Castel Gandolfo: nuovo segretario per il circolo Pd

CASTEL GANDOLFO (RM) – Alessandro Staccone è il nuovo segretario del PD di Castel Gandolfo. Così si è deciso al congresso del 23 ottobre, quando il nuovo segretario, con una lista unitaria, è stato votato all’unanimità. La giovane segretaria uscente, Francesca Barbacci Ambrogi dopo aver ringraziato militanti e cittadini per il sostegno dimostratole durante il suo mandato, ha assicurato che il suo successore, ugualmente giovane e preparato, persisterà sulla linea di coesione e sinergia al fine di mantenere un partito unito e collaborativo.

”Grazie a chi in questi giorni ha creduto in me con fiducia insieme con la segretaria del nuovo circolo che ringrazio sin da ora per la disponibilità e l’impegno che metteranno nei prossimi anni, – ha dichiarato il neo segretario del partito Demovratico di Castel Gandolfo – dovremo rimboccarci le maniche – ha aggiunto Staccone – e metterci, come sempre, al servizio della nostra comunità. Voglio un partito ricco di idee e progetti, che li persegua, che punti sempre più allo sviluppo del nostro territorio ed alla creazione di sinergie tra tutti i protagonisti della nostra città”.

Il nuovo direttivo Pd della cittadina castellana è perciò composto da Francesco Tomò, Patrizia Graziani, Massimo Zega, Paola Ursi, Erminio Barbacci Ambrogi, Enza Del Vecchio, Sebastiano Ilari, Clara Borri, Davide De Maina, Federica Mariotti, Nicola Bavaro, Daniela Viselli, Ciro Sannino e Silvia Ruggeri.

Per quanto riguarda le elezioni provinciali del PD risultano eletti: Francesca Barbacci Ambrogi, Giancarlo Ruggeri, Massimo Zega, Milvia Monachesi, mentre due voti per la lista “Democrazia Territorio e Partecipazione” ed un voto per la lista a supporto dello sfidante Vincenzo Marcorelli.

Gianpaolo Plini




Sgominata banda di aguzzini tra Roma, i Castelli Romani, l’Abruzzo e la Sicilia

ROMA – Smantellata una banda di violenti strozzini tra Roma, i Castelli Romani, l’Abruzzo e la Sicilia. L’indagine – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma – è nata dagli sviluppi investigativi che portarono alla liberazione di un cittadino albanese, sequestrato agli inizi dell’anno dopo essere caduto nella trappola degli aguzzini a cui doveva restituire i soldi di un prestito.

La vittima fu segregata e picchiata finché non venne liberata, dopo 3 giorni di prigionia, grazie ad un blitz dei Carabinieri che riuscirono a individuare il nascondiglio dei sequestratori in un casolare abbandonato nelle campagne di Albano Laziale.

 

L’operazione è scattata all’alba di ieri mattina quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (e diverse perquisizioni) tra Tor Bella Monaca, Albano Laziale, Nuoro e Teramo per i reati di usura, estorsione, lesioni personali, favoreggiamento e detenzione fini spaccio di sostanze stupefacenti a carico di quattro cittadini albanesi e un italiano.

 

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della D.D.A., scaturisce da una complessa attività investigativa nata a seguito del sequestro di persona a scopo estorsivo ai danni di un cittadino albanese residente nel circondario Preneste. L’uomo, vessato da tempo per un debito di usura, alla fine di gennaio scorso fu malmenato e sequestrato per quattro giorni all’interno di un casolare di Albano Laziale; durante la prigionia, la vittima, con la scusa di dover chiamare un suo amico per farsi portare denaro contante, contattò un Carabiniere del Nucleo Operativo di Palestrina al quale chiese sibillinamente aiuto, di talché scattò immediatamente il blitz che portò alla liberazione del sequestrato e all’arresto di due cittadini albanesi del quintetto criminale. L’uomo riportò trenta giorni di prognosi per le botte subite durante la sua prigionia.

Subito dopo i due arresti scattarono le indagini coordinate dalla D.D.A. di Roma, caratterizzate da lunghi mesi di intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, pedinamento e accertamenti vari durante i quali la vittima, costretto a cambiare più volte il proprio domicilio, subì pressanti minacce finalizzate alla ritrattazione della sua versione dei fatti. L’attività investigativa ha portato così alla luce gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico del gruppo criminale, età media di trent’anni, tutti già colpiti da pregiudizi di polizia di vario tipo, tutti assicurati alla giustizia eccetto uno dei cittadini albanesi tuttora latitante. Tra i reati contestati, la violenza e minaccia per costringere a commettere un reato e lo spaccio di sostanze stupefacenti in quanto nel corso dell’attività è stato accertato che uno degli arrestati acquistava periodicamente sostanza stupefacente del tipo marijuana da una serie di fornitori al fine di cederla a terzi.

 




Centro Psicologia Castelli Romani: l’autunno in tavola. Consigli nutrizionali

ALBANO LAZIALE (RM) – L’autunno è una stagione meravigliosa: le temperature sono ideali per permetterci di fare qualsiasi attività (passeggiate, attività sportive, escursioni), i paesaggi autunnali offrono scorci e colori mozzafiato mentre madre natura ci offre i suoi frutti migliori proprio in questo periodo dell’anno! Sarebbe un peccato non approfittarne!

Le nostre abitudini alimentari non dovrebbero essere sempre le stesse durante tutto l’anno: dobbiamo necessariamente cambiarle in base alle primizie di stagione. Vorrei pertanto aiutarvi a costruire un menù equilibrato *a portata di autunno*!

Partiamo con la prima colazione, un pasto importantissimo che nessuno dovrebbe permettersi di saltare. La maggior parte di noi consuma la propria colazione in modo molto veloce, senza considerarlo un vero pasto. Questo è un errore che spesso rimprovero ai miei pazienti: la colazione ha un’importanza paragonabile a quella del pranzo e della cena, pertanto non saltiamola!

Qualche suggerimento utile? La colazione autunnale per me deve iniziare con qualcosa di caldo: una tazza di tè rosso o un buon tè verde oppure una tisana ai frutti rossi. Si potrebbe proseguire con una fetta di pane integrale o pane di segale o di farro con un velo di ricotta di pecora. A questo tipo di colazione aggiungerei solo un piccolo frutto, tipicamente autunnale, ad esempio un grappolo d’uva. Se non gradite la ricotta potrei proporvi in alternativa qualche fettina di prosciutto crudo Dop (che per legge è senza conservanti come nitriti o nitrati) oppure un paio di fette di Salmone selvaggio affumicato. Abbinando una manciata di frutta secca come nocciole o mandorle avrete la vostra colazione completa, bilanciata e saziante.

Siete invece degli amanti della colazione dolce? Vi propongo il porridge (in inglese) o zuppa d’avena, ricetta quasi sconosciuta in Italia ma che sta spopolando in giro per il mondo. Il porridge è una ricetta tipicamente anglosassone a base di fiocchi di avena cotti nel latte (preferibilmente vegetale). Per prepararlo basta mescolare in un pentolino qualche cucchiaio di fiocchi d’avena con una tazza di latte e cuocere tutto finché il composto non diventa cremoso. Si possono aggiungere poi frutti di bosco o mele cotte con la cannella, o anche gocce di cioccolato, cacao, uvetta e frutta secca. Il porridge può essere dolcificato a piacere con miele o sciroppo d’acero, anche se non vi consiglio di farlo. Un porridge tipicamente autunnale? Porridge con mela e cannella, arricchito con scaglie di cioccolato fondente all’85% e una granella di mandorle! Un vero carico di energia e gusto per affrontare l’intera mattinata lavorativa!

Se dovessimo aver voglia di un dolce?  Una fetta di torta alla zucca o di castagnaccio toscano sono l’ideale!

Proseguiamo con la programmazione della nostro menù autunnale, senza dimenticarci degli spuntini!

In questa stagione dobbiamo fare il pieno di Vitamina C, la quale rafforza il sistema immunitario, proteggendo dai malanni stagionali. La vitamina C è ampiamente presente in frutta e verdura; classicamente la si identifica con gli agrumi, ma in realtà non sono questi i frutti che ne contengono il maggior quantitativo, bensì i kiwi! La vitamina C degli agrumi si concentra nella scorza (130 mg), mentre è significativamente di meno nel succo spremuto: 24-50 mg. Un kiwi contiene invece 85 mg di vitamina, che di per sé sarebbe sufficiente a coprire la razione raccomandata (per l’adulto è di 60 mg, 35-50 mg per il bambino). Pertanto facciamo gli spuntini a base di frutta fresca, principalmente kiwi e agrumi. Non dimentichiamoci del melograno, ricchissimo di antiossidanti e dalle comprovate proprietà antitumorali.

Il pranzo merita la giusta attenzione in quanto è il pasto centrale della giornata. Cerchiamo di privilegiare condimenti leggeri, mettiamo da parte i sughi di carne e concentriamoci invece sui condimenti a base di verdure! Qualche esempio? Non può mancare sulla tavola autunnale il risotto con la zucca oppure con i funghi porcini. Tra qualche settimana entreranno nel pieno della loro stagione cavolo cappuccio, broccolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cavolo nero, Verza: appartengono alla famiglia delle Crucifere e sono ricchi di Vitamina C. Utilizziamo queste meravigliose verdure per condire i nostri pranzi in ufficio. Un abbinamento che consiglio spesso: farro con broccoli e una manciata di pinoli oppure orzo con cavolfiore e uvetta.

La cena è il pasto conclusivo della giornata, per questo motivo non dovrebbe appesantirci troppo, soprattutto se andiamo a metterci a letto subito dopo. Innanzitutto, dato che le giornate tenderanno ad essere sempre più corte, il mio consiglio è quello di consumare la cena per tempo, ovvero tra le 19.30 e le 20.30. Questo ci permetterà una digestione ottimale ed eviterà risvegli notturni causati da una cattiva digestione.

La sera posso darvi il via libera su zuppe di cereali (farro, orzo, riso, avena) e legumi (ceci, fagioli, lenticchie, cicerchie), da consumare almeno un paio di volte a settimana. Il pesce non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole, almeno un paio di volte a settimana. Vi consiglio di preferire pesce mediterraneo, di taglia piccola e preferibilmente pescato: questa tipologia di pesce, a differenza di quello allevato, ha delle proprietà nutrizionali di gran lunga superiori. Per quanto riguarda la carne, è da preferire la carne bianca di pollame: pollo, tacchino, faraona, gallina, coniglio. La carne rossa è da limitare a una/due volte a settimana. È consigliabile acquistare carne allevata all’aperto per i valori nutrizionali di gran lunga superiori rispetto alla carne di allevamento intensivo e per l’assenza di residui di fitofarmaci nella parte muscolare e lipidica. Per ovviare ai costi maggiori della carne biologica, si consiglia di acquistare tagli minori, ad esempio le ali di pollo, le cosce e sovracosce di pollo e tacchino. Anche per la carne rossa non intestarditevi a cucinare solo bistecchine e filetto: esistono tagli minori molto buoni e poco costosi: l’ossobuco e il biancostato, la spalla, il fiocco e lo scalfo. Necessitano di tempi di cottura maggiori rispetto alla bistecca, ma risulteranno ugualmente gustosi e molto saporiti.

Ricordiamoci inoltre di idratarci a sufficienza: un adulto dovrebbe bere minimo 1,5 litri di acqua al giorno. Siete sicuri di farlo? Tè e tisane possono venire in nostro soccorso in questo caso, l’importante è che non siano zuccherate (altrimenti è meglio non berle)! Concediamoci pertanto una tazza di tè verde (preferibilmente sotto forma di foglioline piuttosto che filtri) a metà mattinata o una tisana ai frutti di bosco nel pomeriggio. Inoltre, cosa c’è di meglio che concludere la giornata con una bella tazza di camomilla fumante?

Dott.ssa Elisa De Filippi

Piazza Pia 21, 00041 Albano Laziale

Tel. 3204604812 – Email: defilippielisa@gmail.com

www.centropscicologiacastelliromani.it

 

 




Castel Gandolfo: inaugurata nuova farmacia a Pavona Laghetto

CASTEL GANDOLFO (RM) -Nuova farmacia per gli abitanti di Castel Galdolfo. La struttura è stata inaugurata oggi sulla via Nettunense, vicino al Bar Raponi. “Ai titolari e a chi vi lavorerà i migliori auguri di un proficuo lavoro nella certezza che si troveranno molto bene a Pavona Laghetto, – ha dichiarato il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi sul proprio profilo Fb – una comunità che già li ha accolti con simpatia per il servizio molto utile che offriranno al quartiere!”

 

 




Nemi, navi di Caligola: trovato a New York un preziosissimo mosaico

NEMI (RM) – Torna a Nemi un preziosissimo frammento di una delle due navi di Caligola. Si tratta di un pezzo che componeva il mosaico del ponte di comando. Il reperto si trovava a New York presso la collezione privata di un’italiana residente negli Stati Uniti.

A darne l’annuncio direttamente il ministro della cultura Dario Franceschini che ha fatto sapere, inoltre, che oltre allo straordinario reperto ritorneranno in Italia anche altri ritrovamenti tutti provenienti da scavi clandestini o furti avvenuti nel nostro paese.

“Gli Stati Uniti d’America hanno restituito oggi all’Italia diversi beni archeologici provenienti da scavi clandestini o frutto di furti avvenuti nel nostro Paese” ha detto Franceschini durante la conferenza stampa che si è tenuta al Consolato Generale d’Italia di New York.

Il ministro ha spiegato che grazie alle indagini portate avanti dal comando dei carabinieri dei beni culturali, le autorità statunitensi hanno restituito all’Italia, insieme al prezioso frammento di mosaico della nave di Caligola anche “due vasi a figure rosse del V-IV secolo avanti Cristo, monete, libri antichi e manoscritti”.

Il frammento di mosaico con serpentino e porfido, risalente al II secolo d.C., era stato rubato nel secondo dopoguerra dal Museo delle Navi Romane. I carabinieri lo hanno individuato e hanno fornito al Procuratore distrettuale di New York le prove necessarie al sequestro.

 




Nemi, accoglienza migranti: Tersigni presenta una mozione su SPRAR e CAS

NEMI (RM) – Mozione con richiesta di voto da parte del Consiglio comunale sul tema dell’accoglienza ai migranti quella presentata ieri 19 ottobre dal consigliere di opposizione di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni. Tersigni, attraverso la mozione, chiede alla massima assise di Nemi di impegnarsi riguardo il rispetto della proporzionalità, di persone accolte in base al numero della popolazione residente e quindi che non si possano superare le 6/8 unità, in caso di adesione allo SPRAR da parte dell’amministrazione comunale e che in nessun caso si possa verificare l’apertura di un centro di accoglienza straordinario (CAS) sul territorio del Comune di Nemi. “Con la mozione che ho presentato oggi – ieri 19 ottobre 2017 Ndr. – e che andrà in votazione al prossimo Consiglio comunale – dichiara il consigliere di Insieme per Nemi – si farà finalmente luce sulla questione dell’accoglienza degli immigrati nel Comune di Nemi.”

Tersigni fa poi riferimento a una delibera di Giunta comunale – la n. 28 del 17/03/2017 – dove il Sindaco e la Giunta palesano l’intenzione di aderire al bando SPRAR. Intenzione che fino ad oggi sembrerebbe non essere stata ancora formalizzata. “Se il contenuto di questa Delibera è veritiero – prosegue Stefano Tersigni – così come lo sono le dichiarazioni pubbliche del Sindaco che rassicurano la cittadinanza confermando che il rischio CAS (Centro di Accoglienza Straordinario e quindi 100 immigrati sul nostro territorio) non sussiste e che la volontà della maggioranza è solo quella di aderire allo SPRAR con il conseguente invio di 6/8 immigrati, non avranno certamente problemi a votare a favore di questa mozione che pone due paletti fondamentali al discorso accoglienza e che rientrano in quello che il Sindaco Bertucci ha più volte dichiarato ovvero che l’adesione allo SPRAR sia, in qualsiasi caso, vincolata alla rispetto della proporzionalità tra persone accolte e popolazione residente e quindi che non si possano superare le 6/8 unità e che in nessun caso si possa verificare l’apertura di un Cas nel nostro Comune.”

 

Il consigliere di “Insieme per Nemi” chiede quindi attraverso una mozione di mettere nero su bianco quanto fino ad ora affermato verbalmente dal sindaco e dalla sua squadra di governo, soprattutto per quanto concerne l’eventualità di veder sorgere un qualche CAS nel territorio di Nemi. “Se su questo argomento realmente non insistono ombre, mi appello a tutti i Consiglieri, soprattutto a quelli di maggioranza, affinchè votino a favore di questa mozione. In caso di astensione o di voto contrario – dichiara ancora Tersigni – sarà lecito pensare che le intenzioni reali della maggioranza siano diverse da quelle più volte dichiarate e in questo caso ne risponderanno direttamente ai cittadini. Personalmente – conclude il consigliere di opposizione – sono contrario sia allo SPRAR che al CAS che qualifico come ricatti di Stato ma, vista la presunta volontà del Sindaco di aderire allo SPRAR, così si pongono dei limiti invalicabili che tutelano i cittadini da una situazione ad oggi piena di interrogativi.”




Genzano, il Pd attacca l’amministrazione a Cinque Stelle sul sociale: “I tagli sono il loro tratto distintivo”

In una nota il Circolo del Partito Democratico di Genzano di Roma non risparmia critiche all’amministrazione Lorenzon sulla gestione della delicata e importante funzione Sociale gestita dal Comune. Ecco la nota: “E’ notizia di questi giorni la durissima presa di posizione da parte delle sigle sindacali a tutela di lavoratori ed utenti del fondamentale servizio di assistenza domiciliare per minori, disabili ed anziani, colpito dai tagli al bilancio operati dalla Giunta Lorenzon: l’ennesima scelta operata sulla pelle dei cittadini, specie su quella delle fasce più deboli con lo solita, cinica, sottovalutazione delle conseguenze. Una variazione di bilancio decisa a luglio, che ha fatto scendere di ben il 25% i fondi per l’assistenza domiciliare (da 210.000 a 160.000 euro) viene raccontata attraverso i canali ufficiali come scelta di ottimizzazione e salvaguardia delle ore di assistenza fornite ad ogni cittadino. La realtà parla invece, come logica vuole, di ridimensionamento del servizio, disagi per gli utenti e, purtroppo, di una procedura di licenziamento collettivo a scapito dei lavoratori annunciata dalla cooperativa affidataria del servizio.

Un taglio deciso in estate, viene comunicato agli interessati a fine settembre mentre le rappresentanze sindacali vengono convocate per la fine di ottobre (saranno ricevute non prima del 26). L’assoluta mancanza di rispetto per le parti sociali, per il confronto istituzionale e per i bisogni dei cittadini d’altronde è una costante dell’amministrazione comunale a 5 stelle, assieme a quello che possiamo definire come il tratto distintivo: l’attacco sistematico al sistema di welfare locale.

Un’operazione di smantellamento a danno dei più deboli iniziata con la cancellazione dell’istituto delle borse lavoro e proseguita con tagli a servizi essenziali, mentre ci è voluto più di un anno e mezzo per attivare otto tirocini formativi per l’inclusione sociale. Decisioni politiche che lasciano sgomenti, considerando come i finanziamenti per il welfare territoriale non siano mai stati così cospicui, basti pensare ai 300.000 euro assegnati a livello distrettuale per il solo rafforzamento dei servizi connessi al contrasto della povertà e alle risorse in arrivo con l’avvio del Reddito d’Inclusione varato dal Governo.

Non vorremmo che l’attuazione di misure previste e finanziate a livello nazionale possa venire messa in discussione dall’atteggiamento di assoluta incuria per il welfare, così come non vorremmo andare incontro a ulteriori, spiacevoli sorprese a danno di altri fondamentali servizi per i cittadini, a partire dall’assistenza scolastica. Nell’inequivocabile stato di abbandono in cui versa il Paese si decide di colpire chi avrebbe bisogno di maggior sostegno: è questo il futuro di Genzano secondo l’amministrazione Lorenzon, un futuro che proveremo a scongiurare con tutte le nostre forze”.




Genzano, alberi a rischio crollo: interviene la Città Metropolitana

GENZANO (RM) – Lavori di messa in sicurezza sulla strada provinciale Nemi lago che porta a Genzano nella zona dei Castelli Romani. La Città Metropolitana di Roma Capitale ha provveduto a far tagliare alcuni grossi alberi che erano a rischio crollo. Una operazione realizzata in somma urgenza data la pericolosità dei Platani, alcuni dei quali completamente infestati da parassiti.

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Frascati: riapre la Casa della Pace e dell’Intercultura

FRASCATI (RM) – Riapre la Casa della Pace e dell’Intercultura a Frascati. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 18 ottobre 2017, il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti e l’Assessore ai Servizi Sociali Alessia De Carli, accompagnati dal Presidente della Arcobaleno Cooperativa Sociale Tuscolana di Solidarietà Ubaldo Lucci, hanno effettuato un sopralluogo all’ex Stazione Stefer, in via Gregoriana 28, che da alcune stagioni è stata adibita a Casa della Pace e dell’Intercultura e accoglierà 16 senza fissa dimora, grazie al contributo gratuito dei volontari della Cooperativa.

Lo stabile era chiuso da maggio scorso e entro breve riaprirà. Infatti, con Delibera di Giunta n. 29 del 16 ottobre 2017, l’Amministrazione comunale ha assegnato l’immobile alla Arcobaleno fino al 30 aprile 2018, per proseguire gli interventi di sostegno alle persone senza fissa dimora, collaborando con le associazioni territoriali di solidarietà e con la Caritas Diocesana




Sepolture ecologiche: il Nemus Aricinum ispira la start-up del Bosco sacro

Il bosco sacro è un luogo di culto caratteristico delle antiche religioni europee, ad esempio di quella romana, greca, celtica, germanica. I Romani davano ai boschi sacri il nome latino di Lucus o Nemus distinguendoli dai boschi privi di valore sacrale che venivano chiamati Silva. Nell’Italia centrale, la cittadina odierna di Nemi, in provincia di Roma nel cuore dei Castelli Romani, richiama nel nome il Nemus Aricinum (“bosco di Ariccia”), antica sede del santuario di Diana Nemorensis. Oggi la start-up di 4 giovani trae ispirazione proprio dagli antichi culti sopra citati e gli intraprendenti ragazzi, grazie al progetto “Boschi Vivi”, si propongono di offrire un’alternativa alle classiche sepolture nel cimitero a cui siamo abituati. Avviato il crowdfunding (la piattaforma per finanziare progetti creativi e innovativi rivolti alla comunità) per raccogliere 10 mila euro di fondi per questo progetto, chiunque può versare la cifra che crede per la messa in opera del Bosco Vivo.

 

E’ già possibile acquistare un posto per il proprio animale domestico o anche per tutta la famiglia, ed i prezzi non hanno nulla da invidiare a quelli dei classici loculi cimiteriali. L’interramento può costare dai 400 ai 3 mila euro, la cifra è resa variabile dal numero di posti per albero che vengono richiesti. Al momento la start-up sta riscuotendo molto successo, essendo stata lanciata da soli 5 giorni, si sono già raccolti quasi 3 mila euro provenienti da ogni parte del mondo.

Niente più lapidi di marmo e fiori di plastica. Per ricordare il nostro caro che non c’è più, faremo visita ad un albero ai cui piedi sono state interrate le sue ceneri. Il defunto rientrerà così a pieno nel ciclo della natura. In Italia alcune aree boschive acquisteranno una speciale sacralità, la prima a rientrare in questo progetto è proprio la Liguria, precisamente a Genova. Il bosco, spiegano i ragazzi ideatori del progetto, si configura come luogo di pace e raccoglimento per eccellenza, atto a dimostrare il fluire della vita lenendo con dolcezza il dolore della perdita: non sono previsti grossi cambiamenti all’ambiente naturale se non per le targhe commemorative. Gli interessati verranno accompagnati in una visita che porterà poi alla scelta dell’albero: l’esemplare potrà essere dedicato ad un’unica famiglia ma sono previsti anche posti “in comunità”, in coppia (albero partner) e quelli dedicati agli amici animali. Una cerimonia suggellerà l’interramento delle ceneri.

L’idea, sicuramente ben strutturata, potrebbe essere un’ancora di salvezza per i molti che desidererebbero, dopo la morte, di poter continuare a fluire nella natura, diventando vita anche nel momento il cui la vita, inevitabilmente termina.

 

Inoltre i vantaggi dell’idea di questa sepoltura ecologica, che già esiste come realtà all’estero, sono tanti: la cooperativa di Boschi Vivi prende in gestione da privati o amministrazioni pubbliche un’area boschiva in stato di abbandono e la ripristina, rendendola fruibile per la comunità grazie alla manutenzione dei sentieri e delle alberature, rientrando poi dei costi grazie ai proventi delle sepolture. Come indicato sul sito, “i prezzi dipendono dal diametro del tronco, dalla posizione e grado di accessibilità dell’albero.”

Giulia Ventura




Castel Gandolfo, reperti archeologici a rischio e opere abusive: il presidente del centro canoa a processo

CASTEL GANDOLFO (RM) – Finisce in Tribunale a Velletri il caso dei reperti archeologici, attribuibili al porto di Domiziano risalente al primo secolo d.C., messi a rischio da uno sversamento di circa 2 mila metri di terra sul lago Albano a Castel Gandolfo. Il 20 dicembre si terrà la terza udienza del processo che vede imputato il presidente Kaiak Luciano Buonfiglio accusato di aver realizzato, nell’anno 2012, opere abusive sull’arenile demaniale del lago Albano a Castel Gandolfo, davanti il villaggio Olimpico.

Un caso sollevato a seguito di un esposto presentato all’Ardis, Agenzia regionale per la difesa del suolo del Lazio, dal presidente dell’Asd Brunetti Giampiero Tofani, il quale ha denunciato l’occupazione abusiva dell’arenile demaniale, la realizzazione di opere e appunto lo sversamento di terra che avrebbe interessato i reperti. Le opere abusive sarebbero state realizzate in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, zona a protezione speciale e sito di importanza comunitaria dove insistono reperti.

Questi reperti sarebbero stati interessati da un grosso sversamento di terra di provenienza ignota e inoltre sull’arenile demaniale sono state messe delle recinzioni che di fatto impediscono a chiunque di poter camminare liberamente nel sito.

Anche l’associazione Earth per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali ha presentato una querela nei confronti di ignoti perché nell’area occupata dalla Federazione canoa ci sarebbero diversi reperti che sarebbero stati danneggiati dallo sversamento da una sorta di “collina artificiale” al fine di eliminare il dislivello che negli anni si è creato a causa dell’abbassamento di circa 6 metri delle acque del lago.

Ma torniamo al caso giudiziario, all’epoca il Pm Carlo Morra ha ordinato la demolizione di tutte le costruzioni realizzate senza titolo. Diversi quindi i reati contestati a Buonfiglio che vedono come parte lesa il Comune di Castel Gandolfo. Nei confronti di Buonfiglio era stato emesso un decreto penale di condanna, verso il quale era stata presentata opposizione a luglio 2014.

In occasione di un sopralluogo della Guardia di Finanza, il 20 settembre 2016, la comandante della Polizia Municipale di Castel Gandolfo Maria Cristina Toti ha precisato che “la discarica di materiale ferroso ed ogni altro elemento abusivo, era stato completamente rimosso così come da verbale di constatazione redatto dall’Ardis” e ha aggiunto che “la presenza della recinzione posta perpendicolarmente al lago, non si è potuta appurare in quanto l’area è fittamente ricoperta da rovi”.

Sei mesi dopo, il Tenente Paolo Borelli della Polizia Municipale di Albano ha eseguito un altro sopralluogo a seguito del quale, attraverso un nutrito dossier fotografico, ha constatato che le recinzioni metalliche non sono state rimosse. Dopo il sopralluogo di Borelli, Tofani ha presentato una querela nei confronti del funzionario Maria Cristina Toti: “È scandaloso – dice il presidente dell’Associazione Brunetti – che un presidente di federazione venga imputato per certi abusi e ancora di più che un funzionario dello Stato arrivi a negare l’innegabile nonostante la numerosa serie di fotografie che immortalano tutto quello che è successo e che ancora è sotto gli occhi di tutti, soprattutto la collina di terra sui reperti archeologici e le recinzioni che impediscono ai cittadini il libero transito”.