Vaccinazioni antiCovid e antiinfluenzale: il Lazio parte da Rieti con le doppie somministrazioni

Dopo la circolare emanata dal Ministero della Salute, la Asl di Rieti, a partire da giovedì 7 ottobre 2021, inizierà la somministrazione contemporanea del vaccino antinfluenzale e della dose aggiuntiva del vaccino anti-Covid19. Il Lazio, come annunciato, è dunque la prima Regione a praticare la co-vaccinazione.

La somministrazione del vaccino antinfluenzale e della contestuale dose aggiunta di vaccino anti-Covid19 sono in programma presso l’hub ex Bosi di Rieti e l’hub Amazon di Passo Corese “nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta, su alcune categorie di soggetti, vedi gli over 80 anni, per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e allo stesso tempo sono risultati eleggibili per la vaccinazione contro il SARS-CoV.2”, precisa la Asl in una nota.

Anche quest’anno Con la distribuzione delle prime dosi di vaccino antinfluenzale da parte della Regione Lazio, come accaduto nelle precedenti fasi della pandemia, la Asl di Rieti ha contestualmente aperto un importante canale di interlocuzione e collaborazione con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, al fine di programmare capillarmente su tutto il territorio della provincia di Rieti la vaccinazione antinfluenzale a tutta la popolazione over 65.  




Rieti, la “nonna dei Carabinieri” spegne 101 candeline

“Alla signora Genoveffa i migliori Auguri da parte di tutta l’Arma dei Carabinieri.”

RIETI – I Carabinieri della Compagnia di Rieti e quelli dell’Associazione Nazionale Carabinieri, nella mattinata di sabato, hanno voluto festeggiare il 101esimo compleanno della sig.ra Genoveffa D’Amico.

La signora, vedova dell’Appuntato Scelto Mario Nitrola, congedatosi nel 1955, quando prestava servizio alla Stazione Carabinieri di Casoli (CH), è da lunghissimo tempo Socia Benemerita dell’Associazione Nazionale Carabinieri e ne ha sempre vissuto con partecipazione e passione la vita sociale.

A renderle i propri sentiti auguri, nel pieno rispetto delle restrizioni imposte per la normativa covid-19, sono stati il Comandante della Compagnia di Rieti, Magg. Piscitelli, il Comandante della Stazione di Rieti, Lgt. D’Ippolito, il Coordinatore Provinciale dell’A.N.C. di Rieti, Magg. Argiolas ed il Brig. Ca. in congedo Amoroso, in rappresentanza di tutta l’Arma in servizio e dell’Associazione, che si son o uniti all’affetto di figli e nipoti.

Alla signora i militari hanno fatto dono di una raffigurazione in argento della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, ed una torta da condividere con le persone care. “Alla signora Genoveffa i migliori auguri da parte di tutta l’Arma dei Carabinieri.”




Rieti, in manette i Bonnie e Clyde dell’Italia centrale

La coppia, che era solita spostarsi a piedi, in bicicletta ed in treno, rendendo così molto difficoltoso il loro pedinamento

RIETI – Arrestati e portati in carcere una coppia di ladri responsabile di numerosi furti aggravati perpetrati nel centro Italia. A mettere le manette ai polsi ai due malviventi gli Agenti della Polizia di Stato che hanno eseguito le ordinanze di custodia in carcere emesse dal Tribunale di Rieti.

Si tratta di I.D., del 1980 e della sua compagna. L.D., anch’essa del 1980, entrambi pregiudicati

L’indagine è partita nel mese di giugno quando, ignoti, erano penetrati all’interno di un negozio di materiali edili reatino ed avevano asportato denaro in contanti ed alcuni utensili di marca per oltre tremila euro di valore.

In quella circostanza, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rieti, esaminando le immagini della videosorveglianza ed ascoltando le testimonianze di alcuni passanti avevano ricostruito la vicenda, individuando gli autori del furto ed identificandoli per il reatino I.D., di 41 anni, già conosciuto dalle Forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti e per la sua compagna coetanea L.D., residente a Spoleto.

Durante l’attività di indagine, gli Agenti della Polizia di Stato hanno ricostruito tutti gli spostamenti dei due ladri raccogliendo fondati elementi di prova relativi alla responsabilità dei due quarantunenni in numerosi furti in esercizi commerciali ed in danno di cittadini in tutto il centro Italia.

In particolare, la coppia, che era solita spostarsi a piedi, in bicicletta ed in treno, rendendo così molto difficoltoso il loro pedinamento, oltre al furto operato a giugno nel negozio di materiali edili reatino, hanno derubato, in tutta l’estate appena trascorsa, solo a  Rieti, 4 esercizi commerciali, due cittadini, nonché hanno perpetrato un furto in appartamento, in una autovettura in sosta ed all’interno della Cappella dell’Ospedale De Lellis di Rieti, dove avevano causato anche dei danneggiamenti. Per alcuni di questi episodi criminosi, avvenuti in provincia di Rieti, i due ladri erano stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria dai militari dell’Arma dei Carabinieri.

Ma le indagini effettuate dalla Polizia di Stato hanno evidenziato anche la commissione di altri reati contro il patrimonio in altre province del Centro Italia.

Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, che hanno operato, anche liberi dal servizio, una serie di appostamenti e pedinamenti, oltre a numerose attività di tipo tecnico, anche avvalendosi della collaborazione della Polizia Scientifica, hanno raccolto nei confronti dei due ladri una serie interminabile di elementi che hanno evidenziato le loro responsabilità in numerosi reati per i quali sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria che ha emesso, in considerazione della elevata pericolosità sociale dei due, le relative ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state eseguite nei giorni scorsi.

La donna è stata rintracciata a Foligno dagli Agenti del locale Commissariato di P.S. ed è stata condotta presso il carcere femminile di Perugia, mentre l’uomo è stato bloccato dagli Agenti della Squadra Mobile reatina ed associato presso la Casa Circondariale di Rieti Nuovo Complesso.

Nel corso dell’arresto operato dagli investigatori reatini, I.D. è stato trovato anche in possesso di un decespugliatore Makita che era stato asportato, sempre nel mese di giugno di quest’anno, da un locale laghetto di pesca sportiva e che è stato restituito immediatamente agli aventi diritto. Le indagini degli Agenti della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia, in particolare del Lazio, dell’Abruzzo e dell’Umbria, interessate dagli investigatori reatini, proseguono per accertare le responsabilità della coppia in ulteriori furti commessi nei mesi scorsi.




Rieti, personale non vaccinato e mancanza di mascherine in una casa di riposo

La struttura è stata segnalata al Comune e all’Autorità sanitaria

RIETI – Personale non vaccinato contro il Covid e dotazione di mascherine insufficiente per il personale impiegato. Questo quanto constatato dai Carabinieri del N.A.S. di Viterbo, competenti per la zona di Rieti, durante un controllo ad una casa di riposo per anziani della Piana Reatina.

Il legale rappresentante della struttura è stato quindi segnalato alle competenti Autorità Sanitarie ed Amministrative (ASL di Rieti e Comune).




Vaccini anti Covid: il Lazio parte con la terza dose

Il Lazio parte con la somministrazione della terza dose di vaccino. A renderlo noto lo stesso governatore Nicola Zingaretti attraverso un tweet. “Dalla prossima settimana – ha scritto il presidente della Regione – iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro”.


Sono 4.664 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.193. Sono invece 34 le vittime in un giorno, ieri erano state 57.

Sono 267.358 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 333.741. Il tasso di positività è all 1,7%, in lieve aumento rispetto all’1,6% di ieri.

Sono 559 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 12 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 36 (ieri erano 40). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.113 (ieri 4.117), quattro in meno rispetto a ieri.




Fara in Sabina, picchia la moglie davanti la figlia minorenne:

FARA IN SABINA (RI) – Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e dalla figlia minorenne e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Questo il provvedimento emesso dal G.I.P del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un trentasettenne di Fara in Sabina formalizzato all’uomo ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Fara in Sabina.

La misura cautelare è stata emessa dopo la dettagliata denuncia formalizzata dalla moglie, per una perdurante condotta vessatoria perpetrata dal marito, con reiterati episodi di violenza morale e fisica in suo danno.

Le indagini hanno consentito di acclarare come, purtroppo, a taluni episodi di violenza, avesse assistito anche la figlia undicenne della coppia. Determinante è stata, in questo come in altri casi del genere, da parte della donna, l’aver progressivamente maturato, anche grazie all’ausilio dei Carabinieri della locale Stazione, la consapevolezza di essere incolpevole vittima di maltrattamenti, con la conseguente decisione di denunciare l’accaduto, prima che la situazione degenerasse ulteriormente e che la c.d. “violenza assistita” da parte della minore, avesse impatti significativi sullo sviluppo cognitivo e comportamentale della ragazza.




Forano, scarica materiale da demolizione nel bosco: denunciato imprenditore di Rieti

L’uomo rischia l’arresto fino a due anni, qualora venisse determinata la pericolosità dei rifiuti abbandonati

FORANO (RI) – Colto in flagrante mentre scarica 60 metri cubi di materiale da demolizione all’interno di un bosco privato. L’uomo, un 57 enne di Rieti, titolare di una ditta di costruzioni, è stato denunciato dai Carabinieri Forestali della Stazione di Montebuono intervenuti sul posto durante la normale attività di perlustrazione del territorio.

I militari hanno inoltre provveduto a sottoporre a sequestro il mezzo di trasporto utilizzato e l’area interessata.

L’imprenditore, che presenta già precedenti di polizia per reati ambientali, dovrà ora rispondere del reato di trasporto di rifiuti in assenza delle autorizzazioni previste, oltre che di abbandono di rifiuti in area che, per rilievo naturalistico e in considerazione delle caratteristiche ambientali e della biodiversità in essa presente, risulta sottoposta a “vincolo ambientale” in base al “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Una condizione questa che rende ancora più gravi le condotte contestate, tenuto altresì conto che, non essendo nota con certezza la provenienza dei materiali abbandonati, gli stessi sono stati cautelativamente considerati “pericolosi”.

Le indagini, curate dalla Procura della Repubblica di Rieti, porteranno a determinare le responsabilità personali e l’entità del danno procurato e le condotte, se confermate, potrebbero portare alla pena dell’arresto sino a due anni, qualora venisse determinata la pericolosità dei rifiuti abbandonati.




Magliano Sabina, aggredisce cognato e carabinieri: arresti domiciliari con braccialetto elettronico per un 53 enne

MAGLIANO SABINA (RI) – Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Magliano Sabina hanno arrestato M.P. cinquantatreenne del luogo, già noto alle forze di polizia, in esecuzione di misura cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta con ordinanza dal Tribunale di Rieti.

L’uomo, il 9 luglio scorso, era stato arrestato in flagranza per violenza a pubblico ufficiale poiché, durante un violentissimo litigio aveva tentato di colpire il cognato con una zappa e, all’arrivo dei militari, si era scagliato contro di loro brandendo un coltello, cercando di impossessarsi della pistola d’ordinanza di uno dei due.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Poggio Mirteto faticarono non poco per disarmarlo, immobilizzarlo e arrestarlo.

Per questo reato, e per altri episodi di minacce al cognato risalenti al mese di giugno, dallo scorso 25 agosto M.P. è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Tale misura cautelare non detentiva, da ieri, è stata aggravata in quella ben più afflittiva degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.




Rieti, Arma dei Carabinieri: Comandante di compagnia promosso Maggiore

RIETI – Promosso Maggiore Michelangelo PISCITELLI, Comandante della Compagnia Carabinieri di Rieti. L’Ufficiale, 34enne, originario della provincia di Bari, sposato, è giunto nell’attuale sede nel mese di settembre 2018 ed indossa oggi i nuovi gradi da Ufficiale Superiore.

Il Maggiore PISCITELLI si è arruolato nel 2006 come Allievo Ufficiale dell’Accademia Militare di Modena dove ha frequentato il 188° Corso di Applicazione, per poi proseguire il percorso di formazione presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto importanti incarichi, tutti nell’organizzazione territoriale, tra i quali Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Salerno (2011 – 2014) e successivamente Comandante della Compagnia di Melfi (2014 – 2018), per poi approdare nel capoluogo reatino, sempre come Comandante di Compagnia. 

Al giovanissimo Ufficiale, sono giunti gli auguri del Comandante Provinciale, di tutti gli Ufficiali della provincia, dei Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei militari della Compagnia di Rieti.




Castel di Tora, sensazionale scoperta: sulle rive del lago del Turano affiora una necropoli romana

CASTEL DI TORA (RI) – In seguito alla segnalazione di un residente, è stata recentemente effettuata, lungo un tratto di costa del bacino idroelettrico del lago del Turano, nel Comune di Castel di Tora (RI), la scoperta di alcune tegole e ossa.

Immediato l’intervento dell’archeologa Letizia Silvestri, e dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, Francesca Licordari e Alessandro Betori che, alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale, hanno riconosciuto l’interesse archeologico dell’area.

Durante un’intensa settimana di scavi e rilievi eseguiti da Letizia Silvestri sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, grazie agli sforzi di tutte le istituzioni coinvolte (la Soprintendenza, la Società ERG Hydro S.r.l., gestore del bacino, il Comune di Castel di Tora, che ha messo a disposizione risorse economiche e manodopera), nonché dei numerosi appassionati locali intervenuti per supportare le attività di ricerca, è stato possibile identificare e documentare almeno dodici tombe già parzialmente visibili (il rilievo topografico è stato effettuato dallo Studio Tecnico di Massimiliano Ceccarelli) e scavarne completamente tre.

Si tratta di tombe “a cappuccina”, cioè in fossa sormontata da coppie di tegole disposte a spiovente, la cui presenza era già nota a livello locale da almeno cinquant’anni, ma mai indagate scientificamente. Tale tipologia di sepoltura si riferisce, solitamente, a defunti di estrazione sociale medio-bassa e non presenta ricchi corredi funerari. Sono stati, tuttavia, rinvenuti reperti interessanti, quali numerosi chiodini in ferro relativi alle calzature di uno degli inumati, grossi chiodi in ferro in ciascuna delle tombe, un vasetto quasi integro che permetterà di datare con precisione la relativa tomba. Altri reperti, rinvenuti fortuitamente da un abitante del posto e consegnati al Comune di Castel di Tora alcuni anni fa, includono una lucerna e una moneta dell’imperatore Aureliano (270-275 d.C.).

Lo stato di conservazione delle ossa ha permesso, in alcuni casi, il recupero quasi completo dello scheletro e anche di un cranio: questo consentirà agli antropologi di effettuare studi approfonditi sul sesso, l’età, la statura, le patologie e le attività ricorrenti dei defunti. Analisi molecolari potrebbero permettere, inoltre, di ricostruire appartenenze e peculiarità genetiche, abitudini alimentari e molto altro.

“Questa breve ma intensa prima campagna si pone come punto di partenza per dimostrare le potenzialità archeologiche della necropoli, certamente molto più vasta di quanto osservabile al momento, e dell’intero territorio della Valle del Turano – ha commentato la dott.ssa Letizia Silvestri, archeologa autrice degli scavi – allo scopo di intraprendere un progetto di più ampio respiro condiviso con la Soprintendenza, gli enti di ricerca, il Comune di Castel di Tora e i Comuni limitrofi per effettuare ricognizioni sistematiche, indagini in estensione, la redazione di una carta archeologica aggiornata, la musealizzazione dei reperti in loco e la creazione di percorsi storico-archeologici che possano implementare il già importante patrimonio culturale e naturalistico della Valle”.

I risultati di queste indagini preliminari saranno presentati quanto prima presso il Comune di Castel di Tora, coinvolgendo anche altri studiosi di siti archeologici geograficamente vicini e/o coevi per una più accurata contestualizzazione dei ritrovamenti. Il Sindaco Cesarina D’Alessandro ha già dato piena disponibilità a sostenere le ricerche, nell’ottica di uno sviluppo futuro del paese e dell’intero territorio.




Casperia, truffa aggravata all’INPS: denunciate tre donne

CASPERIA (RI) – Una commerciante di Casperia, la piccola cittadina in provincia di Rieti, situata tra la riva sinistra del Tevere ed il versante occidentale dei Monti Sabini, ha chiesto per le proprie due figlie all’INPS, ottenendola, la Cassa Integrazione Guadagni ma in realtà le ragazze non ne avevano diritto in quanto non hanno mai smesso di lavorare nell’azienda di famiglia.

I controlli esperiti nell’attività commerciale da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti, che ha agito in piena sinergia con i colleghi della locale Stazione, hanno dimostrato come le ragazze, nel periodo coperto dalla Cassa Integrazione Guadagni, per un periodo di 10 settimane avessero in realtà lavorato regolarmente nel negozio.

I militari hanno quindi denunciato le 3 donne di Casperia, per truffa aggravata che dovranno, inoltre, restituire all’Ente la somma indebitamente percepita di 1.600,00 euro.