Ladispoli, prestavano denaro a strozzo a cittadini e imprenditori: confiscati beni per oltre 100 milioni di euro a clan criminale

LADISPOLI (RM) – Il Centro Operativo D.I.A. di Roma e i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno eseguito dei provvedimenti di confisca, disposti dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, nei confronti di MASSARIA Patrizio (cl. 53), [Nominativo oscurato su richiesta interessato per sopraggiunta Corte d’Appello di Roma, sezione IV penale, con decreto n. 34/2019 che, nell’escludere qualsivoglia tipologia di pericolosità sociale lo ha dichiarato estraneo al contesto indicato disponendo la restituzione di tutti i beni in principio sottoposti a
vincolo di indisponibilità], RISSO Carlo (cl. 65), LOMBARDI Angelo (cl. 61), NASEDDU Francesco (cl. 66), residenti a Ladispoli (RM), ritenuti i responsabili, a vario titolo, di una consorteria criminale, che nel tempo ha consentito loro di accumulare illecitamente un ingente patrimonio, frutto principalmente di un articolato sistema di usura ai danni di cittadini e imprenditori locali in crisi economica, molti dei quali anche con il vizio del gioco d’azzardo.

La D.I.A. di Roma, attraverso complessi approfondimenti investigativi, ha ricostruito le dinamiche del sodalizio che, costituito da un nutrito numero di soggetti di origine campana radicatasi da tempo a Ladispoli (RM), era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della “camorra” napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti, come testimoniato, tra l’altro, anche in diverse sentenze emesse a loro carico.

Il Tribunale di Roma ha quindi confermato in pieno, con le odierne pronunce, l’impianto accusatorio sostenuto dalla D.I.A., disponendo non solo la confisca del patrimonio delle persone coinvolte, ma anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, a carico di quattro di loro.

Il patrimonio confiscato, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, consiste in:
– 49 immobili di pregio, riguardanti anche ville con piscina, appartamenti di lusso ed appartamenti, tutti ubicati nei territori dei comuni di Ladispoli e Civitavecchia;
– 8 veicoli;
– 23 rapporti bancari e finanziari;
– 5 società e relative quote aziendali.




Ostia, blitz di carabinieri e polizia contro clan Spada: 32 persone in manette

OSTIA (RM) – Un’operazione contro il clan Spada è in corso ad Ostia da parte di Polizia e Carabinieri: 32 le ordinanze di custodia cautelare. Il blitz è scattato all’alba e riguarda sia i presunti capi sia decine di affiliati. Contestata anche l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Tra i destinatari dei provvedimenti anche Roberto Spada, autore della testata al giornalista Rai. Il blitz è scattato all’alba e ha riguardato sia i presunti capi sia decine di affiliati del clan.




Fiumicino, incendio in area roulottes: un uomo in ospedale

FIUMICINO (RM) – Fiamme in diverse roulottes parcheggiate all’interno di un’area recintata a Fiumicino dove sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere l’incendio.

I vigili hanno immediatamente prestato assistenza ad un uomo, uscito dalla sua roulotte per spegnere l’incendio. La persona, dopo essere stata portata in un luogo sicuro, è stata affidata alle cure del personale sanitario che, dopo averlo stabilizzato, lo ha trasportato in ospedale. Le squadre hanno lavorato per contenere e circoscrivere le fiamme, evitando che  il rogo si propagasse ad altri rimorchi. Al termine delle operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno effettuato la bonifica e la messa in sicurezza dei mezzi e dell’area interessata dall’incendio.




Roma, l’eterna emergenza del trasporto urbano ed extraurbano: ecco i dati Legambiente

ROMA – Rimane difficile per i romani e non solo poter individuare un settore che va bene, che non ha problemi. Roma e del resto ogni angolo della regione rimane in eterna emergenza.

Per quanto riguarda i trasporti la fotografia scattata da Legambiente è davvero preoccupante. La situazione della ferrovia della capitale non è isolata perché una simile qualità del servizio si riscontra anche sulla Roma Nord (Roma-Civita Castellana -Viterbo), ferrovia romana sempre gestita da Atac e sulla Termini-Centocelle dove viaggiano i treni più vecchi d’Italia con addirittura 61 anni di media.

Pessima è anche la situazione delle metropolitane romane, in particolare nella linea B, utilizzata ogni giorno da oltre 345.000 utenti, che soffre problemi tecnici incredibili. In teoria la linea B dovrebbe effettuare ogni giorno 428 corse, con una frequenza nelle ore di punta di un treno ogni 4 minuti per scendere ad un treno ogni 5 o 6 minuti nelle ore di morbida. La realtà dei fatti è molto diversa, con attese medie di 15 minuti con picchi di 20-25 nella linea B1 per la stazione Jonio, impensabili per una linea metropolitana di una capitale europea.

I dati del parco rotabili nel Lazio risultano estremamente diversificati per le 1.526 corse giornaliere, di queste 610 sono gestite da ATAC e 916 sono quelle Regionali di Trenitalia. Mentre la flotta ATAC va sempre peggio, quella regionale di Trenitalia si sta rinnovando e invece migliora con 13 nuovi treni già messi in circolazione negli ultimi 2 anni ed un’età media che passa a 13,7 anni (media nazionale di 16,8 anni).

La Roma Lido registra un crollo di afflusso giornaliero che ora si attesta sui 55.000 utenti contro i circa 100.000 stimati pochi anni fa, con un calo del 45%. L’età media dei 23 convogli (erano 24 nel 2015)  sfiora i 20 anni e le corse effettuate nell’anno 2016 sono state 55.332, con un -7,2% di corse effettuate rispetto a quelle programmate. Dovrebbero essere ufficialmente 30 i minuti necessari a percorrere i poco più di 28 km che separano la stazione di Porta San Paolo e Ostia ma la realtà è ben diversa.

Da un’ulteriore analisi risulta che le biglietterie sono presenti solo nel 21,4% dei casi, nel 78,6% non vi è la presenza di personale ferroviario (o è saltuaria), nell’85,7% dei casi i tabelloni elettronici degli orari sono guasti. Sul rinnovo delle stazioni, i lavori alla stazione di Acilia Sud sono fermi da tempo e Tor di Valle è nelle stesse tristi condizioni. Infine c’è la triste storia della stazione scomparsa, quella del Torrino-Mezzocammino, un quartiere nato nell’ultimo decennio, attraversato dai binari della Roma-Lido e dove sono stati versati alle casse comunali quasi 2 milioni di euro in oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto finanziare la realizzazione della fermata: oggi, con grave responsabilità del Comune di Roma i soldi sono spariti, al fianco dei binari è stato costruito un parcheggio da 100 posti nel nulla laddove doveva esserci la stazione, e intanto i 12.000 abitanti del quartiere sono costretti all’uso dell’auto privata per spostarsi verso il centro.

E’ difficile intravedere speranze di cambiamento, malgrado sia stato annunciato un accordo tra Regione Lazio e Governo che dovrebbe portare allo stanziamento di 180 milioni di Euro, ma nulla si sa di questo investimento, ne’ dell’acquisto di treni e la drammatica situazione debitoria di Atac fa temere che le risorse vadano perse. “La Roma Lido si conferma per l’ennesimo anno la peggior tratta pendolare d’Italia, con treni perennemente fuori servizio, attese infinite e stazioni indecenti – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – una continua odissea per chi la utilizza, e le persone cominciano tristemente ad abbandonarla, tornando anche all’auto privata, a discapito dell’ambiente e della qualità della vita. Stessa situazione difficile si vive ogni giorno sulle altre due tratte ferroviarie di Roma gestite da ATAC, la Roma Nord e il suo assurdo servizio tra Piazzale Flaminio e Viterbo pieno di difficoltà, ritardi e cancellazioni e la Termini-Centocelle così come sulle metropolitane romane, a certificare l’evidente disastro gestionale romano del trasporto su ferro. Al contrario sta migliorando il trasporto regionale del Lazio di Trenitalia, con nuovi treni per un servizio sul quale si vede negli ultimi anni una positiva inversione di tendenza”.

 

Marco Staffiero




Fiumicino, “Ti tolgo malocchio e ti curo la cellulite”: mago abusa di 16enne

FIUMICINO (RM) – “Ti tolgo il malocchio e ti curo la cellulite”. Con questa promessa ha attirato una sedicenne che poi ha violentato. L’uomo, 47 anni, conosciuto nella zona di Fiumicino come ‘mago e fattucchiere’ è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale dalla polizia dopo la denuncia della madre della giovane.

Secondo quanto appurato dalle indagini della squadra mobile di Roma e dagli agenti del commissariato di Fiumicino, l’uomo dopo aver attirato la giovane nella trappola, con la scusa di una ‘pozione magica’ l’ha molestata. La ragazza, nel corso di una audizione protetta, ha confermato l’abuso subito.

L’Autorità giudiziaria del Tribunale di Civitavecchia, ha adottato l’unico provvedimento ritenuto idoneo a fermare la “pericolosità sociale dell’uomo”, ritenendo altamente probabile la reiterazione del medesimo reato nei confronti di altre donne.




Ostia, armi e droga nel palazzo di Roberto Spada: fermi e blitz

OSTIA – Perquisizioni nel palazzo di Ostia dove abitava Roberto Spada, arrestato per la testata a un giornalista Rai, compiute da polizia e carabinieri in un controllo straordinario scattato stamattina.

Sarebbero stati trovati e sequestrati armi e droga e fermate alcune persone la cui posizione è al vaglio. Alla maxioperazione di controllo del territorio in corso dalle prime ore dell’alba ad Ostia partecipa anche la Guardia di Finanza, per un totale 250 uomini.

L’operazione, informa il Dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero degli Interni, attraverso mirate e capillari attività di controllo del territorio, “è finalizzata a realizzare un incisivo contrasto delle situazioni di illegalità e al potenziamento dei presidi delle forze di polizia già operativi”.

Nel corso dell’operazione sono impiegate unità cinofile, elicotteri, unità navali, equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia e Compagnie intervento operativo dei Carabinieri di supporto ai già presenti dispositivi di controllo del territorio.




Civitavecchia, maltrattamenti in famiglia: Vigile del Fuoco rinviato a giudizio

CIVITAVECCHIA (RM) – Il GUP del Tribunale di Civitavecchia ha rinviato a giudizio un uomo di 40 anni per maltrattamenti in famiglia.

I fatti risalgono a qualche anno fa quando la moglie, una sua coetanea, aveva deciso di denunciare la violenza e le minacce a suo danno e verso i figli perpetrate tra le mura domestiche. La donna non sopportava più, fisicamente e psicologicamente, i comportamenti violenti del marito tanto da decidere di rivolgersi alle Autorità competenti. Le successive indagini avviate dalla Procura di Civitavecchia, durante le quali i figli minori sono stati ascoltati, hanno portato al rinvio a giudizio dell’imputato per maltrattamenti, lesioni con le aggravanti.

 

Le vittime moglie e figli, si sono costituite parte civile

Per moglie e figli inizia quindi un percorso in cui dovranno ripercorrere tutte le vicende avvenute tra le mura domestiche. “Lui fuori casa era un altro.” Ha detto la donna descrivendo il marito, che secondo alcune indiscrezioni apparterrebbe ad una sede distaccata della provincia nord di Roma dei Vigili del Fuoco.




Pomezia EcoX, Andreassi torna sul caso dopo 200 giorni: “Non sappiamo cosa ha bruciato”

POMEZIA – Dura e schietta la nota di Luca Andreassi, consigliere comunale di Albano Laziale delegato ai rifiuti e professore dI Ingegneria dell’Università Tor Vergata: “Doveva essere una Conferenza dei Servizi risolutiva. O quasi. Almeno così ci era stata presentata. Ovvero la Conferenza con al tavolo tutti i soggetti in qualche modo coinvolti nella vicenda ECO X con gli obiettivi di individuare e definire, anche economicamente, gli interventi di messa in sicurezza, rimozione rifiuti, caratterizzazione e bonifica del sito e discutere e approvare il documento tecnico – progettuale circa l’analisi dello stato dei luoghi e la relazione tecnica – economica degli interventi.

Insomma, ci aspettavamo, finalmente, dopo 200 giorni da quell’incendio e dopo 200 giorni in cui quella montagna di rifiuti combusti e contaminanti sta ancora lì, esattamente nello stesso posto di quel maledetto 5 maggio, una soluzione o, almeno, una strada per risolvere il problema.

Un percorso condiviso. Invece, a leggere il verbale disponibile sul sito istituzionale del Comune di Pomezia, sembra che la montagna abbia partorito il topolino. Iniziamo dalle assenze. Al tavolo non ci sono l’Arpa Lazio, agenzia tecnica regionale e la società ECO X.  E poi la discussione.

Discussione che rimbalza tra le preoccupazioni della ASL Roma 6 relativamente alle caratteristiche inquinanti di quella montagna di rifiuti con esplicito riferimento ad amianto e inquinamento del corpo idrico superficiale e la richiesta di urgenti provvedimenti per la rimozione a ISPRA che rispedisce al mittente il documento tecnico presentato per varie carenze, auspicando una relazione maggiormente dettagliata al fine di quantificare gli interventi di messa in sicurezza, smontaggio o demolizione delle infrastrutture insieme a verifica dell’attuale stato della rete di gestione delle acque reflue e delle acque di origine meteorica nonché della rete piezometrica per il monitoraggio delle acque sotterranee che non c’erano nel documento.

Fino ad arrivare alla posizione del Comune di Pomezia che sembra timidamente ipotizzare la possibilità di un intervento in danno, dopo 200 giorni, e della Regione Lazio, che, e questa mi pare di poter dire sia l’unica vera notizia, accanto alla rassicurazione sulla attivazione di tutte le azioni per la riscossione della polizza fidejussoria di 750.000 €, si dichiara disponibile a fornire un proprio contributo economico. Disponibilità subordinata alla quantificazione esatta delle attività di messa in sicurezza, rimozione dei rifiuti e caratterizzazione del sito.

Mi sembra la prima buona notizia, che coglierei al volo senza esitazioni se fossi il Sindaco di Pomezia che, invece, è molto silenzioso a leggere il verbale, che chiude la Conferenza limitandosi a dichiarare che “emerge la necessità di rimodulazione e revisione del documento oggetto della riunione”.

Di fatto, rimandando tutto a data da destinarsi.  Altro che riunione determinante. E tutto questo dopo 200 giorni. Almeno sapessimo cosa ha bruciato”.




Fiumicino, serata per la piccola Alice: standing ovation per il sindaco di Amatrice

FIUMICINO (RM) – Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ospite speciale della serata di beneficenza, dedicata ad Alice, bambina affetta da SLA ed organizzata dall’associazione “Laboratorio una Donna” di Maricetta Tirrito e da Simone Carabella testimonial contro la violenza sulle donne. L’evento, dello scorso 25 novembre, si è svolto nel ricordo delle vittime del femminicidio, nella lotta contro la violenza sulle donne alla stregua delle ultime statistiche che riportano come una donna su tre sia vittima di violenze domestiche. Il sindaco di Amatrice, dopo essere stato accolto da un fragoroso applauso dai circa 300 presenti, ha speso gran parte della serata per parlare con gli ospiti. Momento particolarmente emozionante quello che ha visto protagonista Massimo Ciarpella, presidente dell’associazione Insieme con Giordano, padre del piccolo rimasto vittima del sisma del 24 agosto 2016 ad Amatrice, insieme con Sergio Pirozzi, il sindaco che ha fatto da guida in un momento così difficile.

 

Sergio Pirozzi ha poi tenuto un discorso volto soprattutto al ringraziamento di quelle associazioni e di quelle persone che si sono prodigate immediatamente per cercare di dare una mano agli abitanti delle frazioni terremotate. Un piccolo accenno alla sua candidatura alle prossime regionali del Lazio, dove il sindaco di Amatrice si presenterà con una lista civica, aperta a chi ne condividerà i contenuti.

Pirozzi ha poi risposto, al nostro quotidiano, a due domande, dopo aver consegnato il premio annuale per una donna che fa la differenza edizione 2017. Quindi, dopo aver salutato gli ospiti, Sergio Pirozzi è tornato nella sua Amatrice.

 

Una serata speciale, dunque, interamente dedicata ad Alice e alle donne vittime di violenza domestica, per la quale Sergio Pirozzi ha reppresentato l’ospite speciale insieme a Simone Carabella, quest’ultimo da sempre impegnato nel sociale e nelle battaglie per i diritti dei più deboli.

 

Gianpaolo Plini

 

 




Ostia: spari contro la casa di un componente della famiglia Spada

OSTIA (RM) – Spari nella tarda serata di ieri in via Forni a Ostia. Secondo quanto si è appreso, sono stati esplosi cinque colpi di pistola contro la porta di casa di un componente della famiglia Spada. Poco dopo è stata presa a calci e pugni anche la porta di casa del fratello. Non si registrano al momento feriti. Sulla vicenda indaga la polizia. L’episodio avviene a pochi giorni dall’agguato in una pizzeria nel quale sono stati gambizzati due uomini, uno dei quali legato sia ai Fasciani che agli Spada.

I colpi di pistola sono stati esplosi contro la porta di casa di Silvano Spada, 33enne con diversi precedenti. Poco dopo e’ stata presa a calci e pugni anche la porta dell’abitazione del fratello, Giuliano. Sulla vicenda sono in corso indagini della polizia.




Ostia criminale, agguato in pizzeria: 2 gambizzati

OSTIA (RM) – Spari ieri sera a Ostia in una pizzeria di via delle Canarie. Poco prima delle 22 un uomo con il volto coperto da un casco ha esploso alcuni colpi di pistola ferendo al polpaccio il padre della proprietaria, un italiano di 50 anni, e il pizzaiolo 41enne alla gamba e al gluteo.

Sul posto la polizia che indaga sull’agguato. I feriti sono stati soccorsi e portati all’ospedale Grassi. Non sono in pericolo di vita. L’agguato di ieri sera avviene nel Municipio del litorale romano a pochi giorni dal voto. Qualche tempo prima era stato sotto i riflettori per la testata ricevuta da un giornalista della Rai ad opera di Roberto Spada