Anguillara Sabazia, abuso sessuale su minori: tre anni di carcere per Marco Tomassetti

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Aveva palpeggiato le figlie minorenni di alcuni suoi amici mentre si trovavano in spiaggia, con la scusa di aiutarle a fare i tuffi. L’uomo è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione nell’ambito del processo che lo ha visto imputato per violenza sessuale su minore. Si tratta di Marco Tomassetti arrestato ieri mattina ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, e condotto al carcere di Civitavecchia, dove dovrà scontare una pena pari a tre anni di reclusione.




Anguillara – Bracciano: arrestate due persone, 9 denunciate e multato il gestore di una discoteca per “lavoro in nero”

BRACCIANO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano, con l’ausilio dei colleghi delle Compagnie di Monterotondo e di Roma Cassia, hanno eseguito mirati controlli nei territori di competenza. Due persone sono state arrestate e altre nove sono state denunciate a piede libero. Due giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo per abituale assunzione di droga. I Carabinieri della Stazione di Campagnano hanno rintracciato e arrestato un cittadino italiano su cui pendeva un ordine di carcerazione, per i reati di truffa e ricettazione. Ad Anguillara Sabazia, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 30enne italiano in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, per aver violato le prescrizioni imposte durante la libertà vigilata a lui concessa, in quanto responsabile di lesioni e percosse.

Con il supporto dei Carabinieri del Gruppo Tutela del Lavoro, sono state elevate contravvenzioni per un ammontare totale di circa euro 25.000 nei confronti del gestore di una discoteca di Anguillara Sabazia, dove sono state riscontrate difformità riguardo alla regolarizzazione di alcuni lavoratori dipendenti.

Nel corso dei controlli stradali effettuati a Campagnano, Castelnuovo ed Anguillara, i Carabinieri hanno denunciato un cittadino italiano per ricettazione perché trovato a bordo di un furgone, denunciato rubato nel comune di Guidonia; altre due persone sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio, in quanto trovati in possesso, rispettivamente, di 9 g di hashish e 3 g di cocaina; due persone sono state denunciate per porto di oggetti atti ad offendere, poiché in possesso di due coltelli; infine 4 giovani italiani sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza.
Due automobilisti sono stati trovati in possesso di hashish e per loro, oltre alla sanzione, è scattata anche la sospensione della patente di guida.




Bracciano, emergenza idrica: il sindaco diffida Acea

BRACCIANO (RM) – Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ha inviato una formale diffida ad Acea a ripristinare subito un regolare servizio ai cittadini di Bracciano: “Si rende urgente e improcrastinabile – ha scritto oggi il primo cittadino in una lettera indirizzata al gestore idrico – un incontro tra le parti per risolvere i problemi, i cittadini non possono più aspettare. Sotto la gestione del Comune non è mai successo che l’acqua fosse erogata per tempi limitati e con continui disservizi”.

Troppi disagi a cui si aggiungono le lamentele dei cittadini per le risposte sgarbate e non esaustive da parte degli addetti Acea che “dovrebbero curare in altro modo i rapporti con l’utenza”.

“I disservizi – fa presente Tondinelli nella missiva – sono presenti soprattutto nella zona di “Bracciano Nuova” ma anche nel centro storico e a Vigna di Valle. A distanza di tre anni dalla firma della convenzione con Acea dobbiamo purtroppo prendere atto che la situazione generale di gestione del servizio idrico è peggiorata. I cittadini di Bracciano pagano regolarmente per un servizio che deve essere garantito con regolarità e puntualità e che per giunta ha avuto un significativo aumento dopo il passaggio alla gestione Acea. La situazione è molto grave e aspetto con urgenza che mi venga garantito dal gestore Acea che questi disagi non si ripetano più. Peraltro non c’è stato un significativo incremento della popolazione negli ultimi tre anni, quindi il consumo dovrebbe essere stabile rispetto al passato”.

Il duro sollecito di Tondinelli non si esaurirà con una lettera di diffida: “Per ora – ha aggiunto il primo cittadino – ho inviato una formale diffida ma se non dovessi ricevere risposte esaustive in breve tempo proseguiremo con le dovute azioni atte a garantire un regolare servizio idrico alla cittadinanza”.




Valmontone, ruba all’interno dell’outlet approfittando della confusione domenicale

VALMONTONE (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 48enne con l’accusa di furto aggravato messo a segno all’interno dell’Outlet di Valmontone.

L’uomo, approfittando del notevole afflusso di persone nella calda domenica appena trascorsa, è entrato in azione facendo razzia di abbigliamento e calzature sportive in due negozi. Grazie ai servizi di controllo predisposti, alla proficua collaborazione con il personale di vigilanza dell’Outlet e alla segnalazione dei responsabili degli esercizi commerciali “visitati”, i Carabinieri della Stazione di Valmontone l’hanno immediatamente bloccato.

La refurtiva, del valore complessivo di 550 euro, è stata recuperata e restituita ai responsabili dei negozi.
L’arrestato è stato trattenuto in stato di arresto in caserma in attesa di giudizio innanzi al Tribunale di Velletri.




Scossa di terremoto, epicentro ai Castelli Romani

CASTELLI ROMANI – Avvertita verso le 22.45 di domenica sera una forte scossa di terremoto scossa 3.7 tra Lazio e Abruzzo. L’epicentro a 18 chilometri dalla Capitale. La scossa è stata avvertita anche ai piani bassi delle abitazioni soprattutto nelle zone nord ed est della Capitale e ai Castelli. L’epicentro è stato localizzato a Colonna, a sud-est della Capitale a una profondità di 9 km. La Metro C è stata fermata per poco meno di un’ora per verifiche, ha segnalato Atac.




Tivoli, l’ufficio Prevenzioni dei Vigili del Fuoco trasloca in Capitale

TIVOLI (RM) – Dal Primo Luglio si sposta da Villa Adriana un ufficio che interessa seicentomila persone e migliaia di aziende. L’ennesimo Ufficio pubblico che abbandona il territorio.

15 parole molto semplici scritte su 4 righe di un foglio di carta conferma quello che da anni ci si aspettava

Con queste 4 righe emigra a Roma l’ Ufficio Prevenzioni dei Vigili del Fuoco di stanza nella caserma a Villa Adriana con cui era collegato dopo che per anni era stato ospite nei locali comunali di fianco alla delegazione ed ai VVUU. Un assetto dell’Amministrazione che già dal 2010 aveva considerato questa eventualità poi disattesa. L’ufficio è di vitale importanza in quanto è competente su 56 Comuni. Svolge un lavoro delicatissimo e prezioso. Come dice la parola fa prevenzione, controlli su: distributori di gas e carburante, bombole di gas propano, ospedali, pubblici spettacoli, centrali termiche , cinema, alberghi, edifici pubblici, esposizione e vendita, autorimesse, ristoranti e scuole, su, ripeto 56 Comuni.

In pratica chiunque, privato od azienda che abbia necessità di controlli ed autorizzazioni faceva capo a Villa Adriana. Dal primo luglio gli utenti oltre che con la Pec dovranno riferirsi all’ufficio sito affianco alla caserma dei Vigili del Fuoco a Roma in via Romagnoli zona Talenti.

Una sessantina di km tra andata e ritorno dal vecchio ufficio in strada Paterno: una pacchia per il traffico sulla Tiburtina, alla faccia dei servizi. Ma tant’è. I soldi sono finiti, ed allora, per sopravvivere, i servizi chiudono perché una burocrazia miope ha pensato di accentrare tutto nella Capitale.

Fortuna che sono rimasti i 20 Vigili del Fuoco operativi

I 4 o 5 dipendenti dell’Ufficio saranno posizionati a Roma per tornare ogni giorno sul territorio ed essere operativi. Resta un mistero la risposta dei burocrati, sul perché un funzionario dei Vigili del Fuoco deve farsi ogni giorno due ore di macchina per tornare operativi intorno Villa Adriana, con una spesa non indifferente in termini economici e sociali oltre con tempi più ristretti alla reale fattibilità operativa.

L’Ufficio Prevenzione non ha costi perché insito nella Caserma: un servizio reso solo più difficile e lontano con utenza oltremodo a domanda, quindi con tributi da pagare, si obbligano i cittadini ad andare a Roma in zone che definire trafficate è un eufemismo. Stiamo parlando della consolare più trafficata d’Italia con una zona a Talenti tra le più congestionate di Roma.

Il consigliere di Guidonia Montecelio di Fratelli d’Italia, Giovanna Ammaturo ha detto: “La provincia romana ed in particolare ad est della Capitale fa venire l’orticaria agli Uffici pubblici e di grandi Aziende private. A Guidonia Montecelio sono andati via tutti, da INPS, Enel, Telecom, Ufficio del Lavoro, Scuole Aeronautiche ecc.ecc. Adesso i Vigili del Fuoco iniziano da Tivoli a portare via un ufficio tanto importante e necessario per la cittadinanza. Si pensi alla necessità dei controlli per prevenzione sulle pubbliche scuole. 56 Comuni ed oltre 300 scuole, non basterebbe un anno a girarle tutte ed inoltre i funzionari devono venire da Roma in macchina farsi due ore di coda e senza sirena così come sono andati via. Parliamo di un bacino di utenza che investe direttamente seicentomila cittadini di cui è necessario avere cura e offrire servizi. Presenterò al Sindaco di Guidonia una mozione perche si impegni con tutti gli altri 55 Sindaci a far ripensare il Comando dei Vigili del Fuoco sulla sciagurata decisione.

L’Ufficio per il Nulla Osta operativo deve rimanere nel territorio, abbiamo troppo rispetto per i Vigili del Fuoco non possiamo permetterci di perderne neanche uno.”




Anguillara Sabazia, calcio: firmato l’accordo con l’Academy del Torino

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Grande festa in casa Sabazia Calcio che dal prossimo 1 luglio sarà, per 3 anni, un’affiliata della prestigiosissima Academy del Torino. Un risultato straordinario quello raggiunto dalla società di calcio sabatina che ora potrà usufruire di uno strumento di crescita e sviluppo qualitativo per meglio strutturarsi e qualificarsi sul territorio.

L’intervista alla Presidente Lucia Bianchini e al Responsabile dell’Academy del Torino Teodoro Coppola

Il Torino Football Club ha infatti ideato un progetto di affiliazione unico e di livello per le società di calcio che operano in ambito dilettantistico. Da sempre impegnato attivamente nel sostenere e promuovere lo sviluppo del settore giovanile, l’avviamento e la sensibilizzazione dei giovani ai valori della solidarietà e del gioco di squadra, la società piemontese ha dato il via all’iniziativa dell’Academy che ad oggi conta 57 affiliati in Italia di cui tre nel Lazio.

Cliccare sulla foto per guardare il video

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 20/6/2019

“Potremo contare sulla preparazione personale, professionale e tecnica di una delle società italiane più focalizzate alla formazione del settore giovanile e che suscita da sempre forti emozioni per la sua Storia suggestiva nel mondo del calcio nazionale” ha commentato la presidente del club Lucia Bianchini.

“Il vero protagonista, – ha detto Teodoro Coppola responsabile delle Academy del Torino – è il ‘giovane calciatore’ che attraverso i valori originari del calcio cercherà di diventare un talento nella vita e nello sport.




Bracciano, campo sportivo. Il sindaco: “No a vecchie dinamiche. A settembre struttura completamente a norma”

Il sindaco: “I ragazzi e le famiglie non devono preoccuparsi perché avranno il loro campo a settembre completamente messo a norma e gestito da alti professionisti

BRACCIANO (RM) – “Una iniziativa che va contro il cambiamento e il risparmio delle tasche dei cittadini è quella di organizzare per giovedì una manifestazione di fronte al Comune strumentalizzando i cittadini rispetto alla vicenda del campo sportivo che finalmente si sta risolvendo per il meglio. Inutile chiedere la modifica di un bando che ha pubblicato Città Metropolitana, energie sprecate e che andrebbero a favorire vecchie dinamiche che questa amministrazione si sta lasciando alle spalle per attuare un vero cambiamento della Città che già sta producendo benefici tangibili. 

Quello che conta è che i ragazzi avranno il loro campo a settembre nella loro Città senza doversi spostare come successo invece a gennaio 2018 a causa di un esposto di un consigliere di minoranza che ci ha costretti a revocare all’improvviso l’agibilità della struttura ma che ci ha permesso al contempo di affrontare una questione che andava risolta.

Ripeto, i ragazzi e le famiglie non devono preoccuparsi perché avranno il loro campo a settembre completamente messo a norma e gestito da alti professionisti.

Piuttosto, le società che promuovono la protesta facessero chiarezza e portassero a conoscenza dei cittadini i bilanci, loro che per anni hanno beneficiato di ricchi contributi, che in alcuni periodi, sono arrivati anche alla cifra record di 60mila euro annui. Come hanno impiegato questi soldi date le discutibili condizioni del campo? Non devono rispondere a me ma ai cittadini che vorrebbero portare in piazza a manifestare: perché quando a marzo 2018 è stato fatto un avviso pubblico per la gestione del campo non hanno partecipato? Se è vero che ci tenevano tanto avrebbero potuto partecipare e invece la gara è andata deserta.

Il mio appello va in questo momento ai cittadini di Bracciano: non prestatevi a partecipare a una manifestazione che non porterà da nessuna parte perché il bando è gestito da Città Metropolitana e porterà a Bracciano una gestione di alto profilo professionale. Piuttosto è importante sapere come sono stati gestiti i soldi dei cittadini. Io posso dire che adesso la musica è cambiata, non arretriamo neppure di un passo e i nostri sforzi si vedranno quando tutto inizierà a girare per il verso giusto. Stiamo rimettendo a posto i conti e giorno dopo giorno portiamo risultati concreti per Bracciano perché questa città merita il cambiamento che abbiamo promesso”.  Così in una nota il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli




Rifiuti, la discarica Pian dell’Olmo sommersa… di critiche

È scontro sulla
possibile realizzazione di una discarica a Pian
dell’Olmo
, località ricadente giurisdizione del XV Municipio di Roma
Capitale
, a una manciata di metri dal confine con il comune di Riano, tra la Tiberina e la Flaminia. Polemiche,
dure e trasversali, scaturite in seguito alla convocazione, da parte della Regione Lazio, della Conferenza dei Servizi per il 20 giugno, un atto tecnico e
obbligatorio ma interpretato come un via libera al progetto nella ex-cava di
tufo, avanzato dalla società Torre di
Procoio srl
attraverso la Valutazione
di Impatto Ambientale
(VIA) recepita il 23 settembre 2018 dalla Regione.

“Caro Zingaretti, l’era delle discariche deve
finire”, attacca la deputata M5S Vittoria Baldino, “la località situata nel XV Municipio di Roma, a pochi passi dalla cava di Quadro
Alto nel comune di Riano, di proprietà di Manlio
Cerroni
. Come MoVimento 5 Stelle, ci siamo da sempre battuti contro questo
progetto che diverse Giunte regionali avevano cercato di proporre nel corso degli
anni, – continua – forse sbadatamente, non consapevoli dei rischi ambientali,
idrogeologici e per la salute”. Per la deputata “servono degli impianti
alternativi per la raccolta differenziata, per il riciclo e il riuso, e servono
delle idee innovative ed ecosostenibili per il breve, medio e lungo periodo.
Non basta twittare una foto di Greta
per essere dalla parte dell’ambiente”.

La piattaforma End of Waste, nel dettaglio, “accetterà
esclusivamente i residui provenienti da impianti di trattamento e
valorizzazione dei rifiuti – scrive l’Amministratore unico Manuel Turchi -, esistenti ed in via di realizzazione, nell’Area della Città Metropolitana di Roma,
contribuendo a sanare l’attuale problema affligge l’Area Metropolitana che
ormai da tempo è costretta allo smaltimento dei rifiuti presso altre regioni”.
E ancora: “La discarca si articolerà su più lotti collocati ad altezze differenti
rispetto al piano campagna permettendo di ridurre le operazioni di
conformazione dell’invaso, la volumetria utile totale sarà pari a circa 700.000 mc e garantirà il recupero morfologico
della cava dismessa. La superficie totale della discarica misurata dalla
sommità al piede dell’invaso è pari a 45.000 metri quadri”.

“La Regione
Lazio già a suo tempo aveva bocciato la possibilità di realizzare una discarica
nel sito di Pian dell’Olmo”, riferiscono in una nota congiunta il consigliere
regionale Adriano Palozzi di Forza Italia, l’ex-senatore Francesco Aracri, il Sindaco di Riano Lindo Vetrani e la consigliera comunale
di Capena Mirta Paganelli, “visto e considerato che emersero tutta una serie
di contraddizioni tecniche. In particolare, si evidenziò come esistessero gravi
criticità, legate alle falde acquifere e come l’area in oggetto fosse collocata
in una zona a rischio esondazione, e come tale vincolata. Senza contare che il
sito di Pian dell’Olmo è collocato sopra la galleria per l’alta velocità,
vicino a un asilo, ed è utilizzato dalle varie forze dell’Ordine come poligono
di tiro. Alla luce di tutto questo chiediamo al presidente Zingaretti come mai
la Regione Lazio oggi sia stata folgorata sulla via di Damasco e abbia dato l’ok
alla Conferenza dei Servizi”.

Parere “nettamente”
contrario anche dal Comitato Pendolari
Ferrovia RomaNord
: “Già nel 2012 era stato scartato come sito idoneo per le
tante criticità presenti, non vediamo perché dovrebbe esserlo adesso. La
Regione Lazio ha il dovere di rifiutare il progetto della ditta che vorrebbe
portare i rifiuti a ridosso delle case e della nostra ferrovia. Infatti, oltre
all’ipotesi discarica sta emergendo da parte del Comune di Roma la precisa
scelta di utilizzare una parte del parcheggio di scambio della stazione di
treni e bus di Saxa Rubra come sito
per il ‘trasbordo’ dei rifiuti della Capitale”. “Ipotesi scellerate – continua la
nota –, il Comitato uscendo una volta tanto dal contesto ferroviario (anche se
pertinente), dice NO con tutta la sua forza e dà il massimo appoggio possibile
ai comitati di quartiere e alle associazioni che lottano contro la discarica a
Pian dell’Olmo e al trasbordo a Saxa Rubra, il nostro supporto è doveroso in
quanto prima che pendolari siamo cittadini e coinvolti direttamente nella
questione rifiuti. I cittadini del quadrante Roma Nord hanno bisogno di
investimenti in strutture: strade, ferrovia, nuovi treni, parcheggi più grandi,
stazioni moderne, e non certo di buche dove buttare i rifiuti indifferenziati. Anche
socialmente questa scelta si potrebbe rivelare una bomba ad orologeria, andando
ad impoverire ulteriormente il tessuto sociale e produttivo di tutti i comuni
coinvolti”.

Dalla Regione si
parla di “iter tecnico obbligatorio” – e non ha tutti i torti -, facendo intuire
inoltre, che spetta a Roma Capitale e alla società AMA utilizzare l’area eventualmente assegnata dalla Pisana. Aspetto
che non è stato sufficiente a smorzare i toni. Anche perché è ormai noto che quello
stesso sito, l’ex-cava di tufo dismessa, era stato oggetto, nel 2009, di
un’altra istanza similare avanzata dalla società Colari di Manlio Cerroni,
proprietaria di Malagrotta, e finito
successivamente, nel 2012, nella rosa di sette siti possibili proposti all’allora
commissario straordinario ai rifiuti Goffredo
Sottile
. Progetto sul quale pesava e pesa il parere dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, “la
probabile assenza di barriera geologica naturale e l’attestazione di livelli di
falda al piano campagna, ritenuti fattori escludenti per la realizzazione di
una discarica di rifiuti, determinano la probabile inidoneità dei siti”,
e il fatto che la Regione medesima aveva ufficialmente archiviato la vicenda con
la Determinazione Dirigenziale G01522
del 14 febbraio 2017
. Il che dovrebbe riflettere, sebbene le strade romani siano
sommersi dall’immondizia.




Guidonia, Ammaturo fa tana ai Cinque Stelle sul verde: “Hanno dimenticato di piantare 2 mila alberi”

IL M5S di Guidonia Montecelio dimentica di intitolare ai bambini nati ed adottati l’albero con il loro nome. Disattesa una legge del ’92.
“Sul verde e l’ambiente l’amministrazione pentastellata a guida Michel Barbet non ha fatto nulla” Ci va dura il consigliere di Guidonia Montecelio di Fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo: “Due anni fa il M5S con il suo programma ambientale ha ammaliato i cittadini.
Dopo un anno sono iniziati i tagli sempre giustificati dal pericolo incombente. Allo stato i parchi e le pinete del centro sono senza alberi e i tronchi stanno ancora lì a ricordare con desolazione che i bambini, dopo la chiusura delle scuole li puoi tenere solo a casa. Alberi tagliati, parchi chiusi, mancanza di una corretta anagrafica arborea oggi che amministrano,
al contrario di quando erano all’opposizione restano le foto propagandistiche mentre facevano finta di incatenarsi dopo il taglio dei pini pericolosi sulla Maremmana. Eppure nel programma di Barbet era ben descritto “Campagne estensive di piantumazione di alberi e piante , creazione di aree boschive e parchi di dimensioni adeguate e corridoi naturalistici tra parchi extra comunali. Aggiornamento al registro regionale degli alberi di valore storico- paesaggistico“. Niente di tutto questo è stato fatto, oltre alla presa per il naso dell’intera Comunità. È evidente che la cura e lo sviluppo del verde urbano non è stato svolto con la dovuta professionalità e diligenza.
Un’attività, in particolare, appare assente se non peggio dimenticata pur non trattandosi di un’opzione discrezionale, bensì di un obbligo di legge disattesa. In Italia vige l’obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato, già con Cossiga-Andreotti, la n. 113 del 29 gennaio 1992, poi modificata e completata nel 2013, con la legge 10, che introduce anche il “bilancio
arboreo”.

Ogni sindaco, con popolazione di 15.000 residenti, deve far sapere quanti alberi ha trovato al suo insediamento e quanti ne lascia al termine del mandato infatti deve redigere due mesi prima il bilancio arboreo. Anche a Guidonia Montecelio ogni bambino nato o adottato dovrebbe essere collegato ad un albero piantato. Ai genitori dovrebbe essere consegnato il certificato e la foto dell’albero intestato al bambino e che porta il suo nome. Non sono previste sanzioni per gli inadempienti, se non quella politica. Ma proprio per questo è necessaria una sollevazione dell’opinione pubblica davanti a tanto torpore ed inadempienza
per costringere gli amministratori a rispettare una legge che renderebbe la città più vivibile , meno inquinata e anche più fresca. E molto più ricca di verde. Se la legge fosse stata rispettata da Barbet oggi avremmo 2.000 piante in più. Se fossero stati ripiantumati i pini e tutte le piante tagliate nella Città oggi respireremmo una aria migliore di certo. Impedire l’intitolazione di un albero ad un neonato non è solo una villania istituzionale ma equivale a
spezzare tutti i loro sogni oltre al mancato rispetto per i genitori che sarebbero ben lieti di far crescere il loro bambino insieme alla catalpa o un platano. Una maniera gentile e seria di fare comunità senza copiare come ha fatto il M5S sul programma oltremodo progetti europei defunti da anni. Come si giustificherebbe il sindaco davanti al Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico se fosse interpellato dal suo ministro dell’ambiente Sergio Costa resta un mistero. Resta questa realtà grigia dei pentastellati pronti a lagnarsi degli scandali del passato e la mancanza di soldi, incapaci di recuperare i crediti mentre si inibisce che ogni bambino abbia il diritto per legge di un “suo” albero. Intanto il sindaco Barbet e la sua amministrazione continueranno a tenere le mani intrecciate rivelando la forte
tensione, fino alla fine del mandato, speriamo prima, nell’interesse della Città, e dovrà dare conto del rispetto della legge all’interrogazione. Al consigliere di opposizione deve riconoscersi l’opportunità di fare politica anche rispondendo ai quesiti avanzati: si chiama democrazia.”

IL CONSIGLIERE di FRATELLI D’ITALIA

Giovanna Ammaturo




Anguillara, sdegno della Lega per la Sagra del Pesce: “Calpestate le tradizioni”

Anguillara – Che la Sagra del Pesce di Anguillara sia stato un vero e proprio flop lo si capisce dai commenti di molti cittadini e degli esponenti politici che ritengono che quella di quest’anno sia stata in assoluto la peggior sagra del pesce che sia stata mai organizzata ad Anguillara Sabazia. “Riteniamo che per amministrare un paese al giorno d’oggi – afferma Daniele De Vito coordinatore della Lega ad Anguillara Sabazia– sia un impegno molto difficile, sia per tutte le questioni burocratiche che deve affrontare, sia per la sovraesposizione mediatica, in particolare modo un citta di 20.000 abitanti come Anguillara Sabazia.
Ma crediamo che un amministratore, e soprattutto un Sindaco, debba avere la forza e soprattutto il coraggio di prendere delle scelte forti, ma sempre nell’interesse delle esigenze e delle volontà della cittadinanza.
E’ molto facile nascondersi dietro alla burocrazia perché non si ha il coraggio di decidere e prendersi delle responsabilità, come è accaduto per l’ultima sagra del Pesce, la 59esima e come accadrà per i festeggiamenti per il millennio di questa città!
Con un solo atto, ovvero il bando effettuato per lo svolgimento della sagra, questa amministrazione è riuscita a calpestare con determinazione tutte le tradizioni del popolo anguillarino.
Gli pseudo pentastellati sono riusciti a calpestare con un singolo atto la loro Proloco, tutti i componenti dei rioni, le associazioni, tutte le tradizioni, le date e la naturale conformazione di una festa che da circa sessantanni rende orgogliosi i cittadini di Anguillara.
Tale arroganza, e questo ne è la conseguenza, è stata accolta con totale indifferenza da parte della cittadinanza in primis e dei turisti che ogni anno riempivano la nostra città arricchendo gli esercizi commerciali, che da questa sagra smunta e priva di senso hanno ricevuto un ingente danno, sia per il mancato incasso derivante dalla festa, che dell’aiuto dei propri clienti essendo la cittadina blindata come se dovesse venire il Capo dello Stato.
Che questa amministrazione fosse lontana dalle esigenze dei cittadini ormai è un dato consolidato!
Caro Sindaco davanti a cotanto fallimento abbia il coraggio di allontanare, forse e meglio dire cacciare, l’artefice di tale incapacità ma, se la decisione è stata presa all’unanimità da parte della sua maggioranza, come tutte le fantasiose decisioni in questi tre anni di mandato, crediamo sia il caso di alzare bandiera bianca, chiedere scusa, e dimettervi in massa, mantenendo quel briciolo di credibilità che vi è rimasta”.