Asl Roma 6, emodinamica h24 in rete emergenza cardiologia regione

Marchitelli: “Una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete”

Rocca: “Un passo verso un futuro più sicuro per tutti gli abitanti”

L’Azienda sanitaria locale Roma 6 entra così nella Rete regionale emergenza cardiologica e l’Ospedale dei Castelli assicurerà “un livello eccellente di assistenza sanitaria”. Lo rende noto la Asl Roma 6.

“Oggi è una giornata storica per la nostra grande comunità e per l’Asl Roma 6: finalmente, dopo tre anni, entriamo ufficialmente a far parte della rete dell’emergenza cardiologica regionale. Di fatto, riusciremo a salvare sempre più vite”, ha dichiarato il commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli.

Per il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca: “Questo servizio non solo salva vite durante le emergenze cardiovascolari, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche e ottimizza l’uso delle risorse sanitarie disponibili. È un investimento nel benessere e nella sicurezza della comunità del territorio della Asl Roma 6, un passo verso un futuro più sicuro per tutti i suoi abitanti”.

Secondo il commissario Marchitelli, «questa è una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete: è l’esempio più calzante del cambio di paradigma, dell’umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo.

Parole, a cui seguono i fatti. Le emergenze cardiovascolari, come gli infarti miocardici e gli ictus ischemici, possono colpire in qualsiasi momento, senza preavviso. L’attivazione del servizio di emodinamica 24 ore su 24 consente di rispondere prontamente a queste situazioni critiche, fornendo diagnosi e trattamenti tempestivi. La rapidità d’intervento è spesso determinante per la sopravvivenza e il recupero ottimale dei pazienti colpiti da tali condizioni”.

“Con l’attivazione di questo servizio la comunità del vasto territorio che va dai Castelli Romani al litorale, potrà accedere più facilmente alle cure dell’infarto senza dover essere trasferita in un’altra Azienda sanitaria locale romana.

Fino ad ora, infatti, gli infarti sono stati curati nella nostra Emodinamica nelle 12 ore diurne, ma adesso si potrà accedere alle cure anche nelle ore notturne. Attivare il servizio di emodinamica 24 ore su 24 non è solo una risposta alle esigenze immediate della popolazione, ma anche un investimento nel futuro della salute. Prevenire e trattare tempestivamente le malattie cardiovascolari riduce il carico sulla sanità pubblica a lungo termine e migliora la salute generale dei cittadini», ha affermato il direttore sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, che si è complimentato con «tutti i medici, gli operatori sanitari e gli amministrativi per aver permesso di raggiungere questo eccellente risultato.




La Regina (Asl Roma 6): Avviare un nuovo umanesimo, puntare sui Leu

Il 20 marzo giornata studio con esperti in Medical Humanities

“Papa Francesco ci ha insegnato a rimettere al centro la persona e a darle dignità. Non possiamo non dare dignità a chi soffre, perché chi aspetta di essere visitato in corsia non è un numero ma una persona con le sue esperienze, le sue paure e anche le sue potenzialità”. Così Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, spiega il cambio di prospettiva che accompagnerà il suo lavoro: “Andare verso un percorso di umanizzazione delle cure, che guarda ai Livelli essenziali di umanizzazione (Leu)”.

“Abbiamo bisogno del paziente nell’alleanza terapeutica per avere un’aderenza della terapia altrimenti rischiamo di non essere efficaci. Oggi c’è bisogno di coraggio- rimarca il medico- per avviare un nuovo umanesimo della salute. Dobbiamo ridefinire anche i percorsi al livello organizzativo partendo dalla sicurezza e creando un’interdipendenza tra umanizzazione e benessere organizzativo degli operatori. Abbiamo intitolato il piano della performance ‘Umanizzare le cure umanizzando l’organizzazione’ perché dobbiamo mettere in campo questa interdipendenza. È difficile riuscire se gli operatori non sono felici- sottolinea La Regina- basti pensare che negli Stati Uniti ci sono i master sulla felicità”.

Il progetto di umanizzazione delle cure nella Roma 6 è partito, quindi, da un percorso formativo all’interno dell’Unità operativa del rischio clinico e della sicurezza delle cure. “Abbiamo trovato 60 facilitatori in tutta l’azienda, e di questi 30 hanno aderito al processo e al progetto dell’umanizzazione delle cure. Il 20 marzo promuoveremo una grande iniziativa nella nostra azienda affinché si inizi un percorso vero e proprio verso i Livelli essenziali di umanizzazione (Leu). Dobbiamo abituarci a selezionare le classi dirigenti anche attraverso coloro che sono aderenti ai Leu. Se non immaginiamo una organizzazione che tenda a questo- afferma il direttore sanitario- è chiaro che non riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

Il 20 marzo la Asl Roma 6 avvierà un confronto con gli esperti in Medical Humanities. “Attraverso questa giornata diamo inizio a un piccolo processo culturale dove gli operatori che hanno deciso volontariamente e gratuitamente di intraprendere questo percorso, potranno aiutarci a verificare il livello di umanizzazione presente nei reparti. C’è un metodo sviluppato dall’Agenas nel 2011 che può essere utilizzato per verificare da 1 a 100 il livello di umanizzazione, dato che in alcuni reparti è difficilissimo anche visitare i pazienti al di là del Covid. Attraverso la somministrazione di questionari reparto per reparto potremo capire dove agire per elevare i Leu”.

Gli operatori coinvolti sono medici, infermieri, oss e tutti coloro che producono e forniscono assistenza. “Un mondo che deve cambiare modo di interagire con chi non è più un numero, ma è una persona con la sua dignità, le sue debolezze e le sue potenzialità. Dobbiamo rispettare quella persona che in quel momento è fragile” dice La Regina.

Un nuovo umanesimo parte da un nuovo paradigma: agire sul modello culturale e alzare il livello delle persone che devono essere assistite a domicilio, “portandole al 10%. Il Pnrr ci viene incontro- conclude- il luogo di cura deve diventare la casa perché c’è tanta inappropriatezza nelle cure e la maggior parte delle patologie sono croniche, per cui la cronicità si deve risolvere sul territorio. Quella è già umanizzazione”.




La ASL Roma 6 dice stop alle lunghe liste d’attesa: al via la formazione per la gestione innovativa

Al via il corso di formazione sulla Gestione Innovativa delle liste d’attesa presso l’Ospedale dei Castelli organizzato dall’Unità Operativa Complessa (UOC) Formazione e Comunicazione Dipartimento del Territorio. Responsabili Scientifici il dottor Stefano Villani e il dottor Pierluigi Camboa. L’evento di approfondimento, iniziato oggi, terminerà giovedì14 marzo.
 
Presente il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina il quale si è complimentato per questo alto momento di formazione: “La Asl Roma 6 – ha detto il dottor La Regina – punta molto sul progetto di telemedicina della Asl Roma 6 come strumento di contrasto alle liste d’attesa a disposizione degli specialisti ambulatoriali. Inoltre, l’implementazione del Modello RAO (Registro delle Attività e dell’Assistenza Ospedaliera) per la gestione delle priorità cliniche offre una soluzione efficace per ottimizzare l’accesso alle cure sanitarie e garantire un trattamento tempestivo ai pazienti con maggiori necessità cliniche. Con il continuo sviluppo di tali modelli, è possibile migliorare ulteriormente l’efficienza e l’equità del sistema sanitario italiano. La Asl Roma 6 in questo sta facendo passi importanti”.
 
Di fatti, per affrontare efficacemente il problema delle liste d’attesa e garantire un accesso equo e tempestivo alle prestazioni specialistiche, molte regioni italiane hanno implementato il Modello RAO.
 
Si tratta di un sistema informatizzato progettato per monitorare e gestire le liste d’attesa, assegnando priorità ai pazienti in base alla gravità della loro condizione clinica e alle necessità di trattamento. Il sistema utilizza criteri clinici oggettivi per valutare l’urgenza delle prestazioni richieste e stabilire l’ordine di priorità per l’accesso ai servizi sanitari.
 
Relatori dell’evento di formazione: Dott.ssa Alfonsa Pannullo Dott. Alfredo Cuffari Dott. Antonio Magi Dott. Antonio Manieri Dott. Antonio Nigro Dott. Fernando Monteforte Dott.ssa Gabriella Lavalle Dott. Giovanni Convenga Dott. Giuliano Mariotti Dott. Pier Luigi Bartoletti Dott. Pierluigi Camboa Dott.ssa Speranza Iossa Dott. Stefano Villani​

 

 

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Civitavecchia, 16enne si finge Carabiniere e tenta di truffare una anziana

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 16enne italiano gravemente indiziato del reato di tentata truffa ai danni di un’anziana. Lo scorso pomeriggio, il minorenne avrebbe contattato la donna, una 82enne del posto, fingendosi un carabiniere, comunicandole dell’avvenuto arresto del nipote. Poco dopo, l’indagato si sarebbe presentato alla porta di casa dell’anziana chiedendo una somma di denaro per scagionare il nipote ma la 82enne non è caduta nel tranello. Notata la giovane età del ragazzo, L’arzilla “nonnina” ha vestito i panni del detective e gli ha prima chiesto di fornire un tesserino di riconoscimento e poi ha allertato la badante che ha contattato immediatamente il 112.
Accortosi della scaltrezza della donna, il 16enne ha tentato di allontanarsi ma è stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Civitavecchia che sono intervenuti immediatamente e lo hanno bloccato.
L’arresto è stato convalidato dal Tribunale dei Minori che ha disposto per il minore l’accompagnamento presso il Centro di Prima Accoglienza di Roma.



Fiumicino, in manette un 19enne trovato con 40 chili di droga in casa

I Carabinieri delle Compagnie di Roma Ostia e Roma Cassia, unitamente a quelli del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, hanno arrestato un cittadino italiano di 19 anni, incensurato, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella circostanza, nell’ambito dei consueti e quotidiani servizi di controllo del territorio volti a prevenire e reprimere i reati in genere, i Carabinieri hanno notato il 19enne uscire dalla propria abitazione di via del Monti dell’Ara e avvicinarsi a un’autovettura in sosta a margine della carreggiata, con a bordo due persone che, alla vista dei Carabinieri, si è data alla fuga, mentre il giovane si è diretto velocemente verso casa.
Ragion per cui, insospettiti da tale atteggiamento, i Carabinieri hanno voluto vederci chiaro, raggiunto e bloccato il giovane e lo hanno sottoposto ad un controllo, trovandolo in possesso di due involucri contenenti 20 g di cocaina e circa 59 g di hashish.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare ulteriori 29 kg circa di hashish, quasi 11 kg di marijuana, 38 g di cocaina e tutto il materiale per il confezionamento e l’imballaggio dello stupefacente, nonché 485 euro in contanti, ritenuti provento della pregressa attività illecita.
Per questo motivo, il 19enne è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



Anzio, tentato omicidio: arrestato un 41enne con precedenti

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la custodia cautelare in carcere per
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno arrestato un 41enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio. Nei giorni scorsi, l’uomo si era incontrato con un 58enne presso un bar lungo la via Nettunense per chiarire alcuni dissidi professionali nati tra i due, in quanto entrambi si occupano di autospurgo.
Evidentemente non hanno raggiunto alcun accordo e, dopo essere usciti nel parcheggio dell’attività, cominciavano ad aggredirsi vicendevolmente. All’improvviso, il più giovane è gravemente indiziato di aver estratto un coltello col quale feriva alla schiena l’altro uomo, immediatamente soccorso e trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale riuniti Anzio – Nettuno.
Inizialmente ricoverato in prognosi riservata, a seguito di un’operazione ai polmoni è stato scongiurato il pericolo di vita.
L’intervento dei Carabinieri sul posto, gli elementi raccolti dai testimoni e le informazioni in possesso dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Anzio hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, risultato irreperibile dopo ore di ricerche nei territori di Anzio e Aprilia. Per questo motivo, stante la gravità delle vicende e i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto la citata misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stato arrestato e accompagnato presso il carcere di Velletri.



Ardea, picchia e maltratta la madre anziana: arrestato

ARDEA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la custodia cautelare in carcere per un 40enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
La vittima, una donna 70enne, aveva denunciato ai Carabinieri una serie di comportamenti vessatori subiti da parte del figlio, che convive con lei a seguito della separazione con la moglie. A seguito di un episodio di violenza è stata anche trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Pomezia, da cui veniva dimessa con dieci giorni di prognosi.
Per questo motivo, stante la gravità delle vicende e i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto la citata misura cautelare nei confronti dell’indagato che è stato arrestato e condotto presso il carcere di Velletri.




Asl Roma 6, riflettori accesi sull’Ospedale dei Castelli protagonista mondiale assoluto nella chirurgia oculistica

All’evento di presentazione di questa tecnica di chirurgia oculistica tutta “Made in Italy” presenti i vertici regionali e governativi

Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, la quale ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio che era completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata Cheratoprotesi, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea.

E’ stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni.

Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare, ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il Prof. Strampelli nel 1963 e continuata dal prof. Falcinelli

Grande successo di partecipazione e gradimento ha registrato l’evento che si è tenuto presso Ospedale dei Castelli e che vede protagonista il Lazio come eccellenza rispetto ad altri Paesi nel mondo grazie a una particolare tecnica di chirurgia oculistica “Made in Italy”, nata e perfezionata da luminari italiani. 

L’evento moderato dal giornalista Fulvio Benelli, ha visto la partecipazione straordinaria di ospiti d’eccezione a partire dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute dottor Marco Mattei il quale ha portato i saluti del Ministro Orazio Schillaci e si è congratulato per il percorso intrapreso dalla direzione strategica teso a valorizzare le eccellenze e implementare i servizi sul territorio, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, l’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura Giancarlo Righini, il Senatore della Repubblica Marco Silvestroni e il Deputato della Repubblica Andrea Volpi. Presenti il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario Asl Roma 6 Vincenzo Carlo La Regina. Tra gli interventi il dottor Franco Arrigoni Dirigente Responsabile Uos chirurgia vitreo retinica ospedale dei Castelli e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.

L’Ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana. Arrigoni ha conosciuto personalmente il prof. Strampelli e il prof. Falcinelli 31 anni fa ed è stato diretto allievo di Falcinelli. Il prof. Petitti, presidente della fondazione Falcinelli ha sempre riconosciuto in Arrigoni “l’erede” del luminare Falcinelli e l’auspicio e intenzione futura è tramandare questo sapere anche a nuovi chirurghi oculisti.

Finora i centri specializzati che portano avanti l’osteocheratoprotesi si trovano in India, Germania, Inghilterra, Colombia e Usa. Oggi il Lazio torna protagonista tra le eccellenze mondiali grazie all’impegno assunto dalla Asl Roma 6 che pone l’ospedale dei Castelli come punto di riferimento per questo speciale intervento chirurgico.

Molto apprezzato un saluto con videomessaggio del Console Onorario d’Italia a Busan (Repubblica di Corea) Prof Vincenzo Campitelli che si è congratulato per il grande risultato portato a segno dall’equipe italiana e ha aperto a una futura collaborazione tra medici coreani e italiani per trasferire la tecnica anche in Corea del Sud.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dottor Francesco Marchitelli si è detto entusiasta e grato: “Abbiamo un grande tesoro che intendiamo difendere e tramandare: questa tecnica tutta “made in Italy” che grazie a questo straordinario intervento chirurgico sarà praticata proprio qui all’Ospedale dei Castelli. L’importanza di puntare sulle tecniche chirurgiche e mediche italiane per farne delle eccellenze risiede nella creazione di un sistema sanitario robusto e affidabile, in grado di offrire risposte certe alle persone che hanno bisogno non solo di fidarsi ma di affidarsi. Questo nuovo capitolo per la chirurgia oculistica avviato all’Ospedale dei Castelli consentirà di migliorare la qualità di vita delle persone che per noi è la missione principale che detta tutte le azioni che questa Asl sta mettendo in campo per dare delle risposte concrete. Inoltre, l’evento di oggi può dare un buon contributo a consolidare la reputazione internazionale del nostro sistema sanitario italiano e del Lazio in particolare modo che continua a raggiungere importanti risultati. Le nostre eccellenze mediche e chirurgiche non solo possono garantire trattamenti di alta qualità per i pazienti del Lazio, ma possono anche attirare l’interesse di altri Paesi del mondo proprio come successo con questa tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata adottata all’estero con grande attenzione. Ringrazio tutte le istituzioni e autorità civili e religiose presenti, il Presidente della Regione Francesco Rocca che è sempre attento e presente sul territorio. Concludo col dire che questa grande Comunità della Asl Roma 6 è carica di entusiasmo e desiderio di essere sempre più vicina alle persone che per noi sono i massimi destinatari delle nostre attenzioni. Insieme riusciamo a raggiungere grandi risultati e lo facciamo giorno dopo giorno”.

Il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 Dottor Vincenzo Carlo La Regina ha aggiunto: “Vedere il sorriso della signora Anna Maria è forse l’immagine più bella che questo importante evento ci potesse regalare. Questo è un segnale forte, è un grande cambiamento di prospettiva che pone l’attenzione non solo sul trattamento dei sintomi fisici, ma anche sul benessere della persona, prendendo in considerazione aspetti emotivi, mentali e sociali.

Riportare l’attenzione dei pazienti al centro significa anche coinvolgerli attivamente nel processo decisionale riguardo alle proprie cure e Anna Maria lo ha partecipato attivamente e ci ha rallegrato e motivato. E la cosa straordinaria che è successa è proprio questa: si è pensato a favorire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione e questo ha permesso di migliorare sensibilmente anche i risultati clinici. Con queste poche parole sentite e che caratterizzano un particolare percorso che sto condividendo questa meravigliosa comunità Asl Roma 6 ringrazio davvero tutti di cuore per essere qui a festeggiare insieme a noi questi sensazionali risultati”.




Aprilia, grave incidente vicino la Pontina: un morto e un ferito grave

Grave incidente stradale quello verificatosi oggi pomeriggio in via del Genio Civile, poco prima dello svincolo per la Pontina, ad Aprilia, a causa del quale una donna di 32 anni ha perso la vita, mentre un uomo è stato trasferito in codice rosso in gravi condizioni all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Sul posto, oltre ai mezzi del 118, sono intervenuti la polizia locale di Aprilia e i vigili del fuoco. La strada è stata chiusa al traffico




Consorzio di Bonifica Litorale Nord: al via la conferenza dei servizi per il progetto di sistemazione idraulica del fosso Palidoro

Indetta la Conferenza dei Servizi per l’acquisizione delle autorizzazioni e dei pareri degli Enti Regionali preposti e attivazione della Procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA alla Regione Lazio per l’ambizioso progetto, finanziato per oltre 8,4 milioni di Euro, attraverso il Piano di sviluppo e coesione della Regione Lazio – Delibera CIPESS n. 79/2021 (Risorse FSC 2021 – 2027) denominato “Lavori di sistemazione idraulica del Fosso Palidoro o delle Cadute”, del Consorzio di Bonifica Litorale Nord.
Il Fosso Palidoro, oggetto di questo piano progettuale, si estende per circa 3.400 metri, dall’area subito a valle dell’autostrada Roma-Civitavecchia fino alla foce. Attualmente, questa zona è classificata come un’area ad elevato rischio d’inondazione, ricadendo nelle fasce A1 e B1 di tutela secondo il Piano di Assetto Idrogeologico dei Bacini Regionali del Lazio.
“La situazione attuale evidenzia che il Fosso – ha commentato il Presidente Niccolò Sacchetti – è idraulicamente insufficiente a smaltire le portate meteoriche anche per eventi con un ritorno di soli 50 anni. Questo intervento rappresenterà un passo cruciale per affrontare le sfide legate al rischio idrogeologico nella regione costiera del Litorale Nord del Lazio.”
Il Presidente Sacchetti ha inoltre enfatizzato l’importanza cruciale dell’opera “il Consorzio di Bonifica Litorale Nord si sta strutturando poter far fronte alle sfide in maniera strategica ed efficace in un’ottica di responsabilità verso il territorio e i cittadini, cercando di intercettare tutte le linee di finanziamento messe a disposizione dalla EU e dal Ministero.”
Le attività previste per la sistemazione idraulica del Fosso Palidoro comprenderanno la pulizia e la rimozione della vegetazione infestante, nonché la realizzazione di opere di protezione spondale mediante gabbioni chiodati e rivestimento del fondo con pietrame nel tratto urbano subito a valle della ferrovia. Inoltre, saranno eseguite la riprofilatura della sezione idraulica e la posa di rivestimenti antierosione in geo-tessuto e geo-griglie nei tratti soggetti a cedimenti franosi. Infine, saranno costruite tre scogliere nelle aree critiche come le confluenze con altri corsi d’acqua e nelle vicinanze della foce, al fine di limitare l’erosione e proteggere le sponde.
“Tutte queste azioni – ha dichiarato il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, Andrea Renna- attentamente pianificate e basate su simulazioni idrauliche contribuiranno in modo significativo alla riduzione del rischio idrogeologico attualmente presente nell’area e alla successiva procedura di riclassificazione del rischio idraulico secondo il Piano di Assetto Idrogeologico regionale”.



Anzio, rapina alla farmacia: arrestato un 36enne con precedenti

Il rapinatore è stato identificato grazie ai sistemi di videosorveglianza
 
 
I Carabinieri della Tenenza di Ardea, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio – Aliquota Operativa, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 36enne italiano gravemente indiziato del reato di rapina.
 
Verso le ore 13.00, la Centrale Operativa ha ricevuto una richiesta di intervento da parte di una farmacia nel territorio del comune di Ardea, ove era stata appena perpetrata una rapina.
 
I militari intervenuti sul posto hanno raccolto le testimonianze dei presenti che dichiaravano che, pochi minuti prima, un uomo, travisato con cappellino e occhiali da sole, aveva minacciato il farmacista con un coltello, intimandogli di consegnargli il denaro contenuto nella cassa, ammontante in circa 1500 €, per poi dileguarsi su un’utilitaria nera guidata da un complice.
 
Immediatamente i Carabinieri della Tenenza di Ardea, congiuntamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio, hanno iniziato ad indagare, cominciando dalla visione dei sistemi di videosorveglianza della zona, riuscendo a risalire alla targa dell’auto utilizzata e a localizzarla nei pressi di un’abitazione sempre nel comune di Ardea.
 
Successivi accertamenti, eseguiti anche tramite l’utilizzo delle banche dati in uso alle forze dell’ordine, hanno consentito di risalire all’identità del proprietario dell’auto e anche dell’indagato, già noto per diversi precedenti anche per reati contro il patrimonio.
 
I Carabinieri, dopo poche ore, sono riusciti a trovarlo e perquisirlo, rinvenendo e sequestrando una parte della somma di denaro sottratta.
 
I Carabinieri hanno fermato l’indagato e lo hanno portato nel carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sequestrati, infine, anche diversi apparati telefonici e l’auto utilizzata, per lo svolgimento di ulteriori accertamenti per l’eventuale coinvolgimento degli stessi soggetti in fatti analoghi.
 

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