ROMA E DINTORNI, LA RIVOLTA DEI TASSISTI

Chiara Rai

In tilt il traffico romano a causa dell'assenza di taxi. I tassisti di Roma e dell’hinterland hanno indetto un blocco totale non autorizzato contro la bozza di decreto sulle liberalizzazioni che sarà varato il prossimo 19 gennaio. E’ il terzo tentativo del Governo di affrontare il tema liberalizzazione delle licenze dei taxi, nel 2006 ci provò Bersani. La bozza prevede che l’aumento del numero delle licenze dei taxi sia accompagnato anche da "adeguate compensazioni da corrispondere una tantum" per chi già detiene una licenza, e una "maggiore liberta' nella fissazione delle tariffe". Ma i tassisti, che promettono il blocco fino a che il Governo non si decida a riceverli,  non ci stanno e respingono al mittente i tentativi di mediazione. E’ da considerare anche che le licenze adesso hanno un valore, ci sono tassisti che hanno pagato la licenza ai colleghi uscenti – la cosiddetta “buonuscita” anche 200 mila euro e liberalizzando le licenze anche “la vendita” delle autorizzazioni tra un tassista e l’altro verrebbe meno. Il sistema delle licenze esiste da oltre trent’anni e adesso rischia l’estinzione.  L’Authority che sta valutando la precettazione, definisce il blocco indetto dalla categoria come un’azione “illegale”. Dalle 19 di ieri sera sia a stazione Termini che agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino è impossibile trovare un taxi. Cresce davanti a Palazzo Chigi il presidio dei taxisti. Si presumeva che avesse dovuto riguardare solo le auto bianche libere dal servizio. Ma invece si è verificata una adesione in massa anche da parte di coloro che oggi avrebbero dovuto essere in turno. Circa centocinquanta tassisti  si sono raccolti a Largo Chigi diretti al palazzo della presidenza del Consiglio. Al passaggio delle auto bianche in servizio, i manifestanti hanno lanciato oggetti, urlando "Vergogna!" e bloccando il traffico. Intanto dal sindacato Unica-Cgil taxi arriva un appello: «E’ opportuno riprendere il servizio perché il blocco ci danneggia e non fa che inasprire i toni».

All’aeroporto “Pastine” di Ciampino non c’è neppure un taxi disponibile al contrario delle macchine a noleggio – Ncc – che vanno e vengono di continuo e degli autobus di linea e privati che procedono a ritmo serrato con corse a cadenza regolare.  A stazionare di fronte ai parcheggi dedicati ai taxi, tutti vuoti a causa dello sciopero, ci sono tre tassisti cosiddetti “di piazza”, cioè non appartenenti alla rete del Radio Taxi che supervisionano il presidio già dalle sei del mattino. “Non prendiamo corse – dice Fabrizio – tranne che i disabili ai quali stiamo riservando corse gratuite. Siamo ottomila tassisti con famiglia a carico a Roma, tutti in ginocchio dopo l’ennesima notizia che lede la nostra dignità”. Fabrizio, Paolo e l’altro Fabrizio, raccontano che nel giro di tre anni a Roma, la categoria è cresciuta da 5 mila e 8 mila e che in media sono arrivati alla misera soglia di cinque corse giornaliere perché sono sempre più messi da parte a causa del continuo aumento dei autobus che con sei euro portano a stazione Termini, senza contare il prolificare delle auto a noleggio, che corrono a tariffe pattuite col cliente e che “spesso e volentieri – racconta Fabrizio 2 – sforano le loro competenze territoriali ricorrendo ad ogni sorta di escamotage. Da qualche anno siamo sotto l’Atac ma non possiamo usufruire delle agevolazioni sulla benzina. Perché non si pongono il problema di abbassarci i costi di gestione anziché metterci al tappeto?”. I tre raccontano che in media la spesa del carburante impiegato per le corse si aggira sui 600 euro mensili, mentre i rimborsi sono all’incirca di 600 euro l’anno.  La categoria vive un malessere accumulato negli anni, “se siamo un mezzo pubblico – aggiunge Paolo –  perché non ci contemplano nel settore pubblico? Perché non siamo definiti degli autotrasportatori? Siamo forse artigiani noi?”. Quello che chiedono a gran voce è di far lavorare le macchine che ci sono h24, sono gli sgravi fiscali, è – in diversi casi –  la municipalizzazione del Taxi. In quest’ultimo caso le tariffe, grazie ai sussidi pubblici  – cioè pagano i contribuenti –  possono facilmente avvicinarsi a quelle di tram e torpedoni e con circa un euro la corsa sarebbe garantita. Di fatto, tutti i costi dell'attività taxi, a partire dal tassametro e insegna, non gravano sui cittadini che al contrario usufruiscono di un servizio privato seppur di pubblica utilità, a carico dei tassisti. Questi ultimi, in soldoni, non sono equiparabili a Atac. Gli effetti della liberalizzazione potrebbero essere devastanti se si prende in considerazione il tema della sicurezza. Con i prezzi che scendono si debbono per forza operare dei tagli e per i tassisti che vogliono sopravvire i tagli concretizzerebbero in automobili usurate, riparazioni alla buona e in un aumento considerevole delle ore lavorative a discapito della qualità e la sicurezza del servizio offerto.




ANGUILLARA – IL VOLONTARIATO ED IL RESTAURO DELL’ARCHIVIO STORICO

 

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Emanuel Galea

 

La notizia non è d’oggi. La riesumiamo per rendere giustizia ai tanti volontari, e mi riferisco ai membri della Lista Civica IMMAGINANGUILLARA che, hanno fatto dell’operazione restauro una scommessa, sacrificando serate e interi fine settimana.

Sulla newsletter della Provincia di Roma del 12.01.2012 si legge che la Provincia ha finanziato il restauro dell’Archivio Storico e su pagine di fb è stata riprodotta la stessa notizia senza alcuna menzione dell’attività frenetica ed encomiabile dei membri di quella lista.

Nel nubifragio del 19 e 20 ottobre scorso l’archivio storico della cittadina, custode di documenti datati XVI secolo, conservando la memoria di vita agraria, sociale e politica della gente del lago di Bracciano, si è allagato.

Grazie a questi volenterosi, i documenti sono stati recuperati ed il finanziamento della provincia faciliterà il restauro. Con questo , crediamo di aver dato a Cesare quello che è di Cesare ed alla Provincia quello che è della Provincia.




MONTE COMPATRI, IL SINDACO CHIARISCE: IRREGOLARITA' SOLO FORMALI, I BILANCI DEL COMUNE GODONO DI OTTIMA SALUTE

Chiara Rai

Il sindaco di Monte Compatri rassicura i cittadini in merito alle ultime contestazioni del consigliere di opposizione Renato Vernini (vbr).

Vernini ha rispolverato una contestazione avanzata qualche tempo fa, che riguarda i bilanci comunali. Gli ultimi giorni dell'anno la Ragioneria Generale dello Stato ha notificato al Comune di Montecompatri una relazione nella quale si evidenziano 17 irregolarità amministrativo-contabili, accertate dall'ispettore del Ministero delle Finanze che nei mesi precedenti ha visitato il Comune.

“Senza analizzare nel dettaglio punto per punto la contestazione – afferma il primo cittadino De Carolis – la notizia importante è che l’ispettore del ministero mi ha comunicato che per quanto riguarda l’aspetto bilancio ci sono state soltanto alcune irregolarità prettamente formali e che non è emersa alcuna deficienza di natura economica ne tantomeno incapacità nella gestione economica dell’Ente”. Dunque, a dire del primo cittadino, il quale conferma ancora una volta il buon operato dell’amministrazione,  si tratterebbe soltanto di qualche difformità prettamente  di carattere formale. “Detto questo – conclude De Carolis – i rilievi meritano di essere analizzati con molta attenzione al fine di individuare con precisione le lievi difformità formali. Comunque  penso che se ci fossero stati gravi problemi l’ispezione sarebbe durata mesi e mesi. Invece è iniziata il 9 giugno e terminata il 14 luglio in tutta serenità. I cittadini posso stare tranquilli che i nostri bilanci godono di ottima salute”.  

 




ARSIAL, MAZZOCCHI: RISPARMIATI 800 MILA EURO DAL VIGNETO LAZIALE

Chiara Rai

L'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio funziona perché è riuscita a far risparmiare i produttori laziali grazie ad un supporto mirato. Quando si riesce a risparmiare c'è soddisfazione e quando c'è soddisfazione vuol dire che l'Ente ha centrato l'obiettivo. Le consulenze private sono sempre più esose e mai come oggi serve una struttura pubblica che abbatta i costi a carico dei produttori.  
“Grazie al supporto fornito da Arsial per la redazione dei fascicoli tecnici necessari al riconoscimento delle denominazioni di origine da parte dell’Europa, i produttori del Lazio hanno risparmiato oltre 800 mila euro”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi.

“Secondo il regolamento comunitario, infatti, tutte le denominazioni di origine avevano l’obbligo di presentare il proprio fascicolo entro il 31 dicembre scorso, pena la cancellazione dal relativo elenco comunitario. Considerando che per la redazione di un fascicolo da parte di soggetti privati la spesa necessaria oscilla tra i 15 e i 30 mila euro”, ha spiegato Mazzocchi, “siamo molto soddisfatti di aver fornito, insieme alla Regione Lazio, la consulenza gratuita a tutte le 36 DO presenti nel Lazio, tra cui si contano 27 Doc, 6Igt e 3 Docg. Il risultato raggiunto”, ha concluso, “assume particolare rilevanza in questo momento di crisi ed è uno dei tasselli che compongono la nostra attività volta al sostegno della filiera vitivinicola regionale, in linea con le politiche dettate della giunta Polverini”.

 




LANUVIO, L'OPPOSIZIONE GIRA IL DITO NELLA PIAGA: NON ESISTE UNA MAGGIORANZA

Redazione
A parlare è Andrea Volpi il consigliere d'opposizione della lista civica Lanuvio per la democrazia.
“Probabilmente qualcuno mi smentirà e i partiti fuoriusciti dall’ex maggioranza di Leoni rientreranno nella coalizione con la quale hanno vinto le elezioni di 5 anni fa, afferma Andrea Volpi Consigliere Comunale di opposizione, ma dal 6 gennaio 2012, giorno nel quale è stata formalizzata la candidatura dell’’ex assessore Pd Giovanni Fiandra, nulla si è mosso”. “ Mi sarei aspettato, continua Volpi, una comunicazione ufficiale del Sindaco in merito all’uscita dalla maggioranza di un Assessore e del Vice Presidente del Consiglio, avrei gradito maggiore chiarezza non sugli accordi elettorali in essere, ma sul conoscere i nomi degli  Assessori che governeranno nei prossimi mesi”. “ Quando si discute di partiti e movimenti naturali che appartengono alla logica degli schieramenti politici, sostiene Volpi, non ho nulla da sindacare, ma prima da cittadino e poi da consigliere comunale ho il diritto di sapere da chi è rappresentata l’attuale Giunta Comunale”. “E’ paradossale, evidenzia il Consigliere della Lista Civica, vedere i simboli dell’Udc e dell’Idv in un manifesto che sostiene la candidatura di un ex Assessore mandato a casa dal Sindaco Leoni e dal Pd e allo stesso tempo considerare che questi stessi partiti siano ancora in Giunta con Leoni stesso”. “Lanuvio, conclude Andrea Volpi, ha bisogno di essere governata con serietà e non da persone che antepongono interessi di cordata agli interessi dei cittadini, Leoni deve uscire allo scoperto e confermare, se li ha, i numeri della sua maggioranza chiarendo da quali partiti della sua ex coalizione è ancora sostenuto. La maggioranza relativa dei cittadini lo ha già mandato a casa, spetta solo a lui decidere se concludere mestamente il mandato o anticipare i tempi e fare prima le valigie”.
 




MARINO, L'IDV CHIEDE CHIARIMENTI AL SINDACO: LA SALA LEPANTO E BACCO JAZZ FESTIVAL

Marco Comandini – Idv Marino

Il Sindaco chiarisca se ne trova il tempo due vicende una vecchia e l’altra di cronaca recente, visto che i diretti interessati sollecitati non lo hanno ancora fatto. Chiediamo infatti per quale motivo la Sala Lepanto debba essere ancora chiusa oramai da anni, cosè che ostacola l’apertura del “Museo del Cinema”, ce ne spieghi i dettagli di lavori iniziati e mai terminati e di cartelli dei lavori spariti. Ed inoltre la vicenda del “Bacco Jazz Festival” e riportando fedelmente uno dei molti quotidiani che hanno trattato l’argomento: “Per questa importante manifestazione, come spiegano gli organizzatori, l’assessore alla cultura del comune di Marino Otello Bocci aveva firmato una comunicazione ufficiale in cui l’amministrazione comunale si impegnava a partecipare alle spese organizzative dell’evento con la somma di 5 mila euro, fondi che però non sono mai arrivati per alcune irregolarità amministrative come messo in evidenza dagli uffici comunali competenti”. Chiediamo quindi al Sindaco di spiegare dov’è l’errore, e se c’è stato da parte di chi, e quali rimedi siano stati presi perché cio’ non accada più garantendo ad ogni altra Associazione che si impegna nel territorio una certezza degli impegni presi. Anche perché l’organizzatore Ivan Galea, con la suo ottimo evento, così come i cittadini meritano una risposta pubblica e chiara.

 




ELEZIONI RIETI: IN QUATTRO ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA E PER IL PDL DUE PAPABILI

Chiara Rai

Diciotto anni di governo di centrodestra e ora? Ci sarà un dopo Giuseppe Emili oppure verranno consegnate le chiavi all’attuale opposizione? Intanto il centrosinistra indice le primarie dove a concorrere per il titolo di "candidato sindaco" ci saranno quattro candidati: l'ex segretario cittadino del Pd Anna Maria Massimi, appoggiata anche dalla direzione provinciale dell'Idv, Psi, Rifondazione Comunista, Alleanza per Rieti e civici; Franco Simeoni, ex-segretario regionale Cisl, sostenuto da una parte del Pd, dalla direzione comunale Idv e dai sindacati che più di tutto hanno chiesto a gran voce la sua candidatura; Simone Pietrangeli consigliere uscente, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà e il giovane Gabriele Bizzoca per la lista civica "Controvento". Il centrodestra, dal canto suo, proverà a candidare Costini dell'associazione Area, appoggiato dal senatore pdl Cicolani. Ha manifestato la sua disponibilita' a scendere in campo anche la consigliera regionale Lidia Nobili. Il terzo polo probabilmente non appoggerà nessuno al primo turno.




RIETI ELEZIONI: PETRANGELI DI SEL SI CANDIDA ALLE PRIMARIE

Simone Petrangeli (Sel Rieti)

Non sono semplicemente uno dei candidati del Centrosinistra, sono il candidato di una intera generazione che ha deciso di non restare a guardare.

Quella generazione che deve unirsi per poter ridare un futuro alla nostra città facendosi carico dell’interesse generale, dei tanti che stanno subendo le conseguenze della crisi,

dei lavoratori, dei pensionati, dei precari e dei disoccupati.

Questa città ha bisogno di un tuffo nel futuro, nell’innovazione, nella modernità. E per farlo bisogna convocare le energie migliori e chi ha voglia di cambiare davvero.

Mi sento il candidato dei cittadini, senza apparati alle spalle. Se il 22 Gennaio dovesse prevalere la mia/nostra candidatura, per la città sarebbe una piccola rivoluzione, in grado di sparigliare la politica locale e sovvertire un declino che sembra inevitabile.

Ora tocca a noi! Ora tocca a chi ha più energie! Ora tocca a chi ha più idee!

Non abbiamo paura di una città più nostra, più aperta e più coraggiosa.




SANTA PALOMBA, APPROVATO AMPLIAMENTO ZONA INDUSTRIALE

   

Santa Palomba, ok in commissione ad ampliamento zona industriale

 

Primo sì in commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio alla variante al piano regolatore della zona industriale di Santa Palomba. Adesso la delibera relativa dovrà essere approvata dal Consiglio regionale. Hanno votato a favore Pdl, La Destra, Lista Polverini e Udc, contrari Verdi e Idv, astenuti il Pd e Fli. Con la variante approvata, il Consorzio industriale Roma-Latina, chiede, in sintesi, di destinare circa 410mila metri quadri in più a "aree destinate alla installazione di nuove attività produttive". Gli interventi riguardano principalmente i Comuni di Pomezia, di Ardea e, più marginalmente, di Roma.  "Con questa variante – aveva spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti nelle sedute scorse – contribuiamo a rafforzare una delle più grandi aree industriali della nostra Regione. In un momento di crisi è sicuramente positivo che si pensi di ampliare un polo produttivo importante per il Lazio".  Dello stesso avviso il presidente della commissione Roberto Buonasorte (La Destra) che ha fatto notare come "in un momento di sfiducia, diamo un segnale importante: è essenziale investire nel settore industriale se vogliamo tornare a crescere"Per Ernesto Irmici (Pdl) "si tratta di un provvedimento indispensabile per lo sviluppo". Di parere opposto Claudio Bucci (Idv) e Angelo Bonelli (Verdi) che, nei loro interventi, hanno parlato di un "intervento sproporzionato. Si tratta di circa 40 ettari di aree agricole che vengono cancellate. A Santa Palomba ci sono tantissimi capannoni sfitti, non si capisce bene a cosa serva questo ampliamento". Claudio Moscardelli, infine, ha motivato l'astensione del Pd spiegando che "restano molti dubbi rispetto al piano industriale. Il consorzio Roma-Latina, che ha proposto la variante, ha risposto in maniera evasiva alle richieste di approfondimento fatte dall'opposizione".





REGIONE LAZIO, RIFIUTI. DOPPIA SEDUTA SUL PIANO REGIONALE E LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari del Consiglio regionale del Lazio, presie-duta da Mario Abbruzzese, ha deciso di convocare l'Aula per i giorni 18 e 19 gennaio 2012.
Mercoledì 18 i lavori si apriranno con le dichiarazioni dei gruppi e il voto del Piano di gestione dei rifiuti del Lazio. A seguire, sarà discussa la legge di iniziativa popolare: "Propo-sta di modifica della legge regionale Lazio 9 luglio 1998, n. 27 (Disciplina regionale della gestione dei rifiuti).  L'esame dell'articolato di questo provvedimento continuerà durante la seduta di giovedì 19, quando saranno affrontati anche gli ordini del giorno collegati al Bilancio, alla Finanzia-ria e allo stesso Piano rifiuti. È stato inoltre deciso di calendarizzare da subito le proposte di legge sul cinema e sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari, nonché la modifica al regolamento del Consiglio della Autonomie Locali (Cal).  Nel corso della riunione odierna, le forze di opposizione hanno infine dato mandato al presidente Abbruzzese di sensibilizzare i membri della giunta regionale affinché siano evase nel minor tempo possibile le interrogazioni già depositate.

 




LEGGE ALZHEIMER – PERUSINI IN DIRITTURA D'ARRIVO

La Commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli (Lista Polverini) ha esaminato e approvato una serie di emendamenti e subemendamenti alla P.L. n. 35 del 30 Giugno 2010, concernente il "Piano regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer ed altre forme di demenza". Dopo i 9 tabella passati nella seduta precedente, oggi sono stati approvati dall'articolo 10 al 13 novies, con alcuni subemendamenti presentati dai commissari. Nella prossima seduta verranno ripresi l'art. 6 con relativo subemendamento e il subemendamento aggiuntivo successivo all'art. 3. I provvedimenti salienti approvati oggi riguardano: l'istituzione dei reparti di degenza Alzheimer extra-ospedalieri (art. 10), per favorire la riabilitazione dei pazienti e il reinserimento in famiglia, ritardando così il ricovero permanente; i 'nuclei Alzheimer' (art. 11), istituiti nelle RSA, per la fase avanzata e grave della patologia; il 'registro regionale Alzheimer e altre forme di demenza' (art. 12), per la raccolta dei dati anagrafici e sanitari dei pazienti con finalità di ricerca scientifica, controllo e valutazione dell'assistenza; la programmazione di un contributo alle famiglie dei malati in cura domiciliare ed alle Associazioni di volontariato per sostenerne progetti ed iniziative; la previsione di corsi di formazione professionale volti all'assistenza domiciliare. Grazie a una serie di subemendamenti di Pier Ernesto Irmici (Pdl) , nella sua versione definitiva il provvedimento conterrà anche il nome di Gaetano Perusini, il neurologo italiano, collaboratore di Alois Alzheimer, che contribuì al definitivo inquadramento nosologico di quella demenza senile nota come morbo di Alzheimer.