Nemi, rubano in una casa mentre i proprietari cenano al piano di sotto

Paura a Nemi nella zona di Parco dei Lecci dove ieri in prima serata dei ladri sono entrati in una casa mentre i proprietari erano all’interno.

La famiglia stava cenando al piano di sotto nella sala hobby e quando sono saliti al piano superiore hanno trovato tutta casa a soqquadro, una finestra rotta e la recinzione esterna tagliata. Il furto è avvenuto in un’ora circa. I ladri con tutta probabilità conoscevano le abitudini dei proprietari che infatti non si sono accorti di nulla. I carabinieri di Nemi hanno ricevuto altre segnalazioni.

La tranquilla cittadina di Nemi, nota per la sua bellezza naturalistica e il suo ricco patrimonio storico, si trova ad affrontare un potenziale problema.

Negli ultimi mesi, i ladri sembrano aver preso di mira le case di campagna tra Nemi e Velletri, come successo intorno al 2012, compiendo audaci incursioni anche quando i proprietari sono a casa.

L’aumento dei furti nelle abitazioni dell’intera provincia di Roma con i proprietari presenti è un problema che richiede un’azione urgente e coordinata. È fondamentale garantire la sicurezza e il benessere della comunità, preservando allo stesso tempo il carattere unico e l’atmosfera accogliente di questa splendida cittadina.




Asl Roma 6, riflettori accesi sull’Ospedale dei Castelli protagonista mondiale assoluto nella chirurgia oculistica

All’evento di presentazione di questa tecnica di chirurgia oculistica tutta “Made in Italy” presenti i vertici regionali e governativi

Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, la quale ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio che era completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata Cheratoprotesi, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea.

E’ stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni.

Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare, ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il Prof. Strampelli nel 1963 e continuata dal prof. Falcinelli

Grande successo di partecipazione e gradimento ha registrato l’evento che si è tenuto presso Ospedale dei Castelli e che vede protagonista il Lazio come eccellenza rispetto ad altri Paesi nel mondo grazie a una particolare tecnica di chirurgia oculistica “Made in Italy”, nata e perfezionata da luminari italiani. 

L’evento moderato dal giornalista Fulvio Benelli, ha visto la partecipazione straordinaria di ospiti d’eccezione a partire dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute dottor Marco Mattei il quale ha portato i saluti del Ministro Orazio Schillaci e si è congratulato per il percorso intrapreso dalla direzione strategica teso a valorizzare le eccellenze e implementare i servizi sul territorio, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, l’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura Giancarlo Righini, il Senatore della Repubblica Marco Silvestroni e il Deputato della Repubblica Andrea Volpi. Presenti il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario Asl Roma 6 Vincenzo Carlo La Regina. Tra gli interventi il dottor Franco Arrigoni Dirigente Responsabile Uos chirurgia vitreo retinica ospedale dei Castelli e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.

L’Ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana. Arrigoni ha conosciuto personalmente il prof. Strampelli e il prof. Falcinelli 31 anni fa ed è stato diretto allievo di Falcinelli. Il prof. Petitti, presidente della fondazione Falcinelli ha sempre riconosciuto in Arrigoni “l’erede” del luminare Falcinelli e l’auspicio e intenzione futura è tramandare questo sapere anche a nuovi chirurghi oculisti.

Finora i centri specializzati che portano avanti l’osteocheratoprotesi si trovano in India, Germania, Inghilterra, Colombia e Usa. Oggi il Lazio torna protagonista tra le eccellenze mondiali grazie all’impegno assunto dalla Asl Roma 6 che pone l’ospedale dei Castelli come punto di riferimento per questo speciale intervento chirurgico.

Molto apprezzato un saluto con videomessaggio del Console Onorario d’Italia a Busan (Repubblica di Corea) Prof Vincenzo Campitelli che si è congratulato per il grande risultato portato a segno dall’equipe italiana e ha aperto a una futura collaborazione tra medici coreani e italiani per trasferire la tecnica anche in Corea del Sud.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dottor Francesco Marchitelli si è detto entusiasta e grato: “Abbiamo un grande tesoro che intendiamo difendere e tramandare: questa tecnica tutta “made in Italy” che grazie a questo straordinario intervento chirurgico sarà praticata proprio qui all’Ospedale dei Castelli. L’importanza di puntare sulle tecniche chirurgiche e mediche italiane per farne delle eccellenze risiede nella creazione di un sistema sanitario robusto e affidabile, in grado di offrire risposte certe alle persone che hanno bisogno non solo di fidarsi ma di affidarsi. Questo nuovo capitolo per la chirurgia oculistica avviato all’Ospedale dei Castelli consentirà di migliorare la qualità di vita delle persone che per noi è la missione principale che detta tutte le azioni che questa Asl sta mettendo in campo per dare delle risposte concrete. Inoltre, l’evento di oggi può dare un buon contributo a consolidare la reputazione internazionale del nostro sistema sanitario italiano e del Lazio in particolare modo che continua a raggiungere importanti risultati. Le nostre eccellenze mediche e chirurgiche non solo possono garantire trattamenti di alta qualità per i pazienti del Lazio, ma possono anche attirare l’interesse di altri Paesi del mondo proprio come successo con questa tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata adottata all’estero con grande attenzione. Ringrazio tutte le istituzioni e autorità civili e religiose presenti, il Presidente della Regione Francesco Rocca che è sempre attento e presente sul territorio. Concludo col dire che questa grande Comunità della Asl Roma 6 è carica di entusiasmo e desiderio di essere sempre più vicina alle persone che per noi sono i massimi destinatari delle nostre attenzioni. Insieme riusciamo a raggiungere grandi risultati e lo facciamo giorno dopo giorno”.

Il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 Dottor Vincenzo Carlo La Regina ha aggiunto: “Vedere il sorriso della signora Anna Maria è forse l’immagine più bella che questo importante evento ci potesse regalare. Questo è un segnale forte, è un grande cambiamento di prospettiva che pone l’attenzione non solo sul trattamento dei sintomi fisici, ma anche sul benessere della persona, prendendo in considerazione aspetti emotivi, mentali e sociali.

Riportare l’attenzione dei pazienti al centro significa anche coinvolgerli attivamente nel processo decisionale riguardo alle proprie cure e Anna Maria lo ha partecipato attivamente e ci ha rallegrato e motivato. E la cosa straordinaria che è successa è proprio questa: si è pensato a favorire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione e questo ha permesso di migliorare sensibilmente anche i risultati clinici. Con queste poche parole sentite e che caratterizzano un particolare percorso che sto condividendo questa meravigliosa comunità Asl Roma 6 ringrazio davvero tutti di cuore per essere qui a festeggiare insieme a noi questi sensazionali risultati”.




Castel Gandolfo, trovata una discarica sulle sponde del lago con rifiuti pericolosi: denunciato un 46enne

CASTEL GANDOLFO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Castel Gandolfo, con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Carabinieri Forestale di Marino, hanno denunciato un 46enne del posto con l’accusa di attività di gestione non autorizzata di rifiuti, anche pericolosi.
Giunti presso l’area lacustre del lago Albano di Castel Gandolfo, i Carabinieri hanno localizzato un fondo agricolo, di pertinenza ed adiacente l’abitazione dell’uomo, adibito a discarica non autorizzata, dove hanno trovato numerosi rifiuti speciali, anche pericolosi (tra pneumatici, scarti ferrosi e materiale RAEE), oltre ad un motociclo, intestato al fratello e ridotto a rottame, in stato di abbandono sul terreno.
I Carabinieri hanno quindi segnalato il 46enne all’Autorità Giudiziaria e hanno sottoposto a sequestro preventivo una parte del terreno (circa 130 mq) e circa 100 metri cubi di rifiuti.



Ciampino, autodemolitori alla Barbuta: la sindaca Colella lancia l’appello ai ministri competenti: “Ricevetemi!”

Nessun cenno di risposta alla richiesta formale di un incontro inviata da circa un mese dalla sindaca di Ciampino ai ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali e della Sicurezza, per rappresentare le varie criticità per la città di Ciampino relative la delocalizzazione dei vari autodemolitori da Centocelle alla Barbuta, quindi per ribadire il no al trasferimento delle attività.

Emanuela Colella, prima cittadina della città aeroportuale ha quindi fatto appello durante la puntata di oggi 9 febbraio 2024 di Officina Stampa ai tre ministri di voler prendere atto della richiesta di incontro permettendogli di rappresentare i motivi del ”perché no” alla deroga dei vincoli e degli autodemolitori alla Barbuta.

OFFICINA STAMPA DEL 9 FEBBRAIO 2024 – L’appello della sindaca di ciampino

A decretare il trasferimento delle varie attività di smaltimento auto è stato il Commissario per il Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che lo scorso 10 dicembre 2023 ha firmato la relativa ordinanza che ora attende solo il nulla osta governativo.   




Velletri e Genzano, sgominata una banda di spacciatori italiani e albanesi

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nell’area di Velletri e Genzano di Roma, due cittadini italiani ed uno di origine albanese, di età compresa tra 21 e 43 anni, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, ha avuto inizio nel marzo 2023 a seguito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività tecniche che ne sono scaturite, consistite anche in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire importanti elementi di colpevolezza a carico degli indagati, già noti per precedenti reati, che gestivano, ciascuno per la propria area geografica di competenza, una fiorente attività di spaccio. Nel corso dell’indagine, inoltre, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri hanno permesso di sequestrare complessivamente 42 g di hashish, 6 g di cocaina e 15 cartucce calibro 9×21.
L’indagine svolta ha pertanto consentito di documentare una puntuale e prospera attività di spaccio di cocaina, più volte ceduta agli acquirenti, con frequenza mensile, talvolta anche a credito ed in quantitativi significativi per un giro d’affari di migliaia di euro.
Al termine delle attività due indagati sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari mentre un altro permane presso la casa circondariale di Velletri ove è già detenuto.




Monte Compatri, incidente alla Molara: traffico in tilt

Traffico in tilt sulla via Tuscolana all’altezza della Molara nel territorio di Monte Compatri. Scontro tra un fuoristrada e una Panda. La prima in direzione Grottaferrata e l’altra in direzione Rocca Priora. Sul posto vigili del fuoco, ambulanza, carabinieri e polizia locale. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe stata una manovra di invasione della corsia a causare l’incidente. Una delle due conducenti è stata soccorsa dal personale del 118. L’incidente è avvenuto intorno alle 10:30 del mattino.

Si tratta di un sinistro frontale laterale tra due autovetture una Fiat Panda e una Suzuki Ignis condotte da due signore di anni 71 e 59.La signora di anni 71 è illesa e non ha bisogno di cure mediche. La signora di anni 59 è leggermente ferita con solo dolori al collo ed è stata portata al pronto soccorso di Frascati. Quest’ultima si è gia assunta la colpa in quanto ha invaso l’altra corsia senza rendersene conto. Le auto sono state gravemente danneggiate.




Genzano e Velletri, arrestati tre spacciatori di cocaina

VELLETRI (RM) – Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nell’area di Velletri e Genzano di Roma, due cittadini italiani ed uno di origine albanese, di età compresa tra 21 e 43 anni, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 
 
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, ha avuto inizio nel marzo 2023 a seguito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Le attività tecniche che ne sono scaturite, consistite anche in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire importanti elementi di colpevolezza a carico degli indagati, già noti per precedenti reati, che gestivano, ciascuno per la propria area geografica di competenza, una fiorente attività di spaccio. Nel corso dell’indagine, inoltre, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri hanno permesso di sequestrare complessivamente 42 g di hashish, 6 g di cocaina e 15 cartucce calibro 9×21.
 
L’indagine svolta ha pertanto consentito di documentare una puntuale e prospera attività di spaccio di cocaina, più volte ceduta agli acquirenti, con frequenza mensile, talvolta anche a credito ed in quantitativi significativi per un giro d’affari di migliaia di euro.
 
Al termine delle attività due indagati sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari mentre un altro permane presso la casa circondariale di Velletri ove è già detenuto.
 

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Frascati, monitoraggio sul territorio: si punta sulla Protezione Civile

Si punta molto sulla Protezione Civile gruppo “Falco” a Frascati. Un territorio molto vivace sotto il punto di vista della frequentazione e visitatori. Frascati è infatti tra le mete più prescelte dai Romani e altri visitatori dell’hinterland e proprio per questo è una città che va monitorata.

Nelle scorse ore, presso la sala del consiglio “Falcone e Borsellino” del Comune di Frascati, è stata ratificata la convenzione con la Protezione Civile “Gruppo Falco” di Frascati e il gruppo Retake Frascati, rinnovando il forte legame con queste due realtà del nostro territorio.

Questo importante passo avanti è stato accompagnato dalle parole di soddisfazione e apprezzamento dell’Assessore delegato alle Politiche della Sicurezza e all’ambiente, Franco D’Uffizi. “La collaborazione continua con impegno e dedizione per garantire quei servizi e quelle attività indispensabili per aumentare il benessere della nostra comunità”.

La sindaca Francesca Sbardella esprime gratitudine e la fiducia nella collaborazione di queste due realtà essenziali. “Con orgoglio vediamo rafforzarsi la sinergia con il Gruppo Falco e con Retake. La loro dedizione nel raggiungimento degli obbiettivi è di fondamentale importanza per la nostra comunità” ha dichiarato la sindaca.




Via Dei Laghi, prende in pieno un bovino col furgone: a Nemi, Velletri e Rocca di Papa aumenta la presenza di cinghiali

Un furgone ha investito un bovino all’alba in mezzo alla strada. Un residente di Lariano a bordo di un furgone ha investito un grande bovino che transitava in mezzo alla via Dei Laghi. L’impatto è stato violento e l’animale è rimasto ferito in maniera molto grave ma è scappato nel bosco. Il furgone ha la parte anteriore completamente danneggiata. Sul posto sono giunti i carabinieri di Frascati. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118. Due settimane fa era successo a un altra persona di Rocca di Papa sempre di recente un incidente con un cavallo che poi è morto è successo in via dei Pratoni del Vivaro, territorio tra Nemi e Velletri. La scorsa settimana presso la sede del Parco Regionale dei Castelli, c’è stato un vertice tra il commissario straordinario Ivan Boccali, il sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, il sindaco Rocca di Papa Massimiliano Calcagni, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il sindaco di Velletri Cascella, i guardiaparco e i veterinari della Asl Roma 6, per trovare soluzioni a questa situazione.

Gli idilliaci paesaggi dei Castelli Romani, celebri per i loro vigneti, i pittoreschi borghi e le strade panoramiche, stanno purtroppo vivendo un aumento preoccupante degli incidenti stradali causati da animali erranti. Tra i principali protagonisti di questi incidenti si annoverano bovini, chinghilai (cinghiali) e altri animali domestici e selvatici che si avventurano sulle strade locali, mettendo a rischio la sicurezza stradale e la vita dei conducenti.

L’incidenza di collisioni con animali sta diventando un problema sempre più rilevante per i residenti e i visitatori dei Castelli Romani e in particolare quelli nei dintorni dei boschi di Nemi, Velletri e Rocca di Papa. Questi incidenti non solo provocano danni materiali significativi ai veicoli coinvolti, ma la cosa più grave è che possono anche causare lesioni gravi o addirittura fatali ai conducenti e ai passeggeri e agli animali.

Le cause di questo aumento degli animali erranti sulle strade sono molteplici e complesse. Tra i fattori principali vi è il deterioramento degli habitat naturali degli animali a causa dell’espansione urbana e della riduzione delle aree selvatiche. Inoltre, la gestione non adeguata delle mandrie di bovini e degli animali domestici nelle aree rurali contribuisce al problema, con gli animali che riescono a sfuggire dagli allevamenti o a trovare varchi nelle recinzioni.

Le condizioni meteorologiche estreme, come le forti piogge o le ondate di calore, possono spingere gli animali a cercare rifugio o cibo lungo le strade, aumentando il rischio di collisioni con i veicoli. Anche l’abitudine degli automobilisti di gettare rifiuti lungo le strade può attirare animali selvatici in cerca di cibo, portandoli in prossimità delle strade trafficate.

Per affrontare efficacemente questo problema, è necessaria un’azione coordinata da parte delle autorità locali, degli agricoltori, degli allevatori e della comunità nel suo complesso.

È fondamentale implementare misure di prevenzione, come la manutenzione delle recinzioni negli allevamenti, l’istituzione di zone di alimentazione controllate per gli animali selvatici lontano dalle strade e campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti sulla necessità di guidare con prudenza e di segnalare tempestivamente la presenza di animali sulla strada.

Inoltre, è cruciale potenziare la sorveglianza e l’applicazione delle leggi per garantire il rispetto delle normative riguardanti la gestione degli animali e la sicurezza stradale. Ciò potrebbe includere sanzioni più severe per gli allevatori che trascurano la sicurezza delle loro mandrie e per gli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità o non adottano precauzioni adeguate quando incontrano animali sulla strada.

Affrontare efficacemente questo problema richiede un impegno collettivo per proteggere la sicurezza stradale e preservare l’equilibrio tra la vita umana e la fauna selvatica nella regione.




Velletri, centinaia di visitatori per gli eventi di “Non dimentichiamo”

Prosegue con un successo di pubblico andato ben oltre le aspettative dell’organizzazione il progetto “Non dimentichiamo”, con la Mostra fotografica e documentaria che ha superato i mille visitatori e le varie iniziative sold out. La manifestazione, avviata il 22 gennaio scorso, è stata realizzata dal Comune di Velletri e organizzata dalla Fondazione De Cultura in collaborazione con l’Associazione Memoria ‘900 e con il contributo della Regione Lazio.
 
Oltre venti classi hanno preso parte alla Mostra allestita in Sala delle Lapidi e Sala Garibaldi, con una partecipazione numerosa e un forte coinvolgimento emotivo da parte dei giovani visitatori che fa ben sperare per il futuro. L’obiettivo dell’esposizione, infatti, è proprio quello di creare una coscienza collettiva e coltivare il senso della memoria a partire dai fatti del passato e il forte impatto visivo delle immagini e dei documenti coglie nel segno avvicinando i ragazzi e le ragazze alla storia della città. a grande richiesta, la Mostra resterà visitabile almeno fino a martedì 6 anche se il Sindaco stesso si è impegnato a mantenerla attiva più possibile riconoscendo l’alto valore culturale e sociale dell’esposizione.
 
Giovedì 1 febbraio, invece, l’emozione l’ha fatta da padrona in Sala Tersicore con la proiezione del docu-film “Tra le rovine di Velletri” ideato da Gian Maria Volonté e Angelica Ippolito. Di fronte a quasi duecento persone, è stata proiettata la registrazione dell’evento del 2014 – per la regia di Renato Carpentieri – e la voce degli attori è risuonata insieme alle parole di Padre Italo Laracca, dal cui libro è arrivata l’ispirazione dello spettacolo. In apertura di evento gli interventi del Vice-Sindaco Chiara Ercoli, che ha voluto sottolineare l’assoluta necessità di tenere ben saldo il concetto di memoria, e di Guido Ciarla ed Emanuela Treggiari, in rappresentanza della Fondazione De Cultura e di Memoria ‘900. Al centro della Sala, a mo’ di tappeto, è stato invece sistemato il telo originale di Claudio Marini precedentemente installato lungo la facciata del Palazzo Comunale: iconica la sua collocazione a terra, come a voler simboleggiare che la bruttura della guerra costringe a calpestare le città, i luoghi e le persone. Un’idea, quest’ultima, suggerita dallo stesso Maestro Marini in occasione della proiezione.
 
Lungo il Corso della Repubblica e in alcuni luoghi iconici della città (Porta Napoletana, San Martino, Piazza Cesare Ottaviano Augusto, Giardino delle Camelie e Piazza Garibaldi), proprio in prossimità dei pannelli installati, si sono svolte invece le letture tratte dal Diario di Padre Laracca a cura di Enzo Toto, Patrizia Bigi, Silvia Ciriaci, Emanuele Cammaroto e Claudio Leoni. Il “percorso tra immagini e luoghi della guerra” ha attratto numerosi cittadini, compresi alcuni gruppi organizzati arrivati appositamente a Velletri nella giornata di sabato 3 febbraio.
 
Sempre sabato 3 febbraio, in Sala Tersicore, è stato presentato il libro fotografico “Non dimentichiamo” con le istantanee scelte per la Mostra fotografica-documentale. Il breve convegno, coordinato da Rocco Della Corte, ha visto l’intervento del Sindaco Ascanio Cascella. “Non possiamo dimenticare quello che è accaduto il 22 gennaio 1944 e devo ringraziare chi ha avuto la forza e la capacità di ricostruire un paese dilaniato dalle bombe della guerra mondiale, perché è quella stessa Velletri che ho l’onore di amministrare. Rappresento una città che si caratterizza in tanti ambiti, una città che guarda al futuro e che ha voglia di fare di più. Eventi come questo dimostrano che c’è risposta da parte dei cittadini quando l’offerta è valida. E l’Amministrazione ha il dovere di offrire opportunità del genere, per portare avanti la nostra cultura e la nostra tradizione”, ha detto il primo cittadino. Sono intervenuti anche Guido Ciarla, Emanuela Treggiari e Massimo Fabi, con quest’ultimo che ha raccontato la genesi della Mostra e lanciato all’amministrazione l’appello affinché venga istituito un archivio della memoria con foto e video fruibile anche dai giovani. In chiusura un momento molto emozionante, con Maria Elisa Bianchi – nipote diretta di Clelio Bianchi, commissario straordinario di Velletri nel 1944 – che ha donato all’Amministrazione e alla Città alcuni documenti originali dell’epoca da mettere a disposizione della comunità. I cataloghi, gratuiti, si possono ritirare fino a esaurimento copie in Comune, presso la Libreria Mondadori di Velletri e presso l’Associazione Memoria ‘900.
 
“Non dimentichiamo” prosegue con l’ultimo evento in calendario, martedì 6 febbraio: alle 10.30 in Sala Tersicore saranno ospiti Tea Ranno ed Emanuele Di Porto, davanti a una platea che accoglierà anche numerose scuole. Alle 17, invece, Lia Levi – testimone diretta della Shoah – incontrerà i cittadini di Velletri per un momento importante di condivisione e ricordo.
 
 
 
 

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Marino, tragico incidente su via Appia: muore 51enne di Albano Laziale

L’uomo stava andando a prendere il figlio a scuola con la sua moto quando si è scontrato con un furgone

Un uomo di 50 anni, Fabrizio Pellegrini, è morto sul colpo mentre guidava la sua moto. Il tragico incidente è avvenuto ieri 2 febbraio quando il centauro si è scontrato con un furgone su via Appia Nuova tra i comuni di Marino e Castel Gandolfo.

Ennesima tragedia causata dall’ennesimo incidente mortale su una strada ad alta percorrenza dei Castelli Romani dove le auto sfrecciano come se fossero su un circuito di Formula uno.

Il motociclista, residente ad Albano Laziale e che a breve avrebbe compiuto 51 anni, stava andando a prendere il figlio a scuola quando è avvenuto lo schianto.

La sua famiglia è distrutta, la moglie dell’uomo sotto shock così come le persone che hanno assistito all’incidente: «Non si può morire in questo modo – dice un automobilista – questo tratto di strada è maledetto, si corre, in tanti sono morti qui».

Da una prima ricostruzione dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castel Gandolfo, il centauro, a bordo di una moto di potente cilindrata era diretto verso Roma in un tratto nel comune di Marino poco dopo il cimitero di Castel Gandolfo, quando avrebbe impattato con un furgone che si trovava di fronte a lui nello stesso senso di marcia, guidato da una donna di circa sessant’anni che stava svoltando a destra in via Confini di Castel Gandolfo. Il centauro ha finito la corsa contro il furgone ed è morto sul colpo a causa dell’impatto violento.

La moto è invece schizzata nella corsia opposta fino a colpire un’altra macchina che saliva verso Albano. L’impatto è stato tremendo: in pochi secondi si sono subito fermati numerosi automobilisti che hanno bloccato la strada e fornito un primo soccorso ai due conducenti dei mezzi coinvolti. Sul posto è arrivata un ambulanza dalla vicina postazione di Frattocchie e considerate le gravissime condizioni dell’uomo anche un elisoccorso del 118 da Latina.

Il velivolo è atterrato in un prato vicino via Appia Nuova. I carabinieri di servizio del radiomobile sono intervenuti sul posto per i rilievi e la chiusura della strada. Ai militari della stazione di Marino sono affidate le indagini per meglio capire l’esatta dinamica dell’incidente. Per l’uomo originario della zona, sposato con figli, non c’è stato nulla da fare, i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

La salma è stata trasportata al Policlinico di Tor Vergata, Istituto di medicina legale per l’autopsia disposta dalla Procura di Velletri. La strada è rimasta chiusa dalle 15 fino quasi alle 17 per la rimozione dei mezzi da parte del deposito giudiziario di Marino. In quel tratto di circa tre chilometri tra Santa Maria delle Mole e Castel Gandolfo si verificano spesso incidenti gravi e mortali a causa delle auto, camion e altri mezzi, che non moderano la velocità e di altri che escono da stradine secondarie improvvisamente o svoltano in maniera repentina.

Sono stati soprattutto motociclisti a perdere la vita schiantandosi contro altri mezzi in transito. Con l’incidente di ieri, sale il numero delle vittime di incidenti su quella strada della provincia a Sud di Roma.