Cotral, morte dipendente per esposizione amianto: sentenza storica del Tribunale di Roma. Ona annuncia class action

La Compagnia di trasporti laziali Cotral è stata condannata a risarcire la vedova di un dipendente morto per cancro polmonare causato da esposizione ad amianto. A renderlo noto l’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona).

Il giudice Alessandra Trementozzi della sezione Lavoro del Tribunale di Roma, con sentenza n.2906/2018 pubblicata ieri, ha condannato Cotral al risarcimento dei danni subiti dal deceduto V.C. per l’insorgenza del cancro polmonare che ne ha provocato la morte, quantificando l’importo dei danni non patrimoniali subiti nella misura di oltre 236mila euro.

La vittima era stata esposta ad amianto nello svolgimento delle sue mansioni lavorative tra il dicembre 1981 e il dicembre 1992

L’Ona annuncia ora una class action dei lavoratori Cotral esposti ad amianto. “Quella di oggi è una vittoria storica poiché è stato riconosciuto che l’amianto in Cotral era ed è dannoso per la salute umana e, poiché altri dipendenti hanno subiti danni alla salute, l’Ona attraverso lo Sportello nazionale amianto è a disposizione di tutte le vittime di amianto nella città di Roma per chiedere il risarcimento dei danni”, afferma Bonanni.




Marino, il Food Truck Festival scalda i motori: tornano le cucine su 4 ruote e la musica live nella città del vino

MARINO (RM) – Si terrà dal 28 aprile al 1 maggio 2018 la seconda edizione del Food Truck Festival di Marino. Gli appuntamenti con le cucine su ruote provenienti da tutta Italia e con la musica live è fissato per tutto il periodo della manifestazione dalle ore 11,00 alle 24,00 in piazzale degli Eroi.  

Una 2 edizione più ricca della precedente

“Visto il successo metropolitano dello scorso anno – ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive Ada Santamaita – che ha aperto le porte a questo nuovo evento nei Castelli Romani, l’Amministrazione comunale ha voluto fortemente confermare la 2 edizione che si presenta più ricca della precedente. L’Assessorato sta mettendo in atto un insieme di iniziative strutturali che valorizzeranno il patrimonio artistico-culturale-musicale-paesaggistico ed enogastronomico che offre la città di Marino. Questa seconda edizione – prosegue l’Assessore Santamaita – consente ai cittadini l’opportunità di recuperare il valore comunitario ed aggregativo attraverso un evento conviviale che esalta il cibo da strada caratterizzato dalla qualità e dalla ricerca delle tradizioni culinarie nazionali. Il nostro auspicio – conclude l’Assessore Santamaita – è che tali iniziative diventino un volano turistico che coinvolga tutto l’indotto produttivo e commerciale della città promotrice”.




Rocca di Papa, l’ex vice sindaco Giannone in un esposto: “Affidamenti diretti a parenti di dirigenti”

ROCCA DI PAPA (RM) – A gennaio scorso è stato affidato un incarico al marito di una dirigente dell’Ufficio Urbanistica. Questo il contenuto di un esposto presentato il 19 marzo scorso alla Guardia di Finanza di Frascati dall’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone. L’attuale sindaco civico Emanuele Crestini le ha tolto le deleghe circa sei mesi e lei ha diffuso un video di denuncia sul “malaffare e corruzione” che ha colpito la cittadina castellana.

Nell’esposto di Giannone viene raccontato un fatto in particolare

La Regione Lazio ha stanziato al Comune di Rocca di Papa un contributo di circa 20 mila e 250 euro per un programma di indagini di microzonazione sismica e condizione limite dell’emergenza. A questi soldi il Comune contribuisce con altri 6 mila e 750 euro per un importo complessivo di 27 mila euro. Un cifra che prevede, una consultazione di almeno 5 ditte, sottolinea la Giannone nell’esposto, in quanto “gli affidamenti diretti sono previsti per incarichi inferiori a 10 mila euro”.

Il fatto

A luglio , vengono protocollate in Comune ben due manifestazioni d’interesse per l’affidamento di quell’incarico. La seconda proposta arriva dal marito della dirigente dell’ufficio Urbanistica Elisabetta Santangeli impiegata nello stesso settore interessato dall’affidamento dell’incarico. Il 6 novembre la Giunta, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Veronica Cimino, approva l’adesione al contributo e dà mandato al responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis di procedere all’affidamento dell’incarico. Il giorno dopo la delibera è la dirigente Santangeli a compilare nel suo ufficio la determina dirigenziale deliberata dalla Giunta che affiderà l’incarico a suo marito, il geologo Rocco Sarli. L’atto è stato firmato il 22 gennaio scorso dal responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis il quale con affidamento diretto ha conferito ufficialmente l’incarico al coniuge della dirigente Santangeli.

Le considerazioni dell’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone a margine dell’esposto

In primis la singolarità del fatto che il sindaco Emanuele Crestini abbia ricevuto la manifestazione d’interesse dallo studio del marito della dirigente prima ancora la delibera di indirizzo della giunta e la determina di incarico. Poi che lo stesso signore è già stato destinatario di altri incarichi con affidamento diretto e di natura fiduciaria. E che, tra le altre evidenze, c’è una relazione del Ministero Economia e Finanza evidenzia un sistema collaudato di affidamento non in linea con trattato Ue e direttive comunitarie.

L’ex vicesindaco fa sapere di questo esposto poche ore prima del consiglio Comunale previsto per oggi sull’approvazione del bilancio

È il secondo tentativo di approvazione del bilancio dopo gli eventi dell’ultima seduta incandescente della settimana scorsa in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e il presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. Mancavano i numeri: 8 consiglieri contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei.

Giannone affonda sul sindaco

“Crestini ha detto che il Mef ha evidenziato molte irregolarità fra cui illegittimi affidamenti diretti di lavori pubblici, appalti dichiarati illegali. – Dice l’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica – La cosa sconcertante – prosegue Giannone – è che oggi il sindaco agisce sulla scia dei suoi predecessori. La determina incriminante che rifiutai di portare in Giunta come organo proponente, infatti rappresenta la perfetta continuità con un sistema politico che favorisce logiche personalistiche diviso tra i vecchi affari e nuovi appetiti, non solo dei politici, ma di tutti coloro che in quel sistema ci sguazzano da anni”.

La replica del sindaco Emanuele Crestini

“Non sono a conoscenza di casi come quelli a cui si riferisce. – Dice il sindaco di Rocca di Papa – Il “modus operandi” della nostra Amministrazione – prosegue Crestini – è basato sull’attenta osservanza delle leggi e delle norme che regolano la vita amministrativa dell’Ente comunale e che ne garantiscono non solo la piena legittimità, ma anche l’attuazione dei principi di trasparenza. La signora Veronica Giannone, che da quanto apprendo denuncerebbe delle irregolarità, si è segnalata da mesi per un ostruzionismo personale nei confronti di questa Amministrazione. Da rilevare che, dopo tanto tempo, le sue accuse e denunce hanno portato a un nulla di fatto. Giannone è stata vicesindaco, con responsabilità dirette e importanti per questa Amministrazione. Dal momento in cui sono stato costretto a rimuoverla dall’incarico, si è scagliata contro i suoi ex compagni politici. Un “modus operandi” visto tante volte, la cui psicologia ha alla base l’inconfessabile consapevolezza della sua incapacità, che lei vede riflessa negli altri. La politica – conclude il primo cittadino – è fatta di idee e impegno quotidiano. Per altri è solo una vetrina per le proprie manie di protagonismo”.

 




Rocca di Papa: governo Crestini verso le forche caudine del Consiglio comunale

ROCCA DI PAPA (RM) – Giornata decisiva quella di domani per il governo di Rocca di Papa. All’ordine del giorno del Consiglio comunale c’è l’approvazione, al secondo tentativo, del bilancio dopo gli eventi andati in scena nell’ultima seduta consiliare in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e del presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché il sindaco Emanuele Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. È chiaro che non c’erano i numeri: 8 consiglieri di maggioranza contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei Adesso occorre attendere la seduta di domani per capire quale sarà il futuro della giunta Crestini.

 Nel frattempo l’assessore al Bilancio Vincenzo Rossetti ha sottolineato alcuni aspetti:

“Intanto – ha detto Rossetti – non ho paura di perdere nessuna poltrona e dico che qualora dovesse arrivare il commissario si troverebbe un bilancio sano, in equilibrio, come prevede la legge. Come cittadino non posso che dispiacermi se un organo istituzionale come il sindaco e la sua giunta dovessero decadere per motivi che prescindono dal bilancio in se e per sé. In ultimo – conclude Rossetti – ci sono rimasto male rispetto alle accuse di Romei che dice di essere stato minacciato da qualcuno che avrebbe voluto minare la sua libertà di mandato. Facesse i nomi, io non ci sto e annuncio che andrò in Procura perché non voglio essere coinvolto in situazioni poco chiare, laddove ci fossero ombre di minacce fatte da qualcuno a qualcun altro o presunte pressioni politiche”.

E l’ex vicesindaco Veronica Giannone, a cui l’attuale primo cittadino Emanuele Crestini ha tolto le deleghe sei mesi fa avverte:

“Il Consiglio è stato convocato per venerdi 13 aprile, – dice Giannone – una convocazione ex novo che fa superare i termini di legge fissati al 31 marzo come termine ultimo per approvare il bilancio previsionale. Ad oggi siamo già ben oltre i termini. Malgrado le smentite colleriche, pervenute dall’assessore al bilancio del Comune di Rocca di Papa sui social network, Vincenzo Rossetti, di fatto il bilancio non è stato approvato; a far data dal 1 aprile sarebbe dovuta infatti partire una diffida preventiva del Prefetto Paola Basilone. Una eventuale concessione di proroga oltre il 31 marzo, seppur ammissibile, chiarita anche in una nota del Ministero dell’Interno, rappresenta di fatto un conferimento oltre i termini”.

Botta e risposta tra ex sindaco e sindaco

L’ex sindaco Pasquale Boccia: “La maggioranza Crestini non ce l’ha più”

E in attesa del Consiglio comunale di domani è botta e risposta tra sindaco ed ex sindaco. “Crestini – ha detto Pasquale Boccia – non deve rispondere a Pasquale Boccia ma ai tre protagonisti della sua maggioranza che si sono fisicamente seduti tra i banchi dell’opposizione – chiaro riferimento da parte dell’ex primo cittadino a Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei e Roberta Carnevali. – E’ ovvio – ha aggiunto Boccia – che la maggioranza Crestini non ce l’ha più: quando i suoi ex consiglieri di maggioranza parlano di intimidazioni, pressioni, minacce fanno accuse pesanti ed il sindaco invece di pensare a questo pensa solo ad offendere e mistificare i fatti. Stavolta non finisce qui”.

Emanuele Crestini: “Accendere mutui era una pratica usuale per Boccia”

“Veniamo accusati di non essere in grado di amministrare il paese, ma forse ignora i quasi 3 milioni di euro, a fondo perduto, che già siamo riusciti a portare a Rocca di Papa, cifra che sarà investita nei prossimi mesi in numerosi progetti al servizio della cittadinanza. – Ha detto il primo cittadino di Rocca di Papa in risposta alle accuse lanciate dall’ex sindaco – Grazie alla competenza e all’impegno dell’Amministrazione, assistita dagli uffici comunali, stiamo per portare a compimento tutto ciò senza chiedere nessun prestito. Sottolineo questo aspetto – ha proseguito Emanuele Crestini – perché accendere mutui era una pratica usuale per Boccia. L’ex sindaco è arrivato a chiedere oltre 9 milioni di mutui per l’ordinaria amministrazione, condannando i cittadini a pagare questi debiti fino al 2044 (Delibere di Giunta n. 55/2013, n. 66/2014 e n. 124/2014). Un debito che rappresenta un grave fardello che pesa quotidianamente sulle scelte che il Comune è chiamato a prendere. Per questo abbiamo scelto di partire da qui, dalla riduzione del debito. A oggi, in meno di 2 anni, siamo riusciti ad abbassarlo di oltre 1.200.000 euro. E mentre stiamo cercando di risollevare Rocca di Papa dalle macerie, Boccia continua imperterrito a formulare le sue accuse dall’alto della sua “competenza”, spacciandosi per salvatore della patria. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: come mai Rocca di Papa è povera e distrutta? Forse, – ha concluso il sindaco – se avesse gestito bene i soldi dei cittadini, il nostro paese sarebbe un posto migliore. Migliore per tutti e non per pochi”.




Genzano, lavoratori domiciliari senza stipendi: i sindacati si mobilitano e minacciano azioni legali

GENZANO (RM) – Mobilitazioni e ricorso alle vie legali contro l’amministrazione comunale di Genzano è quanto minacciano le sigle sindacali Cgil, Cisl e UilFpl dopo che nella giornata di ieri la Cooperativa Progetto Colonna ha comunicato che non potrà pagare i lavoratori domiciliari a causa del mancato rispetto dell’accordo da parte del Comune.

“Il Comune di Genzano – si legge in una nota congiunta delle tre sigle sindacali – non si è degnato di dare alcuna comunicazione alle organizzazioni sindacali e alla cittadinanza in merito”

Una questione, quella dei lavoratori impiegati nell’assistenza scolastica e domiciliare del Comune di Genzano, che a fine febbraio sembrava risolta dopo che l’Ente pubblico aveva sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali e la Cooperativa Progetto Colonna per fare fronte al problema dei pagamenti del personale impiegato.




Frascati, terapia antitumorale biomodulatoria: a villa di Mondragone il 2 meeting internazionale

FRASCATI (RM) – Unirsi per comunicare le reciproche conoscenze al fine di contrastare le terribili patologie cancerose. E’ questo in sintesi lo scopo del secondo meeting internazionale che si terrà il 19 e 20 aprile nella prestigiosa Villa di Mondragone a Frascati, dove la clinica, la biologia molecolare, la farmacologia, la patologia e l’istologia s’incontreranno per spiegare e supportare il potenziale sviluppo della terapia antitumorale biomodulatoria.

Non è un caso che il termine dall’antico greco ”anakoinosis” significhi proprio comunicazione

Come spiega la professoressa Lina Ghibelli, ricercatrice del dipartimento di biologia dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, l’induzione di anakoinosi come terapia antitumorale mira proprio a interferire sugli aberranti meccanismi comunicativi che si stabiliscono tra i tessuti tumorali e l’organismo, per ristabilire la corretta comunicazione che porterà alla regressione del tumore attraverso modalità fisiologiche. Una metodologia che di fatto rivoluziona il paradigma delle classiche terapie farmacologiche che mirano all’uccisine delle cellule tumorali, terapie a cui tutt’oggi ci affidiamo e il cui effetto terapeutico spesso non è risolutivo.

“Solo ora – aggiunge Ghibelli – cominciamo a capire le complesse interazioni tra cellule che regolano il funzionamento dei nostri organi, mantenendone la struttura e il funzionamento e, cosa ancora più complessa, intervenendo per correggere i danni continuamente provocati dagli stress ambientali. E’ un’impresa difficile, perché il grado di complessità è elevatissimo”.

“Gli studi iniziali – conclude la ricercatrice – hanno permesso di mostrare che, a differenza di quanto si sospettava, nei tessuti tumorali non c’è anarchia, bensì regole aberranti ma precise, che evolvono causando la cosiddetta progressione tumorale, ossia l’aumento di malignità che porterà allo sviluppo di metastasi e alla morte del paziente. Starà a noi capire come intervenire a livello farmacologico per riportare l’equilibrio del tessuto normale in un tumore, accompagnando o meno i trattamenti tossici che sono la base delle correnti terapie anticancro”.




Velletri, amministrative: il decoro urbano capo saldo del programma di Giorgio Greci

VELLETRI (RM) – Prosegue con ottimi riscontri di partecipazione l’iniziativa “Fai sentire la tua voce”, grazie alla quale il candidato sindaco Giorgio Greci, e il gruppo in suo sostegno, quello di “Con Voi per Velletri”, stanno incontrando i cittadini, recependo i loro suggerimenti, segnalazioni ed aspettative, per un programma che sia il più possibile incisivo e partecipato.

Tra i punti cardine dell’impianto programmatico del dottor Giorgio Greci va senz’altro annoverato il tema del decoro urbano, come caposaldo per rendere la città di Velletri più sicura ed attrattiva, consentendo così a tante famiglie di tornare a rivivere il centro, anche a vantaggio delle realtà commerciali che attendono un pronto rilancio.

“Velletri deve tornare ad essere più bella, efficiente e sicura – ha dichiarato in questi giorni Giorgio Greci -. La nostra città deve tornare ad essere l’orgoglio di chi la vive e ha il diritto di farlo in serenità e sicurezza. Trovo assolutamente inconcepibile che ad una certa ora della giornata scatti il coprifuoco, ed aggirarsi per vie del centro si trasformi in un atto di coraggio. Trovo altresì inaccettabile che interi quadranti del centro storico siano lasciati nell’incuria, senza la benché minima attenzione alla fruibilità degli stessi. Talvolta basterebbero piccole azioni quotidiane per ripristinare il decoro e salvaguardarlo, perché non è possibile si agisca solo con la cultura dell’emergenza, lasciando nell’abbandono tutto quanto di bello il nostro centro potrebbe offrire ai cittadini e a chi dovesse sceglierlo per passarvi qualche ora”. “Da quasi 2 anni – ha aggiunto Greci – col mio gruppo siamo a lavoro per restituire una speranza nel domani ad una città in cui interi versanti sono in sofferenza; penso alle famiglie, che non sempre hanno trovato le opportune risposte da chi si occupa di politiche sociali, e penso anche al commercio, che è in profonda sofferenza non solo per le contingenze di questo preciso momento storico, ma anche per la miopia di chi ha preso iniziative e provvedimenti senza tener quasi mai in debita considerazione le istanze degli esercenti”.

“Non correremo il rischio di essere ripetitivi, in quanto è nostra precisa intenzione quella di passare dalle parole ai fatti, lottando contro il progressivo abbandono dei luoghi pubblici, sempre più alla mercé dei malintenzionati, che li individuano come luoghi franchi, di bivacco, dove ogni vandalismo sembra poter essere consentito. Basta farsi una passeggiata nei parchi per capire come anche l’attenzione rivolta ad anziani e bambini sia carente, dalla mancanza di un numero adeguato di panchine, peraltro spesso danneggiate od imbrattate, a scivoli ed altalene che talvolta non sono sicuri. E’ nostra ferma intenzione – ha concluso Greci – quella di fare una mappatura adeguata e garantire il ripristino e poi la tutela del decoro urbano, restituendo a tutti – bambini, giovani, adulti ed anziani – una città che sia a misura d’uomo, in cui sia piacevole passare del tempo all’aria aperta, e in cui eventuali trasgressioni al quieto vivere siano segnalate e punite. Il tutto a salvaguardia della cultura del decoro e della legalità, cruciali nella nostra idea di una Velletri che cambi passo e lo faccia alla svelta, recuperando appeal ed attrattiva”.




Grottaferrata: tornano gli affitti a canone concordato. Prisco: “Cifre fuori mercato nel vecchio accordo”

GROTTAFERRATA (RM) – A Grottaferrata tornano gli affitti a canone concordato.  La giunta del sindaco Luciano Andreotti  ha infatti recepito il 28 marzo scorso  gli accordi territoriali sottoscritti dalle categorie sindacali di proprietari immobiliari ed inquilini.

L’atto è stato recepito dal Comune di Grottaferrata dopo una serie di incontri preparatori alla presenza del personale degli uffici comunali e dell’assessora al Bilancio e al Patrimonio, Addolorata Prisco, ha validità su tutto il territorio comunale ed è applicabile a tutti i contratti di locazione ad uso abitativo con uno sconto sulle imposte previsto dalla normativa nazionale (Imu e Irpef con la cosiddetta cedolare secca) e possibili ulteriori vantaggi fiscali che il Comune intende deliberare nella sessione di Bilancio del prossimo anno.

“Gli accordi finora vigenti erano datati 8 maggio 2000 – spiega l’assessora –  addirittura con valori di riferimento ancora in lire e riportavano, ovviamente, importi fuori mercato. Questo di fatto impediva agli inquilini e proprietari di fruire dei vantaggi fiscali derivanti dall’adesione ai contratti a canone concordato. Vale la pena ricordare – prosegue Prisco – che l’introduzione di questo istituto, collegato al beneficio della cosiddetta cedolare secca, ha anche lo scopo di far emergere il fenomeno degli affitti irregolari, rendendo più appetibili gli affitti regolari attraverso l’introduzione di vantaggi fiscali per entrambe le parti contraenti. La scarsa attenzione posta dalle precedenti amministrazioni su questa problematica ha di fatto precluso l’utilizzo di questo strumento e, considerata la crisi economica che ha contraddistinto gli ultimi anni, è stata un’opportunità negata alla comunità” conclude la delegata al Bilancio.

“Si tratta di un impegno preso durante la campagna elettorale – sottolinea il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti – ed è quindi con soddisfazione che possiamo dire intanto di aver messo un primo punto. Al tempo stesso – prosegue il primo cittadino – è intenzione di questa amministrazione andare anche oltre. Così come abbiamo avuto modo di anticipare alle organizzazioni sindacali sottoscrittrici dell’accordo, ci siamo infatti già impegnati a valutare, nel prossimo bilancio di previsione, l’introduzione di ulteriori vantaggi fiscali, oltre a quelli già previsti dalla norma, a carico della fiscalità comunale”.

“Passaggi importanti – conclude il sindaco – sulla strada intrapresa dell’innovazione amministrativa,  contro la lotta agli sprechi e all’evasione fiscale per il ripristino di una legalità viva e in un certo qual modo addirittura attraente, cioè che sia effettivamente tangibile dai cittadini e più utile, oltre che più giusta, di altre abitudini o modi di fare finora tenuti da molti, tra questi il malcostume di affittare in nero, che con questi provvedimenti e con la collaborazione dei cittadini renderemo meno competitivi e di fatto fuori mercato. E’ un percorso complesso, interessante, affascinante dal quale non intendiamo tornare indietro”.




Rocca di Papa, il sindaco: “Autovelox. Solo attacchi da mercenari politici”

ROCCA DI PAPA (RM) – L’attuale sindaco Crestini interviene con una nota: “Mariachiara Cecilia attacca l’Amministrazione solo perché non ha vinto la gara?”. Per 10 anni, dal 2007 al 2017, il servizio di autovelox nel nostro paese è stato affidato ad aziende sempre riconducibili ad un’unica persona: la signora Mariachiara Cecilia.

Per 10 anni, il Comune di Rocca di Papa ha incaricato queste società senza alcuna gara, senza alcun bando. Si è trattato di affidamenti diretti, che quasi mai garantiscono equità nel mercato e risparmi per le casse comunali. Incarichi che ammontano a circa 570.000 euro, se consideriamo solo gli ultimi 5 anni.

L’anno scorso, l’attuale Amministrazione Comunale ha ritenuto doveroso indire una gara pubblica, nella quale abbiamo richiesto anche l’utilizzo dei moderni “targa system” (controllo automatico dell’assicurazione e della revisione), oltre al classico autovelox fisso, così come riportato nel programma elettorale. Per la prima volta, il servizio non è stato affidato alle società riconducibili alla signora Cecilia. Il servizio è stato invece affidato a un’altra ditta, poiché ha presentato un progetto e delle garanzie più vantaggiose per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con un notevole risparmio per le casse comunali. Questa dovrebbe essere la normalità, una procedura trasparente, che assicuri la legalità e che consenta a tutti gli imprenditori di partecipare.

Per 10 anni, la signora Cecilia non ha mai espresso pubblicamente le sue opinioni in merito alle previsioni di incasso riguardanti l’autovelox. Ma oggi le cose sono cambiate. Nelle ultime settimane si è impegnata in modo incessante nel contestare – attraverso la stampa locale e Facebook – ogni aspetto legato a questa gara, così come alle relative voci di bilancio. Tra le altre cose, sostiene che le entrate attese non sarebbero verosimili. Facciamo chiarezza su questo punto. L’importo nel bilancio di quest’anno ammonta a un totale di circa 2,6 milioni di euro, divisi nel seguente modo:

1,3 milioni di previsione per le sanzioni relative al 2018, in linea con gli anni precedenti (le nuove norme di bilancio impongono di inserire la cifra che ci si aspetta di elevare e non più solo le cifre che ci sia aspetta di incassare);
1,3 milioni di sanzioni già elevate nel 2015 e 2016, non pagate e da riscuotere.
A questi importi va detratto l’aggio del concessionario e applicato un fondo crediti di dubbia esigibilità, un fondo per far fronte al mancato incasso. Per un’azione di più prudente rispetto a quanto obbligati dalla legge e dai principi contabili, tenendo conto della percentuale di non riscossione degli ultimi 5 anni, abbiamo ritenuto di applicare un fondo del 75%, quindi le somme da incassare si abbassano notevolmente. Il tutto avallato anche dai Revisori dei Conti, che hanno accertato la solidità del bilancio che ci si appresta ad approvare.

Inoltre, la signora Cecilia afferma che i dispositivi “targa system” non sarebbero idonei per essere installati sulle le strade di Rocca di Papa. E allora sorge spontanea una domanda: come mai ha partecipato a tale gara, con una ditta a lei collegata, se ha ravvisato queste irregolarità? Se si fosse aggiudicata l’appalto, sarebbe stato tutto regolare?




Incendio a Pavona, le analisi: presenza di amianto nella copertura del capannone. Pronta l’ordinanza del sindaco Marini

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Dipartimento di Prevenzione della ASL RM 6 ha comunicato al sindaco di Albano Nicola Marini il risultato delle analisi sui campioni prelevati già a partire dalla mattina di sabato 30 marzo, il giorno successivo all’incendio. Il sindaco ha tempestivamente informato la cittadinanza circa l’esito e le prossime azioni che intraprenderà l’amministrazione: “Come era prevedibile – dice Marini –  le analisi hanno confermato la presenza di fibre cristallizzate di amianto nelle lastre di copertura del capannone interessato dall’incendio. Per fortuna, il campionamento, fatto tramite un aspiratore posizionato in una casa privata prospiciente il capannone, effettuato tra sabato 30 marzo e domenica 1 aprile, non ha rilevato alcuna presenza di fibre di amianto nell’aria“.

Il primo cittadino ha fatto sapere anche che la ASL RM6 ha disposto: la bonifica del sito dai materiali contenenti amianto ed altri eventuali rifiuti pericolosi; la messa in sicurezza attraverso l’interdizione al personale non autorizzato; l’installazione di teli frangivento, la bagnatura delle superfici e dei materiali contenenti amianto; di intercettare le acque di dilavamento nell’area dell’incendio, per evitare l’immissione nella rete fognaria di possibili inquinanti.

Oggi è attesa, a tutela della salute pubblica, specifica ordinanza già annunciata dal sindaco per far sì che vengano ottemperate le disposizioni della ASL: “Ricordo che qualsiasi intervento – ha concluso Marini –  visto il sequestro cautelativo a cui è stato sottoposto il capannone, dovrà avere il benestare della Procura della Repubblica di Velletri, a cui invieremo per conoscenza l’ordinanza”.




Rocca di Papa, crisi governo Crestini: il Pd vicino ai cittadini. Giannone: “Romei coraggioso, adesso l’appello alla magistratura”

ROCCA DI PAPA (RM) – All’indomani del Consiglio comunale del 3 aprile 2018, il PD di Rocca di Papa rivendica il voto contrario espresso, punto per punto, sulle delibere che è stato possibile votare finché la maggioranza non ha fatto mancare il numero legale per la prosecuzione dei lavori: “Invitiamo il Sindaco Crestini e i Consiglieri comunali eletti con le sue liste – fa sapere Massimo Litta, segretario del Pd di Rocca di Papa – ad una profonda riflessione su quanto accaduto ieri perché, a dispetto delle voci che sono sempre circolate sino ad oggi, il PD è pronto a lavorare per Rocca di Papa soltanto a condizione che il Sindaco possa andare avanti con una propria maggioranza. In caso contrario, per quanto triste sia l’idea che arrivi un Commissario prefettizio nella nostra cittadina, è inevitabile che la parola torni ai cittadini”.

Martedì si è consumato un consiglio comunale di fuoco a Rocca di Papa: tre consiglieri di maggioranza si sono seduti all’opposizione, il bilancio non è stato approvato e il sindaco del Pd Emanuele Crestini ha interrotto la seduta lasciando l’aula consiliare ma non per cinque minuti, definitivamente.

Lorenzo Romei ha detto di aver ricevuto intimidazioni e pressioni estese anche ai propri familiari finalizzate a limitare l’attività politica: “La prossima volta che ci sarà un’intromissione volta a intimidire il nostro libero mandato – ha detto Romei – ci recheremo dalle autorità competenti”. Parole che di fatto hanno palesato l’uscita dalla maggioranza insieme alla conigliera Roberta Carnevali e al presidente del consiglio comunale Massimiliano Calcagni. Romei ha anche messo a verbale una lettera, che risale a circa un anno fa, firmata dal sindaco e da alcuni consiglieri di maggioranza, dove si chiedono le dimissioni del presidente.

Insomma le sue parole hanno risuonato alla stessa maniera del discorso fatto dall’ex vicesindaco Veronica Giannone alla quale Crestini ha tolto le deleghe: “Il bilancio di previsione – ha detto Veronica Giannone – uno step importante per un’amministrazione comunale si, ma questo verosimilmente non è il fatto più importante accaduto ieri in Consiglio Comunale. La comunicazione più significativa la fa un mio ex collega, Lorenzo Romei, il quale con coraggio ha dichiarato nell’assise comunale, di fatto rimarcando ciò che enunciai io con non poca fatica ai cittadini di Rocca di Papa prima che mi venissero revocate le deleghe dal Sindaco Crestini, di aver subito anch’esso minacce e pressioni in virtù del suo ruolo pubblico. Tutto ciò, un fatto che fa emergere una situazione gravissima, una rivelazione che va oltre la politica, oltre il buon senso e la ragionevolezza. Quello che voglio fare ancora una volta è un appello forte dritto e conciso alla Magistratura e alle forze dell’ordine anfinchè agiscano nell’immediatezza per ripristinare la legalità. Rocca di Papa ha bisogno di essere liberata”