Nemi, Tersigni su immigrati: “Se arrivano migranti faremo cadere il sindaco”

NEMI (RM) – Immediata la reazione del consigliere comunale di opposizione Stefano Tersigni dopo l’articolo de L’Osservatore d’Italia “Sprar o non Sprar”  dove, tra l’altro, si evidenzia che non c’è alcuna certezza ne atto che avvalli e giustifichi le “dichiarazioni spot” del sindaco di Nemi Alberto Bertucci che forse solo nelle intenzioni avrebbe voluto aderire allo Sprar.

“Si apprende oggi – dice Tersigni – che il Sindaco di Roma Raggi, che è anche presidente dell’Area Metropolitana, chiederà all’Amministrazione Comunale di Nemi e ad altre dei Castelli Romani, l’adesione allo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) questo presumibilmente perché il Sindaco Bertucci aveva dimostrato solo l’intenzione di aderire allo Sprar. Così, come avevo annunciato in campagna elettorale – prosegue Tersigni – si cominciano ad aprire le porte di Nemi al ‘CAS’ (Centri di Accoglienza Straordinaria), in questo caso una qualsiasi struttura ricettiva presente sul nostro territorio può candidarsi ad accogliere i richiedenti asilo (il numero di immigrati salirebbe così a cento unità, secondo le quote assegnate dal provvedimento) accreditandosi direttamente presso la Prefettura, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. A Breve, anche Nemi, potrebbe soccombere al business dell’accoglienza. Inizieremo presto una raccolta firme tra i cittadini (precisamente 744 una più dei voti ottenuti nelle scorse elezioni dal Sindaco Bertucci) per mettere nero su bianco la loro contrarietà all’accoglienza e le allegheremo a una mozione di sfiducia verso il Sindaco non appena arriveranno gli immigrati. Potrei ora dire ‘io vi avevo avvisato’ ma preferisco far parlare i fatti.”




Cotral, depositi di Tolfa, Cerveteri, Civitavecchia e Blera: il reportage

Deposito di Cerveteri, autobus bruciato quest’estate non coperto con i teli contenitivi come per legge. Non risultano le vie di fuga individuali per ogni mezzo

Bagno alla turca per il personale. Sempre in promiscuità con le donne come a Blera e Tolfa

Asfalto dissestato, percolamenti

Bagno del personale obsoleto e sporco.

A Tolfa la sala del personale per 40 persone. Pavimentazione e asfalto ormai inesistente con conseguenti rischi di sversamento nel boschetto sottostante

https://www.osservatoreitalia.eu/manziana-cotral/




Nemi: Sprar o non Sprar?

NEMI (RM) – Sprar o non Sprar? Questo è il dilemma a Nemi. Eppure non c’è alcuna certezza ne atto ne risposta alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione di “Ricomincio da Nemi che avvalli e giustifichi le “dichiarazioni spot” del primo cittadino del piccolo paese delle fragole che forse solo nelle intenzioni avrebbe voluto aderire allo Sprar. Dunque rimarrebbero testimonianze frammentate, tra cui i proclami dello stesso Bertucci il quale ha addirittura deliberato in Giunta, durante la prima legislatura, l’intenzione di voler aderire allo Sprar per poi confermare, di fronte alle telecamere di Rete4, l’avvenuta adesione al progetto di accoglienza per gli immigrati, alla vigilia del voto alle trascorse elezioni comunali di Nemi.

E all’epoca fu proprio Bertucci che si mise a parlare di “terrorismo mediatico” quando, nel bel mezzo di un clima elettorale più che rovente, il candidato a sindaco di centrodestra Stefano Tersigni prometteva che si sarebbe incatenato all’arrivo dei migranti e anche che se fosse stato eletto avrebbe ritirato lo Sprar.

Dal versante di centrosinistra e del candidato a sindaco Carlo Cortuso, invece, si cercava di capire meglio in quale maniera si fosse organizzato il primo cittadino rispetto l’adesione allo Sprar. Dopo le elezioni e la riconferma del sindaco Bertucci, i dubbi dei consiglieri Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri sono aumentati a dismisura soprattutto dopo il silenzio tombale da parte dell’amministrazione comunale rispetto ad una richiesta di accesso agli atti sul “caso Sprar”.
Ora il sindaco di Roma e della Città Metropolitana Virginia Raggi, si appella al sindaco di Nemi e agli altri primi cittadini dei Castelli Romani affinchè aderiscano, anche in fretta, allo Sprar. Se è vero che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine i fatti ci raccontano di una adesione allo Sprar annunciata e sbandierata a destra e a manca ma non realizzata nel concreto. Dunque, Sprar o non Sprar? A parole si, ma sono i fatti che contano.




Albano Laziale, Urban Wins: si torna a parlare di gestione dei rifiuti

ALBANO LAZIALE (RM) – Martedì 3 ottobre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, presso Palazzo Savelli in Piazza della Costituente 1, si terrà il secondo incontro pubblico (Agorà Face to Face) del progetto europeo Urban Wins, al quale il Comune di Albano Laziale partecipa in qualità di Città Pilota. L’iniziativa, finanziata dal Programma Ricerca e Innovazione Horizon2020, si prefigge l’obiettivo di progettare e implementare piani strategici, innovativi e sostenibili per la riduzione e la gestione dei rifiuti in vari contesti urbani. Al progetto partecipano partner di sette Paesi diversi (Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Romania, Svezia e Austria). La Città Metropolitana di Roma Capitale è tra i nove partener italiani, insieme a varie Università, Istituzioni e Fondazioni. Oltre ad Albano Laziale, sono coinvolte altre sette città europee: Cremona, Pomezia, Torino, Bucarest, Leiria, Sabadell e Manresa. Durante l’Agorà di martedì prossimo si incontreranno cittadini, imprenditori, liberi professionisti e mondo dell’associazionismo e tutti gli stakeholder del territorio che diranno la loro opinione su tematiche inerenti la gestione e il ciclo dei rifiuti. Pertanto sarà promosso ed incoraggiato il confronto per creare soluzioni e promuovere schemi di consumo e produzione più sostenibili. All’Agorà di martedì prossimo, ne seguiranno altre sino alla scadenza del progetto, prevista per giugno 2019, attraverso le quali gli stakeholder potranno esprimere la loro opinione sulle tematiche inerenti la gestione e il ciclo dei rifiuti.




Marino, Santa Maria delle Mole: è nato il circolo Italia – Cuba

MARINO LAZIALE (RM) – Così come avevano preso impegno i fautori del Comitato Promotore per costituire un Circolo di Italia-Cuba a Marino, sono riusciti nel loro intento. Dopo pochissime settimane – incluse le vacanze
estive – Giovedì 28 settembre, presso lo spazio espositivo del BarMameli a S. Maria delle Mole, è stato costituito il Circolo di Marino della Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba. E’ stato
intitolato, per scelta assembleare, a Gino Donè, il partigiano veneto che fu l’unico europeo a partecipare allo sbarco del Granma a Cuba e sostenne per tutta la vita la Rivoluzione.
L’Assemblea costitutiva, oltre gli adempimenti, è stata occasione per affrontare alcuni pilastri su cui si fonda l’attività dell’Associazione. Si sono presi impegni immediati come quelli della partecipazione a due grandi iniziative romane di taglio nazionale e internazionale. Una il 7 ottobre dove a San Lorenzo sarà posto un monumento (targa marmorea) a memoria di Ernesto Che Guevara di cui ricorre il cinquantesimo della morte.
L’altra, sempre in ricordo di Ernesto Che Guevara, è la serata all’Auditorium Parco della Musica in Roma, dove si svilupperà una rappresentazione fatta di presenze di spettacolo, di cultura, di politica internazionale.
Alla presenza di sette ambasciate latino-americane; di attori del calibro di Elio Germano, di Victor Dreke, Comandante della Rivoluzione cubana e vice comandante (e guardia del corpo) del Che nella missione segreta in Congo.
Per l’attività del Circolo, come indicato dal neosegretario eletto, Mauro Avello, si concentrerà, oltre che a rafforzare immediatamente la consistenza delle adesioni, anche nella preparazione nelle prossime settimane di uscite pubbliche per far conoscere il tema principale e sostanziale della missione dell’associazione: abbattere la rete di menzogne dei media asserviti ai poteri del capitalismo internazionale e dell’imperialismo americano; illustrare le realizzazioni, il funzionamento e le debolezze della società socialista cubana; denunciare i crimini internazionali che si nascondono dietro le “misure economiche” del blocco statunitense che di fatto coinvolge quasi interamente l’economica internazionale contro Cuba.
Mauro Avello, interpretando la volontà del neonato circolo, ha espresso la volontà di rivolgersi a molta parte dell’area dei Castelli romani; invitando perciò chi risiede nei comuni castellani e condivide – come recita l’articolo 1 dello Statuto – le finalità dell’associazione che “è l’organizzazione democratica delle persone che
vogliono operare, nel rispetto della Costituzione italiana, per los viluppo dei rapporti internazionali di amicizia, di solidarietà e di cooperazione con il popolo cubano e i suoi legittimi rappresentanti, nel rispetto
della Costituzione della Repubblica di Cuba.”, di contattare il circolo per sostenere e aderire al circolo, all’associazione Italia-Cuba.
L’assemblea, dopo una esauriente relazione del vicepresidente nazionale dell’associazione, Marco Papacci; e dopo interventi dei presenti, si è conclusa con l’elezione a segretario di Mauro Avello, e del Tesoriere Giorgia Galli. Tra i partecipanti all’assemblea, significative presenze di neoiscritti come il segretario PCI, Stefano Enderle e l’esponente di MdP, Mirko Laurenti.
Per contatti immediati i riferimenti sono la sede del circolo c/o Bibliopop “G. Rosati” di S. Maria delle Mole
in via S. Pellico, 12. E-mail: circolo.italiacuba.marino@gmail.com . Cell. 3333166588



Nemi, accoglienza migranti: ecco il bluff dello Sprar

NEMI (RM) – La sindaca di Roma e presidente dell’Area Metropolitana Virginia Raggi chiederà all’Amministrazione Comunale di Nemi e ad altre dei Castelli Romani, di aderire allo Sprar Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. L’iniziativa fa parte del “Modello Roma” proposto dal ministro Minniti dopo il clamore degli sgomberi che hanno messo la capitale al centro di forti polemiche. Di fatto è un invito, rivolto alle diverse Amministrazioni, a rivedere le proprie posizioni riguardo allo strumento di accoglienza, l’adesione allo SPRAR è infatti volontaria.

“Oggi abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. – dichiarano in una nota i due consiglieri di opposizione Patrizia Corrieri e Carlo Cortuso – La realtà – prosegue la nota – va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.”

Durante la scorsa campagna elettorale di Nemi l’attuale primo cittadino aveva rilasciato delle dichiarazioni in cui asseriva che il Comune aveva avviato le procedure di adesione allo Sprar e che al massimo si sarebbero ospitate due, tre famiglie di migranti. “Cosa ci raccontano questi fatti? – Commentano ancora Corrieri e Cortuso – Che Nemi, a tutt’oggi, non ha aderito allo SPRAR, nonostante le dichiarazioni contrarie del Sig. Bertucci nel corso della campagna elettorale. Ricordate? In più occasioni aveva affermato che il comune di Nemi aveva avviato le procedure per partecipare al Sistema di Protezione che avrebbe destinato a Nemi non più di otto-dieci richiedenti asilo. Naturalmente a chi gli faceva osservare che i termini del bando per l’adesione stavano per scadere (giugno 2017) e che nulla era stato fatto, venivano rivolte le accuse di sciacallaggio e opportunismo.”

Era stata presentata una richiesta di accesso agli atti da parte del gruppo “Ricomincio da Nemi” per verificare se l’amministrazione comunale avesse aderito o meno allo Sprar: “In vista della scadenza di un secondo bando di adesione (settembre 2017), – dichiarano i due consiglieri di opposizione – come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” avevamo presentato una richiesta di accesso agli atti relativa alla presunta adesione del comune di Nemi allo SPRAR (27 giugno 2017). Risultato? Un silenzio assordante! Volevamo capire quali procedure erano state avviate. Nulla. Abbiamo, successivamente, protocollato un sollecito della nostra richiesta (4 agosto 2017), ma anche in questo caso nessuno ha ritenuto opportuno rispondere. Dopo una serie di pressioni e insistenze, abbiamo finalmente ottenuto delle risposte dal Segretario Comunale. Indovinate? A tutt’oggi l’adesione allo SPRAR del comune di Nemi non esiste. Non esiste nessuna procedura, non esiste nessuna concertazione con le associazioni territoriali, non esiste nessuna volontà. Niente di niente. Ed ora arriva la pressione dell’Area Metropolitana. E, come al solito, il Sig. Bertucci deciderà di far decidere ad altri le sorti di Nemi e dei suoi cittadini. Sempre che lo SPRAR non si trasformi “inaspettatamente” in un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria), nel qual caso una qualsiasi struttura alberghiera presente sul nostro territorio può candidarsi ad accogliere i richiedenti asilo (in questo caso il numero salirebbe a cento unità, secondo le quote assegnate dal provvedimento) accreditandosi direttamente presso la Prefettura, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. È l’ennesima occasione mancata: ad una gestione ordinata e controllata del fenomeno, il Sig. Bertucci – concludono i due consiglieri di opposizione al Comune di Nemi – ha preferito farsi sommergere dall’incapacità e dalla superficialità proprie scegliendo, colpevolmente, di non scegliere.”

Abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. La realtà va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.

 




Frascati: c’è attesa per l’assegnazione del premio Livio Gratton

FRASCATI (RM) – Sabato sarà assegnato il Premio Livio Gratton. Si terrà sabato 30 settembre 2017 alle ore 17,30 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, il Premio Livio Gratton, giunto alla tredicesima edizione. Si tratta di un premio biennale assegnato da una giuria internazionale alla tesi più meritevole di Dottorato di Ricerca in Astronomia o Astrofisica, realizzata nell’ultimo biennio in un istituto di ricerca italiano.

Al termine della cerimonia di consegna si terrà la conferenza pubblica dal titolo “Osservatori astronomici: uno sguardo sull’universo tra presente e futuro”, il cui relatore Alessandro Marconi è stato il vincitore nel 1999 della IV edizione del Premio Gratton.
«Grazie all’impegno della Famiglia e dell’associazione Eta Carinae, il Premio Livio Gratton è oggi un riconoscimento importante a livello nazionale che mette Frascati al centro della ricerca in  astronomia e astrofisica – dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Il Premio inoltre contribuisce in concreto alla crescita di nuovi studiosi e ricercatori, come dimostra la conferenza scientifica che quest’anno sarà tenuta da Alessandro Marconi, vincitore di una delle passate edizioni. Questo è senz’altro un motivo di vanto così come lo è sapere che molti dei premiati stanno
lavorando in strutture scientifiche italiane, concorrendo al progresso dell’astronomia».
Il premio è l’unico dedicato all’Astronomia in Italia. È stato concepito non solo come evento commemorativo, ma anche come contributo alla creazione di istituzioni culturali permanenti, volte a connotare e qualificare il territorio dei Castelli Romani. Si propone inoltre di facilitare l’inserimento di giovani ricercatori nelle strutture di ricerca nazionali con l’intenzione di attenuare la “fuga dei cervelli”.
Il Premio Livio Gratton è promosso e organizzato dall’Associazione Eta Carinae, in collaborazione con l’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” e l’Associazione Frascati Scienza, con il patrocinio del Comune di Frascati e di INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), e con il contributo della famiglia Gratton.




Nemi, ratto morto vicino alla scuola: bambini a rischio

NEMI (RM) – Un topo morto nell’area del plesso scolastico di Nemi. Una immagine, scattata il 26 settembre 2017, che parla da sola e che fa ricordare l’ultimo appello della segreteria del PD locale Azzurra Marinelli dopo il maltempo quando ha chiesto se fossero stati presi tutti i provvedimenti necessari per le pulizie del plesso dopo l’inondazione di fango, detriti e acqua sporca.

La fotografia fa capire chiaramente che urge un intervento di derattizzazione e che i bambini sono esposti a rischi di carattere igienico – sanitario.

Non risultano, almeno consultando l’albo pretorio, interventi di derattizzazione recenti da parte del Comune di Nemi. Una storia che fa ricordare lo spiacevole episodio del gennaio del 2014 quando i docenti segnalarono deiezioni di animali, ci fu un intervento della Asl che provvedette ad emettere delle prescrizioni e disinfezione con derattizzazione che poi fu fatta dal Comune ma non mancarono le polemiche per le modalità di gestione dell’emergenza.

Adesso c’è una fotografia che parla chiaro: un ratto morto molto grosso che giace vicino alla scuola di Nemi. Ci si augura che anziché accusare di strumentalizzazione chi fa emergere le situazioni si provveda a programmare una sanificazione del plesso al fine di tutelare lo stato di salute dei bambini




Ciampino: sequestrato pesce venduto come “locale” e invece veniva dall’Oceano Atlantico

CIAMPINO (RM) – Il Comando di Polizia Locale, nell’ambito dei controlli a tute la del consumatore, ha posto sotto sequestro (e successivamente donato in beneficenza) ​diverse quantità di pesce posto in vendita come pesce “locale”, risultato poi essere stato pescato alcuni giorni prima nei mari dell’Oceano atlantico.
I controlli sono stati disposti dal Comandante su tutti i banchi di vendita del pesce nei mercati giornalieri e nel mercato settimanale, al fine di verificare se durante il cosiddetto “fermo pesca” (che stabilisce lo stop delle attività di pesca nazionale nei periodi estivi) fosse stato posto in vendita del pesce reclamizzato come locale, e quindi di maggiore qualità, senza che lo fosse.
Come la frutta e la verdura, infatti, anche il pesce segue una stagionalità e ci sono periodi, come quello estivo, in cui molte specie sono in una fase riproduttiva. Il Governo, per tutelare i nostri mari, blocca le attività di pesca lungo tutta la Penisola per circa sei settimane a rotazione (nel mar Tirreno da Civitavecchia verso sud il blocco è attivo sino al 10 ottobre). Il fermo pesca 2017 si applica in particolare alla pesca con reti a strascico, reti divergenti e reti volanti.
Nei controlli effettuati oggi, in un caso è stato accertato come una partita di merluzzi, pescati in Oceano Atlantico, venivano venduti con l’etichetta di “merluzzo di Gaeta” ad un prezzo notevolmente più basso del prezzo dei merluzzi pescati nei mari locali, cosa particolarmente “attraente” per i clienti. In un altro caso – in un banco diverso – una partita di sogliole pescate al nord dell’Olanda venivano vendute come “pescato zona fao 37”, ovvero pescato locale, in questo caso messe in vendita al prezzo di quelle effettivamente pescate nei mari locali, mentre quelle pescate all’estero hanno un valore di mercato molto inferiore.
La merce posta sotto sequestro è stata destinata – dopo il controllo sulla stessa – in beneficenza alla associazione Arca Il Chicco, particolarmente attiva sul territorio comunale per l’attività in favore di disabili mentali, e riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Nessuna irregolarità è stata riscontrata negli altri banchi.



Marino: “Cappuccetto rotto” arriva in teatro

MARINO (RM) – Sabato 14 ottobre alle ore 21 l’auditorium Monsignor Grassi di Marino (via Garibaldi 54) sarà il proscenio di una grande prima. Va in scena “Cappuccetto Rotto”,  un recital del maestro Mario Alberti nasce da un progetto presentato e messo in piedi con l’associazione  “Famiglie e Gnosis Insieme Onlus – Nuova Linfa” grazie a un intenso e significativo laboratorio teatrale tenutosi presso la sede della Gnosis cooperativa sociale onlus, specializzata nell’ambito della cura, riabilitazione e reinserimento di persone – per lo più giovani –  con patologie mentali.
Co-organizzatrice dell’evento anche la Chiesa Valdese che ha potuto finanziare l’iniziativa grazie ai fondi dell’8 per mille.
Un progetto  che nasce, dunque, dalla comunione di numerose realtà e al quale hanno voluto dare la loro adesione morale, attraverso il patrocinio, anche il gruppo marinese della Caritas e il Comune di Marino (Roma).

LO SPETTACOLO – “Cappuccetto Rotto” è un  atto unico con testi e arrangiamenti originali che vede la partecipazione di trenta interpreti costituiti da: volontari, operatori, psicologi, psichiatri e ospiti della cooperativa Gnosis, in un perfetto connubio tra una messa in scena teatrale e un musical. Ispirata alla fiaba di Perrault, l’opera teatrale analizza e commenta alcuni fatti di cronaca quotidiana, come il bullismo, il disagio sociale, i conflitti familiari, per citare solo alcuni aspetti dell’opera che già dalla locandina annuncia proprio come la favola diventi un fatto di cronaca.

GLI ORGANIZZATORI  – Tra gli attori in scena, come detto, anche dei genitori che interpreteranno illoro ruolo più naturale come fa e spiega il presidente di Nuova Linfa, Paolo Angelini, tra i familiari che vedremo in scena :“Mi sono lanciato in questa esperienza del teatro realizzata con molta professionalità e con l’obiettivo di creare un contatto sempre maggiore delle persone con l’esterno, con la società che è l’elemento ulteriore. L’Associazione Nuova Linfa, in questo senso, è veicolo utile anche a raccogliere fondi per migliorare ulteriormente la qualità della vita degli ospiti. Noi d’altra parte, come è naturale che sia, pensiamo molto a quello che è il “dopo di noi”. In questo senso quando termina il periodo terapeutico e riabilitativo bisogna chiedersi di cosa c’è bisogno dopo. Da un anno, per esempio, abbiamo inserito tre persone, che hanno ultimato il percorso in Comunità,, a lavoro in una multinazionale. Stanno condividendo un appartamento e le famiglie stanno dando tutto il supporto per poter replicare questa esperienza anche con altri ragazzi. Perché il vero obiettivo resta proprio l’inserimento nella società”.
“Le attività del teatro e della musica del resto – aggiunge Bruno Pinkus, responsabile clinico dei progetti terapeutico- riabilitativi  Gnosis  – aiutano le persone a ricostruire relazioni sociali, a stare insieme e a immettersi nuovamente nella società esterna. In questo senso, è bene sottolineare sempre che la compagnia teatrale stessa è mista ed è composta da persone in comunità assieme a familiari, amici.  D’altra parte Gnosis ha promosso, stimolato e incentivato la nascita dell’associazione collaterale proprio perché degli utenti, delle persone che sono nel percorso di cura e riabilitazione prendessero più facilmente parte ai progetti come protagonisti e in questo caso attori e musicisti che compongono lo spettacolo.
Il punto importante di questo lavoro, grazie al preziosissimo contributo artistico ed umano del maestro Mario Alberti e di Martina Nasini con l’associazione La Terzina, è che la rappresentazione è il prodotto di un lavoro di gruppo, partito da un processo di conoscenza diretto delle persone ed arrivando a dare vita ad una sorta di teatro patologico, in una co-costruzione fondamentale per le persone che vivono il disagio e che in questo contesto vengono considerate “persone”.
La durata dello spettacolo è di un’ora e mezza circa, l’ingresso è libero




Genzano, il sindaco Lorenzon su uscita Rimini: “Non c’era intenzione di colpire la storia del mio paese”

GENZANO (RM) – Una frase di troppo finita nel calderone di una polemica: Lorenzon a Rimini ha inteso denunciare un “sistema incancrenito” ma è finito per essere accusato di aver colpito i dipendenti comunali. Per questo motivo, ai fini di fare chiarezza, il sindaco di Genzano ha inviato una nota: “In questi giorni stiamo ultimando la riorganizzazione del personale in un’ottica di ottimizzazione delle risorse presenti. Una scelta che può sembrare impopolare, ma che in realtà abbraccia la nostra visione di medio-lungo termine che punta a portare un miglioramento del servizio offerto al cittadino.

Credo che il confronto e la partecipazione siano fondamentali per portare avanti questo nostro progetto: solo con la concertazione e la condivisione è possibile gestire questa complessa fase di passaggio che stiamo affrontando. È per questo motivo che dopo aver ascoltato le istanze dei dirigenti ho pianificato una serie di incontri con i dipendenti, che vedrò uno per uno già dalla prossima settimana, per meglio comprendere le loro esigenze e tradurle per quanto possibile in azioni concrete che consentano loro di lavorare con serenità. Da parte mia e dei consiglieri di maggioranza c’è la massima disponibilità alle istanze presentate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che li rappresentano.

I progetti dell’amministrazione vanno avanti grazie al prezioso lavoro che gli uffici svolgono quotidianamente, ed è per questo che siamo fermamente convinti che occorre essere intransigenti con coloro che non svolgono il proprio dovere. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: saremo inflessibili nel controllare l’operato dei dirigenti, delle posizioni organizzative, di tutti i dipendenti. Vogliamo organizzare il lavoro con un calendario preciso da rispettare che deve riportare tempistiche, modalità e compiti ben precisi da assolvere per ogni soggetto coinvolto.

Chi ama e conosce Genzano sa bene che la macchina amministrativa ha delle storture che è arrivato il momento di aggiustare. Nelle parole pronunciate a Rimini non c’era l’intenzione di colpire in maniera generalizzata i dipendenti comunali o la storia del mio paese, ma soltanto di denunciare un sistema incancrenito. Continueremo a lavorare giorno dopo giorno nell’interesse della collettività”. Lo dichiara il Sindaco di Genzano di Roma, Daniele Lorenzon.

Ecco invece la nota dei consiglieri Pd di Genzano di Roma che ha fatto scaturire la critica e conseguente reazione del sindaco genzanese:

“Un triste e volgare siparietto quello messo in scena dal Sindaco Lorenzon durante l’adunata grillina di Rimini dove, chiamato a raccontare i grandi successi della sua amministrazione, non ha saputo fare altro che diffamare la storia del paese di cui si fregia del titolo di primo cittadino, la sua comunità e la stessa amministrazione che rappresenta. Capiamo perfettamente che se avesse provato a descrivere lo stato in cui versa Genzano dopo più di un anno di sapienti cure a cinque stelle, difficilmente avrebbe potuto strappare qualche applauso. Di certo non ci aspettavamo che davanti alla folla di adepti del M5S il Sindaco provasse a spiegare come la sua Giunta sia riuscita a produrre un bilancio di previsione con stime errate per oltre un milione di euro, o a quanto ammontino i tagli ai fondi per i servizi sociali, o di come abbia descritto lo stato in cui versa l’amministrazione il Vice Sindaco dimessosi da appena un mese, ma troviamo veramente intollerabile la derisione e lo spregio mostrati per la storia amministrativa di un paese da sempre eccellenza del territorio dei Castelli Romani. Conosciamo a memoria il disco rotto di accuse campate in aria rivolte al passato, e sebbene sia quantomeno stucchevole che dopo oltre un anno di governo il Sindaco non sia in grado di esporre altro, è inammissibile che venga denigrata la storia di cui un’intera comunità è orgogliosa. Una vera e propria caduta di stile poi le parole rivolte verso il personale della sua stessa amministrazione, arrivando a metterne in discussione la professionalità e la diligenza utilizzando una battuta di dubbio gusto (ideata d’altronde dal suo capo-proprietario). Se il Comune di Genzano di Roma non riesce più a svolgere correttamente neanche l’ordinaria amministrazione, come dimostrano i ripetuti episodi di disservizi susseguitisi nell’ultimo anno, le colpe sono da attribuire in capo a chi avrebbe il compito di dirigere la macchina amministrativa. Invitiamo caldamente il Sindaco a chiedere scusa al personale dell’amministrazione comunale e a tutti i genzanesi per la sceneggiata messa in piedi e a dar prova di questa sua loquacità in Consiglio Comunale e nelle sedi istituzionali preposte dove, stranamente, a malapena riesce a pronunciare gli argomenti all’ordine del giorno”.