Frascati, sequestro di persona: dopo 26 anni parla Stefano Giovannetti

FRASCATI (RM) – Esce di casa per andare ad aiutare il padre al bar e viene rapito. Questo quanto accadeva a Frascati, la perla dei Castelli Romani situata alle porte di Roma, la mattina del 27 ottobre del 1991 a Stefano Giovannetti, 17 anni, figlio di una nota famiglia di ristoratori che in questo periodo dell’anno rivive, ormai da 26 anni, quel calvario durato un mese, fino alla notte tra il 27 e il 28 novembre del 1991 quando fu liberato dalle forze di polizia.

 

“Un’esperienza che ti segna per tutta la vita”

Ha detto Stefano Giovannetti, oggi 43nne e impegnato a proseguire l’attività del padre nella conduzione dello storico Bar dei Glicini di piazza Roma 18 a Frascati. “Sono stato 30 giorni sotto terra – ricorda Giovannetti intervistato da Chiara Rai durante la trasmissione di approfondimento giornalistico Officina Stampa – Una buca di 2 metri di larghezza per un metro di altezza – ha proseguito Giovannetti – incatenato e senza poter vedere nemmeno la luce del sole”.

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Stefano Giovannetti vittima di sequestro di persona a Frascati (Rm) nel 1991

Un rapimento avvenuto in pieno giorno nella confusione dei visitatori domenicali che quella mattina del 27 ottobre 1991 affollavano la città di Frascati

Le indagini furono affidate inizialmente ai Carabinieri del gruppo Frascati che in brevissimo tempo ricostruirono i fatti: alle 8,50 di domenica 27 ottobre 1991 Stefano Giovannetti, il più piccolo dei tre figli maschi di Luigi Giovannetti, proprietario del rinomato Bar dei Glicini di Piazza Roma 18 saluta la mamma Graziella Bianconcini dicendole: “Ciao ma’ , vado ad aiutare papà al bar”. Stefano imbocca poi l’uscio di casa, scendendo velocemente le scale della palazzina di via Fausto Cecconi 10/A, poi si dirige su via Alberico II e lì sparisce.

 

Il pool antisequestro composto da Carabinieri e Polizia di Stato e le indagini dell’allora Brigadiere dei Carabinieri di Frascati Antonio Amico

L’allora sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Roberto Cavallone, istituisce un pool antisequestro, coordinandolo insieme all’allora colonnello dei Carabinieri al comando del gruppo Frascati Antonio Pappalardo e dal capo della Criminalpol Sandro Federico. A portare avanti le indagini sul caso l’allora Brigadiere dei Carabinieri Antonio Amico, oggi in congedo come Ufficiale della Riserva dei Carabinieri, esperto forense in criminologia e titolare di una affermata Agenzia di Investigazione “Aquila 13”. “Un pool composto da Carabinieri e Polizia voluto dal dottor Roberto Cavallone. – ha detto Antonio Amico ricordando quei giorni di indagini dove si lavorava al caso di Giovannetti per 20 ore al giorno. – Un pool – ha proseguito l’allora Brigadiere dei Carabinieri di Frascati – che si è potuto istituire grazie a una legge proprio del 1991 che consentiva ai magistrati di comporre dei pool di specialisti per alcuni reati, tra i quali il sequestro di persona”.

Il dottor Antonio Amico ufficiale dei Carabinieri della Riserva, esperto forense in criminologia nel 1991 Brigadiere dei Carabinieri del gruppo Frascati (RM)

 Le intercettazioni, il Digi System e la liberazione di Stefano Giovannetti

Gli uomini del pool mettono quindi sotto controllo sotto controllo tutte le cabine telefoniche della zona dei Castelli Romani e della periferia sud della Capitale, installando un nuovo congegno computerizzato, il “Digi system” che consentiva tempi d’ intervento rapidissimi. E così alle 23,30 di mercoledì 27 novembre 1991 una “Fiat 127” si ferma accanto a una cabina telefonica di via Palmiro Togliatti, nella periferia sud della Capitale per concordare gli ultimi accordi con la famiglia del rapito prima del pagamento del riscatto. Dopo la telefonata i due malviventi risalgono in macchina e arrivano a Rocca Priora, dove è tenuto prigioniero Giovannetti e si incamminano lungo una strada sterrata. Nei momenti immediatamente successivi la notte si illumina e circa 50 poliziotti irrompono sulla scena mettendo le manette ai due balordi e liberando Stefano Giovanetti che ricomincia la vita.




Frascati: beccati a trasportare rifiuti speciali

FRASCATI – Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Frascati hanno eseguito un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia ambientale.

Nel corso delle operazioni, i Carabinieri hanno denunciato due cittadini romani, un 40enne e un 39enne, di cui uno già noto alle forze dell’ordine, per aver trasportato, senza le previste autorizzazioni, rifiuti speciali (artt. 256 e 258 D. Lgs. 152/2006).

In particolare, i due uomini sono stati fermati in via Vigne di Santissimi Apostoli mentre trasportavano illecitamente, nel cassone di un autocarro, parti di autovetture (nr. 10 sportelli, nr. 2 semiassi completi di dischi, nr. 6 radiatori, nr. 12 parafanghi, ecc.) e materiale ferroso vario. Tutti i rifiuti sono stati sottoposti a sequestro e affidati in custodia giudiziale ad una ditta specializzata.




Castel Gandolfo, cimitero: via libera alla realizzazione di 34 nuovi loculi

CASTEL GANDOLFO (RM) – Prosegue l’iter per la realizzazione di 34 nuovi loculi al cimitero di Castel Gandolfo. Lo scorso 20 novembre, infatti, la responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, l’architetto Silvia Giannuzzi, ha determinato l’approvazione degli elaborati grafici del progetto esecutivo che interesserà la struttura cimiteriale di via Appia.

I documenti approvati del progetto esecutivo

Approvati dunque il progetto architettonico, il progetto strutturale, i disegni dei particolari esecutivi delle strutture portanti, la relazione tecnica illustrativa, la relazione sulla qualità e dosatura dei materiali, la relazione geologica e modellazione sismica, la relazione geotecnica e sulle fondazioni, la relazione di calcolo e fascicolo dei calcoli di stabilità e infine il piano di manutenzione.

L’incarico per la realizzazione dei 34 nuovi loculi prefabbricati che interesseranno il cimitero di Castel Gandolfo è stato affidato, nel 2013, alla ditta Tecnofar di Isola della Scala (VR). L’amministrazione comunale, inoltre, lo scorso 6 aprile ha provveduto ad approvare la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) relativo al periodo 2017/2019, periodo quest’ultimo che interesserà i lavori. E la giunta comunale lo scorso 4 maggio ha deliberato di devolvere il mutuo n. 4555401/00 per la manutenzione straordinaria di immobili comunali tra cui il cimitero.




Nemi, Consiglio comunale: nessuna risposta su Sprar, Cas e niente diretta streaming

NEMI (RM) – Giovedì di fuoco a Nemi durante il Consiglio comunale che purtroppo non è stato ne registrato, ne mandato in streaming e neppure è possibile leggere sul sito istituzionale del Comune di Nemi alcun resoconto della seduta, in barba ai soldi pubblici spesi dai cittadini per la comunicazione (ndr l’addetto alla comunicazione prende 1.850 euro al mese).

Quest’ultimo giovedì, durante la riunione di Consiglio comunale i consiglieri di maggioranza del Comune di Nemi non hanno ammesso al voto le mozioni del consigliere di opposizione di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni su Sprar e Cas  giustificando la mancata volontà di votare le mozioni perché, a dire del sindaco, Tersigni starebbe strumentalizzando la questione.

 

Nessuna risposta ufficiale dal Consiglio comunale di Nemi sull’accoglienza ai migranti (Sprar e Cas)

Il consigliere Comunale di “Insieme per Nemi” ha seriamente espresso, attraverso le mozioni, la preoccupazione di diversi cittadini chiedendo espressamente alla massima assise di Nemi di impegnarsi riguardo il rispetto della proporzionalità, di persone accolte in base al numero della popolazione residente e quindi che non si possano superare le 6/8 unità, in caso di adesione allo SPRAR da parte dell’amministrazione comunale e che in nessun caso si possa verificare l’apertura di un centro di accoglienza straordinario (CAS) sul territorio del Comune di Nemi.

Grande disappunto è stato espresso da Stefano Tersigni riguardo la decisione di non voler accogliere la mozione sullo Sprar: “Ribadisco che sono contrario sia allo Sprar che al Cas – dice Tersigni – ma è evidente che ho toccato nel vivo una questione che a questo punto denuncio essere poco chiara: Bertucci non mettendo ai voti la mia mozione espone di fatto i cittadini al rischio che possa essere imposto anche il Cas che, intendo ricordare, è un centro di accoglienza straordinario per migranti. E non è fantascientifico che possa essere aperto anche a Nemi, visto che ci sono diverse grandi strutture che insistono sul territorio. Bertucci è stato incastrato dalla mia mozione e pur di non dire come stanno le cose in tema di immigrati ha preferito non far arrivare la mia mozione ad essere votata”

 

Nessuna diretta streaming a Nemi per i Consigli comunali

Stessa musica per l’altra mozione di Tersigni riguardo la possibilità di riprendere in diretta streaming le sedute di Consiglio Comunale così come succede ormai in tanti diversi comuni dei Castelli Romani, Lanuvio compreso. La mozione sulla diretta streaming non è stata ammessa a votazione perché la maggioranza compatta ha votato per la non ammissione ai voti:

“Bertucci ha detto – ha continuato Tersigni – che non c’è bisogno della diretta streaming perché c’è già un addetto stampa che provvede a far sapere ai giornali cosa succede in Consiglio Comunale. Peccato però che questo non accada affatto e Alberto Bertucci abbia dimostrato ancora una volta che non ci tiene alla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, altrimenti non ci sarebbe stato nulla di male a trasmettere in diretta o a far registrare, siamo nel 2017, le sedute di consiglio comunale e di trasmetterle poi integrali sul sito internet del Comune. I cittadini attraverso la visione delle sedute di Consiglio Comunale anche tramite pc o tablet o smartphone avrebbero potuto sentire tutti i consiglieri e farsi una propria opinione sul livello di democrazia e partecipazione e discussione che c’è a Nemi. Inoltre non mi sono affatto sorpreso dei termini offensivi che il sindaco ha rivolto verso la mia persona perché del resto non si può pretendere che il primo cittadino possa esprimersi con un linguaggio a lui sconosciuto”.

 

Non è che cambi di molto il commento dei consiglieri di “Ricomincio da Nemi 2017” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri. In una nota degli stessi si legge: “Ha avuto un non so’ che di surreale il Consiglio comunale ultimo scorso. Da una parte la maggioranza, dominata dal sindaco, molto confusa e approssimativa nei contenuti; dall’altra un’opposizione che si trova continuamente a impattare contro un muro di gomma. Di certo il nostro è un giudizio di parte. Tuttavia è un giudizio che troverebbe conforto se la cittadinanza partecipasse alle sedute del consiglio comunale, riempiendo le sedie riservate al pubblico (che rimangono sempre vuote) e ascoltasse. Toccherebbe con mano la miopia politica e di proposta del sindaco e della sua maggioranza. Al netto dei modi arroganti e maleducati con cui si gestisce la discussione che il signor Bertucci adotta, poco rispettoso per il proprio ruolo e per quello dei consiglieri.

Al primo punto dell’ordine del giorno quella che noi consideriamo una delle pochissime iniziative di spessore sul nostro territorio: il rinnovo della convenzione tra il Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani (SBCR) e la Locanda Specchio di Diana per la biblioteca diffusa. Naturalmente il nostro voto è stato favorevole. Riteniamo fondamentale un’iniziativa di questo genere per il nostro paese e meritorio che un privato abbia tanta sensibilità tale da mettere a disposizione, gratuitamente, gli spazi necessari per l’attuazione del servizio. Ma… Il “ma” ci porta al terzo punto dell’Odg. Riporto testualmente: “Attestazione dell’interesse pubblico in deroga allo strumento urbanistico generale ai sensi dell’art. 14 comma 1-bis del DPR 380/2001 Ditta Locanda Specchio di Diana SRL”. In pratica si tratta “… di un permesso a costruire in deroga alle destinazioni d’uso per la chiusura permanente delle due terrazze di pertinenza del ristorante, da destinarsi a “sala lettura”…”. Si stabilisce l’utilità pubblica che giustifica la deroga. Il tutto si basa sul rinnovo della convenzione con il  Consorzio SBCR. La convenzione però racconta ben altro. Il progetto “Biblioteca diffusa” lanciato dal Consorzio, cui la convenzione fa riferimento, prevede “una collaborazione con attività imprenditoriali, esercizi commerciali, e associazioni disponibili ad effettuare un servizio basilare di richiesta e di ritiro libri e materiale multimediale.” Non si fa minimamente menzione a sale letture. In pratica la biblioteca diffusa è solamente un punto di accesso al sistema bibliotecario. Sulla base di questo ragionamento abbiamo dichiarato irricevibile la delibera e chiesto al sindaco di ritirarla in quanto  non suffragata da nessun tipo di giustificazione. Il sindaco, naturalmente, non ha sentito ragioni e la disciplinatissima maggioranza ha votato a favore della deroga. Questi i fatti. Lasciamo a chi ci legge la possibilità di farsi un’opinione. Da parte nostra continueremo la nostra battaglia affinché non si determinino pericolosi precedenti per il nostro centro storico.

Il sublime lo si è raggiunto nella discussione del sesto e settimo punto all’Odg, ovvero le due mozioni con richiesta di voto presentate dal consigliere Tersigni. La prima, sull’impegno del comune ad aderire al bando SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ), ha visto un gustoso rovesciamento di posizioni. Da una parte il sindaco che, dopo aver mentito sull’adesione al progetto SPRAR da parte del comune, continua a non dare chiare indicazioni sulla sua volontà di aderire o meno, dall’altra il consigliere Tersigni, che in campagna elettorale tanto si era speso contro qualsiasi ipotesi di accoglienza, ad incalzare il sindaco affinché si attivasse per l’adesione al bando. Il tutto si è risolto con la decisione del sindaco di non mettere ai voti la mozione perché non ricevibile con motivazioni che francamente nessuno ha capito. La disciplinatissima maggioranza, neanche a dirlo, ha approvato.

Sulla seconda mozione, possibilità della diretta streaming dei consigli comunali, la reazione è stata ancor più brutale: esiste già un addetto alla comunicazione in Comune, fatevelo bastare (per ragioni di spazio ho sintetizzato il concetto). Se poi l’addetto alla comunicazione in Consiglio comunale non si è mai visto e quindi non si capisce come possa riportarne la cronaca, è un dettaglio che il nostro sindaco non ritiene particolarmente significativo. Naturalmente la disciplinatissima maggioranza non ha avuto nulla da eccepire. Non aggiungiamo nessun commento. Lasciamo a chi legge la possibilità di farsi un’idea”.




Cori e Lariano, il comandante di polizia Locale Cartelli lascia la divisa: andrà a Rovigo

CORI – Dismetterà la divisa per svolgere un’altra attività, sempre all’interno della Pubblica Amministrazione, in provincia di Rovigo. Il Comandante Alessandro Cartelli si accinge a lasciare il Comando della Polizia Locale di Cori (LT) e, contestualmente anche il Comando della Polizia Locale di Lariano (RM). La sue dimissioni volontarie, già protocollate nei due Comuni in data 21 Novembre, saranno effettive a partire dal 30 Novembre.

42 anni, originario di Pordenone e dottore in giurisprudenza, dopo la laurea conseguita all’Università di Bologna, il Maggiore Alessandro Cartelli dirigeva il Comando della Polizia Locale di Cori dal Giugno del 2013. Dall’Agosto del 2015 reggeva a scavalco anche il Comando della Polizia Locale di Lariano.

Le sue dimissioni sono il frutto della volontà personale conseguente ad una radicale scelta di vita che lo condurrà nella provincia di Rovigo, dove dismetterà la divisa controspallinata per svolgere un lavoro completamente diverso, sia pure della medesima responsabilità e sempre all’interno della Pubblica Amministrazione.

Ufficiale di comprovata competenza e grande attaccamento alla squadra, Alessandro Cartelli si è distinto anche per le sue doti personali. Simpatia, umiltà, disponibilità e uno smisurato amore per i cani: tanti ne ha salvati durante la sua permanenza sul territorio, dal quale si congeda con queste parole.

“Ringrazio le Amministrazioni per l’opportunità e chiedo scusa se non sono stato sempre all’altezza, ma il mio impegno e quello degli agenti è stato massimo. Insieme abbiamo raggiunto risultati importanti. L’unico cruccio è non essere riusciti sempre a far percepire la dedizione e la professionalità di tutto il corpo di Polizia Locale. Porterò con me tanti bei ricordi e lo splendido rapporto avuto con i colleghi.”

Il Sindaco di Cori Mauro De Lillis e l’Assessore al ramo Ennio Afilani, unitamente al Sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, esprimono l’apprezzamento e il ringraziamento per l’operato svolto dal Comandante Maggiore Alessandro Cartelli sui fronti dell’ordine e della sicurezza pubblica, della viabilità e della protezione civile, salutandolo con i migliori auspici per la sua nuova avventura.




Castel Gandolfo e l’invenzione della radio: cittadinanza onoraria alla figlia di Guglielmo Marconi

Il Consiglio comunale di Castel Gandolfo approverà oggi la richiesta di conferimento di cittadinanza onoraria a Elettra Marconi

CASTEL GANDOLFO (RM) – Sarà ufficialmente cittadina di Castel Gandolfo Elettra Marconi Giovannelli, figlia di Guglielmo Marconi. Partito l’iter, infatti, per concedere la cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo alla figlia dell’illustre scienziato al vaglio della seduta straordinaria del Consiglio comunale della Città Vaticano II prevista per oggi 21 novembre alle ore 17.

 

Nella giornata odierna verrà dunque approvato formalmente, dalla massima assise gandolfina, il conferimento del riconoscimento. Poi, senz’altro, verrà organizzata una grande cerimonia per l’ufficializzazione. La giunta di Milvia Monachesi, infatti, ha proposto questo importante riconoscimento per Elettra Marconi con una delibera di indirizzo politico, la 98 dello scorso 9 novembre 2017.

Il nobel Guglielmo Marconi, di cui quest’anno ricorre l’80mo della scomparsa, condusse molte delle sperimentazioni, relative le onde corte e cortissime per le trasmissioni telefoniche, presso le Ville Pontificie di Castel Gandolfo. E la figlia Elettra Marconi, che nel corso della sua vita si è dedicata all’illustrazione e alla divulgazione dell’opera del padre, ha sempre evidenziato la Città di Castel Gandolfo illustrandone il nome nel mondo.

 

Per questi motivi, dunque, l’amministrazione comunale di Castel Gandolfo a guida di Milvia Monachesi ha inteso proporre al Consiglio Comunale il conferimento del titolo di “Cittadina Onoraria” alla signora Elettra Marconi Giovannelli, nata a Civitavecchia il 20 luglio 1930, quale attestato di stima e riconoscenza della Civica Amministrazione, con la seguente motivazione:
“Figlia dell’eminente studioso e scienziato Guglielmo Marconi, insignito del premio Nobel per la Fisica, Ella contribuisce alla affermazione dei valori umani, culturali e religiosi di Castel Gandolfo con la Sua preziosa attività di illustrazione e divulgazione dell’opera del suo illustre padre e fa conoscere nel mondo la nostra eredità marconiana di ricerche e studi avveniristici sulle microonde nel campo della Radio e della Radiotelefonia Mobile, condotte nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo.”

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Genzano, a palazzo Sforza Cesarini il convegno per dire no alla violenza sulle donne

GENZANO (RM) – “Fuori dall’ombra” il titolo del convegno organizzato a Genzano di Roma in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Il 25 novembre a Palazzo Sforza Cesarini l’amministrazione Lorenzon intende evocare “Un momento di riflessione – ha detto il primo cittadino di Genzano Daniele Lorenzon – per ribadire con forza la necessità per tutte le istituzioni, a cominciare da quelle come noi più prossime ai cittadini, di schierarsi apertamente contro ogni forma di violenza sulle donne e contro la cultura dell’omertà.”

 

“La violenza di genere va condannata in assoluto e combattuta attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e la promozione di iniziative come questa. – Ha proseguito il sindaco di Genzano – Anche se nell’ultimo secolo la condizione delle donne ha subìto una grande evoluzione, è innegabile che permangano ancora molteplici criticità. Ecco perché – ha concluso Lorenzon – è fondamentale approfittare di ricorrenze come questa per favorire ed ampliare il dibattito ed il confronto su queste importanti tematiche.”




Frascati, giornata contro la violenza alle donne: Palazzo Marconi si tinge di rosa

FRASCATI (RM) – Evento dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il prossimo 25 novembre, quello organizzato dall’amministrazione comunale di Frascati per venerdì 24 novembre a palazzo Marconi. Alle 16.30 il sindaco Roberto Mastrosanti porterà i saluti istituzionali, dopodiché l’assessore alle Politiche Sociali, Alessia De Carli, introdurrà l’evento.

 

Affronteranno il tema della violenza alle donne ed il ruolo delle Forze dell’Ordine i rappresentanti territoriali delle diverse istituzioni di Polizia. Maria Victoria Carocci presidente dell’associazione Sostegno Donna illustrerà quindi le attività svolte dal Centro Antiviolenza di Frascati. Nel corso dell’evento verranno snocciolate tematiche legate al ruolo del Comune e dei Servizi Sociali e del contributo nella lotta al fenomeno da parte delle associazioni. Da segnalare, inoltre, alcune letture a cura di Annamaria Pietracatella.




Castel Gandolfo, giornata contro la violenza alle donne: importante esordio per il nuovo teatro Petrolini con “Non è amore”

CASTEL GANDOLFO – Importante esordio per la sala Petrolini di Castel Gandolfo, dopo il recente restyling del quale è stata recentemente interessata. “Non è amore” il titolo dell’incontro pubblico che si terrà il prossimo giovedì 23 novembre alle 17.30 presso il teatro Petrolini, in via Prati, 6 per celebrare, in anticipo, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il prossimo 25 novembre. Un evento ideato e realizzato dall’amministrazione comunale di Castel Gandolfo a guida Milvia Monachesi e dalle Associazioni che fanno parte del laboratorio d’idee Incontriamoci.

A moderare l’incontro la psicologa Clara Borri ed alcuni esperti del settore che affronteranno le tematiche legate alla violenza di genere e al sostegno delle donne. Prevista anche la partecipazione del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che porterà i saluti istituzionali, oltre all’intervento della criminologa Angela Tibullo, di Stefania Borghetti (Psicologa), di Rita de Paola del Centro antiviolenza SOStegno Donna, di Cristina Nardini assistente sociale al Comune di Castel Gandolfo e di Maria Grazia Depasquale Avvocato. Non mancherà un momento musicale in cui Raffaella Lisi canterà il brano “Donna” dell’indimenticabile Mia Martini. L’accoglienza in teatro sarà curata dall’associazione “Mettiamoci in gioco”, mentre l’allestimento scenografico è stato realizzato da Giulio Pettinato del Centro Arte Castel Gandolfo.

Sembrano quindi ormai superati gli ultimi ostacoli per il teatro Petrolini dopo il completamento dei lavori per i quali si è reso necessario definire il certificato di agibilità, come richiesto nell’atto di impegno con la Regione Lazio sottoscritto per il finanziamento ricevuto nell’ambito del Piano di interventi per lo sviluppo delle strutture culturali del Lazio. E dopo il recente sopralluogo dove è emerso che devono essere realizzate “idonee protezioni dei faretti e degli altoparlanti per garantire la protezione al fuoco del solaio di copertura”. L’amministrazione comunale di Castel Gandolfo ha quindi affidato, lo scorso 26 ottobre 2017, ad una ditta, per un corrispettivo di 3.935,92 euro, l’incarico di provvedere al corretto funzionamento e funzionalità delle proprie strutture definendo l’agilità dell’edificio. Importante battesimo, quindi, quello del 23 novembre per il teatro Petrolini di Castel Gandolfo con l’importante iniziativa di sensibilizzazione.




Frascati: arriva la Festa dell’Albero

FRASCATI (RM) – Anche a Frascati, così come in altri comuni dei Castelli Romani, arriva la Festa dell’Albero, promossa dall’Assessorato all’Ambiente, in collaborazione con l’Associazione Tuscolana Amici di Frascati, i Centri Anziani e gli Istituti Comprensivi della Città. «E’ una manifestazione che si rivolge a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle scuole, per promuovere l’importanza del verde nel contrasto alle emissioni di CO2, all’inquinamento dell’aria, alla prevenzione del rischio idrogeologico e alla perdita di biodiversità – dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti».

In occasione della Festa dell’Albero ci sono tante iniziative nei territori, dove grazie alla piantumazione di giovani alberi zone degradate, parchi cittadini e i cortili delle scuole guadagneranno vivibilità e nuova bellezza. Gli alberi, i nostri amici più preziosi in natura, ci proteggono dall’inquinamento astmosferico e acustico, contribuiscono a mitigare gli effetti dei mutamenti climatici, riducono il pericolo di frane e smottamenti. Rendono unici i nostri paesaggi, ci regalano ombra, frutti, legno.

Ogni anno in Europa vengono inghiottiti dal cemento 1000 chilometri quadrati di suolo nell’assenza totale di norme condivise che lo difendano. Per questo oltre 300 associazioni in tutta Europa tra cui Legambiente, insieme ai cittadini, si sono mobilitati per chiedere all’UE norme specifiche per tutelare il suolo, bene essenziale alla vita, come l’acqua e l’aria.




Velletri, Festa dell’Albero: un ulivo a tutte le scuole

VELLETRI (RM) – Una Festa dell’Albero diffusa quella che si appresta a vivere Velletri martedì 21 novembre quando in tutto il Paese sarà celebrata la simbolica festa dedicata all’ambiente e alla natura. L’amministrazione di Velletri, su proposta dell’assessorato all’Ambiente, e in collaborazione con la Volsca Ambiente e alcune associazioni, ha previsto la consegna di un albero in tutte le scuole. Un ulivo che sarà piantato nei giardini delle scuole.

L’idea è scaturita da un confronto con le associazioni “ATS Natura Matura”, “Camminiamo per Velletri” e “Amici del Monte Artemisio” che hanno offerto il loro supporto logistico; associazioni perlopiù dedicate alla valorizzazione della natura e del patrimonio boschivo, in particolare l’ATS Natura Matura che gestisce il Rifugio del Monte Artemisio e che comprende le principali realtà veliterne che si occupano di ecologia, educazione e ambiente.

«Un coinvolgimento corale – dichiara l’assessore all’Ambiente Luca Masi – che intende portare la Festa dell’Albero in tutte le scuole per ricordare ai ragazzi l’importanza di prendersi cura dell’ambiente anche solo accudendo l’albero di ulivo che vedranno ogni giorno crescere nei giardini delle loro scuole. Un gesto simbolico che è stato possibile grazie alla fattiva collaborazione della Volsca Ambinete e delle associazioni: ”ATS Natura Matura”, “Camminiamo per Velletri” e “Amici del Monte Artemisio” che ringrazio per il prezioso contributo».