Ostia, attività commerciali sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri

OSTIA (RM) – Continuano i servizi di controllo dei Carabinieri di Ostia finalizzati alla tutela della sicurezza e alla repressione dei reati in genere. L’intensa attività ha portato, nella sola giornata ieri, al controllo di 126 veicoli e all’identificazione di oltre 200 persone, con i molteplici posti di controllo. Proprio in tale contesto, i Carabinieri di Ostia nella serata di ieri hanno arrestato due persone, già note agli uffici, che all’interno di un bar disturbavano i clienti e i dipendenti. I militari appena giunti sul posto hanno individuato i due pregiudicati che, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di stupefacenti e alcool, hanno immediatamente aggredito gli operanti nel tentativo darsi alla fuga e non farsi identificare. I due sono stati, comunque, bloccati e, all’esito della perquisizione, uno dei due è stato trovato in possesso di una dose di cocaina, celata nella tasca dei pantaloni. Entrambi gli uomini sono stati arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale ed uno è stato segnalato alla Prefettura di Roma quale assuntore di sostanze stupefacenti.

È proseguita intensamente l’attività di vigilanza e verifica programmata dei Carabinieri di Ostia attuata presso esercizi commerciali e luoghi di lavoro, unitamente al personale dell’Ispettorato Carabinieri Tutela del Lavoro di Roma, per contrastare ogni forma d’illegalità. Sotto la lente d’ingrandimento numerose attività commerciali di Ostia, nel cui ambito ai titolari di nove esercizi è stata contestata l’illecita installazione dell’impianto di videosorveglianza (idoneo anche al controllo a distanza dei lavoratori) e al gestore di un supermarket di via Ferdinando Acton per l’impiego di lavoratori senza il permesso di soggiorno. Sono stati adottati anche 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettante ditte che sfruttavano il lavoro di persone non regolarmente assunte. Altre sanzioni e ammende amministrative sono state elevate, per un importo complessivo di oltre euro 30.000.




Pomezia – Castel Romano, Benvenuti: “Ennesimo incendio al campo nomadi. Ora provvedere subito al trasferimento”

POMEZIA (RM) – Ennesimo incendio questo pomeriggio al campo nomadi di Castel Romano con fumo nero, ben visibile sia da Pomezia che da Spinaceto e dall’Eur, che peraltro ha interessato anche la viabilità della via Pontina, mentre all’ingresso del campo sono ben visibili carcasse di auto bruciate e abbandonate da molti mesi.

“Da tempo ci domandiamo come mai e perché non viene trasferito il campo nomadi di Castel Romano adiacente a Pomezia , presente all’interno della Riserva di Decima Malafede che doveva essere temporaneo e che invece crea notevoli problemi di sicurezza nell’area. – Dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista ECOITALIASOLIDALE – Una condizione incompatibile con una riserva naturale, di raccolta e smaltimento irregolare di rifiuti e materiali tossici, nonché di continui incendi all’interno e nei pressi del campo. Nei prossimi giorni –prosegue Benvenuti- chiederò di poter visitare il Campo nomadi per rendermi conto della situazione in cui versa l’area adibita al campo e presenteremo un dossier video-fotografico della
situazione alla Regione Lazio per competenza, al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, documentazione che comprenderà anche la segnalazione
dell’ipotesi che si sta verificando in questi giorni dell’avvio della distruzione di 21 ettari di bosco all’interno del parco. Ora basta, il campo nomadi di Castel Romano –conclude Benvenuti – è
totalmente incompatibile all’interno di una Riserva Naturale e deve essere immediatamente trasferito.




Pavona di Albano Laziale, incendio a capannone industriale: chiesto il monitoraggio ambientale

ALBANO LAZIALE (RM) – L’incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri all’interno di un capannone industriale di Via Ragusa a Pavona di Albano Laziale, è sotto controllo anche se il capannone stesso è a rischio crollo.  “Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, assistiti dalla Polizia Locale di Albano. – Ha dichiarato il consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai rifiuti Luca Andreassi – Secondo le prime informazioni che giungono dai proprietari della struttura, il materiale che è bruciato pare non essere soggetto a particolari prescrizioni di pericolosità. Si tratterebbe, infatti, di materiale per giardinaggio e ferramenteria, mentre non sembra essere stata interessata dalle fiamme una zona di stoccaggio di lampade a led. Come amministrazione comunale abbiamo immediatamente richiesto per le vie ufficiali l’intervento di Arpa Lazio per un sollecito intervento di monitoraggio ambientale, sul posto è giunta la Asl RM6 per le verifiche del caso”.

Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale: “Chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio”

“Ancora un incendio nell’area pometina, questa volta si è sviluppato nel primo pomeriggio di oggi – ieri Ndr. – a Pavona, nel Comune di Albano. – Così in una nota congiunta Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile Romano del Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale. – Ad andare a fuoco è stato un capannone dell’azienda di ferramenta GB Trade Srl in via Ragusa, ma la colonna di fumo di intenso colore nero è nettamente visibile dalle abitazioni di Santa Palomba, nel Comune di Pomezia.

L’ultimo incendio si è sviluppato il 4 marzo scorso all’interno dell’impianto Irpp Pomezia Pneumatici di via Trieste, nella zona industriale, ed il fumo tossico emanato dai pneumatici in fiamme si è diffuso su un territorio estremamente vasto. Anche oggi immediati gli interventi dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’Ordine , ma chiaramente ricordando gli effetti del devastante incendio che ha interessato lo stabilimento Eco X di Pomezia , per la lentezza dello smaltimento delle 8.413 tonnellate di rifiuti andati a fuoco e la bonifica dello stabilimento, chiediamo, oltre ad accertare le cause dell’evento che risulta l’ennesimo in un’area ristretta, si chiede di procedere alla dovuta bonifica del territorio interessato con la massima celerità senza incorrere nelle solite discussioni burocratiche su competenze fra Comune e Regione”.  “Anche per questo evento – conclude la nota -, senza alcun allarmismo, ma con determinazione chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio, le zone interessate, e procedere con interventi immediati e risolutivi, al fine di garantire la salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività economiche della zona”.




Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni: “Ridiamo dignità alle forze dell’ordine”

Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d’Italia, rilancia sulla necessità di rafforzare gli apparati dello Stato dedicati alla prevenzione del crimine, quindi alla sicurezza, per il quale il partito della Meloni propone, tra l’altro, di cartolarizzare il 50% dei beni sottratti alla malavita per finanziare un fondo specifico a favore del comparto difesa-sicurezza. “Basti pensare – dichiara il deputato FdI – che è stato calcolato che un agente di polizia a inizio carriera percepisce uno stipendio inferiore a quanto percepirebbe un disoccupato con famiglia a carico se fosse legge il reddito di cittadinanza. Dovremo sicuramente vigilare e adoperarci – prosegue Silvestroni – affinché finalmente venga riconosciuta la giusta dignità, sia a livello umano che con un’equa retribuzione economica, a chi ogni giorno mette in pericolo la propria vita cercando di guadagnarsi da vivere”.

Silvestroni, facendo riferimento agli appartenenti alle forze dell’ordine come figure strategiche che “però fino ad oggi lo Stato non ha adeguatamente valorizzato e tutelato”, ha quindi ribadito la necessità di aumentare i salari degli appartenenti alle forze di polizia, quindi di “fornire dotazioni di ultima generazione e soprattutto mettere in campo un piano straordinario di assunzioni di almeno 20mila effettivi”.

Altra criticità, sulla quale il deputato FdI in accordo con la Meloni sta lavorando è quella di far fronte all’allarmante situazione dovuta al sovraffollamento delle carceri

“Risalgono a pochi giorni fa ben due casi di aggressioni di agenti della polizia penitenziaria, sia a Venezia che a Roma, nell’esercizio delle loro funzioni. – Ha ricordato Silvestroni – Si tratta solo degli ultimi tra i moltissimi casi in cui gli uomini e le donne appartenenti alle forze dell’ordine si sono trovati a mettere a repentaglio la propria vita nel tentativo di garantire la nostra sicurezza”. Gli istituti di pena italiani, infatti, secondo i dati pubblicati da Antigone, associazione che si batte per i diritti nelle carceri, ospitano oltre 58mila detenuti, con un affollamento medio del 115% e che vedono cinque istituti a rischio “esplosione”: Lodi, dove l’affollamento è del 204,4%, Larino, in Molise (195,3%), Como (194,8%), Brescia (183,3%) e Bergamo (183,2%). Un sovraffolamento sul quale incide il 34,2% di detenuti stranieri e per il quale il rapporto medio detenuti-agenti è in media di 1,7 (ossia un agente ogni 1,7 detenuti) con punte che arrivano a un rapporto di 2,9 al carcere romano di Rebibbia e di Pavia.

Silvestroni: “L’ennesimo svuota carceri”

Silvestroni punta quindi il dito sul decreto legislativo, approvato, in secondo esame preliminare qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Orlando, che in attuazione della legge sulla riforma della giustizia penale ha introdotto disposizioni volte a riformare l’ordinamento penitenziario. Un decreto che vorrebbe svuotare le case circondariali puntando sulle misure alternative, quindi al reinserimento sociale del detenuto al fine di eliminare il fenomeno della “recidiva”. “L’ennesimo svuota carceri – dichiara Silvestroni – varato da un governo delegittimato dagli elettori”. Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi concluso sottolineando il fatto che non appena verrà formato il nuovo governo il decreto verrà cancellato in nome della certezza della pena.




Fiumicino, nuovo slancio al commercio: nasce uno sportello per aiutare gli imprenditori

 FIUMICINO – È stata firmata questa mattina la Convenzione tra Comune di Fiumicino, CNA e ConfCommercio per la Gestione del nuovo Sportello per le Piccole e Medie Imprese. Lo Sportello, inaugurato sempre questa mattina alla presenza tra gli altri dei consiglieri Giua, Bonanni e Patriarca, si trova presso gli Uffici della Fiumicino Tributi in Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa 10 e sarà aperto ogni martedì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 16.30

“Si tratta – spiega l’assessore alle Attività Produttive e al Lavoro Anna Maria Anselmi – di uno sportello dedicato alle piccole e medie imprese del nostro territorio che possono avere attraverso le consulenze di CNA e ConfCommercio notizie utili per la propria attività, sia nuove aperture, sia per la partecipazione a bandi, oppure per tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie, il rapporto con il personale, l’accesso al credito e al microcredito. Cerchiamo di offrire un servizio che dia risposte concrete su tutto ciò che concerne il mondo imprenditoriale, in modo da essere un supporto per il lavoro autonomo del nostro territorio. Lo sportello è stato aperto dopo un lungo lavoro preparatorio, per cui ringrazio gli Uffici del mio Assessorato e in particolare la dirigente Livio e la funzionaria Carrafelli, che si sono molto adoperate per realizzare questo importante obiettivo della nostra Amministrazione.

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato – aggiunge la Presidente della Commissione Attività produttive Valentina Giua – perché è un modo concreto per aiutare la nostra economia a ripartire. È fondamentale per chi desideri aprire una nuova impresa avere un luogo di riferimento dove poter chiedere ogni sorta di informazione a riguardo”.




Bracciano, il sostegno di chi subisce la violenza di genere è una realtà grazie al volontariato

BRACCIANO (RM) – Corsi di difesa personale dedicati alle donne, anche minorenni, in una palestra a Bracciano (Rm), dove i proventi vengono devoluti a sostegno delle attività delle case rifugio.

I corsi sono organizzati da Cinzia Spaccatrosi e vedono come finalità la capacità di aumentare l’autostima nelle persone che subiscono le violenze di genere quindi a gestire la paura e la rabbia. All’interno del corso vengono programmati anche incontri con l’avvocato penalista per spiegare il reato di eccesso di difesa e dare assistenza legale a queste persone.

Da 3 anni, quindi, a Bracciano esiste una realtà che può essere di valido aiuto e sostegno per chi è vittima di violenza

Una realtà, portata avanti all’interno della palestra Systhema Sport di Lungolago Argenti, 33 che consente a Spaccatrosi di avere uno spazio, senza dover pagare compensi, dove essere di supporto a queste persone, sotto l’aspetto psicologico e coordinando i corsi, insieme al maestro judo Bernardini, i maestri di karate Biagio Pietrarota e Mauro Moriconi e con l’aiuto dello studio dell’avvocato Fabio D’Amato specialista per la difesa delle vittime di violenza.

“Le case rifugio sono state concepite per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza dell’(ex) partner, che spesso aumenta nel periodo in cui la donna tenta di separarsi. – Spiega Cinzia Spaccatrosi – È un luogo in cui intraprendere – prosegue – con tranquillità un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e ricostruire con serenità la propria autonomia. Nelle case rifugio lavorano operatrici esperte per i bambini che offrono loro sostegno emotivo e pratico in un delicato momento di passaggio e di cambiamento. Viene garantito inoltre approvvigionamento alimentare al fine di sostenere coloro che non hanno alcuna fonte di reddito. Io sono una infermiera strumentista di sala operatoria ma ho anche una specializzazione come infermiera legale forense, dove mi occupo degli aspetti giuridici del personale sanitario non medico, nelle mie attività c’è anche l’approccio e il sostegno verso le vittime di violenze di genere, dal pronto soccorso ospedaliero al follow up seguente, fino all’indirizzamento delle vittime verso le strutture dedicate, come appunto le case rifugio. Per sostenerle – conclude Spaccatrosi – ho iniziato quattro anni fa dei corsi di difesa personale dedicati alle donne (anche minorenni) in una palestra a Bracciano, dove i proventi vengono devoluti alle attività delle case rifugio”.

 

Il primo protocollo operativo interistituzionale realizzato dalla Procura di Velletri e dalla Asl Roma 6  volto al contrasto della violenza di genere e sui minori

Riguardo la lotta contro la violenza di genere lo scorso 8 marzo è stata scritta una pagina importante di storia, dove per la prima volta è nato un protocollo operativo interistituzionale realizzato dalla Procura di Velletri guidata dal Procuratore Capo della Repubblica Francesco Prete e dalla Asl Roma 6 diretta da Narciso Mostarda volto al contrasto della violenza di genere e sui minori e a cui hanno aderito ben 30 sindaci del territorio sotto la giurisdizione del Tribunale di Velletri, il Tribunale di Velletri, il Tribunale e la Procura per i minorenni di Roma, la Regione Lazio, la Questura di Roma, il Comando provinciale dei Carabinieri, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’ordine degli psicologi. Un protocollo che sicuramente potrà fare da apripista per le istituzioni degli altri territori nazionali e che rappresenta una risposta concreta alla lotta contro la violenza di genere.

Violenza contro le donne e sui minori: un successo la firma del protocollo interistituzionale a Palazzo Chigi ad Ariccia




Roma, camorra e ‘ndrangheta tra San Basilio e il litorale: in manette 19 persone

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma e Napoli, circa 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio dei colleghi di Napoli, di elicotteri e di unità cinofile dell’Arma, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale si dispone la custodia cautelare per 19 persone (16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari).

Per gli arrestati, tra i quali c’è anche una donna e alcuni soggetti di origine albanese, le accuse rivolte sono, a diverso titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, aggravata dall’uso delle armi, spaccio di droga e a due di essi viene contestato il reato di lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose.

L’indagine, dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, ha consentito di documentare l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, entrambe armate e dedite al narcotraffico, in stretta sinergia tra loro, di cui una di tipo mafioso, a connotazione camorristica, capeggiata dai fratelli Salvatore e Genny Esposito e l’altra con a capo Vincenzo Polito, che si avvaleva della collaborazione di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, le famiglie Filippone e Gallico, presenti nella Capitale.




Nettuno, bufera su giunta Cinque Stelle. Si dimettono 5 assessori: Silvestroni (FdI) chiede il rispetto dei cittadini

NETTUNO (RM) – Dopo la giunta M5S di Pomezia, caduta a seguito delle dimissioni in massa dei consiglieri pentastellati in polemica col sindaco Fabio Fucci, ormai fuori dal Movimento, ora rischia un’altra giunta a 5 stelle, quella di Nettuno. Questa mattina cinque dei sei assessori hanno inviato una mail in cui formalizzano la loro volontà di dimettersi dall’incarico al sindaco Angelo Casto. Lo riferisce all’ANSA lo stesso Casto che però – dopo la recentissima caduta di Pomezia, un altro Comune dell’hinterland romano a maggioranza M5S – “non” considera “a rischio” la sua amministrazione.

Casto parla di una di “crisi di tipo ‘relazionale’, una frattura tra una parte della maggioranza e questi cinque assessori. A livello operativo – sottolinea – sono tutte persone che hanno lavorato bene, in maniera straordinaria, sia i consiglieri, sia gli assessori. Come tutte le famiglie ci sono degli screzi interni”. Volontà di Casto è quella di cercare di “ricucire per il bene della città. Sto riflettendo sul da farsi”, spiega.

Marco Silvestroni, Deputato di collegio appena eletto alle scorse elezioni del 4 Marzo, chiede il rispetto dei cittadini e dei territori. Intervenendo sulle dimissioni della Giunta di Nettuno

“Il Codice di comportamento del Movimento 5 stelle non può sovvertire il testo unico degli enti Locali ne può essere considerato un testo sacro. Prima vengono i cittadini e le leggi dello Stato.
A Pomezia a pochi mesi dal rinnovo del consiglio Comunale, il Sindaco a 5 Stelle è stato appena sfiduciato e mandato a casa dai consiglieri a 5 stelle, a Nettuno in queste ore la città è rimasta senza la giunta, che è l’organo esecutivo dell’Ente. E’ evidente che l’applicazione del codice di comportamento del Movimento sovverte le regole democratiche.

Se i cittadini eleggono democraticamente un Sindaco, questo deve governare e scegliere su presupposti fiduciari una giunta che lavori per i cittadini e non per il movimento. Stessa cosa vale per i consiglieri, che come ovvio, possono sfiduciare un Sindaco, ma la motivazione non può essere il codice di comportamento a 5 stelle. Amministrare un Comune è amministrare un pezzo di Stato e va fatto senza sovvertire l’ordine della gerarchia delle norme. Quando si viene eletti si risponde ai cittadini e non a un Blog.”

Conclude l’On. Silvestroni: “ Ho costatato che, oltre alla sciagurata amministrazione Capitolina, anche le Amministrazioni di Nettuno e Ardea stanno soffrendo di un immobilismo che penalizza i territori e i servizi ai cittadini. Un Comune dovrebbe incrementare e migliorare i servizi e non contrastarli applicando regole interne che ingessano l’attività Amministrativa. Sono stato eletto in questo collegio dai cittadini, a loro rispondo e per loro sono da subito a lavoro, se per i 5 stelle valgono prima le loro regole interne, è un problema loro, amministrare un territorio è un’altra cosa.




Choc a Pomezia, maltrattamenti sui bambini: arrestate tre maestre

POMEZIA – Tre maestre di una scuola dell’infanzia comunale di Pomezia sono state arrestate stamattina dai carabinieri per maltrattamenti su bambini. Le maestre, che si trovano ora ai domiciliari, sono accusate di aver sottoposto alcuni bambini, tra i 3 ed i 5 anni, a reiterati atti di violenza fisica, morale e psicologica, umiliandoli, con vessazioni e insulti di vario genere, di fronte all’intera classe. I carabinieri della compagnia di Pomezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Velletri su richiesta della procura, che ha disposto gli arresti domiciliari per le tre maestre.

L’indagine è nata dalle denunce presentate da 4 giovani mamme che avevano notato comportamenti strani e violenti dei figli che non volevano andare a scuola. I carabinieri della stazione di Pomezia hanno svolto le indagini con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telecamere nella scuola.

Sarebbero stati strattonati con forza dalle maestre, minacciati di non essere più presi dai genitori per portarli a casa e chiamati “brutto”, “cattivo”. Dalle immagini delle telecamere posizionate nella scuola durante le indagini sarebbe emerso che alcuni bimbi sono stati strattonati per le braccia e per il grembiule e uno di loro tirato per i capelli. Altri ancora sarebbero stati costretti a mettersi in ginocchio in un angolo della classe o a sedersi su una sedia, isolandoli dal gruppo.




Elezioni, il neo eletto Marco Silvestroni: “Fdi vince in provincia di Roma”

“Sento il dovere di ringraziare tutti gli iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia per il risultato che Fratelli d’Italia ha raggiunto in provincia di Roma”. E’ quanto dichiara Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d’Italia e segretario della Federazione di Fdi dei corcoli della provincia di Roma.

“Grazie a tutti i candidati, eletti o meno, per il grandissimo impegno dedicato al Movimento in questa difficile campagna elettorale. Tra i nostri iscritti, ci rappresenterà nel Parlamento Francesco Lollobrigida. Giancarlo Righini continuerà a rappresentarci  nel Consiglio regionale del Lazio. Un grazie dunque – sottolinea Silvestroni – a Paolo Della Rocca, al momento primo dei non eletti in Regione, Micol Grasselli, Marika Rotondi, Flaminia Bottacchiari, Stefano D’Angelo, Federica Nobilio, Fabrizio Cherubini, Maira Falcone, Monica Fasoli, Vincenzo Elifani e Bruno Mari, cui va va il mio personale apprezzamento per gli importanti risultati raggiunti”.

“Voglio anche dedicare una menzione speciale al nostro presidente Giorgia Meloni – osserva Silvestroni – che anima e corpo si è dedicata anche a questa campagna elettorale. Seppur ‘schiacciati’ dai mass media e, come sempre, osteggiati dai poteri forti, abbiamo resistito portando in parlamento 49 Patrioti pronti a mantenere gli impegni assunti. Dopo il M5S e la Lega siamo il partito che è maggiormente cresciuto più che raddoppiando dalle ultime elezioni politiche”.

“I nostri sacrifici, la nostra passione e il nostro amore per il territorio – conclude Silvestroni – ci hanno finalmente premiato. Fratelli d’Italia ha vinto in provincia di Roma e per noi questo è solo l’inizio di un percorso di rinascita per il popolo italiano”.




Pomezia, Fabio Fucci si ricandida a sindaco senza il M5s

POMEZIA (RM) – Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, eletto con il M5s, si ricandiderà alle prossime Comunali con una lista civica dopo il ‘niet’ del Movimento a derogare per lui alla regola dei due mandati: “Regola miope – spiega – che non tiene conto del merito e delle persone”. Ma adesso c’è il rischio concreto che, già nei prossimi giorni, la consiliatura della città in provincia di Roma, oltre 60 mila abitanti, possa concludersi prima del voto previsto a fine maggio. I consiglieri comunali pentastellati, guidati dal presidente dell’Aula Adriano Zuccalà (che è anche il candidato sindaco ‘ufficiale’ del M5s), stanno valutando l’ipotesi di farlo cadere prima della fine del mandato: “Il sindaco – spiega Zuccalà – sta mettendo i bastoni tra le ruote al Consiglio”. “Sarebbe una scelta scellerata per i cittadini” replica Fucci.