Albano Laziale, Centro Psicologia Castelli Romani: le abilità narrative

 

Il bambino già in età prescolare vive uno sviluppo delle capacità conversazionali, che rappresentano la base necessaria per lo sviluppo secondario delle abilità narrative. Tuttavia, le prime  differiscono dalle seconde soprattutto perché nella conversazione ci sono almeno due interlocutori e spesso il contenuto è più limitato e tendenzialmente concreto e contestualizzato; nella narrazione invece il piano risulta spesso più astratto e richiede un’organizzazione linguistica più complessa. Semplificando, dunque, una narrazione “funzionale” generalmente richiede tre elementi: l’evento iniziale, l’azione (del protagonista) e le conseguenze (la conclusione).
A 4 anni le strutture narrative consistono in liste di azioni temporalmente disorganizzate e tendenzialmente molto corte, spesso infatti il bambino riporta solo l’azione principale del racconto e al limite la conclusione; a 5 anni invece emergono sequenze di eventi più organizzate che però si interrompono e non risultano del tutto complete; dai 6 anni infine il bambino riesce ad organizzare e raccontare una storia, quindi una sequenza di dati, eventi e informazioni, in modo completo, dall’inizio fino alla conclusione.
Le capacità di narrazione sono particolarmente complesse e sottostanno alla costruzione di “discorsi”, all’inizio verbali, ma destinati nel periodo scolare non solo a diventare testi scritti, ma anche prerequisito per le abilità di esposizione orale di quanto studiato. In effetti, sono un prerequisito spesso sottovalutato ma in realtà basilare per i successivi apprendimenti.
Per tali ragioni, quando non si riscontrano queste caratteristiche evolutive, ma si identifica un racconto da parte del bambino non coeso, incomprensibile, caotico e disorganizzato da un punto di vista logico, linguistico e temporale, è bene che ci sia un approfondimento specialistico che possa identificare la reale problematicità della situazione.

Oltre ad eventuali interventi specialistici, come quello logopedico, che possano essere intrapresi ove ritenuti necessari, è possibile attuare anche nel contesto familiare attività che arricchiscano e potenzino tali abilità:
1) Cercare di arricchire il più possibile il lessico del bambino
2) Raccontare storie o semplici sequenze di azioni, con libri illustrati, in cui il
bambino dovrà ascoltare e guardare le immagini, sfruttando enunciati
chiari, semplici, che possano divenire per il bambino un modello
“ripetibile”
3) Rendere partecipe il bambino rispetto alle storie che gli leggiamo
facendogli domande sui contenuti, spronandolo ad identificare emozioni
dei personaggi, fino ad indurlo a fare ipotesi su contenuti non esplicitati o
anticipare ad esempio il finale.
4) Inventare storie sulla base di immagini o dati che gli presentiamo,(la
complessità degli stimoli dipenderà anche dall’età del bambino stesso)
Ultima considerazione riguarda l’ambiente in cui è inserito e vive il bambino:
quando ci si relaziona col piccolo, nel contesto di conversazione, gioco o
racconti di libri e storie, è bene che non vi siano altri “distrattori” come tablet,
radio, tv accesi o rumori ambientali non funzionali alla stimolazione e
all’apprendimento.

Dott.ssa in Logopedia Chiara Marianecci
3497296063
Chiara.marianecci@hotmail.it




Albano Laziale, cultura: ecco le falle della decantata politica della trasparenza

ALBANO LAZIALE (RM) – Il territorio dei Colli Albani, ed in particolare quello di Albano Laziale, risulta essere abitato sin dal paleolitico-medio (300.000 anni fa) ma è durante l’età del ferro che nasce Albalonga. Dopo la distruzione voluta dal re Tullio Ostilio, Albalonga diviene il punto nevralgico della Seconda Legione Partica dislocata dall’imperatore Settimio Severo nel secondo secolo dopo Cristo. Per garantire il rifornimento idrico dell’accampamento militare si pensa alla costruzione dei “Cisternoni”, in grado di assicurare 10.132 metri cubi di acqua. Tale opera di massima ingegneria situata in Via Aurelio Saffi, è tutt’oggi in funzione e permetterebbe di assaporare le grandi glorie di un passato che non passa se non fosse per una Res Publica moderna inefficace soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici e la manutenzione.

È interessante analizzare, attraverso il sito del Comune di Albano Laziale, come quella politica della trasparenza (che vorrebbe i cittadini sempre dettagliatamente informati) interessi solo settori economici e quasi mai di protezione del nostro patrimonio, basti infatti passeggiare per le ville di Albano Laziale che versano in condizioni poco dignitose e che sono ormai spesso ritrovo di vandali e drogati. Altro che luogo di cultura e trasmissione storica!

Le politiche di promozione culturale sono politiche di mera promozione economica. La gestione comunale riguardante il patrimonio sembra essere dettata dalla linea guida del guadagno: gestire il turismo, assicurare servizi nei pressi delle aeree di interesse. Tutto normale se non fosse che ci sono molti slogan ma non altrettanti fatti. I cisternoni, per esempio, sono aperti solo poche ore a settimana (anche se le informazioni sugli orari di apertura cambiano come i venti) e non vedono una ristrutturazione o, almeno, un’assicurazione nella stabilità dell’impianto dall’epoca repubblicana (quella romana). In più, la certa indignazione per mancata competenza viene giustificata dal Comune riferendosi all’ art.1, comma 557, della Legge 27.12.2006,n.296es.m.i. ex art.76,comma7delD.L.n.112/2008,convertito con la Legge n.133/2008 es.m.i. art.9,co.28,del D.L.n.78/2010,convertito in Legge n.122/2010es.m.i. che “ha impedito il reclutamento attraverso concorsi pubblici per sopperire alla contrazione di personale” limitando il naturale miglioramento nell’efficacia dei servizi.

L’assessorato al patrimonio è infatti affidato ad Alessio Colini, che fortunatamente non rientra nella lista degli indagati dal Tribunale di Velletri per abuso di ufficio e concorso in corruzione elettorale nel 2016 al contrario del sindaco Nicola Marini e altri. Nulla togliendo alle sue abilità di assicuratore e di libero professionista, nonché alla sua esperienza politica nelle fila della Lista Civica Impegno Cittadino, DS e PD, i cittadini si aspetterebbero alla direzione di tale assessorato un professionista nella questione della storicità del territorio e non delle sue economicità.

Forse la politica, apparentemente innovativa, del Customer Satisfaction Management che ricerca, soprattutto nelle Università, giovani stakeholders, si arresta davanti ad un’esperienza politica contestabile ed al sistema di amicizie e fiducie cittadine che conducono alla stanza dei bottoni non statisti ed incontestabili professionisti ma come spesso accade in Italia politici o, peggio, politicanti.

Non resta, quindi, che sperare nella Meritocrazia e nella sua resurrezione nel 2019, quando scadrà il secondo mandato del sindaco Marini.




Nemi, alberature e operazioni di messa in sicurezza: chi paga?

NEMI (RM) – Caduti dei grossi rami a Nemi in via dei Corsi questa mattina dopo il maltempo della notte appena trascorsa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Nemi e Velletri e la Polizia Locale di Nemi.

 

La strada è stata chiusa al transito per le operazioni di messa in sicurezza. Le alberature sono cadute da un albero che si trova in un terreno di proprietà comunale. E proprio sulle questioni di competenza, non sono mancate le polemiche. Infatti il residente che ha chiamato i soccorsi ha detto di aver segnalato fin dal 2014 il fatto che il terreno comunale dove si trova l’albero non ha accesso al pubblico: “Nei fatti il terreno è pubblico – spiega il residente di Parco dei Lecci – ma risulta recintato da un privato ed è dal 2014 che questa situazione viene segnalata all’amministrazione comunale. Ora la messa in sicurezza verrà pagata dai cittadini che però non possono usufruire del bene.

 

Il problema – prosegue il residente – è che alcuni privati che hanno costruito con il sistema dei lotti interclusi, che prevede il rilascio della concessione edilizia subordinato al fatto che il Comune acquisisca 1/3 del terreno, adesso vorrebbero riscattarli. In questa storia, come in tante in Italia, mi sembra però che ci siano figli e figliastri. Come mai il Comune di Nemi non controlla – conclude il residente – e in questi anni non è intervenuto nonostante la situazione sia ben nota?”.

D’altra parte, il proprietario del lotto intercluso non ha potuto potare l’albero in quanto di fatto di proprietà comunale e se lo avesse fatto sarebbe potuto incorrere in una denuncia.

“E’ stato esagerato chiamare i vigili del fuoco per un ramo di castagno, – ha dichiarato il privato proprietario del lotto – poteva benissimo essere rimosso prima e senza spostare tre unità dei vigili che potevano essere chiamati ad intervenire in problemi più seri.”

La questione, ora, rischia di diventare un caso, anche perché c’è di mezzo un intervento di soccorso pubblico e la vicenda lotti interclusi a Nemi non accessibili al pubblico potrebbe finire nel mirino di ulteriori indagini.




Frascati: Renzi, la festa dell’Unità e… l’amaro in bocca

FRASCATI (RM) – Il 14 di settembre si è aperta, tra i fasti di Villa Torlonia a Frascati, la festa dell’Unità della cittadina tuscolana, ma il vero protagonista è sempre lui: Matteo Renzi.

Renzi alla Festa dell’Unità a Frascati

Dopo i mille giorni trascorsi a Palazzo Chigi, il segretario dem ha svolto all’incirca 70 incontri col suo popolo di centrosinistra e giovedì sera, accolto da centinaia di persone, ha voluto affrontare alcuni tra i temi più attuali. Primo fra tutti il sociale, come già anticipato dalla band “Ladri di carrozzelle” composta da giovani disabili con l’hashtag “Stravedo per la vita”. Il problema delle periferie, più volte citate, viene collegato da una parte all’odissea Olimpiadi 2024, rifiutate dalla giunta Raggi che già deve provvedere a misure contro un debito capitolino plurimiliardario, e dall’altra all’immigrazione (argomento principale per le elezioni venture).

Renzi ha ricordato come il governo Berlusconi-Bossi abbia firmato gli Accordi di Berlino nel 2003 e tagliato i fondi per le Confederazioni Internazionali mentre il Pd ha triplicato le risorse. Cita, tra le iniziative sociali, il Dopo di noi – “Legge doverosa” scandisce il segretario, introduce il tema bollente dell’Europa ed afferma con veemenza “mi rifiuto di dare 20 miliardi ai colleghi europei per vederne indietro solo 12, mentre tutti quei soldi vanno ad aiutare Paesi in difficoltà che però ci lasciano soli sul fronte migratorio”. È proprio di immigrazione che si parla nel suo libro “Avanti” (Feltrinelli), dove tra l’altro si scherza sulla caduta del governo Letta, il “Broncione”, a cui aveva malamente augurato di “stare sereno”.

Ma Matteo non risparmia nemmeno la Lega che “ha frodato i contribuenti per 48 milioni di euro” e Salvini, “grande frequentatore di talk show e riconosciuto assenteista del Parlamento (europeo e non)”. In seguito, con il suo tipico humus fiorentino, rimemora i grandi successi della sua Politica come Umanità: gli 80 euro; la quattordicesima nel sistema pensionistico, l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, il decurtamento del canone Rai, la legge sull’autismo e sul terzo settore.

E’ sera: il segretario nazionale dem saluta i suoi elettori al grido di “insieme ce la faremo” per discutere con imprenditori e ragazzi delle scuole, ma lasciando l’amaro in bocca a chi avrebbe voluto qualche informazione, anche spicciola, sul caso Consip, sulla Boschi ed il Referendum. Per quanto riguarda il primo punto (Consip), Renzi ha solo espresso l’augurio di prammatica che tutto si risolva per il meglio, ma non ha parlato del decreto Orlando, in questi giorni in discussione, che farebbe cadere lo scoop del giornalista del Fatto Marco Lillo e, tanto più, del perché uno dei carabinieri coinvolti sia stato promosso invece che sospeso. Tenuta lontana dalla discussione l’ex ministra Boschi implicata nel caso Etruria denunciato da De Bortoli, il quale, scaduti i termini di querela, è ormai convinto della sua inchiesta. Sul Referendum, a più riprese oggetto di risa e sarcasmo, Matteo riconosce di aver sbagliato ma non riesce proprio a collegare il bonus dei diciottenni e la riforma della Buona Scuola al nefasto 4 dicembre.

Prendendo a prestito le parole di Berlusconi che lo definiva “bulimico di potere”, forse il nemico politico di Renzi è proprio lui stesso ed il suo enorme ego. Quando non va in overdose di Renzismo persino quel Giglio Magico assomiglia meno ad una dionea.

L’intervento a Frascati di Matteo Renzi

 




L’intervento a Frascati di Matteo Renzi




Renzi alla Festa dell’Unità a Frascati

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Castelli Romani: al Buy Lazio 13 operatori della Tuscia

Turismo: al Buy Lazio

vetrina internazionale per la Tuscia

Al via a Monte Porzio Catone il workshop internazionale che prevede anche un tour nel fine settimana tra i borghi della provincia di Viterbo. Premiati Vincenzo Peparello e Luca Balletti.

Sono 13 gli operatori turistici della Tuscia presenti alla ventesima edizione del workshop turistico internazionale Buy Lazio, che ha preso il via oggi nella suggestiva cornice del Centro Congressi di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone in provincia di Roma, per concludersi il prossimo 17 settembre.

Si tratta di Agriturismo Poggio di Montedoro, B&B Santa Rosa Dimora Storica, Balletti Hotels & Resort, Federagit, Guest House l’Incontro Residenza Medievale, Hotel Salus Terme, Il Grillo Viaggiante, InTuscia, La Locanda della Chiocciola, La Maidalchina, Promotuscia viaggi e congressi, Stop in Italy, Tuscialand.

 

Il Buy Lazio – che quest’anno prevede la partecipazione di 70 buyer provenienti dai mercati europei e del Nord America e 136 seller del Lazio espressione dei vari prodotti turistici – è organizzato da Unioncamere Lazio, dalla Camera di Commercio Viterbo e dalle altre Camere della regione, in collaborazione con Enit, Regione Lazio, tramite l’Agenzia del Turismo, il coinvolgimento delle Associazioni di categoria di settore e il patrocinio del MIBACT.

 

“Il Buy Lazio – dichiara Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Viterbo – rappresenta un’ulteriore opportunità di visibilità e di crescita per il nostro territorio, una crescita della domanda turistica sempre più evidente nella Tuscia, che ha però bisogno di essere continuamente rafforzata e sostenuta con l’impegno dell’Ente camerale ma anche delle altre istituzioni pubbliche e le strutture private con le quali collaboriamo principalmente nel progetto Tuscia Welcome”.

 

Il programma della manifestazione  prevede venerdì 15 settembre la giornata degli incontri tra buyer e seller (domanda e offerta) gestiti attraverso la piattaforma telematica di agenda on-line, con oltre 1.500 appuntamenti tra gli operatori presenti. Terminato il workshop i tour operator presenti potranno conoscere e apprezzare le straordinarie bellezze de territorio attraverso i sei itinerari turistici tematici che si svolgeranno, nelle giornate di sabato 16 e domenica 17, nelle diverse province laziali. Per la Tuscia al gruppo di buyer sarà proposto il percorso che toccherà il borgo di Civita di Bagnoregio, Montefiascone e la Rocca dei Papi, Viterbo con la visita al centro storico e al Palazzo dei Papi, Sutri e il parco archeologico tra cui anfiteatro e Mitreo.

 

Da evidenziare che per celebrare il traguardo della ventesima edizione del Buy Lazio il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti hanno premiato il presidente di Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello, per aver contribuito in questi anni alla nascita e sviluppo del Buy Lazio, e l’ amministratore di Balletti Hotel e Resorts Luca Balletti per l’assidua partecipazione alla manifestazione.

 

Questa edizione del Buy Lazio si avvale del pieno sostegno e collaborazione del “Sistema dei Castelli Romani” composto dalla Comunità Montana dei Castelli Romani e Monti Prenestini, dal Parco regionale dei Castelli Romani, dal Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, dal GAL Castelli Romani e Prenestini e da Cna Roma Castelli.

 

 

I DATI DELLA VENTESIMA EDIZIONE DEL BUY LAZIO

 

Analisi Buyer

La ventesima edizione del Buy Lazio fa registrare la presenza di 24 Mercati Esteri per un totale di 70 Buyer partecipanti.

 

La mappa geografica di provenienza dei Buyer si configura con la seguente ripartizione: Austria 3, Belgio 2, Canada 4, Danimarca 2, Estonia 3, Finlandia 2, Francia 3, Germania 7, Irlanda 1, Lettonia 2, Lituania 2, Norvegia 1, Paesi Bassi 2, Polonia 4, Regno Unito 5, Repubblica Ceca 4, Russia 6, Slovacchia 2, Spagna 4, Svezia 3, Svizzera 1, Ucraina 2, Ungheria 2, USA 3.

 

I Buyer destination specialist (repeater), che hanno già preso parte ad edizioni precedenti e che hanno consolidato i rapporti con l’offerta del territorio, rappresentano il 36% dei partecipanti, mentre l’elevato numero di nuovi partecipanti (pari al 64% dei Buyer invitati) testimonia che sono sempre di più i nuovi operatori interessati ad avviare e potenziare la programmazione turistica nel Lazio.

 

I prodotti turistici richiesti dai Buyer partecipanti al Buy Lazio 2017, in ordine di preferenza, sono: città d’arte (23%), mare (19%), enogastronomia (18%), ambiente-natura-parchi (16%), wellness/SPA (9%), sportivo (6%), religioso (6%), congressuale (3%).

 

All’interno del prodotto turistico, i Buyer hanno espresso delle preferenze sull’offerta dei Seller che possono essere così sintetizzate: hotel 4 stelle (14%), castelli, ville e dimore storiche (14%), hotel 3 stelle (14%), tour operator incoming (10%), hotel 5 stelle (10%), trasporti (8%), agriturismi (7%). Seguono le voci DMC/PCO (6%), appartamenti/case vacanza (5%), bus operator (5%), camping (5%) e centri conferenze (1%).

 

Analisi Seller

L’offerta turistica del Lazio, in questa edizione, è rappresentata da 136 aziende, con una proposta che riesce a presentare l’intero volto turistico della regione attraverso prodotti turistici personalizzati e rispondenti alle caratteristiche delle singole realtà provinciali.

 

I territori del Lazio presentano tematiche innovative e prodotti “forti” grazie alla presenza di qualificati operatori, così suddivisi: Roma (36%) e provincia (27%), Rieti (17%), Viterbo (10%), Latina (5%), Frosinone (5%). Questi dati mettono in evidenza due aspetti fondamentali, il primo conferma che il turismo nel Lazio è rappresentato principalmente da Roma (più del 90% degli arrivi di turisti nella regione vanno a Roma), il secondo che gli operatori di Roma non si fermano ad aspettare che il turista arrivi ma sfruttano tutte le occasione, come il Buy Lazio appunto, per proporre i propri prodotti e pacchetti.

 

I prodotti turistici rappresentati dai Seller sono così articolati: città d’arte (30%), ambiente-natura-parchi (19%), enogastronomia (12%), turismo congressuale (11%), mare (10%), sport (6%), turismo religioso (6%) e wellness/SPA (5%).

 

Il Buy Lazio rappresenta un appuntamento irrinunciabile per il 56% dei Seller iscritti e, allo stesso tempo, una nuova straordinaria opportunità per il 44% di imprese che per la prima volta parteciperanno alla manifestazione in questa edizione.

 

Questa la tipologia delle imprese laziali partecipanti in ordine di categoria: tour operator (24%), hotel 4 stelle (17%), servizi turistici (11%), agriturismi (10%), ristoranti (7%), associazioni (6%), DMC (5%), hotel 3 stelle (5%), castelli e dimore storiche (3%), catene di hotel (3%), albergo diffuso (2%) country/guest house (3%), B&B (2%), appartamenti/case vacanze (2%), consorzi (1%).




Marino, arriva la Sagra dell’Uva: la città trasformata in un grande giardino del ‘500

MARINO (RM) – Si è tenuta ieri, alla presenza di numerose testate giornalistiche, delle autorità comunali e delle forze dell’ordine, la Conferenza Stampa di Presentazione del Programma promosso dal Comune di Marino per la 93^ edizione della Sagra dell’Uva, la più antica d’Italia nel suo genere, vale la pena ricordarlo. Un programma, quello messo a punto dal Direttore artistico dell’evento Massimo
Lauri, Presidente della Pro Loco Marino incaricato dall’Amministrazione Comunale, che ha risentito pesantemente dell’applicazione della circolare Gabrielli del 7 giugno scorso relativa al piano di sicurezza per l’organizzazione di eventi e manifestazioni pubbliche.
Il Sindaco Carlo Colizza ha assicurato che l’intera Sagra sarà coperta dall’occhio delle telecamere proprio a garanzia della sicurezza dei partecipanti. “Il Modello di Sagra che abbiamo voluto quest’anno – ha dichiarato il primo cittadino – è un modello con l’asta puntata in alto. Il tema sarà quello del Rinascimento con un centro storico rivalutato per l’occasione e trasformato in un grande giardino del ‘500 che accoglierà gli ospiti invitandoli a trascorrere in serenità le giornate di festa. Diciamo no all’abitudine di distruzione che in passato ha avuto dei risvolti non proprio piacevoli per la nostra città favorendo una Vetrina delle attività del territorio”.
“Operazione salotto: l’abbiamo voluta definire così – ha precisato il Direttore artistico Lauri – un’area blindata, quella intorno a palazzo Colonna e a piazza San Barnaba, ma assolutamente piacevole alla vista accompagnata da musica (e dai fantasmi dei Colonna…) e dalle degustazioni dei vini dei Produttori locali che per la prima volta si sono messi in gioco tutti insieme per offrire una immagine di eccellenza ai visitatori. Per quanto attiene all’attuazione della Circolare Gabrielli sono state previste tutte le azioni volte alla sicurezza degli ospiti e alla prevenzione di eventi che potrebbero danneggiare persone e cose. Ci sarà una Sala Operativa a disposizione di tutte le forze dell’ordine presso la Sala Lepanto dove funzionerà anche una Sala Radio sia per le informative
relative all’evento sia per le emergenze. Sono stati previsti dei varchi di accesso alla città dove i partecipanti saranno controllati e informati sui contenuti delle varie ordinanze che saranno emesse per l’occasione”.
“Non mancheranno iniziative di carattere culturale in questa Sagra che, a distanza di cento anni, prosegue ancor oggi nell’opera di valorizzazione delle tradizioni e della storia di Marino “ Così riferisce l’Assessore alla Cultura Paola Tiberi in relazione alla presentazione dei due libri “Andavamo in vacanza ai Castelli” di Maurizio Bocci e “La viticoltura a Roma e nei Castelli Romani” di Giulio Santarelli che sarà oggetto di una tavola rotonda ad hoc presso la Sala Lepanto.




Castelli Romani: un week end con i Lupi Bianchi tra Ariccia, Castel Gandofo, Grottaferrata e Nemi

CASTELLI ROMANI (RM) – Un fine settimana dedicato agli appassionati di moto, quello che sta per arrivare alle porte della Capitale nella zona dei Castelli Romani. Il Moto Club Lupi Bianchi ha infatti organizzato una tre giorni per il prossimo fine settimana all’insegna delle due ruote che toccherà le cittadine di Ariccia, Castel Gandofo, Grottaferrata e Nemi. Il tutto per far ammirare le bellezze naturali e culturali del territorio castellano e nel frattempo offrire il massimo divertimento ai soci del club.

Il programma inizia il prossimo Venerdi 15 settembre alle ore 18:00 con apertura preiscrizioni in” piazza di corte” ad Ariccia, dove alle 20 ci sarà la cena offerta dal motoclub a tutti gli extra regione. Sabato 16 settembre dalle 9 alle 13 l’apertura iscrizioni sempre ad Ariccia in “Piazza di Corte” per proseguire con il pranzo presso i punti di ristoro convenzionati. Nel pomeriggio dalle 15:15fino alle 16:45 il primo check-point a Grottaferrata in piazza del mercato (via san nilo 2) dove ci sarà la visita guidata dell’abbazia di “San Nilo”. Le due ruote faranno quindi tappa a Nemi dove dalle 17:45 alle 19:15 si terrà il secondo check point. I centauri partiranno quindi da piazza Roma per una visita guidata del centro storico di Nemi. Ritorno quindi ad Ariccia, previsto per le 20 dove i gestori delle tradizionali fraschette proporranno la cena a prezzi convenzionati. Sempre ad Ariccia alle 21:30 ci sarà un momento musicale con il concerto di “Daniele si nasce” famoso interprete di Renato Zero e spettacolo dei cabarettisti del laboratorio di Zelig “Katamura e Seguacio”. Non poteva mancare una escursione notturna nel centro capitolino prevista per le 24.15. Domenica 17 settembre l’appuntamento è a Castel Gandolfo dove dalle 9 alle 12 si terranno le iscrizioni e successivamente la visita al “lago di Albano” di Castel Gandolfo con aperitivo.




Genzano: controlli sulle scuole

GENZANO (RM) – “Oggi i nostri studenti sono tornati sui banchi di scuola. Desidero augurare loro un sereno e proficuo anno scolastico – ha commentato il sindaco Daniele Lorenzon –. Simbolo di collegamento tra generazioni, le scuole sono sempre state al centro del nostro programma: un’amministrazione virtuosa deve stimolare l’educazione e deve essere un soggetto attivo nello sviluppo dei cittadini di domani”.
“L’edilizia scolastica, la sicurezza, i certificati di agibilità sono dei temi per noi prioritari. Abbiamo messo in atto verifiche continuative sulle strutture scolastiche del nostro territorio finalizzando l’utilizzo delle risorse agli interventi più urgenti e necessari – ha aggiunto –. A seguito della forte pioggia che ha interessato tutto il territorio locale nella giornata di domenica, il nostro corpo operaio, grazie alla preziosa collaborazione del gruppo comunale volontari di Protezione civile, ha eseguito una serie di sopralluoghi e di interventi per la messa in sicurezza di strade ed edifici. In particolare, la squadra della Protezione civile si è adoperata nello svuotamento dei locali invasi dall’acqua nella palestra della scuola De Sanctis e nella zona dei gradoni del teatrino della scuola Rodari, dove però le aule sono rimaste sempre agibili”.
“Oggi il mio pensiero non può non andare al plesso Landi, che è stato privato dell’offerta formativa dello scorso anno. Come Amministrazione, ci impegneremo a mantenere un contatto costante con il ministero della Pubblica istruzione cercando di rimuovere ogni tipo di problematica”, conclude il primo cittadino.




Nemi, scuola: critiche sulla pulizia

NEMI (RM) – Critiche a Nemi per la gestione dell’allerta maltempo. A puntare il dito sulla scarsa manutenzione del territorio è la segretaria del Pd Azzurra Marinelli la quale, nella giornata di domenica, ha assistito ad una pulizia della scuola di Nemi intrapresa da genitori volontari che si sono adoperati a prestare il loro aiuto in un momento di emergenza: “Le precipitazioni di domenica – dice Marinelli – erano ampiamente previste tant’è che la protezione civile regionale ha parlato nei giorni precedenti al temporale di allerta meteo arancione. Lodevole è il fatto che ci siano stati genitori con figli al seguito che hanno aiutato a pulire la scuola da fango e detriti ma come genitore non posso accontentarmi e soprattutto non posso tollerare che un post su Facebook del sindaco Bertucci accusi di strumentalizzazione politica e polemiche coloro che invece chiedono e pretendono che le situazioni vengano affrontate con programmazione e con criterio. Insomma – continua Marinelli – è lecito per un genitore preoccuparsi dello stato di salute dei bambini? Le pulizie sono state fatte in maniera adeguata? Anche perché sono saltati diversi tombini e mi chiedo se oltre al fango nella scuola siano finite anche le acque scure. È possibile pretendere risposte adeguate? Ripeto qui non si tratta di “formalismi” ma di una questione igienico – sanitaria che ritengo essere una priorità”. Marinelli, a sua volta, invita ad evitare la strumentalizzazione politica su temi come la scuola: “La Protezione civile di Nemi di fatto non esiste sulla carta – prosegue il segretario PD – e domenica il paese era deserto, eravamo abbandonati a noi stessi, non c’era nessuno. Non si può accusare di polemica chi evidenzia le sciatterie ed io, come genitore, pretendo che le cose vengano fatte in una determinata maniera e pertanto voglio sapere come è stata pulita la scuola”