RIETI, FORZA ITALIA: SIGLATO PATTO SVILUPPO PER RILANCIO TERRITORIO

Redazione

Rieti – Durante la giornata di venerdì 17 aprile, si è tenuto un incontro, presso la sala consiliare del comune di Rieti, tra le rappresentanze regionali, provinciali e locali di Forza Italia.
Durante l'incontro sono state affrontare le problematiche locali esistenti ed è stato siglato il patto per lo sviluppo del territorio di Rieti. "Dopo la disastrosa esperienza di centrosinistra, – si legge sulla nota di FI – al governo in Regione e Comune, abbiamo deciso di mettere in campo una proposta di rilancio di questo territorio, dove poter far emergere le tante qualità ed eccellenze presenti. – La nota continua – In questi mesi, sono stati tanti i settori nei quali il centrosinistra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza:  pensiamo ai tagli della sanità, con molti cittadini costretti in molti casi a spostarsi fuori regione per una visita; oppure pensiamo alla situazione del trasporto pubblico su gomma, al collasso: realtà, questa, che sta creando pesanti disagi a pendolari e famiglie. Senza dimenticare la situazione drammatica che riguarda 107 lavoratori della società Risorse Sabine, ora a serio rischio mobilità a causa anche della gestione inadeguata del centrosinistra, ai quali si aggiungono i 150 dipendenti della Provincia in attesa di conoscere il proprio futuro. Quello di oggi è stato un incontro propositivo, costruttivo, dove poter creare una sinergia tra territorio e categorie, dopo il nulla del centrosinistra, al fine di contribuire realmente ( e non a parole)ad un vero rilancio dell’economia. Per esempio, tra i tanti temi trattati abbiamo affrontato la questione del trasporto, e la scelta portata avanti da Melilli (del pd) di un rafforzamento Rieti-Terni-Roma ( ad oggi mai realizzato). Un settore, questo, nel quale la sinistra non è stata in grado di mettere in campo le false promesse annunciate,  e sono sempre tanti gli svantaggi e i disagi che incontrano quasi quotidianamente cittadini e pendolari, che molto spesso la mattina sono costretti a dei viaggi infernali. La situazione è davvero insostenibile. I disastri del presidente della regione Zingaretti e del sindaco Petrangeli sono sotto gli occhi di tutti: per quanto riguarda il Comune di Rieti, è sufficiente pensare alla fuga di tre assessori, a cui si aggiunge la dipartita del segretario generale. Oggi, il Patto per lo sviluppo vuole rilanciare un progetto politico sul territorio, e proprio per questo il coordinamento di Forza Italia della provincia di Rieti, e i suoi uffici, sarà un punto di rifermento con amministratori, imprenditori, categorie per lavorare insieme per un vero e concreto  rinnovamento e sviluppo del territorio. Questa iniziativa deve porre le basi per una ripartenza, un nuovo rilancio per il centrodestra, al fine di tornare al governo di comune e regione". Conclude la nota.

 




RIETI: AL TRIBUNALE I "TIROCINANTI DELLA GIUSTIZIA" HANNO INCONTRATO LE ISTITUZIONI

Redazione
Rieti
– Si è tenuta durante la mattina di giovedì 16 aprile 2015 al Tribunale di Rieti una riunione promossa dai cosiddetti "tirocinanti della giustizia" in servizio presso lo stesso presidio giudiziario.
All’incontro, oltre ai lavoratori, erano presenti: il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, il presidente del Tribunale, dr. Francesco Mele, il Procuratore della Repubblica, dr. Giuseppe Saieva, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Avv. Luca Conti, e i Dirigenti del Palazzo di Giustizia.
Tutti i presenti hanno condiviso la necessità di un'iniziativa congiunta nei confronti del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria e del Ministero della Giustizia affinché vengano tutelati gli interessi di chi, da anni, presta il proprio servizio presso il Tribunale di Rieti, anche a garanzia del buon funzionamento del sistema giudiziario della provincia.
Il sindaco si è impegnato a coinvolgere il presidente della Provincia e i Deputati espressione del territorio, che per altro hanno già dimostrato sensibilità alla vicenda.
Attualmente presso il Tribunale di Rieti sono in servizio 13 lavoratori precari.

 




RIETI, EXPO: PRESENTATO IL PROGETTO "REATE WELL – QUANDO IL CIBO E' STORIA"

Redazione

Rieti – E’ stato presentato questa mattina presso la Camera di Commercio di Rieti il progetto EXPO 2015 “ReAte Well – quando il cibo è storia”, aggiudicatario dell’avviso pubblico per la presentazione di idee e iniziative coerenti con il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” promosso dalla Regione Lazio. Undici i partner istituzionali aggiudicatari del progetto con il Comune di Rieti capofila: Provincia di Rieti, CCIAA, Confcommercio, V Comunità montana, Comune di Leonessa, Comune di Cantalice, Sabina Universitas, Lega Navale delegazione del Turano, IPSSOA, Associazione Peperoncino, Pia Unione di Sant’Antonio da Padova.
L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere un’offerta integrata del territorio (produzioni tipiche, ambiente, storia, cultura e identità), un sistema competitivo in grado di generare significati flussi turistici sul nostro territorio per tutta la durata di Expo e oltre Expo. Il progetto, infatti, si esplicita nella creazione di un sistema attivo di comunicazione che possa divenire permanente, mettendo a sistema tutte le attività e le potenzialità presenti sul territorio e costruendo una rete tra operatori pubblici e privati.
In questa sede è stata anche resa nota la data di presentazione al territorio dell’iniziativa editoriale “Lazio eterna scoperta: 4 volumi per scoprire le bellezze della regione”, in concomitanza di due giorni di eventi e percorsi culturali ed enogastronomici che si terranno nelle località aderenti ai progetti Expo il 9 e 10 maggio.
“La realizzazione dei due progetti finanziati sul nostro territorio per Expo 2015 – dichiara l’assessore Emanuela Pariboni – rappresenta una grande opportunità per mettere in rete e valorizzare le risorse culturali, ambientali e religiose che questo territorio offre, con un filo conduttore che saranno le eccellenze enogastronomiche locali, un patrimonio da cui ripartire per costruire un nuovo modello di sviluppo su cui fondare una forte azione di marketing territoriale per l’intera provincia. Una prova generale per cogliere un’altra grande opportunità, quella del Giubileo annunciato da Papa Francesco”.
Il progetto è stato presentato alla presenza di Albino Ruberti, coordinatore per conto della presidenza della Regione Lazio del gruppo di lavoro Expo 2015 e da Giovanni Bastianelli, direttore dell'Agenzia Regionale del Turismo. All’incontro erano presenti anche l’assessore al Turismo, Vincenzo di Fazio, l’assessore alla Cultura, Anna Maria Massimi, il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Regnini, il presidente di Confcommercio, Nando Tosti, il presidente della V Comunità Montana, Gastone Curini, il dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero, Alessandra Onofri, il presidente della Lega Navale Fabio Piscicchia.




MAGLIANO SABINA: PRESI CON "L'ORO ROSSO" NEL SACCO

Redazione

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE Magliano Sabina (RI) – Il cosidetto oro rosso fa sempre più gola a bande itineranti di rumeni che lo rivendono al mercato nero. E’ quello che e’ accaduto l’altra sera a due pregiudicati rumeni residenti nella capitale ed in trasferta a Magliano Sabina. Il trentunenne t. B. E il trentaquattrenne c. I. P. Stavano tentando di mettere a segno l’ennesimo furto. Erano penetrati all’interno di una cabina elettrica nella periferia di magliano e stavano armeggiando nel tentativo di asportare tutti i cavi contenuti all’interno.

Una pattuglia della stazione carabinieri di magliano sabina, li ha sorpresi in flagranza di reato e li ha immediatamente bloccati non dandogli il minimo lasso di tempo per poter pensare di darsi alla fuga. Gli stessi sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della locale stazione carabinieri in attesa del processo con rito direttissimo. La funzionalità della cabina elettrica, è stato immediatamnente ripristinata da parte del personale enel intervenuto.




RIETI: OTTIMA PERFORMANCE DELLA PROTEZIONE CIVILE AL LUCENSIS 2015

Redazione

Rieti – Sono rientrati nel primo pomeriggio di lunedì 23 marzo, i Volontari del C.E.R. di Rieti (Corpo Emergenza Radiocomunicazioni), che hanno preso parte a Lucensis 2015, la più importante esercitazione di Protezione Civile a livello nazionale prevista quest’anno.

L’esercitazione, della durata quattro giorni e svoltasi dal 19 al 22 marzo scorso nel territorio di Alba in provincia di Cuneo, ha riguardato la simulazione di numerosi scenari emergenziali, spaziando dall’evento sismico alle alluvioni, dagli incendi boschivi alle frane, dalla ricerca di persone disperse al soccorso sanitario.

Lo scenario, che ha visto oltre 1500 i Volontari impegnati, provenienti da tutte le regioni d’Italia, ha rappresentato una delle prove di soccorso tra le più severe ed impegnative: tutte le specializzazioni della Protezione Civile sono state messe in campo, volendo con ciò testare il grado di preparazione delle squadre intervenute, accorse numerose per partecipare a questo importante evento addestrativo.

Rieti, con la partecipazione del C.E.R., è stata ottimamente rappresentata, avendo avuto un ruolo estremamente importante nel corso dell’esercitazione ed inerente il coordinamento delle comunicazioni radio. “I compiti assegnati al personale del C.E.R. nel corso dei quattro giorni esercitativi – sottolinea il responsabile, Crescenzio Bastioni – sono stati quelli di supportare le attività delle numerose squadre operative che si addestravano nelle varie simulazioni di emergenza. In particolare coordinando, in sinergia con le altre Associazioni intervenute, i canali di radio comunicazione, garantendo con il proprio operato il flusso informativo tra i vari attori impegnati nell’addestramento ed il centro operativo di coordinamento. Un ruolo cruciale per mantenere sotto controllo il susseguirsi degli oltre cento scenari esercitativi che erano previsti, svolti ad ogni ora del giorno e della notte”.

“L’obiettivo di testare l'efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare una grande emergenza è stato raggiunto. La nostra trasferta in Piemonte è stata un utile banco di prova per verificare il nostro grado di preparazione di fronte ad un evento che per gravità ed estensione, ha messo tutti i partecipanti a dura prova, rappresentando una simulazione quanto mai realistica. Un grazie in particolare – conclude Bastioni – oltre che agli organizzatori, va al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato, che hanno collaborato in modo determinante all’ottima riuscita dell’evento.
 




RIETI, SUICIDIO DEL BUON MUGNAIO: UNA LEZIONE PER TUTTI. INTERVISTA AL PREFETTO TAGLIENTE

 

LEGGI ANCHE: RIETI: PARTE LA PETIZIONE ONLINE PER IL MUGNAIO SUICIDATOSI PER IL PIGNORAMENTO DEL SUO MULINO

 

di Chiara Rai

Rieti – Non abbiamo una sfera di cristallo per sapere se certe tragedie si possano prevenire ma certamente si può e si dovrebbe fare di più per gli imprenditori che si suicidano perché non riescono a far fronte ai troppi debiti accumulati.

Nel Lazio, ne è esempio la triste fine di Silvio Paoselli, Il “mugnaio buono” morto suicida il 4 marzo scorso nel lago del Salto. Non ha retto al grande dolore di vedersi pignorato il proprio mulino.

La mattina di lunedì 23 marzo 2015, a Riparbella in provincia di Pisa, riattaccheranno il gas a Giovanna Temperanza, vedova dell'imprenditore Roberto Mollisi che il 3 novembre si è ucciso nel suo ristorante a causa della crisi. Se dopo oltre un mese e mezzo passato al freddo e senz’acqua calda Giovanna potrà tornare ad una condizione di pseudo normalità è merito di Francesco Tagliente, già prefetto di Pisa e questore di Roma, che si è concretamente mosso per aiutarla anche adesso che è terminato il suo incarico in prefettura.

Francesco Tagliente, a settembre del 2013 ha istituito a Pisa il servizio di ascolto e sostegno per prevenire tragedie familiari di persone, famiglie ed imprese che versano in situazioni di disagio originate dalla crisi economica.

Se questo servizio potesse essere attivato anche nel Lazio, i familiari delle vittime come ad esempio Claudia, la sorella del mugnaio, potrebbero ottenere quel sostegno al quale fanno continuo appello nelle ospitate televisive. Questa attenzione agli imprenditori in difficoltà, era già stata chiesta dal presidente Giorgio Napolitano in occasione dei tradizionali messaggi ai Prefetti durante delle celebrazioni della festa della Repubblica: “Si chiede a Voi Prefetti – scriveva Napolitano – il massimo impegno nell’assolvimento dei peculiari compiti conferiti dalla legge, confidando anche nella riconosciuta attitudine all’ascolto, al confronto e alla mediazione”.

Sul tema abbiamo voluto sentire Francesco Tagliente.

Prefetto come nasce il “Servizio di ascolto e sostegno”?

Il “Servizio” nasce dalla condivisione della necessità di dedicare particolare attenzione all’ascolto di chi manifesta una situazione di disagio non soltanto di tipo economico, nella convinzione che ciò possa contribuire a ridurre la sofferenza, personale e familiare, ed impedire gravi conseguenze sociali, scongiurando il diffondersi di fenomeni criminosi. E’ stato voluto da cinquantadue rappresentanti di istituzioni, amministrazioni, enti, associazioni e aziende che, alla presenza del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Domenico Manzione, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per realizzare una 'rete' finalizzata all'ascolto e al sostegno dei piccoli imprenditori, dei lavoratori autonomi, dei professionisti e di quanti altri manifestino una situazione di difficoltà e disagio per colpa della crisi economica. .

In occasione della presentazione dell’iniziativa ha detto che e necessario saper “ascoltare il rumore del silenzio di chi sta soffrendo”. Ci spiega meglio?

Sono convinto che non si prendono decisioni estreme per le difficoltà economiche. I problemi economici possono alimentare una situazione di disagio crescente e la conseguente depressione e questa, se non gestita, potrebbe portare a gesti imprevedibili. Chi viene a trovarsi in difficolta economica potrebbe provare vergogna, potrebbe avere difficolta a parlarne a volte anche in famiglia e spesso, temendo di non poter sostenere i costi, non farsi assistere da un avvocato o da un commercialista. Chi è chiamato ad occuparsi della gestione di queste persone deve avere la capacità di cogliere il disagio anche quando non viene manifestato espressamente. Ed è per questo motivo che tutte le iniziative le ho condivise preventivamente con lo psichiatra Pietro Pietrini, ordinario di psicologia all’Università di Pisa. Peraltro è la sezione di psicologia clinica dell’azienda ospedaliera pisana del prof Pietrini a garantire la propria qualificata consulenza per i casi in cui siano presenti condizioni di sofferenza psicologica o di patologia.

Chi sono i sottoscrittori del protocollo istitutivo del “Servizio”?

All’iniziativa hanno aderito tutti quelli che abbiamo ritenuto di coinvolgere per la riuscita del progetto: Equitalia, Agenzia delle entrate, Inps, Inail, direzione territoriale del lavoro, università, Comuni e Provincia, , gli Ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti, dei notai e, dopo un primo momento di incertezza, anche l’ABI nonché tutti gli organismi che dispongono di “Sportelli territoriali di ascolto”: sindacati, Associazioni rappresentative delle categorie economiche, quelle di volontariato e tanti altri

Come si accede concretamente al “Servizio”?

il “Servizio” si configura come l'elemento di raccordo tra la rete dei centri e degli sportelli di ascolto territoriali, dove vanno indirizzate in primo luogo le richieste di aiuto. Nelle situazioni di particolare gravità e complessità, gli Sportelli territoriali segnalano il caso alla segreteria del Servizio, che convoca un'apposita riunione con i soggetti, di volta in volta, ritenuti competenti per il caso in esame (Unità Operativa di Psicologia Clinica, Agenzia delle Entrate, Equitalia, INPS, INAIL, Ordini Professionali di avvocati e commercialisti, Associazione Bancaria ed altri professionisti che fanno parte della rete), allo scopo di valutare congiuntamente gli interventi che, nei limiti del quadro normativo, consentano di portare alla soluzione dei problemi all'origine del disagio.

Potrebbe funzionare anche per il racket e l’usura?

Il “Servizio” tenta anche di combattere queste due piaghe della piccola imprenditoria. La sua istituzione rappresenta un importante segnale dell’attenzione che il territorio ha voluto dedicare a una tematica di grande attualità. La crisi economica in cui versano persone, famiglie, operatori e imprese ha effetti negativi sulle forze sociali ed economiche che possono favorire i circuiti dell’illegalità, e spesso alimentare pericolose situazioni di disagio e di scoraggiamento, che possono sfociare in imprevedibili comportamenti, anche auotolesionistici come quelli di farsi coinvolgere da falsi benefattori che si possono poi rivelarsi “strozzini” come l’usura e altre forme di illegalità economica

Quali sono le cause più frequenti che determinano la crisi?

Nei primi mesi sono state gestite moltissime criticità complesse. Le situazioni esaminate hanno messo in evidenza la crescita del fenomeno del sovraindebitamento familiare ed imprenditoriale. A soffrire sono le attività di ristorazione e di somministrazione di bevande, come ristoranti e bar, e le attività legate all'artigianato edile. Nello stesso periodo, ai Centri (sportelli) territoriali di ascolto sono arrivate migliaia di richieste di aiuto. Le cause più frequenti che determinano la crisi delle imprese sono: la contrazione del numero dei clienti e quindi dei ricavi, che aumenta l'incidenza dei costi fissi, la difficoltà ad ottenere un credito bancario, a cui si aggiunge una scarsa conoscenza degli strumenti finanziari da parte dell'imprenditore stesso, che vive la crisi delle propria impresa con una sensazione di scoraggiamento psicologico, pericoloso per sé e per la sua famiglia.

Il suicidio del Mugnaio di Rieti si poteva evitare?

Sono convinto che se fosse stato preso in carico da uno sportello o da un servizio di ascolto e sostegno la famiglia avrebbe avuto più speranze di averlo in vita.




COTRAL: DEFINITA FERMATA A FARA SABINA

Redazione

Rieti – Nella giornata di venerdì, presso gli uffici dell’assessorato alla Mobilità della Regione Lazio, la segreteria dell’assessore Michele Civita e il consigliere regionale Daniele Mitolo (Pd) hanno incontrato il direttivo del Comitato Pendolari Reatini.

Al centro del tavolo le criticità e il cronoprogramma per lo sviluppo dell’interscambio ferro-gomma con gli impegni presi dalla Regione Lazio per garantire un servizio efficiente. In questo senso è stato istituito un tavolo di confronto permanente che servirà per discutere le prossime decisioni con la conferma da parte della Regione Lazio che la sperimentazione domenicale dello scambio ferro-gomma non sarà allargata al sabato fino alla risoluzione di alcune criticità segnalate.

Tra le novità l’assessorato ha comunicato l’accoglimento delle richieste del Comitato per la previsione di due bipiano domenicali nelle ore individuate del pomeriggio e della sera (17.45 da Rieti per Roma e l’ultima corsa da Roma per Rieti) e la riduzione dei tempi di attesa per la ripartenza alla stazione di Fara Sabina sulla tratta Roma-Rieti. Ma non solo. Dalla prossima settimana sarà anche possibile utilizzare, da capolinea a capolinea, la bagagliera dei mezzi Cotral. Sempre in termini di novità, non essendo stato possibile sin da subito tagliare di netto la fermata di Borgo Quinzio, la Regione ha garantito che in una prima fase ne verrà fatta solamente una ogni ora.

Nel contempo è stata anche definita la fermata dei mezzi Cotral presso la stazione di Fara Sabina ed è stato predisposto che anche nei giorni feriali le corse per Passo Corese fermeranno in Viale della Stazione mentre la Regione valuterà  con Fs la possibilità di utilizzare la più ampia e sicura zona di prossimità al sottopassaggio pedonale. Puntando poi alla riduzione dei tempi di percorrenza  è stato anche affrontato il tema delle fermate a Monterotondo ed è stata ribadita dalla Regione la necessità di rispettare quanto prescritto con la società di trasporto per evitare l’allungamento del viaggio per Roma attraverso l'utilizzo del tratto autostradale e, sempre in tema di velocizzazione,  è arrivato alla fine dell’iter il percorso per l’autorizzazione dell’utilizzo delle rampe del polo logistico di Fara Sabina.

La Regione Lazio conferma in questo modo la volontà di superare con il Comitato Pendolari le criticità segnalate e dalla prossima settimana, proprio in ottica di miglioria, sui mezzi sarà presente personale regionale per dare indicazioni utili ai viaggiatori e raccogliere elementi funzionali al miglioramento dell’offerta
del trasporto regionale.

Comitato Pendolari Reatini: "Restiamo pertanto vigili non abbassando mai la guardia ed essendo pronti a comunicare in Regione ogni anomalia"

"Il giorno 20 marzo 2015 si è svolta una riunione presso la sede della Regione Lazio di Via del Giorgione, convocata d'urgenza dal Dott. Passanisi, delegato dall'Ass. Civita, alla presenza del Dott. Daniele Mitolo, alla quale sono stati chiamati a partecipare i membri del direttivo del Comitato Pendolari Reatini. – Commentano attraverso una nota dal Comitato Pendolari Reatini – La riunione, di natura interlocutoria, si è tenuta in un clima costruttivo e sereno,con un mea culpa della Regione per la scarsa comunicazione all'utenza che ha reso giustizia alla lamentele dello stesso Comitato, come esternate anche nella lettera inviata alla prefettura.
Accogliendo positivamente il Comunicato pubblicato dalla Regione nella giornata di Sabato, confermiamo con soddisfazione l'istituzione del tavolo permanente di consultazione Pendolari – Regione e l'assicurazione circa la non partenza delle sperimentazione nei sabati e nei feriali. Nell'auspicare in futuro un clima collaborativo e costruttivo, il Comitato Pendolari Reatini vuole ribadire la propria posizione circa la sperimentazione: null'altro potrà essere portato avanti se non verranno prima risolte le criticità infrastrutturali della Stazione di Fara Sabina. Restiamo pertanto vigili non abbassando mai la guardia ed essendo pronti a comunicare in Regione ogni anomalia, disagio e problema rilevati durante la sperimentazione domenicale e durante la settimana. Invitiamo pertanto tutti a comunicare qualsiasi informazione utile ad ottenere un miglioramento del servizio". Conclude la nota del CPR.
Comitato Pendolari Reatini




AMATRICE: E' CAOS ISTITUZIONALE

di Pietro Bizzoni

Amatrice (RI) – Il consigliere, prima dimissionario poi recuperato come assessore esterno, al quale è stata affidata la carica di vice-sindaco, non può assolvere al suo ruolo in quanto cozza con il regolamento e lo statuto comunale. C'è in ballo un ricorso al TAR, presentato dalla minoranza alcuni mesi fa. Nel corso dell'ultimo consiglio, si è verificato quanto prospettava il gruppo di minoranza…

Durante l’ultimo Consiglio Comunale. di venerdì 13 marzo è successo quello che il Gruppo Consiliare di minoranza aveva da tempo evidenziato. Al terzo punto dell’O.d.G. il Sindaco si è allontanato dall’aula consiliare per evitare di partecipare alla votazione su un argomento che lo riguardava da vicino.
La presidenza del Consiglio è stata assunta, nonostante il vicesindaco fosse presente, dal Consigliere anziano.

Tale procedura è stata contestata dal consigliere di minoranza Francesco Di Marco il quale ha invitato il Segretario Comunale alla lettura del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale modificato recentemente con delibera di C.C. n°86 del 29.09.2014 proprio dall’attuale compagine di maggioranza che testualmente recita “il Consiglio Comunale. è istituzionalmente presieduto dal Sindaco. In caso di sua assenza o impedimento la Presidenza spetta al Vicesindaco e, in sua mancanza, al consigliere anziano”.

Commentando la lettura di tale articolo il Segretario Comunale ha affermato che il Vicesindaco non può presiedere il Consiglio Comunale in quanto non consigliere.

Pertanto si è proceduto alla votazione di una delibera di Consiglio che non rispetta l’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e, di conseguenza, l’articolo 18 dello Statuto Comunale (il Vicesindaco DEVE essere in grado di poter svolgere TUTTE LE FUNZIONI del Sindaco).
Quindi siamo di fronte ad un atto deliberativo che cozza e non rispetta, in un solo colpo, lo Statuto Comunale ed il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

E’ evidente che tale situazione non è più tollerabile e che la delibera di che trattasi è illegittima e priva di qualsiasi fondamento giuridico-amministrativo. La minoranza sostiene (ha fatto anche ricorso al TAR) che la posizione del vicesindaco non consigliere debba essere rimossa per il rispetto dello Statuto e del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale che rappresentano i cardini sui quali deve fondarsi un’azione amministrativa trasparente, legale e giuridicamente corretta. I consiglieri di minoranza "Insieme per Amatrice": Poli Luca, Bucci Romeo, Di Marco Francesco.




COLLE DI TORA: AGRICOLTORE PREGIUDICATO TROVATO CON TRATTORE RUBATO E MODIFICATO

Redazione
Colle di Tora (RI)
– Un furto subito ai primi di marzo ed un agricoltore di Pozzaglia in Aabina in provincia di Rieti, si e’ ritrovato senza un trattore del valore di 30mila euro. L'agricoltore si è recato subito alla stazione carabinieri di Orvinio per denunciare l’accaduto. Il comandante di stazione ha avviato immediatamente gli accertamenti e, con la collaborazione dei colleghi di Ascrea, veniva a sapere che un altro agricoltore della zona, gia’ noto ai comandi, aveva problemi nel compiere le sue mansioni, poichè il suo mezzo era fuori uso. Venuti a sapere che, nel frattempo,  aveva avuto la disponibilità di un altro mezzo agricolo, gli uomini del maresciallo Trubiano e quelli diretti dal maresciallo D’alonzo iniziavano una serie di accertamenti, fino a che, raccolti elementi che potessero avvalorare la loro tesi investigativa decidevano di entrare in azione.

 

Raggiunto il fondo del sospettato e riscontrata la presenza di un trattore simile a quello asportato al denunciante accertavano che erano state poste in essere una serie di condotte idonee ad ostacolare l’identificazione del bene originale, in particolare  riscontravano la sostituzione della targa e la modifica di alcune caratteristiche estetiche, che ne avrebbero consentito l’immediato dato di collegamento con il legittimo proprietario. Nello specifico una nuova livrea molto particolare ed eccentrica. Alla fine degli accertamenti, il mezzo e’ stato restituito al legittimo proprietario, mentre G.C., agricoltore pregiudicato di 27 anni residente in Colle di Tora  è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti e dovrà rispondere del reato di riciclaggio.
 




RIETI: PARTE LA PETIZIONE ONLINE PER IL MUGNAIO SUICIDATOSI PER IL PIGNORAMENTO DEL SUO MULINO

 

LEGGI ANCHE: RIETI: IL SUO MULINO VA ALL'ASTA E LUI SI GETTA NEL LAGO

 

Redazione

Rieti – Del mugnaio di Contigliano, Silvio Paoselli, e del suo frantoio/mulino sperimentale “Mola di mezzo” di Contigliano in provincia di Rieti, pignorato e messo all’asta dalla banca creditrice, nei giorni scorsi se n’è parlato ovunque, non v’è stata testata giornalistica che non abbia riportato la notizia del suo gesto estremo. Per questo motivo, in questi giorni, è partita una richiesta di sottoscrizione di una petizione on-line (cliccare qui per la petizione) da parte della famiglia di Silvio Paoselli e dell’Associazione KM0/Consorzio Agroalimentare di Filiera Corta e dei Mercati Agricoli, Mercato Contadino Castelli Romani e Capannelle ed il Circuito dei Mercati Contadini Coltivendo.

Dal testo introduttivo alla petizione, vorremmo sottolineare qualche passaggio:
“Silvio ha perso ogni speranza e voglia di vivere dopo aver assistito, impotente e sgomento, non solo alla perdita del suo molino, ma anche allo smantellamento dei preziosi macchinari agricoli antichi che con amore e sacrificio aveva raccolto nella sua “casa dell’agricoltura” realizzata a Mola di Mezzo, nel reatino, nel corso di un’ intera vita spesa per dare esistenza al suo sogno: ricostruire la memoria di pratiche colturali ed artigianali antiche per coniugarle con le moderne tecniche agronomiche finalizzate al recupero dei grani antichi espulsi dai cicli produttivi dell’agroindustria.”
“Senza mai perdere di vista “l’utente” finale a cui, il piccolo mago delle farine, dedicava, con grande successo, negli spazi messi a disposizione dai mercati contadini, le sue ricerche culinarie realizzate con le materie di cui aveva curato la coltivazione e la trasformazione.
La tragica parabola di Silvio sembra realizzare il disegno di un singolare destino individuale, ma in realtà assurge a caso emblematico di una grave crisi che ha investito tutto il settore primario.”
L’agricoltura familiare dei piccoli produttori e le lavorazioni degli artigiani del cibo di qualità non sono adeguatamente sostenute dalle istituzioni.
 
Il M5S Lazio ha raccolto il messaggio della famiglia e dei suoi amici e colleghi agricoltori, associato alla reazione sdegnata della comunità e per questo motivo lo scorso 10 Marzo 2015 ha presentato, rivolgendosi al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio On. Leodori, una mozione di “sostegno ai piccoli agricoltori per il mantenimento della propria attività”. I consiglieri del M5S Lazio Barillari, Denicolò, Perilli, Blasi e Porrello, impegnano la Giunta, chiedendo di adottare gli atti e le azioni amministrative più opportune affinché:
–    si possa predisporre quanto prima un fondo di solidarietà e misure emergenziali per i produttori in difficoltà che rischiano di perdere beni aziendali e per non permettere che un agricoltore debba essere costretto a rinunciare al proprio lavoro o perdere i propri beni aziendali per problemi economici;
–    possa al più presto essere garantita la dovuta tutela all’agricoltura contadina (o familiare) e alle piccole produzioni agricole e trasformazioni alimentari di qualità;
–    non si permettano speculazioni immobiliari di alcun tipo su terreni o edifici di uso agricolo, cui comunque non debbono essere consentiti cambi di destinazioni d’uso, se messi all’incanto in aste giudiziarie;
–    si offra alla famiglia del Sig. Silvio P. e a tutte le famiglie di imprenditori agricoli e di altri settori, che si sono tolti la vita per problematiche economiche direttamente connesse alla loro attività, tutto il sostegno possibile, aggiungendo tale categoria, se possibile, ai canali “sostegno a microimprese” o “crediti di emergenza” dell’appena rifinanziato fondo per il microcredito della Regione Lazio;
–    si permetta agli agricoltori che non riescono a ricevere credito e finanziamenti, dagli istituti bancari, di potersi appoggiare alla Regione Lazio per il sostegno, in particolare, a progetti di: adeguamento alla normativa vigente, miglioramento degli standard di coltivazione e produzione, efficientamento energetico/strutturale e tutte le iniziative volte a conservare la propria attività agricola.
 




RIETI, SPERIMENTAZIONE GOMMA ROTAIA: IL MOVIMENTO CIVICO RIETI VIRTUOSA DENUNCIA LA SCONFITTA DEL TERRITORIO E PUNTA IL DITO SUI SINDACATI

 

"I sindacati facciano un “mea culpa” per avere firmato l'Accordo sul Piano del Trasporto Regionale che l’assessore regionale Michele Civita ha rinfacciato all'assemblea di venerdì sottolineando che la democrazia era garantita, visto che sull’accordo c’è la firma dei sindacati".

 

Rieti – Sulla sperimentazione ferro-gomma partita la scorsa domenica e che proseguirà per le prossime 4 domeniche interviene il Movimento Civico Rieti Virtuosa che denuncia, tra l'altro, la firma posta dai sindacati sull'accordo per il Piano del Trasporto Regionale che qpone un problema reale, avendo reso il piano qualcosa di legittimamente concordato secondo i parametri della Regione e dunque, non più discutibile in termini di rispetto dei principi elementari della "democrazia".

Ecco la nota del Movimento Civico Rieti Virtuosa:

Ancora una volta ci troviamo ad assistere alla dimostrazione della scarsa capacità della politica locale, sindacato compreso, di far valere le ragioni del territorio. E’ quanto accaduto in occasione della presentazione della sperimentazione gomma-rotaia, durante la quale è andato in scena un teatrino squallido e chiassoso, in cui le vere aspettative dei pendolari  (studenti e lavoratori) e dei dipendenti Cotral sono state totalmente disattese. Il che non è solo sbagliato dal punto di vista del metodo, ma perché se vi fosse stato l’ascolto delle ragioni degli interessati sarebbero emersi tutti quegli elementi (carenza e obsolescenza bus, disagi alla stazione di Passo Corese e relativamente alle coincidenze e alle barriere architettoniche, riduzione delle corse, costi aumentati, ecc..) che allo stato attuale trasformano una scelta che potrebbe essere positiva in un totale fallimento. Tutto questo senza dimenticare gli interrogativi ancora senza risposta e le ombre che aleggiano sul deposito Cotral, argomento “tabù” anche nel corso di quest’ultima riunione.

Il Movimento civico Rieti Virtuosa ritiene che i sindacati debbano fare un “mea culpa” per avere firmato l'Accordo sul Piano del Trasporto Regionale che l’assessore regionale Michele Civita – con gran gusto – ha rinfacciato all'assemblea di venerdì sottolineando che la democrazia era garantita, visto che sull’accordo c’è la firma dei sindacati. E se è vero che la firma è arrivata dai rappresentanti regionali dei sindacati nonostante – così è emerso dall’incontro – il parere contrario dei lavoratori Cotral e di alcuni loro rappresentanti sindacali locali, la questione è veramente gravissima.

Purtroppo  è evidente che quella firma ponga un problema reale, avendo reso il piano qualcosa di legittimamente concordato secondo i parametri della Regione e dunque, non più discutibile in termini di rispetto dei principi elementari della "democrazia". Tuttavia è anche vero che i sindacati non esauriscono la società civile.

“Fatti fuori” i sindacati locali, ci si sarebbe almeno aspettato di vedere ascoltate le ragioni espresse da chi tutti i giorni affronta la tratta Rieti-Roma, ossia il Comitato che rappresenta i pendolari reatini oltre naturalmente ai dipendenti Cotral. Un Comitato che è stato sì ascoltato, ma non tenendo conto delle indicazioni che aveva fornito, né sembra sia stata definita alcuna forma per rendere stabile la rappresentanza dei pendolari.

Stendiamo un velo pietoso sul sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che ha mostrato ancora una volta di non credere nella vera partecipazione dei cittadini, tanto da aver ringraziato ampiamente l’assessore Civita, perché a due giorni dall'avvio della sperimentazione è venuto di persona a comunicare un dato di fatto, su cui l'opinione contraria della sala già si sapeva che non avrebbe avuto alcun peso. Un sindaco che non ha trovato di meglio da fare che lamentarsi dei toni, dicendo che era per suo interessamento che i cittadini avevano avuto l'opportunità di discuterne, esplicitamente intendendo che non rientra nei doveri del primo cittadino occuparsi dei fatti che riguardano i suoi elettori, bensì trattasi di “generosa grazia”.

Un’assemblea bruttissima, che non ha portato a nulla ed in cui è stato solo annunciato da Civita che la sperimentazione si farà. Punto. Mentre alcun accenno è stato fatto a quali meccanismi e sistemi di verifica siano stati pensati per valutare la sperimentazione.
E reduci da tante altre “sperimentazioni” pluriennali, basti pensare a quella sulla raccolta differenziata cittadina che dura da 5 anni, quest’ultimo punto ci appare tutt’altro che secondario.