VITERBO, SPAZZAMENTO MANUALE DELLE STRADE CITTADINE RETRIBUITO CON BUONI LAVORO

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Pilastro, Ellera e Paradiso, Carmine, Cappuccini, Grotticella, Barco, centro storico, Valle Faul, Santa Barbara: queste le zone in cui ogni giorno, da qualche mese, viene effettuato il servizio di spazzamento manuale. Un intervento promosso dall'Assessorato ai Lavori Pubblici e da quello alle Politiche Sociali, reso possibile grazie al bando pubblicato dall'amministrazione comunale la scorsa primavera, che prevedeva lo svolgimento di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, remunerate mediante buoni lavoro (i cosiddetti voucher). Oggi a portare avanti sul territorio comunale la serie di interventi previsti dal bando, tra cui appunto lo spazzamento delle strade, sono circa 30 persone, uomini e donne, di cui alcune disoccupate e inoccupate, ma anche numerosi giovani, nonché lavoratori con contratto part-time (non dipendenti del Comune di Viterbo), cassintegrati o percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito. "Questa iniziativa – ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Daniele Sabatini – è nata da un'attenta valutazione dello stato di incuria di alcune zone di Viterbo. Da qui l'idea di coinvolgere direttamente la città, fornendo al tempo stesso ai viterbesi un'opportunità occupazionale. Muniti di apposita pettorina, contraddistinta dallo stemma del Comune di Viterbo, ogni giorno i trenta viterbesi impegnati nello spazzamento manuale, curando la pulizia di molte strade, assicurano un servizio, la cui retribuzione offre loro un vantaggio economico. Ritengo sia un'iniziativa propositiva che mi piacerebbe ripetere anche in altri ambiti del sociale". Il servizio avviato lo scorso autunno, dopo alcuni giorni di sosta, è ripreso regolarmente a fine dicembre.




MONTE COMPATRI, SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE DELL’ATER PROVINCIA DI ROMA NEGLI ALLOGGI POPOLARI

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Il Sindaco Marco De Carolis: “Abbiamo chiesto al Presidente Cacciotti la possibilità di realizzare nuovi alloggi e di effettuare una pulizia straordinaria dell’area”. Si è svolto nella mattinata di Mercoledì 11 Gennaio il sopralluogo nell’area degli alloggi Ater di Monte Compatri condotto dal Presidente dell’Ater Provincia di Roma, Massimo Cacciotti, dal Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, e dal Comandante della Polizia Locale, Aniello Nunziata. “Ringrazio innanzitutto il Presidente Cacciotti per la disponibilità e l’interesse mostrato verso la Comunità di Monte Compatri – spiega il primo cittadino Marco De Carolis. – Durante il sopralluogo sono stati evidenziati i punti deboli che affliggono gli alloggi residenziali pubblici del centro storico di Monte Compatri. Le numerose segnalazioni pervenuteci dai nostri cittadini sono state girate al Presidente: in primo luogo abbiamo chiesto una pulizia straordinaria dell’area con un’attenzione particolare verso quelle abitazioni nelle peggiori condizioni. Ho ricevuto, infine, una concreta apertura da parte dei vertici Ater alla possibilità di realizzare nuovi alloggi popolari nel centro storico di Monte Compatri. In vista, infatti, dell’imminente programmazione di un nuovo Piano Casa regionale, il Comune di cui sono Sindaco si proporrà come beneficiario dell’housing sociale”.

 

 




RISCHIA LA VITA INGOIANDO COCAINA PUR DI NON FARSI ARRESTARE DAI CARABINIERI

Per non farsi scoprire ha pensato bene di ingerire la cocaina, ma è finito in ospedale. Protagonista della vicenda un 39enne residente a Montalto di Castro fermato dai carabinieri nella nottata di ieri. Pochi secondi prima dello scambio della droga con una pusher del posto, una 34enne conosciuta alle forze dell’ordine, l’uomo, con una mossa repentina, è riuscito ad ingoiare alcuni grammi di cocaina. Avendo assistito alla scena, immediatamente i carabinieri della stazione di Montalto di Castro, hanno trasportato il 39enne a Belcolle dove è stata accertata la rottura dell’involucro che conteneva la droga. Per questo motivo il 39enne è stato sottoposto alle cure e alla rimozione della cocaina dallo stomaco. La spacciatrice è stata arrestata ed è in attesa del rito per direttissima che si terrà presso il Tribunale di Civitavecchia, mentre l'uomo, trovato in possesso di altri due involucri contenenti cocaina, è stato segnalato alla Prefettura.




NEMI, SEL E PD VERSO L'INTESA

Chiara Rai

Sel non ha ancora definito una linea, è ancora in fase di evoluzione ma nelle prossime ore potrebbe uscire il nome di un candidato, forse “rosa” condiviso anche dal Pd. “Ci siamo tolti da una coalizione perché è mancato il rinnovamento – ricorda Patrizia Corrieri, segretario Sel –  La vecchia guardia aveva difficoltà a lasciare spazio ai giovani e soprattutto non vi era alcuna intenzione di andare alle primarie. Io se pur “forestiera” ho molto amore per questo paese e sto investendo perché credo che il nuovo rinnovamento sia l’unica possibilità di uscire da uno stallo politico, economico”. Corrieri spiega che Nemi ha un’anima più solidale rispetto alle grandi città, c’è molta serenità e con le persone si può costruire qualcosa che duri nel tempo. In queste ore, ci sarà un incontro tra i vertici di centrosinistra per verificare nuove convergenze, per creare nuovi presupposti perché è arrivato il momento di stringere e iniziare la campagna elettorale. “In passato ci sono stati molti mal di pancia – continua Corrieri – che ci hanno spinto a prendere le distanze”. Vairo Canterani propose la prima candidatura dell’insegnante Stefania Osmari, quest’ultima fu scartata. Poi il Pd avanzò la candidatura del figlio della Osmari,  Edoardo Middei un ragazzo di 23 anni che studia all’università. “Un ottimo elemento – aggiunge il segretario Sel –  ma forse un po’ acerbo per affrontare un ruolo tanto impegnativo quale quello di sindaco. Noi dal canto nostro abbiamo sempre sostenuto che il sindaco dovesse essere certamente giovane ma con un minimo di esperienza lavorativa e poter scegliere in autonomia”. A quel punto Edoardo si è ritirato. E il Pd si è trovato a lavorare senza la grande spinta di Sel. A quel punto Sel chiese le primarie proponendo l’ex consigliere comunale Azzurra Marinelli, ma gli vennero negate, anche se forse sarebbe stato uno strumento di democrazia diretta che, come sottolinea Corrieri,  “avrebbe messo da parte faide familiari e guerre interne”. Tutta questa serie di incongruenze e conflitti ha spinto i giovani di Sel a scendere da un treno col pilota automatico e prendere la scelta di staccarsi. “Noi abbiamo già costituito un gruppo di lavoro – continua Patrizia Corrieri –  il programma è pieno di tante buone idee. Stiamo lavorando sul punto finale, Azzurra non è esclusa sebbene abbia fatto un passo indietro quando la sua candidatura no fu accolta di buon grado e ci tengo a sottolineare che le motivazioni addotte non furono prettamente politiche, bensì personali. “Potresti non essere simpatica, non vivi al centro storico” ecc… Noi di fronte a queste considerazioni non ci siamo tirate indietro ma non ci siamo ostinate autoproclamandoci”. Nonostante tutto Azzurra non è esclusa come candidato anche se Sel si sta guardando intorno verso altre figure ben note che potrebbero essere condivise anche dal Pd. “Tante persone ci hanno avvicinati per costituire una lista civica – aggiunge Corrieri –  Ci sarà un incontro col Pd per verificare quelle che possono essere delle convergenze per lavorare su un nuovo tavolo senza includere quei personaggi che non vogliono il rinnovamento ma che tentano sempre di imporsi”. Miriam Emili persona non molto in vista a Nemi potrebbe essere la candidata del Pd. Intanto l’Udc è incerta e sta vagliando il da farsi. Può succedere di tutto. “Per noi una eventuale coalizione non sarebbe fare un passo indietro – conclude Corrieri –  ma bensì continuare il nostro percorso verso il rinnovamento e l’unità della sinistra che è un elemento importante anche se non fondamentale. Perché per Sel la coerenza nei valori è la prima cosa”.




CINQUE COMUNI DEI CASTELLI ROMANI AL VOTO

Chiara Rai

Si scaldano i motori per la campagna elettorale castellana. Cinque Comuni dei Castelli Romani andranno al voto quest’anno: Castel Gandolfo, Lanuvio, Monte Compatri, Lariano e Nemi. Castel Gandolfo, conta all’incirca 6.705 elettori. Da due mandati governa Maurizio Colacchi, rieletto nel 2007 col 69,7 per cento di preferenze. Ora, si attende l’esito delle primarie il 12 febbraio. L’assessore Milvia Monachesi e il vicesindaco Paolo Gasperini sono al momento i candidati, ma la partita non è chiusa fino al 21 gennaio. E a fine competizione interna, l’equilibrio nel centrosinistra potrebbe uscirne sbilanciato: se si computassero i voti di partito, è senza dubbio la Monachesi a prevalere e se questo confermarsi alle primarie, non è detto che Gasperini si adatti tanto facilmente al ruolo di “non candidato sindaco” e che inizi a guardarsi intorno, soprattutto al Centro dove intenti e idee potrebbero congiungersi. “Che vinca il migliore – esorta il primo cittadino Maurizio Colacchi – il mio sostegno va a Milvia Monachesi, ma sono certo che vincerà, saprà portare avanti al meglio il programma del partito”. Al centrodestra, basta leggere tra le righe per capire lo spirito che aleggia. Non a caso “Castello” è stata tappezzata di auguri natalizi firmati in tandem da esponenti del Pdl e dell’Udc. A siglare gli auguri, e prossimamente forse anche un’intesa, sono stati i consiglieri Alberto De Angelis e Maurizio Celsi (Udc) assieme ai due consiglieri Pdl. Fatto sta che nel pdl castellano va messo ancora dell’ordine perché ci sono diversi “cani sciolti”: il consigliere Pdl Raffaele Dalessandro, sembra viaggiare per conto proprio. Poi ci sono i sostenitori di Claudio De Negri, tra cui Tiziano Mampieri e Luigi Caporicci, che alle ultime elezioni ha preso il 27,4 per cento con una lista civica. A Monte Compatri che conta 8.441 elettori, il centrodestra è rappresentato dalla ricandidatura di Marco De Carolis, attuale sindaco che vinse col 37, 3 per cento di voti. Intanto il segretario del Pd locale Silvio Lavagnini identifica in Fausto Bassani il candidato ideale. Le primarie monticiane si terranno il 22 gennaio prossimo. Sel e Idv sosterranno l’attuale consigliere Renato Vernini, mentre Celestino Martorelli, assessore dimesso dalla maggioranza correrà con una lista civica. A Lanuvio sarà difficile per il Pd trovare un candidato degno di una roccaforte storicamente “rossa”. L’attuale sindaco Leoni non ricandiderà al secondo mandato. Possibile sostituto è il vicesindaco Umberto Morelli, di estrazione socialista che caldeggia le primarie. Intanto “Lanuvio per la Democrazia” porterà il consigliere Luigi Galieti. A destra invece spiccano i nomi di Annibale Gozzi, ex presidente delle cantine San Tommaso e Vittorio Frappelli ex consigliere comunale a Lanuvio e ex candidato a sindaco di Ariccia. A Nemi è probabile una corsa in “rosa”: la possibile ricandidatura dell’ex sindaco sfiduciato Cinzia Cocchi, l’ex consigliere Sel Azzurra Marinelli e la veterana Elisabetta Mannone per il centrosinistra. Anche a Lariano, commissariata, le primarie si fanno attendere: il segretario del Pd, Santi Calderone cerca di costituire una coalizione solida che apra all’Udc. Intanto l’ex sindaco Raffaele Montecuollo per il centrodestra pensa a una ricandidatura.


 



IL COMUNE DI MARINO NON PAGA IL BACCO JAZZ FESTIVAL

Ivan Galea

L’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport del Comune di Marino Otello Bocci ha rilasciato un atto ufficiale – Lettera Protocollo 475 del 20/06/2011 – che a detta del dirigente Vincenzo Montenero dell’area servizi generali e culturali, non ha nessun valore legale.

Così si può riassumere la vicenda del mancato pagamento del contributo all’associazione Bacco Jazz di 5 mila euro finalizzati all’organizzazione del Bacco Jazz Festival che si è tenuto dal 7 al 10 Luglio il nel bosco Ferentano di Marino.

A raccontare come sono andati i fatti è Ivan Galea, ideatore e responsabile del festival:

Il calendario di questa prima edizione è stato ricco di eventi, 4 intere giornate con tre concerti per data, dove si sono alternati tra i migliori musicisti del panorama jazzistico capitolino.E durante le pause tra un concerto e l’altro, si sono tenute conferenze, dibattiti, incontri su tematiche legate all’ambiente, al territorio, all’enogastronomia, tutto documentato sul sito del festival (www.baccojazzfestival.com). Un programma così ricco è stato disegnato facendo affidamento principalmente su un “pezzo di carta” rilasciato da una Pubblica Amministrazione.

Quando proposi all’ufficio Cultura il progetto, dopo averlo proposto al sindaco Adriano Palozzi, da subito entusiasta dell’idea, notai una certa ostilità e miscredenza da parte del responsabile dell’ufficio Cultura Sandro Capuani. Ricordo ancora le sue frasi: “il jazz in un bosco? Non ci verrà mai nessuno. Io in tanti anni di organizzazione della sagra dell’uva non mi sono mai sognato di organizzare una cosa simile, figurati se ci riuscite voi!”.

Nonostante tutto, il festival ha riscosso un enorme successo di presenze e di critica, anche il TG1 ha realizzato un servizio consultabile sul sito dell’associazione, a dispetto dei malauguri del Capuani. C’è da dire che si sono susseguiti innumerevoli tentativi di telefonate alle quali nessuno ha risposto oppure se risposta c’è stata, vanno sempre di fretta e non hanno mai tempo di parlare.  Ora, dopo oltre 5 mesi di continue inutili scuse in merito al ritardato pagamento del tipo: “i soldi ci sono abbi pazienza” oppure “si deve riunire la Giunta” o ancora il Capuani “Sai qual è il tuo problema Ivan? Che sei un malfidato. Non sai aspettare”. Ebbene, dopo 5 mesi di continui rimpalli tra l’assessore Otello Bocci e il responsabile dell’ufficio Cultura Sandro Capuani che  affibbiano a terzi la responsabilità di questa vicenda, finalmente veniamo a sapere dal dirigente dell’area servizi generali e culturali Vincenzo Montenero, che l’atto emesso dove veniva assegnato il contributo “non è valido e che l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport Otello Bocci  ha sbagliato a firmarlo e a rilasciarlo”. Cosa?! Tutto ciò è assurdo! La cosa che mi fa indignare più di tutte è che nei mesi precedenti il festival, ho sempre richiesto a Sandro Capuani la delibera (ho molteplici email di corrispondenza), visto che l’associazione aveva solo garanzie verbali, e la risposta è sempre stata: “ma che non ti fidi? Ma ti pare che non pagano un padre di famiglia?” Tutto questo fino al 19 Giugno quando telefonai al Sindaco Adriano Palozzi e gli feci presente che l’associazione senza il contributo non era in grado di sostenere il programma del festival, quindi se ci fossero stati dei problemi bastava dirlo. Fu così che “magicamente” il giorno dopo arrivò la fatidica lettera del Comune di Marino a firma dell’assessore Bocci, dove si garantiva il contributo di 5 mila euro per la riuscita del festival. 

Fatto appurato: l’associazione ha anticipato quasi 10 mila euro, il pezzo di carta pare non serva più a nulla, la presa in giro c’è stata e il padre di famiglia non è stato pagato. Come può una Pubblica Amministrazione rilasciare atti ufficiali che non valgono nulla? Se così fosse, forse qualcuno dovrebbe dimettersi! Concludendo, se il fatidico “pezzo di carta” non ha un valore legale, come affermato dal dirigente Vincenzo Montenero avrà quantomeno un valore morale, altrimenti da domani chiunque potrebbe rilasciare “pezzi di carta” e poi non rispettarli restandone impunito!

A chi di dovere spetterà la valutazione, in quanto chiaramente andrò avanti attraverso tutte le vie legali anche se dovessi metterci 20 anni! Sarei passato sopra a tutto, sarebbe bastata una misera telefonata di “qualcuno” del tipo: “ci siamo sbagliati, chiediamo scusa, avrei accusato il colpo diversamente, invece si è scelta la via del “menar il can per l’aia” e ora il cane abbaia e mozzica pure.




REGIONE LAZIO – VERSO LA SEMPLIFICAZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Chiara Rai

Sarebbe bene che noi cittadini conoscessimo le leggi della Regione con la stessa tempestività delle varie società di servizi che tra qualche mese verranno a venderci le "opportunità" che, invece, ci vengono offerte dalla legge. Senza fare di tutta l'erba un fascio, basta sapere che non si tratta sempre di occasioni e neppure di offerte "speciali". Basta riuscire a valutare le offerte che ci vengono proposte, sapendo che le procedure sulle energie rinnovabili sono state snellite. E’ stata approvata dalla Regione Lazio la Legge Regionale 16/2011, contenente norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili. Il testo della legge Legge regionale 16/12/2011 n. 16 è stato pubblicato sulla (Gazzetta regionale 28/12/2011 n. 48). La legge promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, incrementando del 30% la soglia dimensionale per la verifica di assoggettabilità alla Via, (Valutazione di impatto ambientale).  Da oggi gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che per dimensioni sarebbero stati assoggettati alla Via, ne saranno esentati. La semplificazione non è valida però per i siti appartenenti alla rete Natura 2000. La semplificazione autorizza gli impianti fino a 1 Mw grazie al Pas, Procedura abilitativa semplificata. Gli oneri istruttori relativi alla Pas sono stati fissati allo 0,03 per cento del costo dell’investimento. Ai sensi del DM 10 settembre 2010, è possibile effettuare la semplice comunicazione inerente alle attività di edilizia libera per gli impianti di potenza nominale fino a 50 Kw. Rientra nelle attività di edilizia libera anche l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici e di impianti fotovoltaici i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline precedentemente autorizzate. Il testo della norma specifica che le nuove regole si applicheranno ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge.


 



ANGUILLARA SABAZIA IN "VIA DEI LAGHI"

Emanuel Galea

Non è l’ultima trovata di Matteo Flenghi, assessore al turismo. Non per diminuire le sue capacità, però fino ad ora non ci ha dato alcun segno di iniziative in questo senso. Via dei Laghi esiste davvero. Molti, o per meglio dire tutti, la chiamano con un altro nome. Al Nucleo Urbanistico non la troverai. Da non confonderla con le vie che costeggiano il lago, come Via del Molo oppure il viale alberato Reginaldo Belloni. Nient’affatto. Via dei Laghi sta da un'altra parte. Non la puoi sbagliare. Senza che ti descrivo la precisa ubicazione, arrivi da solo a riconoscerla. Via dei Laghi prende il nome , appunto, dai numerosi laghetti che si formano in certi periodi dell’anno. Pensate voi, sarà un fenomeno geologico o qualcosa di simile. Per niente. Sono dei laghetti che si formano in certi periodi dell’anno e lasciano spazi a piccoli crateri nei periodi di secca. Dalla loro presenza in questo tratto  deriva il sopranome di questa via. Spiegazione più semplice non ci poteva essere. I nostri vicini di Velletri forse rimarranno un tantino male. Fino ad ora credevano che Via dei Laghi l’avevano solamente loro. Ammetto che quella che collega Roma con Velletri, ex strada statale 217 ed ora strada Provinciale è più lunga della nostra. Di fatti la loro è lunga  21,500 km . La nostra molto meno.. Riconosciamo inoltre che la loro Via dei Laghi ripercorre un tragitto verde, a tratti boschivo, attraversa anche essa un passaggio a livello e gira intorno ai bei paesini dei Castelli Romani. La nostra non attraversa di certo questo ricco scenario, però merita il titolo di  Via dei Laghi perché è piena di laghetti, mentre quella dei castelli ne è priva. Qualcuno può pensare  quanto sia romantico per noi gente di Anguillare, passeggiare per questa via fortunata,, piena di incanto. Magari qualcuno ci può immaginare mentre pigri e disinvolti passeggiamo al canto di uccelli ed il gracchiare delle rane, affascinati dai pesciolini che guizzano a fior d’acqua. Fermatevi con la fantasia. Niente gracchiare, nessun pesciolino che guizza a fior d’acqua. Qui si affretta a percorrere questa via rasando questi laghetti mentre sfrecciano le auto, strombazzano le moto e squadre di ciclisti pedalano in due sensi di marcia.  Sarebbe stato bello vivere quello che qualcuno ha immaginato. Purtroppo la realtà è un’altra.  I laghetti occupano lo spazio dei marciapiedi che non esistono. Sveliamo il mistero. Questi laghetti non sono altro che cunette lungo la via Anguillarese, che si riempiono d’acqua con le prime piogge d’inverno , rendendo  difficile e pericoloso camminare sul ciglio di questa strada. Purtroppo nostro Comune non dispone di risorse sufficienti altrimenti sono certo che avrebbe organizzato gommoni e chiatte fluviali oppure bettoline come quelle che percorrono il fiume Po per l’attraversamento di questa arteria principale della nostra cittadina. Come potete immaginare di romantico ce n’è ben poco. Ogni giunta che si insedia è di rito promettere di mettere in sicurezza questa strada. Ultimamente, apprendiamo che la Provincia ha concesso un contributo di euro 350.000 per la messa in sicurezza di questa via. .  Fino ad ora l’unica cosa che credo hanno messo in sicurezza siano quei 350.000 euro perché lavori su questa strada non ci si vedono. Un gemellaggio con Via dei Laghi Velletri è possibile. Questa strada me la ricordo così già da 6/7 anni. Sempre la stessa, ad eccezione dei laghetti che aumentano ogni anno. Se i nostri amministratori non provvedano a fare qualcosa andremo a finire a fare concorrenza ai canali di Venezia . Il ponte dei Sospiri non ci manca, e che sospiri ogni volta che dobbiamo attraversare i binari del passaggio a livello! Altre due o tre mesi e Via dei Laghi cede il posto a Via Anguillarese. Nel cambio non so chi ci guadagna.. Posso dire con certezza chi è che rischia. E’ l’anziano che rischia la pelle ogni volta che ha necessità di percorrere anche un piccolo tratto. E’ la mamma con la carrozzella che ogni metro deve tenere l’equilibrio e scegliere tra andare nella cunetta oppure investita da qualche macchina e sopra rutto rischia di andare sotto i piedi il decoro di una cittadina che merita più attenzione e più cura.

 

 

 




ANGUILLARA – LE INIZIATIVE DELL’ASSESSORE ALLO SVILUPPO

Emanuel Galea

Dopo il flop del Mercatino di Natale, l’assessore cerca di avere la rivincita e lancia il “Mercato della Terra d’Anguillare Sabazia”. Purtroppo il Mercatino di Natale ha messo in mostra ciarpame e povertà d’idee e d’organizzazione. Oltre alle baracchette malamente messe su da venditori di lucido di scarpe, i soliti casuals, cosmetici di quattro lire e qualche venditore di piccoli utensili domestici, di Natale non c‘era alcun odore. All’ex Consorzio Agrario, attiguo alla Stazione Ferroviaria, l’assessore cerca di riscattarsi, lanciando un’iniziativa che dovrebbe riscuotere l’approvazione non soltanto dei cittadini d’Anguillare ma anche di quelli dei paesini limitrofi. Auguriamo che l’esperienza del “mercato di Natale” abbia insegnato qualcosa all’assessore. Concediamo una seconda opportunità al giovane assessore. L’iniziativa merita tutto il successo. Lo diciamo per il lancio d’Anguillara. Come obiettivo, la manifestazione auspica di rilanciare la cittadina nel suo ruolo naturale di snodo turistico tra la Capitale e la Tuscia Romana, dotare la città del primo mercato di prodotti agroalimentari locali, sostenere la locale produzione ed il consumatore con prodotti salutistici. Il progetto è ambizioso e merita tutto l’incoraggiamento. L’appuntamento è fissato per ogni prima domenica del mese. Ai visitatori del Mercato, consigliamo una breve gita per ammirare l’incanto del paesino che nel Lazio non trova niente ad invidiare ad alcuno.

 



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