RIETI, TUTTI PAZZI PER IL TREKKING URBANO: AL VIA LA XI GIORNATA NAZIONALE

Redazione

Rieti – Saranno 37 i comuni italiani che celebreranno, venerdì 31 ottobre, la XI^ Giornata Nazionale del Trekking Urbano. Anche Rieti, per il secondo anno consecutivo, è tra le città aderenti con una proposta di itinerario che si snoda nelle vie cittadine ripercorrendo i luoghi simbolo della Grande Guerra e della Seconda Guerra mondiale.
L’evento, organizzato dall’Assessorato alle Culture e al Turismo del Comune di Rieti in collaborazione con Ministero della Difesa Scuola NBC di Rieti, il Club Alpino Italiano sez. di Rieti, l’Iterart, Anima e Acqua e con il prezioso supporto della Polizia Municipale, vedrà la partecipazione di 250 studenti delle scuole medie, “Sacchetti Sassetti”, “Basilio Sisti”, “Giovanni Pascoli” e “Angelo Maria Ricci”.
Quest’anno chi vorrà raccontare la propria esperienza di trekker lo potrà fare in tempo reale, grazie al challenge fotografico, postando le foto su Instagram con gli hashtag #trekkingurbano e #trekkingurbano2014. Tutti gli scatti saranno protagonisti di una “mostra virtuale” sul sito trekkingurbano.info e i cinque che otterranno più “mi piace” diventeranno il “volto” della prossima edizione.
“Una giornata che ha ricevuto un altissimo gradimento lo scorso anno da parte di studenti e docenti – dichiara l’assessore alle Culture Diego Di Paolo -, e il numero delle iscrizioni di quest’anno conferma che l’iniziativa ha un valore importante nell’ottica dell’incentivazione alla conoscenza della nostra storia per tanti ragazzi che in questa occasione scoprono luoghi e notizie che ampliano la percezione che hanno della città. Ci stiamo avvicinando sempre di più al mondo della scuola, intessendo rapporti e studiando iniziative congiunte. E’ stato sin dall’inizio del mandato uno degli obiettivi più importanti che ci siamo preposti”.
L’appuntamento per partecipare all’iniziativa è alle ore 9 in Piazza Mariano Vittori presso la statua di San Francesco.
 




AMATRICE: CON L'AUTUNNO TORNA L'APPUNTAMENTO CON "PIOVONO LIBRI"

Redazione
Amatrice (RI)
– Ad Amatrice va in scena il consueto appuntamento annuale di fine ottobre di PIOVONO LIBRI,  che in questa occasione sarà sottotilato "Il libro come memoria" poichè i segni di "memoria" saranno il filo conduttore dei tre libri che verranno proposti al pubblico.
L'iniziativa organizzzata dal Comune di Amatrice e dall' associazione Teatrando e.., con la collaborazione dell'Istituto Omnicompressivo di Amatrice, si svolgerà nelle giornate di mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, in due location di rilevo che rappresentano il cuore della vocazione ambientale e culturale di Amatrice.
Nella prima giornata (29 ottobre) presso la sala conferenze del Poloagroalimentare del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, saranno presentati, alla presenza dei rispettivi autori,  due libri di assoluta importanza:
il primo, di Silvano Landi  "Pensieri di viaggio nel bosco ideale", dove si spera che attraverso le immagini e la lettura di questo splendido libro anche la più riottosa persona ed insensibile possa comprendere che i nostri boschi e le nostre macchie sono una riserva di bellezza e di quiete;   la natura è anche memoria con i  suoi alberi secolari che hanno segnato il cammino dei nostri uomini e continueranno ad accompagnarci nel presente e nel futuro se noi faremo tesoro di loro.  Il secondo libro "Amore amaro", del giornalista Luigi Lombardo,  sarà presentato dal professor Domenico Cialfi, Presidente dell' Istituto Deputazione Storia e Patria di Terni e narrà una saga familiare che abbraccia il XX secolo con rimandi storici del nostro paese ed eventi che hanno segnato duramente il nostro territorio.

Il secondo giorno (30 ottobre) l'iniziativa avrà luogo presso il Centro Culturale San Giuseppe di Amatrice  e vedrà la presentazione, a cura della regista Paola Cialfi,  del libro dell' insegnate Patrizia Tazzi, dal titolo "La bottega delle cose buone", un opera che racconta la storia o meglio la favola di un'infanzia indimenticabile carica di fantasia di creatività e di amore.
In tutti e tre i libri presentati c'è un'omaggio alla conoscenza, alla riflessione al ricordo, alla MEMORIA.     
 




RIETI, CARD POVERTA': OLTRE LE PAROLE SERVONO I FATTI

 

Giuseppe Sciutto: "Le cose vanno annunciate quando i tempi e le modalità sono certi"

 

di Angelo Parca

Rieti – Tanto rumore per qualcosa che dovrà ancora arrivare. Lo scorso 23 ottobre L’Osservatore d’Italia pubblica un articolo, la cui fonte è il Comune di Rieti, che in pompa magna annuncia l’avvio di una card elettronica che fungerà da paladino nel contrasto alla povertà e per mezzo della quale i soggetti che si trovano in stato di bisogno potranno acquistare direttamente i beni di prima necessità presso gli esercizi convenzionati.

L’assessorato alle Politiche socio-sanitarie nella persona dell’assessore Stefania Mariantoni ha annunciato questa grande rivoluzione che consentirà all’Amministrazione comunale di conoscere esattamente dove, come e quando vengono spesi i contributi economici assegnati: “Sarà possibile definire la durata del contributo – dice Mariantoni – e le modalità di erogazione e la Card sarà attiva subito dopo la comunicazione alla società che gestisce il servizio. Una volta riconosciuto il contributo non sarà più necessario attendere il completamento dell’iter burocratico che attualmente mette in difficoltà le famiglie che già si trovano in condizione di disagio. Il servizio è a costo zero per il Comune e consentirà di ottimizzare il carico di lavoro che grava sugli uffici”.

In realtà dietro l’annuncio ancora di fatto non si conoscono i particolari di questa operazione. I cittadini di Rieti, notoriamente colpiti in maniera devastante da questa crisi economica che ha ridotto in ginocchio questa porzione di territorio laziale, non sanno da quando sarà effettiva questa card e chi effettivamente la potrà utilizzare. Le cose vanno annunciate quando i tempi e le modalità sono certi, ad esserne convinto è Giuseppe Sciutto a nome del gruppo Fb "Rieti Senza Censure" il quale ci tiene a far notare l’importanza di creare un obiettivo nei fatti anziché un’illusione con le parole.

Ad esempio i reatini si chiedono quanto sarà elargito in questa tessera, se si tratta di cifre simboliche che fungono da paliativo o di concreti sostegni economici alle persone che dall’oggi al domani si ritrovano in fila alla Caritas perché non riescono a mettere un pasto caldo in tavola. “La nostra paura – aggiunge Sciutto – è che si sia creata una illusione per le persone affamate. Mi auguro che questa iniziativa sia veramente utile alle persone bisognose”.

Non si può dire che nei fatti i reatini non abbiano ragione: Una volta si comunicava l'avvio di un progetto operativo. Adesso si comunica che c'è un progetto in cantiere e questo manda in fibrillazione le persone bisognose di un ausilio.

Nel frattempo, questa mattina 27 ottobre 2014, abbiamo contattato il Comune per chiedere maggiori delucidazioni in merito alla Card. Per tutta risposta ci è stato detto che la prossima settimana dovrebbero essere forniti maggiori dettagli, proprio quelle informazioni fondamentali che i residenti di Rieti attendono come una manna dal cielo.

Nell’attesa ci preme sottolineare che non ci presteremo ad essere dei comunicatori di “buone intenzioni”, vigileremo su questo progetto di contrasto alla povertà per vedere nel concreto quanti reatini andrà ad aiutare.




RIETI: CON LA “BANDANA” SULLA SALARIA A FOLLE VELOCITA’

Redazione

Rieti – Cosa hanno a che fare uno dei più conosciuti Social Network con la Gopro minitelecamera ormai tanto  in voga tra gli appassionati di sport estremi, e una potente moto da strada?  Sembrerebbe nulla….. invece il nesso è semplicissimo; ci si incontra fra centauri su Facebook, si concorda il giorno e la strada, si monta la telecamera sulla moto  e il “gioco” è fatto.

Purtroppo, però, quello che potrebbe sembrare un’interessante combinazione di passioni, diventa una sorta di  pericolosissimo gran premio motociclistico sulle strade di tutti i giorni, dalle conseguenze spesso tragiche.

E’ esattamente quanto è accaduto  sulla Salaria, dove  tre “piloti” in sella alle loro potenti moto,  percorrendo la consolare in direzione Rieti, seminavano il panico tra gli automobilisti che increduli pensavano  bene  di avvisare il 113 per evitare gravi incidenti stradali e  porre fine alla folle corsa.

La Sala Operativa della Polizia Stradale di Rieti  a seguito delle numerosissime  segnalazioni, predisponeva tempestivamente una pattuglia nei pressi della galleria “Colle Giardino”, alle porte della città,  che  riusciva ad intercettare i tre motoveicoli lanciati a folle velocità.

Manca la “bandana” ???…….no anzi!! Gli spericolati motociclisti avevano anche quella, ma non sotto il casco o al collo come verrebbe facile da pensare, ma saldamente  avvolta sulla targa,  al fine di renderla illeggibile ed eludere eventuali posti di controllo della Stradale  risparmiando così costosissime soste ai box.

Forti di questo stratagemma due di loro, anziché fermarsi all’alt dei poliziotti, proseguivano la marcia rischiando inoltre di travolgere l’operatore della Stradale  e si allontanavano velocemente, facendo perdere le loro tracce, mentre il terzo motociclista decideva giudiziosamente di  fermarsi subito e fare i conti con la legge.

Da un primo controllo della moto, emergeva da subito l’uso della bandana sulla targa e veniva  individuata la famosa Gopro montata sul fianco sinistro del mezzo; diramata la descrizione delle moto fuggite, una seconda pattuglia  intercettava le stesse alla fine della galleria, ma ancora una volta  i conducenti  non ottemperavano all’obbligo di fermarsi imposto dagli agenti e proseguivano la marcia, dileguandosi  di nuovo.

Dopo essersi separati per rendere ancora più difficili le ricerche, uno dei due motociclisti veniva individuato grazie alla prontezza operativa e al colpo d’occhio della seconda pattuglia della Stradale, che nel  frattempo si era messa sulle loro tracce, all’interno di una’area di servizio nascosto dietro la struttura del bar per non essere scorto.

Anche qui lo stesso copione, targa rigorosamente coperta dalla bandana e telecamera  sulla moto: a questo punto il terzo motociclista veniva “invitato” dal compagno a raggiungerlo per  fare  due chiacchiere con la Polizia Stradale.

I tre “piloti”  venivano identificati per  B.A. 26 di Roma, P.L. 24 anni di Roma e S.O.A. 26 anni  nato in Romania ma residente a Palombara Sabina:  i primi due venivano denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale  per non  essersi fermati all’alt imposto dagli agenti  e per falsità materiale e uso di atto falso  in relazione alla targa coperta con la bandana,  mentre il terzo motociclista, l’unico fermatosi fin da subito, veniva denunciato per i soli reati previsti per l’occultamento doloso della targa.

Gli operatori della Polizia stradale  visionavano  le immagini registrate dalle videocamera montate sulle moto  e accertavano condotte pericolosissime: velocità: sorpassi mozzafiato  e curve al limite, adrenalina allo stato puro dove la realtà prendeva, purtroppo,  il posto della simulazione. Fortunatamente  l’intervento degli agenti ha messo fine alla  folle corsa evitando il peggio.    




RIETI: TRE MOTOCICLISTI SEMINANO IL PANICO SULLA SALARIA

Redazione
Rieti – Cosa hanno a che fare uno dei più conosciuti Social Network con la Gopro minitelecamera ormai tanto  in voga tra gli appassionati di sport estremi, e una potente moto da strada?  Sembrerebbe nulla….. invece il nesso è semplicissimo; ci si incontra fra centauri su Facebook, si concorda il giorno e la strada, si monta la telecamera sulla moto  e il “gioco” è fatto.

Purtroppo, però, quello che potrebbe sembrare un’interessante combinazione di passioni, diventa una sorta di pericolosissimo gran premio motociclistico sulle strade di tutti i giorni, dalle conseguenze spesso tragiche.

E’ esattamente quanto è accaduto  sulla Salaria, dove  tre “piloti” in sella alle loro potenti moto,  percorrendo la consolare in direzione Rieti, seminavano il panico tra gli automobilisti che increduli pensavano  bene  di avvisare il 113 per evitare gravi incidenti stradali e  porre fine alla folle corsa.

La Sala Operativa della Polizia Stradale di Rieti  a seguito delle numerosissime  segnalazioni, predisponeva tempestivamente una pattuglia nei pressi della galleria “Colle Giardino”, alle porte della città,  che  riusciva ad intercettare i tre motoveicoli lanciati a folle velocità.
Manca la “bandana” ???…….no anzi!! Gli spericolati motociclisti avevano anche quella, ma non sotto il casco o al collo come verrebbe facile da pensare, ma saldamente  avvolta sulla targa,  al fine di renderla illeggibile ed eludere eventuali posti di controllo della Stradale  risparmiando così costosissime soste ai box.

Forti di questo stratagemma due di loro, anziché fermarsi all’alt dei poliziotti, proseguivano la marcia rischiando inoltre di travolgere l’operatore della Stradale  e si allontanavano velocemente, facendo perdere le loro tracce, mentre il terzo motociclista decideva giudiziosamente di  fermarsi subito e fare i conti con la legge.
Da un primo controllo della moto, emergeva da subito l’uso della bandana sulla targa e veniva  individuata la famosa Gopro montata sul fianco sinistro del mezzo; diramata la descrizione delle moto fuggite, una seconda pattuglia  intercettava le stesse alla fine della galleria, ma ancora una volta  i conducenti  non ottemperavano all’obbligo di fermarsi imposto dagli agenti e proseguivano la marcia, dileguandosi  di nuovo.

Dopo essersi separati per rendere ancora più difficili le ricerche, uno dei due motociclisti veniva individuato grazie alla prontezza operativa e al colpo d’occhio della seconda pattuglia della Stradale, che nel  frattempo si era messa sulle loro tracce, all’interno di una’area di servizio nascosto dietro la struttura del bar per non essere scorto.

Anche qui lo stesso copione, targa rigorosamente coperta dalla bandana e telecamera  sulla moto: a questo punto il terzo motociclista veniva “invitato” dal compagno a raggiungerlo per  fare  due chiacchiere con la Polizia Stradale.
I tre “piloti”  venivano identificati per  B.A. 26 di Roma, P.L. 24 anni di Roma e S.O.A. 26 anni  nato in Romania ma residente a Palombara Sabina:  i primi due venivano denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale  per non  essersi fermati all’alt imposto dagli agenti  e per falsità materiale e uso di atto falso  in relazione alla targa coperta con la bandana,  mentre il terzo motociclista, l’unico fermatosi fin da subito, veniva denunciato per i soli reati previsti per l’occultamento doloso della targa.

Gli operatori della Polizia stradale  visionavano  le immagini registrate dalle videocamera montate sulle moto  e accertavano condotte pericolosissime: velocità: sorpassi mozzafiato  e curve al limite, adrenalina allo stato puro dove la realtà prendeva, purtroppo,  il posto della simulazione. Fortunatamente  l’intervento degli agenti ha messo fine alla  folle corsa evitando il peggio.   
 




RIETI, CONTRASTO ALLA POVERTA': IL COMUNE SCENDE IN CAMPO CON LA CARD ELETTRONICA

Redazione

Rieti – L’assessorato alle Politiche socio-sanitarie comunica che, tra le prestazioni previste per il contrasto alla povertà, è in fase di avvio la card elettronica che permetterà ai soggetti che si trovano in stato di bisogno di acquistare direttamente i beni di prima necessità presso gli esercizi convenzionati.
“Questo nuovo servizio – dichiara l’assessore Stefania Mariantoni – consentirà all’Amministrazione comunale di conoscere esattamente dove, come e quando vengono spesi i contributi economici assegnati. Sarà possibile definire la durata del contributo e le modalità di erogazione e la Card sarà attiva subito dopo la comunicazione alla società che gestisce il servizio. Una volta riconosciuto il contributo non sarà più necessario attendere il completamento dell’iter burocratico che attualmente mette in difficoltà le famiglie che già si trovano in condizione di disagio. Il servizio è a costo zero per il Comune e consentirà di ottimizzare il carico di lavoro che grava sugli uffici”.

Per tutelare la privacy non sarà rilasciata una card dedicata, e quindi riconoscibile, bensì il valore economico corrispondente al contribuito ricevuto sarà memorizzato sulla tessera sanitaria. Tutte le transazioni saranno monitorare in tempo reale. Sarà la società che gestisce il servizio, la Welfare Company, a stipulare le convenzioni con gli esercizi commerciali e a consegnare il POS dedicato per la registrazione delle operazioni. Nella fase iniziale saranno convenzionate almeno 8 tra farmacie e supermercati, successivamente la rete sarà allargata ad altri esercizi, per arrivare alle librerie, agli tabella per l’infanzia e ad altri esercizi.
 




RIETI: IL GENERALE UGO ZOTTIN IN VISITA AL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI

Redazione

Rieti – Nella giornata odierna il generale di corpo d’armata ugo zottin, vice comandante generale e comandante interregionale “podgora” dei carabinieri, ha fatto visita al comando provinciale dei carabinieri di rieti.

L'ufficiale generale, da cui dipendono tutti i carabinieri delle regioni del centro italia e della sardegna, è stato accolto dal comandante provinciale,  colonnello giovanni roccia, alla presenza degli ufficiali e comandanti sia dei reparti  della sede che di quelli delle compagnie di rieti poggio mirteto e cittaducale; all’incontro ha presenziato anche una rappresentanza dell’arma in congedo a cui il comandante interregionale ha manifestato grande vicinanza, ringraziando i presenti per la sensibile ed importante azione di supporto sociale e di protezione civile, quale espressione concreta dello spirito dell'arma a favore del cittadino anche fuori dal servizio attivo, esortandoli a continuare in tal senso.

Il colonnello roccia nel corso di un briefing, ha illustrato al generale zottin i risultati conseguiti dai carabinieri nell’ambito delle attività preventive e repressive volte al contrasto della criminalità.  Nel corso della riunione sono state affrontate le maggiori problematiche operative della provincia, approfondite le tematiche relative al contrasto dei fenomeni criminali di maggiore impatto sociale ed illustrate le strategie di risposta attuate dall’arma in provincia.

Il comandante interregionale ha espresso a tutto il personale dell’arma in servizio il proprio apprezzamento per l'impegno e la dedizione profusi nello svolgimento della loro quotidiana attività istituzionale finalizzata alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, complimentandosi altresì per le elevate capacità professionali, l’intuito investigativo, l’alto senso del dovere e l’altruismo, attestati dai concreti risultati operativi conseguiti in termini di attività di contrasto e di prevenzione.

L’alto ufficiale, inoltre, ha sottolineato a tutti i carabinieri del comando provinciale l'importanza della funzione da loro quotidianamente svolta, specie dalle stazioni carabinieri, autentica espressione di prossimità delle istituzioni al cittadino, espressa attraverso la costante azione di sostegno e vicinanza alla collettività anche e soprattutto nelle piccole comunità.

A conclusione della visita, il gen. Zottin si è recato presso la compagnia di cittaducale, ove ha incontrato i militari in servizio e la rappresentanza in congedo.




RIETI: ARRESTATO IL PLURIPREGIUDICATO CALABRESE PER RAPINA A 90ENNE

Redazione
Rieti
– Personale delle Squadre Mobili delle Questure di Rieti e  di Cosenza, coordinati dal Sost. Proc. Dr. Lorenzo Francia hanno dato esecuzione alla ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di C.C.S. del 1968, residente in provincia di Cosenza, resosi responsabile di una rapina aggravata nei confronti di un anziano reatino. Nella tarda mattinata del 5 agosto 2014, infatti, un novantenne reatino si è recato in banca per prelevare una considerevole somma di denaro.

Durante il ritorno presso la propria abitazione, sita nel quartiere di Città Giardino, l’anziano è stato aggredito da un uomo che, con violenza, lo ha afferrato per il collo e si è impadronito di una busta contenente 4.800 Euro che la vittima custodiva in una tasca della sua giacca.

Gli investigatori della Squadra Mobile, prontamente intervenuti, hanno analizzato tutti i filmati delle varie telecamere di sorveglianza installate da privati lungo il tragitto effettuato dalla vittima.

In alcuni di questi filmati, gli Agenti hanno individuato un uomo che stava chiaramente seguendo la vittima, probabilmente già dall’interno dell’istituto di credito nel quale l’anziano aveva effettuato il prelievo, e che, dopo pochi minuti, è stato ripreso mentre transitava sotto le stesse telecamere con passo molto veloce.

Gli investigatori reatini, anche grazie alle informazioni fornite dalla Questura di Cosenza, hanno così potuto identificare l’uomo responsabile della rapina per C.C.S. del 1968, pluripregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, titolare di una impresa edile di un piccolo centro in provincia di Cosenza, che, pur essendo residente in quel centro, all’epoca dei fatti si trovava a Rieti per la sua attività lavorativa.

Il G.I.P. del Tribunale di Rieti Dr. Andrea Fanelli, per i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli Agenti, ha, quindi, emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che, nella mattinata odierna, è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Cosenza ed associato, a disposizione dell’A.G. reatina, presso la Casa Circondariale di Cosenza.
 




RIETI: UNA DELLE CITTA' CULTURALMENTE PIU' ATTIVE DELLA REGIONE LAZIO

Redazione

Rieti – Questa settimana si concentrano a Rieti una serie di importanti eventi che connotano la città come una delle realtà culturalmente più attive della Regione.

Si apre mercoledì 22 ottobre, al Cinema Moderno (ore 20.30 ingresso gratuito), con il Festival Internazionale del Film di Roma e la prima mondiale del film “Buoni a nulla” di Gianni di Gregorio che vedrà in sala anche la partecipazione del cast. Il giorno successivo, giovedì (ore 21), il Teatro Flavio Vespasiano ospiterà “Ferite a morte” di Serena Dandini con la straordinaria Lella Costa, protagoniste di un’importante iniziativa contro la violenza di genere promossa da Coop. Si chiude domenica 26 ottobre con la Festa dei Teatri, un’altra iniziativa di rilevanza nazionale, che a Rieti vedrà succedersi eventi per tutta la giornata che avranno come scenario il centro storico e il Teatro Flavio Vespasiano.

“Una settimana importante e straordinaria – dichiara l’assessore alle Culture, Diego Di Paolo -, che conferma il ruolo centrale che stanno assumendo nella nostra regione, la città di Rieti, la sua animata vita culturale e il Teatro Flavio Vespasiano. Per questo siamo grati al presidente Zingaretti, al progetto ABC, ad ATCL, al vicepresidente Smeriglio, all’assessore Ravera e ai nostri rappresentanti regionali, l’assessore Refrigeri e il consigliere Mitolo. E’ la prima volta che Rieti entra con tanto protagonismo e centralità nelle programmazioni regionali. Abbiamo realizzato uno sforzo straordinario nel settore cultura nei primi due anni della nostra amministrazione e ciò ha suscitato interesse e curiosità in tutta Italia. Siamo stati premiati, stiamo iniziando a raccogliere i frutti di tanto lavoro e siamo ancora più fiduciosi sui risultati che arriveranno nel prossimo futuro”.
“Da due anni a questa parte – dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli – Rieti è diventato il primo polo culturale della regione dopo Roma ed è indiscutibile la vivacità culturale e artistica di una città che sta cambiando anche grazie alla cultura e dove ogni settimana ci sono appuntamenti di rilievo”.
 




RIETI: TRE SERBE ALLONTANATE E TRE RUMENI DENUNCIATI

Redazione 

Rieti – Tre cittadine serbe, residenti a Roma,  J.M. del 1970, B.M. del 1995 e J.N. dell’1985, sono state allontanate da questa provincia con divieto di farvi ritorno per tre anni.

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, in concomitanza del fine settimana, infatti, personale della Squadra Volante è intervenuto in questa Piazza Mazzini, in seguito ad una segnalazione telefonica che avvisava della presenza di tre donne, presumibilmente di origine straniera, due delle quali con atteggiamento sospetto si erano introdotte all’interno della Chiesa di Sant’Agostino mentre la terza era restata all’esterno, come “palo”, al controllo della piazza.

Gli Operatori di Polizia giunti sul posto, dopo aver appreso che le donne si erano allontanate nelle strade adiacenti, si sono posti  sulle loro tracce.

Pochissimi minuti e J.M, B.M. e J.N, sono state raggiunte in via Nuova, dove, alla vista degli agenti hanno tentato di sottrarsi al controllo, ma prontamente raggiunte dagli Operatori sono state accompagnate in questi uffici e trovate in possesso di un cacciavite, un paio di forbici ed una lastra metallica presumibilmente usata per l’apertura delle serrature delle porte.

Alle tre serbe, gravate da numerosi pregiudizi di Polizia, vista la loro pericolosità sociale, è stato notificato un Foglio di via obbligatorio con ordine di non fare più ritorno nella provincia di Rieti per tre anni ed, inoltre, B.M. è stata denunciata in stato di libertà alla competente A.G. davanti alla quale dovrà rispondere del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli mentre J.N. è stata denunciata per rispondere  del reato di porto di armi ed oggetti atti ad offendere.

Nell’ambito degli stessi servizi di controllo del territorio il personale della Squadra Volante, ha notato, nella frazione di San Giovanni Reatino, nella notte tra sabato e domenica, due giovani con fare sospetto che uscivano dalla parte posteriore del bar e precipitosamente salivano su un’autovettura con targa romena, e si allontanavano a fari spenti.

Gli Operatori di Polizia dopo aver prontamente affiancato l’autovettura, intimando loro di fermarsi, hanno immediatamente proceduto al controllo ed identificato tre cittadini di origine romena, residenti a Velletri, C.C.M. del 1986, G.M. del 1980 e V.M.L. del 1987, questi ultimi gravati da numerosi precedenti per furto, ricettazione e detenzione di arnesi atti allo scasso, e rinvenuto nel bagagliaio dell’autovettura uno scalpello in metallo e dei sacchi di nailon.

C.C.M., G.M. e V.M.L. saranno, pertanto, denunciato alla locale autorità Giudiziaria per rispondere del reato di porto di armi ed oggetti atti ad offendere.

 

 




COTRAL: I PENDOLARI REATINI MINACCIANO DENUNCIA CONTRO DIRIGENTI E AMMINISTRATORI

Redazione

Rieti – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Pendolari Reatini BASTA! NON SIAMO BESTIE! VIAGGIARE IN QUESTE CONDIZIONI E’ UMILIANTE ED INACCETTABILE!

Ecco la nota:

Non ci sono più parole per raccontare quello che ogni giorno patiscono i pendolari reatini. Siamo stanchi di utilizzare  frasi educate,  intrise di diplomazia e di rispetto per chi dovrebbe leggerle e agire di conseguenza.
Avremmo voglia di urlare tutti i peggiori epiteti verso le istituzioni coinvolte in questo colpevole e scandaloso silenzio, eccezion  fatta per Sua Eccellenza il Prefetto di Rieti, l’unica figura istituzionale che ha cercato a più riprese di dare una scossa all’ambiente reatino, ma con scarsi risultati.
Non serve certo istituire un presidio presso la stazione ferroviaria o un punto vendita Cotral (peraltro servizi dovuti in una cittadina di 45mila abitanti) per scrollarsi di dosso pesanti responsabilità che una giunta comunale come quella di Rieti ha in questa vicenda.

Sentiamo che la regione lazio è in procinto di avviare un programma d’integrazione ferro-gomma come da programma elettorale della giunta Zingaretti, piano che dovrebbe rappresentare la panacea per tutti i mali, ma in realtà passeremo dal viaggiare in un carro bestiame su gomma ad un vagone bestiame su ferro, perché anche i treni della fl1 sono al limite delle loro capacità già ora.

Un silenzio assordante, quasi una totale indifferenza alle grida disperate dei pendolari e alle nostre richieste rimaste inascoltate.

Da 3 giorni l’odissea straziante di persone, uomini e donne, anziani e bambini obbligati a spostarsi e a viaggiare sui mezzi Cotral, ha raggiunto livelli grotteschi.
Ma sono giorni critici che giungono alla fine di 3 anni nei quali si sono denunciate situazioni analoghe sistematicamente ma dove  nessuno, né il Comune di Rieti, né la Regione Lazio, né la Procura di  Rieti, ma soprattutto la politica che in questi ultimi tempi ci rappresenta come territorio a tutti i livelli sia all’interno della Regione Lazio sia all’interno del Governo Nazionale, ha mai detto o fatto qualcosa per avviare un’indagine ed appurare chi sia il colpevole di questa ignobile e scandalosa situazione, per invertire questa  tendenza al disastro nella gestione del servizio di trasporto extraurbano regionale.

Venerdì pomeriggio 94 persone, elemento trascritto nel verbale che la polizia stradale ha elevato all’azienda Cotral per non aver garantito le condizioni minime di sicurezza a bordo di un pullman in servizio sulla Roma-Rieti, ribadiamo 94 persone viaggiavano stipate come animali sopra un pullman che, carta di circolazione alla mano, può trasportare dalle 50 alle 60 persone sedute e dalle 16 alle20 persone in piedi secondo il modello di vettura.

Quindi si era ben oltre questi limiti!!!!!!

E così il giorno prima e il giorno prima ancora corse soppresse o non partite per guasti, gente che saliva ammassandosi all’interno dei pochi pullman rimasti che alla fine sono stati fermati dalle decisioni di autisti che viaggiando in queste bestiali condizioni, rischiano in prima persona la sospensione se non addirittura il ritiro della patente per non aver osservato le normative di sicurezza imposte per il servizio di trasporto di persone, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quella soprattutto dei pendolari.

C’e’ bisogno che le istituzioni tutte intervengano prima che qualcuno si faccia male o si senta male a bordo dei pullman,  quando non rischi di rimanere intrappolato in una vettura che si incendia.

Non aspettiamo la notizia da prima pagina, perché in quell’occasione, nonostante quello che affermi l’AD della Cotral  circa l’intenzione di denunciare i pendolari per interruzione di servizio pubblico, saremo tutti noi invece a sporgere denuncia contro l’azienda Cotral, chi la dirige e l’amministra e chi la controlla. E tutti coloro che saranno rimasti in silenzio fino ad allora saranno complici di questi misfatti.

Chiediamo che si intervenga al piu presto senza indugi e senza tentennamenti. C’e’ in gioco il  lavoro, lo studio se non addirittura la vita di migliaia di persone.