RIETI, MOBILITA’: PARTITA TRA MILLE POLEMICHE LA SPERIMENTAZIONE FERRO-GOMMA DA E PER ROMA

 

Fabrizio Santori consigliere regionale e membro commissione mobilità “ Si ascoltino i pendolari”

 

Redazione

Rieti – Partita la sperimentazione gomma – ferro voluta dalla Regione Lazio per i residenti di Rieti e dell'intera provincia sabina per garantire una mobilità più efficiente e di qualità. Un nuovo servizio di trasporto, quindi, sul collegamento Rieti – Roma. L’obiettivo è facilitare e rendere più agevoli gli spostamenti dei cittadini da e per Rieti verso la Capitale. Il servizio, per ora sperimentale, è iniziato iniziato domenica 15 marzo e resterà attivo per le prossime quattro domeniche.

+30% di corse tra Rieti e Roma nei festivi.  La Regione ha messo a punto un nuovo orario festivo di bus e treni e verranno incrementate anche le corse tra il reatino e Roma, con un aumento dell’offerta del 30% e di 10 corse, dalle attuali 34 a 44. In questa prima fase Cotral e Trenitalia hanno unificato le stazioni di Fara Sabina e Passo Corese. Agevolazioni per i passeggeri. In via promozionale, in queste cinque domeniche, (15/22/29 marzo e 5/12 aprile) i passeggeri in partenza da Roma e diretti a Rieti, con un solo biglietto Trenitalia per Fara Sabina potranno utilizzare lo stesso ticket di viaggio anche sui collegamenti Cotral da Fara Sabina/Passo Corese a Rieti.  Allo stesso modo i passeggeri in partenza da Rieti e diretti a Roma, acquistando il biglietto Cotral da Rieti a Passo Corese/Fara Sabina potranno utilizzare lo stesso ticket di viaggio anche per i collegamenti di Trenitalia fino alla Stazione Roma/Tiburtina. L’agevolazione si rivolge a una popolazione di circa 100mila abitanti e si pone l’obiettivo di diffondere un nuovo modello di trasporto intermodale, contribuendo anche ad incentivare il turismo culturale ed enogastronomico del reatino. L’intermodalità è uno degli obiettivi principali del Piano Regionale Trasporti. L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire un servizio più moderno e capillare in tutto il Lazio e migliorare le condizioni di viaggio con effetti positivi sul decongestionamento del traffico da e verso la capitale.

"Nonostante nei giorni scorsi la Regione Lazio avesse comunicato la disponibilità dell’Assessore Regionale Michele Civita a venire a Rieti per illustrare l’avvio del progetto di sperimentazione per i giorni festivi e per parlare dei problemi legati al pendolarismo, – commentano dal Comitato Pendolari Reatini – l’incontro si è risolto con un’imposizione circa la partenza di questa sperimentazione per Domenica 15 marzo 2015, senza saperne e spiegarne i termini, lasciando avvolto nel mistero questo piano di interscambio presso una stazione, quella di Fara Sabina, non ancora pronta a questa intermodalità". Il Comitato dei pendolari rivolgendosi al Prefetto di Rieti attraverso una lettera, chiede la sospensione della sperimentazione: "Le chiediamo pertanto, per quanto di Sua competenza, – si legge nella lettera – di bloccare quello che a tutti gli effetti si sta delineando come un danno evidente a tutti gli abitanti della provincia Reatina, in attesa di una più vasta e capillare comunicazione all'utenza dopo una rimodulazione del piano stesso".

Sull'argomento interviene anche in primo cittadino di Rieti Simone Petrangeli che ribadendo il fatto che ad oggi l'unico collegamento diretto tra Rieti e la capitale avviene solo su gomma (Cotral) auspica il collegamento veloce con la capitale attraverso la linea ferroviaria via Terni. “Abbiamo voluto riunire a Rieti gli attori principali in tema di mobilità, in vista dell’avvio della sperimentazione dello scambio gomma-rotaia, perché crediamo che il Comune capoluogo, pur non avendo deleghe su questi temi, debba svolgere un ruolo propositivo e di tutela dei diritti degli utenti. – Dichiara Simone Petrangeli – Il tema del trasporto pubblico – prosegue – è molto importante in un territorio e in una provincia come la nostra. Ed è altrettanto importante sfruttare l’avvio di questa sperimentazione per rendere innovativi, efficaci ed efficienti i collegamenti da e per la nostra provincia.  Abbiamo segnalato alla Regione, a Cotral e a Trenitalia alcuni aspetti critici per i quali abbiamo chiesto degli approfondimenti. E’ importante, innanzitutto, che la sperimentazione produca un miglioramento delle condizioni di viaggio per i nostri pendolari e vogliamo evitare che i disagi del trasporto su gomma si sommino a quelli su rotaia. Il secondo elemento, fondamentale, è legato al fatto che la gomma è l’unico mezzo di trasporto che abbiamo verso Roma, ciò significa che bisogna usare molta cautela perché i reatini non hanno alternativa al trasporto su gomma. Questo è un elemento che non va mai dimenticato: in Italia siamo l'unico capoluogo di provincia a non avere a disposizione un collegamento su ferro verso il capoluogo di regione. Sono convinto che l’integrazione gomma-rotaia sia una scelta obbligata e condivisibile, è evidente che questo è il percorso privilegiato, ma chiediamo alla Regione particolare attenzione per il nostro territorio che vive una situazione di isolamento ben nota. – Il sindaco di Rieti conclude la nota – La proposta che intendiamo rilanciare riguarda l'unica grande opera che serve a questa città: un collegamento ferroviario veloce con Roma via Terni. E’ un obiettivo possibile, che non richiede un impegno economico straordinario e che rappresenta la migliore soluzione per il nostro territorio”.

La nota del consigliere regionale Fabrizio Santori, membro della Commissione Mobilità.

“La tratta Roma – Rieti avrebbe bisogno di investimenti strutturali e nuove vetture, piuttosto dell’intermodalità ferro-gomma che invece avrebbe dovuto primariamente riguardare quei percorsi coperti addirittura da più linee sia su gomma che su ferro. Rieti infatti è l'unico capoluogo di Provincia non direttamente collegato su ferro con la Capitale, l'unica direttrice che lo attraversa è la Terni-Rieti-Aquila-Sulmona, e chi si vuole recare in treno, partendo da Rieti, deve passare per Terni.  Ho già rappresentato ripetutamente queste necessità alla giunta regionale anche con atti ufficiali che vengono sottovalutati da un’amministrazione che purtroppo ha nella sua mission l’unico obiettivo di rendere la Regione Lazio un poltronificio. La sperimentazione che prenderà il via a partire da oggi 15 marzo per cinque domeniche consecutive almeno accoglie in parte le istanze del territorio, che ha chiesto più volte una primaria verifica prima di adottare provvedimenti definitivi. Spero vivamente che i comitati dei pendolari e le sigle sindacali siano fattivamente coinvolte in questo progetto, anche nel poter analizzare in maniera trasparente i dati di questa sperimentazione. Sarebbe la prima volta di questa Amministrazione regionale. Presto chiederò conto all’Assessore Civita dei progetti ed interventi che sono allo studio della giunta Zingaretti a seguito dell’apertura del portale internet “Piano Mobilità Lazio” quale strumento di coinvolgimento del territorio, inaugurato come mero specchietto per le allodole giusto il giorno prima di un fantomatico Consiglio Straordinario sui Trasporti che non si è mai svolto”,
 




RIETI: TRA POLEMICHE E DIFFIDE PARTE PARTE LA SPERIMENTAZIONE FERRO – GOMMA

Redazione

Rieti – Iniziato il count down per la sperimentazione gomma-ferro voluta dalla Regione Lazio per i residenti di Rieti e dell'intera provincia sabina.

"Nonostante nei giorni scorsi la Regione Lazio avesse comunicato la disponibilità dell’Assessore Regionale Michele Civita a venire a Rieti per illustrare l’avvio del progetto di sperimentazione per i giorni festivi e per parlare dei problemi legati al pendolarismo, – commentano dal Comitato Pendolari Reatini – l’incontro si è risolto con un’imposizione circa la partenza di questa sperimentazione per Domenica 15 marzo 2015, senza saperne e spiegarne i termini, lasciando avvolto nel mistero questo piano di interscambio presso una stazione, quella di Fara Sabina, non ancora pronta a questa intermodalità".

Il Comitato dei pendolari rivolgendosi al Prefetto di Rieti attraverso una lettera, chiede la sospensione della sperimentazione: "Le chiediamo pertanto, per quanto di Sua competenza, – si legge nella lettera – di bloccare quello che a tutti gli effetti si sta delineando come un danno evidente a tutti gli abitanti della provincia Reatina, in attesa di una più vasta e capillare comunicazione all'utenza dopo una rimodulazione del piano stesso".

Sull'argomento interviene anche in primo cittadino di Rieti Simone Petrangeli che ribadendo il fatto che ad oggi l'unico collegamento diretto tra Rieti e la capitale avviene solo su gomma (Cotral) auspica il collegamento veloce con la capitale attraverso la linea ferroviaria via Terni. “Abbiamo voluto riunire a Rieti gli attori principali in tema di mobilità, in vista dell’avvio della sperimentazione dello scambio gomma-rotaia, perché crediamo che il Comune capoluogo, pur non avendo deleghe su questi temi, debba svolgere un ruolo propositivo e di tutela dei diritti degli utenti. – Dichiara Simone Petrangeli – Il tema del trasporto pubblico – prosegue – è molto importante in un territorio e in una provincia come la nostra. Ed è altrettanto importante sfruttare l’avvio di questa sperimentazione per rendere innovativi, efficaci ed efficienti i collegamenti da e per la nostra provincia.  Abbiamo segnalato alla Regione, a Cotral e a Trenitalia alcuni aspetti critici per i quali abbiamo chiesto degli approfondimenti. E’ importante, innanzitutto, che la sperimentazione produca un miglioramento delle condizioni di viaggio per i nostri pendolari e vogliamo evitare che i disagi del trasporto su gomma si sommino a quelli su rotaia. Il secondo elemento, fondamentale, è legato al fatto che la gomma è l’unico mezzo di trasporto che abbiamo verso Roma, ciò significa che bisogna usare molta cautela perché i reatini non hanno alternativa al trasporto su gomma. Questo è un elemento che non va mai dimenticato: in Italia siamo l'unico capoluogo di provincia a non avere a disposizione un collegamento su ferro verso il capoluogo di regione.
Sono convinto che l’integrazione gomma-rotaia sia una scelta obbligata e condivisibile, è evidente che questo è il percorso privilegiato, ma chiediamo alla Regione particolare attenzione per il nostro territorio che vive una situazione di isolamento ben nota. – Il sindaco di Rieti conclude la nota – La proposta che intendiamo rilanciare riguarda l'unica grande opera che serve a questa città: un collegamento ferroviario veloce con Roma via Terni. E’ un obiettivo possibile, che non richiede un impegno economico straordinario e che rappresenta la migliore soluzione per il nostro territorio”.
 




RIETI: BIMBO DI 3 ANNI DILANIATO DA UN TRATTORE SU CUI STAVA LAVORANDO IL PADRE

di Matteo La Stella

Rieti – A Collevecchio, in provincia di Rieti, un tragico incidente ha spezzato la vita di un bimbo di 3 anni, decapitato dal trattore con cui il padre stava innaffiando gli olivi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Rieti e i Vigili del Fuoco, oltre ad un'ambulanza dell'Ares 118 supportata dall' elisoccorso nel vano tentativo di salvare la vita al piccolo. Secondo una prima ricostruzione, il bambino si trovava nei pressi dell'abitazione, in località San Prospero, a giocare con il fratello, mentre il padre, alla guida di un trattore a cui era attaccato un carrello con una botte, era impegnato ad irrorare le piante d'olivo con dell'acqua ramata. Il piccolo, direttosi in prossimità del macchinario manovrato dal genitore, è rimasto impigliato con i vestiti nel giunto cardanico del trattore, organo che conferisce movimento a due assi in rotazione, che lo ha inghiottito nella sua morsa e smembrato in pochi attimi, senza dare la possibilità al padre di intervenire. Gli uomini dell'Arma di Rieti hanno aperto le indagini in merito al tragico incidente, sequestrando il trattore e la salma del minore. Sul posto è ora atteso il sopralluogo del magistrato di turno.




RIETI: IL SINDACO DENUNCIA LA GUERRA DELLO STATO CONTRO LE AUTONOMIE LOCALI ED I TERRITORI

Redazione
Rieti – “Non è esagerato parlare nel nostro Paese di una vera e propria guerra istituzionale che lo Stato sta conducendo contro le autonomie locali ed i territori. Il combinato disposto delle modifiche intervenute nel sistema istituzionale e della legge di stabilità rischiano di decretare la morte per agonia di alcune istituzioni locali e di alcune zone del Paese. Bene ha fatto il Presidente dell'ANCI, Piero Fassino, a lanciare una raccolta di firme tra i Sindaci per chiedere al Governo provvedimenti necessari e urgenti per evitare che i Comuni vengano irrimediabilmente colpiti al cuore. L'impegno dei Comuni nella razionalizzazione della spesa e nel risanamento dei conti pubblici è stato straordinario e dunque non è più ammissibile che si continui a penalizzarli mettendo a rischio i servizi per i cittadini. Senza un provvedimento che affronti le tante questioni aperte nel rapporto tra lo Stato e gli Enti Locali e senza un quadro di certezze finanziarie la redazione dei bilanci prevista entro il 30 aprile diventa impossibile. Il Comune di Rieti è anch'esso vittima di questa autentica aggressione e la sua situazione è aggravata enormemente dal peso della precedente dissennata gestione delle risorse pubbliche. La necessità di elaborare il cosiddetto bilancio armonizzato, la procedura anti-dissesto che si sta seguendo dal 2013 ed il nuovo taglio dei trasferimenti erariali (nel 2015 1,5 milioni in meno) mettono in pericolo i servizi essenziali e la capacità dell'Ente di coprire le spese indispensabili. Gli sforzi grandiosi fatti in questi due anni e mezzo, la politica rigorosa di risanamento attuata e gli straordinari risultati ottenuti non possono essere resi vani e per questo, anche a sostegno dell’iniziativa dell'ANCI, nei prossimi giorni terremo una conferenza stampa per spiegare alla città l'attentato che stiamo subendo”. E’ quanto dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.
 




RIETI / CASTELLI ROMANI, MORTE DI SILVIO PAOSELLI: L'APPELLO DEI COMUNISTI ITALIANI A NICOLA ZINGARETTI

 

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Redazione

Rieti / Castelli Romani (RM) – Non si spegne l'eco e la riflessione sulla tragica fine di Silvio Paoselli il mugnaio che si è ucciso gettandosi nelle acque gelide del lago artificiale del Salto dopo che il suo mulino, per il quale si era indebitato sino al collo, era stato messo in vendita all’asta. Luca Battisti, segretario regionale del Partito Comunista d'Italia, esprime cordoglio, solidarietà e punta l'indice accusatore contro banche e sistema capitalistico. Nel contempo, il segretario regionale lancia l'appello al governatore della Regione Lazio Nicola  Zingaretti affinchè non abbia a ripetersi la tragicità che non colpisce isolatamente il povero Silvio Paoselli, ma che incombe su molte strutture produttive agricole dell'intera regione Lazio.

“Noi che abitiamo nel reatino, – commenta Luca Battisti – conosciamo la vicenda di Silvio Paoselli di Contigliano e del suo mulino. Conosciamo il suo impegno sociale, oltre che economico di piccolo produttore agricolo che lo ha visto protagonista e partecipe dell’esperienza del “Mercato Contadino” radicato in molti dei comuni dei Castelli romani.” – prosegue il segretario regionale del Partito Comunista d’Italia – Siamo vicini ed esprimiamo cordoglio alla famiglia in questi giorni tragici. Nel contempo leviamo alta la denuncia. Denuncia contro l’apparente asetticità, delle azioni di società bancarie e finanziarizzate che altro non sono che lo scudo dietro cui si riparano i moderni predoni. Quelli del capitalismo attuale, quello finanziario. Predoni padroni dei beni frutto del lavoro degli uomini. Oggi, dopo l’assalto agli stipendi; dopo le leggi capestro che trasformano il diritto al lavoro nella concessione ad una “opportunità” di lavoro; dopo il furto della dignità; ora s’avanza il nuovo livello della barbara depredazione: non più solo il bene economico liquido, il denaro, sottratto dai compensi e dal non-riconoscimento del lavoro come valore. No, oggi, come testimonia, l’omicidio sociale di Silvio, la barbarie si manifesta nella sottrazione del bene del singolo che autoproduce beni di prima necessità, quelli alimentari, per sé e per gli altri.”. “In questa regione – conclude Luca Battisti – in cui i comunisti, attualmente, non sono presenti nella istituzione che governa il Lazio; pure dovrebbe prevalere, per cultura, per tradizione nota già calcata dalle politiche regionali, una attenzione ed una risposta adeguata anche su questi temi. Faccio appello, in particolare, al presidente Nicola Zingaretti, figlio di quella cultura solidale e di lotta, egualitaria e di rispetto della dignità delle persone, affinchè, non abbia a ripetersi la tragicità che abbiamo ora sotto gli occhi. Gli strumenti amministrativi e di iniziativa legislativa sono possibili. Dall’intervento diretto dell’Arsial, ad un salvagente da coordinare imponendo comportamenti virtuosi alle banche. Il Presidente mostri la propria volontà nel dare risposta concreta a Silvio Paoselli che, purtroppo, è testimone tragico di un esempio non isolato. I comunisti vigilano e sono pronti a fare la propria parte”.




RIETI / CASTELLI ROMANI, MORTE DI SILVIO PAOLESSI: L'APPELLO DEI COMUNISTI ITALIANI A NICOLA ZINGARETTI

 

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Redazione

Rieti / Castelli Romani (RM) – Non si spegne l'eco e la riflessione sulla tragica fine di Silvio Paoselli il mugnaio che si è ucciso gettandosi nelle acque gelide del lago artificiale del Salto dopo che il suo mulino, per il quale si era indebitato sino al collo, era stato messo in vendita all’asta. Luca Battisti, segretario regionale del Partito Comunista d'Italia, esprime cordoglio, solidarietà e punta l'indice accusatore contro banche e sistema capitalistico. Nel contempo, il segretario regionale lancia l'appello al governatore della Regione Lazio Nicola  Zingaretti affinchè non abbia a ripetersi la tragicità che non colpisce isolatamente il povero Silvio Paoselli, ma che incombe su molte strutture produttive agricole dell'intera regione Lazio.

“Noi che abitiamo nel reatino, – commenta Luca Battisti – conosciamo la vicenda di Silvio Paoselli di Contigliano e del suo mulino. Conosciamo il suo impegno sociale, oltre che economico di piccolo produttore agricolo che lo ha visto protagonista e partecipe dell’esperienza del “Mercato Contadino” radicato in molti dei comuni dei Castelli romani.” – prosegue il segretario regionale del Partito Comunista d’Italia – Siamo vicini ed esprimiamo cordoglio alla famiglia in questi giorni tragici. Nel contempo leviamo alta la denuncia. Denuncia contro l’apparente asetticità, delle azioni di società bancarie e finanziarizzate che altro non sono che lo scudo dietro cui si riparano i moderni predoni. Quelli del capitalismo attuale, quello finanziario. Predoni padroni dei beni frutto del lavoro degli uomini. Oggi, dopo l’assalto agli stipendi; dopo le leggi capestro che trasformano il diritto al lavoro nella concessione ad una “opportunità” di lavoro; dopo il furto della dignità; ora s’avanza il nuovo livello della barbara depredazione: non più solo il bene economico liquido, il denaro, sottratto dai compensi e dal non-riconoscimento del lavoro come valore. No, oggi, come testimonia, l’omicidio sociale di Silvio, la barbarie si manifesta nella sottrazione del bene del singolo che autoproduce beni di prima necessità, quelli alimentari, per sé e per gli altri.”. “In questa regione – conclude Luca Battisti – in cui i comunisti, attualmente, non sono presenti nella istituzione che governa il Lazio; pure dovrebbe prevalere, per cultura, per tradizione nota già calcata dalle politiche regionali, una attenzione ed una risposta adeguata anche su questi temi. Faccio appello, in particolare, al presidente Nicola Zingaretti, figlio di quella cultura solidale e di lotta, egualitaria e di rispetto della dignità delle persone, affinchè, non abbia a ripetersi la tragicità che abbiamo ora sotto gli occhi. Gli strumenti amministrativi e di iniziativa legislativa sono possibili. Dall’intervento diretto dell’Arsial, ad un salvagente da coordinare imponendo comportamenti virtuosi alle banche. Il Presidente mostri la propria volontà nel dare risposta concreta a Silvio Paoselli che, purtroppo, è testimone tragico di un esempio non isolato. I comunisti vigilano e sono pronti a fare la propria parte”.




AMATRICE, EMERGENZA NEVE: ANAS SPA SMENTISCE IL SINDACO

Redazione

Amatrice (RI) – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Anas S.p.A. in risposta alle affermazioni del sindaco di Amatrice – Sergio Pirozzi – sull'emergenza neve.

Ecco la nota:

"In merito all’articolo “AMATRICE, EMERGENZA NEVE: LA PROVINCIA NON HA RISORSE E L'ANAS VUOLE I SOLDI”, pubblicato domenica 8 marzo da l’Osservatore d'Italia redazione del Lazio, è opportuno fornire alcune precisazioni in risposta alle affermazioni del Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
 
Le richieste di intervento per ripristinare la regolare viabilità a seguito delle precipitazioni nevose sono pervenute dalla Prefettura di Rieti, considerata la situazione di isolamento di alcune frazioni nei Comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale che è stata comunicata dai Sindaci.
 
Il Compartimento Anas del Lazio, dopo aver garantito la transitabilità sulle strade statali, ha inviato i propri mezzi e il proprio personale ripristinando, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, i collegamenti interrotti nelle frazioni isolate.

A tal proposito, è necessario precisare che l’Anas non ha richiesto pagamenti per gli interventi effettuati".

 




RIETI: ISTITUZIONI ASSENTI AI FUNERALI DI SILVIO PAOSELLI


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Redazione

Rieti – Lunedì alle 15,30 si sono svolti i funerali di Silvio Paoselli, alla presenza dei familiari dei colleghi e di tutti i Reatini che hanno voluto dare l'ultimo saluto all'ennesima vittima dell'indifferenza verso il prossimo. Imbarazzante l'assenza delle Istituzioni a parte una rappresentanza della polizia municipale di Rieti. Silvio Paoselli si è ucciso gettandosi nelle acque gelide del lago artificiale del Salto dopo che il suo mulino, per il quale si era indebitato sino al collo, era stato messo in vendita all’asta. Prima di uccidersi nelle gelide acque ed essere trasportato via dalla corrente ha lasciato un sms alla sorella ed agli amici chiedendo di accudire con amore i suoi asini.  

Gli amici e colleghi di Silvio Paoselli del mercato contadino dei Castelli Romani e Capannelle si stanno organizzando per una raccolta pubblica di fondi per tentare di salvare quel mulino venduto all’asta, per poi donarlo alla famiglia del mugnaio.  

Dopo il rito funebre i produttori amici di Silvio Paoselli hanno chiesto un incontro con il Sindaco di Contigliano per pretendere risposte concrete, e annunciano che azioni clamorose di protesta verranno concertate nel corso dei prossimi giorni.
 




AMATRICE, EMERGENZA NEVE: LA PROVINCIA NON HA RISORSE E L'ANAS VUOLE I SOLDI

Redazione

Amatrice (RI) – Eppure gli sms della Protezione Civile sullo stato di pre-allerta per eventi nevosi eccezionali nel reatino sono arrivati a tutte le autorità e gli enti locali competenti. Si, perché in caso di eventi eccezionali, ogni Ente dovrebbe intervenire per quanto di propria competenza.

Sembrerebbe tutto chiaro e ordinato.
Anche il Sindaco di Amatrice giorni fa ha ricevuto l’sms della Protezione Civile, e ha immediatamente preallertato le ditte incaricate del servizio per lo sgombero neve delle strade comunali, ha ordinato la chiusura delle scuole, ….insomma tutto ciò che un amministratore deve pianificare in termini di interventi straordinari del caso. "E invece siamo in piena emergenza, perché la Provincia di Rieti, a seguito di scellerate riduzioni dei trasferimenti statali, non è in grado di ristabilire la viabilità sulle strade provinciali di accesso alle frazioni di Amatrice. – Commenta il sindaco di Amatrice – E’ un vero disastro, – prosegue – perché delle pochissime turbine a disposizione della Provincia ad oggi una risulta essere guasta, una è stata inviata in zona Terminillo e l’ultima sta operando in zona Leonessa. Siamo arrivati al punto che bisogna raccomandare l’anima a Dio prima di avventurarsi lungo una strada provinciale, e sperare che non accada nulla di grave, come ad esempio un’emergenza sanitaria. Nelle frazioni di Amatrice risiedono cittadini spesso anziani ed anche gli animali e le attività economiche ad essi collegate sono in pericolo, perché risultano irraggiungibili molte stalle".

Il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non ci sta e chiede l’intervento dell’Anas che, oltretutto, ha un mezzo ricoverato proprio nel territorio comunale. La risposta, in quest’Italia senza nocchiere e in gran tempesta, è stata: "si, ma dovete pagare, ed anche avviare le procedure di intervento per il tramite della Prefettura".
E così è stato, ore ed ore al telefono con Enti e Dipartimenti, una procedura burocratica farraginosa e irragionevole, ma finalmente è partita la turbina dell’Anas e sta raggiungendo le frazioni di Amatrice.

"Dicono che ci manderanno il conto, ma è bene che sappiano che non abbiamo alcuna intenzione di pagare oltre quello che già paghiamo di tasse, e oltre quello che già paghiamo per i tagli indiscriminati dei trasferimenti statali e regionali. – Ha aggiunto il primo cittadino di Amatrice – L’Anas Spa ha un unico azionista, che si chiama Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale i cittadini di Amatrice già pagano regolarmente le tasse".




RIETI: IL SUO MULINO VA ALL'ASTA E LUI SI GETTA NEL LAGO

 

Lunedì i funerali a Rieti, alle 15,30, nella Chiesa Regina Pacis.

 

Redazione

Rieti – Silvio Paoselli, il mugnaio buono delle terre intorno a Rieti, ha lasciato soli i suoi amici del Mercato Contadino Castelli Romani e Capannelle. Il suo corpo l’hanno ritrovato nelle acque del lago del Salto, trascinato via dalla gelide correnti. I suoi amici produttori erano restii a parlarne per rispettare il dolore della famiglia, ma ormai la notizia è di dominio pubblico. I coltivatori e gli allevatori amici di Silvio hanno deciso di gridare al mondo la loro rabbia per quanto accaduto.

“Sì anche vita di Silvio è stata venduta all’asta”, hanno scritto i suoi amici contadini; come all’asta era stato venduto il suo mulino antico per il quale si era indebitato sino al collo. Non c’è l’ha fatta a reggere in questo tempo in cui il vento della crisi sta desertificando le nostre campagne e le nostre vite. Quel mulino antico è stato acquistato all’asta per una speculazione immobiliare; venduto assieme alla vita di Silvio che non ha retto il dolore di non poter più mettere piede nel tempio della sua vita.

 Un sms alla sorella ed agli amici del mercato contadino con cui Silvio ha dato l’addio ed ha chiesto di accudire con amore i suoi asini.  Poi il tonfo nell’acqua gelida.

Elisa Di Gennaro, presidente dell’Associazione km0, soggetto gestore del Mercato Contadino, sì è mobilitata assieme a tutti i produttori che ogni settimana portano cibo fresco e buono nelle nostre case, e, a nome di tutti i produttori del Circuito Coltivendo dei Mercati Contadini, ha lanciato un appello al Sindaco del Comune di Contigliano, in cui si trova il mulino di Silvio: “Chiediamo che gli speculatori che hanno comprato all’asta il mulino di Silvio non debbano fare del manufatto aziendale un utilizzo diverso da quello per cui Silvio ha sacrificato la sua vita. Chiediamo che non vengano consentiti cambi di destinazione d’uso di quel manufatto. Chiediamo che la triste vicenda della morte di Silvio sia dibattuto dal Consiglio comunale, da convocare con urgenza in seduta straordinaria per trovare un modo per impedire qualunque speculazione su quel manufatto”: 

Oreste Molinari, amico di Silvio e compagno di avventure nei mercati, ci ricorda che Silvio per la giornata di domenica 8 marzo, aveva organizzato al mercato di Capannelle un grande evento in occasione della Festa della Donna. “Avrebbe macinato in diretta la farina, e poi preparato e cucinato gli strozzapreti per tutti i clienti e gli amici del mercato. Domenica noi produttori siamo stati tutti al Mercato Contadino Castelli Romani e Capannelle, continua Molinari, per tenere in vita il nostro comune progetto, per continuare ad impastare assieme a Silvio la “farina del suo sacco” .

Si sono incontrati in centinaia all’interno dell’Ippodromo Capannelle, produttori e consumatori, per ricordare Silvio e fare le cose che lui avrebbe voluto fare: impastare la farina, preparare mille forme di pasta, cuocere e mangiare assieme nel rito che al mercato contadino accomuna i tanti che si oppongono al dominio mondiale dell’agroindustria in nome della sovranità alimentare. Cartelli e foto dedicate a Silvio per tutto l’Ippodromo Capannelle; lacrime e sguardi sgomenti, applausi e ricordi. Una protesta silenziosa con raccolta fondi e volti cosparsi di farina per ricordare Silvio Paoselli, il mugnaio buono.
Sono esasperati i piccoli produttori agricoli ed i piccoli trasformatori che in questo momento di crisi, schiacciati tra la tirannia della grande distribuzione e l’indifferenza delle istituzioni, trovano uno sbocco alla loro crisi solo grazie al rapporto diretto con i consumatori, attraverso gruppi di acquisto e mercati di filiera corta autogestiti. Aziende il cui reddito agricolo dipende principalmente dalla vendita dei prodotti e non dai trasferimenti pubblici.

L’agricoltura familiare dei piccoli produttori e degli artigiani del cibo di qualità  non è adeguatamente sostenuta dalle istituzioni. Molti piccoli produttori, stretti dalla crisi, rischiano di perdere tutto.
La situazione è insostenibile. In molti per protesta vorrebbero occupare i luoghi di rappresentanza delle istituzioni. 

I responsabili del Mercato Contadino rivolgono un appello al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ed all’Assessore all’Agricoltura Sonia Ricci, affinché venga istituito con urgenza un fondo di solidarietà per i produttori in difficoltà che rischiano di perdere i propri beni aziendali.  Questa volta pretendono risposte concrete.

“Non deve più accadere”, ci segnala Erminio Latini l’allevatore che ha ricoperto importante cariche istituzionali a difesa del mondo rurale, “che si perdano terre e beni aziendali per aver saltato qualche rata di mutuo. Deve essere immediatamente istituito un fondo di solidarietà per salvare le piccole aziende in crisi ”.  Non si pignorano intere vite.

Oreste Molinari, consigliere del Consorzio Tutela Frascati, ci ricorda che “analoghi gravi problemi li viviamo anche nel settore vitivinicolo, dove la crisi continua a mietere vittime. Chiediamo anche al Ministro dell’Agricoltura di contribuire per l’istituzione di un fondo di solidarietà per sostenere i piccoli imprenditori agricoli che rischiano di veder pignorati e venduti all’asta i beni aziendali ”.

La situazione è insostenibile. Come lo è stato in molti altri paesi dove numerosi contadini, come ci ha documentato l’economista Vandana Shiva, si sono tolti la vita per aver perso il controllo dei mezzi di produzione.
Sembrava lontano nel ricordo di un altro millennio il racconto di Bernardo Bertolucci, nel film “Novecento”, di un contadino che faceva violenza su se stesso per difendere le proprie condizioni di vita. La scena di quel film ora la ritroviamo proiettata sullo schermo della nostra epoca, come se nulla fosse cambiato nel frattempo. Come se il finale della storia di allora fosse l’inizio di quella di oggi.

Intanto gli amici del mercato contadino di Silvio si stanno organizzando per una raccolta pubblica di fondi che serva a salvare quel mulino venduto all’asta, per donarlo alla famiglia.   

La mobilitazione continua. Domani dopo i funerali a Rieti ( ore 15,30 Chiesa Regina Pacis di Rieti) i produttori amici di Silvio incontreranno il Sindaco di Contigliano per pretendere risposte concrete. Azioni clamorose di protesta verranno concertate nel corso dei prossimi giorni.
Gli amici produttori non lasceranno solo il dolce mugnaio Silvio nel suo lungo viaggio!
 




RIETI: LE ULTIMISSE OPERAZIONI DELL'ARMA A CONTRASTO DELLA CRIMINALITA'

Redazione

Rieti – In tema di sicurezza e lotta alla criminalità ecco le ultimissime operazioni condotte dall'Arma dei carabinieri sul territorio provinciale di Rieti

ROMENO COLPITO DA ORDINE DI CARCERAZIONE: ARRESTATO
Poggio Mirteto: i carabinieri del N.o.r.m. della  compagnia di Poggio Mirteto, hanno arrestato, tale I.D.G. 32enne d’origine romena, ma domiciliato nella bassa sabina, disoccupato, censurato, perche’ colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale -ufficio esecuzioni penali- di Verona per l’espiazione di 2 anni, 3 mesi e giorni 27 di reclusione per i reati di furto aggravato, resistenza e lesioni a P.U.. L’arrestato, terminate le formalita’ di rito, e’ stato condotto presso la casa circondariale di Rieti.

ROMANO SORVEGLIATO SPECIALE A SPASSO: ARRESTATO
Poggio Mirteto:
I carabinieri del N.o.r.m. della  compagnia di Poggio Mirteto, hanno arrestato nella flagranza del reato S.F. 40enne, romano, domiciliato in Salisano (RI), pregiudicato, per violazione degli obblighi impostigli dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Salisano (RI).  Il prevenuto veniva sorpreso, da una gazzella dell’Arma,  fuori dal comune di Salisano ed in compagnia di pregiudicati. L’arrestato, terminate le formalita’ di rito, e’ stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G. di Rieti.

ANCORA STUPEFACENTE IN BASSA SABINA: UNA DENUNCIA
Magliano Sabina:
I carabinieri della stazione di Magliano Sabina, dopo i due arresti ed una denuncia di qualche giorno fa’, hanno messo a segno un altro colpo contro lo spaccio di stupefacenti in sabina. Nel corso dei quotidiani servizi predisposti per il controllo preventivo del territorio e tesi a contrastare il fenomeno dello spaccio degli stupefacenti nel territorio di competenza, hanno denunciato in stato di liberta’ S.P. 24enne, residente a Magliano Sabina, nullafacente. Il predetto dopo una attento pedinamento, da parte dei militari operanti, e’ stato bloccato ed a seguito di perquisizione personale e domiciliare veniva trovato in possesso di grammi 3,5 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” gia’ suddiviso in dosi. La sostanza e’ stata sequestrata in attesa delle analisi qualitative da parte del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma.