FARA SABINA: SPESA PROLETARIA ALLA “COOP” DI PASSO CORESE. TRE DONNE RUMENE INTERCETTATE ED ARRESTATE.

Redazione
Fara Sabina (RI)
– Presso il supermercato “coop” di Fara in Sabina – fraz. Passo Corese, tre donne rumene non sono sfuggite all’occhio attento del direttore dell’esercizio il quale si e’ insospettito ed ha chiamato il 112.
I carabinieri del Norm della compagnia di Poggio Mirteto allertati e giunti sul posto, hanno intercettato le stesse appena fuori il supermercato.
Si tratta di M. A. I. del 1990, T. E. del 1977 E L. E. del 1979, tutte residenti a Fara Sabina. Avevano trafugato merce di varia natura per un valore di 300 euro circa, la quale e’ stata immediatamente restituita al direttore dell’esercizio mentre le tre donne, sono state arrestate con l’accusa di furto e poste in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorita’ Giudiziaria inquirente.
 




POGGIO BUSTONE (RI): RAPINA LA COLLANA AD UN CONOSCENTE

Redazione
Poggio Bustone (RI)
– Era in compagnia di un compaesano suo conoscente presso la propria abitazione. all’improvviso Z. F. classe 1990, gia’ conosciuto dalle Forze dell’ordine, nota la collana che l’amico ha al collo e con una scusa gliela fa sfilare per vederla da vicino. a quel punto lo spintona violentemente gettandolo in terra, gli arraffa la collana e scappa.

Il malcapitato riavutosi dallo shoc, avvisa i carabinieri della stazione di Rivodutri i quali allertano la pattuglia che era di servizio e nella serata, rintracciano Z. F. all’interno di un fabbricato in disuso. Perquisito, gli trovano la collana che aveva rapinato la quale sara’ restituita al legittimo proprietario mentre per il ventiquattrenne, dopo le formalita’ di rito, si sono aperte le porte del carcere di Rieti.
 




AMATRICE, OSPEDALE GRIFONI: LA MINORANZA TORNA A CHIEDERE UN TAVOLO IN REGIONE

A cura del gruppo "Insieme per Amatrice"

Amatrice (RI) – Stiamo seguendo molto attentamente l’evolversi della situazione sulla rimodulazione del nostro nosocomio Francesco Grifoni.

Abbiamo sempre creduto fermamente che la metodica della trattativa, dell’incontro, dell’approfondimento e della esposizione delle vere e reali condizioni geografiche, sociali, territoriali ed ambientali che caratterizzano il nostro territorio ne fanno un UNICUM del quale la Regione Lazio non può non tenerne conto.

E’ per questi convincimenti che riteniamo che le istituzioni non possano e non debbano  esprimere il linguaggio delle barricate, della minaccia, del ricatto ma aprirsi ad un sereno ed obiettivo esame della problematica sul tavolo per ottenere il massimo di quanto sia possibile avere.

Seguire altre vie attraverso manifestazioni muscolari ed intimidatorie può compromettere i rapporti tra Enti. E questo, alla fine dei giochi di prestigio e dell’informazione coatta, è quello che si sta cercando di realizzare da entrambe le parti. La domanda è legittima: non si poteva percorrere da subito questa soluzione sulla base di quanto deliberato dal consiglio comunale di Amatrice ALL’UNANIMITA’ in data del 12.07.2014??????

 Invece il Sindaco, dopo l'"ubriacatura" agostana fatta di tabella, annunci, servizi su tg, chiamate alle armi ed insulti verso tutto e tutti, senza mai passare per l'ordinario, logico confronto diretto con la Regione ed i suoi apici politici, cos'ha realizzato? Proprio un bel niente! Anzi, no. Qualcosa di veramente inutile lo ha realizzato: dopo aver speso denaro delle casse comunali per il ricorso al TAR contro il Decreto Regionale e scodellato come un piatto di fumante amatriciana – dopo un paio di tentativi però – un bel referendum consultivo che la popolazione dovrà sostenere e spesare con le proprie tasse nel 2015!

 Pertanto ribadiamo ancora con metodica ripetitività che la strada giusta sia quella FINALMENTE SCELTA di aprire un dialogo con l’interlocutore Regione Lazio abbandonando IN MODO DEFINITIVO tentazioni secessionistiche che certamente porterebbero molti più problemi di quanto ce ne siano oggi.

A chi poi pensa o allude che la minoranza sia rintanata chissà dove o addirittura debba sparire, facciamo presente che noi stiamo dove siamo sempre stati: a fare il nostro dovere amministrativo e istituzionale a seguito del voto dei cittadini amatriciani del maggio 2014.

Con l’occasione vogliamo congratularci con un gruppo di imprenditori agricoli locali, che senza aspettare mirabolanti marchi comunali, tanto meno placidi benestare, ha deciso in proprio di organizzarsi e perseguire la realizzazione di un marchio per un prodotto tipicamente nostrano.

Oggi -sabato 13 settembre- in totale autonomia quegli imprenditori presenteranno la loro idea presso il Polo Agroalimentare del Parco in piazza S. Francesco ad Amatrice. 

 

Onore a Rinaldo D'Alessio, ad Antonio Di Marco ed a tutti gli allevatori che motivatamente si impegnano per rilanciare un prodotto -il pecorino nostrano- sparito ormai anche come marchio all'indomani della chiusura della Coop. Latte Amatrice. Un prodotto che invece da oggi, sarà perfezionato direttamente sui Monti della Laga con un disciplinare di produzione che potrà davvero qualificarne provenienza e qualità.

Grazie a quei cittadini di qualsivoglia colore politico che si impegnano, nonostante tutto, e credono ancora in Amatrice ed in chi lavora davvero per il bene della collettività!




AMATRICE: DIVENTARE ABRUZZESI PER DIFENDERE IL GRIFONI? MEGLIO PENSARCI SU…

di Pietro Bizzoni

Rieti – Il Ministro Lorenzin riordinerà la sanità abruzzese. I tempi saranno st…retti e la rete ospedaliera abruzzese ne verrà ridimensionata. La tabella contenuta nel Decreto indica la possibilità di avere o meno alcune specialistiche sanitarie in base al bacino di utenza (espresso in milioni di abitanti). Sotto ad una determinata soglia di residenti -per esempio la chirurgia infantile prevede un minimo di 4 milioni di abitanti- alcune specialità non verranno concesse, al più cancellate.

L'Abruzzo ad oggi conta poco meno di 1,5 milioni di abitanti. Nonostante paventate, improbabili annessioni di territori come il nostro -Amatrice- la situazione non varierà. Con standard del genere il Decreto Lorenzin consentirà all'Abruzzo al massimo una Cardiochirurgia o due (bacino previsto da un minimo di 600 mila ad un massimo di 1,2 milioni di abitanti). Discorso ancor più pesante se parliamo di neonatologia- 1 al massimo 2 in tutta la Regione- una sola Terapia intensiva neonatale. Il tutto in un periodo di grande tensione nella sanità abruzzese, dove si litiga sulla chiusura dei punti nascita, che per i reparti suddetti -è chiaro a tutti- risultano fondamentali.

Ma i "rischi" di perdere il certo per l'incerto in un'eventuale cambio di Regione Lazio/Abruzzo sono davvero alti; attualmente in Abruzzo risultano aperti più reparti specialistici (doppioni) di quanti -sempre secondo Decreto Lorenzin- se ne potranno avere. Si perderanno o comunque saranno ridotte di numero: la Chirurgia maxillo-facciale e quella Plastica, Chirurgia toracica, Geriatria, Ematologia, Neurochirurgia, Dermatologia ecc..

Riprendendo la frase di un articolo di un mio omologo Sebastiano Calella: "Come dire che siccome si nasce in Abruzzo, il diritto alla salute è funzione del numero degli abitanti. E la presenza degli ospedali sul territorio sarà limitata a poche, modeste strutture. Bisogna perciò prepararsi agli accorpamenti ed alle cancellazioni, altro che difesa dei piccoli ospedali."

Contenti? Tornando alla nostra realtà ed al periodo di lazzi e frizzi appena trascorso mi permetto di consigliare – sia per Amatrice sia per le alte valli di Tronto e Velino – una politica costituita di azioni concrete, serie e rispettose dei ruoli istituzionali e delle funzioni proprie dei mandati politici-amministrativi (il sindaco di un paese fa il sindaco, il Presidente di una Regione fa il Presidente) evitando di scadere e trascendere in gesti "donchisciotteschi" che celano verosimilmente la ricerca di una certa qual visibilità mediatica, null'altro.

E' perciò consigliabile, per il bene della collettività, che il sindaco Pirozzi sieda al tavolo del Presidente della Regione Zingaretti; e per arrivare a quella sedia, si impegni in azioni di distensione e collaborazione bi-partisan. La mediazione spesso è la strada più breve per avere soddisfazione!




CANTALICE: TUTTO PRONTO PER L'XI° EDIZIONE DELLA SAGRA DELLE STRENGOZZE

Redazione
Cantalice (RI)
– E’ un prodotto tipico tradizionale riconosciuto nel 2006 dalla Regione Lazio; un particolare primo piatto che si prepara ancora oggi seguendo una ricetta tramandata oralmente per secoli a Cantalice, splendido borgo in provincia di Rieti.
Sono le “strengozze”, una pasta fatta a mano realizzata con ingredienti semplici e genuini: acqua, farina, pomodoro e aglio. Nel fine settimana del 13-14  settembre saranno le grandi protagoniste di una sagra, giunta all’undicesima edizione, che coniuga al meglio gusto, tradizioni e divertimento.
A impreziosire il condimento delle “strengozze” è  il profumo della “persa”, una specie di maggiorana che cresce proprio in questo territorio; e sempre rigorosamente a “chilometro zero” saranno i prodotti in esposizione sulle bancarelle della mostra mercato, mentre non mancheranno gli spettacoli musicali, i balli e le musiche della tradizione popolare.

A Cantalice, incantevole borgo che regala una vista mozzafiato sui laghi Lungo e Ripasottile, l'area ristorante sarà allestita al coperto, in piazza della Repubblica, sotto comodi gazebo. Un servizio di bus navetta garantirà il collegamento con il santuario di San Felice all'Acqua, che sorge nel luogo in cui San Felice ha compiuto il celebre Miracolo dell'acqua, fatta sgorgare in una calda giornata estiva battendo per terra con un bastone.

Chi vorrà accompagnare l’aspetto gastronomico alla scoperta del territorio non resterà di certo deluso: Cantalice è un borgo magico e unico per il suo aspetto urbanistico, che si sviluppa in verticale lungo un ripido sperone di roccia e culmina nella torre difensiva e nella caratteristica chiesa di San Felice. Chi decide di salire a piedi i 350 scalini che conducono nel cuore del borgo antico, può godersi le case in pietra, le scale, le fontane e le piccole chiesette che circondano la scalinata. Per chi invece preferisce una passeggiata nella natura – magari per digerire meglio le “strengozze” – da Cantalice partono molti sentieri e suggestivi percorsi naturalistici che conducono anche fino al Terminillo, a Leonessa e alla Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile.
 




RIETI, DIMINUZIONE CORSE COTRAL: I SINDACATI MINACCIANO LO SCIOPERO

Redazione

Rieti – Le OO.SS. territoriali di Rieti, unitamente alle RSU Cotral dell’impianto di Rieti, in riferimento alle notizie relative l’imminente interruzione dell’unico servizio diretto di collegamento con la Capitale presso la stazione di Fara Sabina FFSS, hanno espresso totale dissenso e disappunto.
“Sconcertante è la volontà espressa dai vertici Cotral e dalla Regione Lazio di fermare i bus della Rieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara Sabina, – si legge nella nota sindacale –  penalizzando ulteriormente tutti i pendolari reatini già vessati da un servizio approssimativo dovuto da un parco autobus vetusto ed obsoleto mai aggiornato da troppi anni.I contenuti della nostra lettera – prosegue la nota – aperta del 5 agosto diffusa a mezzo stampa sono rimasti inascoltati dalla Regione Lazio, dalle Istituzioni locali e dai vertici di Cotral S.p.A, ormai completamente insensibili alla sorte dei pendolari reatini.Mentre gli altri capoluoghi di provincia del Lazio è concesso un doppio collegamento con la capitale grazie a bus e ferrovia, Rieti rischia di vedersi togliere l’unico collegamento diretto, considerando che la tratta ferroviaria Rieti/Terni/Orte/Roma rappresenta il nulla. Invece di adoperarsi per reperire finalmente dei bus nuovi, più volte annunciati e promessi e la cui gara di acquisto è ferma in un binario morto, di organizzare un servizio diretto efficiente via autostrada, è volontà di questi signori costringere i pendolari reatini a partire con il bus, fermarsi a Fara Sabina FFSS, viaggiare in treno fino alla stazione Tiburtina FFSS, salire su un mezzo diretto a Piazza Gondar, Largo Somalia, Via Somalia, Ponte Salario ecc. ecc.. per poi prendere un mezzo Atac per recarsi a lavoro. E con quali mezzi gli autisti dovrebbero intasare la Salaria in andata e ritorno dalla stazione di Fara Sabina FFSS? Sicuramente con un confronto preventivo tra tutte le parti interessate anche i sordi avrebbero compreso che siamo di fronte ad una proposizione scellerata, improponibile a pendolari ed autisti. Per quanto sopra – conclude la nota – e nell’assoluta contrarietà sia nei metodi adottati che per i contenuti nefandi letti sulla stampa, le scriventi OO.SS. hanno attivato le procedure di legge prima della proclamazione dello sciopero ai sensi della normativa vigente e diffidano Regione Lazio e Cotral SpA ad intraprendere azioni unilaterali vietate durante l’espletamento delle procedure stesse.
 




ANTRODOCO: MEDIOEVO IN CORTEO

Redazione

Antrodoco (RI) – Si terrà sabato e domenica, 6 e 7 settembre, l’atteso “Castaldato di Antrodoco. Palio Madonna del Popolo” l’evento che vedrà l’interno paese, tornare per due giorni, ad essere il Castaldato che fu tra il 1228 ed il 1371.
Dopo il “Castaldato in festa” del 5 e 6 luglio scorso e la recente partecipazione alla 720esima Perdonanza Celestiniana di L’Aquila, l’appuntamento del prossimo fine settimana rappresenta il clou di un’estate di tanti appuntamenti che, con al timone la Pro Loco, hanno dato slancio e vitalità al paese.
Pro Loco e Misericordia locali, con la collaborazione della Compagnia Arcieri di San Giovanni Reatino a credere nel progetto di rispolverare le pagine del Medioevo ad Antrodoco riscoprendo negli abitanti di oggi quell’operosità e quel carattere determinato ed ambizioso che non troppo si discosta da quello degli antenati.
Nel corteo attese centinaia e centinaia di figuranti in abiti gran parte dei quali realizzati a mano per l’evento e secondo bozzetti che ricalcano fedelmente documenti e dipinti del tempo e raffiguranti dame e cavalieri, alfieri, eserciti con armi, mezzi di trasporto, animali, cortigiani, giullari, damigelle e popolo.
Fondamentale la risposta degli abitanti di Antrodoco, dai più giovani agli anziani, resisi per competenza, abilità e passione: sarti, falegnami, fabbri, pittori e scenografi, arcieri, ricercatori e studiosi al fine di mettere in piedi una rievocazione che fosse non solo importante per numero di partecipanti, ma soprattutto per cura dei dettagli e aderenza alla storia.
Il Palio Madonna del Popolo, per la vittoria del quale si sfideranno gli arcieri di ciascun rioni, è opera d’arte realizzata dall’artista locale Fabio Grassi.
Hanno patrocinato l’evento: Comune di Antrodoco, Provincia di Rieti, Comunità Montana

Il PROGRAMMA
Sabato, 6 settembre, 2014

ore 10.30 Apertura campo giochi – ore 17.00 Spettacolo Falconieri – ore 18.00 Lettura itinerante del bando in lingua volgare – ore 18.30 Allestimento banco dell'arcaio, scuola di tiro con l'arco, costruzione arco storico, dimostrazione di Tiro con l'arco – ore 19.00 Presentazione e Giuramento Arcieri Rionali – ore 19.30 Banchetto dei Rioni presentazione del Palio – ore 21.30 Spettacolo del fuoco, danze e coreografie Compagnia Arcieri di San Giovanni.

Domenica 7 Settembre

ore 11.00 Santa Messa e donazione Madonna in tombolo – ore 12.00 Lettura itinerante del bando in lingua volgare – ore 17.00 Inizio Sfilata di musici, bandiere e figuranti – ore 19.00 Svolgimento Palio Madonna del Popolo – ore 20.00 Pasto del viandante in Taverne e Osterie del centro – ore 21.30 Consegna Palio al Rione Vincitore, premiazione gara Arcieri – ore 22.00 Corte di alchimisti e armati alla corte di Federico II – ore 23.00 Incendio della Rocchetta.




RIETI, CAMMINO SAN FRANCESCO: LO SPAZIO FAMIGLIA PARTECIPERA' AL PROGETTO "PIER PAOLO!"

Redazione

Rieti – Il progetto Campo d’Arte dello Spazio Famiglia di Quattro Strade, gestito da Teatro Alchemico e promosso dall’Assessorato alle Politiche Socio-sanitarie, parteciperà allo spettacolo finale del progetto a cura Giorgio Barberio Corsetti, “Pier Paolo!”, per la promozione del Cammino di Francesco. Una straordinaria e visionaria partita di calcio, uno spettacolo corale, che si svolgerà il 12 settembre dalle 20.30 presso lo Stadio Fassini di Rieti, per ricordare il poeta e profeta, Pier Paolo Pasolini, e avvicinarlo alle giovani generazioni. Teatro Alchemico inserirà i piccoli allievi della Scuola di Circo, attiva nell’ambito delle attività promosse dallo Spazio Famiglia già da un anno, all’interno di un evento di importanza nazionale promosso dal progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio. “Il frutto della filosofia della Città Amica dei Bambini – dichiara l’assessore alle Politiche socio-sanitarie, Stefania Mariantoni – esce ancora una volta dai suoi confini per incontrare e confrontarsi con importanti realtà del panorama teatrale del nostro presente, e infinite realtà poetiche del nostro più recente passato".




RIETI: EMANUELA CAGNIZI ELETTA GUARDIA ZOOFILA VOLONTARIA PER LA PROVINCIA REATINA

Redazione

Rieti – Grande attenzione al volontariato nella provincia di Rieti. I volontari sono le sentinelle del territorio, persone preparate che prestano il loro servizio per la difesa dell'ambiente e della collettività. Su proposta del Direttore Regionale della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria è stata nominata Guardia Zoofila Volontaria per la Provincia di Rieti. la Signora Emanuela Cagnizi, nata a Rieti il 21/12/1992, residente in Poggio Moiano. Iscritta alla associazione Guardie Ambientali d’Italia, l’incarico di guardia zoofila volontaria sarà svolto dalla stessa a titolo gratuito. 




RIETI, PARTITA DI PALLONE DEDICATA A PIERPAOLO PASOLINI: APPUNTAMENTO IL 12 SETTEMBRE!

Redazione

Rieti – I paesi di Cantalice e Rieti si sfidano, nel nome di Pier Paolo Pasolini. Meglio, le rispettive squadre – Polisportiva Cantalice e Alba Rieti – si affrontano in una partita di football. Ma mentre veri calciatori si scontrano sul campo, attori professionisti animeranno “il gioco” dello spettacolo, insieme ad artisti vari ma anche ad attori che professionisti non sono. Tra loro, musicisti, tifosi, gruppi locali e tutti quelli che aderiranno in maniera attiva all’insolito format, pensato dal registra Giorgio Barberio Corsetti e realizzato con Roberto Rustioni, Fabio Cherstich, Roberto Aldorasi.

L’incontro, che ha coinvolto nella sua preparazione gli otto Comuni della Valle Santa che formano l’anello dei paesi intorno a Rieti, rientra e conclude il ciclo delle iniziative sul “Cammino di Francesco” promosso dalla Regione Lazio con il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e il Comune di Rieti per valorizzare il percorso e il territorio reatino.


Il ciclo degli appuntamenti è stato inaugurato dalla lectio magistralis del filosofo Massimo Cacciari su “Francesco” e il senso del suo peregrinare, il 7 luglio al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti ed è proseguito con una serie di spettacoli e appuntamenti culturali nel corso di due lunghi fine settimana nei Comuni della Valle fino al 20 luglio.

L’idea di base parte dalla realizzazione di una serie di interventi e percorsi formativi sviluppati nell’arco di circa due mesi – tra luglio e agosto – e che hanno compreso anche dei Laboratori di recitazione e drammaturgia per allievi attori, drammaturghi, attori professionisti e che professionisti non sono.
Lo Spettacolo/Evento finale, in forma di partita di calcio, debutterà venerdì 12 settembre presso lo Stadio del Rugby Fassini di Rieti, con inizio alle ore 20,30.

L’evento sarà al tempo stesso un incontro di calcio e un grande spettacolo corale dedicato a Pier Paolo Pasolini. Prendendo ispirazione proprio dalla sua modalità di lavoro, e quindi – coinvolgendo anche calciatori e attori non professionisti – si racconta un personaggio straordinario, precursore del nostro tempo, poeta infinito, visionario e acuto osservatore del presente. In questo modo verrà analizzato il rapporto di Pasolini con lo sport, specie con il calcio, sua grande passione, per interrogarsi sulla possibilità di un senso del tragico nell’evento rituale, simboleggiato, appunto, da una partita.

“Il football è un sistema di segni, cioè un linguaggio. Esso ha tutte le caratteristiche fondamentali del linguaggio per eccellenza, quello che noi ci poniamo subito come termine di confronto, ossia il linguaggio scritto-parlato” aveva sottolineato Pasolini in un saggio dedicato proprio al gioco del calcio.

Ma cosa vedeva il Poeta nella Partita? Forse un evento ancora in grado di coinvolgere la totalità della Polis, una rappresentazione sacra del nostro tempo, in cui ancora riesce ad emergere un senso del Tragico. Riprendendo questa visione, lo stadio diventa un contenitore in cui inserire la poetica di Pasolini, la partita di futbol e le sue innumerevoli situazioni, dentro e fuori dal campo, saranno le occasioni per creare dei cortocircuiti con i testi dell'autore, poesie, romanzi, saggi, opere teatrali, interviste.

Decine di foto ritraggono Pasolini che accoglie l'invito e non rinuncia al piacere di giocare una partitella tra amici, in un polveroso campetto della periferia romana. Per Pasolini il gioco del calcio era una passione antica, da piccolo tifoso del grande Bologna anni ‘30, da adolescente ala destra velocissima che gioca come un forsennato quasi ogni giorno. Da adulto poeta, narratore ed intellettuale sorprendente, che continua a guardare con affetto a questo mondo.

I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone sui Prati di Caprara (giocavo anche sei-sette ore di seguito, ininterrottamente: ala destra, allora, e i miei amici, qualche anno dopo, mi avrebbero chiamato lo "Stukas": ricordo dolce bieco) sono stati indubbiamente i più belli della mia vita. Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso. Allora, il Bologna era il Bologna più potente della sua storia: quello di Biavati e Sansone, di Reguzzoni e Andreolo (il re del campo), di Marchesi, di Fedullo e Pagotto. Non ho mai visto niente di più bello degli scambi tra Biavati e Sansone (Reguzzoni è stato un po' ripreso da Pascutti). Che domeniche allo stadio Comunale! (P. Pasolini)

Durante lo spettacolo/partita di calcio, saranno ricreate interruzioni ad hoc, come incidenti di campo o invasioni, che trasformeranno l'agonismo in un grande affresco sulla collettività e la lotta per l’esistenza, dove ogni disputa assurgerà a momento poetico e sarà animata dagli interventi di gruppi e associazioni quali: Banda di Rivodutri, Commando Ultrà Rieti, Teatro Alchemico, Progetto Campo d'Arte-Spazio Famiglie di Quattro Strade, Majorettes New Diamonds Rieti, Caritas Rieti, ARCI Rieti, Orizzonti Sabini.

“Pier Paolo!” è un progetto promosso dalla Regione Lazio con il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura, il Comune di Rieti assieme ai Comuni di Contigliano, Greccio, Colli sul Velino, Labro, Rivodutri, Poggio Bustone, Cantalice, Morro Reatino, in collaborazione con ATCL-Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio e prodotto da Fattore K. con l’intento di coinvolgere attivamente le realtà artistiche locali.

 




RIETI: IL 3 SETTEMBRE 2014 LA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI LEGAMBIENTE

Redazione

Rieti – Si terrà mercoledì 3 settembre alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti, la conferenza stampa di presentazione del 2° Campo Internazionale, organizzato dal Circolo Legambiente Centro Italia, con il patrocinio del Comune di Rieti, del Comune di Cantalice e della Fondazione “Amici del Cammino di Francesco”.
Il campo avrà luogo dal 1 al 14 settembre, con l’arrivo di 12 volontari da tutto il mondo, che saranno ospitati presso il monastero francescano di Fonte Colombo, ed effettueranno attività di manutenzione e aggiornamento segnaletica, mantenimento e ripristino sentieri, interventi di vario genere sul territorio reatino: Stazione, Lungo Velino, Cammino di Francesco, Fonte Colombo, tratto La Foresta- Poggio Bustone, Poggio Perugino, Terminillo- Rifugio La Fossa.
Alla conferenza interverranno: il Sindaco di Rieti Simone Petrangeli, il Sindaco di Cantalice Silvia Boccini, l’Assessore all’Ambiente, Ecologia e Agricoltura del Comune di Rieti Carlo Ubertini, il Vice Presidente di Legambiente Centro Italia Andrea Barbante, il Responsabile del Campo di Legambiente Centro Italia Daniele David, il Guardiano del Santuario di Fonte Colombo Padre Marino Porcelli e tutti i volontari del Campo Internazionale.