Rieti, ruba il cellulare all’ex compagna dopo averla picchiata per strada di fronte ai figli minori

RIETI – Picchia l’ex compagna, gli sottrae il cellulare e fugge. Il fatto è successo domenica scorsa dove una pattuglia della Polizia di Stato, impegnata nei servizi di controllo del territorio, intensificati dal Questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo, è intervenuta nell’immediata periferia del capoluogo reatino dove una donna, in strada, era stata picchiata dal suo ex compagno che, in quella circostanza, le aveva anche sottratto il proprio telefono cellulare.

Tutta la violenza perpetrata dall’uomo era stata effettuata in presenza dei loro figli minori, uno dei quali era ancora all’interno dell’autovettura con la quale lo stesso era fuggito dopo l’aggressione.

Gli Agenti della Squadra Volante dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, si sono messi immediatamente sulle tracce dell’uomo che è stato rintracciato successivamente da una delle pattuglie della Polizia di Stato presente sul territorio reatino che lo ha immediatamente bloccato.

L’uomo, che ha ammesso le sue responsabilità e riferito di aver gettato il telefono cellulare in una sterpaglia, danneggiandolo, è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere del reato di rapina configuratosi con il comportamento violento dell’uomo durante il furto del telefono cellulare.




Città Ducale: ruba una Fiat Panda e si da alla fuga per le vie del paese. In manette 24enne del posto

CITTA’ DUCALE (RI) – Ieri sera, un tempestivo intervento dei Carabinieri a Cittaducale, nella frazione di Santa Rufina, ha permesso di bloccare un ladro di auto, che si era dato pericolosamente alla fuga ad alta velocità per le vie del paese.

Erano da poco passate le 18.00, quando l’uomo, un ventiquattrenne rumeno domiciliato nel citato Comune, ha rubato una Fiat Panda nel centro di Santa Rufina. Il ragazzo, al fine di far perdere velocemente le proprie tracce, ha imboccato la strada contromano, incurante delle pericolose conseguenze del suo folle gesto.

Questa manovra non è passata inosservata ai Carabinieri del Radiomobile di Cittaducale impegnati in un pattugliamento del popoloso centro, i quali, postisi all’inseguimento, hanno immediatamente costretto l’uomo ad arrestate la marcia dell’auto. A quel punto, il conducente ha provato invano a darsi alla fuga, fuggendo a piedi e nascondendosi sotto ad alcuni veicoli in sosta. I Carabinieri lo hanno subito raggiunto, e, una volta accertato che il veicolo dallo stesso condotto era stato poco prima rubato, lo hanno arrestato.

L’auto rubata, appartenente ad un residente della zona, è stata immediatamente restituita al proprietario, mentre il giovane è stato posto agli arresti domiciliari e dovrà ora rispondere di furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale. 




Rieti, 22enne tenta di uccidere il patrigno a coltellate: la madre lo fa arrestare

FRASSO SABINO (RI) – Tenta di uccidere il patrigno di 58anni. Il fatto è accaduto la sera di lunedì scorso, verso le 20, a Frasso Sabino in provincia di Rieti dove sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto che hanno arrestato un ragazzo di 22 anni che al termine di una breve e furiosa lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il 58enne colpendolo dapprima con alcuni pugni sferrati al volto e successivamente con un coltello da cucina con il quale ha attinto il malcapitato all’altezza della testa provocandogli ferite all’orecchio sinistro.

A chiamare i Carabinieri la madre del ragazzo visto il degenerare della situazione. L’uomo è stato soccorso immediatamente dai militari intervenuti e dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato presso l’ospedale di Rieti dove è ricoverato in “osservazione” anche se le lesioni sono risultate non gravi.

Il giovane, vista la tipologia dell’aggressione che solo fortunosamente non ha avuto conseguenze più gravi, è stato arrestato e portato in carcere a disposizione del Magistrato della Procura della Repubblica di Rieti.




Rieti, ruba le carte di credito di un pensionato e preleva 13mila euro: 27enne denunciato dalla Polizia Postale

RIETI – La Polizia Postale della sezione di Rieti ha denunciato un 27enne – M.F. – già noto alle Forze dell’Ordine per furto aggravato e indebito uso di carte di credito.

M.F. si è appropriato delle carte di credito appartenenti alla moglie defunta di un pensionato, dove il compagno di M.F. svolgeva manzioni di badante, con le quali ha prelevato oltre 13.000 euro di risparmi.

Gli Agenti della Polizia di Stato, hanno immediatamente attivato una serie di approfondite indagini che hanno consentito di individuare ed identificare M.F., anche grazie all’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione della vittima, nonché dall’analisi degli ultimi prelievi di contante effettuati sul conto corrente.

L’uomo, già gravato di denunce per aver commesso reati contro il patrimonio, è stato individuato mentre, dopo aver prelevato due carte di credito dalla camera da letto della vittima, le aveva utilizzate per compiere numerose operazioni di prelievo e di pagamento, “saccheggiando” i risparmi di una vita dell’anziana coppia.

M.F. è stato quindi denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere dei reati di furto aggravato e di indebito uso di carte di credito.




Rieti, in manette due pusher: gestivano lo spaccio da una abitazione del centro storico

RIETI – Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato due reatini, C.V., una donna di 42 anni e F.M., un uomo di 31 anni, resisi responsabili del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli investigatori della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, intensificati dal Questore di Rieti, Dott.ssa Maria Luisa Di Lorenzo, sono venuti a conoscenza, nei giorni scorsi, che in una abitazione del centro cittadino vi era un insolito movimento di giovani reatini che, senza apparente motivo, entravano ed uscivano più volte nella giornata dall’appartamento segnalato.

E’ così che gli Agenti della Squadra Mobile hanno attivato immediatamente una serie di appostamenti e pedinamenti nei pressi dell’abitazione “attenzionata”, di proprietà di una donna, C.V., già nota agli investigatori reatini per aver commesso alcuni reati contro il patrimonio.

Nella serata di ieri, gli uomini della Polizia di Stato hanno notato entrare nell’appartamento oggetto di controlli, F.M., un uomo conosciuto dagli Agenti poiché resosi responsabile in passato di reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, dopo che lo stesso aveva occultato all’interno dei suoi pantaloni un pacchetto sospetto.

Gli Agenti della polizia di Stato hanno poi notato lo stesso uomo che dalla finestra dell’appartamento controllava con preoccupazione la strada sottostante ed hanno deciso quindi di fare irruzione nell’abitazione sorprendendo la donna C.V., avvisata dal complice, mentre stava gettando dal terrazzo un involucro, identico a quello portato nell’abitazione da F.M., immediatamente recuperato dagli Agenti e contenente 50 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.

La successiva perquisizione domiciliare effettuata nelle abitazioni dei due spacciatori ha consentito di rinvenire altra cocaina, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento delle dosi, ed oltre 2000 Euro in contanti, probabile provento delle attività di spaccio attuate dai due reatini.

C.V. ed F.M. sono stati quindi arrestati e messi a disposizione della locale Autorità Giudiziaria che ha disposto, per entrambi, il regime degli arresti domiciliari, in attesa di rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Passo Corese, ad aprile arriva la rotatoria: uno snodo chiave per l’arteria della via Salaria atteso da 15 anni

PASSO CORESE (RI) – Sarà conclusa ad aprile la rotatoria di Passo Corese uno snodo chiave per lo sviluppo dell’arteria stradale della Salaria, per evitare le purtroppo note code chilometriche che avvengono soprattutto in occasione dei weekend, nel flusso di traffico di ritorno verso la Capitale.

A renderlo noto il deputato M5s Gabriele Lorenzoni che ha fatto visita al cantiere e che aveva denunciato la lentezza delle esecuzioni e le lungaggini burocratiche che caratterizzano l’opera da più di 15 anni. “Ne avevo sollecitato la realizzazione attraverso un’interpellanza urgente in Parlamento nel 2019. – Dichiara Lorenzoni – Avevo promesso, da parte mia, un aggiornamento costante sull’avanzamento dei lavori”.

L’opera più complessa riguarda l’esecuzione delle opere idrauliche atte a garantire il regolare deflusso delle acque del fosso che passa sotto la rotatoria. “Per chi viene da Rieti, – commenta ancora il deputato M5s – una piccola bretella supplementare è prevista per raggiungere l’abitato di Passo Corese senza dover immettersi nella rotatoria”.

Lorenzoni ha fatto inoltre sapere che successivamente alla conclusione della rotatoria inizieranno i lavori per un’altra rotatoria della frazione di Borgo Santa Maria, poco più avanti.

“Sulla Salaria l’attenzione deve rimanere alta – conclude Lorenzoni – affinchè si possa portare a termine quell’ammodernamento e quella messa in sicurezza che i cittadini della provincia di Rieti attendono ormai da tempo immemore”.




Passo Corese: donna si sente sola, chiama i Carabinieri per un po’ di compagnia e loro la raggiungono a casa

PASSO CORESE (RI) – Nel tardo pomeriggio di ieri, la Sig.ra Ivana, domiciliata a Passo Corese, 72enne, ha chiamato i Carabinieri perché si sentiva sola.

Il centralinista di turno, percepito lo stato particolarmente triste nel quale si trovava la Signora, ha avvisato il Ten. Carmelo Ceraolo, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, il quale, unitamente al Comandante della Stazione CC di Passo Corese Luogotenente Rosario Caliendo e al Maresciallo Giuseppe Farinelli, Addetto alla Stazione di Fara Sabina, si è recato immediatamente presso il domicilio della Signora Ivana, donandole il calendario storico del 2021.

La donna, commossa dal gesto, ha ringraziato i militari e ha espresso loro il cordoglio per l’uccisione del Carabiniere Iacovacci in Congo.




Terminillo, escursionista salvato dagli uomini della Polizia di Stato dopo essere caduto in un canalone ghiacciato

TERMINILLO (RI) – Alpinista salvato dai poliziotti dopo che era rimasto ferito per essere scivolato accidentalmente in un canalone ghiacciato del Monte Terminillo.

Il fatto è successo ieri quando l’escursionista di Rieti si era avventurato nel versante nord-est del Terminillo, dove, a causa del manto nevoso ghiacciato, era scivolato in un canalone e, rimasto ferito, aveva chiesto aiuto al “118”. A quel punto gli operatori sanitari hanno immediatamente avvertito il personale della Polizia di Stato del Posto di Polizia del Terminillo per il suo rintraccio.

Gli uomini della Polizia di Stato, dopo aver contattato telefonicamente il malcapitato ed individuato l’area dell’incidente, hanno organizzato una squadra di soccorso che si è recata immediatamente in una impervia area, irraggiungibile con mezzi motorizzati, denominata Prato Comune, sul versante del Terminillo del Comune di Micigliano.

Gli agenti, coadiuvati da un medico alpinista volontario, dopo trenta minuti di cammino su ghiaccio ed in un ripido pendio sferzato da un forte vento di tramontana, a 1750 metri di altitudine e con una temperatura di -10°, sono riusciti a raggiungere l’alpinista reatino, caricandolo su una barella e trasportandolo a fatica, con esperte manovre di cordata, in un area raggiungibile dall’eliambulanza del “118”, opportunamente richiesta.

L’uomo, a cui è stata certamente salvata la vita e che presentava lesioni al bacino ed alle gambe, in chiaro stato di ipotermia, è stato recuperato dall’elicottero del soccorso sanitario e condotto presso il nosocomio reatino.




Bruno Astorre, 10 anni di calvario giudiziario e gogna mediatica per poi essere dichiarato innocente

La video intervista al Segretario del PD Lazio all’indomani della piena assoluzione

Dieci anni di calvario giudiziario per il segretario del PD Lazio Senatore Bruno Astorre prima di arrivare alla sentenza di piena assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

Una vicenda giudiziaria che ha travolto il segretario del PD Lazio accusato di truffa per fatti risalenti al 2010-2013, quando era vicepresidente della Regione Lazio. Secondo la Procura il gruppo Dem al Consiglio regionale del Lazio tra il 2010 e il 2012 avrebbe sperperato 2 milioni e 600 mila euro in spese elettorali e sponsorizzazioni varie come pranzi cene e perfino partite a caccia e sagre del tartufo.

Un’inchiesta passata alle cronache come “spese pazze del PD Lazio”

Il Tribunale di Velletri ha disposto lo scorso 3 febbraio la piena assoluzione per il segretario PD.
“Una sentenza che arriva dopo quasi otto anni tra indagini e processo – ha commentato Astorre – e che dimostra pienamente la correttezza del mio operato come vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, tra il 2010 e il 2013″.




Rieti, disastro ambientale: accumulavano rifiuti speciali. Sequestri e denunce

Nell’ambito di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Rieti, i Carabinieri del
16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti hanno deferito in stato di libertà 4 persone,
indagate in concorso fra loro per i reati di disastro doloso e disastro ambientale.
L’attività scaturisce da un’articolata indagine che, iniziata nel febbraio 2019 è stata svolta
sia con metodologie tradizionali che attraverso la peculiare attività di sorvolo svolta dal
Nucleo Elicotteri. Essa ha permesso di individuare e documentare un’intensa attività
illecita di accumulo di rifiuti speciali e pericolosi, realizzato in mancanza di autorizzazione
in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, che portava dunque al sequestro
dell’area interessata.
A carico degli indagati i CC hanno raccolto un solido quadro indiziario che ha delineato
l’esistenza di un fenomeno di ampie dimensioni, caratterizzato dalla reiterazione delle
condotte di raccolta e interramento di rifiuti speciali e pericolosi, in dispregio delle più
elementari regole di rispetto della salute pubblica prima ancora che dell’ambiente. In
particolare, sono stati rinvenuti residui carbonizzati di materiale rae, plastico ovvero di
ulteriore diversa natura non meglio classificabile in quanto presenti nel terreno in
sequestro sminuzzati ed interrati.
La Procura della Repubblica approfondirà la sussistenza dell’eventuale ulteriore ipotesi di
inquinamento ambientale




Rieti, 60enne trasforma due appartamenti in “case d’appuntamento” e convince ragazze in difficoltà economica a prostituirsi: arrestato

RIETI – Indagine contro lo sfruttamento della prostituzione: un uomo è stato arrestato, oggi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Rieti. Due abitazioni, all’interno delle quali si svolgeva l’attività di meretricio, una in Rieti e l’altra in Borgo San Pietro, sono finite sotto sequestro.

I reati contestati sono quelli di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di donne italiane residenti nella provincia di Rieti.

L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cittaducale e dalla Stazione Carabinieri di Fiamignano, ha fatto luce su un fiorente businnes messo in piedi da un sessantenne di Petrella Salto, il quale aveva trasformato due appartamenti di sua proprietà in vere e proprie case d’appuntamento nelle quali far prostituire donne con problemi economici.

Proprio la fragilità economica delle ragazze avviate al mestiere è stata la carta vincente con la quale l’uomo riusciva a convincerle a prostituirsi sotto la sua gestione e il suo controllo: M.V., classe 1958, infatti, non solo chiedeva alle donne di vendersi, ma provvedeva egli stesso al procacciamento della clientela, alla gestione degli appuntamenti e a fornire le abitazioni nel centro storico di Rieti e in Borgo San Pietro, nelle quali venivano consumati gli atti sessuali a pagamento, trattenendo la sua percentuale.
L’indagine, avviata nel mese di aprile, in pieno lockdown, nasce grazie all’intuizione di un Carabiniere della Stazione di Fiamignano, il quale, incuriosito da uno strano via vai notato presso la citata abitazione in Borgo San Pietro, non giustificato date le misure restrittive vigenti in quel periodo, aveva proceduto al controllo di un cliente sanzionandolo per la violazione delle norme anti Covid, perché trovato, senza motivo, fuori dal comune di residenza.

La successiva attività, eseguita anche mediate strumenti tecnici e la raccolta di svariate testimonianze, ha permesso, poi, di evidenziare l’esistenza di una consistente opera di meretricio e il fondamentale ruolo dell’odierno indagato, sul conto del quale sono emersi gravi e chiari indizi di colpevolezza, che vanno dalla pubblicizzazione della propria “impresa” presso bar e locali del Cicolano, alle minacce rivolte a ragazze al fine di indurle alla prostituzione, alla messa in mostra delle donne ai clienti all’interno della sua auto, come se fossero prodotti in vendita, fino ai rapporti sessuali consumati in casa, con il protettore che aspettava nell’altra stanza la fine del rapporto.

Per ogni prestazione sessuale, in media, veniva corrisposta la cifra di 90 euro, di cui una buona percentuale finiva nelle mani dell’organizzatore, con la scusa del pagamento dell’alloggio. L’attività andava avanti almeno fin dal 2016, così come ricordato da una delle donne sfruttate.