Fregene, approvato il programma di attuazione delle opere

Interventi su varie strade minori, ma soprattutto ristrutturazione di via Agropoli (marciapiedi, manto stradale e illuminazione), viale Castellammare nella part ancora non ristrutturata dove uno dei marciapiedi si arricchirà con una pista ciclabile, via Sestri Ponente, via Sestri Levante, viale Viareggio, via della Pineta, via Santa Margherita Ligure, via Ortona e lungomare nel tratto “lente”.

E’ questo che prevedono l’aggiornamento del progetto definitivo delle opere di urbanizzazione per Fregene e il programma di attuazione approvati oggi dalla Giunta Comunale.

“Come promesso, abbiamo fatto oggi l’ultimo passo per dare inizio alle opere necessarie a Fregene – commenta il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca -. Ora auspichiamo che la società Ares e Ala presentinopresto i progetti relativi alle singole opere in modo da poter dare il via prima possibile ai lavori tanto attesti dai cittadini della località”.

Sono inoltre in corso da parte dell’Assessorato ai Lavori Pubblici le richieste per la locazione di fondi che serviranno agli interventi di sistemazione di una prima parte delle strade della zona sud di Fregene.




Roma, sposi novelli in viaggio di nozze salvati dai carabinieri

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ostia hanno “salvato” il viaggio di nozze,  nel nostro Paese, a due sposini inglesi, recuperando tutti i bagagli, comprese le fedi nuziali, che un ladro aveva appena rubato dalla loro auto sul Lungotevere Gianicolense.

I Carabinieri transitando hanno notato l’uomo, un nomade di 48 anni, appartenente al campo della Monachina,  che armeggiava vicino all’auto parcheggiata, dalla quale aveva estratto i bagagli dopo averne infranto il vetro, e lo hanno arrestato per furto.

Rintracciati i proprietari dell’auto, i Carabinieri di Ostia hanno accertato che si trattava di due sposini inglesi ai quali è stata restituita tutta la refurtiva.

Con grande stupore per i Carabinieri e grandissimo sollievo per i due cittadini britannici, tra le cose rubate vi erano anche le due fedi nuziali, allo stesso modo recuperate e restituite. Questa mattina, nella Città Eterna, i due novelli sposi hanno potuto proseguire la loro luna di miele in serenità.




Ospedale dei Castelli, conferenza dei sindaci: approvata all’unanimità la revisione dell’atto aziendale della Asl Roma 6

POMEZIA (RM) – Oggi, nel corso della della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità che si è svolta nella sala consiliare del Comune di Pomezia, è stata votata favorevolmente all’unanimità la proposta di Revisione dell’Atto aziendale della Asl Roma 6. Presenti il Direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda, il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo della Asl Roma 6, il Sindaco di Pomezia e Presidente della Conferenza Adriano Zuccalà, i sindaci e i delegati dei comuni di Ariccia, Albano, Lariano, Ardea, Velletri, Nettuno, Anzio, Frascati, Castelgandolfo, Nemi.

Il documento, che sancisce le azioni messe in campo dalla Direzione aziendale in merito all’adeguamento dell’assetto organizzativo sollecitato dall’apertura dell’Ospedale dei Castelli, recupera coerenza e supera antinomie, ancorché confinate in poche aree, esitate dal precedente assetto.

Le principali novità introdotte con
l’attuale revisione, oltre alla dovuta ridenominazione delle unità operative presenti
nei disattivati ospedali
di Albano Laziale
e Genzano di Roma, sono rappresentate
dalla previsione di nuove strutture e da azioni
di implementazione delle attività territoriali, come la tutela
delle fragilità e della cronicità, la medicina
transculturale, ladomiciliarità e la tutela della salute per
minori.Tutto questo
per modernizzare gli assetti aziendali
e intercettare bisogni
e domande di salute emergenti.

Tante le sollecitazioni espresse dai
numerosi sindaci presenti e raccolte positivamente da parte del Direttore
generale, Narciso Mostarda, che ha affermato:
“L’attivazione dell’Ospedale dei Castelli ha ormai trovato realizzazione.
Abbiamo aperto un complesso ospedaliero cruciale per il territorio, che a
regime eguaglierà in termini di posti letto la dotazione dei restanti tre presidi ospedalieri (San Sebastiano di Frascati,
Colombo di Velletri e Ospedali riuniti di Anzio-Nettuno) e già supera
nettamente gli stessi in termini di impiego di alte tecnologie strumentali.
Abbiamo in programma”, ha proseguito, “un aumento dei posti letto per
pazienti con acuzie, che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità dei
processi assistenziali e gli esiti delle cure. Ciò che fa la differenza non è
curare le persone a cinque o a dieci chilometri da casa”, ha precisato,
“ma poter offrire alla comunità un ospedale di serie A, abitato da
professionisti di altissimo profilo, sul quale far convergere i bisogni di
salute che richiedono risposte di elevata complessità”.

I dati in merito sono confortanti:
all’Ospedale dei Castelli sono aumentati di circa il 20% gli interventi
chirurgici di alta complessità e vengono effettuati interventi che ad Albano e
Genzano non venivano erogati. Inoltre, la media giornaliera degli accessi in
Pronto soccorso è di 120 persone, il doppio della capacità ricettiva
dell’Emergenza di Albano.

Il Direttore ha poi descritto ulteriori
novità in cantiere per il nuovo ospedale: “Stiamo continuando ad assumere
molte figure professionali, fra cui ingegneri clinici; apriremo nuove linee di
attività di chirurgia mini-invasiva, anche oculistica; stiamo sperimentando la
Telemedicina e la Psicoterapia a distanza, mantenendo altissimo e rigoroso il
livello delle cure e raggiungendo gli utenti nella loro intimità domestica.
Stiamo percorrendo la strada dell’innovazione e non ci fermeremo: non è
possibile pensare di riaprire vecchi ospedali e ripristinare vecchi modelli. La
qualità non è negoziabile”.

Il Direttore generale, infine, ha
annunciato ottime notizie per gli altri ospedali dell’azienda: la Asl è in
procinto di effettuare una ristrutturazione degli impianti dell’Ospedale
Riuniti di Anzio-Nettuno, di metterne a punto la sicurezza antincendio e di
acquistare, per la prima volta nella storia della struttura sanitaria, una
risonanza magnetica. L’operazione avrà un costo di oltre 4 milioni di euro.
Grazie a un ulteriore finanziamento sarà possibile completare la messa a norma
del Punto nascita e del reparto di Medicina. Per quanto riguarda l’Ospedale di
Frascati sono in via di perfezionamento l’apertura di un servizio di
Odontoiatria a supporto del Pronto soccorso, l’ampliamento del Pronto soccorso
e un adeguamento delle tecnologie diagnostiche. Per Velletri si confermano
l’acquisto di una nuova Tac e la realizzazione della camera calda del Pronto
soccorso.




Ostia, aggredito a colpi di mannaia: arrestate altre tre persone per tentato omicidio

OSTIA (RM) – I Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti di tre persone, tutte 30enni, accusate del tentato omicidio.

L’episodio si è verificato il 29 marzo scorso ad Ostia, dove
la vittima, un uomo di 60 anni con precedenti penali, dopo una lite scaturita
nei pressi della sua abitazione, era stata colpita ripetutamente al volto con
una “mannaia” e lasciata a terra agonizzante.

Nella circostanza, un cittadino cileno di 56 anni, gravato
da precedenti era stato arrestato in flagranza di reato.

Le indagini avviate subito dopo l’efferato evento dai
Carabinieri di Ostia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno
consentito di fare piena luce sull’aggressione anche attraverso le varie
testimonianze e l’analisi delle molteplici immagini catturate dai sistemi di
videosorveglianza della zona.

È stato accertato, infatti, che sul luogo del delitto erano
presenti anche altre tre persone, oggi arrestate, che avevano favorito
l’aggressore durante il grave ferimento della vittima.

All’epoca dei fatti, la vittima, a causa delle gravi ferite
riportate, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma,
ove è tuttora ricoverato con una prognosi di 90 giorni.

Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’A.G..




Ostia, sgominata pericolosa gang: 8 arresti tra Italia e Spagna

Ostia (RM) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo nel Lazio e in Spagna la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale nei confronti di 8 persone appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico tra l’Italia e la penisola iberica.

Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno smantellato una pericolosa gang radicata ad Ostia, a partire dall’arresto, nel mese di aprile 2017, di Del Dotto Salvatore (classe 1975) e Luongo Stefano (classe 1991), trovati in possesso di oltre 10 chilogrammi tra cocaina, hashish e marijuana, nonché di 4 pistole e una mitraglietta “UZI” con relativi silenziatori, caricatori e munizioni.

Dalla ricostruzione della rete relazionale dei soggetti arrestati sono emersi stabili legami con Capriotti Alessandro Max (classe 1992), dal quale Del Duotto e Luongo si rifornivano di droga, e con un sodalizio operante nel territorio lidense, capeggiato da Sabellico Manuel (classe 1974) e Mazzoni Manolo (classe 1976), a loro volta in contatto con un cittadino italiano dimorante in Spagna, per il cui tramite si approvvigionavano di ingenti partite di stupefacenti da esponenti della criminalità autoctona.
In tale contesto, la custodia, il trasporto e la rivendita del narcotico agli spacciatori venivano curati da una serie di complici, tra i quali Greco Matteo (classe 1987) e un ulteriore individuo allo stato irreperibile.
Durante le attività investigative, le Fiamme Gialle hanno stroncato due tentativi di importazione, procedendo al sequestro di oltre 21 chilogrammi di cocaina e 250 chilogrammi di hashish, nonché all’arresto in flagranza di 7 tra corrieri e fiancheggiatori.

Gli arrestati sono finiti in carcere, mentre, a cura delle Autorità di polizia spagnole – attivate dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – sono in corso le ricerche del connazionale destinatario di un Mandato d’Arresto Europeo.




Ostia, banda di “vampiri del gasolio”: rubavano carburante dagli oleodotti. In manette 17 persone

OSTIA (RM) – Dall’alba di questa mattina, al termine di un’accurata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, diretto dal Procuratore Aggiunto Dott.ssa Lucia Lotti, i Carabinieri della Compagnia di Ostia stanno eseguendo l’arresto di 17 persone, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il locale Tribunale perché ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti pluriaggravati di carburante in danno di oleodotti che forniscono l’aeroporto di Roma Fiumicino, nonché di incendio aggravato su materie combustibili, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e trasporto di persone prive di titolo di soggiorno al fine di procurarne l’ingresso illegale nel territorio dello Stato.

La vasta operazione, che vede impiegati più di 150 Carabinieri, è iniziata questa mattina all’alba e interessa le città di Roma e Provincia, Napoli, Trieste e Cagliari, dove si stanno rintracciando tutti gli appartenenti al sodalizio criminale.




Ostia, denunciati due bracconieri: erano a caccia nella riserva protetta

Ostia – Nel corso di un servizio notturno, mirato al contrasto del bracconaggio in località “Castel di Guido”, all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano (Area Protetta), i Carabinieri della Stazione Forestale di Ostia hanno denunciato B.A., pensionato residente a Fiumicino, per violenza a pubblico ufficiale e caccia illegale in area protetta.

Il cacciatore è stato sorpreso all’interno del bosco mentre trasportava, a bordo del proprio veicolo, cinque cinghiali appena abbattuti. Il pensionato, all’alt dei Carabinieri Forestale tentava di fuggire cercando, minacciosamente, di investire i militari che riuscivano a bloccarlo. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro degli animali abbattuti e del veicolo dell’uomo.

A seguito di diverse perquisizioni, effettuate anche con l’ausilio dei Carabinieri delle Stazioni di Fregene e di Fiumicino, sono stati sequestrati anche tre fucili, materiale vario per la caccia, tra cui luci artigianali adattate per utilizzo su armi e varie parti di selvaggina.

Nella stessa operazione, i Carabinieri Forestale hanno denunciato per caccia in area protetta anche R.R., pensionato residente a Cerveteri.

L’area protetta in questione, territorio di Roma Capitale, accoglie numerose specie di animali selvatici.




Torvaianica, dramma della gelosia: accoltella la compagna

TORVAIANICA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Torvaianica hanno arrestato un 64enne romano, residente da molti anni a Pomezia, in località Torvaianica, responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della compagna, 42enne romana.

I militari sono intervenuti presso l’abitazione della coppia a seguito della chiamata fatta al numero di emergenza “112” da alcuni vicini di casa che, sentendo delle forti grida provenire dall’abitazione, si erano preoccupati per quanto stava accadendo all’interno. Giunti sul posto i Carabinieri hanno sorpreso il 64enne che, dopo aver colpito la compagna alla mano sinistra con un coltello durante una lite nata per motivi di gelosia, era ancora estremamente agitato e continuava a minacciarla.

La donna è stata accompagnata e medicata presso il Pronto Soccorso della Clinica Sant’Anna di Pomezia, se la caverà con 7 giorni di prognosi.

Il 64enne è stato tradotto presso il carcere di Velletri.




Roma, Ardea e Ciampino, “all’ombra del cupolone”: confiscati beni per 30 milioni di euro

Disposta anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 5 anni, nei confronti di Francesco Francesco, figlio del più noto Rocco Santo, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli e tratto in arresto, insieme a Giuseppe Graviano e Salvatore Casamonica.

Gli investigatori della Divisione Anticrimine della Questura di Roma a maggio di due anni fa avevano sequestrato a pericolosi esponenti di cosche di ‘ndrangheta e appartenenti alla famiglia dei Casamonica, beni e contanti per un valore complessivo di 30 milioni di euro.

Quel maxi sequestro ora è diventata confisca e la ricchezza accumulata dal sodalizio criminoso, attivo in strutturate attività di traffico di droga, usura e riciclaggio, è stata sottratta alla disponibilità, diretta o indiretta dei soggetti e passata in gestione, per conto dello Stato, all’amministrazione giudiziaria.

Il procedimento di prevenzione è stato denominato “All’ombra del Cupolone” e ha riguardato 10 unità immobiliari in Calabria, Roma e Ardea; 21 società e imprese individuali con sede a Roma, Milano, Sora, Avellino, Caserta e Benevento; 25 complessi aziendali; 24 veicoli tra cui Maserati, Spider, Porsche, Hummer, Mercedes e Audi; 68 rapporti creditizi per un complessivo saldo attivo di € 424.159; una polizza pegno relativa a preziosi tra cui 3 orologi Rolex.

Disposta anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 5 anni, nei confronti di Francesco Francesco, figlio del più noto Rocco Santo, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli e tratto in arresto, insieme a Giuseppe Graviano e Salvatore Casamonica.

Quest’ultimo, figura di spicco dell’omonimo clan, era inserito in una vasta attività di spaccio di sostanza stupefacenti, nel 2015 si rese responsabile di una tentata estorsione ai danni di un commerciante del quartiere Tuscolano.

Il gruppo, grazie a prestanomi, familiari e non, i sodali hanno acquisito locali commerciali, soprattutto nel settore bar/ristorazione in zone ad alta vocazione turistica della Capitale, tramite il reinvestimento di cospicue somme di denaro di provenienza illecita quale il traffico di stupefacenti e l’usura, avviando anche svariate società “cartiere” dedite al riciclaggio di denaro.

Tra le attività confiscate si segnalano diversi esercizi commerciali nel settore bar/ ristorazione situati nelle zone più prestigiose della capitale, in particolare i bar: “Pio Er Caffe” e “L’Angolo d’Oro”, un bar con tabaccheria denominato “Tentazioni Caffe”, nonché il ristorante/trattoria “Hostaria Sara Franca”, tutti ubicati nei pressi del Vaticano, una trattoria in Trastevere, e il ristorante/pizzeria “MiRò Restaurant Kitchen & Sound”.

Inoltre sono state confiscate anche due rivendite di autoveicoli in zona Borghesiana e sulla Laurentina.

Il provvedimento di confisca riguarda anche una palestra e l’impresa esercente attività di vendita di calzature a Ciampino riconducibile alla famiglia Casamonica. Il tesoro confiscato è pari ad un valore di 30 milioni di euro.




M5S, Taranto, Roma, Genzano, Anguillara. Cosa succede? E’ il partito che non va o alcune persone che ne fanno parte?

Un partito che sembra accartocciarsi su se stesso con molte
alzate di testa e molti dissidenti nonostante tanti “nonostante”. Nonostante la
buona volontà. Nonostante le regole e i codici etici che in alcuni casi
esistono solo sulla carta e che non tollerano personaggi che si sono macchiati
di condanne. Nonostante a volte capitano personaggi che cercano di colmare l’inesperienza
con l’arroganza. Nonostante si sostituiscano slogan come trasparenza e
partecipazione con chiusura e decisionismo in capo a una sola persona o una
coppietta sparuta in cerca di relazioni extraconiugali.

È colpa del MoVimento Cinque Stelle o di un mucchietto di improvvisati che ci sono finiti dentro?

Possibile che dei valori universalmente condivisibili come l’onestà e la trasparenza oggi, finiscano per essere ridicolizzati da alcuni soggettoni che prendono letteralmente per i fondelli le Comunità che si sono affidate a rappresentanti inadeguati che dall’oggi al domani si sono ritrovati a fare i sindaci.

Da chiromanti a sindaci, appena usciti dall’adolescenza…

Sindaci che appena hanno appoggiato le loro natiche sullo scranno ci si sono incollati come molluschi sordi ed egocentrici i quali senza un briciolo di considerazione e d’amor proprio sopportano di essere derisi e non amati e non si dimettono. Troppo bello comandare.  

A Taranto il Movimento Cinque Stelle non ha più portavoce in Consiglio comunale

Rita Corvace, subentrata a Francesco Nevoli che si era dimesso il 12 febbraio scorso, si è dichiarata indipendente e ha aderito al Gruppo Misto. Sempre al Gruppo Misto aveva aderito l’11 settembre 2018 l’altro consigliere eletto del M5S, Massimo Battista, operaio del siderurgico. La motivazione è sempre la stessa: il dissenso sulle scelte politiche del Movimento che in campagna elettorale aveva promesso la chiusura dell’Ilva. Rita Corvace nel suo intervento in Consiglio comunale ha attaccato apertamente il Movimento, reo, a suo dire, “di aver tradito non solo la città di Taranto, avendo promesso la chiusura programmata delle fonti inquinanti e la riconversione del territorio ionico, ma anche tutto il Sud dell’Italia”. Poi la critica all’alleanza con la Lega di Matteo Salvini che la consigliera ha definito “partito razzista e xenofobo”.

A Genzano la maggioranza Cinque Stelle ha definito l’attuale sindaco Daniele Lorenzon uno “Schettino qualunque”

A Genzano la maggioranza Cinque Stelle ha definito l’attuale
sindaco Daniele Lorenzon uno “Schettino qualunque” che anziché affrontare i
problemi in casa propria è partito per il Giappone a promuovere l’Infiorata che
forse quest’anno neppure vivrà più in veste di primo cittadino. I motivi?
Sempre gli stessi: “La giovane età – hanno dichiarato i consiglieri Cinque
Stelle che si sono dimessi in massa – la totale inesperienza e la mancanza di
vere competenze professionali sarebbero potute essere colmate dall’entusiasmo,
dalla forza e dalle qualità di un gruppo che si è sempre posto al suo fianco
per offrire sostegno, idee, progetti e totale abnegazione. Invece, sin
dall’insediamento, il sindaco si è isolato dal gruppo del quale era espressione
e dai cittadini che avevano riposto in lui la fiducia, spendendosi nella
costruzione di strutture organizzative e modalità che avevano il solo fine di
operare autonomamente e al di là di quelli che erano gli indirizzi politici e
le aspettative della cittadinanza. In particolare, gli ex consiglieri
evidenziano che a tre anni dalle elezioni risultano disattesi i principali
punti del programma elettorale, primi fra tutti il coinvolgimento dei cittadini
e delle associazioni del territorio nelle decisioni strategiche e di forte
impatto”.

È il partito che non va o alcune persone che ne fanno parte?

Torniamo dunque a riformulare la domanda? È il partito che non và o alcune persone che ne fanno parte? Chi scrive è convinto che la seconda opzione sia quella più accreditata. Però, a questo punto, dovrebbe sollevarsi dai Cinque Stelle un sussulto di umiltà ed una disincantata e schietta confessione: noi non siamo diversi da tanti altri partiti che al loro interno hanno corrotti e condannati. Poi chi sia meglio o peggio lo decidono i lettori. Forse l’unica  che rimane ai Cinque Stelle per distinguersi dagli altri partiti di vecchio stampo è buttare fuori immediatamente le mele marce cosa che altri che non hanno fatto.

Anguillara Sabazia: sindaca condannata e consigliere indagato

Ad Anguillara Sabazia purtroppo non è stato fatto. L’attuale sindaca Sabrina Anselmo non ha dichiarato in fase di candidatura a sindaco di avere una condanna a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di ricettazione tre persone sapendole innocenti. I Cinque Stelle si sono limitati a pubblicare una nota di “avvio procedimento disciplinare” di cui poi non si è saputo più nulla. Dov’è l’intransigenza che oggi sbandierano ai quattro venti Raggi e Di Maio facendo ben intravedere le tonzille?

Ma non è tutto. Il consigliere di maggioranza di Anselmo, Massimo Pierdomenico, il quale è solito vederlo spesso in giro con la sindaca, è indagato per abuso edilizio e nei suoi confronti è stata anche emessa relativa ordinanza di rimessa in pristino dello stato dei luoghi. Insomma una bella ciurma! Roba da maestri nel predicare bene e razzolare male. Chi non si ricorda quanto si è sbracciata la sindaca Anselmo in campagna elettorale facendosi bandiera, tra l’altro di una grande lotta (a parole): l’acqua avrebbe dovuto restare pubblica! Alla faccia del bircabonato di sodio direbbe il grande Totò! Sabrina Anselmo oggi è stato l’unico aministratore della storia di Anguillara Sabazia ad avere dato segni di cedimento sul fronte acqua, deliberando l’intenzione di passare ad Acea (costretta? Ma quando mai!).

Laddove dilaga l’incompetenza germoglia velocemente anche l’arroganza e la presunzione

Ce ne sarebbero tante da dire, promesse su promesse che non sono state mantenute e poi, dulcis sin fundo, tanta inesperienza che sta collezionando errori su errori e guai su guai… per fortuna che ci sono sentinelle vigili che ogni tanto gli danno qualche schiaffone metaforico e gli aprono gli occhi su tante vicende che hanno come comun denominatore i soldi pubblici. Laddove dilaga l’incompetenza germoglia velocemente anche l’arroganza e la presunzione.

Arrestato per corruzione il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito

E che dire delle ultime notizie che tengono banco in queste
ore.  Il pentastellato Marcello De Vito, Presidente
della assemblea capitolina, è stato arrestato per corruzione nell’ambito della
inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.  Di Maio ci ha messo pochissimi minuti a
dichiarare pubblicamente che De Vito è fuori dal partito. È il partito che non
va o alcune persone che ne fanno parte? E’ ora di tornare tra gli esseri umani
e fare mea culpa delle proprie debolezze. Tutti sbagliano, nessuno escluso.
Neppure i Cinque Stelle che in quest’ultimi tempi cadono giù come meteore.  




Fiumicino, aeroporto: sventato colpo a un duty-free

FIUMICINO (RM) – Proseguono i servizi preventivi e repressivi operati dai militari della Compagnia Aeroporti di Roma all’interno degli scali aeroportuali della capitale e lungo le vie ad essi adiacenti.

Nella mattinata di ieri, due passeggeri francesi di origine camerunense sono stati arrestati poiché sorpresi dagli operanti nell’atto di trafugare varie confezioni di profumi dagli scaffali espositori di un duty-free shop ubicato presso l’area “partenze” dell’aerostazione. 

I rei, entrambi gravati da precedenti di polizia, erano riusciti con estrema destrezza a nascondere all’interno di un trolley oltre settemilaseicento euro di merce.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al responsabile dell’esercizio commerciale.

Il Tribunale di Civitavecchia dopo aver convalidato l’arresto dei due stranieri li ha condannati alla pena della reclusione di mesi 2