa quello che può senza soldi.

Eppure un mese fa la giunta penta stellata si è votato il bilancio di programmazione economica ed i soldi per la scuola sono stati stanziati e c’erano sul conto corrente dell’Ente che al 23 aprile scorso aveva un saldo di 20 milioni e 805 mila euro. Con questo saldo i grillini al comando non sono stati capaci di mettere in sicurezza e fare gli opportuni lavori, anche in economia. Barbet pensa solo al Comunicatore ed al Portavoce a sua disponibilità esclusiva al costo di 70.000 euro all’anno. L’assessore Strani forse alla campagna elettorale. Da sei anni la scuola è guidata da un reggente e da due dalla Dottoressa Carla Basurto dirigente presso il Professionale Olivieri di Tivoli. Preciso, chiaro e puntuale il registro tenuto dalla scuola sulle e-mail inviate al Comune e l’indicazione con firma dei tecnici, operai e chiunque esternamente dalla Scuola è intervenuto. Il sindaco Barbet come Paperone preferisce non mollare il malloppo dimenticando che dalla scuola nasce la civiltà di un individuo e il Giovanni XXIII di Villanova è una scuola: così è se vi pare. Anche le due bandiere o quello che resta sono il sintomo del degrado del plesso e per cui il tecnico Olivadese ha confermato che lunedì saranno sostituite con le nuove già pronte”.




Ciampino aeroporto: al Tar non si presenta nessuno, ma ai comizi elettorali si. Ecco come è andata

CIAMPINO (RM) – Sulla recente sentenza del Tar che rimanda a Gennaio 2020 la decisione sull’applicazione del decreto del ministro Costa che prevede tra l’altro la riduzione dei voli all’aeroporto di Ciampino c’è un fatto di cui si è parlato poco o nulla, ma che fa capire il paradosso della politica e delle istituzioni.

Nonostante si debba registrare che il
governo gialloverde nella persona del ministro Costa si sia mosso sul tema dopo
anni di immobilismo, sconcertante è il fatto che il giorno della sentenza di
sospensione presso il Tribunale Amministrativo del Lazio, nessuno dei
rappresentanti del Governo, ne tantomeno della Regione Lazio fossero presenti.

Ancora più singolare è il fatto che però il ministro Costa si sia presentato , pochi giorni dopo la sentenza, ad un incontro elettorale del candidato sindaco di Ciampino del M5s Marco Bartolucci e abbia risposto sul tema dell’aeroporto.

All’incontro elettorale sì e al Tar no?
Perché? Totale assenza delle istituzioni che avrebbero potuto far sentire la
loro voce rispetto una situazione che adesso rimane sospesa per altri otto
mesi.

L’assessore all’Ambiente di Marino: “Nessuno aveva avvisato gli uffici che era stata presentata questa memoria” 

Il video cone le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente di Marino intervistato da Chiara Rai durante la trasmissione giornalistica Officina Stampa del 23/5/2019

L’assessore all’Ambiente del Comune di Marino Adolfo Tammaro ha risposto al perché dell’assenza dei rappresentanti del Governo gialloverde

“La problematica che si è creata – ha detto
Tammaro durante un’intervista rilasciata a Chiara Rai nel corso della
trasmissione giornalistica Officina Stampa, dove era presente anche il
portavoce del Criaac Roberto Barcaroli – è un corto circuito. Il ministero dell’Ambiente,
– ha proseguito Tammaro – così come Enac che per certi versi ha interessi
contrastanti, purtroppo ambedue devono rivolgersi all’avvocatura dello Stato e
quindi un unico avvocato da una parte ha supportato il memo presentato da
Aeroporti di Roma e da Enac e dall’altro doveva difendere gli interessi del
ministero dell’Ambiente. Tanto è vero – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente di
Marino – che questo è un punto che va superato. Ma non solo, non c’era neanche
la rappresentanza dell’avvocato della Regione, che si era costituito, i Comuni
non erano stati citati da Ryaner e quindi non potevano proprio presentarsi e l’altra
cosa veramente miracolosa che succede quando si tocca questi potenti signori è
che l’8 viene presentata questa memoria e il 13, con in mezzo il sabato e la
domenica, già esce la decisione del Tar. Quindi non c’erano, ahimè, – ha
concluso Tammaro – me lo hanno detto con una certa vergogna, perché nessuno
aveva avvisato gli uffici che era stata presentata questa memoria”.    

Ryanair vince dunque al Tar il braccio di
ferro con il ministero dell’Ambiente e ottiene che nessun volo venga ridotto
all’aeroporto di Ciampino fino al 2020. La società guidata dall’irlandese
Michael O’Leary aveva chiesto l’annullamento del decreto del ministro
dell’Ambiente Costa di dicembre scorso, per altro il primo Piano disposto in
Italia per l’abbattimento del rumore aereo, che prevedeva sostanzialmente la
riduzione da 97 a 65 voli giornalieri e nessun volo notturno.

Il tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare della compagnia low cost e sospeso ogni decisione fino all’udienza pubblica del 29 gennaio 2020, auspicando che “medio tempore – si legge nell’ordinanza dell’8 maggio – si concluda la sperimentazione della “Nuova Procedura di Volo” predisposta da Enac che potrebbe ridurre l’impatto ambientale e tranquillizzare i residenti che vivono intorno allo scalo.




Guidonia, gioco lecito e interessi dello Stato: il Tar dice no all’ordinanza del sindaco pentastellato

Il sindaco Barbet e la giunta giudicati sugli orari e le sanzioni contro il gioco lecito: a svantaggio degli interessi di Stato e omissivi verso le Istituzioni. I dati sulla ludopatia non attengono specificatamente al comune di Guidonia Montecelio.

GUIDONIA (RM) – Il TAR del Lazio con la sentenza 6269/19 si è definitivamente pronunciato avverso il Comune di Guidonia Montecelio per l’annullamento dell’ordinanza sindacale n° 26 del 25 gennaio 2019 e la delibera di giunta n° 5 del 21 gennaio scorso, inerenti la disciplina degli orari e le sanzioni previste per il regolamento delle sale slot e l’utilizzo delle macchinette nei bar.

La Presidente Elena Stanizzi, e i consiglieri Dauno Trebastoni e Ofelia Fratamico in 15 pagine hanno annullato ogni atto connesso e consequenziale, lesivo degli interessi dei 12 ricorrenti, gestori , noleggiatori ed imprenditori assistiti dagli avvocati Francesco Buonomini e Alessandra Bianco esperti del ramo.

Nel merito il capogruppo di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio Giovanna Ammaturo ha riferito: “Non è solo la vittoria degli imprenditori e della ragionevolezza ma la sconfitta dell’arroganza del M5S che crea artificiosamente, alla costante ricerca maniacale di valori da proporre perchè non hanno storia. Allora il gioco, che pure rappresenta la prima entrata dello Stato diventa fumus per adornarsi di corone morali. Posso dire l’avevo detto, senza enfasi, in diversi Consigli ed articoli. Ribadisco che personalmente sono contraria al gioco: slot, vlt, lotto, superenalotto e lotteria Italia pari sono.

Giovanna Ammaturo consigliere comunale a Guidonia (FDI)

Non si possono demonizzare però solo le Slot: chi può dire quanti gratta e vinci, quanti 10 e Lotto e Supernalotto, giocano le massaie, i pensionati o gli studenti. Con la nuova tassazione su 100 euro giocate il 70% resta al giocatore, il 20% va allo Stato e il 10 resta a tre figure: gestore, noleggiatore e Società affiliata. Mentre le spese fisse restano uguali e gli utili diminuiscono il sindaco Barbet ha ordinato che le macchinette possono restare accese ed accessibili 8 ore al giorno. La sentenza di 15 pagine è chiara, da una parte gli avvocati Buonomini e Bianco che evidenziavano i diversi vizi: eccesso di potere per incompetenza oltre a legiferare in materia statale. Sviamento del potere di ordinanza e della legge sulla liberalizzazione degli orari, violazione e falsa applicazione alla previsione di sanzioni economiche non previste dalla legge e dal Regolamento comunale, lesione di diritti acquisiti. Soffermandosi soprattutto sull’eccesso di potere e mancato rispetto sugli accordi Stato Regioni del 7 settembre 2017 con cui si è sancita l’intesa anche con gli Enti Locali per il riordino del gioco lecito e sui cui la Sezione si era già pronunciata, 1460/19. L’intesa ha fissato di realizzare una forte riduzione dell’offerta con una contrazione dei punti vendita, innalzamento degli standard in contrasto con il gioco patologico garantendo uniformità nel territorio anche con fasce di blocco fino ad un massimo di 6 ore al giorno da definire con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in prospettiva omogenea. Ma Barbet ha voluto strafare e vestendo l’abito di statista ha ordinato la chiusura a 16 ore anzi che il massimo di 6 , senza coinvolgere l’Agenzia delle Dogane. Il decreto non è ancora intervenuto, è stato puntualmente rilevato dalla avvocatura comunale, con la conseguenza che l’intesa non è vincolante. Non c’è termine di cogenza, ovvero di obbligatorietà, è ribadito in sentenza, posto che l’intesa deve essere ancora recepita con decreto dal MEF sentite le commissioni parlamentari, ma la stessa assume valenza di norma e di indirizzo per le azioni degli Enti locali. Nella ordinanza c’è contraddittorietà in quanto pur richiamando l’intesa se ne discosta sia per la durata massima quanto alla completa omissione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si risolve con la mancata acquisizione in sede procedimentale degli interessi statali e non essendo altresì indicati particolari fenomeni, legati allo specifico territorio e si da conto di dati acquisiti nel corso dell’istruttoria ma nessuno attiene specificatamente al Comune. Parlare di ludopatia senza dati reali è una fake news. L’Agenzie delle Dogane tutela lo specifico interesse statale tenuto conto del rilevante introito erariale che deriva dal gioco lecito e garantisce l’emersione di tutti gli interessi coinvolti al fine di una ponderata comparazione e mediazione tra gli stessi. Allo Stato in esclusiva le esigenze erariali con le conseguenze sociali, la cui cura è affidata a più livello di governo ivi compresi gli Enti locali. Definitivamente pronunciando sul ricorso, annullata la gravata ordinanza , sopravvenuto difetto di interesse alle censure mosse avverso le previsioni della impugnata delibera di Giunta n. 5 del 2019, essendo venuta meno tale ordinanza per effetto dell’annullamento giurisdizionale. Una sentenza che farà rumore considerato che proprio nell’ultimo consiglio su proposta del Polo Civico con votazione unanime 20 su 20, in cui ero assente per motivi personali, si è invitato Barbet a farsi promotore di un protocollo d’intesa con i Comuni confinanti in quanto la disciplina d’orario penalizzava gli esercenti di Guidonia: i giocatori erano invitati a recarsi sul lato opposto della strada dove si poteva giocare senza orari. Dimenticandosi come dico da tempo che esistono siti on line dove puoi giocare di tutto e ti offrono anche puntate gratuite. Sono contro il proibizionismo di qualsiasi tipo. Chi decide e quale è la priorita? Dopo le cave ora le attività di gioco. Ma i fatti dove sono : il lavoro, a parte il Comunicatore e il Portavoce per il Sindaco Barbet, quali sono i posti creati. Amo la libertà ed il partito che rappresento di Fratelli d’Italia che di valori ne ha tanti”.




Monterotondo, tutti fanno il tifo per Deborah: ha ucciso il padre violento

All’indomani della morte di Lorenzo Sciacquatori, ucciso ieri a Monterotondo vicino Roma, rimane ai domiciliari la figlia Deborah in attesa che venga formulata l’accusa definitiva nei suoi confronti. Nelle prossime ore la Procura valuterà, sulla base di ulteriori accertamenti e dell’esame autoptico effettuato oggi, l’eventuale esistenza della legittima difesa.

Tra le ipotesi anche che dall’accusa di omicidio si possa passare a quella di eccesso colposo di legittima difesa. E sui social è scattata la solidarietà nei confronti della ragazza di 19 anni: in tanti pensano che la sua sia stata solo legittima difesa contro un padre da sempre violento. A quanto ricostruito finora dagli inquirenti la morte dell’ uomo, disoccupato e alcolizzato, rientrerebbe in un contesto di violenze avvenute negli anni nei confronti di tutte le donne del nucleo familiare: la compagna, la figlia e l’anziana madre. Proprio la compagna cinque anni fa lo aveva denunciato per maltrattamenti, ma questo non è bastato a fermare l’inferno in famiglia che durava da venti anni.
   E intanto Monterotondo e il ‘popolo’ dei social si schierano con Deborah. Legittima difesa per Deborah si legge in alcuni messaggi di solidarietà per la ragazza. Io sto con Deborah scrive qualcuno. Siamo tutti con te. Tieni duro aggiunge un’altra, “Questo è l’unico caso di legittima difesa vera e tangibile” scrive un ragazzo. C’è chi la definisce una donna coraggiosa e chi parla di tragedia annunciata. “Chi non rischia non vince” si descrive lei su un suo profilo social. Intanto chi la conosce parla di “una bravissima ragazza che sembrava sempre felice e invece dentro di sé soffriva”. Mentre qualcuno racconta: “Tutti sapevano delle violenze dell’uomo, ma lei non ne parlava”. E c’è chi ricorda l’uomo: “Era sempre ubriaco, si sentiva litigare, ma nessuno si metteva in mezzo. Picchiava tutti”. L’uomo era un ex pugile. Si allenava in passato in una palestra assieme alla figlia, anche lei appassionata di boxe, poi probabilmente a causa dell’alcol aveva smesso. 




Rignano Flaminio, preso spacciatore: nascondeva droga e soldi in casa

RIGNANO FLAMINIO (RM) – Nel corso di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di droga, i Carabinieri della Stazione di Rignano Flaminio hanno arrestato un 49enne romano, con precedenti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, avuto sentore della sua illecita attività, hanno tenuto d’occhio i suoi spostamenti: individuata l’abitazione dove si riteneva potesse nascondere la droga, i Carabinieri hanno fatto scattare una perquisizione, durante la quale sono stati rinvenuti 150g di hashish suddivisi in dosi, 15g di cocaina, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi.
In un armadio della camera da letto, i militari hanno trovato più di 5.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
A conclusione del processo per direttissima, il 49enne è stato posto agli arresti domiciliari.




Labico, rubano grondaie di rame da una villetta ma vengono bloccati dai carabinieri

LABICO (RM) – Continuano incessantemente i servizi di prevenzione e repressione di ogni tipo di reato da parte dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Colleferro, nei territori di competenza.

Nel weekend appena
trascorso infatti, i Carabinieri della Stazione di Labico, hanno arrestato due persone,
di 47 e 22 anni, già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti, sorpresi
a rubare le grondaie in rame da una villetta isolata nel comune di Labico.

Arrivati nei pressi
dell’abitazione a bordo di un’auto, i ladri si sono introdotti all’interno
della pertinenza esterna e hanno smontato le grondaie in rame, lunghe diversi
metri. I complici le hanno poi piegate e riposte nel bagagliaio
dell’autovettura, ma, nel momento di darsi alla fuga, hanno trovato di fronte i
Carabinieri che, allertati da alcuni abitanti di zona, sono intervenuti
bloccandoli.

I ladri di “oro rosso”
sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo,
dove il loro arresto è stato convalidato. Il 47enne è stato condannato a due
anni di reclusione mentre il 22enne ad un anno e un mese.

I Carabinieri di Labico
hanno notificato ai malfattori anche la misura di prevenzione del foglio di via
obbligatorio e non potranno far rientro nel comune di Labico, rispettivamente,
per tre e due anni.

ffffffffff




Bracciano, taglio del nastro per il nuovo centro anziani

BRACCIANO (RM) – Tanti cittadini presenti al taglio del nastro del centro anziani presso l’ospedale vecchio a Bracciano alla presenza degli amministratori comunali e del Sindaco Armando Tondinelli.

“La chiusura del centro anziani per quasi due anni – ha dichiarato la Presidente dell’Associazione Albero della vita Rossana Negretti a cui è stata affidata la gestione – ha comportato per molti di noi un vuoto che oserei dire, quasi doloroso, una piacevole consuetudine che purtroppo ci è venuta a mancare! Il più sincero ringraziamento al nostro Sindaco Armando Tondinelli che ha saputo con pazienza e competenza risolvere brillantemente tutti gli aspetti della complessa situazione”.

Una situazione di cui ha parlato Negretti che di fatto non c’è più e per il centro si apre una nuova pagina. La presidente ha voluto ringraziare anche l’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Alimenti per l’impegno nel seguire gli inquilini del centro nel risolvere le problematiche che di volta in volta si sono presentate.

Contento il Sindaco Armando Tondinelli il quale si è commosso nel vedere riaperto un centro che ha un valore per la comunità di Bracciano: “Abbiamo cercato di restituire un importante punto di aggregazione sociale ai nostri cari cittadini – ha detto – il locale è stato messo in sicurezza e sono lieto che chi lo ha visitato lo trovi anche confortevole. Il benessere delle persone anziane e la loro tutela sono requisiti che vanno posti alla base di una società civile che si respetti. Ringrazio tutti di cuore e mi auguro che il nuovo centro possa essere frequentato da tante persone” . Agli anziani è stato regalato anche un defibrillatore da tenere nella struttura.




Anguillara Sabazia, Manciuria: “Bando crossodromo da annullare. Una propaganda degna del festival delle bufale”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Sarà l’effetto della campagna elettorale per le Europee svolta nel mese della preghiera Mariana, che la ‘diversamente amministrazione’ Anselmo, confidando in un improbabile recupero di consensi nell’area periferica di Colle Sabazio-Ponton dell’Elce, continua a pubblicare avvisi, rapporti epistolari e soprattutto comunicati degni del Festival delle Bufale, attualmente unica manifestazione ben gestita dall’attuale maggioranza e dal suo insolente produttore-estensore.
Di una cosa siamo certi sul festival delle bufale, in caso di “appalto”, difficilmente susciterà l’interesse e la critica della Pro loco e dei Rioni ai quali va la nostra solidarietà per le scandalose esternazioni sindacali, come nel caso della Sagra del Pesce concessa ad una associazione decontestualizzata dal tessuto sociale-turistico di Anguillara”.
Ironizza così Sergio Manciuria, Presidente di AnguillaraSvolta, riguardo la nuova pubblicazione del bando per la realizzazione di un crossodromo in località Spanora, a ridosso del quartiere Ponton dell’Elce–Colle Sabazio.

“Tralasciando l’epistole con l’area metropolitana sull’anticipo di cassa per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione del bando periferie – ribadisce l’esponente sabatino –che rammentiamo furono stralciati dal governo grillino Conte-Di Maio ad agosto 2018 salvo poi, su protesta degli enti locali, il ripensamento in zona cesarini con la finanziaria attuale, la Giunta ‘diversamente gialla’ piuttosto che fornire ai cittadini del “quartiere perduto” un crono-programma serio e dettagliato sull’uso e fornitura dell’acqua potabile, propina come panacea di tutti mali la riedizione del Bando del Crossodromo già fallita per carenza di partecipanti “.

“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, dicevano i latini e non certo i pentastellati sabatini che colpiti nell’orgoglio di aver fallito nuovamente, oggi insistono senza conoscere “le carte” – sottolinea Manciuria – in barba alle disposizioni vigenti e alla cultura del buon padre di famiglia al fine di non esporre a contenzioso, il patrimonio comunale.
Avevamo auspicato un’attenta analisi del territorio in funzione del demanio collettivo insistente sull’area e sulla determina regionale Usi Civici del 2016, ora nullo per espressa volontà della Regione Lazio, laddove l’originario mutamento per un sito di compostaggio era subordinato alla Variante del 2006 il cui iter non si è ancora concluso per disposizione del Tar Lazio e tutt’ora pendente dinnanzi al Consiglio di Stato”.

“Abbiamo pronto l’esposto da presentare al Commissario Usi Civici di Lazio, Umbria e Toscana per preservare l’area da speculazioni non autorizzate a favore di privati – anticipa Manciuria – a meno che il Responsabile non provveda repentinamente ad annullare il Bando ed iniziare il corretto iter amministrativo. Legittimo farne l’uso indicato dalle volontà politiche ma nel rispetto della legalità e dell’interesse dei cittadini,trattandosi di bene collettivo”.

“Goethe – conclude il presidente di AnguillaraSvolta – diceva che pensare è facile, agire è difficile ma mettere i propri pensieri in pratica è complicato: sarà un caso ma il cambiamento a cinque stelle sabatino dimostra ancora una volta di non saper pensare ne tantomeno agire”.




Campagnano, spaccio di droga: un arresto

CAMPAGNANO DI ROMA (RM) – I Carabinieri del Stazione di Campagnano di Roma hanno tratto in arresto un giovane coppia italiana, per “spaccio e detenzione di stupefacente ai fini spaccio”.
Nel corso di un servizio mirato nel centro storico del citato Comune, i militari hanno sorpreso e bloccato i due ragazzi, mentre vendevano alcune dosi di hashish nei pressi della loro abitazione.
Al termine del successivo controllo nel loro appartamento, i Carabinieri hanno rinvenuto 185 grammi della medesima sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi e panetti, oltre ad un bilancino di precisione ed Euro 2.150, in banconote di vario taglio e provento dell’attività illecita.
Dopo l’arresto, i due fidanzati sono stati giudicati con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli.




Ciampino elezioni, idee a confronto sull’aeroporto

CIAMPINO (RM) – Cliccare sull’immagine del candidato per sentire cosa ha detto riguardo l’aeroporto Pastine di Ciampino

Giorgio Balzoni candidato a sindaco Ciampino [Partito Democratico]
Daniela Ballico candidata a sindaco Ciampino [Coalizione centrodestra]
Carmen Pizzirusso candidata a sindaco Ciampino [CasaPound]
Marco Bartolucci candidato a sindaco Ciampino [M5S]
Gabriella Sisti candidata a sindaco Ciampino [Per Ciampino]
Dario Rose candidato a sindaco Ciampino [Coalizione Diritti in Comune]