Albano, Centro Psicologia Castelli Romani: a che gioco giochiamo?

Albano Laziale (RM) – L’importanza dello sviluppo del gioco nei bambini : Il gioco simbolico “Il gioco comincia quando il comportamento del bambino non è più guidato dalla necessità di apprendere o di ricercare una soluzione, ma soltanto dal piacere funzionale , cioè dal piacere di esercitare abilità già acquisite.”

(Piaget)

Perché è importante giocare? Ma soprattutto, con cosa devo far giocare il mio bambino? Queste sono domande comuni che tanti si pongono quando entrano in relazione con un bambino, in particolare se molto piccolo.
Nel precedente articolo abbiamo iniziato un viaggio nello sviluppo del gioco del fino ai 18 mesi, analizzando le fasi evolutive e le necessità che lo caratterizzano, ma soprattutto focalizzando l’attenzione su quanto il gioco sia collegato e come sostenga il maturarsi delle altre competenze del bambino, come le capacità motorie e il linguaggio. Sostenendo una capacità infatti stiamo garantendo il corretto sviluppo delle altre, e quindi uno sviluppo armonico di tutte le competenze.
Continueremo dunque questo interessante viaggio nel gioco del bambino arrivando successivamente fino all’apice della sua maturazione intorno ai 5 anni di età.
In questo articolo però sottolineeremo l’esordio di una delle fasi evolutive più importanti del gioco: IL GIOCO SIMBOLICO.

Cosa è il Gioco?
Il gioco è parte centrale dello sviluppo psicomotorio del bambino ed assume un diverso significato nel corso della maturazione del senso di Sé, dell’indipendenza, delle abilità sociali e della creatività individuale.
Mediante il gioco il bambino sperimenta il rapporto con le persone, arricchisce la memoria, allena la concentrazione, studia cause ed effetti, riflette sui problemi, impara a controllare le emozioni, conosce la realtà circostante e arricchisce il vocabolario (Sheridan M,1984).
Tutto ciò si traduce nello sviluppo della personalità e nella realizzazione del bambino stesso.
Grazie al gioco il bambino potrà sviluppare una corretta coordinazione motoria e amplierà, grazie all’imitazione e alla sperimentazione, le possibilità di comunicare (giocare con l’altro) ed inserirsi in contesti sociali. Cercherà di creare Relazioni (con l’altro, con se stessi, con gli oggetti) ed esplorare il proprio corpo e le proprie capacità di agire.
Ricapitolando dal precedente articolo, nel primo anno di vita l’attività di gioco del bambino è di tipo prevalentemente motorio, concentrata sulla ricerca di sensazioni piacevoli e sulla conoscenza del mondo che lo circonda (Esplorazione).

In particolare in questo periodo attraverso tale attività, il bambino sperimenta un gioco finalizzato alla ricerca di sensazioni che arricchiscano il «SE» che si sta strutturando anche grazie al gioco di interazione con i caregivers.
Successivamente, superando i 18 mesi e avvicinandoci ai 24 mesi il gioco cambia forma, e la centralità d’interesse passa totalmente dalle persone all’utilizzo dell’oggetto.
Precedentemente il bambino utilizzava un oggetto assegnandogli una funzione simbolica, ma l’oggetto doveva essere realisticamente simile alle sembianze dell’oggetto da rappresentare (sostituti simili nella forma o nella funzione, ad esempio un bastoncino può essere usato come un cucchiaio).
Avvicinandosi ai 24 mesi gli oggetti non hanno più bisogno di una connotazione per forma o per funzione al fine di simboleggiare l’oggetto da rappresentare (una chiave può rappresentare ed essere utilizzata come un telefono).
I genitori possono partecipare al gioco sia dando suggerimenti sia agendo in prima persona attraverso il gioco di finzione, che il bambino può osservare e imitare.
Vengono così poste le fondamenta di un gioco più maturo basato sull’astrazione:

Il gioco simbolico
A partire dai 18 mesi possiamo quindi osservare l’esordio del gioco simbolico che è segnato dalla comparsa di azioni che rivelano la natura sociale e convenzionale degli
oggetti.
Gli oggetti vengono utilizzati in modo appropriato ma al di fuori del contesto normale e pertanto si può parlare di schemi pre-simbolici.

L’atteggiamento verso di questi è ancora realistico perché caratterizzato da una conoscenza funzionale dell’oggetto nelle situazioni reali (es. un bicchiere viene usato per bere anche “per
finta” e in assenza di acqua all’interno).
Intorno ai 24 mesi gli oggetti non hanno una connotazione per forma o per funzione ed è in questa fase che il bambino può stravolgerne l’utilizzo usando l’immaginazione, per esempio: una cucchiaio può rappresentare ed essere utilizzato come un telefono.

I genitori o le figure di riferimento del bambino possono e devono partecipare al gioco sia dando suggerimenti, sia agendo in prima persona per finta mentre il bambino osserva e imita il loro comportamento. Al fine dello sviluppo delle capacità ludiche pre-simboliche del bambino è importante anche fargli osservare quello che è il vissuto quotidiano della famiglia in modo tale che lui lo possa riproporre nei suoi giochi di finzione permettendo il passaggio ad un gioco simbolico correttamente strutturato.
Per gioco simbolico, quindi, intendiamo tutte le azioni decentrate dal contesto in cui si svolgono normalmente e che il bambino compie per puro piacere.

Dopo che il bambino ci ha osservato mentre apparecchiavamo o anche semplicemente nelle fasi del suo accudimento ( es. durante il pasto o durante il cambio del pannolino)
vedremo che queste le riproporrà anche nel suo gioco dando lui stesso da mangiare o accudendo un bambolotto, riproponendo e decentrando le stesse azioni che lui vede compiere su se stesso.
Le azioni “per finta” sono vere simulazioni di azioni di vita quotidiana.
Le principali caratteristiche che ci possono far capire se il nostro bambino si sta organizzando un gioco di tipo simbolico sono:
 La presenza della capacità di agire “come se”, al di fuori del contesto normale e reale (es. Fuori dal bagnetto far finta di lavare la bambola, mettere a dormire la bambola in una scatola) e comprende qualsiasi contesto di vita quotidiana che il b. riproduce al di fuori della realtà;
 La presenza della capacità di utilizzare oggetti sostitutivi rispetto a oggetti reali (es. Una penna può diventare un cucchiaio o un pettine):
 Abilità di compiere azioni solitamente svolte da altri, ciò che abbiamo visto fare dai nostri genitori sappiamo riprodurlo in contesti ambientali differenti.
 La presenza della capacità di collegare schemi di azione differenti in sequenze tematiche coerenti, partendo dall’elaborazione di singole azioni (episodiche) (es :Dare da bere, Dare da mangiare,Pettinare), per poi passare a combinazioni di 2,3,4, azioni (es. Fa finta di mescolare nel piatto e poi mangia), fino ad arrivare a compiere azioni diverse in sequenze coerenti
(es.Dà da mangiare al bambolotto e poi lo mette a dormire)

Superati i due anni di età compaiono le prime vere sostituzioni simboliche : il bambino può evocare la funzione dell’oggetto in sua totale assenza, per esempio la sua mano può assumere il gesto a fare finta che tale oggetto sia in mano (oggetto invisibile).

In questa fase le azioni sono rivolte quasi esclusivamente al bambino stesso e non includono altri partecipanti al gioco. Gli altri (principalmente oggetti es. bambolotti o orsetti) sono destinatari passivi dell’azione del bambino. Principalmente nella sequenza ludica di questo momento viene messa in atto una singola azione alla volta e non si è ancora in grado di combinare azioni simboliche diverse.
Nei contesti strutturati e scolarizzati come gli asili nido, o semplicemente in presenza di suoi coetanei potremmo osservare che il bambino di due anni non condivide il gioco con i suoi pari, ma gioca vicino e parallelamente ad essi senza creare punti di incontro. Questo è quello che viene definito Gioco parallelo.
In questa tipologia di gioco i bambini mettono in atto un’imitazione reciproca senza coordinazione: si osservano e si imitano compiendo le stesse azioni di gioco uno vicino all’altro ma senza parlarsi e condividere il gioco stesso.

Questa imitazione gli permette di osservare i propri pari e prendere spunto dal gioco dell’altro per ampliare le proprie conoscenze. Successivamente verso i 3 anni il bambino comincia ad esser autonomo ed è in grado di strutturare l’azione di gioco senza il supporto degli adulti.

Inizia ad esservi una scelta autonoma della situazione ludica e della realizzazione del copione in cui i ruoli diventano complementari, anche se il livello di integrazione tra bambini è minimo.
Questo che è l’inizio del gioco combinatorio simbolico lo affronteremo successivamente nel dettaglio.

CONCLUSIONI
Concludendo possiamo perciò dire che nella fase che intercorre tra i 18 e i 24 mesi di vita, il bambino mette le basi per la costruzione del suo gioco simbolico, importante strumento che gli permetterà di conoscere, esplorare e manipolare il mondo che lo circonda riportando il suo vissuto quotidiano in sequenze ludiche.
Inoltre comincia il decentramento dal suo gioco e inizia l’interazione, l’integrazione e l’ampliamento dei propri schemi ludici osservando quelli dei bambini intorno a lui, che fungono da punti di partenza e riferimento per quelle che saranno le future tappe dello sviluppo e dell’apprendimento.
I bambini sono sempre i migliori insegnanti in materia di gioco.

Dott.ssa Cristina Monaco, Centro Psicologia Castelli Romani

Piazza Pia 21, 00041 Albano Laziale

www.centropscicologiacastelliromani.it

 

BIBLIOGRAFIA
 Baumgartener E., «il gioco dei bambini», ed. Carocci, Roma,2004
 Brazelton T.B., «Il bambino da 0 a 3 anni», Ed. Fabbri, Milano,2003
 Sheridan M., «il gioco del bambino, Ed. Raffaello Cortina, Milano, 1984
 Sheridan M., «Dalla nascita ai 5 anni», Ed. Raffaello Cortina, Milano, 2009
 Dépliant, « A che gioco giochiamo», Ospedale Pediatrico A. Meyer, centro
Brazelton.
 Dépliant, «Giocando si impara», fondazione Pierfranco e Luisa Mariani,
Neurologia Infantile, Milano, 2008.




Nemi, i figli del sindaco vincono le borse di studio: il presidente della commissione è il papà

NEMI (RM) – Ottima iniziativa promossa dal Comune di Nemi quella di assegnare borse di studio (2016 – 2017) agli alunni meritevoli delle scuole di Nemi. Ad essere premiati sono stati gli studenti di 3°, 4° e 5° della primaria e 1° e 3° della secondaria di primo grado.

La cosa che appare “simpatica” e che probabilmente succede soltanto nei piccoli paesi, è che sono rientrati nei primi tre premi due figli del sindaco Alberto Bertucci e che la commissione esaminatrice era composta dal papà (il primo cittadino è il presidente della commissione) dall’addetta del Comune all’Ufficio Scuola Luisa Fontana e dalla vicepreside Enrica Fabi. Sono in tutto 16 le borse di studio assegnate.

Il fatto singolare è che il sindaco abbia inoltrato “a se stesso” la richiesta di borsa di studio e poi lui stesso, da presidente della commissione, l’abbia concessa ai suoi figli. Come dire “se l’è suonata e cantata da solo”. Ma ormai a Nemi tutto è possibile, anche questa scivolata di stile.




Frascati, blocca l’auto di una signora e le ruba la borsa: ladro in manette

FRASCATII Carabinieri della Stazione di Frascati hanno arrestato un 43enne calabrese, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto con destrezza in concorso.

L’uomo, insieme a un complice, in Piazza Marconi, dopo aver bloccato con la propria Renault Twingo l’uscita dal parcheggio della Daewo Matiz, condotta da una donna di 75 anni, ha avvicinato la signora e, mentre il “socio” ha distratto la vittima, le ha sfilato dall’abitacolo la borsa con il portafogli, poggiati sul sedile posteriore dell’auto, dandosi velocemente alla fuga a bordo della sua utilitaria.

La banda, però, non sapeva che la scena era stata ripresa da alcune telecamere presenti in zona, che visionate dai Carabinieri, hanno permesso di identificare uno degli autori del furto.

I militari dell’Arma, che si sono messi subito alla ricerca dei fuggitivi, sono riusciti a bloccare il calabrese nei pressi della sua abitazione, in via Alcide di Gesperi di Frascati. Sono ancora in corso, invece, le attività d’indagine per l’individuazione del complice.

Parte della refurtiva è stata recuperata e restituita alla donna, mentre il 43enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.

 

 

 




Rocca di Papa, tegola su chi perde casa: manovra di bilancio urgente

ROCCA DI PAPA (RM) – Variazione di bilancio urgente per Rocca di Papa al fine di far quadrare i conti. La manovra a copertura però va a discapito di coloro che sono stati ribattezzati “gli abusivi” e sui quali pende un’ordinanza di demolizione non ottemperata.

Oltre all’accertamento per il pagamento delle tasse sugli immobili e la produzione dei rifiuti, l’Amministrazione comunale intende riscuotere anche l’affitto temporaneo in attesa delle demolizioni

Questo è sostanzialmente ciò che ha deciso il sindaco Emanuele Crestini e la sua squadra.

Il 30 novembre 2017 con delibera di Giunta Comunale e quindi con atto ad indirizzo politico, il Comune di Rocca di Papa ha deciso che li occupanti degli immobili senza titolo dovranno pagare una sorta di affitto per l’occupazione temporanea nelle more della demolizione degli immobili abusivi.

Sulla delibera c’è scritto sostanzialmente che il Comune si è visto obbligato a procedere in questa maniera per non incorrere in un danno erariale. La richiesta di locazione non ha nulla a che fare con le sanzioni.

I provvedimenti di sgombero per le strutture totalmente o parzialmente abusive verranno messi in atto per le ordinanze per le quali è intervenuta la trascrizione in conservatoria dei registri immobiliari. Ad oggi la trascrizione è avvenuta per 25 immobili.

Il settore Urbanistica del Comune procederà quindi anche all’acquisizione al patrimonio ai fini della demolizione degli immobili realizzati abusivamente da tutte le persone raggiunte da ordinanze di demolizione non eseguite.

Dietro a questa storia c’è una manovra di bilancio perché il bilancio dev’essere coperto ma a discapito di chi? Un dato di fatto che politicamente è contestabile

La stessa premura e solerzia però non si è vista nei confronti dei privati che hanno costruito senza rispettare la realizzazione delle opere di urbanizzazione così come prevedono i Piani di attuazione e integrati la cui mancata ottemperanza produce un danno erariale per il Comune.

Quest’ultimo punto è stato messo in luce dall‘ex Vicesindaco e assessore all’Urbanistica Veronica Giannone la quale ha inteso evidenziare ancora una volta un paradosso: “Perché sulle Calcare non si preoccupano di evitare un danno erariale? Dovremmo pensare che sui mancati incassi dei tributi locali sulle Calcare non si tratti di danno erariale? Perché sulle Calcare il Comune non si occupa dell’escussione e le fideiussioni per la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione? E i diritti allo scarico sono stati chiesti? Ovviamente si tratta di una scelta politica che l’Ente può prendere ma perché non andiamo ad infierire anche sui costruttori oltre che sulle case di queste persone?”.

Intanto Alessio Iadecola, presidente del Comitato pro Case di Rocca di Papa si è detto allo scuro della situazione. Per lui questa delibera è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ecco il video con le sue dichiarazioni

Intanto Cristina Milani, presidente di Equi Diritti non perde l’occasione per “rimproverare” Iadecola

Caro Alessio, io non ho parole…nella vita ci vuole umiltà….e tanta coerenza. Forse è arrivato il momento che ti fermi a riflettere, magari guardando la luna e perche’ no? Ulularle contro… A volte potrebbe essere anche liberatorio. Solo venti giorni fa difendevi a spada tratta, al punto di trovarti gratuitamente coinvolto in una querela, quell’Amministrazione che oggi dici aver tramato alle tue spalle. Mi dispiace, non tanto per la figura, quanto per tutte quelle persone che davvero avevano sperato se non creduto, che quel tuo “lavorare in silenzio” potesse attenuare se non proprio risolvere il dramma della perdita di una casa costruita con sacrificio. Come abbiamo denunciato sin dal primo giorno come Comitato Equi Diritti, nei 30 Comuni sedenti nella Procura della Repubblica di Velletri, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad un vero e proprio “Vietnam Amministrativo”, dove alcuni Sindaci hanno scelto di rimanere immobili, altri si sono limitati ad emettere dinieghi di sanatoria, altri ancora hanno acquisito e qualcuno invece si e’ persino coraggiosamente posto davanti ad una ruspa. Questo per dirti che non e’ Crestini in se ad essere oggi diventato il problema (le indennita’ di occupazione sono gia state deliberate infatti in diversi Comuni, quali ad esempio Ciampino, Ariccia, Grottaferrata e Marino) ma la volonta’ e/o l’intensita’ della stessa dei vari Sindaci nel voler cercare di fare il possibile per tutelare i cittadini che si trovano in queste condizioni. La mancata adozione di strumenti relativamente semplici, quali le perimetrazioni e le richieste di variante speciale, avrebbe dovuto farti capire da tempo, come il Sindaco Emanuele Crestini non fosse un “amico” della tua causa ma piu’ probabilmente un oppositore, anche in considerazione del fatto che ben piu’ solerte e’ stato il suo impegno nel cercare strade per regolarizzare gli abusi edilizi inerenti le ANTENNE di Montecavo. Cio’ che ti e’ sfuggito e che spero non continui a sfuggirti, e’ che non esistono rapporti di amicizia, di inimicizia, di fiancheggiamento o di opposizione politica per cercare di vincere questa battaglia. Quel che esiste o che dovrebbe esistere e’ l’alternarsi tra collaborazione e forti opposizioni e proteste ( in ogni modo concesso dalla Legge) a comportamenti favorevoli o sfavorevoli ( ivi compreso l’immobilismo), comunque legittimamente posti in essere dai vari interlocutori Istituzionali. Ferma restando la capacita’ di riprendere collaborazione, laddove in precedenza si fosse bruscamente interrotto il dialogo o di “mandare all’aria” un rapporto che sembrava idilliaco ma sempre e solo in funzione dei fatti o degli atti concreti, utili o contrari al raggiungimento dello scopo. Tutto il resto si riduce ad immagine e vanagloria, benevola a volte nel suo appagare l’ego ma deleteria alle speranze di chi combatte per cercare di difendere la propria casa




Monte Compatri, consigli per la navigazione: arriva la fibra ottica

MONTE COMPATRI (RM) – “Una Monte Compatri sempre più connessa. Un’idea che sta diventando realtà grazie ai lavori di installazione della rete in fibra ottica nel nostro Comune, con l’obiettivo di rendere disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese grazie proprio alla rete internet super-veloce.
Il programma di copertura del territorio monticiano prevede entro una settimana la fine dell’installazioni di armadi ad hoc a Laghetto. Da dicembre lavori al centro urbano, con l’obiettivo di raggiungere la quasi totalità della popolazione”, annuncia il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Mauro Ansovini.

“In caso di scavi, saranno impiegate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali”, aggiunge Ansovini.

“Dal 2018, dunque, famiglie e imprese di Monte Compatri potranno cominciare a usufruire di connessioni con velocità fino a 200 Megabit al secondo, che miglioreranno nettamente l’esperienza della navigazione in rete da casa o dall’azienda, abilitando nuovi servizi.
Con la fibra, infatti, sarà possibile accedere a contenuti anche in HD, giocare on line in modalità multiplayer in alta qualità e contemporaneamente fruire di contenuti multimediali su smartphone, tablet e smart TV: passaggi importante che danno maggiori certezze in tema di sicurezza e monitoraggio del territorio. Per una comunità sempre più smart e proiettata verso il 3.0”, spiega ancora l’assessore ai Lavori pubblici del Comune monticiano.

“Con protocollo 27609 del 27 novembre 2017 sono stati autorizzati le pose cavi in fibra ottica sulle seguenti strade: via stella Polare incrocio via Canopo, via San Silvestro, Campogillaro, Piazza Marco Mastrofini, via Placido Martini, Piazza della Repubblica, via Tuscolo, viale Europa incrocio via Colonna, via Colonna incrocio via Pallotta”, continua il vicesindaco.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato, perché in questo modo la rete entrerà nelle nostre vite lavorative e private e sarà più efficiente e fruibile. Oramai è impensabile non avere e sfruttare simili opportunità: folle restare esclusi dal processo di innovazione tecnologica. In un mondo sempre più iperconnesso, dove internet da lusso è diventato un bene di prima necessità, la riqualificazione di questi armadi rappresenta un traguardo importante per tutti noi”, commenta il sindaco Fabio D’Acuti.




Velletri: al via il Gusto del Natale a Porta Napoletana

VELLETRI (RM) – Al via con Il Gusto del Natale giunto ormai alla 6° edizione, vuole ancora una volta essere una vetrina per l’Eno-gastronomia del territorio. L’associazione Amici di Ratatouille da sempre attiva per la promozione dei prodotti locali, anche in questa occasione vuole portare avanti quel continuo discorso, di far conoscere i nostri eccellenti prodotti del territorio. Oramai lo storico monumento di Porta Napoletana, che è diventato il punto d’eccellenza, non che Centro Eno-Gastronomico Città di Velletri è sempre più protagonista del Gusto. Quale allora la migliore occasione del Natale? Spinti in casa dal freddo per festeggiare una delle feste più belle dell’anno quasi sempre a tavola in momenti conviviali come pranzi e cene occasione dove sfoggiare le nostre eccellenze.

​ ​Ma il Natale è anche la festa dei bambini, e non mancherà anche questo anno il tanto atteso angolo di Babbo Natale i tanti laboratori e il grande presepe con i personaggi in movimento vi aspettiamo Venerdì​ 8 con l’Arrivo in slitta   Cavalli di Babbo Natale, a cura del Gruppo Folcloristico Equestre Città di Velletri Franco De Masi, con la distribuzione di caramelle. Apertura e brindisi degli spazi espositivi con il Presepe Artistico e Foto ricordo con Babbo Natale curata da Foto Sergio.



Castel Gandolfo: arriva la magia del Natale

CASTEL GANDOLFO (RM) – La magia del Natale arriva a Castel Gandolfo. Dal 7 dicembre al 6 gennaio Castel Gandolfo si vestirà a festa per il Natale 2017. Un ricco calendario di eventi che si svolgeranno di volta in volta nel borgo, a Pavona di Castel Gandolfo e a Le Mole.

PROGRAMMA
dal 7 dicembre al 7 gennaio
La città si veste a festa con le luci natalizie

8 dicembre
Si accendono gli alberi di Natale

8 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 in piazza della Libertà
Villaggio di Babbo Natale

dal 15 al 17 dicembre – Teatro Petrolini
“Charlot grande monello” proiezioni e mostra su Chaplin

Venerdì 15 dicembre – dalle 10 alle 12 anteprima scuole
Proiezioni film: The Pawnshop/Charlot usuraio, The Count/Il
conte e The Adventurer/L’evaso
venerdì 15 – dalle 18.30
Inaugurazione ufficiale mostra con i disegni firmati da celebri
umoristi internazionali
Proiezioni film: The Immigrant/L’emigrante, The Risk/Charlot al pattinaggio, Easy Street/La strada della paura, Modern Times/Tempi Moderni
sabato 16 e domenica 17 dicembre – dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30
Apertura mostra

17 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 a Le Mole
Villaggio di Babbo Natale

18 dicembre
dalle 18 in piazza della Libertà
“InCanto” concerto degli alunni dell’Istituto Paolo IV

22 dicembre
dalle 9.00 in piazza della Libertà
Presepe Vivente e Concerto di Natale degli alunni del plesso Le Mole – IC Castel Gandolfo

23 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 a Pavona (parcheggio banca su via del Mare)
Villaggio di Babbo Natale

23 dicembre 
dalle 20 nel borgo
“Luci, suoni e canti” a cura della Parrocchia e dell’Oratorio Pontificio

dal 23 al 25 dicembre 
Presepe Vivente nel borgo

5 e 6 gennaio
in piazza della Libertà
Presepe Vivente: arrivano i Re Magi

6 gennaio
dalle 15.30 alle 19.00 a Pavona (parcheggio banca su via del Mare)
Arriva la Befana




Monte Porzio Catone: arriva il Natale

MONTE PORZIO CATONE (RM) – Numerosi gli eventi annunciati anche quest’anno dall’Amministrazione comunale di Monte Porzio Catone per le imminenti festività natalizie di rilancio e promozione della nostra Cittadina.
Si comincia l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, con la processione auxflambeaux che si snoderà nel centro cittadino.
Il 10 dicembre 2017 presso la “Sala Albertazzi” del Palazzo Borghese, alla presenza delle autorità civili militari e religiose, sarà inaugurata la XX Edizione della Mostra dei Presepi e dei
Diorami, appuntamento tradizionale del Natale Monteporziano.

Realizzata dal Gruppo “Amici del Presepe” la manifestazione attira ogni anno migliaia di visitatori e opere provenienti da molte regioni Italiane. Saranno esposti Presepi diorami, opere di maestri presepisti e appassionati di questa nobilissima arte caratterizzante della tradizione culturale italiana.
Nell’ambito delle manifestazioni natalizie ci saranno anche importanti eventi musicali: il 10 Dicembre alle 19:00 ci sarà il bellissimo concerto di Natale in Duomo del gruppo “Espresso Brass Quintet” il 17 dicembre il tradizionale Concerto della Corale Polifonica “San Gregorio Magno” nel Duomo e il 6 gennaio 2018 il Concerto della “M.P.C. Superband”.
Tanti sono gli appuntamenti previsti: il villaggio di Babbo Natale a piazza Porzio Catone, serate a tema per i bambini nella biblioteca comunale il 18 Dicembre 2017 e il 7 Gennaio 2018, eventi organizzati da slow food.
In collaborazione con i Musei della Città di Monte Porzio Catone verrà aperto il “Museo della Città” in occasione della mostra dei Presepi.
È previsto un Presepe vivente organizzato dal gruppo scout il giorno 16 Dicembre alle 18:45 in Piazza Duomo.
Si ringraziano, inoltre, gli amici del Presepe di Monte Porzio Catone che quest’anno, oltre alla tradizionale mostra di Presepi hanno allestito un presepe a Città di Castello in una delle mostre più grandi d’Italia.
Il percorso diffuso della mostra sarà il seguente:
1) Sala “Albertazzi”, Palazzo Borghese: Mostra Fotografica “Venti anni di presepi della tradizione della Città di Monte Porzio Catone”;

2) Centro Turistico Culturale Polivalente “Ephebeum”: Presepi e Diorami e segreteria Mostra
3) Cappella del Santissimo Sacramento (Presepe Scenografico)
4) Duomo di San Gregorio Magno (Presepe Scenografico)
5) Museo della Città Presepi e Mostra Fotografica Documentale.
L’Amministrazione comunale di Monte Porzio Catone dà il benvenuto a quanti, concittadini e visitatori anche quest’anno affolleranno le vie cittadine per le manifestazioni natalizie, augurando a tutti di trascorrere lietamente le prossime festività tra gli eventi e le numerose attrattive della nostra città.




Roma, sparisce da Frascati ma vengono pedinati i familiari: arrestato Guerino Casamonica

ROMA – Dal mese di giugno dopo l’emissione da parte della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma che lo condanna a più di 11 anni di carcere per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, era sparito dalla circolazione e aveva fatto perdere le sue tracce allontanandosi dalla sua abitazione di Frascati.

Ma i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati gli hanno dato la caccia seguendo gli spostamenti dei familiari, in particolare della moglie e dei due figli.  Così dopo settimane e settimane di servizi di appostamento e pedinamento, sono riusciti ad individuarlo con certezza alle porte di Roma. Una volta riconosciuto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, in una cornice di assoluta sicurezza è scattato il blitz ed è stato bloccato mentre si stava recando a messa nella chiesa di Capena in compagnia di moglie e figli. Guerino Casamonica, 37 anni, ricercato dal 27 giugno 2017, data in cui la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma ha emesso nei suoi confronti un ordine di esecuzione, dovendo espiare una condanna per più di 11 anni di reclusione per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, è stato arrestato e condotto in carcere a Rebibbia; aveva trovato ospitalità presso la sede di un’Associazione di solidarietà sociale e di servizi assistenziali con sede nel limitrofo comune di Morlupo, all’interno di una palazzina ove sono presenti anche abitazioni private.

I fatti a cui si riferisce la condanna sono riconducibili al mese di marzo 2011 quando i Carabinieri lo arrestarono insieme ad altre tre persone, in flagranza di reato: avevano sequestrato a Roma due uomini, un colombiano di 32 anni e un romano di 50 anni, al fine di indurli con violenza e minacce a restituire un’ingente somma di denaro [150 mila euro]; i parenti dei due malcapitati erano stati contattati e minacciati affinché provvedessero a pagare una prima tranche di 30 mila euro in contanti per ottenere la liberazione dei due. Le immediate indagini sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma consentirono di localizzare l’abitazione ove, da oltre 2 giorni, erano stati rinchiusi e trattenuti i due malcapitati [sita in via Maso Fininguerra – zona Anagnina]. Nel corso del blitz per liberare gli ostaggi non mancarono momenti di tensione in quanto uno dei “carcerieri” era armato di una pistola semiautomatica cal. 7,65. I due sequestrati si trovavano all’interno di una stanza appositamente allestita per la loro custodia e presentavano vistose ecchimosi al volto e su tutto il corpo causate dalle percosse subite nel corso del sequestro. Fortemente impauriti per il trattamento subito dai 4 carcerieri, i due uomini furono soccorsi e trasportati in ospedale per le cure del caso [uno dei due fu anche ricoverato a seguito delle gravi lesioni agli occhi e al naso.

 

 




Monte Porzio Catone, gelo nelle case popolari: l’Ater accende i riscaldamenti in ritardo

MONTE PORZIO CATONE (RM) – Finalmente accensione riscaldamenti alloggi ATER a Monte Porzio Catone: Grave ritardo dell’Azienda L’ATER ha attivato il 4 dicembre gli impianti di riscaldamento condominiali
dei propri alloggi a Monte Porzio Catone con grave ritardo e solo grazie alle pressioni del sindaco Pucci.
L’Azienda che gestisce l’edilizia popolare nel territorio di Roma Capitale, da tempo in grave crisi, dopo ripetuti e pressanti interventi del sindaco di Monte Porzio Catone, ha risposto il
26 novembre a una lettera della Prefettura messa in causa dal sindaco stesso, giustificando il disservizio per problemi legati al fornitore di energia e preannunciando la possibile
attivazione degli impianti di riscaldamento a partire dal primo dicembre (come promesso dal fornitore di energia). L’ATER nella lettera aveva espresso il proprio rammarico per il
disagio arrecato ai cittadini, promettendo di attivarsi presso l’ente fornitore di energia per anticipare possibilmente l’accensione rispetto alla data del primo dicembre. L’attivazione
non è avvenuta neanche alla data prevista, con conseguente nuova pressione diretta da parte del sindaco Pucci e, finalmente, lunedì 4 dicembre è arrivato il caldo negli alloggi ATER di Monte Porzio Catone.
Evitando di entrare nel merito dei problemi interni dell’Azienda, riteniamo altamente riprovevole che siano stati lasciati al freddo numerosi inquilini, tra i quali molti anziani, minori e ammalati, causando loro evidenti disagi e proprio all’inizio della stagione fredda.
Il Sindaco di Monte Porzio Catone e l’Amministrazione, in costante contatto con inquilini degli alloggi ATER, si sono prodigati per scongiurare che il disservizio si protraesse (ricordiamo che per legge i riscaldamenti andavano accesi già a novembre).
Il Sindaco e l’Amministrazione ringraziano gli inquilini degli alloggi ATER per la loro collaborazione e si augurano che episodi del genere non accadano più in futuro.




Frascati, rubata palma al Parco dell’Ombrellino: lettera accorata

Cari ladri,
proprio cari non lo siete, avete fatto qualcosa di veramente brutto, non solo è un furto di cui potreste anche andare in galera, ma avete danneggiato qualcosa di cui tutti noi bambini ci sentivamo
proprietari, quindi avete fatto un furto anche a noi. Non è carino derubare una cosa ai bambini che hanno piantato con tanto amore e affetto. Quando abbiamo saputo la notizia il cuore ci è salito in gola e per un momento si è fermato come se avessero rubato una delle cose e cui tenevamo di più.
Vorremmo farvi una domanda: – Ma voi con questa palma cosa ci fate? La rivendete? -.
Qualunque sia l’uso che ne fate siete delle persone malvagie, non potete immaginare l’emozione che abbiamo provato il 21 novembre in occasione della Festa degli Alberi, durante la piantumazione eravamo così felici, abbiamo fatto un lavoro enorme: disegni, cartelloni, poesie e canzoni e ora voi questa felicità siete riusciti a distruggerla e pensare che ci avevano consegnato anche il certificato di adozione, per proteggerla e controllarla e noi l’avremmo curata come una nuova compagna, perché per noi il Parco dell’Ombrellino è il nostro parco giochi, la nostra casa. Quindi ora vi chiediamo un favore. – Potete riportare la pianta?- Ve lo chiediamo non solo per la natura, ma anche per il bene della comunità di Frascati. E ricordate che le piante sono di proprietà della natura, del parco, del comune e nostra!
P.S. Speriamo che leggerete la nostra lettera

GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO FRASCATI 1°