Ostia Chocolate, un mare di cioccolato: torna l’evento più goloso del litorale romano

Dopo due anni di pandemia, finalmente torna la manifestazione “OstiaChocolate, #unmaredicioccolato”. L’evento più goloso del litorale romano si svolgerà da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2022, in piazza Anco Marzio a Ostia, dalle 10 alle 22.

Tutti i giorni gli artigiani del cioccolato provenienti da ogni parte d’Italia esporranno nei loro stand tantissime prelibatezze al cacao, preparate nei modi più svariati: pregiatissimo cioccolato dalle molteplici forme e fragranze, cioccolatini e praline ripiene e tanto altro.

E vista la vicinanza dell’evento alla Pasqua, non mancheranno delle gustose idee regalo come le uova di purissimo cioccolato rigorosamente realizzate a mano dai tanti maestri cioccolatieri presenti alla manifestazione: vere e proprie sculture realizzate con ingredienti di pregio che renderanno felici adulti e bambini.

L’evento ha lo scopo di diffondere la cultura del cioccolato artigianale e l’arte della sua lavorazione. Il cacao la farà quindi da padrone con i suoi gusti, profumi, forme e consistenze. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti e esigenze. Dalla cioccolata vegan a quella al peperoncino, da quella aromatizzata alle praline, alle tavolette, ai cioccolatini e alle creme spalmabili.




Asl Roma 6, Pnrr: presentato il piano da 49 milioni di investimenti sul territorio

Saranno attivate 11 Case della Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 6 Centrali operative territoriali (dislocate sul territorio, una per distretto: H1, H2, H3, H4, H5, H6), l’adeguamento sismico degli ospedali e il rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera con l’acquisto di 23 nuove apparecchiature di ultima generazione

E’ stato presentato oggi dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato e dal commissario straordinario della Asl Roma 6, Narciso Mostarda il Piano di investimenti previsto dal Pnrr per la Asl Roma 6. Sono intervenuti all’appuntamento Daniele Leodori, vice presidente Regione Lazio, e Rodolfo Lena, presidente commissione Sanità. Presenti i sindaci del territorio.

Il Piano illustrato prevede investimenti per un totale di 49 milioni di euro volti a rafforzare la capacità di erogazione di servizi e prestazioni sul territorio, grazie al potenziamento di strutture territoriali, l’estensione dell’assistenza domiciliare, il coordinamento tra setting di cura al fine di garantire la continuità dell’assistenza, lo sviluppo della telemedicina e una maggiore integrazione con i servizi sociosanitari.

Nello specifico, la Regione Lazio, con le D.G.R. 1005/1006/1007 del 30/12/2021 ha approvato: l’attivazione di 11 Case della Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 6 Centrali operative territoriali (dislocate sul territorio, una per distretto: H1, H2, H3, H4, H5, H6), l’adeguamento sismico degli ospedali e il rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera con l’acquisto di 23 nuove apparecchiature di ultima generazione.

Con le Case e gli Ospedali di Comunità la risposta ai bisogni di cura espressi dal territorio sarà ancora più immediata ed inclusiva. Il rafforzamento del parco tecnologico migliorerà la qualità delle cure negli ospedali, consentendo all’azienda di offrire un numero di prestazioni più elevato. Inoltre, l’importante piano di adeguamento sismico contribuirà a rendere le strutture sanitarie più sicure.

Con la D.G.R. 75 del 25/02/2022 la Regione Lazio ha inoltre approvato il Piano Regionale di digitalizzazione per le strutture ospedaliere Dea di I e II livello. Questa la sintesi degli investimenti previsti dal piano del Pnrr e dal Piano Nazionale Investimenti Complementari al Pnrr che fanno parte del più ampio piano riorganizzativo della sanità laziale che vede impegnati 700 milioni di euro fino al 2026.

“I finanziamenti previsti dal Pnrr- ha commentato l’assessore D’Amato- rappresentano una grande sfida che ci permetterà di aprire una stagione di grandi investimenti. Questo è il momento di fare squadra tutti insieme per pensare e realizzare una nuova sanità che guarda ai bisogni delle persone e dei territori. Nuovi ospedali, ma anche sanità del territorio e nuove tecnologie per una offerta di prossimità che permetterà alle persone di percepire un reale cambio di passo”.

“Il territorio- ha dichiarato il commissario straordinario Narciso Mostarda- è protagonista del cambiamento, diventando porta di accesso al cittadino per una immediata risposta ai bisogni di cura e per una presa in carico efficiente ed inclusiva, puntando sull’innovazione e verso una vera e propria rivoluzione digitale. Il Pnrr ci ha offerto un’importante occasione, quella di restituire nuova vita alle nostre strutture territoriali, rafforzandone il valore e il potenziale, in una logica di prossimità e digitalizzazione. Partiamo da qui per costruire un nuovo modello di sanità”.




Ostia, rapinarono una farmacia in pieno centro. Svolta nelle indagini: individuati e arrestati due uomini

Prove schiaccianti a carico dei due: dalle perquisizioni oltre ad alcuni degli abiti usati durante la rapina, sono stati trovati i mezzi di trasporto usati dai rapinatori, tra i quali uno scooter rubato

OSTIA (RM) – Arrestati e trasferiti in carcere 2 uomini gravemente indiziati di aver rapinato una farmacia. I fatti risalgono allo scorso dicembre e sono avvenuti nel centro di Ostia: due uomini, poco prima della chiusura, sono entrati, entrambi con il volto coperto, in una farmacia. Uno è andato diretto nella parte posteriore del negozio mentre l’altro, armato di un taglierino, ha “puntato” una delle dipendenti facendosi consegnare quanto contenuto in cassa. L’uomo che è andato nel retrobottega ha cercato, senza esito, la cassaforte e si è “accontentato” di rapinare una delle titolari che si è trovata di fronte.

Nel corso della rapina i due malviventi parlavano con un forzato accento abruzzese, tanto forzato da indurre le persone presenti a pensare che questo modo di parlare fosse un maldestro tentativo di mascherare il vero accento.

Oltre a questo particolare gli investigatori del X Distretto Lido, in stretto coordinamento con la Procura di Roma, hanno passato al setaccio prima di tutto le immagini dei sistemi di videosorveglianza. I poliziotti  non si sono però fermati alle immagini dell’evento ma hanno allargato la ricerca all’intero quartiere e per l’intero pomeriggio; l’intuizione si è rivelata esatta e sono riusciti ad acquisire anche le fasi di preparazione del colpo quando i due uomini, ignari di essere ripresi, parlottavano tranquillamente.

L’altro prezioso contributo alle indagini è venuto dalla conoscenza del territorio dei poliziotti che, battendo le vie di Ostia, hanno individuato prima uno e poi entrambi i sospettati. Ulteriori conferme sono arrivate dalle perquisizioni delegate durante le quali, oltre ad alcuni degli abiti usati durante la rapina, sono stati trovati i mezzi di trasporto usati dai 2, tra i quali uno scooter rubato.

Con il quadro indiziario di cui  sopra la Procura ha chiesto ed ottenuta dal GIP del Tribunale di Roma, a carico di F.G e C.M , entrambi romani di 45 anni, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata eseguita dagli stessi agenti del X° Distretto. 




Anzio, tre arresti in una casa da riposo (lager) per anziani. Stampa Romana “vietato” sapere dove

“Le storture della riforma Cartabia colpiscono ancora”

Con una nota autorizzata dalla Procura di Velletri, i Carabinieri hanno fatto sapere di aver arrestato 5 persone per maltrattamenti in una casa di riposo “del litorale romano”.

Nella mattinata odierna i militari del NAS di Roma, coadiuvati dai Carabinieri dell’Arma Territoriale hanno dato esecuzione a nr. 3 ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e nr. 2 ordinanze di applicazione di misure interdittive (divieto temporaneo dell’esercizio della relativa impresa o professione) nonché a nr. 7 decreti di perquisizione disposti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri.

I provvedimenti scaturiscono da una attività info-investigativa dei Carabinieri Nas supportata da attività tecniche di intercettazione ambientale audio video e telefoniche che permettevano di svelare varie condotte delittuose a carico dei proprietari e del personale dipendente operante all’interno di una Comunità alloggio per anziani sita in un comune del litorale laziale. L’indagine ha permesso di accertare a carico degli indagati reati di maltrattamenti posti in essere nei confronti degli anziani ospiti quali:

  • sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali nonché reiterate intimidazioni anche mediante strattoni, colpi, insulti, minacce e lancio di oggetti;
  • omissioni nella cura degli ospiti residenti e somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico, così da sopire gli ospiti durante la notte evitando richieste di assistenza consentendo agli operatori sanitari di riposare indisturbati;
  • omesso approvvigionamento di generi alimentari/ beni di prima necessità. Addirittura il latte veniva “allungato” con acqua al fine di lucrare al massimo sui profitti generati dall’attività;
  • inesistenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa per gli anziani i quali erano anche costretti a restare nelle loro camere dalle 18.00 serali fino al mattino successivo.

“Sappiamo chi ha coordinato l’operazione, chi l’ha eseguita ma ignoriamo quale sia la struttura nella quale gli anziani venivano picchiati e non siamo in grado quindi di far sapere ai lettori dove avvenivano le vessazioni, né di escludere le case di riposo che invece agiscono nel rispetto delle regole tra Pomezia e Nettuno, territorio di competenza di quella Procura. – Si legge in una nota diffusa da Stampa Romana a firma Giovanni Del Giaccio Coordinatore Macro area Libertà di informare ASR – Comprendiamo la necessità di rispettare la norma Cartabia – sempre più un bavaglio preventivo – da parte di magistrati e forze dell’ordine, però è bene ricordare che si deve contemperare la riservatezza delle indagini con il diritto dovere di cronaca dei giornalisti, quello dei cittadini a essere compiutamente informati e degli imprenditori onesti a non finire in un calderone.”




Anzio, trovato spacciatore di via Belgio e dintorni

Nei giorni scorsi, durante dei servizi mirati sul litorale, finalizzati  al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Anzio hanno individuato un giovane nord africano che quasi tutti i giorni si recava sotto i portici di una abitazione in via Belgio, dove ad attenderlo, c’era un’altra persona che lo riforniva di sostanze stupefacenti che poi lo stesso giovane spacciava nella zona.

Un servizio di appostamento ha permesso agli agenti di assistere allo scambio della sostanza stupefacente e di arrestare il giovane, cittadino magrebino di 19 anni, trovato in possesso di 5,2 grammi di crack e 1,66 grammi di hashish




Anzio e Nettuno, mafia: dopo gli arresti si indaga su 4 anni di appalti pubblici

Dopo l’operazione dello scorso giovedì che ha visto i carabinieri del Comando provinciale di Roma arrestare 65 persone, gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale, l’attenzione dei magistrati della Procura di Roma si concentra ora sugli appalti e sulle procedure amministrative degli ultimi 4 anni.

I militari del Nucleo investigativo hanno sequestrato nei Comuni di Anzio e Nettuno gli atti che hanno consentito di muovere milioni di euro

Atti che spiegano chiaramente che “la penetrazione negli enti locali si è ulteriormente concretizzata con l’aggiudicazione degli appalti comunali, sfruttando i rapporti con i compiacenti esponenti degli organi comunali”.

“Compare da oggi mi prendo il patrimonio, le scuole, e quello a occhi chiusi me li dà a me. Ma mo gli do’ in c…perché il patrimonio lo faccio io e le scuole le faccio io”, diceva il malavitoso con l’animo da imprenditore, Davide Perronace. Ad Anzio gli inquirenti si focalizzano sul periodo successivo alle elezioni del 2018. A Nettuno invece si indaga sugli atti firmati da quando le cosche hanno cercato di orientare le elezioni del 2019.

Città diverse e un unico sistema criminale di tipo mafioso, un malaffare così assodato e radicato che non ci sarebbe stato bisogno neanche di elargire una mazzetta per orientare le scelte della pubblica amministrazione.

Gli indagati erano convinti di poter condizionare gli amministratori pubblici e soprattutto grazie all’aiuto dei due carabinieri coinvolti nella maxi inchiesta erano sicuri di poter arginare eventuali indagini a loro carico. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno lavorato in silenzio, senza poter contare sull’appoggio dei colleghi del litorale fino a quando sono scattati gli arresti e oltre ai due carabinieri finiti nel registro degli indagati, e fermati per aver rivelato notizie coperte da segreto, i militari dell’Arma hanno anche bussato alla porta di un terzo collega e di un poliziotto perquisendo i rispettivi appartamenti.




Civitavecchia, movida nel mirino della polizia: sanzioni per 4.500 euro

Durante il week end sono stati predisposti servizi straordinari di controllo del
territorio da parte degli agenti della Polizia di Stato nel comune di
Civitavecchia, con particolare attenzione alle zone della movida, al fine di
assicurare il rispetto delle norme per il contenimento della diffusione
dell’epidemia da COVID-19 e contrastare il fenomeno cosiddetto della “mala
movida”.
Gli agenti del commissariato di Civitavecchia, con l’ausilio delle pattuglie del
Reparto Prevenzione Crimine del Lazio, nell’ambito del servizio hanno
sottoposto a controllo 228 persone, 7 locali e 139 green-pass.
Sono state elevate 5 sanzioni amministrative, di cui 4 per violazioni della
normativa anti-Covid, mentre al titolare di un minimarket è stata contestata la
mancata affissione del cartello di chiusura del locale.
Durante il servizio sono stati controllati 63 veicoli e 12 soggetti sottoposti a
Misure di Prevenzione.




‘Ndrangheta a Roma e litorale sud: arrestate 65 persone

Si ipotizzano infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, a Roma e provincia, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone misure cautelari nei confronti di 65 persone, talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso (416bis CP), costituente una cd. locale di ‘ndrangheta, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri.




Ostia, in manette 52enne accusato di rapina aggravata alla sala slot di Vitinia

OSTIA (RM) – Arrestato e trasferito in carcere un 52enne con precedenti, gravemente indiziato di rapina aggravata.

Il provvedimento cautelare, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia su ordinanza del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, giunge all’esito di attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, escussioni testimoniali, controlli del territorio e analisi di traffico storico, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una rapina a mano armata commessa nell’ottobre scorso ai danni di una Sala Slot a Vitinia.  

Nella circostanza un uomo, parzialmente travisato e brandendo una presunta pistola del tipo revolver, era entrato nella sala scommesse nella prima mattinata minacciando la dipendente presente e facendosi consegnare il denaro custodito all’interno della cassa, per circa 1.300 euro in contanti, per poi fuggire.

Chi ha compiuto la rapina conosceva bene i movimenti della sala giochi e aveva organizzato la rapina in un momento in cui non vi erano altri avventori, riuscendo ad impossessarsi del denaro e far perdere le proprie tracce.




Ostia, rapina a mano a rmata in una sala slot

OSTIA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un 52enne, con precedenti, gravemente indiziato di rapina aggravata. Il provvedimento cautelare giunge all’esito di attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, escussioni testimoniali, controlli del territorio e analisi di traffico storico, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una rapina a mano armata commessa nell’ottobre scorso ai danni di una Sala Slot a Vitinia.  

Nella circostanza un uomo, parzialmente travisato e brandendo una presunta pistola del tipo revolver, era entrato nella sala scommesse nella prima mattinata minacciando la dipendente presente e facendosi consegnare il denaro custodito all’interno della cassa, per circa 1.300 euro in contanti, per poi fuggire.

Chi ha compiuto la rapina conosceva bene i movimenti della sala giochi e aveva organizzato la rapina in un momento in cui non vi erano altri avventori, riuscendo ad impossessarsi del denaro e far perdere le proprie tracce. L’arrestato è stato associato in carcere. Si precisa che l’indagato è da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.




Ostia, aggressione con mazza da baseball per un debito di droga:

OSTIA – Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno arrestato due uomini, di 31 e 41 anni, entrambi domiciliati a Ostia, ritenuti gravemente indiziati del reato di tentata estorsione aggravata in concorso.

Nella circostanza, i militari della Stazione di Ostia erano intervenuti per una lite in strada tra tre persone, durante la quale il 41enne aveva estratto una mazza da baseball tentando di colpire un ragazzo. I Carabinieri hanno quindi bloccato il presunto aggressore che nel frattempo si stava allontanando e aveva cercato di liberarsi della mazza spezzata, lanciata in una intercapedine.

Dagli immediati accertamenti è emerso però che non si trattasse di una banale lite da strada, ma che la vittima, con una scusa, era stata accompagnata da altro 31enne suo conoscente, coindagato, in una strada isolata in zona Idroscalo e ad attenderli vi era proprio il 41enne il quale, dopo averlo fatto scendere dall’auto, lo aveva minacciato dapprima verbalmente e poi gli sferrava la mazza contro senza riuscire a colpirlo, il tutto per indurlo a pagare precedenti acquisti di droga da altri soggetti, non ancora corrisposti.

Una probabile spedizione punitiva commissionata, al fine di spaventare la vittima per costringerla a pagare i suoi debiti, interrotta grazie al rapido intervento dei Carabinieri che hanno arrestato sia il presunto aggressore, gravato da plurimi precedenti, che il complice 31enne, incensurato, il quale è accusato di avere avuto un ruolo attivo nel portare con l’inganno il giovane presunto consumatore di sostanze stupefacenti all’appuntamento con il 41enne, aiutandolo nella sua azione estorsiva.

Il Tribunale di Roma, a seguito del giudizio di convalida, ha sottoposto il 41enne alla custodia cautelare in carcere e il 31enne alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione in caserma.

Si precisa che in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza, con sentenza irrevocabile.