SAN VITTORIO CORCOLLE, IL MINISTERO AVVERTE: "CI SONO DEI VINCOLI ARCHELOGICI"

Redazione

Nell’area di San Vittorino-Corcolle, che dovrebbe ospitare una discarica del post Malagrotta ci sono dei vincoli archeologici ed è nelle immediate vicinanze di Villa Adriana e di una necropoli medio – repubblicana. A sottolinearlo è il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in una lettera indirizzata al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Immediate le reazioni del consigliere regionale Sel Filiberto Zaratti: “La lettera del Ministero conferma che l’area di Corcolle ha un alto valore paesaggistico e archeologico. Ci troviamo davanti all’ennesima conferma che l’inopinata scelta di localizzare a San Vittorino una discarica in alternativa a quella di Malagrotta è una vera e propria follia”. Già nell’audizione in commissione regionale ambiente del Commissario Pecoraro – conclude Zaratti – avevo evidenziato che l’aria di Corcolle era ad elevato rischio di esondazione, classificata nel Piano Assetto Idrogeologico come massimo rischio esondazione. Basti pensare che dal 1997 al 2009 a Corcolle ci sono state ben cinque alluvioni. Ce n’è dunque abbastanza per cancellare definitivamente qualsiasi ipotesi di realizzare a poca distanza da un bene protetto dall’Unesco una buca dove gettare rifiuti”.

 




LANUVIO, FABRIZIO AGOSTINELLI SEL: "GIOVEDI' PRESENTEREMO IL NOSTRO PROGETTO POLITICO PER LA CITTA'

Redazione

 "Giovedì 19 Gennaio, ore 18.30 presso il Salone delle Colonne Di Villa Sforza – a Lanuvio, il Comitato Civico Lanuvino “Passo dopo Passo” e Sinistra Ecologia Libertà Lanuvio, presenteranno il progetto politico amministrativo con cui affronteranno le Elezioni Amministrative 2012"

 "Questo progetto proposto da SEL nasce da lontano – annuncia il Coordinatore di SEL di Lanuvio – attraverso la felice esperienza con la cittadinanza di Lanuvio fatta sul tema dei referendum per l'acqua pubblica. Un'esperienza che ha dimostrato come mettendo al centro il programma, si possa instaurare un rapporto costruttivo e vincente tra partiti e società civile."

"È per questo – spiega Agostinelli – che abbiamo deciso di riproporre questa sinergia anche per le prossime elezioni amministrative, facendoci promotori di una visione condivisa su cui costruire insieme un programma e un progetto per la città. Vogliamo partire dalla condivisione dell'importanza della difesa dei beni comuni, Acqua, Aria, Terra, Archeologia e Paesaggio, Centro Storico e Tradizioni Culturali, attraverso una profonda rivisitazione del modello di sviluppo urbanistico."

"La crescita urbanistica, se mai necessaria, che ci interessa – precisa Agostinelli – è quella che rispetta le reali esigenze di chi abita e vive i nostri luoghi e dell'ambiente e non gli interessi morbosi di chi con il cemento accumula fortune a discapito della vivibilità di Lanuvio. Così come stigmatizziamo con forza la brutta politica che fa degli oneri di urbanizzazione il modo più veloce per rimpinguare le casse del Comune, sempre più povere di trasferimenti ed alla ricerca costante di risorse. La nostra idea di politica mette al centro la condivisione, la parsimonia e la sobrietà, per un buon vivere quotidiano. Da qui la nostra chiara scelta mettere in campo l'impegno per una nuova ecologia della politica e dell'amministrazione, che vogliamo partecipata e democratica."

"Siamo coerenti con il nostro impegno – prosegue il Coordinatore di SEL Lanuvio – e per questo ci presenteremo con un'equa rappresentanza nella nostra lista tra i partiti e la società civile, affinché si lasci spazio alle idee di tutte tutti. Questo è un tema ineludibile che ormai tiene banco a tutti i livelli della politica locale e nazionale. E perciò nella nostra formazione la presenza di esponenti di partito sarà chiaramente limitata ed improntata al totale rinnovamento: nessun vecchio amministratore, quindi, per dare un segnale reale cambiamento alla cittadinanza."

"Lanuvio ha risposto e molti cittadini si sono costituiti nel Comitato: “Passo dopo Passo”. Un Comitato che cresce ogni giorno, con entusiasmo, nelle idee e nei numeri. I partiti tradizionali invece no. Hanno scelto per l'ennesima volta di barricarsi nel fortino della politica di professione e di dedicarsi al logoro gioco delle spartizioni, come gli ultimi giapponesi sull'isola, mentre il mondo intorno sta cambiando. È il solito errore della politica: troppo chiusa in se stessa attenta solo alle sue logiche di rappresentanza e spartizione."

"Noi abbiamo scelto di andare oltre. – conclude Fabrizio Agostinelli – Noi ci incamminiamo attendendo altri compagni di viaggio, verso la Lanuvio del futuro.


 




PROVINCIA DI RIETI, NUOVO GRANDE CENTRO DI FORMAZIONE DELLA RISTORAZIONE E OSPITALITA' ALBERGHIERA

Redazione

La Provincia di Rieti getta le basi per creare un polo d'eccellenza nel settore della formazione della ristorazione e dell'ospitalità alberghiera, ampliando l''Istituto professionale alberghiero concentrando aule e laboratori in un moderno complesso, alle porte della città proprio sulla direttrice per Roma. 

la Provincia vuole riprendersi la pole position nel settore grazie ad un edificio con tecnologie avanzate. Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Lazio è apparso l'esito della gara per la realizzazione dell'Istituto Alberghiero nel comune di Rieti – 1° stralcio funzionale. L'appalto è stato vinto dal Consorzio Cooperative CCC Società Cooperativa di Bologna per 3 milioni e 269.824,36 euro.

L'imponente complesso edilizio potrebbe sorgere accanto all'albergo acquistato dalla Provincia intorno  Villa Fiordeponti. Il nuovo convitto potrebbe essere attivo entro la prima metà di febbraio.




CIAMPINO, VISITA DELL'AMMINISTRAZIONE AL CAMPO "LA BARBUTA" ASSIEME ALL'EX PREFETTO SERRA

Chiara Rai

Emergenza igienico sanitaria, flop del programma di scolarizzazione e allarmante stato di degrado. Queste le considerazioni emerse dopo la visita di ieri mattina al campo nomadi la “Barbuta” da parte del senatore Udc e ex prefetto di Roma Achille Serra, assieme al sindaco di Ciampino Simone Lupi, all'assessore alla Sanità, Gabriella Sisti e al capogruppo Udc in Consiglio comunale, Elio Addessi. L’assessore alla Salute Sisti ha lasciato il campo nomadi, che conta circa 400 inquilini, con una forte preoccupazione per lo stato di salute delle persone: “Com’è possibile che i bambini di lunedì mattina, invece di andare a scuola, si trovino a piedi nudi e in pessime condizioni a giocare nella sporcizia, tra cumuli di immondizia e degrado? E’ chiaro che non c’è alcun sintomo di integrazione, al contrario queste persone vivono in uno stato di completo abbandono”. La Sisti farà una rendicontazione e interrogazione urgente al vice sindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso e in veste di vicepresidente vicario di Federsanità avanzerà la richiesta di un ufficio di presidenza per aggiornamenti sulle condizioni igienico sanitarie dello stanziamento.




ROMA, TROVATO UNO DEI DUE MAGREBINI CHE HA COMMESSO L'OMICIDIO DI ZENG E SUA FIGLIA

Redazione

È stato trovato impiccato uno dei due nordafricani ricercati per la rapina nella quale furono uccisi il 4 gennaio il 34enne Zhou Zeng e sua figlia, Joy, di 6 mesi. Il corpo del magrebino è stato scoperto in un casolare al chilometro 14 di via Boccea e la conferma della sua identità è avvenuta tramite l'esame delle impronte digitali. Le ricerche delle forze dell’ordine per trovare i due rapinatori non si sono mai fermate dalla sera del 4 gennaio. Gli investigatori avevano la certezza che i due avessero già colpito con rapine analoghe altri commercianti cinesi, sempre nella stessa zona, il quadrante sud est della Capitale.




REGIONE, APPROVATO NUOVO PIANO DI RICONVERSIONE DEI VIGNETI

Chiara Rai

I viticoltori del Lazio hanno tempo fino al 30 gennaio per presentare la domanda di contributo previsto dal nuovo piano per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti approvato dalla Regione.  Il piano prevede contributi comunitari di 12.350 euro ad ettaro, anziché 9.350 come stabilito negli anni passati. Si tratta di un’ottima possibilità per i viticoltori e produttori di vino, di incentivare la progressiva sostituzione dei vigneti con varietà di uve di qualità maggiore al fine di ottenere prodotti sempre più prestigiosi. Oltre a questo, si aggiunge la possibilità di consentire la meccanizzazione delle principali operazioni colturali. Angela Birindelli, assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio ha sottolineato l’importanza di non lasciar cadere i contributi previsti dal piano: “E’ un vantaggio importante per i nostri viticoltori – ha aggiunto Birindelli – per riqualificare i vini del Lazio e proporli sui mercati a prezzi più competitivi e remunerativi”. Ai Castelli Romani i vigneti ricoprono ancora una superficie abbastanza ampia, si parla di circa sei mila ettari in totale e di questi, ben 1.400 ettari appartengono al Frascati Doc. Quest’ultimo, col nuovo disciplinare, può comprendere varietà di vitigni Malvasia di Candia e del Lazio, da soli o congiuntamente, fino al 70 per cento mentre per Greco, Grechetto e Bombino fino al 30 per cento. Nell’area Castellana, diversi vigneti sono stati espiantati e ancora gran parte non sono stati ancora meccanizzati e “rinnovati”. Dal prossimo anno inoltre, la vendemmia seguirà i criteri del Docg – Denominazione d'origine controllata e garantita – che, tra l’altro prevede, la vendita di vino soltanto in bottiglia munita di sigillo di garanzia e controllate partita per partita nella fase dell'imbottigliamento. Dunque, poter riconvertire e “riabilitare” i vigneti del Lazio prediligendo determinate varietà in favore di altre,  è vista come una grande opportunità sia dal presidente del consorzio Frascati Doc Mauro De Angelis che da quello dei Colli Lanuvini Antonio Posti. “ E’ un’opportunità ottima – dice De Angelis – ho auspicato uno sforzo da parte dei produttori a reimpiantare i vigneti del Frascati con logiche che prediligano la qualità piuttosto che la quantità. Di fatti, gli attuali disciplinari obbligano a dei vigneti di qualità, certo, fare questo senza alcuna prospettiva economica è durissima per i viticoltori e produttori, è per questo che mi auguro che a stimolare questo rinnovamento siano anche le cantine dando prospettive ai produttori. La vita media di un vigneto è di circa 50 anni e le cantine, in questo senso, mi auguro abbiano una visione lungimirante perché è un peccato che queste risorse non vengano utilizzate. Si dovrebbe puntare alla valorizzazione della bottiglia e ritrasferire parte della redditualità ai produttori ”. Per Luigi Caporicci,  il presidente della Gotto d’oro, una delle più importanti cantine del Lazio che ha sede ai Castelli Romani, il nuovo piano è un’opportunità da cogliere al volo: “E’ un’occasione importante – dice Caporicci – che permettere la possibilità di poter utilizzare nuove tecnologie di meccanizzazione e nuovi metodi e soprattutto di ridurre i costi di produzione. Sono convinto che questa ulteriore possibilità offerta dalla Regione, giova a migliorare l’immagine del vigneto Lazio”. Anche il presidente del consorzio Colli Lanuvini, Antonio Posti si augura che le adesioni al piano siano numerose: “Ho inviato la comunicazione alle aziende – dice Posti – è finalmente possibile adeguare le varietà che abbiamo e in alcuni casi ad esempio sostituire determinate varietà con altre. Ad esempio si può sostituire la Malvasia di Candia con  la Malvasia Puntinata, adeguando così la produzione di varietà delle uve al mercato odierno”.

 




LADISPOLI – VERTENZA AMA

E.G.

L’Intervento dell’amministrazione comunale ha mediato la conflittualità e superato l’empasse che si erano  trascinati da più di un anno. I lavoratori assunti successivamente dalla ditta Massimi  reclamavano il pagamento del rapporto di fine lavoro .

L’Ama Servizi , da parte sua,  si trovava in fase di liquidazione e pertanto impossibilitata dial poter venire incontro alle loro richieste.

Il Comune è venuto in loro ausilio anticipando 250 mila euro sull’arbitrato in corso e così i lavoratori hanno potuto ricevere il TFR e definire il rapporto di lavoro. con l’ex azienda di riferimento.

 L’incontro convocato con le parti dal Prefetto di Roma fu risparmiato  e la minaccia di agitazioni da parte dei lavoratori è stata pacificamente evitata.  Il tutto è andato a buon fine grazie alla  buona volontà dei lavoratori e l’intervento del sindaco Crescenzo Paliotta e della sua amministrazione.

 




RIETI – CASO COMIFAR: RINGRAZIAMENTI AL VESCOVO DI RIETI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal Consigliere Moreno Imperatori

la Chiesa fa notizia, la Chiesa è cercata le fanno la corte stampa e politici, finanzieri e imprenditori. Ho il fondato dubbio, che  le persone, salvo qualche mosca bianca, non siano mosse  da desiderio di conversione, i loro obiettivi sono economici e di potere e tutto ciò che serve a questo scopo va bene, Chiesa compresa.
Non c’è uomo politico “importante” che non abbia cercato un’udienza dal Papa. E il Papa accoglie tutti, e fa bene.
Anche a livello locale il Vescovo di Rieti accoglie tutti e nel caso dell’azienda Comifar, ha portato la solidarietà della Chiesa reatina e sua personale ai lavoratori, auspicando che si possa trovare una soluzione.
Nessuno a mio modo di vedere, deve tirare per la giacchetta la Chiesa, in un modo o nell’altro, così come nessuno deve alzare la voce per difenderla, la Chiesa, non ne ha bisogno, trovo altresì opportuno ringraziare, quale amministratore pubblico,  S.E. Rev.ma Mons. Delio Lucarelli per l’opera costante, di solidarietà e assistenza verso la popolazione reatina.
 




COTRAL: ESPLODE IL CASO SULLA PRESIDENZA PALOZZI

Angelo Parca

Adriano Palozzi non potrebbe ricoprire la carica di presidente di Cotral. Lo sancisce la legge 148 del 2011 che recita testualmente: “non può essere eletto presidente di una società con quote di partecipazione pubbliche chiunque abbia ricoperto, nei tre anni precedenti, il ruolo di amministratore negli stessi enti locali che sono anche azionisti della società”.
Il primo cittadino marinese fino al 26 Novembre 2009 ha ricoperto il ruolo di Consigliere della Provincia di Roma, azionista in Cotral.  E il 27 Ottobre 2011, la governatrice del Lazio Renata Polverini lo ha nominato presidente dell’azienda di trasporto pubblico. Occorre precisare in questo contesto, che tre anni sono composti da 36 mesi. Pertanto i 23 mesi trascorsi nel periodo da Novembre 2009 a Ottobre 2011 decretano l’ineleggibilità di Palozzi.   
 Vincenzo Maruccio, capogruppo Idv alla Pisana, ha dichiarato: "La giunta Polverini è disposta a violare norme di legge pur di garantire i potentati politici  impugnerò l'illegittimo provvedimento di nomina di Palozzi e adotterò tutti gli strumenti giuridici necessari – prosegue ancora Maruccio – Ci appelleremo al Tar, ma se sono scaduti i termini allora faremo un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Abbiamo l'obbligo di batterci affinché venga ripristinata la trasparenza e la legalità nella gestione dell'amministrazione regionale".

 
 




SAN RAFFAELE VELLETRI, PROCEDE LA VERIFICA DELLA COMMISSIONE REGIONALE

C.R.

Procede a pieni ritmi la verifica alla clinica San Raffaele di Velletri da parte della commissione istituita dalla Regione che dovrà riesaminare l'istanza di revoca di chiusura presentata dal Gruppo San Raffaele il 30 ottobre scorso. Si avvia dunque verso la fine, il lungo calvario iniziato con l’arrivo del provvedimento di chiusura emesso il 22 giugno scorso dalla Regione. Tutti sono fiduciosi e si augurano che la struttura di via Dei Laghi possa riaprire. “La verifica sta procedendo in tutta tranquillità – dice Bruno Ruscio, un dipendente sempre in prima linea per la difesa della clinica di Velletri – la commissione ritornerà in clinica il prossimo 23 gennaio, se non prima, e l’impressione e’ positiva. Si tratta di una commissione sopra le parti, composta da diverse Asl di Roma, esclusa la Asl RmH (di competenza del territorio). I tecnici hanno risposto puntualmente e la proprietà si è messa a completa disposizione della commissione”.




ANGUILLARA: IL PRG GIACE IN REGIONE, LA CITTADINA CADE IN DEGRADO.

Redazione

 

Riceviamo e pubblichiamo da Franco Bernardini

 

Dalla sua adozione, attraverso una serie di osservazioni e controdeduzioni, sono ormai passati un paio d’anni e il PRG giace in Regione in attesa di approvazione definitiva.

Un PRG, a mio parere, assurdo e sconclusionato che non prevede ne servizi, ne un adeguamento della viabilità ed ignora gli scarichi fognari. L’unica cosa prevista è il sostanziale raddoppio della popolazione.

Già oggi sono evidenti le difficoltà per le giovani coppie di avere un nido per i bambini, anche le scuole elementari e medie sono in sofferenza, la posta è un continuo ingorgo di persone imbestialite che prendono il numeretto alle otto per essere servite a mezzogiorno, i luoghi di ritrovo per i giovani sono o l’assolata e malinconica piazza del Molo oppure alcuni pub, l’alternativa è Roma o Bracciano.

Per non parlare della mancanza di un cinema, di un teatro, di una sala multifunzionale, di giardini pubblici, degni di questo nome, dove portare i bambini.

Insomma una caotica e disgregata periferia urbana di una qualsiasi città italiana.

Io non credo che chi ha scelto Anguillara immaginasse di ritrovarsi a vivere, dopo pochi anni, in un luogo fortemente degradato e ormai compromesso nella sua unicità.

L’unico patrimonio che abbiamo, l’ambiente, le bellezze naturalistiche e archeologiche, lo stiamo svendendo ai costruttori.

Solo uno sprovveduto soffocherebbe la “gallina dalla uova d’oro sotto il cemento.

Ricordo che la compagine al potere ci informava, in campagna elettorale, che avrebbe rivisto il nuovo PRG riducendolo del 30 percento. Dopo sei mesi di questa iniziativa non ne abbiamo saputo più nulla.

Qualcuno tra noi l’aveva già preventivato.

Ci siamo divertiti a confrontare le tavole del PRG con le mappe di Google, è stata una sorpresa continua, scoprire che moltissime abitazioni esistenti sulle tavole non c’erano.

Cosa vuol dire? Semplicemente che la cubatura dichiarata, quindi già esistente, è molto meno della realtà, praticamente una foto d’epoca scattata negli anni ’70.

Ovviamente la Regione Lazio si troverà a decidere il sostanziale raddoppio dei volumi totali di cemento calcolandolo sul dichiarato. Ma il dichiarato appare errato e sottostimato di un bel 40 percento.

Un’ultima riflessione dettata dal buon senso che gli amministratori promotori del PRG purtroppo, sempre a mio avviso, non hanno considerato.

Se proprio si deve prevedere un PRG, considerando che l’amministrazione sembrerebbe sull’orlo del dissesto finanziario e pare che annaspi per pagare i debiti, previsti e non, e si fa commissariare per le inadempienze pregresse, allora perché non sfruttare l’occasione, utile per far cassa? Perché in fase di previsione delle lottizzazioni non si sono inseriti appezzamenti comunali ma si è lasciato ai privati l’arricchimento grazie alla trasformazione dei loro terreni da agricoli a edificabili?

Una domanda legittima!

Ritengo che, come solito, la politica abbia abdicato al suo ruolo primari: tutelare gli interessi dei cittadini. Tutti i cittadini. A beneficiare di questo PRG che ritengo mediocre e miope, invece, saranno pochissimi, mentre la maggioranza dei cittadini non potrà che ricavarne danno: nel valore immobiliare delle proprietà, nella vivibilità del paese, nella qualità dei servizi, nei costi che la collettività dovrà affrontare per raddrizzare le storture previste nel piano stesso.

Rimane il fatto che del nuovo PRG se ne sono perse le tracce, o almeno così sembra, magari sarò smentito da qualche Assessore che sta lavorando direttamente in Regione, per aggiustare ciò che non gli garba!

Ho solo un’unica amara consolazione e considerazione: i figli dei politici responsabili del degrado saranno nella stessa barca dei miei, magari con qualche soldo in più, ma sempre nel fango fino alle ginocchia.

Sempreché, dopo il saccheggio, non decidiamo di andare a vivere altrove per ricominciare l’opera portata tanto bene a termine qui.